mercoledì 17 novembre 2010

Mangiare integrale

Pane e pasta integrali servono
anche a ridurre la pressione
Ne bastano tre porzioni al giorno. L'abbassamento pressorio può tradursi in una riduzione dell'incidenza
di malattie coronariche e ictus del 15 e del 25%
MILANO - Sappiamo che i cereali integrali possono aiutare a controllare il peso perché danno un maggior senso di sazietà, che possono essere sono utili nella prevenzione di diabete e malattie cardiovascolari e perfino per proteggerci da alcuni tumori, ma ora uno studio clinico controllato ci dice che i cereali integrali possono anche ridurre la pressione. Nello studio, pubblicato dall'American Journal of Clinical Nutrition, alcuni ricercatori inglesi, dell'Università di Aberdeen, sono andati a verificare gli effetti sulla pressione arteriosa dell'aggiunta di cereali integrali alla dieta. Lo studio ha coinvolto più di 200 uomini e donne sani, di mezza età, i quali, dopo un periodo iniziale di dieta "raffinata", sono stati divisi in tre gruppi: uno ha continuato con questo tipo di alimentazione, gli altri due hanno sostituito tre porzioni di cereali raffinati con pari quantità di cereali integrali (di solo frumento, in un gruppo; di frumento e avena, nell'altro).
Tutti i segreti del chicco
Che cosa bisogna leggere sull'etichetta
Ma non scordiamo il "peso" del sale
Per intenderci: due porzioni di cereali al giorno equivalgono, per esempio, a 70-80 grammi di pane, mentre 30-40 grammi di cereali da prima colazione equivalgono a una porzione). Dopo tre mesi si è osservato che nei gruppi a dieta "integrale" la pressione sistolica (la "massima") era diminuita di 5-6 mmHg rispetto a un solo mmHg in meno registrato nell'altro gruppo. Se confermati, questi risultati si potrebbero tradurre, a livello di popolazione generale, in una riduzione dell'incidenza di malattie coronariche e di ictus rispettivamente del 15 e del 25%. Allora, i cereali integrali diventeranno il nuovo caposaldo della dieta anti-ipertensiva? Risponde Vincenzo Savica, professore di nefrologia all'Università - Azienda ospedaliera Papardo di Messina, coautore di un recente articolo su "Dieta ed ipertensione", pubblicato dall'Annual Review of Nutrition. «Premesso che l'ipertensione arteriosa è anche un pesante fattore di rischio per malattie renali, che possono poi condurre al trattamento dialitico - dice Savica -, è assai probabile che la risposta alla domanda sia affermativa. Se altri studi confermeranno quanto si è ora visto, i cereali integrali potrebbero diventare uno "strumento" particolarmente vantaggioso per la salute di cuore e arterie, in grado, da un lato, di ridurre o stabilizzare i valori pressori e, dall'altro, di diminuire i livelli di colesterolo (come hanno già chiarito altre ricerche). Si ipotizza che l'effetto anti-ipertensivo dei cereali integrali sia da attribuire all'insieme delle sostanze che contengono, più che a singoli componenti, anche se restano da chiarire i meccanismi d'azione e rimane da capire se alcuni prodotti siano migliori di altri. Non bisogna dimenticare, però, che i derivati dei cereali sono fra le principali fonti di sodio, la cui riduzione resta uno dei pilastri della dieta antiipertensiva».
Cereali integrali a riduzione del sodio a parte, che cosa può servire per abbassare la pressione? «Senz'altro, ridurre il peso quando è in eccesso - chiarisce Savica - e va anche assicurata la presenza di adeguate quantità di potassio (buone fonti sono soprattutto frutta e verdura), che potrebbe contribuire a ridurre i valori pressori con l'aumento dell'eliminazione del sodio. Attenzione, però: chi decide di testa propria di sostituire il sale da cucina con quello "della farmacia" più povero di sodio, forse non sa che la notevole ricchezza di potassio di questo prodotto può essere dannosa per le persone che soffrono di malattie renali (magari senza saperlo) e tanto più per le persone in dialisi perché le espone ad aritmie cardiache anche gravi. «Anche il calcio, come quello del latte e dei derivati a basso contenuto di grassi, - prosegue Savica - e gli acidi grassi omega-3, di cui è ricco il pesce azzurro, potrebbero servire. Come pure un moderato consumo di tè, per il suo contenuto di flavonoidi che influenzerebbero positivamente il funzionamento delle cellule endoteliali (che rivestono la superficie interna delle arterie), migliorando il controllo dei valori pressori». E il cioccolato può aiutare come si dice? «Probabilmente sì, almeno nel caso del cioccolato fondente, ricco di flavonoidi. Questi effetti positivi si manifesterebbero già con piccole quantità: circa 6 grammi al giorno». «Riguardo all'alcol, mentre modeste quantità di vino rosso potrebbero avere un effetto positivo grazie all'azione vasodilatante dei fenoli - conclude Savica -, va evitato l'abuso, che aumenta il rischio d'ipertensione oltre che di ictus».Carla Favaro – nutrizionista 15/11/2010

MANIPOLAZIONE MENTALE (tecniche)

