lunedì 27 gennaio 2014

Venti nuovi casi di danno da vaccino alla settimana per l’avvocato di Rimini

Avviso a a tutti i neogenitori e a tutte le coppie che vogliono o vorranno un bambino: attenzione alla pratica medica più abberrante che l'uomo abbia partorito!
Prima di far inoculare numerosi veleni, acidi e tossine nel corpicino ancora in formazione del proprio figlio, è bene informarsi adeguatamente: la bibliografia, gli studi e le ricerche non mancano.
E' bene sapere che il medico vaccinatore, non solo ci guadagna per ogni vaccino inoculato, ma non risponderà neppure per eventuali danni subìti dalla piccola creatura.
Pensiamoci molto bene prima di rischiare di danneggiare il proprio figlio, magari irrimediabilmente.
E' più serio e pericoloso il morbillo o l'autismo? E' meglio il diabete di tipo I o la pertosse?

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Venti nuovi casi di danno da vaccino alla settimana per l’avvocato di Riminidi Silvia Manzani – fonte, romagnamamma.it
Visto su
www.informasalus.it/it/articoli/casi-danno-vaccino.php
Ogni settimana mi arrivano venti casi di danni da vaccino. Ho oltre 400 situazioni in mano, al momento. La battaglia è nel momento migliore dal punto di vista giuridico”. L'avvocato di Rimini Luca Ventaloro, in qualità di legale ma anche di rappresentante del Comilva, ha partecipato l'ottobre scorso al convegno “Le vaccinazioni di massa. Prevenzione, diagnosi e terapia dei danni” che si è tenuto al Centro congressi Luciani di Padova. Ed è lì che ha relazionato su alcune cause vinte e sulla pratica dell'obiezione attiva.
“Siamo in un alveo nuovo – ha spiegato Ventaloro – dove i tribunali e le corti d'appello oggi paradossalmente riconoscono i danni da vaccino. La parte sanitaria dimentica che quando il giudice decide non lo fa sulla base della simpatia ma perché si è affidato ad un tecnico molto preparato. Quando l'Asl critica la sentenza, in realtà critica un approfondimento molto certificato. La giustizia, oggi, sopravanza la parte sanitaria“.
La perizia medico-legale è fondamentale, secondo l'avvocato: “È quella in cui si accerta l'esistenza di un nesso causale tra vaccinazione e danno. Come siamo riusciti a far risarcire o indennizzare le persone danneggiate in passato? Grazie alla perizia medico-legale. In Italia abbiamo una ‘pattuglia' di una quindicina di medico-legali, ne stiamo formando altri. Le loro perizie hanno fatto cultura giuridica. Abbiamo una decina di sentenze appena vinte in Italia”.
Chi ha subito un danno da vaccino può rivalersi in tre modi, ha spiegato l'avvocato: “Esiste la tutela penale: va chiesta quando c'è un danno o un decesso immediato. Se siamo tempestivi, facciamo la denuncia-querela. Il denunciato è colui che ha proceduto all'inoculazione vaccinale. Abbiamo processi a carico di alcuni infermieri o di alcuni medici”. Poi c'è la tutela civile: “Viene considerata la madre di tutte le cause. Si attiva quando il danneggiato ha ricevuto una “malpractice” medica. Viene citata per danni l'azienda sanitaria locale. Il risarcimento danni in genere è molto corposo, alcune Asl hanno rischiato il commissariamento. La richiesta danni, in questi casi, contempla anche l'assistenza medica al danneggiato. Si parla in realtà di indennizzo: la somma bimestrale viene diluita nel corso della vita”.
Per la tutela amministrativa, invece, la domanda si fa all'Asl: “Non è necessaria la colpa medica. Basta il nesso di causa. Basta che un medico legale riconosca che la vaccinazione ha prodotto quel danno. Sono i casi di cui si sente parlare continuamente. Sentenze storiche come quella dell'autismo di Rimini”. Ma Ventaloro ha citato anche altre sentenze che “hanno fatto storia”: Cuneo 2007, Ascoli Piceno 2008, Busto Arsizio 2009, Torino 2010 e Pesaro 2011. “Queste sentenze hanno creato principi diventati molto più solidi. Abbiamo una sentenza del tribunale del lavoro di Rieti sul diabete mellito. Ha creato un precedente. Abbiamo autismo, ritardi psicomotori. L'ultima è la morte in culla di Pesaro, del maggio 2013″.
Ventaloro ha parlato poi dell'obiezione attiva: “È l'aspetto più importante della nostra battaglia. Vi preghiamo di praticare un'obiezione corretta, bisogna uscire allo scoperto. Rifacendomi a quello che il Comilva predica, non rimandate i vaccini, non fate certificati falsi, non fate fughe, non rifugiatevi nel silenzio ma optate per atti chiari”.
L'Emilia Romagna contempla l'obiezione attiva: “Inviate alle Asl raccomandate con ricevuta di ritorno, non dite le cose al telefono, siate genitori che manifestano una responsabilità, partecipate a viso aperto al colloquio con l'Asl. Questo è il modo migliore per creare una buona cultura sanitaria”.

giovedì 23 gennaio 2014

L’Europarlamento smantella la Troika

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VINCITORI E VINTI: EUROZONA FALLIMENTO ASSOLUTO

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mercoledì 22 gennaio 2014

La Medicina del Futuro


Metodo MEMORIA DIVINA: Conflitti interiori, Coscienza, e Serenità con F...


