giovedì 7 febbraio 2013

Vescica iperattiva ?

Nell'uomo, invece, il rischio di incontinenza urinaria è di molto accentuato dalle infezioni urinarie ricorrenti (RR 12,5) e dalle malattie neurologiche (RR 6,0), un po' meno anche dalla chirurgia urologica (RR 2,6) e dalla prostatectomia (RR 1,9).

IN EUROPA E NEL MONDO
Un recente studio pubblicato sul British Journal of Urology (Milsom I, Abrams P, Cardozo L, Roberts RG, Thüroffs J, Wein AJ. How widespread are the symptoms of an overactive bladder and how are they managed? A population-based prevalence study. BJU International 2001; 87: 760-6) e condotto in Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna e Svezia su individui adulti, ha dimostrato che il 17 per cento degli europei di età superiore a 40 anni (cioè 22 milioni di persone) ha i sintomi della vescica iperattiva, ma che solo il 27 per cento di loro riceve un trattamento medico. Analogamente, è stato stimato che negli Stati Uniti uno ogni cinque adulti di età superiore a 40 anni soffre di vescica iperattiva, ma che solo il 20 per cento di loro è in cura dal medico.
v CHE COS’E’ LA VESCICA IPERATTIVA?
La vescica iperattiva, caratterizzata dai sintomi di frequenza urinaria, urgenza, incontinenza da urgenza e/o nicturia, è una condizione assai più diffusa di quanto si pensava fino a qualche tempo fa. L’urgenza è l’improvviso e insopprimibile (“imperioso”) bisogno di urinare, la frequenza è il bisogno di urinare più di otto volte nelle 24 ore, l’incontinenza da urgenza è l’improvvisa e involontaria perdita di urina; la nicturia è il bisogno di alzarsi la notte per urinare.

La maggior parte di coloro che soffrono di vescica iperattiva non richiede assistenza medica per la convinzione – errata – che i disturbi del controllo vescicale facciano parte integrante dell’invecchiamento e che contro di essi non ci sia niente da fare. Altri sono troppo imbarazzati per parlare del loro problema con un medico. Ma i disturbi del controllo vescicale sono patologici qualunque sia l’età degli adulti che ne sono affetti.

L’incontinenza urinaria da sola comporta un altissimo costo per la società: nel 1995, i costi sanitari diretti sono stati stimati pari a 25,6 miliardi di dollari [oltre 28 miliardi di euro] (Hall G et al. Costs and resources associated with the treatment of overactive bladder using retrospective medical care claims data. Managed Care Interface; agosto 2001: 69-75). Tuttavia tale computo tiene conto del problema nella sua globalità, non differenziando i soli costi dovuti all’iperattività vescicale.

QUALITA’ DELLA VITA
La vescica iperattiva colpisce adulti di tutte le età, soprattutto donne, e può interferire con il sonno, il lavoro, i viaggi, l’attività sessuale, la vita di relazione e le interazioni sociali. Il timore di una perdita del controllo vescicale può indurre le persone a modificare il proprio stile di vita e adottare meccanismi di adattamento preventivo. Molte persone limitano i propri spostamenti quotidiani ai soli luoghi e percorsi in cui conoscono la collocazione dei servizi igienici (questa tecnica viene chiamata "mappatura delle toilette"), riducono l'assunzione di liquidi, evitano l'intimità sessuale e indossano assorbenti o pannoloni.

Vescica iperattiva: meccanismi di adattamento
Benché la maggior parte degli individui con vescica iperattiva non abbia mai avuto un solo episodio di incontinenza urinaria, questi soggetti sono tormentati dai sintomi dell'urgenza o della frequenza e vivono nel timore continuo che possa loro capitare un "incidente". A causa dei continui episodi di minzione imperiosa, queste persone cominciano ad andare in bagno a scopo "difensivo", cioè anche in assenza di uno stimolo, comunque prima di uscire dall'ufficio o da casa o di andare in qualsiasi luogo, nella speranza di riuscire, così facendo, a prevenire gli eventuali "incidenti urinari". La paura di perdere il controllo della vescica può spingere questi soggetti a modificare il proprio stile di vita e mettere in atto meccanismi preventivi di adattamento. Ecco i principali.