Tecniche di manipolazione mentale
Marcello Pamio – 11 ottobre 2010
Tratto dal libro “Neuroschiavi: manuale scientifico di autodifesa” di Marco Della Luna e Paolo Cioni, Macro edizioni
Cercare di spiegare cosa sono e come vengono praticate le cosiddette “tecniche di manipolazione mentale”, in una società quasi completamente controllata e manipolata come la nostra, non è compito facile. Per fortuna il libro scritto dall’avvocato e psicologo Marco Della Luna assieme al neuropsichiatra Paolo Cioni ci viene in aiuto.
Affermare che la nostra società - com’è strutturata - è una vera e propria gabbia mentale, fa subito aizzare i paladini e i difensori dei diritti civili, che sbandierando ai quattro venti termini come “libertà” e “democrazia”, cercano immediatamente di tranquillizzarci tutti, soprattutto le loro coscienze. Forse non capiscono. Forse fanno finta di non capire, che parole bellissime come “libertà” e “democrazia” primo non significano granché e secondo vengono sfruttate e amplificate proprio dall’establishment economico-finanziaria (cioè i veri e propri Burattinai), proprio per dare a noi l’illusione di non essere in gabbia.
“Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo” 
Johann Wolfgang von Goethe.
Dire alle persone che esse sono prigioniere di un sistema è pericoloso e controproducente perché può scatenare rivolte e ribellioni, mentre convincere gli stessi prigionieri di essere liberi e in democrazia, elimina ogni forma avversa e ogni tentativo di evasione.
Il titolo di un libro[1] del gesuita Anthony De Mello, a tal proposito è interessante, perché se un’aquila, che potrebbe tranquillamente volare libera nei cieli, cresce con la convinzione di essere un pollo, rimarrà per sempre dentro il pollaio. Avrebbe la possibilità di volarsene via, di spiccare il volo, ma tale potenzialità (castrata dalla società intorno) rimarrà latente per il resto della vita o almeno fino al “risveglio”
Lo aveva perfettamente compreso Edward Bernays, tecnico della propaganda, che nel suo saggio Propaganda del 1929, spiega come sia stato proprio l’avvento delle forme di governo democratico e delle cosiddette libertà individuali, assieme all’industrializzazione, a produrre la necessità oggettiva (da parte della politica e dell’economia) di governare, cioè manipolare dall’alto il pensiero e il comportamento delle masse, sia come elettori che come consumatori.
Questo è il motivo per cui oggi la manipolazione mentale è divenuta una tecnologia e una scienza, nella quale si investono molti più denari che in tutti gli altri campi della psicologia. Non solo, la manipolazione è essenziale e strutturale nella vita quotidiana del mondo in cui viviamo, e se non ci credete leggete fino alla fine.
In un siffatto scenario, dove libertà e consapevolezza sono sempre più minacciate, è indispensabile conoscere gli strumenti che le attaccano. Solo conoscendo possiamo difenderci.
L’importanza dell’informazione
L’importanza dell’informazione è fuori da ogni discussione. Informare, lo dice il nome stesso che deriva da “in-formare”, cioè dare forma. Ma dare forma a cosa, se non alle coscienze? Non a caso, tutte le grandi dittature hanno iniziato sempre con il controllo dei mezzi di comunicazione (mass-media), proprio per plasmare le menti e coscienze delle persone.
Oggi la maggior parte della comunicazione mira non ad informare oggettivamente, ma a influire nella psiche, sui gusti, sulle decisioni delle persone, dei consumatori, dei risparmiatori, degli elettori, ecc.
La totalità delle persone, educata dalla tivù alla passività e pigrizia mentale sin dall’infanzia, non sviluppa la capacità di mantenere l’attenzione autonomamente, se non è emotivamente coinvolta. I manipolatori questo lo sanno bene e per veicolare le loro informazioni (commerciali, politiche, economiche, ecc.), mantengono viva l’attenzione della gente, agendo direttamente nell’emotività. Questo si chiama intrattenimento.
Il paradosso è che sono le persone stesse che esigono di essere intrattenute e non informate, e ovviamente il Sistema le accontenta: informa (a modo loro) attraverso l’intrattenimento.
L’importanza dei mezzi di comunicazione, come detto prima, è enorme. Ai fini della governabilità, soprattutto nelle società basate sul consenso, è indispensabile limitare, ma anche controllare e orientare l’informazione, la costruzione della rappresentazione illusoria del mondo e da cui dipende la produzione e gestione del consenso.
L’informazione proprio per questi motivi, è controllata in modo strettissimo: pochissime agenzia di stampa, di proprietà rigorosamente privata e bancaria, forniscono le informazioni alla quasi totalità dei media (giornali, telegiornali, radio e internet).
Rilassamento e distrazione per meglio controllare
Il rilassamento è la più semplice tra le condizioni mentali che aumentano la suggestionabilità. Tale stato si può indurre facendo in modo che le persone si stanchino fisicamente e mentalmente, oppure tediandole con compiti e discorsi ripetitivi o distraendole con stimoli erotici e/o sessuali (donne bellissime seminude che presentano un programma o vendono un prodotto, ecc.). Anche la musica ha la sua importanza, perché può essere molto dolce per cullare o al contrario usare frastuoni per stordire letteralmente le persone.
Se ad un pubblico rilassato (davanti alla tivù) si somministra una storia con determinati contenuti (la classica storia che si vede nei programmi d’intrattenimento), si ottiene l’induzione di una trance, nelle quale è facile poi operare suggestioni e impianti mentali.
La distrazione è indubbiamente la strategia principe messa in atto dai mezzi di comunicazione di massa.
Tecnicamente il distrarre l’attenzione cosciente (quindi l’azione dell’emisfero cerebrale dominante) di una persona assorbendola in qualche attività o distraendola con notizie e informazioni assolutamente inutili, lascia il subconscio (o l’emisfero non dominante) sguarnito del suo presidio critico, rendendo possibile l’instillazione di suggestioni, immagini, storie, ecc.
Tutto quello che viene veicolato media (tivù, giornali, telegiornali e radio) in virtù del controllo capillare che esiste, è totale distrazione di massa.
Le telecamere e le luci dei riflettori vengono indirizzate su problematiche del tutto inutili per noi (la casa del partito di governo, i rom, gli stupri, delinquenza, l’assassinio in famiglia, ecc.), ma estremamente funzionali per il Sistema, che in questa maniera non fornisce le Vere informazioni e notizie. Riempiono, per così dire, il palinsesto mediatico, per riempire il nostro cervello con spazzatura, idiozie, gossip, e altre stupidità amene. Una volta raggiunto il limite non c’è più spazio per le cose importanti.
Obbedienza al Sistema
Ogni establishment che si rispetti, ha il suo arsenale di mezzi di dominazione, il cui fine ultimo è quello di produrre compliance, cioè obbedienza, conformazione da parte delle persone. Dominare gli altri significa ottenere la loro compliance, più o meno volontaria. Naturalmente è meglio se volontaria, cioè ottenuta con la manipolazione (illusione, persuasione, intidimidazione o condizionamento), anziché imposta con la forza (dittature, colpi di stato).
La scuola
La scuola è il mezzo primario per la manipolazione culturale e mentale. Impadronirsi dei bambini per formarli e condizionarli è nell’agenda di ogni Stato, totalitario o liberale e democratico che sia. Abituare i bambini, attraverso l’esecuzione ripetuta per anni degli ordini degli insegnanti, a seguire gli ordini delle autorità; abituarli alla sistematica gratificazione, all’assenza di regole e di confronti con la realtà, sforna creature incapaci di auto-disciplina, completamente dipendenti e incapaci di organizzarsi. Bambini siffatti, saranno adulti corrotti e dipendenti dall’esterno, quindi più facilmente manipolabili. 
Nelle scuole, da una parte l’insegnamento delle materie fondamentali è concepito in modo di prevenire proprio il formarsi di una visione d’insieme (storia e scienza sono due banali esempi), dall’altro si cerca che le nuove generazioni non dubitino mai che il sistema di potere sia democratico e legittimo.
A tal proposito, il linguista statunitense Noam Chomsky scrive: “siccome nelle scuole non insegnano la verità circa il mondo, le scuole devono ricorrere a inculcare negli studenti propaganda circa la democrazia. Se fossero realmente democratiche, non vi sarebbe bisogno di bombardarli con banalità circa la democrazia”
La conformazione e indottrinamento del popolo statunitense è l’esempio perfetto. Il giorno a stelle e strisce inizia con l’alzabandiera, prosegue con il canto dell’inno nazionale, le preghiere collettive e le esaltazioni patriottiche. Tutta questa “democrazia” e “libertà” del popolo fanno degli USA, non a caso, il paese più guerrafondaio del pianeta!
Viene da sé che nelle scuola non possono insegnare la verità, perché la Verità renderebbe gli uomini liberi!
Non stupisce quindi trovare scritto negli attuali sussidiari scolastici, commenti sulle straordinarie proprietà degli alimenti transgenici (OGM), e come risolveranno per esempio la fame nel mondo. Questa è la più becera e deleteria propaganda di Regime: facendo crescere i bambini di oggi con simili falsità (facilmente dimostrabili), sarà molto più facile da adulti condizionarli, e questo è solo un banale esempio.
Mentre la nostra società deve comporsi non di uomini liberi, ma di una massa di lavoratori-consumatori-elettori alla base, e un piccolissimo gruppo o strato superiore, di dirigenti, figli di imprenditori, politici e banchieri. Solo questi ultimi vengono portati ad un livello di conoscenza privilegiato che consentirà loro di continuare a dirigere la società e mantenere il potere stabilito.
La neuroscienza
Per fare luce sulla manipolazione mentale e come questa viene messa in atto ogni giorno è necessario avere delle nozioni sulle funzioni primarie del nostro cervello.
Il cervello è formato da due emisferi: destro e sinistro. Entrambi processano e analizzano gli stessi dati, la differenza sta nel fatto che l’emisfero di sinistra processa in maniera lineare o sequenziale, quello di destra invece processa i dati simultaneamente. Non solo il destro essendo muto (il centro del linguaggio è a sinistra) deve affidarsi all’emisfero sinistro perché gli fornisca spiegazioni plausibili, ragionate, in vista delle decisioni da prendere sulla base del materiale (immagini, suoni, ecc.) processato a ogni istante. In pratica tutto deve passare per il sinistro.
Siamo cresciuti con la credenza che nasciamo con un certo numero di neuroni e che questi lentamente muoiono senza ricrescere. Le ultimissime scoperte della neuroscienza dicono invece che i neuroni incessantemente formano nuove sinapsi[2] e sciolgono sinapsi vecchie, e in modesta misura, nel cervello si generano nuovi neuroni, soprattutto in determinate parti del cervello.
Questo fatto importante si traduce così: l’acquisizione di nuove conoscenze, abilità, schemi comportamentali, (per esempio apprendere una poesia a memoria, suonare il pianoforte, ecc.) si attua mediante la formazione di nuovi circuiti e lo sviluppo vero e proprio nel cervello delle aree relative. Quindi imparare cose nuove non solo allena il cervello ma anche crea e sviluppa delle zone cerebrali. Viceversa, trascurando queste facoltà, si produce la loro decrescita.
Il nostro cervello è in grado di elaborare una mole incredibile di informazioni: oltre 400 miliardi di bits ogni secondo, ma siamo consapevoli di soli 200 bits. In pratica siamo consapevoli di mezzo miliardesimo di ciò che avviene e giunge al nostro cervello!
Da questo punto di vista, possiamo, con un certo sforzo e impegno, esercitare e coltivare la capacità intrinseca di essere consapevoli in ogni momento della vita, oppure pigramente lasciarci andare facendoci coccolare e atrofizzare l’encefalo.
Tutta l’industria dello spettacolo e del divertimento (discoteche, alcol, droga, ecc.) lavorano intensamente per rendere piacevole proprio questa lenta ma insesorabile atrofizzazione; dall’altra parte la politica scolastica mira a renderle legittime agli occhi dei più giovani.
Il tutto perché una popolazione di persone etero-dirette (atrofizzate nel cervello e nella coscienza) è molto più gestibile di una popolazione di persone auto-dirette.
L’altra cosa importante necessaria per comprendere il quadro generale è che la maggior parte delle cose che facciamo nella nostra vita, da mattina fino a sera, le eseguiamo inconsciamente. Nel farle, non solo non siamo coscienti di essere coscienti, ma non siamo nemmeno coscienti di farle. Questo processo incredibile sarà chiarito con l’esempio degli acquisti nei supermercati.
Ricapitolando il nostro inconscio registra ed elabora molti più dati di quelli di cui siamo consapevoli: il processo di elaborazione verbale, di ragionamento, di coordinamento sensori-motorio, mentre parliamo (scriviamo o guidiamo l’auto o suoniamo il pianoforte o giochiamo a calcio) è non solo interamente, o quasi interamente, subconscio, ma è anche immensamente più veloce della coscienza.
Se è vero, come è vero, che il novanta per cento di quello che facciamo viene gestito inconsciamente, mettere le “mani” in questa parte oscura della nostra mente, significherebbe avere un potere enorme di controllo…
Il senso di impotenza
Un'altra strategia, strettamente interconnessa con il tema del controllo, è la gigantesca campagna mediatica che inculca il senso di impotenza. Un vera e propria operazione pianificata che sta facendo da una parte assuefare a sentirsi impotenti, e dall’altra desensibilizzando alla violenza, spegnendo ogni reattività emotiva.
Come viene attuato tutto ciò? Bombardando di immagini e notizie violente (assassinii, stragi, eccidi, distruzioni, brutalità) senza che avvenga alcun intervento e/o cambiamento per porvi fine. Perché lo fanno? Assuefacendoci ad accettare l’illegalità, il degrado, il furto, il crimine, l’insicurezza del territorio, le bande, l’immigrazione selvaggia, ecc. come cose inevitabili e irrisolvibili, e contemporaneamente non lasciando il tempo di pensare e riflettere, subissandoci di infiniti, incalzanti, estenuanti adempimenti: fisco, contributi, tasse, tariffe, bolli, revisione caldaia, auto, ecc., non è possibile per noi capire cosa sta realmente accadendo, e soprattutto non è possibile organizzarci di conseguenza.
Il senso di impotenza, grazie ai mezzi di comunicazione di massa sta contagiando la società occidentale in maniera capillare, le persone oramai sono completamente apatiche e prive di volontà di cambiamento. Per quale motivo dovremmo cambiare noi stessi e la nostra vita, se non vediamo la luce, se le aspettative sono assolutamente nere? Questo però blocca e paralizza le coscienze di milioni di persone totalmente in balia del Sistema.
Cognizione e comportamento
Abbiamo visto prima che la scuola è strutturata per condizionare culturalmente e socialmente i bambini. Bisogna sapere che già nella prima infanzia ci creiamo falsi sistemi di convincimenti circa la realtà che ci circonda, gli aspetti che più ci toccano (rapporti con i genitori, le figure di potere da cui dipendiamo). Dal punto di vista psicologico, questi sono sistemi falsi, censurati, distorti non conformi alla realtà stessa, al fine adattativo di evitarci angosce e conflitti con certi aspetti della realtà, facendoci vivere in una realtà soggettiva modificata, resa compatibile con i bisogni e le difese della nostra psiche e con l’esigenza di mantenerci in accordo con le persone da cui dipendiamo.
Certe pratiche di manipolazione, si agganciano (se ovviamente ben congegnate) proprio a questi meccanismi, alle distorsioni e rimozioni che sono i loro prodotti e che interessano soprattutto il campo della paura, aggressività e sesso.
I manipolatori (che possono essere religioni, sette, marketing e politica) costruiscono su di essi l’adepto, il cittadino, il consumatore, il lavoratore.
Alle figure di potere genitoriali subentrano o si associano, quelle politiche, governative, giudiziarie, ma anche testimonial della reclame!
Pubblicità
La pubblicità commerciale nasce negli Stati Uniti negli anni ’20 per produrre, dirigere, sostenere la domanda di beni e servizi prodotti in massa dagli impianti manifatturieri. In seguito, dalla metà degli anni ’50, la produzione, l’offerta di beni, superò di molto la domanda, per cui la pubblicità iniziò a indurre la gente a massificare i consumi, creando veri e propri bisogni. Il tutto per vendere prodotti.
In seguito si è arrivati in cui la produzione supera il potere di acquisto, il reddito. Questa situazione è socialmente ed economicamente gravissima, perché gli investimenti attuati per la produzione sono a rischio perché la produzione non sarà comperata. Da qui il rischio di un crollo sistematico e da qui la nascita delle forme di ampliamento del potere di acquisto, ampliando l’accesso al credito: carte di credito e di debito!
Negli anni ’90 il marketing diventa “one-to-one”: la personalizzazione dei prodotti e dei servizi, permessa dall’informatica e l’elettronica, consente di tracciare il singolo cliente in modo tale dal lanciargli gli stimoli personali e mirati. Stiamo parlando di pubblicità personalizzata, ben rappresentata nel film di fantascienza “Minority Report”.