Usi terapeutici della Cannabis

Usi terapeutici della Cannabisdi Marcello Pamio 
Non dovevo occuparmene più!
Dopo aver scritto Cannabis connection, mi ero promesso di regalare alla pianta più boicottata dell’umanità un meritato e doveroso riposo. Invece…parlando con diverse persone ho potuto constatare quanto sia ancora radicata la disinformazione sulla canapa. Una disinformazione medica che mi ha costretto a riprendere in mano la questione e trattare una volta per tutte l’aspetto forse più importante della pianta: quello terapeutico.
A tal proposito esiste una documentazione faraonica: libri, articoli, antichissimi erbari, ricerche e pubblicazioni scientifiche, esperienze di volontari, ecc. Tutto testimonia a favore della cannabis nella cura di patologie che vanno dai dolori muscolo-scheletrici, al glaucoma, dall’anoressia e depressione a malattie tremende come epilessia e sclerosi multipla, per non parlare del validissimo aiuto nell’alleviamento degli effetti secondari dei trattamenti chemioterapici nel cancro, come nausea e vomito, e negli stati debilitanti della Sindrome da Immunodeficienza (AIDS).
I risultati sono così entusiasmanti che oggi sperimentazioni mediche controllate sono iniziate in Stati Uniti, Germania, Spagna, Inghilterra, Belgio, Israele, Olanda e Canada. In quest’ultimo paese addirittura, l’Associazione Medica che riunisce tutti i 52 mila medici canadesi vorrebbe rimuovere dal codice penale l’uso personale della cannabis e sostituirlo con una semplice ammenda[1]. Cosa dire poi del recentissimo studio sull’abuso della droga da parte di una Commissione governativa inglese la cui conclusione è a dir poco incredibile: “Lo spinello dà meno assuefazione delle sigarette e dell’alcol[2]. Non solo, il gruppo di esperti incaricati dal Ministro dell’Interno britannico per valutare i pro e i contro di un alleggerimento della legge sulle sostanze illecite, sostiene che la cannabis potrebbe addirittura fare bene alla salute: “l’azione cardiovascolare – spiega il rapporto – è simile agli effetti dell’esercizio fisico”.  Ma cosa sta succedendo? Una delle piante più antiche viene prima messa al bando rendendola illegale per decine di anni - paragonata ad una droga tossica e pericolosa per la salute - per poi saltare agli onori delle cronache vivendo oggi un periodo di quasi religiosa redenzione.
Una redenzione ostacolata da pochi e osannata da molti per via delle altre numerose applicazioni pratiche da guinness dei primati. Dalla canapa infatti oltre a medicinali che funzionano, e questo basterebbe, si possono ottenere: carta indistruttibile, materiale tipo plastica, coloranti, solventi, tessuti resistentissimi, cordame e molto altro ancora. Per questo, molto probabilmente, è stata oggetto della più grande opera di boicottaggio mai realizzata nella storia a noi conosciuta. Una fitocospirazione da fantascienza, che se non lo avete ancora letto vi consiglio di farlo al più presto (Cannabis connection)
Questo recente riconoscimento è la presa di coscienza di un errore passato di proibizionismo gratuito - anche se di gratuito non ha proprio nulla - o la riabilitazione obbligatoria per via di un numero sempre maggiore di utilizzatori e di prove della sua efficacia, almeno in termini medici? La cosa certa è che oggi chi giova di tutto questo, tranne pochissime persone autorizzate dai rispettivi governi a fumarsi la “piantina”, sono le corporazioni chimico-farmaceutiche che approfittando della situazione stanno commercializzando prodotti di sintesi, i cosiddetti analoghi, che emulano il principio attivo della cannabis: il THC. Una emulazione che vedremo in seguito presenta qualche piccolo inconveniente.
Prima però osserviamo a livello fisiologico come agiscono questi cannabinoidi “colpevoli” degli eccezionali risultati terapeutici.
Il THC, come abbiamo detto è il principio attivo della cannabis, cioè quello che agisce direttamente sull’organismo. Per essere più precisi interagisce con un sistema detto cannabinoide[3] normalmente presente nel corpo umano, e produce i suoi effetti agendo sui recettori del sistema. I recettori sono delle proteine molto speciali che si trovano sulle superfici di determinate cellule. La droga, in soldoni, forma una specie di ponte, un legame con queste proteine e per così dire attiva delle funzioni cellulari interne molto precise. Sono stati identificati due tipi di recettore: il CB1 e il CB2.
I CB1 sono presenti sui neurociti encefalici e spinali come in certi tessuti periferici; i CB2 si trovano principalmente sulle cellule del sistema immunitario ma non nel cervello[4].
Questo è molto interessante: abbiamo recettori della cannabis sul cervello e addirittura nel sistema immunitario[5].
Per dover di cronaca è doveroso anche sottolineare che non esiste solo il THC, questo indubbiamente è il più famoso e il più presente nella pianta, ma esistono oltre 60 cannabinoidi diversi l’uno dall’altro. Al momento attuale non si sa molto sulle proprietà di questi cannabinoidi se non che sembrano essere privi di effetti psicoattivi e/o psicotropi sul cervello. Quindi l’ipotesi che anch’essi influenzino positivamente gli effetti terapeutici della cannabis senza però interferire sul comportamento umano non è da scartare.
In definitiva questi cannabinoidi di origine naturale interagiscono con parecchie funzioni organiche e sono in grado tra le altre cose di bloccare la liberazione dell’acido glutammico, il principale neurotrasmettitore implicato nella patogenesi dell’ictus[6]; liberare dopamina, un altro importantissimo neurotrasmettitore
collegato alla capacità di controllare i movimenti, e tanti altri aspetti più sottili che sono in fase avanzata di studio. A proposito di studi: prima ho accennato alle numerose sperimentazioni che si stanno facendo in tutto il mondo. Bene. Le sperimentazioni per chi non lo sapesse sono sempre costosissime, e nessun istituto di ricerca si sognerebbe di spendere soldi senza la certezza matematica di un notevole tornaconto. Un tornaconto che si materializza molto spesso in un farmaco o una terapia. Nel caso della cannabis abbiamo, per il momento, due tornaconti sintetici: Dronabinolo e Nabilone. Ce ne sarebbero altri, come il Levonantradolo, l’HU-210, il SR141716A, ecc. ma per il momento sono disponibili solo per usi sperimentali. Per il momento però. Domani…è un altro giorno.
Il Dronabinolo, il cui nome commerciale è Marinol® è prodotto dalla Unimed Pharmaceuticals Inc., una compagnia della Solvay Pharmaceuticals Corporation. Il Nabilone detto anche Cesamet® è prodotto in Inghilterra dalla Cambridge Selfcare Diagnostics Ltd per conto della Eli Lilly & Corporation, quella del Prozac® per intendersi.[7]
Naturalmente a questo punto era d’obbligo spulciare i foglietti illustrativi di questi farmaci. Cosa secondo voi abbiamo trovato? Siamo sempre alle solite: svariati effetti collaterali! Fin qui nulla di strano, visto che non esistono medicinali di sintesi privi di controindicazioni. Però se vi dicessi che le reazioni avverse sono le stesse curate però dalla pianta naturale, come anoressia, depressione, astenia[8], la cosa non assume una aspetto tragicomico? Se uso per esempio la “cannabis sintesis” per aiutare un’astenia potrei vedere insorgere una depressione accompagnata pure da vertigini. Oppure, che ne so, per alleviare nausea e vomito provoco palpitazioni e/o ansietà. Interessante vero? Si cura da una parte e si pagano le conseguenze dall’altra! L’onnipresente rovescio della medaglia. Sicuramente il dritto sarà un basso costo di vendita al pubblico, giusto? Sbagliato. Una ventina di capsule di Cesamet® per esempio, costano 102 sterline circa[9]! E il Marinol è ancora più costoso[10]. Avete capito? Una singola pastiglia, per capirci, costa oltre 15mila di vecchie lire! Più che un dritto, mi sembra un altro rovescio! Il problema è che nessuno sta giocando a tennis, qui abbiamo a che fare con la vita e la salute, già precarie, di tantissime persone sofferenti.
Allo stato attuale quindi, abbiamo da una parte una pianta illegale a gratis che si potrebbe coltivare quasi ad ogni latitudine senza necessità di pesticidi e con un tempo di maturazione rapidissimo di pochi mesi, dall’altra dei prodotti sintetici che costano molto, richiedono diversi anni di studi e presentano inconvenienti secondari da non sottovalutare.
Cosa fare a questo punto? Legalizzare la pianta proibita per antonomasia, catalogata fin dagli anni ’60 nel campo delle “droghe senza alcun effetto terapeutico[11], oppure continuare a non vederne i risultati in ambito terapeutico puntando esclusivamente nella chimica di sintesi? Secondo voi cosa opteranno i governi democratici dell’unione europea indirizzati magari dalle potenti corporazioni transnazionali della chimica e della farmaceutica? Una vaga idea io ce l’ho, non so voi…
Nessuno certamente vorrebbe una società in cui persone sane si spacciano per malati immaginari inventandosi patologie o peggio ancora falsificando esami per farsi prescrivere dal proprio medico una sigarettina farcita, o peggio ancora vedere malati che soffrono realmente di gravose patologie debilitanti che non possono utilizzare i derivati della cannabis se non da degenti ospedalieri, come sta succedendo oggi nel nostro paese. La farmacia del Policlinico Umberto I per esempio, ma questo è valido per tutti gli ospedali, può somministrare il farmaco derivato dal THC solo dopo il ricovero[12]. Non è questa una burocratica assurdità all’italiana? Una persona in grado tranquillamente di seguire la terapia nella comodità del focolare domestico, magari con la vicinanza dei propri cari, si vede costretta a entrare nell’ambiente asettico e freddo di un nosocomio.
Speriamo allora che passi il recente Disegno di Legge che introdurrebbe l’uso terapeutico della cannabis. Questo almeno permetterebbe di trovare i fitofarmaci sintetici direttamente in farmacia, previa naturalmente ricetta di un medico del servizio sanitario.
Nell’attesa di questo Disegno concludiamo con una comparazione dal punto di vista pratico e farmacologico tra la pillola sintetica e la sempreverde pianta plurimillennaria.
Apro una parentesi doverosa perché i fattori influenzanti nel caso della cannabis naturale sono numerosissimi: stati d’animo della persona, quanto e come il fumo viene aspirato, quanta cannabis contiene la sigaretta, quanto THC è presente nella pianta, dal tipo di pianta, ecc.
Chiudiamo la parentesi e prepariamoci ad entrare in campo.
Il fumo di una sigaretta di cannabis rilascia in circolo oltre il 30% del THC totale, mentre per via orale, la pillola, è di 2 o 3 volte inferiore perché dopo essere stata assorbita attraverso l’intestino viene metabolizzata dal fegato prima di raggiungere il grande circolo[13].
Uno a zero per la cannabis e palla al centro. Per essere onesti ci sarebbe una punizione per la chimica se consideriamo le supposte rettali che bypassando il fegato permettono un maggior assorbimento del THC in circolo.
Una volta entrato nel torrente circolatorio il THC si distribuisce  in tutto il corpo principalmente nel tessuto adiposo perché essendo liposolubile si scioglie solo nel grasso. Questa proprietà intrinseca della cannabis è un grosso limite per la formulazione dei preparati cannabinoidi, oltre a rallentare il loro assorbimento intestinale[14].
Due a zero e di nuovo palla al centro.
Per quanto riguarda gli effetti farmacologici della cannabis documentati finora sono relativi alle vie respiratorie. Uno studio del Western Journal of Medicine del 9 giugno 1993[15] afferma che chi fuma cannabis rischia malattie alle vie respiratorie per il 19% in più di chi non fuma, e che nessuna dipendenza e/o assuefazione fisica è stata dimostrata se non una sporadica dipendenza psicologica in alcuni soggetti. Dall’altra abbiamo gli effetti secondari del Marinol® e del Cesamet® visti prima.
Diamo un punto alla sintesi chimica perché non tutte le persone sarebbero disposte a utilizzare la pianta attraverso la sigaretta. Se però consideriamo che dei sessanta cannabinoidi naturali contenuti nella canapa, i prodotti farmacologici attualmente in commercio sono basati quasi esclusivamente nel Tetraidrocannabinolo (THC), l’unico con effetti psicotropi, tralasciando gli altri cinquantanove privi di attività sul cervello, è lecito pensare che al momento attuale la pianta potrebbe essere almeno sessanta volte più completa di qualsivoglia prodotto uscito da un laboratorio di ricerca. Calcolando infine i costi rispettivi decisamente incomparabili il risultato finale è di quattro a uno per la cannabis! Avrete capito che questa è una gara surreale perché se avvenisse realmente l’arbrito, rappresentato dalle lobby del farmaco, fischierebbe almeno due o tre rigori per la chimica espellendo magari qualche cannabinoide per “intervento” troppo deciso. Non ci resta che sperare quindi in una invasione di campo che metta fine una volta per tutte a questa assurda e controproducente rivalità. Un “invasione pacifica” da parte di una maggiore consapevolezza che dia, anzi ri-dia, al malato il suo ruolo principale di essere vivente e che santifichi una volta per tutte uno dei diritti più importanti: quello della libera scelta terapeutica. Una scelta che spetta esclusivamente ai singoli individui e non alle organizzazioni sanitarie, tanto meno alle corporazioni; perché…una volta imboccata la strada terapeutica siamo noi a pagarne le conseguenze e/o goderne i benefici. Nessun altro!
Marcello Pamio