Autosegregazione in casa. Molte persone con vescica iperattiva limitano spesso la loro permanenza fuori casa, così da non trovarsi in un ambiente potenzialmente ostile quando vengono colte dal bisogno di andare in bagno. Alcune arrivano al punto di rifiutare qualsiasi invito a eventi sociali per il timore di perdere il controllo della vescica in pubblico. La vescica iperattiva può quindi causare un grave distress emozionale.

Evitamento dell'intimità. Parecchi evitano l'intimità sessuale perché spaventati dall'idea di perdere il controllo della vescica e trovarsi quindi in una situazione di grave imbarazzo. Questo evitamento dell'intimità sessuale può mettere a grave repentaglio qualsiasi relazione interpersonale.

Mappatura dei servizi igienici. Numerosi sono coloro che programmano con largo anticipo le loro attività quotidiane in modo da trovarsi sempre nell'immediata prossimità di una toilette. La mappatura dei servizi igienici, cioè conoscere sempre la posizione della toilette più vicina ovunque si vada, rappresenta per le persone con problemi di controllo vescicale un'autentica rete di sicurezza.

Minzione difensiva. Non sono pochi coloro che mettono in pratica la "minzione difensiva" per prevenire incidenti imbarazzanti. Questo vuol dire non lasciarsi sfuggire alcuna occasione per andare in bagno. Inoltre, queste persone riducono ulteriormente il rischio di avere un "incidente urinario" andando comunque in bagno, anche senza averne bisogno, prima di uscire di casa per andare a passeggio, al lavoro o in qualsiasi altro luogo.

Guidare personalmente. Chi soffre di vescica iperattiva preferisce guidare l'auto in prima persona, dovunque debba andare, per essere libero di fermarsi ogni qual volta senta il bisogno di andare in bagno. Ciò vale particolarmente nel caso di lunghi viaggi, quando può rendersi necessario effettuare numerose soste.

Limitare le bevande. Molti adottano l'insana pratica di limitare l'assunzione di liquidi per ridurre di conseguenza il bisogno di urinare spesso. Le persone con problemi di controllo vescicale sono particolarmente orientate a limitare l'introduzione di bevande prima di partire per un viaggio, di andare a dormire e di uscire da casa. Ma limitare l'assunzione di liquidi può portare alla disidratazione, con le relative conseguenze per la salute.

Abbigliamento mimetico. Le persone con problemi di controllo vescicale preferiscono indossare vestiti scuri per camuffare possibili macchie di urina, e larghi per nascondere l'eventuale presenza di pannoloni.

Abiti & presidi sanitari di ricambio. Gli individui che hanno già avuto incidenti o che temono di averne uno portano spesso con loro, dissimulati in una borsa, capi di vestiario e/o pannoloni di ricambio.

Posto a sedere strategico. Un'abitudine molto frequente in questi soggetti è richiedere, in ambienti confinati come a teatro o in aereo, posti a sedere disposti convenientemente. Chi soffre di vescica iperattiva preferisce inoltre sistemarsi vicino alla porta quando partecipa a un meeting o a un'occasione sociale, potendo così allontanarsi in fretta e senza disturbare in caso di bisogno improvviso e indifferibile di andare alla toilette.

Uso di pannoloni. Per queste persone, spesso il ricorso a pannoloni o assorbenti per adulti è un'esigenza ineludibile, per evitare possibili incidenti. Talvolta, però, questi presidi sono voluminosi e possono essere visibili sotto gli abiti.