Il marketing pubblicitario, che sia di un farmaco o un cibo, è indubbiamente il più spietato e certamente scientifico sistema di condizionamento mentale. Il loro scopo è quello di convincerci a comprare un prodotto. Per l’analisi delle reazioni e lo studio della psiche, oltre ai test verbali, il marketing di oggi possiede un ricco arsenale di strumenti biofisici (frequenza e ampiezza delle onde corticali, frequenza respiratoria e cardiaca, consumo di ossigeno, resistenza cutanea, tono muscolare, vasocostrizione periferica, ecc.) in gradi di misurare il livello di eccitazione e attenzione del soggetto.
La neuroscienza, che in questo ambito potremo chiamare neuromarketing, ha descritto che l’area encefalica rilevante ai fini della decisione (di acquisto) è la corteccia prefrontale mediana.
E’ comune pensare allo spot pubblicitario in tivù o su un giornale, come alla classica pubblicità di una azienda. Niente di più sbagliato. Ogni parola, colore, carattere, frase, immagine, logo, soggetto usato, ai nostri occhi inesperti potrà sembra casuale, ma non per i neuroscienziati che stanno dietro. Questi esperti (psicologi, psichiatri, sociologi, neuropsichiatri, ecc.) pagati profumatamente, non creano solo pubblicità, ma veri e propri condizionamenti tali da produrre determinate associazioni o stati d’animo nella mente dei destinatari, cioè noi consumatori.
Frequentemente nelle immagini pubblicitarie o propagandistiche vengono inseriti “embeds”, cioè parole o immagini evocative nascoste, non manifeste, non coglibili dalla mente conscia, ma ritenute coglibili dall’inconscio.
Spesso e volentieri queste parole o immagini nascoste sono stimoli sessuali: parole come “sesso”, “sex”, o immagini di organi sessuali, donne nude, orge associate al prodotto reclamizzato. Il tutto, da una parte, per facilitare le scelte di acquisto, e dall’altra, per deviare e quindi meglio controllare le masse. Interferire nella sessualità delle persone (come avviene in molti culti religiosi) è un mezzo sicuro ed efficace per agire sugli strati profondi della psiche!
Se ciò sembra impossibile, le parole del dottor Lechner in merito a quello che fanno alcuni psicologi e psichiatri nell’ambito dell’alcolismo, potranno sembrare fantascienza. Con la scusa di aiutarli a liberarsi dalla dipendenza dall’alcol, raccolgono informazioni su incubi e allucinazioni che i loro pazienti sperimentano soprattutto quando sospendono l’assunzione dell’alcol, e le usano per congegnare pubblicità di alcolici, col presupposto quanto criminoso scopo di evocare, tramite immagini angoscianti, il bisogno di assumere alcol!
Un’altra tecnica “dolce” di conquista seduttiva, consiste nell’indurre la convinzione che la nostra libertà sia in pericolo e che si debba prendere quanto prima una decisione. “Ti stai accontentando? Passa a Quattro Salti in Padella di Findus”, dice la pubblicità televisiva. Tradotto: “stai accettando una limitazione alle tue aspirazioni a mangiar bene? Sei uno sciocco a farlo, perché puoi soddisfarle, liberandoti dai limiti, passando a Quattro salti in padella! Lo spot non vuole certo aumentare la nostra libertà, ma all’opposto restringerla, inducendoci a comprare quel prodotto specifico. Far credere al soggetto che la decisione deve essere sua e solo sua, è un trucco efficace per predisporlo a decidere come si vuole che decida, lasciandogli però l’illusione della libertà.
Il filone centrale della psicologia del marketing sono i fattori decisionali: Motivational Research, ricerca motivazionale.
La neuroscienza sa che gli uomini non sono consci del perché fanno buona parte di ciò che fanno. Ecco perché le persone, illudendosi del contrario, rispondono allo stimolo condizionato del simbolo e non alla qualità reale.
La pubblicità, la tecnica motivazionale si concentra proprio sulla manipolazione dei simboli.
I consumatori vengono conquistati mediante suggestioni illogiche, non mediante la qualità o efficacia del prodotto, e questa è la logica delle griffes (prodotti spesso mediocri ma venduti a prezzi alti in virtù di una etichetta-simbolo, quindi esclusivi e per pochi).
Il senso di colpa collegato al piacere di consumi voluttari come tabacco, alcol, dolciumi, inibisce i consumi, quindi va contrastato associandolo per esempio a valori positivi (come il medico che fuma, i nomi alcolici di protesta politica “Fidel”, “Cuba Libre”, calore di famiglia, quindi etica, per i dolci ecc.).
Rispetto al prodotto artigianale, il bene di produzione di massa viene spettacolarizzato per trasformarlo in un simbolo. I supermercati, non a caso, sono luoghi in cui si concentra un potere enorme di emanazione simbolica, quindi un enorme potere condizionante sulla mente.
I due terzi degli acquisti eseguiti nei supermercati sono voluttuari e decisi sul posto, sotto l’effetto di stimoli locali, in uno stato psicofisiologico alterato. Lo ha accertato una ricerca nel 1954 della DuPont Corporation. Infatti nel supermercato la persona è alquanto indifesa rispetto alla manipolazione e si trova in una specie di trappola psicologica, che può essere perfezionata con l’aggiunta di stimoli musicali e olfattivi.
Tra tutte le categorie di consumatori, la più indifesa è quella dei fanciulli, nei quali è facile imprimere bisogni, affiliazioni e abitudini. Inoltre i bambini sono molto più vogliosi di cose nuove e meno capaci a resistere agli impulsi. Sono il punto cedevole della famiglia e infatti il marketing punta proprio su di loro per indurre i genitori a sborsare quattrini.
Con i bambini è più facile suscitare ondate di moda o voghe, che inducono consumi a valanga di tutto un collegato di prodotti sussidiari e con funzioni diverse.
La pubblicità mira a modificare il panorama cognitivo, la visione del mondo, dei valori, dei pericoli o stile di vita, in pratica la pubblicità è l’industria della creazione dei bisogni immaginari  e di mode!
Messaggi subliminali
Sono messaggi che vanno ad agire sotto la soglia della coscienza, quindi non sono percepibili.
La visione umana può percepire una immagine in un filmato solo se essa è presente almeno in 12 fotogrammi. La Coca-Cola per prima inserì delle sequenze di fotogrammi più brevi, con contenuto pubblicitario, in alcune pellicole cinematografiche. Risultato: gli spettatori esposti a tale pubblicità consumarono il 39% in più di Coca-Cola.
Nel 1978 in molti supermercati americani si diffondevano tramite gli altoparlanti, a un livello sonoro impercettibile alla parte conscia, messaggi esortanti a non rubare. Risultato: il taccheggio si ridusse del 36%.
Il presidente Gianni Agnelli in una sua lettera agli azionisti della Fiat parlava di messaggi subliminali con i quali “sonorizzare” e strani profumi con i quali “aromatizzare” i propri stabilimenti al fine di aumentare la produttività e migliorare il rapporto (sottomissione) lavoratori-azienda.
Anche la frequenza specifica ha la sua importanza. Si è scoperto che le parole di alcuni telepredicatori sono abbinate ad una frequenza di 7 Hz. La frequenza del vibrato sembra avere un effetto suggestionante e alterante sul livello di coscienza e capacità critica. Un’altra frequenza critica è quella intorno ai 3,5 Hz, cioè la frequenza di risonanza del cranio umano.
Negli anni ’70 si è scoperto che la musica può indurre la secrezione di sostanze oppioidi (encefaline, beta-endorfina, ecc.) che hanno una spiccata azione sulla psiche, euforizzate e anestetica. Quindi la musica induce decognizione.
Anche la televisione stimola la secrezione delle medesime sostanze.
Associazione e ripetizione
Una iniziativa oggettivamente poco accettabile come una guerra, una legge, una tassazione, ecc. può essere resa meno pesante etichettandogli una denominazione falsa ma semanticamente “buona”, accettabile (lotta al terrorismo, democratizzazione, liberazione, sicurezza collettiva, ristrutturazione, guerra umanitaria, missili intelligenti, ecc.) e ripetendola fino allo stremo in ogni situazione e circostanza.
La ripetizione di un messaggio, uno spot, se diventa pervasiva, se avviene molte volte al giorno, può far assorbire il contenuto, le implicazioni del messaggio stesso come se fossero un fatto provato, anche se non lo sono (“le armi di distruzione di massa di Saddam”, “le torri gemelle e Bin Laden”, ecc.).
Analogamente applicando denominazioni odiose, repulsive (antisemita, negazionista, revisionista, antisionista, terrorista, stato canaglia, ecc.) si può ottenere l’effetto contrario, al fine di colpire, delegittimare, screditare, criminalizzare le iniziative, le persone, le idee non gradite.
Il principio è sempre lo stesso: gli input - se si insiste adeguatamente - tendono a formare schemi inconsci nelle persone.
Questo spiega perché i bambini vengono educati e acculturati in questo modo. Attraverso la ripetizione ossessiva e sistematica di apposite suggestioni, attività, esperienze a un modo ben preciso e voluto di concepire la realtà, la nazione, la storia, l’identità, ecc,
Crescere ripetendo e sentendosi ripetere decine di migliaia di volte quei messaggi, certamente va a incidere a livello emotivo, cognitivo, identitario sulla costruzione stessa di quello che poi si sentirà “reale”, “provato”.
Pensiamo alla nostra società, in cui ogni canale televisivo ha un suo serial popolare, tanto per fare un esempio di indottrinamento, nel quale la polizia, la magistratura svolgono un’azione efficace, incorruttibile a tutela de cittadino, mentre la realtà vede la criminalità sempre più fuori controllo e le istituzioni sempre più inefficienti. Propaganda allo stato puro.
Restrizioni linguistiche
Consiste nell’imporre con diversi mezzi (insegnamento, televisione, ecc.) di non usare locuzioni o concetti, e di usarne altre in sostituzione, solitamente più vaghi, imprecisi. “Cieco”, “negro”, “invalido”, “spazzino“ non vanno bene, molto meglio “non vedente”, “nero”, “diversamente abile”, “operatore ecologico”. Ma perché tutto questo? L’inibizione del’uso linguistico e concettuale, alla formulazione di determinati dubbi (Resistenza, shoà, responsabili dell’11 settembre, ecc.) è idoneo per impiantare nei giovanissimi un senso di divieto, di colpa in relazione al pensare certe cose, quindi educa ad un’autolimitazione del pensiero. Infine un impoverimento espressivo comporta un impoverimento concettuale!
Modificare le certezze
Chiunque voglia manipolare una persona, per indurla a comprare qualcosa o per piegare la sua resistenza a un’azione qualsiasi di persuasione, ha la necessità di somministrare molti stimoli nuovi e interessanti, in modo tale che la corteccia prefrontale lavori e si affatichi. Dopodiché deve sommergerla di dati, dogmi, slogan, ecc. (proprio come lavora la tivù) per stremarla ancor di più, in questa maniera la corteccia prefrontale lascia le redini del cervello ai circuiti limbici, più primitivi ed emotivi, pertanto più suggestionabili e indifesi.
La corteccia prefrontale è influenzata da sostanze chimiche tossiche che possono danneggiarla, come le droghe, l’alcol, le tossine alimentari, ma anche da forti emozioni, privazione del sonno, stress cronico e una dieta ricca di grassi animali possono rendere le persone più esposte alle manipolazioni esterne.
Per assurdo, concedendo alle persone totale libertà di condurre una vita sregolata, innaturale, ci si agevola il compito di annullare la loro libertà più profondamente di quanto sarebbe possibile senza quella concessione.
“Shock and awe doctrine”
La cosiddetta “dottrina dello shock e sgomento” viene oggi applicata su scala globale. Mettendo singole persone o intere popolazioni sotto shock, si può produrre il loro consenso a un cambiamento, riforma, legge, restrizione di libertà, guerra, ecc. L’esempio delle Torri Gemelle e delle leggi repressive e guerre avvenute dopo, è lapalissiano.
Sfruttano l’effetto sorpresa e di spavento come enorme fattore di distrazione e paralisi di massa, inibitore di possibili reazioni e resistenze.
Lo shock è molto generico e può essere prodotto da catastrofi naturali (epidemie, terremoti, pandemie, ecc.), quanto da fatti economici (recessioni, crisi, crolli in borsa, fallimenti, ecc.) e politici (guerre, colpi di stato, ecc.).
Un esempio sono le domeniche a targhe alterne per meri fini di risparmio energetico. Questa imposizione dall’alto, generando nelle persone, allarme e preoccupazione di non poter usare la propria auto, di perderne l’importante risorsa, crea totale disponibilità ad accettare fortissimi e ingiustificati rincari dei carburanti, pur di conservarla!
Un altro esempio della dottrina dello “shock anche awe” potrebbe essere i black-out che hanno interessato il territorio nazionale qualche anno fa, la cui risoluzione sarebbero le centrali nucleari. Questo caso rientra anche nella cosiddetta strategia del “problema-reazione-soluzione”. Avendo in mano la Soluzione (centrali), si crea il Problema (black-out) e si attende Reazione (quasi sempre emotiva) delle masse, che accetterà di buon grado ogni soluzione prospettata pur di evitare il disagio.
Debunking
Il debunking o discredito è una forma manipolatoria, che consiste nel confutare, nello smontare, teorie e informazioni che vanno contro il pensiero ufficiale dominante. Oppure screditare i diffusori di queste teorie e informazioni.
La campagna “Mani Pulite” è stata, tra le altre cose, una grande operazione proprio di debunking, finalizzata cioè a salvare la credibilità del sistema politico-giudiziario.
Il debunker attacca la controinformazione con messaggi semplici, discorsivi, prevalentemente a livello emotivo, con “ganci” diretti all’inconscio, piuttosto che alla logica. Questi attacchi non si rivolgono al contenuto, alle idee, ma mirano a screditare la fonte e l’autore sul piano morale associandolo spesso ad affiliazioni “appestanti” coi terroristi, nazisti, fascisti, comunisti, antisemiti, antisionisti, ecc.
L’approdo estremo del debunking è quello di portare lo smascheramento degli smascheratori alle estreme conseguenze, ossia portare l’opinione pubblica alla conclusione che tutto è marcio, tutti mentono, tutti sono ladri, tutti fregano. Per tanto la verità non si potrà mai sapere, e quindi è moralmente giustificato arrangiarsi, infischiarsi di tutto e tutti. Si giunge all’egoismo più radicale e disumanizzante.
Chi trova un nemico trova un tesoro
La frustrazione genera tensione e aggressività; e l’aggressività può scaricarsi contro di sé o contro un oggetto esterno. Quando un tale tipo di frustrazione è diffusa in tutta la popolazione, il momento è propizio per fondare un movimento e/o organizzare un attacco verso il nemico.
Nel nostro mondo tormentato da insicurezza e frustrazione (create ad hoc) c’è un gran bisogno psicologico e sociale di un nemico, di colpevoli, di capri espiatori (terroristi, rom, immigrati, ecc.).
Dipendenze chimiche
Nella nostra società la diffusione dell’uso di sostanze psicotrope è enorme. Un’altissima percentuale di persone fa uso stabile e ha sviluppato qualche forma di dipendenza da droghe, alcol o psicofarmaci. Decine di milioni sono i minori letteralmente drogati con psicofarmaci.
Gli effetti di tali sostanze psicoattive convergono tutti nel diminuire la libertà di giudizio, di resistenza e di azione delle persone e ovviamente nell’aumentare la loro condizionabilità e suggestionabilità. In pratica la persona dipendente, da alcol o droghe o psicofarmaci o barbiturici è molto più controllabile e plasmabile dal Sistema, lo stesso che veicola e vende tali sostanze. Coloro che si aiutano e si abituano all’aiuto chimico, perdono la capacità di autodeterminazione. Una società così siffatta non è una società libera.
I farmaci psicoattivi o psicofarmaci vengono veicolati, con la compiacenza della psichiatria, dalle case farmaceutiche; il mercato immenso delle droghe e dell’alcol, è gestito dalla grande finanza internazionale e il flusso di narcodollari, per il 60% avviene negli Stati Uniti, collegato a quello del traffico di armi.
Cinema e televisione
Il mussoliniano “cinema l’arma più forte”[3] ha fatto il suo tempo o anche oggi l’intrattenimento cinematografico ha la sua importanza nel condizionare le masse?
I film di propaganda seppero produrre nel passato veri e propri capolavori (“Il grande dittatore”, “Il trionfo della volontà” solo per citarne un paio), ma anche oggi la forza dell’arma del cinema non è minimamente spuntata: Hollywood docet.
Il cinema ha funzione d’avanguardia per veicolare un certo tipo di messaggio, per poi sondarlo e una volta passato, trasferirlo nel piccolo schermo: la televisione!
In pratica il cinema prepara il terreno, predispone l’intero organismo al virus, che poi sarà iniettato nelle masse dai media come i giornali, radio e soprattutto dalla televisione. Senza che ce ne accorgiamo il grande schermo fa filtrare nelle pieghe delle sceneggiature e regia il modo di pensare di domani[4], e la sua enorme forza di penetrazione sta proprio nel silenzio e attenzione. Mentre la tivù deconcentra (anche questo molto utile per certi aspetti), nella buia sala regna il silenzio totale e si è da soli, con la massima attenzione. 
Tratto dal libro “Neuroschiavi: manuale scientifico di autodifesa” di Marco Della Luna e Paolo Cioni, Macro edizioni