Giustizia, il ministro Cancellieri: "Oltre otto milioni di processi pendenti" - Il Fatto Quotidiano

Giustizia, il ministro Cancellieri: "Oltre otto milioni di processi pendenti" - Il Fatto Quotidiano

Dico basta con le buone maniere ed un rispetto non meritato da queste istituzioni e politici corrotti, bisogna fare saltare il banco, le norme pseudo - democratiche sono fatte x ingabbiare la protesta, nessun rispetto, occupare il parlamento e portare la protesta nelle strade.

L'ex pm Gherardo Colombo, l'intervista: "Italiani? Più sudditi che cittadini" - Il Fatto Quotidiano

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domenica 19 gennaio 2014

Superpoveri e super ricchi. Rimborsi elettorali in Italia, vero scandalo

Loro vedono la luce che li illumina, disse Monti e dicono anche gli altri accoliti di questo disastro con l'imposizione del liberal-capitalismo bancario. sarà contenta anche la chiesa, impoverire la gente per elevarsi a sua difesa e ipocritamente e falsamente fare credere di fare il loro bene, saranno contenti gli usurai bancari e i loro politici servi che si sono arricchiti con il sangue della gente, già la gente, la quale non HA IL DIRITTO DI PARLARE, Perché NON HANNO AGITO E CONTINUANO A SOSTENERE SEMPRE GLI STESSI: PD-PDL e simili-

sabato 18 gennaio 2014

Barbara Lezzi spacca tutto a Porta a Porta


M5S, Taverna: "Chi sono le vere bestie?"


GOLPE su Bankitalia! L'allarme M5S


#5giornia5stelle/25 - #giùlamaschera - 17/1/2014


Giù la maschera! E' stato smascherato l'inganno del Fiscal Compact che nei prossimi anni costerà agli italiani decine di miliardi di euro in tasse e tagli.
Giù la maschera anche al Ministro Carrozza. Si è vantata in televisione di voler destinare l'8 x1000 all'edilizia scolastica. Peccato che questa proposta fosse già diventata legge grazie ad un emendamento del Movimento 5 Stelle!
Maschera calata anche sulle bugie che Lega e Forza Italia hanno raccontato ai cittadini sul reato di clandestinità. Come effetto reale quel provvedimento ha avuto la mancata espulsione del 90% degli irregolari, meno sicurezza, un aggravio di costi per tutti i cittadini italiani e l'ingolfamento dei tribunali. Gli irregolari verranno espulsi tramite procedimento amministrativo e finirà una farsa contestata in primo luogo da Forze dell'Ordine e operatori della Giustizia.
Ma non è finita qui. Ricordate tutto il gran parlare sul provvedimento sulla Terra dei Fuochi? Il Movimento 5 Stelle ha scoperto che non ci sono fondi per le bonifiche e quelli stanziati i monitoraggi non hanno le coperture finanziarie. Sono senza vergogna. Non l'ha passata liscia nemmeno il Ministero della Cultura che voleva spacciare per 500 posti di lavoro la creazione di 500 nuovi schiavi sottopagati.
Fondamentale poi è stato il contributo a 5 stelle nel provvedimento sulle etichettature dei prodotti agroalimentari. Insieme a migliaia di cittadini è poi iniziata la discussione in Rete per la revisione della legge Fini-Giovanardi.
I fatti di questa settimana in Parlamento, raccontati direttamente, e senza filtri, dai nostri portavoce. Aiutateci a diffondere anche questa puntata!" M5S Camera e Senato