Tolterodina
Ventinove studi clinici in fase II e IIIa condotti in 15 paesi su 2.700 pazienti dimostrano che tolterodina, alla dose di 1-2 mg due volte al giorno, è un nuovo trattamento efficace per i soggetti con vescica iperattiva che manifestano i sintomi caratteristici di urgenza, frequenza, incontinenza da urgenza e nicturia. Questi dati dimostrano che tolterodina, rispetto al placebo, riduce significativamente la frequenza delle minzioni, diminuisce il numero degli episodi di incontinenza e incrementa la capacità della vescica, come indicato dal volume medio di urina emessa a ogni minzione.
E' anche provato che il trattamento con tolterodina migliora la qualità di vita e la percezione personale dei problemi vescicali, riducendo il ricorso ai dispositivi di protezione contro l'incontinenza.
I dati degli studi di estensione a lungo termine in fase II e IIIa dimostrano infine che gli effetti positivi di tolterodina sulla funzionalità della vescica vengono mantenuti per almeno un anno.

NEL DETTAGLIO…
Tolterodina è un nuovo antagonista dei recettori muscarinici specifico per il trattamento della vescica iperattiva (sia essa causata da instabilità del detrusore sia da iperreflessia del muscolo medesimo) e dei suoi sintomi di frequenza, urgenza, incontinenza da urgenza e nicturia. I risultati del programma di studi clinici con tolterodina dimostrano chiaramente che il farmaco riduce efficacemente la frequenza della minzione, diminuisce il numero degli episodi di incontinenza e incrementa la capacità della vescica. La molecola è ben tollerata ed è associata a un minore numero di effetti collaterali antimuscarinici rispetto a ossibutinina, l'attuale terapia farmacologica di prima scelta per il trattamento della vescica iperattiva.
L'obiettivo su cui si è basato lo sviluppo di tolterodina è stato di sintetizzare un potente antagonista dei recettori muscarinici specifico per il trattamento della vescica iperattiva. Questo farmaco avrebbe dovuto esercitare un energico effetto sulla vescica ma interessare il meno possibile le ghiandole salivari, causando così un minore numero di potenziali effetti collaterali rispetto agli altri farmaci antimuscarinici già esistenti. In particolare la formulazione ‘retard’, a rilascio prolungato, permette di trattare la patologia con un’unica somministrazione quotidiana, mantenendo costanti le concentrazioni ematiche del farmaco, diminuendo gli effetti collaterali e migliorando la facilità nel seguire la terapia da parte del paziente.

LO STUDIO Van Kerrebroeck P Et All – Urology 2001; 57: 414-421
L’efficacia e la tollerabilità della tolterodina a rilascio prolungato è stata studiata in uno studio multicentrico, doppio cieco, controllato rispetto a placebo e tolterodina a rilascio immediato. (Van Kerrebroeck P et all. Tolterodine once-daily: Superior efficacy and tolerability in the treatment of the overactive bladder. Urology 2001; 57: 414-421).
Lo studio, il più vasto mai condotto in questo settore, è stato condotto in 167 centri in Europa, Nord America ed Australia, coinvolgendo oltre 1500 pazienti con un minimo di 8 minzioni nell’arco 24 ore e più di 5 episodi d’incontinenza da urgenza per settimana. I pazienti sono stati distribuiti in maniera casuale in 3 gruppi: 507 con tolterodina a 4 mg. in singola dose quotidiana; 512 con tolterodina in duplice dose quotidiana e 508 con placebo per un periodo d’osservazione di 12 settimane.
I risultati hanno dimostrato una riduzione degli episodi d’incontinenza da urgenza per settimana pari al 71% rispetto a placebo e del 23% rispetto alla tolterodina in duplice dose quotidiana; una diminuzione del ricorso ad ausili assorbenti (inferiore del 36% rispetto alla situazione di partenza non trattata farmacologicamente); un aumento quintuplo nella resistenza allo stimolo (dal 6% della situazione di partenza senza terapia al 30% della fine dello studio).
La somministrazione di un’unica compressa giornaliera di 4 mg di tolterodina assicura un’ottima aderenza al trattamento e si è dimostrata statisticamente più efficace del placebo e meglio tollerata della formulazione a rilascio immediato.

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