[1] “Messaggio per un’aquila che si crede un pollo”, Anthony De Mello
[2] Sinapsi: è la giunzione specializzata del neuroni attraverso cui un impulso nervoso passa da un terminale di azione a un neurone, una cellula muscolare o un cellula di una ghiandola.
[3] “Cinema: ancora l’arma più forte?” Ferdinando Menconi, tratto dal mensile “Ribelle”, nr. 23-24 - www.ilribelle.com
[4] Idem
www.disinformazione.it

giovedì 11 novembre 2010

RAPPORTO SULLA CHEMIOTERAPIA

Rapporto sulla chemioterapia
Abbiamo bisogno di un nuovo approccio al cancro?
il giovedì 18 giugno 2009
da Giuseppe Nacci
in LA CHEMIOTERAPIA
Allegato File

Risulta che ci siano più pazienti di cancro che muoiono a causa della chemioterapia piuttosto che di cancro. Le statistiche mediche annoverano queste morti come “successi” della chemioterapia, perché il paziente non è morto a causa del cancro...

Nel manuale di consultazione per i medici disponibile nella libreria di ogni buon studio medico, potete trovare quali sono le 10 medicine chemioterapiche “top” usate negli USA, e leggerete anche che tutte hanno tra gli effetti collaterali enumerati il cancro stesso. Infatti – in dipendenza di come interpretate le statistiche – risulta che ci siano più pazienti di cancro che muoiono a causa della chemioterapia piuttosto che di cancro. Le statistiche mediche annoverano queste morti come “successi” della chemioterapia, perché il paziente non è morto a causa del cancro. Poche persone sono a conoscenza di come molti studi manipolano i dati a supporto dei loro “successi statistici”. Pochissimi sanno che i farmaci chemioterapici non sono approvati dalla FDA (Food and Drug Administration). Essi possono essere amministrati legalmente solo in virtù della “regola della probabile causa”, la quale stabilisce che i farmaci sperimentali possono essere usati solo se gli effetti collaterali del farmaco non sono peggiori dell’effetto finale indotto dalla malattia. Infatti, ogni bottiglia di farmaco chemioterapico ha la stampigliatura “solo per uso sperimentale”, ed il paziente deve firmare una liberatoria prima che il dottore possa prescriverla o somministrarla.

Abbiamo bisogno di un nuovo approccio al cancro?

Nel 1971 Richard Nixon annunciò la guerra al cancro, e promise che si sarebbe trovata una cura entro il 1977, anno del bicentenario. In ognuno dei 25 anni seguenti, sono morti a causa del cancro più americani dell’anno precedente.

Il fallimento della chemioterapia nel controllo del cancro è diventata ormai evidente anche all’establishment oncologico. Scientific American presentò in copertina una storia intitolata: “La guerra sul cancro: sta per essere persa”. Nell’articolo, l’eminente epidemiologo John C. Bailar III – medico laureato a Yale, dottore in statistica, presidente del Dipartimento di Epidemiologia e Biostatistica della McGill University – menzionava l’inesorabile incremento delle morti per cancro a dispetto del crescente uso di chemioterapie tossiche. Egli concluse che gli scienziati devono cercare in nuove direzioni se vogliono fare qualche progresso contro questo killer che non perdona.

Si aggiunse alla sua voce il prestigioso giornale medico The Lancet. Descrivendo il fallimento della terapia convenzionale al fine di frenare l’aumento dei decessi per cancro al seno, il giornale sottolineò la discrepanza esistente tra la percezione pubblica della situazione e la realtà.

“Se si è dato credito a tutte le montature giornalistiche dei media, al trionfalismo proprio della professione medica delle ricerche pubblicate, e ai miracoli quasi settimanali annunciati con le trombe dalle organizzazioni contro il cancro, ora ci si potrebbe stupire che le donne stiano tutte morendo a causa di questo cancro”. Niente come le terapie convenzionali – chemioterapia, radioterapia e chirurgia – sono state spinte ai loro limiti con così squallidi risultati. L’editoriale richiamava infine i ricercatori a “mettere in dubbio i dogmi e a dirigere gli sforzi della ricerca in direzioni più fruttuose”.

John Cairns, professore di microbiologia all’università di Harvard, nel 1985 pubblicò una critica devastante su Scientific American. “A parte qualche raro caso, non è stato possibile trovare alcun improvviso cambiamento nel tasso di decessi per ognuno dei maggiori tipi di cancro, che possa essere imputabile alla chemioterapia. Deve ancora essere stabilito se alcuni dei cancri comuni possano essere curati effettivamente dalla chemioterapia”.

Infat ti la chemioterapia è risultata curativa in molti pochi casi – testicoli, Hodgkin’s, corio-carcinoma, leucemia nei bambini. Nei più comuni tumori solidi – polmone, colon, pancreas, seno, ecc. – la chemio non è curativa.

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ALIMENTI AVVELENATI

"Cosa mangiamo insieme agli alimenti?"

tratto da http://www.solaris.it a firma di Renato Ventura

Incominciamo con il dire che esistono due cervelli, il cervello propriamente detto situato nella scatola cranica e il “cervello” addominale che è rappresentato dal nostro apparato digerente. Questo produce sostanze psico-attive che influenzano direttamente gli stati d’animo, come la serotonina, la dopamina, sostanze oppiacee e antidolorifiche. Il collegamento tra questi due cervelli è assicurato dal midollo spinale del nervo vago. Al cervello addominale (secondo cervello) sono affidate le decisioni viscerali, cioè spontanee e inconsapevoli; l’encefalo assorbe le emozioni dall’esterno come irritazione, stress e rabbia trasmettendole, successivamente, al secondo “cervello” (quello addominale) che sviluppa sensazioni con le patologie psicosomatiche o bioenergetiche che colpiscono lo stomaco. Infatti, noterete che con stato d’ animo alterato il malessere si ripercuote sullo stomaco; di contro, se il vostro intestino fa le bizze, siete emotivamente stanchi e fastidiosi . "Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma" Proprio a causa di questa trasformazione noi viviamo: il corpo cresce, cambia, si ammala, guarisce, invecchia, combatte le malattie, ogni giorno si modifica.

Questi cambiamenti possono essere benefici o meno a seconda delle reazioni chimiche che si innescano nel nostro organismo: ogni essere vivente, di qualsiasi genere e specie, vive per effetto di reazioni chimiche. Anche i processi di alimentazione, digestione, assimilazione e metabolizzazione avvengono a seguito di una serie di reazioni chimiche. Spesso, senza accorgercene, ci alimentiamo in modo errato, consumando cibi a carattere industriale per la cui conservazione o per accentuarne il sapore si utilizzano prodotti chimici nocivi per la nostra salute rendendo l'organismo molto più debole e molto più attaccabile dai batteri e, in molti casi, incapace di difendersi dagli agenti esterni. Importante è anche l’associazione alimentare con i farmaci o tra diverse specie di farmaci. I farmaci da non assumere con altri farmaci possono essere, ad esempio, l’aspirina che non deve essere assunta con anticoagulanti o prodotti al cortisone perché potrebbe comportare un rischio emorragico, gli antipertensivi che non dovrebbero essere assunti con l’ibuprofene perché perderebbero entrambi la loro efficacia, gli antistaminici assunti con gli ansiolitici aumentano il rischio di sonnolenza diurna.