1.400 euro di multa per il biliardino gratuito


multa_biliardino.jpg
"Spero che stiamo scherzando.... 1.400 euro di multa ad un bar di Mestre per un calcetto balilla GRATUITO (senza gettoni) ma NON AUTORIZZATO. Ci vuole l'autorizzazione anche per giocare al calcio balilla adesso? I 98Miliardi delle slot?? Si multa il calcio balilla e le slot no? Serve un esame di coscienza gente, tra un po ci faranno pagare anche l'aria. Dal Corriere:
"Sarà premiato per non avere accettato nel suo locale i videopoker ma intanto è stato multato di 1.400 euro per un calcio balilla sistemato nel suo bar di Mestre per far giocare gratuitamente i suoi clienti. Il calcetto, secondo i vigili che hanno redatto il verbale, sarebbe privo di autorizzazione amministrativa che tuttavia non serve, come indicano le associazioni del commercio, se lo strumento, come in questo caso, è senza gettoniera e il gioco è libero." segnalazione di Neutrino

17 Gennaio 2014

Il Commento:
Le famiglie italiane alla canna del gas

famiglie_canna_gas.jpg
"Ormai sono alla canna del gas... Tasse, acconti, tasse arretrate che non sono riuscito a pagare l'anno scorso. Ed ora l'obbligo di autocertificazione per i pagamenti dei contributi ed iva, che se non riesci a pagarli i clienti sono obbligati a bloccarti i pagamenti delle fatture. Ma anche loro tardano a pagare e quindi le date per i pagamenti saltano. Un circolo senza fine. Possibile che non capiscono che se fanno bloccare i pagamenti noi non possiamo piu metterci in regola? Non ne posso più. Non so più come far mangiare la mia famiglia." marco di cri



Dal MoVimento 5 Stelle:
La scuola dopo i tagli

La scuola dopo i tagli
Assenza di idonee condizioni igienico sanitarie e chiusura della scuola primaria per il tempo necessario a garantire gli interventi di pulizia. Ecco il risultato nelle scuole di Mira dopo il taglio al personale delle pulizie imposto dal governo.
(segue...)
Postato il 11 Gennaio 2014 alle 12:54 in Mira | Scrivi
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La Settimana - Vol. 9 N°2

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Nulla è per sempre
"Cacciate il naturale, tornerà al galoppo, cacciate i limiti fisici, torneranno al galoppo. Cacciare l'idea che ci sono dei limiti alla biosfera significa distruggere la biosfera, e in futuro non lontano distruggere la specie umana" Augustin Berque
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Contro l'informazione dei partiti

informazione_partiti.jpg Come risolvere il sovraffollamento carceri?

Contro il sovraffollamento delle carceri

indulto_mascherato.jpg Come risolvere il sovraffollamento carceri?

A chi serve la TAV in Val di Susa?

sondaggio_tav.jpg A chi serve la TAV?

Chi comanda in italia?

chi_comanda_in_italia.jpg Chi comanda in Italia?

Pippo non lo sa

pippononlosa.jpg Vota l'offerta migliore per convincere Bersani a cedere Civati

Il Microfono di legno

microfonodilegno.jpg Vota il giornalista e la rete televisiva più faziosi
bg_top_mappapotere.gif
mappa-del-potere-battaglia.jpg La Borsa è una grande famiglia. I consiglieri di amministrazione si conoscono tra loro come vecchi amici. E hanno il dono dell'ubiquità. Sono presenti sia nelle aziende clienti che in quelle fornitrici.
  (segue)

Intervistiamo i giornalisti Utilizza "intervistiamoigiornalisti" come tag nei video che caricherete su Youtube. Twitta con "#intervistiamoli" per diffondere e segnalare le interviste su Twitter e proporre le domande da rivolgere ai giornalisti.
  (segue)
scudo-della-rete.png Il blog è a disposizione con un'area di aiuto per i blogger querelati con gli studi legali cui rivolgersi e l'elenco delle cause in corso contro le pubblicazioni in rete.
  (segue)
Schiavi Moderni eBook Kindle La legge Biagi, Co.Co.Co. e Co.Co.Pro hanno portato insicurezza e stipendi da fame. L'Italia si è trasformata in una nazione di precari, di sotto-occupati e di senza lavoro. Di universitari che rispondono nei call center a 5 euro all'ora.
  (segue)

Milano, pestato sindacalista: "Se continuano gli scioperi fai una brutta fine" - Il Fatto Quotidiano

Milano, pestato sindacalista: "Se continuano gli scioperi fai una brutta fine" - Il Fatto Quotidiano

venerdì 17 gennaio 2014

Gli interessi delle lobby

West Virginia. Gli interessi delle lobby industriali non tutelano il cittadino e l’ambiente


Nel fiume Elk a Charleston, uno dei fiumi più grandi dello Stato della West Virginia, sono stati sversati 28.000 litri di sostanze chimiche costringendo i 300.000 residenti a non usare l’acqua del rubinetto. Le autorità locali affermano che ci vorranno giorni prima che l’emergenza acqua finisca.
 