Anche l’associazione di alcuni alimenti con alcuni farmaci può creare dei problemi, ad esempio: il pompelmo potenzia l’effetto dei farmaci ipotensivi e ansiolitici, la banana associata con i diuretici provoca palpitazioni, i latticini inibiscono l’assorbimento di alcuni antibiotici, alcune verdure come la rapa, i fagioli, i broccoli, i cavoli creano problemi se associati con gli anticoagulanti. In questo modo si va incontro ad intossicazioni dovute ad elementi estranei al corpo che possono provocare una reazione chimica violenta con l’instaurarsi, a volte, di altre patologie.

ALCUNI ALIMENTI FONDAMENTALI
Alcuni cibi hanno una particolare importanza nella nostra alimentazione. Lo zucchero - Quello che comunemente chiamiamo zucchero è il saccarosio. Esistono naturalmente altri tipi di zuccheri: fruttosio (presente nella frutta e nel miele), lattosio (presente nel latte), glucosio (lo zucchero che circola nel nostro sangue). Il fruttosio ha un indice glicemico che è circa un terzo rispetto allo zucchero, ma lo stesso apporto calorico. Lo zucchero di canna e il miele hanno praticamente lo stesso indice glicemico dello zucchero, quindi non sono migliori per tutti coloro che devono moderare l'azione dell'insulina.

Lo zucchero integrale (non sottoposto a raffinazione) ha lo stesso apporto calorico di quello raffinato e pertanto non è un sostituto valido nelle diete dimagranti. Lo zucchero dà energia, è fondamentale per il cervello e per la sintesi dei globuli rossi. Lo zucchero in eccesso, però, significa maggior grasso perché lo zucchero che l'organismo non utilizza viene trasformato in grasso. Alcuni modelli alimentari (come la dieta italiana) sconsigliano l'uso di tutti quegli alimenti con zucchero "aggiunto" per i quali esiste un'alternativa senza zucchero (bevande, yogurt, marmellata, succhi di frutta, frutta sciroppata, macedonie di frutta, ecc.) L'olio - L'olio d'oliva è uno degli alimenti principali della cucina italiana. In funzione del contenuto di acido oleico libero, può essere extravergine (minore1%), vergine sopraffino (minore1,5%), vergine fino (minore 3%), vergine (maggiore3%). Il processo di raffinazione impoverisce e degrada l'olio, introducendo una piccola percentuale di grassi trans. Quindi è preferibile utilizzare oli spremuti a freddo. Il burro - Il burro è il grasso alimentare ricavato dalla lavorazione delle creme di latte vaccino.

Gli acidi grassi del burro hanno un basso punto di fusione, per cui è molto digeribile se crudo, ma è poco adatto alla preparazione di pietanze fritte. Olio o burro? - A livello calorico, la sostituzione del burro con l'olio non è interessante perché con l'olio, essendo liquido, si tende a esagerare: 10 g di olio apportano 90 kcal, mentre 10 g di burro apportano 76 kcal. Anche a livello della salute spesso è esagerata la preferenza dell'olio d'oliva rispetto al burro; infatti occorre tener presente che 10 g di burro contengono tanti grassi saturi LCT come 30 g di olio, quindi meglio poco burro che tanto olio. In ogni caso non si tratta di promuovere un alimento piuttosto che un altro, quanto di capire che è sempre questione di quantità. Una posizione ragionevole è quella di impiegare olio, zucchero e burro nella quantità minima tale da soddisfare la preparazione di piatti che sono un giusto compromesso fra appetibilità, sazietà e ipocaloricità. Il sale - Il sodio viene assunto soprattutto dal cloruro di sodio, il normale sale da cucina. Se l'apporto di sodio è scarso, un ormone (aldosterone) stimola a livello renale il riassorbimento dalle urine del sodio; se invece l'apporto è elevato, l'aldosterone è disattivato e il sodio viene espulso con le urine.

Per organismi fisiologicamente normali non ci può essere nessun danno da sodio. Purtroppo, in molti organismi il meccanismo non funziona perfettamente: in un terzo circa degli ipertesi esiste la tendenza a ritenere il sodio. Quindi il sodio non causa l'ipertensione, ma aggrava quella preesistente. Poiché la dose consigliata (massimo 3 g al giorno) è coperta dal sale contenuto negli alimenti, è consigliabile abituarsi a non aggiungere sale a tavola. Le alternative all'uso del comune sale da cucina sono l'impiego di sali iposodici, l'abitudine insaporire i cibi con verdure come rucola o cipolle e l'uso di spezie come rosmarino, basilico, origano. Il vino – Anche questo è una bevanda della tradizione italiana. Purtroppo il vino è a tutti gli effetti un alcolico e si deve definire la dose giornaliera compatibile con una sana alimentazione. Esistono molte ricerche che approvano il consumo di vino perché proteggerebbe il cuore, ma.bisogna sempre e comunque controllare che non contenga additivi oppure conservanti (metanolo). Altre più conclusive e generali dimostrano che il vino e l'alcool (forse) proteggono il cuore, ma provocano gravi danni epatici.

I danni derivanti dall'abuso del consumo del vino (e dell'alcool in generale) sono epatici (epatite e cirrosi), gastrici (gastriti, ulcera gastrica e duodenale), neuromuscolari (miopatie e polineuropatie), disturbi nervosi (sindrome di Korsakov, malattia di Marchiafava-Bignami) e perfino alcune forme di cancro (carcinoma all'esofago). L'alcool etilico viene scomposto nel fegato. La dose indicata accettabile va da mezzo a un bicchiere e mezzo a pasto, ragionevolmente al massimo 0,25 l al giorno. Per rispettare questi limiti è opportuno abituarsi ad abbinare il vino a una sola portata, gustando prodotti di alta qualità, l'immagine abbastanza comune di chef obesi non si presti a sposare il concetto di buona cucina con quello di una alimentazione sana. In realtà non è necessariamente così; infatti mangiare bene è compatibile con la salute: se non si è in sovrappeso non esistono cibi cattivi. Ovvio che non siano le calorie il nemico da sconfiggere quanto l'eccesso di calorie. Pertanto, se non si è sovrappeso, è possibile apprezzare anche cibi ipercalorici. Va da sé che tali eccezioni non possono essere ripetute perché altrimenti difficilmente si resta in peso forma. Quindi se voglio mangiare in modo appetibile devo comunque trovare un modo di cucinare in modo appetibile, ma ipocalorico.

UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE
comporta il benessere di tutto l'organismo, Noi siamo quello che mangiamo! Pertanto l'uso di cibi non tollerati dal nostro organismo è una tra le prime cause dei nostri malesseri. E' per questo che il nostro studio si è altamente specializzato nella ricerca delle intolleranze alimentari che troppo spesso vengono trascurate sia dal paziente che dalla medicina allopatica tradizionale. Una di queste è l'acidità anomala che produciamo, causata da un’ errata digestione: si espande sempre più e sembra essere la causa principale di alcune malattie perchè impedisce la normale attività del sistema immunitario Le conseguenze di una acidità anomala sono molte, dalle più banali come un leggero reflusso gastrico, una leggera ma persistente stitichezza, sonnolenza post prandiale o un gonfiore antipatico del ventre, alle gravi patologie come un'alterazione del normale equilibrio esistente nell'organismo fra basi ed acidi fra cui l'acidità del colon (si parla di colon irritabile o ulceroso).

Ad esempio l'Acidosi respiratoria è causata da difficoltà ad eliminare, con la respirazione, quantità adeguate di anidride carbonica, per cui un eccesso della stessa si accumula nel sangue: la si può notare nell'ASMA BRONCHIALE e nelle malattie delle alte vie respiratorie. L'Acidosi Metabolica è la conseguenza di una elevata produzione di acidi, come nel DIABETE MELLITO non controllato o nelle forme gravi di denutrizione; può anche verificarsi per difettosa eliminazione di acidi attraverso le URINE o per eccessiva perdita di bicarbonati come nella DIARREA. Malattie del tipo sclerosi, sclerodermia, psoriasi, meteorismo e fibromialgia, ecc. si sono risolte eliminando l'acidità anomala. Un altro fattore può essere l'acidità dell'intestino tenue, esattamente nella zona di assorbimento degli alimenti, con conseguente mal assorbimento di acidi che invadono così tutto l’organismo. Il segno più evidente può essere evinto dalla pelle secca ed acida, indice di mancanza di vitamina F, o da alterazione nell' attività di varie parti del corpo, dagli occhi alla bocca, dagli arti al cranio, dalla saliva ai vari organi in generale ( fegato, milza, pancreas, polmoni, ecc.

Deduciamo, dunque, che l' alimentazione è e deve essere alla base della salute, un’ alimentazione corretta è lo scopo di una vita lunga, serena e con poche malattie, ma mai importanti; inoltre, è possibile eliminare ogni forma di acidità anomala aiutandosi con un’ alimentazione appropriata e studiata. Per sapere quale alimentazione è necessaria per eliminare l'eccesso di acidità, è necessario uno studio non invasivo e assolutamente indolore (Test di Intolleranza) ed un appoggio terapeutico con la collaborazione del proprio medico curante. Si sente spesso parlare di allergie ed intolleranze alimentari quasi come fossero sinonimi, mentre in realtà sono due patologie ben distinte anche se talvolta possono manifestare alcuni sintomi simili. Sicuramente, da recenti studi, sia le allergie che le intolleranze alimentari appaiono in costante crescita nella popolazione adulta e appaiono collegate alle nostre abitudini alimentari. Quando si può parlare di allergia alimentare e quando, invece, è più corretto usare il termine intolleranza alimentare? Vediamo le differenze che contraddistinguono queste due patologie.

LE ALLERGIE
I disturbi si manifestano rapidamente subito dopo l'ingestione o il contatto di un particolare alimento ed è quindi più facile collegarli al cibo ingerito. Le reazioni dell'organismo, oltre ad essere immediate, sono, solitamente, violente e ripetute ad ogni assunzione. Producono Shock Anafilattico e di solito rispondono ai tradizionali Test Allergici Cutanei e quindi, sono anche relativamente più facili da individuare. Sono molto meno frequenti delle intolleranze alimentari. I sintomi delle allergie alimentari sono simili a quelle provocate in chi soffre di allergia ai pollini: arrossamenti pruriginosi della pelle, eczemi, gonfiori, orticaria e dermatiti; ma anche irritazione delle labbra e della bocca o problemi respiratori (riniti, congiuntiviti, asma) o problemi gastrointestinali (nausea, vomito, dolori addominali e diarrea ). Un esempio classico di allergia alimentare è quello di chi, allergico alla fragola, ne mangia anche solo un pezzettino: dopo pochi minuti tutto il suo corpo sarà preda dell’ orticaria. Cibi tendenzialmente allergizzanti possono essere: pesce, arance, uova, soia, latte vaccino, pesche, kiwi, crostacei, fragole, pesche, pomodoro ecc.

Per individuarle è necessario effettuare i tradizionali test per le allergie (prick test sulla pelle o Prist e Rast sul sangue). L'unica terapia consiste, ovviamente, nell'escludere l'alimento verso cui la persona è allergica dalla dieta per sempre. Di questa patologia ne soffrono 5 italiani su 10.