Secondo il NY Times, lo stabilimento Freedom Industries, nei giorni scorsi, per un guasto tecnico ha contaminato il fiume Elke con 28. 000 litri di sostanze chimiche, infiltratesi negli impianti di trattamento delle acque. 300.000 residenti da una settimana non possono più usare l’acqua del rubinetto per cucinare, lavare i piatti, i vestiti e farsi il bagno. Il solo utilizzo consentito dell’acqua per la popolazione è per lo scarico dei bagni. Sono numerose le persone che hanno dovuto ricorrere alle cure ospedaliere per problemi di nausea, vomito, diarrea, mal di testa, irritazione della pelle. Tutti sintomi dovuti all’aver bevuto o essersi lavati con l’acqua contaminata.
Lo Stato della West Virginia vive ormai da anni una tribolata storia di regolamentazione delle aziende chimiche e minerarie che rappresentano il cuore della sua economia. Gli alti livelli di inquinamento riscontrati nelle acque degli 1,2 milioni di chilometri di corsi d’acqua dello stato ne stanno mettendo a serio rischio l’equilibrio ambientale.
Angela Rosser, direttrice esecutiva della West Virginia Rivers Coalition, dichiara al New York Times: “Dobbiamo osservare il nostro intero sistema e fare alcune serie riflessioni per riforme altrettanto serie, e dare valore alle nostre risorse naturali rispetto agli interessi industriali. Le autorità devono ancora spiegare perché a un deposito di sostanze chimiche sia stato permesso di essere così vicino al fiume e agli impianti di purificazione dell’acqua per uso domestico”.
Angela Rosser ha fatto notare che il sito dove è avvenuta la fuoriuscita non era sottoposto a controlli federali o statali dal 1991. Le leggi della West Virginia non prevedono le ispezioni per i siti dove sono immagazzinate le sostanze chimiche, ma solo per quelli che le producono. Per questo il governatore democratico della West Virginia, Earl Ray Tomblin, ha dichiarato di essere al lavoro con Randy Huffman, il segretario del dipartimento di Stato per la protezione ambientale, per trovare il modo di evitare che in futuro avvengano incidenti simili.
Nessuna accusa formale è stata rivolta alla Freedom Industries, proprietaria del deposito da cui sono fuoriuscite le sostanze, ma un’indagine federale è in corso.
Ma il problema riguardo l’inquinamento dei corsi dei fiumi non riguarda solo lo Stato della West Virginia. Infatti la Us Environmental Protection Agency (Epa) a metà del 2013, ha lanciato un allarme su tutto il territorio degli Stati Uniti, dove quasi il 60% dei fiumi americani sarebbe gravemente inquinato, al punto da mettere a rischio la vita acquatica.
Ad utilizzare acqua inquinata, secondo la Environment protection agency (Epa), sono oltre 40 milioni di americani.
Secondo l’Epa nel 30% dei fiumi a stelle e striscie si riscontano alti livelli di fosforo, mentre nel 40% dei casi, l’azoto rappresentare l’agente inquinante più presente, causando l’aumentare della produzione di alghe, che a loro volta abbassano il livello di ossigeno nelle acque e danno vita ad un fenomeno chiamato eutrofizzazione.
Sempre sencondo Epa l’inquinamento da mercurio è invece un aspetto più preoccupante: l’Epa ha calcolato che in 13.000 miglia di fiumi vivono pesci con livelli eccessivi di mercurio, cosa pericolosa sia per il consumo umano che per la balneazione in quelle acque.
 
Fonte: nytimes.com
 

Uno studio rileva che sono in aumento gli stati ostili alla libertà religiosa in tutto il mondo

venerdì 17 gennaio 2014

Uno studio rileva che sono in aumento gli stati ostili alla libertà religiosa in tutto il mondo

Secondo uno studio del Pew Research Center, sono in aumento gli stati "ostili" alla libertà religiosa si parla di 198 nazioni. Il rapporto sull'osservanza religiosa è stato pubblicato in anticipo  il 16 gennaio negli Stati Uniti.
Il numero delle nazioni che mostrano ostilità verso i cristiani sono aumentati d 106 a 110,secondo lo studio i cristiani sono i soggetti che subiscono la maggiore ostilità in più nazioni di qualsiasi altro gruppo. in aumento anche una ostilità verso i musulmani che passano da 101 a 109 nel 2012.

Rimane stabile l'ostilità verso gli ebrei, induisti, buddisti e religiosi in genere che rimangono tutti al livello del 2011. Gli unici che risultano più tollerati sono  i sikh, baha'i, zoroastriani e altri gruppi.

Nelle variazioni complessive che tengono conto sia delle ositilià sociali e delle restrizioni dei governi, il 61% delle nazioni ha registrato un incremento del 29% e il 10% non ha avuto nessun cambiamento.

Su una scala da 0 a 10, 20 nazioni ha avuto un punteggio del 7,2 che indica uno ostilità sociale molto alta sulla religione, contro il 14 del 2011. Il Pakistan rimane in cima alla lista. I nuovi paesi che aderiscono alla lista sono Siria, Libano, Sri Lanka, Bangladesh, Thailandia e Myanmar.

Le restrizioni governative hanno assegnato un punteggio superiore del 6,6 o superiore da una scala da zero a 10 e indica che le restrizioni sono aumentate da 20 del 2011 a 24 nel 2012. I nuovi nella lista sono L'Egitto, l'Azerbaigian, Tagikistan, Marocco, Iraq e Kazakistan, mentre lo Yemen è uscito fuori dalla lista.

Nei 6 anni di studio, è stato rivelato  i gruppi religiosi  sono stati molestati in 185 paesi. Mentre i cristiani e i musulmani che insieme costituiscono più della metà della popolazione mondiale, sono stati molestati nel maggior numero dei paesi , i cristiani in 151 e i musulmani in 135.
Le ostilità sociali verso la  religione nel Medio Oriente-Nord Africa ha avuto un punteggio di 6,4

I paesi in cui l'ostilità è in aumento e che sono risultati con punto pieno di ostilità sociale del Pew sono :

Afghanistan, Somalia, territori palestinesi, Siria, Kenya, Libano, Bangladesh, Thailandia, Myanmar, Mali, Tunisia, Kosovo, Messico, Grecia, Algeria, Francia, Georgia, Italia, Vietnam, Turchia, Libia, Bahrein, Guinea, Ghana, Tuvalu, i Paesi Bassi, Cina, Angola, Polonia, Belgio, Zambia, Samoa, Sud Sudan, Comore, Madagascar, Malawi, Slovenia, Irlanda e Mozambico.
A punteggio pieno sulle restrizioni governative alla libertà di religione del Pew: Tagikistan, Marocco, Iraq, Kazakistan, Turchia, Bulgaria, Ruanda, Gibuti, Austria, Tuvalu, Islanda, Zambia, Ungheria e Montenegro.

Per il suo studio il Pew ha usato 18 fonti pubbliche di informazioni, compresi le relazioni dei dipartimento di Stato, la Commissione Usa sulla libertà religiosa internazionale, il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla libertà di religione o di credo, il consiglio dell'Unione europea, Foreign & Commonwealth Office del Regno Unito, Human Rights Watch, L'International Crisis Group, Freedom House e Amnesty International.

Mi auguro che questo studio ponga una domanda seria agli stati occidentali e alla loro politica estera. Perchè questo rapporto evidenza che il progetto democratico dell'occidente non sta portando alla libertà, ma ad una sorta di dittatura e di massacro continuo sopratutto verso i cristiani. L'occidente non può sempre far finta di non sapere e di non vedere .
Tra le altre cose gli interessati al diffondere la propria religione chiedono l'intervento della" forza degli Stati/governi amici, ovvero ove hanno infiltrato i propri uomini", loro usano convenientemente chiamarla "libertà di culto" che, se si limitassero ad adorare i loro "totem", non darebbero fastidio a nessuno, il fatto è che costoro con la scusa della religione e di volere a tutti i costi salvare il prossimo (cosa che nessuno gli ha chiesto), si infilano in tutti gli enti e istituzioni, succhiano soldi alla comunità, si arrogato il diritto di indicare la politica e si immischiano in tutte le questioni sociali e economiche, intromettendosi nella vita privata delle persone e anche nei rapporti intimi e sessuali, insomma altro che libertà di culto vogliono imporre la loro dittatura come nel medio evo quando comandavano loro.

"Più impegno con i preti pedofili", parole, parole, parole

Abusi, l'Onu interroga il Vaticano: "Più impegno con i preti pedofili"

Sarà processato un prelato polacco. Il Papa: "Vergogna per la Chiesa". I rappresentanti della Santa Sede a Ginevra per fornire spiegazioni sul caso esploso nel 2011

CITTÀ DEL VATICANO - Impegno a eliminare lo scandalo della pedofilia nella Chiesa. E annuncio di un processo in Vaticano per un diplomatico polacco accusato di abusi sessuali sui minori. Con questa doppia promessa formale la Santa Sede ieri ha risposto comparendo per la prima volta davanti a un organismo internazionale, l'Onu a Ginevra, per fornire spiegazioni sull'imbarazzante caso internazionale scoppiato nel 2011.