LE INTOLLERANZE
I disturbi da Intolleranze Alimentari, invece, compaiono dopo un certo periodo di tempo dal consumo dell'alimento responsabile. Accade, infatti, che l'organismo mette in atto una serie di meccanismi compensatori per cui riesce a tollerare una determinata sostanza fino a quando, superato un certo limite (che viene definito livello di soglia) si arriva alla manifestazione del disturbo. Sono molto frequenti, si calcola che ne soffrano 8 italiani su 10 e sembrano essere in continuo aumento. Spesso sono correlate a disordini del Peso Corporeo, sia in eccesso che in difetto. I disturbi legati alle intolleranze sono diversi da quelli delle allergie, sono meno acuti, tendono a ripetersi nel tempo e sono difficilmente collegabili all' assunzione di un determinato alimento. Si manifestano quasi sempre con una sintomatologia generale più o meno sfumata (stanchezza, cefalea, gonfiori addominali postprandiali, infezioni ricorrenti, dolori articolari, ecc.) o con modificazioni cutanee (pelle secca, eczemi, orticaria, ecc.) o tosse, rinite e asma. Essi sono riconducibili all'accumulo nel tempo delle sostanze responsabili di Ipersensibilità, fino ad un livello che ad un certo punto supera la "dose soglia". A causa di questo periodo di latenza, spesso risulta difficile accettare e comprendere come si possa "improvvisamente" diventare intolleranti ad un cibo comunemente introdotto quotidianamente o meglio molto frequentemente (frumento, olio di oliva, latticini, ecc.). Non è semplice individuare l'intolleranza alimentare visto che, come abbiamo notato, non provoca sintomi precisi, unici e riconducibili facilmente ad essa. Statisticamente gli alimenti che più frequentemente possono causare intolleranza sono: latte e latticini, lieviti, frumento, olio di oliva, pomodoro, contatto con alcuni metalli. Vi sono attualmente diversi esami per "scoprire" se si soffre di una intolleranza alimentare ma senz'altro il più preciso ed affidabile è il Test delle Intolleranze mediante Apparecchio Mora Super.

Con questo sistema in circa un' ora possiamo fare un check-up bioenergetico e disegnare una mappa alimentare del paziente sulla quale impostare poi un' adeguata dieta. Per la terapia delle Intolleranze, l'esclusione dell' alimento “incriminato” dalla dieta è temporaneo e non definitivo come nelle allergie. Infatti, per ottenere un miglioramento del quadro sintomatologico, è necessario astenersi rigorosamente per almeno 2-3 mesi dall' assunzione dell’alimento verso cui si è intolleranti, peraltro anche nelle sue forme nascoste (es. siero di latte nel prosciutto cotto) . Inoltre le sedute per i test con apparecchiatura E.A.V aiuteranno a risolvere nel più breve tempo i disturbi legati alle intolleranze ed il paziente potrà tornare ad assumere l'alimento precedentemente escluso. Spesso accade che le intolleranze alimentari creino patologie che spesso non si ritiene essere causate da questo fenomeno (ricordiamo che le reazioni di intolleranze alimentari e chimiche si verificano spesso dalle 2 alle 96 ore dopo l’assunzione) come reazioni cutanee improvvise senza un valido motivo oppure prurito in zone delimitate quali un punto più sensibile e delicato del vostro corpo.

QUELLO CHE NON DOVREMMO SAPERE
Qui sotto vi riporto una tabella di prodotti spesso utilizzati dalle fabbriche alimentari per conservare o altro i loro prodotti.

ADDITIVI ALIMENTARI
Sodio Nitrato E250- E251, Potassio Nitrato E249- E252 (Carni, insaccati, salumi e carni in scatola) Danni causati da dosi eccessive: metemoglobinemia, azione cancerogena.
Butilidrossianisolo E320, Butilidrossitoluolo E321 (Chewing-gum, farine e fiocchi di patata, patate fritte) Danni causati da dosi eccessive: complicazioni renali gravi.
Gallati di Ottile E311, Dodecile E312, Propile E313 (Chewing-gum, Fiocchi di patata, Grassi e oli esclusi quelli di oliva, preparati a base di fiocchi di patata) Danni causati da dosi eccessive: sterilità (rilevata sugli animali da laboratorio).
Anidride Solforosa E220 (Vino, marmellata, succhi di frutta, canditi, bibite, farina, fiocchi di patate e aceto) Danni causati da dosi eccessive: soffocamento, irritazione, distruzione vitamina B1.

I conservanti sono tra gli additivi più critici: da un lato sono importantissimi per evitare intossicazioni anche molto gravi (per esempio da botulino), dall'altra spesso si tratta di sostanze nocive per l'organismo e quindi da evitare.

Vale quindi la pena di capire quali siano i conservanti nocivi e quali quelli accettabili.

CONSERVANTI NOCIVI
Acido benzoico e suoi sali (E210, E211, E212, E213): sono usati da soli o insieme all'acido sorbico e ai PHB. Non sono ammessi in alcuni paesi per la loro potenziale tossicità, inoltre gli alimenti ai quali vengono aggiunti sono soprattutto le confetture, le gelatine, le marmellate, le gomme da masticare e le bevande analcoliche, tutti prodotti che non necessitano di conservanti. Anche gli esteri dell'acido p-Idrossibenzoico (E214, E215, E216, E217, E218, E219), indicati con la sigla PHB, sono vietati in alcuni paesi. Vengono addizionati ai patè, ai rivestimenti di gelatina dei prodotti a base di carne, alla frutta in guscio ricoperta. I derivati dell'anidride solforosa (E220, E221, E222, E223, E224, E226, E227, E228) sono irritanti e hanno una tossicità acuta e cronica, per esempio interagiscono con gli enzimi cellulari e distruggono alcune vitamine (come la tiamina). Vengono usati nel vino, nella birra (anche per questo bisogna moderarne il consumo, non solo per l'alcol) e in altre bevande come i succhi di frutta, nella senape e in altri condimenti.

I derivati fenolici e il tiabendazolo (E230, E231, E232 , E233) sono dotati di una certa tossicità, infatti sono proibiti in Australia. Vengono utilizzati per il trattamento superficiale degli agrumi e delle banane (per questo bisognerebbe usare solo la scorza delle arance non trattate). La netamicina (E235), un antibiotico utilizzato sulla superficie dei formaggi, (soprattutto dei provoloni) provoca problemi intestinali. I nitriti (E249 ed E250) e i nitrati (E251 ed E252) sono utilizzati nei salumi e nelle carni conservate e meritano un discorso a parte.

CONSERVANTI INNOCUI
Sono i sorbati (E 200, E202, E203), l'acido acetico e i suoi sali di potassio (E260, E261, E262, E263), l'acido lattico e i suoi sali di sodio (E270, E325, E326, E327), l'acido propionico e i suoi sali (E280, E281, E282, E283), l'anidride carbonica (E 290).

ANTIOSSIDANTI
Sono identificati dalle sigle da E300 a E322. Servono per evitare fenomeni di ossidazione prodotti dalla luce e dall'aria. I gallati (da E310 a E312) E320 e l'E321 (butilidrossianisolo e butilidrossitoluolo, i nomi già dicono tutto!) sono vietati in molti paesi in cibi per bambini.
Nella cucina italiana sono ammessi: E300 a E304 – Acido ascorbico e derivati (vitamina C, da E306 a E309 – Tocoferolo e derivati (vitamina E), E322 – Lecitina di soia, ma per il fatto che siano ammessi non significa che non creino problemi.

CORRETTORI DI ACIDITA’
Sono identificati dalle sigle da E325 a E385. Come dice il nome, regolano l'acidità naturale del prodotto. I derivati dell'acido fosforico (da E338 a E343) sono da evitare poiché sottraggono calcio all'organismo. Poiché il calcio è un minerale di cui è abbastanza facile essere carenti (donne, sportivi ecc.) non sembra giustificato promuovere l'uso di additivi che interagiscono con il suo metabolismo. Sono usati anche l'acido succinico (E363) e l'EDTA (E385). In Italia sono ammessi: da E325 a E329 – Lattati, da E330 a E333 – Acido citrico e derivati, da E334 a E337 – Acido tartarico e derivati, E375 – Niacina (vitamina B3) .

ADDENSANTI, EMULSIONANTI, GELIFICANTI, STABILIZZANTI
Sono identificati dalle sigle da E400 a E495. Servono per legare insieme i vari componenti che tenderebbero a separarsi. Le ricerche hanno mostrato che alle dosi usuali non producono effetti particolarmente significativi, a meno di non arrampicarsi sugli specchi e proibire additivi perché "provocano effetti lassativi in forti dosi".

Gli unici additivi di questa categoria da considerare con attenzione sono i polifosfati (E452) che in genere vengono usati per dare un aspetto gradevole a formaggi scadenti oppure negli insaccati e nella carne in scatola. In dosi elevate sottraggono calcio all'organismo. Da notare che E450 ed E451 sono sali dell'acido fosforico che in genere vengono usati nei prodotti da forno (di solito il difosfato disodico) come agenti lievitanti in quantità minime, mentre nelle carni, nei formaggi e nei salumi i polifosfati sono usati come addensanti per consentire alla carne o al formaggio di assorbire acqua e gonfiarsi. Le dosi usate a questo scopo non sono minime e, fra l'altro, si dovrebbe parlare di vera e propria truffa alimentare. Quindi i polifosfati vanno evitati in carni, salumi, formaggi, latte in polvere.

SALI E AGENTI LIEVITANTI
Sono identificati dalle sigle da E500 a E585. Alcuni costituiscono i cosiddetti lieviti chimici e sono del tutto innocui. Altri sono vietati in alcuni Paesi. In Italia sono ammessi: da E500 a E504 – Carbonati e bicarbonato, da E508 a E511 – Cloruri, E570 ed E572 – Acido stearico e derivati.

ESALTATORI DEL GUSTO
Sono identificati dalle sigle da E600 a E640. Gli esaltatori di sapidità (come il glutammato di sodio, molto usato in insaccati e dadi per brodo) sono un vero imbroglio verso il consumatore, essendo usati in cibi che hanno perso l'originale sapore. Tra l'altro il glutammato è uno degli additivi da evitare per chi deve moderare il consumo di sodio. E’ sconsigliato vivamente l'uso di alimenti che usano esaltatori di sapidità.

DOLCIFICANTI
Sono identificati dalle sigle da E950 a E967. La dieta italiana sconsiglia l'uso di alimenti dolcificati con ciclamato e suoi derivati E952.

GLI AMIDI MODIFICATI
Esiste poi una serie di sostanze come gli amidi modificati (E1404, 1410, 1412, 1413, 1414, 1420, 1422, 1440, 1442, 1450, 1451) che per legge spesso non devono essere indicati dalla sigla o dalla denominazione specifica, ma possono essere indicati con il termine generico della categoria (amido modificato). Gli amidi modificati sono sostanze modificate chimicamente o fisicamente per consentire all'amido di tollerare i processi di lavorazione. Modificandolo, migliora l’ingrossamento al freddo, la resistenza alla cottura, la sterilizzabilità, la stabilità. Sono sostanze che sono "ingredienti" che devono essere giudicati in base al prodotto in cui si trovano (dessert, salse ecc.): se vengono usati per migliorarne l'appetibilità, il loro impiego può declassare la qualità del prodotto.
Questi sono tutti quei prodotti che spesso troviamo negli alimenti che acquistiamo giornalmente in qualsiasi supermercato. Quindi il mio consiglio è soprattutto quello di imparare a leggere bene le etichette riportate su tutte le confezioni.

WIKIPEDIAM O FARMAPEDIA ?

Come “l’enciclopedia libera” liquida il dottor Hamer e i suoi studi sul cancro


Questo articolo è stato tratto dal n. 24 di Scienza e Conoscenza

Questo articolo nasce dalla segnalazione (tramite recensione) di un lettore di Macrolibrarsi relativa alla pagina di Wikipedia dedicata al Dottor Ryke Geerd Hamer.

Wikipedia è tra i siti più famosi presenti in Internet.

Si definisce “un’enciclopedia aperta gestita da editori volontari. Ha come aspirazioni fondamentali contenuto libero ed articoli oggettivi”. La Fondazione si definisce non profit e ha sede neli Stati Uniti. Il bilancio annuo è di circa una decina di miliardi delle vecchie lire, di cui oltre un miliardo (l’11% del bilancio annuo) va all’ufficio del direttore esecutivo.

La pagina dedicata al Dr. Hamer liquida brevemente i suoi studi e le sue ricerche sul cancro, e dedica grande attenzione alle opinioni di Hamer riguardo alle élites sanitarie, politiche e religiose dello stato di Israele, accusandolo di antisemitismo.



La medicina ufficiale cura il cancro?
Da decenni mi tengo aggiornato su molti argomenti di salute. Ovviamente non sono un medico, ma visti i risultati generalmente ottenuti dalla categoria, penso che sia un vantaggio.
È universalmente noto che l’umanità ha speso, spende e probabilmente continuerà a spendere cifre colossali per la ricerca sul cancro, con risultati del tutto deludenti.

La mortalità per cancro continua a crescere sia in termini assoluti che percentuali, ed è seconda soltanto ai morti a causa di interventi sanitari.
Quasi in ogni famiglia è presente un caso di cancro, con le devastanti conseguenze personali, umane e familiari legate all’approccio della terapia ufficiale.
Quasi ogni famiglia attraversa il dolore e le sofferenze causate da una visione disumana della medicina, incapace di liberarsi dalla spietata tirannia dell’industria chimico-farmaceutica ed essere solidale con i malati, allo scopo di aiutarli a comprendere e a risolvere i sintomi di cui soffrono.

Se penso all’immenso carico di dolore e di sofferenze che pesa sull’umanità a causa dell’approccio chimico e chirurgico alla cura del cancro, sono colpito dal modo in cui Wikipedia affronta l’argomento, e, in particolare, da come presenta ai suoi lettori la persona e il lavoro del dottor Hamer. Per l’evidente sottomissione alle tesi gradite all’industria chimico-farmaceutica mi sembra opportuno rinominare il famoso sito Wikipedia con il nome di Farmapedia.

I numeri di Hamer e i numeri della chemioterapia
Il modo in cui Wiki/Farmapedia affronta Hamer, le sue scoperte scientifiche, la sua vita, la persecuzione giudiziaria a cui è stato sottoposto per quelle stesse scoperte, assomiglia a un dossier costruito a tavolino per denigrare e distruggere la sua persona ad uso e consumo dei lettori di Wiki/Farmapedia, invece di approfondire gli studi e le argomentazioni scientifiche del ricercatore tedesco.

Negli ospedali muoiono decine di milioni di persone per le cure chimico-farmaceutiche e Wiki/Farmapedia accusa il dottor Hamer per pochi casi controversi.

Mentre l'umanità subisce la più terribile arma di distruzione di massa mai inventata – le terapie del cancro, a partire dalla chemioterapia – Wiki/Farmapedia si sofferma a discutere sulle opinioni espresse da Hamer riguardo ai rabbini. Perché?

In Italia, ogni anno, 100.000 persone muoiono uccise dal cancro e/o dalla chemioterapia, in Europa 1.000.000, in USA oltre 500.000, nel mondo ogni anno da cinque a dieci milioni di persone muoiono per i tumori e/o per gli effetti collaterali della chemioterapia. Wikipedia dimostra di essere indifferente a tutto questo e denuncia con grande rilievo i casi di quattro malati che sarebbero morti per colpa delle cure di Hamer, invece di guarire grazie alla chemioterapia.

Solo nel 2007 i malati di cancro che sono morti nonostante o grazie alla chemioterapia nel mondo sono stati oltre dieci milioni.
I malati di cancro che sono morti nonostante o grazie alla chemioterapia nel mondo negli ultimi vent'anni sono oltre cento milioni. Per avere un termine di paragone è utile ricordare che in Italia abitano e vivono attualmente circa 60 milioni di persone e quando, a causa di un incidente, qualcuno muore, giornali e TV dedicano al fatto molta attenzione. In Italia muoiono di cancro e/o di chemioterapia in media 274 persone ogni giorno: una ogni 5 minuti.
I malati di cancro la cui morte viene attribuita ad Hamer o a medici che si ispirano ai suoi studi, negli ultimi vent'anni sono forse 10, e sono indicati con grande evidenza nelle pagine di Wiki/Farmapedia dedicata ad Hamer. La stessa enciclopedia invece non indica alcun morto quando parla della chemioterapia. Per Wiki/Farmapedia sono molto più importanti le contestazioni costruite per annientare Hamer e metterlo a tacere rispetto a 100 milioni di morti dopo il trattamento con la chemioterapia, le radiazioni e la chirurgia invasiva?

A proposito di prove scientifiche…
Gli studi di Hamer vengono definiti da Wikipedia privi di prova scientifica.
A me sembra invece che la chemioterapia sia una pratica superstiziosa che ci avvelena, sviluppata solo per motivi economici.
Qual è la prova scientifica che Wikipedia può offrire rispetto all’efficacia della chemioterapia?
Per quanto ne so questa prova non esiste, e non può esistere: affermare che la chemioterapia possa far bene a chi è malato di cancro equivale ad affermare che buttarsi dal ventesimo piano fa passare il mal di testa.
È scientificamente provato che la chemioterapia non cura. Coloro che, per i più diversi motivi, sono favorevoli alla chemioterapia parlano al massimo di prolungamento della durata della vita, ma mai, o quasi mai, di effettiva guarigione.
È impossibile condurre un esperimento scientifico riguardo alla chemioterapia, perché si asserisce che non somministrare la chemioterapia a un malato di cancro equivale a negargli la cura. E quindi non si possono fare esperimenti, ossia confronti tra chi assume chemioterapici e chi non ne assume, anche per propria scelta volontaria. Va fatto di nascosto, altrimenti si viene denunciati e obbligati ad avvelenarsi chimicamente.
Gli esperimenti disponibili, non manipolati, hanno sempre dimostrato che la chemioterapia non è efficace, ossia i malati che assumono chemioterapici hanno una vita più breve e peggiore di coloro che non li assumono.
I malati che assumono chemioterapici vivono meno e peggio di coloro che seguono differenti terapie. Ed è universalmente noto che la qualità della vita di chi assume chemioterapici è molto degradata rispetto a chi non li assume.

… e a proposito di soldi
Gli immensi guadagni in gioco rendono impossibile curare il cancro e provocano la persecuzione di chi vi riesce. Il giro d’affari legato alla chemioterapia, alle radiazioni e alla chirurgia dei tumori è immenso.
Come pure è immenso il giro d'affari legato alla diagnosi precoce dei tumori, il principale strumento di marketing per assicurare sempre nuovi clienti all’industria del cancro.
A causa di ciò, tutti i ricercatori che ottengono risultati nella cura del cancro devono farlo di nascosto, pena la persecuzione e l’imbavagliamento – si veda come esempio il caso Di Bella.
Per l'industria del cancro la guarigione dei malati costituirebbe il più grave danno economico della storia, paragonabile al danno procurato dalla pace per l’industria degli armamenti. L’infinito numero di miliardi che la ricerca sul cancro ha ottenuto negli ultimi cento anni è destinata solo ad arricchire industrie e ricercatori: la guarigione dei malati causerebbe un enorme danno economico per chi si arricchisce sulle malattie che pretende di curare.


Hamer e il buon senso
Ma ciò che dice Hamer riguardo al cancro e al massacro degli innocenti compiuti dalla chemioterapia, è confermato dall’osservazione quotidiana e dal comune buon senso.
Che senso ha combattere il cancro con farmaci chimici tanto potenti e violenti da uccidere chi è sano? Ripetuti e forzati trattamenti di chemioterapia equivalgono a una condanna a morte per chiunque. L'abbondante asportazione chirurgica di organi e tessuti riduce la qualità della vita di tanti malati in maniera irreversibile, e le radiazioni ottengono risultati altrettanto devastanti.
Ciò che viene compiuto con la giustificazione di curare i malati di cancro non procura ai pazienti alcun beneficio duraturo, ma arricchisce a dismisura le casse delle multinazionali farmaceutiche, dei politici, dei funzionari e dei medici.
Hamer ha scoperto sulla propria pelle ciò che è evidente per migliaia di altri medici e ricercatori.
La causa della maggior parte dei tumori – come della maggior parte delle malattie – non risiede in fatti fisici, ma nella nostra psiche e nelle nostre emozioni.
Hamer, come tanti di noi, ha sperimentato una grave malattia, un cancro al testicolo, in seguito alla morte del figlio, ucciso con una fucilata da Vittorio Emanuele di Savoia.
C'è una bibliografia sterminata che dimostra il legame tra eventi traumatici, più o meno gravi, e l'insorgere delle malattie. Il lutto, la separazione, l'emigrazione forzata, la perdita del lavoro, il fallimento, la cattura, incidenti violenti, sono l'origine evidente di tante gravi malattie, cancri compresi.
Mentre Hamer dedicava la sua vita a studiare il cancro e come curarlo, il mondo (sotto la spinta dell’industria farmaceutica, pericolosamente danneggiata dalle sue scoperte) lo attaccava come se fosse un criminale, accusandolo in continuazione, costringendolo all’esilio, imprigionandolo senza giustificazioni plausibili.
Non ricordo altri medici che siano stati radiati o imprigionati per quanto gravi siano stati i loro errori, i loro crimini e la loro corruzione. Hamer, a oltre 70 anni di età, è costantemente sotto accusa, processato, colpito da ordini di cattura internazionali come se fosse uno dei peggiori criminali e terroristi di questi anni.

Wikipedia è davvero libera?
A fronte di tutto ciò, mi sorge, spontanea, una riflessione: come mai i “collaboratori volontari” di Wikipedia non si pongono le mie stesse domande riguardo alle ragioni della persecuzione di Hamer?
E non capisco lo scopo e il significato di soffermarsi, nel settore medicina di Wiki/Farmapedia sulle opinioni di Hamer riguardo alle élites mediche e religiose ebraiche, invece di parlare e valutare le sue ricerche scientifiche, sul cancro e non.
Non capisco perché Wiki/Farmapedia parli della chemioterapia in termini incomprensibili ai comuni mortali e esprima sulla chemioterapia la stessa identica posizione culturale e scientifica dell’industria farmaceutica e dell’establishment scientifico sanitario alle dipendenze di questo settore – nonostante l’evidente fallimento di queste terapie - e la comprovata manipolazione di dati, studi e ricerche volte a sostenerne l’utilizzo.
Ho esplorato le pagine di medicina di Wikipedia e sono la perfetta esposizione del punto di vista di una multinazionale farmaceutica. Sono pagine di perfetta propaganda farmaceutica.
Mi chiedo: chi le ha scritte? Chi decide cosa va bene inserire in quelle pagine e cosa no? Chi dona denaro a Wikipedia? Perché l’ufficio del direttore esecutivo riceve una parte così grande di denaro: oltre 500.000 dollari all’anno?

Gentili lettrici e lettori, mi sono permesso di condividere queste considerazioni perché nella vita è frequente incontrare lupi travestiti da agnelli, e spesso succede che tanti agnelli si lasciano abbindolare dal lupo. In genere sono portato a diffidare di chi dispone di mezzi economici notevoli e di chi ottiene facilmente visibilità e promozione dai più potenti mass media, come è il caso di Wikipedia. “Gatta ci cova” dice il proverbio.
E in effetti mi sembra molto strano trovare esposti su Wikipedia tanti eventi personali della vita del Dr. Hamer, mentre non si trova quasi nulla sugli infiniti scandali legati all’industria chimico-farmaceutica: soppressione sistematica di dati e studi che dimostrano la nocività dei farmaci; danni e morti per l’interesse e il profitto; corruzione e crimini compiuti in continuazione, in ogni parte del mondo.
Voi cosa ne pensate?

Questo articolo è stato scritto il 5 aprile 2008 – dato che i testi in Wiki/Farmapedia subiscono continue modifiche, è utile guardare nell’archivio di Wiki/Farmapedia la registrazione storica dei cambiamenti e delle censure compiute.