Accusato per anni di aver coperto lo scandalo per difendere la propria reputazione, e scosso dall'entità del fenomeno, il Vaticano ha poi ordinato a tutti i vescovi di denunciare alla giustizia ordinaria del proprio Paese i membri del clero accusati di pedofilia. E Papa Benedetto XVI prima, e Papa Francesco dopo, hanno promesso una nuova linea. A comparire per rispondere alle domande di un comitato delle Nazioni Unite sull'applicazione della Convenzione per i diritti del fanciullo era una delegazione di 6 persone guidata dall'osservatore permanente della Santa Sede a Ginevra, monsignor Silvano Tomasi, di cui faceva parte anche l'ex procuratore per i reati sessuali, monsignor Charles Scicluna, autore fino a pochi anni fa di denunce non sempre gradite in ambito ecclesiale, oggi vescovo a Malta.

Nell'interrogatorio Scicluna ha riconosciuto che la Santa Sede è stata lenta ad affrontare la crisi, ma ha aggiunto che è adesso impegnata a farlo e incoraggiato i procuratori a intraprendere azioni contro chiunque ostacoli la giustizia. Duro l'intervento dell'investigatrice del comitato per i diritti umani, Sara Oviedo, la quale ha incalzato la delegazione vaticana chiedendo le ragioni per cui spesso i sacerdoti accusati di abusi siano stati trasferiti invece che consegnati alle forze dell'ordine. Un membro del comitato è anche la psicologa e psicoterapeuta italiana Maria Rita Parsi.

Monsignor Tomasi ha quindi parlato del caso riguardante l'ex nunzio apostolico nella Repubblica domenicana, il polacco Josef Wesolowski, accusato di abusi sessuali su minori. Verrà giudicato - ha detto - con "la severità che merita". Tomasi si è poi diffuso sull'impegno della Chiesa per affrontare questo "crimine orrendo e abnorme" degli abusi, tanto a livello centrale quanto a livello di base. "Il risultato dell'azione combinata adottata - ha detto l'osservatore permanente vaticano - dalle Chiese locali e dalla Santa Sede presenta una cornice che, se correttamente applicata, contribuirà a eliminare gli abusi da parte del clero".
In un intervento alla Radio Vaticana, il portavoce papale, padre Federico Lombardi, ha detto che sul caso la Santa Sede ha dato risposte "ampie e efficaci". E lo stesso Papa, nella sua omelia mattutina a Santa Marta, ha parlato di "corruzione dei sacerdoti" che invece di dare "da mangiare il pane della vita" danno un "pasto avvelenato". "Tanti scandali - ha detto - che io non voglio menzionare singolarmente, ma tutti ne sappiamo... Sappiamo dove sono! La vergogna della Chiesa!".

Sono state alcune organizzazioni e vittime statunitensi, europee e messicane, a far arrivare il dossier degli abusi sul tavolo del comitato Onu. L'organismo non ha poteri giuridici per punire i colpevoli. Ma un'eventuale sanzione sarebbe un brutto colpo per la Chiesa che sta cercando di darsi una nuova immagine.
 

Non mantiene l’impegno di assumere giovani per Italo. Tapiro d’oro a Della Valle

Non mantiene l’impegno di assumere giovani per Italo. Tapiro d’oro a Della Valle

Liquidati con una telefonata i ragazzi che avevano partecipato a un corso di formazione di 5 mesi di Ntv, la società che gestisce i treni ad alta velocità di cui l'imprenditore è azionista

Non mantiene l’impegno di assumere giovani per Italo. Tapiro d’oro a Della Valle
 Ma davvero pensavate che questo capitalista del PD fosse l'imprenditore buono ?
Tapiro d’oro per Diego Della Valle. Per l’impegno, non mantenuto, di assumere nei ranghi della società Nuovo Trasporto Viaggiatori (Ntv) i giovani che hanno partecipato a un corso formativo della durata di cinque mesi. Ragazzi che sono stati liquidati con una telefonata dalla società che gestisce i treni Italo e di cui il numero uno della Tod’s è azionista accanto a Luca Cordero di Montezemolo, al patron dell’interporto nolano Gianni Punzo, al gruppo francese Sncf e a Intesa Sanpaolo .
“Io sono solo un azionista della società e non sono operativo, ma domani me ne occuperò – ha dichiarato Della Valle – Oggi ai giovani noi dobbiamo dare i sogni e le concretezze, non le chiacchiere”. Stessa sorte era toccata nel 2005 all’amico di battaglie, Luca di Montezemolo, che aveva ricevuto il Tapiro per aver sventolato l’importanza dell’italianità di marchi come la Ferrari e poi aver prodotto i gadget nei Paesi emergenti dove il costo della manodopera è assai più contenuto rispetto all’Italia e all’Europa. “Magliette e cappellini sono prodotti popolari a basso prezzo e possono essere confezionati all’estero – spiegò all’epoca Montezemolo alle telecamere di Striscia la notizia – l’importante è che il design e il cuore della produzione siano in Italia. E poi a me interessa che si facciano in Italia macchine come le Ferrari e le Maserati e anche altre, e la grande moda, ad esempio”.
Quella moda di cui Della Valle è un protagonista con il marchio Tod’s. Non c’è pero’ da sorprendersi del fatto che alla Ntv si faccia indietro tutta sulle assunzioni. A metà dicembre la società, concorrente di Trenitalia sulle tratte più redditizie, ha stilato un piano d’impresa in cui “chiede 68 milioni di riduzione dei costi nel triennio 2014-2016 e spostamento del pareggio al 2016″, come aveva spiegato il segretario generale della Fit Cisl, Giovanni Luciano. La società presieduta da Antonello Perricone, l’uomo del buco miliardario in Rcs, ha chiuso il 2012 con perdite per 83 milioni, più del doppio del 2011.

Rifiuti tossici, Schiavone a Der Spiegel: “Napolitano fece secretare i miei verbali”

Rifiuti tossici, Schiavone a Der Spiegel: “Napolitano fece secretare i miei verbali”

In un'intervista al giornale tedesco afferma che fu l'attuale Capo dello Stato italiano, ministro dell'Interno dal '96 al '98 nel governo Prodi, a secretare i documenti depositati dal pentito. E fa riferimento a Paolo Berlusconi come capo di un'azienda del nord protagonista dei suoi traffici

Rifiuti Tossici
“La mia testimonianza sul traffico di rifiuti tossici è stata secretata da Re Giorgio“. Il pentito Carmine Schiavone in una lunga intervista al giornale Der Spiegel afferma che fu l’attuale Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ministro dell’Interno dal ’96 al ’98 nel governo Prodi, a secretare le sue deposizioni sul traffico di rifiuti tossici che tiravano in ballo persino Paolo Berlusconi, fratello del Cavaliere, come capo di un’azienda del nord protagonista dei suoi traffici.
“Tutte le informazioni in mio possesso”, ha detto al giornalista Walter Mayr, “le ho date ai funzionari dell’anti Mafia italiana negli anni ’90. In quei documenti era anche scritto il nome di un’azienda intermediaria basata a Milano, che ha giocato un ruolo importante nel trasferimento dal nord al sud. Ma quella parte della mia testimonianza è stata classificata da Re Giorgio, che era ministro dell’Interno”. E al giornalista che gli chiede chi ci fosse dietro l’azienda di Milano, risponde: “Uno dei soci era Paolo Berlusconi“. Il vice presidente dell’AC Milan e fratello di Silvio Berlusconi, “era davvero parte del commercio mafioso di rifiuti tossici?”, si chiede il cronista. Ma l’articolo ricorda: “Il fratello di Berlusconi ha definito tutto questo una favola”.
Il Der Spiegel individua inoltre i nomi dei quattro personaggi che sulla questione in questo momento vivono maggiori pressioni sul tema: “Alessandro Pansa, che allora era a capo dello Sco (Servizio Centrale operativo) e adesso è Capo della Polizia; Nicola Cavaliere era con la polizia e fu coinvolto nel caso, sempre secondo il pentito, ora è vice capo dell’Aisi; Giorgio Napolitano, che era primo ministro dell’Interno e incaricato dell’indagini. Oggi è il Presidente della Repubblica del Paese; Gennaro Capoluongo che, secondo Schiavone, era a bordo di un elicottero che faceva un tour delle discariche di rifiuti tossici. Oggi è il capo dell’Interpol in Italia;”.

giovedì 16 gennaio 2014

Il latte: a ciascuno il proprio

Il latte: a ciascuno il proprioTratto da “MRA il Metodo René Andreani” - www.vegetarian.it Igienismo - la Scienza della Salute
Il latte della donna fa bene al neonato, quello della mucca fa bene ai vitelli. “Fino a due anni i bambini dovrebbero essere alimentati con latte materno. Dopo i due anni, dimenticate ogni tipo di latte!”. Questa vera e propria bomba è stata fatta esplodere agli inizi degli anni novanta dal celeberrimo dottor Benjiamin Spock, padre della moderna pediatria. Questa inversione di tendenza portò il dottor Spock ad abbracciare le tesi che da anni molti medici ed esperti (nonché vegan, macrobiotici ed igienisti) propugnano: il latte vaccino fa male, soprattutto in fase di crescita, perché può provocare molte deficienze immunitarie e disturbi vari, tra cui l’anemia, allergie e persino un insufficiente sviluppo cerebrale. In America e in Italia in molti si scagliarono contro Spock, definendo “vecchio arteriosclerotico” questa vera “leggenda della puericultura” che, a 89 anni suonati, ebbe il coraggio intellettuale di ammettere i propri errori e di dichiarare che il latte di vacca è adattissimo ai vitelli, ma non agli uomini. 
L’uomo è l’unico animale che continua a nutrirsi di latte anche dopo lo svezzamento. Che sia il desiderio di non diventare mai adulti? Il latte vaccino è un cibo per vitelli, non per l’uomo. Serve a far crescere un vitello e a farlo assomigliare ad una mucca, ma sicuramente non per aiutare un bambino a diventare un uomo. Per questo la natura ha predisposto il latte materno. La madre, nella società moderna, ha sempre più spesso rinunciato ad allattare al seno il proprio neonato (bassissime le percentuali alla fine degli anni sessanta), un po’ per motivi di tempo (essendo inserita nel frenetico processo produttivo), un po’ per mancanza d’informazione sull’insostituibilità del latte materno nei primi mesi di vita. La donna si è poi fatta condizionare da false paure sui presunti danni estetici dell’allattamento e da un malinteso desiderio d’emancipazione. Il peso più decisivo, in questa “scelta”, lo ha avuto la martellante pubblicità delle industrie produttrici di latte (in polvere e non), aiutate sicuramente dai sacerdoti della salute in camice bianco che hanno contribuito a creare un vero e proprio “mito” alimentare, basato su poco o nulla. 
Prima di tutto il latte di una madre sana è sempre fresco e batteriologicamente puro, mentre ogni tipo di latte non umano deve subire un processo di “cottura” ad alte temperature che ne distrugga gli organismi nocivi (ma la stessa sorte tocca purtroppo anche alle vitamine). Latte materno e latte vaccino non sono assolutamente uguali, se non nel colore: si differenziano, infatti, nella composizione percentuale degli ingredienti (essendo uno destinato a far crescere esseri umani e l’altro bovini), e nella qualità di tali ingredienti (ad esempio le catene d’aminoacidi sono completamente diverse). Inoltre solo nel latte materno sono presenti sostanze che immunizzano il neonato dalle infezioni (soprattutto quelle respiratorie e intestinali), nonché la quantità di fosforo esattamente necessaria al suo sviluppo cerebrale. Il “cucciolo” d’uomo sviluppa dapprima il cervello, mentre l’animale sviluppa prima la struttura ossea. La quantità di lattosio, essenziale per lo sviluppo cerebrale del bambino, nel latte umano è quasi il doppio rispetto a quella che si riscontra nel latte vaccino, Questo fatto è facilmente spiegabile se si pensa che l’accrescimento del cervello del bambino è molto più rapido di quello del vitello. Il latte di mucca contiene molta caseina (quasi tre volte il latte umano), una proteina che, a contatto con i nostri succhi gastrici, “caglia”, formando un grumo compatto, alquanto indigesto, che provoca inoltre l’aumento dei processi putrefattivi intestinali. 
Il latte vaccino, dovendo servire ai vitelli, che hanno una velocità d’accrescimento fisico notevolmente superiore a quell’umana (raddoppiano il proprio peso dopo appena 47 giorni dalla nascita, mentre il neonato umano lo raddoppia in 180 giorni), contiene dal 3,5% al 5% di proteine, contro l’1,2% del latte umano. Tale notevole quantità di proteine nel latte di mucca costituisce, quindi, un’autentica overdose proteica per un essere umano. Si è così accertato che quando le proteine superano il normale fabbisogno del mammifero che assume un determinato latte, l’eccesso determina un sovraccarico per il fegato e le reni, che hanno il compito di eliminare i prodotti del metabolismo proteico. Il latte umano, al contrario di quello vaccino, garantisce al neonato la massima prevenzione dalle allergie e dalle infezioni. I medici hanno riscontrato che oggi il giovane americano, alla visita di leva, ha già terminato la crescita ossea, cosa che solo venti anni fa succedeva sei - sette anni più tardi. Questo avviene perché sono alimentati fin dalla nascita con latte non specifico e con altri cibi iperproteici. Tra l’altro ogni alimento ha valore nutritivo per la sua capacità di essere assorbito dal nostro organismo, non solo per la quantità di sali minerali, vitamine o proteine in esso contenuto. 
Il calcio tanto reclamizzato nel latte vaccino è in genere male assorbito dall’uomo, perché è associato con una percentuale (relativamente) troppo alta di fosforo (fattore inibente) e alla caseina. Nonostante ciò, nei paesi occidentali “sviluppati” mangiamo così tanto da riuscire a fare un’overdose quotidiana di calcio, il quale va a depositarsi sulle pareti delle arterie - provocando, insieme al colesterolo, l’indurimento delle stesse - oppure forma calcoli renali, o si accumula nelle articolazioni, dando vita a manifestazioni artritiche. Il cinese medio assume appena 15 mg di calcio al giorno, eppure ha meno carie e osteoporosi dell’americano medio, che ne ingurgita ben 800 mg. Bambini affetti da otiti, tracheiti, catarri a ripetizione sono rientrati nella norma sopprimendo i latticini ed in particolar modo lo yogurt. L’insonnia dei neonati è di solito da addebitare alla somministrazione di latte vaccino. Latticini e formaggi sono legati alle malattie della civiltà: insorgere di tumori, cisti, fibromi, cancro all’apparato riproduttivo femminile (seno, utero, ovaia), infezioni all’apparato uro - genitale (cistiti e candida, molto diffusa tra le giovani americane), malattie del sistema cardiocircolatorio (arteriosclerosi, trombi, infarti...) a causa dell’enorme quantità di grassi saturi; connessione diretta con le più svariate forme d’allergia sia alimentare che della pelle e dell’apparato respiratorio (asma, raffreddore da fieno), abbassamento delle difese immunitarie, problemi del sistema digerente (diarrea, stitichezza, per la mancanza di fibre).
CONSIDERAZIONI FINALI. Se non sono ancora state sufficienti tutte le informazioni e le considerazioni esposte facciamo, prima di chiudere, un’ultima riflessione: Il latte è un alimento per i cuccioli di quella particolare specie animale che, proprio per questa caratteristica, si differenzia da tutte le altre: i mammiferi. Ebbene, non esiste alcun mammifero che, arrivato all’età adulta nella quale è in grado di nutrirsi da solo, continui ad assumere il latte. Solo l’uomo continua a bere latte e non usa nemmeno il proprio, ma quello di altre specie. Se esistono delle leggi in natura, qualcuno sicuramente sta sbagliando trascurando il fatto che le leggi naturali, contrariamente da quelle umane, non ammettono deroghe. Infine, esaminando lo sviluppo del cucciolo uomo, vediamo che ad un certo punto cominciano a spuntare i primi denti. La comparsa dei denti sta a significare che nel corpo di quell’esserino (e soprattutto nel suo apparato digerente) hanno avuto inizio le varie trasformazioni che lo condurranno gradatamente all’alimentazione dell’adulto. Da quel momento, l’importanza del latte (quale alimento unico) cessa, e anche la sua importanza quale alimento basilare diminuisce man mano che lo svezzamento procede e terminerà verso la fine del secondo anno di vita, quando sarà completata la sua prima dentizione, che viene appunto chiamata “da latte”: termina cioè quando il bambino ha i suoi venti denti caduchi. Il latte diventa allora un alimento secondario e anche la sua importanza come tale finirà per scomparire allorchè il ragazzo, versi i quattordici anni, avrà i primi 28 denti della sua dentatura permanente. A partire da quell’epoca egli potrà veramente alimentarsi come l’adulto e IL MAMMIFERO ADULTO NON SI CIBA DI LATTE.
CIBI CHE CONTENGONO LATTE: tutti i tipi di formaggio, yogurt, gelato, cappuccino, crema di nocciole, budini, frappè, frullati, burro, alcune interpretazioni del pesto alla genovese, ravioli e tortelli ‘di magro’, lasagne e cannelloni al forno, sformati e soufflè, salsa besciamella, gnocchi, purè di patate, pizza e calzoni, panini toast e tramezzini, alcuni prodotti precotti da infornare per fare focacce e simili, panna, mascarpone, quasi totalità della pasticceria (anche quella secca), merendine, biscotti, cioccolata al latte, certo scatolame, salse e manicaretti particolari o esotici che si trovano nei supermercati, mortadella, wurstel, prosciutto cotto, ecc..
Concludendo, il calcio, indispensabile al nostro organismo, è meglio ricavarlo da alimenti d’origine vegetale, anziché d’origine animale. RAW FOOD - Frutta, germogli e verdure CRUDE, fresche di stagione e possibilmente biologiche, contengono le giuste quantità di calcio biodisponibile e quindi assimilabile, con facilità, dal nostro organismo. www.vegetarian.it
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I pericoli del latte www.disinformazione.it
Da documenti storici, risulta che fu nel 1793 per opera di un certo Underwood, che venne dato a dei neonati il latte di mucca! Prima di tale data, se una madre moriva e lasciava il piccolo da allattare, ci pensava la balia e non certo una vacca!
La composizione del latte umano è unica.
Il bambino ha una crescita lenta, mentre il vitello ha una crescita molto rapida, ecco perché il latte di vacca contiene più del doppio di proteine e calcio di quanto non ne contenga il latte umano.

Latte
Lattosio
Grassi
Proteine
Sali
Umano
7%
4%
1,5%
0,2%
Mucca
4,4%
4,5%
4,3%
0,8%
Capra
4,8%
3,7%
3,5%
0,45%
La caratteristica più singolare nella crescita del piccolo dell’uomo, rispetto a quella degli altri animali, è il grande sviluppo del cervello nel primo anno di vita. Il latte umano è preposto a favorire tale sviluppo, come nessun altro latte!
Oggi il latte vaccino viene pastorizzato, omogeneizzato, trattato, congelato, evaporato, condensato, polverizzato, adulterato, aromatizzato… Tutti processi mortiferi.
L’omogeneizzazione per esempio consiste nel passare il latte attraverso una grande centrifuga che separa il grasso (crema, panna montata, ecc.) dal latte stesso. Tale processo meccanico produce una notevole ossidazione con conseguente perdita di valore e crea dei microscopici grumi di grasso che possono “strisciare”, “rigare” e quindi infiammare le vene, facendo intervenire sul posto colesterolo, fibrine, calcio, per bloccare tale processo infiammatorio.
Il risultato sono le tristemente note famose placche ateromatose!
Durante il processo di pastorizzazione del latte il Trifosfato di Calcio-Magnesio si scompone in sali: Fosfato di Calcio, Fosfato di Magnesio, Carbonato di Calcio che sono del tutto insolubili e assolutamente inutili (come tutti i minerali inorganici); le proteine del latte coagulano e precipitano assieme ai sali.
I minerali alcalini si ossidano e ciò che resta dopo la perdita della parte alcalina è molto acidificante per l’organismo. Un corpo acido sottrae minerali alcalini dalle riserve (ossa, denti, capelli, unghie, ecc.)
Questo è motivo per cui latte e latticini, anche se vengono consigliati dai medici per “curare” l’osteoporosi, sottraggono invece minerali come il calcio.
Una proteina del latte, la caseina, non possiamo digerirla perché non abbiamo l’enzima (DPP-IV) sempre più disabilitato a causa delle vaccinazioni, del fluoro, cloro.
L’enzima per digerire lo zucchero (lattosio), lo perdiamo all’età di circa 3 anni e quindi il lattosio si trasforma in acido lattico, un sottoprodotto tossico e soprattutto acidificante.
Altre proteine come la albumina e globulina subiscono a causa della pastorizzazione la coagulazione.
La pastorizzazione deammina alcuni aminoacidi facendoli diventare inutili alla nutrizione, la vitamina C viene totalmente distrutta, come pure tutte le altre vitamine.
Lo maggior parte dell’importante iodio viene perso.
Infine nel latte vi sono delle sostanze come la lactenina e l’acido rumenico, che risultano essere nocive per la flora batterica intestinale per via della loro attività antibiotica.
Il latte scremato causa più danno di quello intero, perché quando si diminuisce la percentuale di grasso, quella delle proteine aumenta!