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I vostri commenti - Scrivi un commento!
Commento di Marco - 30/08/2010 15:06

E uno degli aspetti più sconcertanti è che diverse persone attingono a wikipedia per cercare di confutare qualsiasi mia dichiarazione in favore di Hamer, quando le informazioni che vi sono riportate sono chiaramente di parte e ben lungi dall'essere obbiettive. E' paradossale che chi proclama erroneamente l' ascientificità della Nuova Medicina, la liquidi come una specie di truffa senza nemmeno considerare le testimonianze e i casi a favore...

CHI OSA PENSARE E' MALATO

I liberi pensatori sono mentalmente liberi?
Natsman.sovereignsocity.com - 16 settembre 2010 di Mark Nesmann
A cura di Silvio De Fanti
Metti in dubbio l'autorità? Non riesci ad accettare la saggezza convenzionale? Vai in collera quando senti un politico fare una promessa e sai che non potrà mantenerla? 
Se sì, stando alla più recente revisione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disordini Mentali (DSM), potresti essere mentalmente malato. In questa revisione, gli psichiatri sperano di aggiungere dozzine di nuovi disordini mentali. Sfortunatamente, molte delle cosiddette malattie hanno come bersaglio persone che semplicemente pensano o si comportano differentemente dalla maggioranza della popolazione.
Un caso esemplare è "il disordine oppositivo provocatorio (ODD)". Il DSM definisce l'ODD come "un persistente modello di comportamento disobbediente, ostile e insolente verso le figure di autorità". I sintomi includono l'andare in collera, dar fastidio alla gente ed essere "permalosi". Altri "disordini" includono comportamento antisociale, arroganza, cinismo e narcisismo. Sembra che molti dei miei lettori ne soffrano!
Mentre la diagnosi delle "vittime" di ODD si focalizza sui bambini, non c'è nessuna ragione per cui l'ODD non possa esistere negli adulti. Infatti, l'ODD può evolvere nel "disordine della condotta (CD)", che il DSM definisce come "quello in cui i diritti degli altri o le norme sociali sono violate". 
Oh - Oh. Dunque anche la violazione di "norme sociali" è ora una malattia mentale.
Vediamo di unire i puntini. C'è una lunga e sordida storia di governi che usano la psichiatria per la repressione sociale. In Unione Sovietica centinaia di prigionieri politici furono detenuti in ospedali mentali. Lì, venivano isolati dagli amici e dalla famiglia e, in molti casi, medicati forzatamente. La Germania nazista si è spinta ben oltre: ha assassinato più di 180.000 pazienti psichiatrici.
Le leggi in molti stati permettono che enti di assistenza in difesa del bambino curino forzatamente i tuoi figli. Infatti, se manchi di somministrare farmaci prescritti da un medico o manchi di sottoporre i tuoi figli alle vaccinazioni, te li possono togliere e affidare a un istituto.
Come osservava il Washington Post: "Se un Mozart di 7 anni avesse cercato di comporre i suoi concerti oggi, sarebbe stato diagnosticato di disordine di iperattività e curato fino alla sterile normalità." 
La conversione delle differenze di personalità in disordini psichiatrici e la cura forzata dei bambini, è una tendenza pericolosa. Si tratta solo di un breve passo estendere queste leggi agli adulti che hanno una serie di "comportamenti negativi, insolenti, disobbedienti e ostili verso le figure di autorità".
Io preferirei un approccio differente: istituzionalizzare gli psichiatri che se ne sono usciti con questi nuovi disordini, abituarli a vivere secondo le norme del buon senso. Forse possiamo chiamare la loro condizione "psicosi da sovramedicazione". Così quelli di noi con l'ODD, il CD (o che semplicemente non amano che il governo dica loro come vivere le proprie vite) potremmo respirare più facilmente. 
Il CCDU raccomanda di informarsi attentamente, di non accettare facili diagnosi psichiatriche sia per se stessi che per i propri figli, ma richiedere accurate analisi mediche.
Silvio De Fanti 
Vicepresidente del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus

ELEONORA BRIGLIADORI E IL CANCRO

E: Dieci anni fa mi dissero che sarei morta entro sei mesi. Avendo già perso mia madre e mia nonna di tumore, e avendole viste spegnersi tra atroci sofferenze dovute alla chemioterapia, mi convinsi che il percorso ospedaliero era solo un modo per morire nel peggiore dei modi. Quindi non ho fatto alcuna cura e neppure esami invasivi. In una situazione d’emergenza, come era quella che stavo vivendo, ritenevo assurdo dovermi far bucare, tagliare, aprire. Non ho fatto neppure la chemioterapia. Non solo perchè cosi si vanno a creare nuovi problemi fisici, ma vengono anche innescati meccanismi di paura. Dopo tre anni il carcinoma che avevo al fegato è scomparso, è andato via quando il virus dell’epatite l’ha metabolizzato…
I: Il virus dell’epatite?
Al livello del fegato è un “simbionte” che, terminato il conflitto, risolve il carcinoma al fegato.
I: Non capisco…
E: Questa spiegazione tecnica l’ho avuta tempo dopo, quando ho scoperto le teorie di Hamer sui tumori. Dopo la mia guarigione, infatti, ho iniziato un percorso di conoscenza su questo tema. Tra i sistemi per l’attivazione dell’autoguarigione dell’individuo che ho studiato, la “Nuova Medicina Germanica” mi è parsa la frontiera più avanzata. Il suo ispiratore è il dottor Ryke Geer Hamer, più conosciuto per la vicenda accaduta in Corsica, quando il figlio fu ucciso da un colpo di fucile per il quale venne accusato il principe Emanuele di Savoia. Proprio a seguito di questa triste vicenda, il medico sviluppò un tumore ai testicoli e la moglie uno al seno. Da li ebbe un’intuizione che lo portò a rivoluzionare i fondamenti stessi della medicina: Hamer capi che i meccanismi cancerogeni hanno una funzione biologica. Il suo stesso tumore era il tentativo estremo del corpo, anche a livello psicologico, di fornire lo strumento per fecondare e avere presto un altro figlio, mentre quello della moglie era il tentativo simbolico di innescare la produzione di latte. Quindi, quando una donna scopre di avere un tumore al seno, dovrebbe cercare di capire la connessione tra quel tipo di tumore e ciò che sta accadendo nella sua vita interiore.
I: Cosi, secondo lei, il corpo guarirebbe da solo dai tumori…
E: Si, quando una persona va a fare la diagnosi, il tumore si sta già riparando da solo. I medici, però interrompono il processo naturale di guarigione e provocano le metastasi, che non sono altro che ulteriori conflitti dovuti al loro stesso intervento.
I: Quindi lei non ha fatto nulla per curarsi?
E: Ho fatto tante cose, ma che avevano a che fare solo con le mie scelte alimentari, con il fatto di rimanere a casa mentre stavo male. C’è gente infatti, che ha un tumore e vive benissimo. Secondo Hamer, tutte le terapie naturali hanno la loro ragione d’essere, perciò basta digiunare o praticare l’omeopatia per risolvere un problema. che uno decida di guarire con i colori, con le “acque di luce” o con l’urinoterapia, va sempre bene. Purchè non si ostacolino i processi naturali, si può cercare una propria via. Il tumore parte sempre dal cervello, cioè da un’esigenza nascosta ed è “costruttivo”, quindi non bisogna averne paura.
I: In conclusione, questo che cosa significa?
E: Il concetto di cura, inteso secondo l’approccio tradizionale, non aiuta, perchè la persona pensa che la sua guarigione dipenda dalla “corsa agli armamenti”, cioè dalle pillole che gli vengono date. Occorre, invece, capire che si guarisce solo con l’integrazione dei sistemi biologici: i virus e i batteri, invece di essere combattuti, vanno compresi nella loro funzione positiva. Spesso, quando c’è un virus, l’organismo sta solo tentando di completare un processo “riparativo”, come nel caso dell’epatite come nel tumore al fegato. Il cancro non si origina da una cellula impazzita, ma è il segnale di una necessità di una persona. Questo mette in moto meccanismi che hanno uno scopo biologico. Se li si lascia completare il percorso, ricomporanno il conflitto. Il tumore infatti, guarisce da solo nel 90 % dei casi.
I: Il metodo Hamer viene praticato in Italia?
E: Io, da quando ho seguito un corso sulle leggi di Hamer riservato ai medici, non ho più amici che muoiono di cancro, perchè consiglio loro, senza fare il “dottore” (perchè non lo sono), come comportarsi. I medici di Nuova Medicina non curano più le persone chemioterapizzate perchè sono comunque destinate a morire, più o meno tardi, a causa della devastazione compiuta dalla medicina ospedaliera.
I: Tutto ciò è legale?
E: Il problema è all’interno dell’ospedale, dove, secondo me,ci si deve andare solo per la diagnostica. poi si decida in piena libertà. da quando conosco il rapporto tra anima e corpo, non prendo più farmaci. la mia salute è migliore oggi di quando avevo vent’anni, e credo di averlo dimostrato a “Notti sul ghiaccio”, dove ho dato “la paga” alle ragazzine.
Intervista tratta da “Viversani e belli” di marzo 2007.
Link: http://www.meetup.com/beppegrillo-24/messages/boards/thread/2921736?thread

" 9 MILIONI DI MORTI CON LA CHEMIO"

lorenzodes ha scritto:
> Danny Costa wrote:

Il bello che non sono 10 o 100 persone ma bensi
GOOGLE METTI UNA LAPIDE PER QUESTE PERSONE....
"9 MILIONI DI MORTI CON LA CHEMIO-LOTTERIA"
"9 MILIONI DI MORTI CON LA CHEMIO-LOTTERIA"
"9 MILIONI DI MORTI CON LA CHEMIO-LOTTERIA"
"9 MILIONI DI MORTI CON LA CHEMIO-LOTTERIA"
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"9 MILIONI DI MORTI CON LA CHEMIO-LOTTERIA"
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"9 MILIONI DI MORTI CON LA CHEMIO-LOTTERIA"
"9 MILIONI DI MORTI CON LA CHEMIOTERAPIA"
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"9 MILIONI DI MORTI CON LA CHEMIOTERAPIA"
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"9 MILIONI DI MORTI CON LA CHEMIO TERAPIA"
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"9 MILIONI DI MORTI CON LA CHEMIO TERAPIA"
"9 MILIONI DI MORTI CON LA CHEMIO TERAPIA"
"9 MILIONI DI MORTI CON LA CHEMIO TERAPIA"
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"9 MILIONI DI MORTI CON LA CHEMIO TERAPIA"
"9 MILIONI DI MORTI CON LA CHEMIO TERAPIA"
con la causa.....
Elementi con tossine:
Alimenti certi contaminati sono: Pandoro Motta: Alluminio, Argento -
Salatini Tiny Rold Gold (USA): Ferro, Cromo, Nichel (cioè acciaio),
Alluminio - Biscotti Offelle Bistefani: Osmio, Ferro, Zinco, Zirconio,
Silicio-Titanio - Biscotti Galletti Barilla: Titanio, Ferro, Tungsteno-
Macine Barilla: Titanio - Granetti Barilla: Ferro, Cromo - Nastrine
Barilla: Ferro - Plum cake allo yogurt Giorietto Biscotti: Ferro. Cromo
- Ringo Pavesi: Ferro, Cromo, Silicio, Alluminio, Titanio - Pane carasau
(I Granai di Qui Sardegna): Ferro, Cromo - Pane ciabatta Esselunga:
Piombo, Bismuto, Alluminio - Pane morbido a fette Barilla: Piombo,
Bismuto, Alluminio - Paneangeli Cameo: Alluminio, Silicio - Pane Panem:
Ferro, Nichel, Cobalto, Alluminio, Piombo, Bismuto, Manganese - Cornetto
Sanson (cialda): Ferro, Cromo e Nichel (cioè acciaio) - Biscotto
Marachella Sanson: Silicio, Ferro - Omogeneizzato Manzo Plasmon:
Silicio, Alluminio - Omogeneizzato Vitello e Prosciutto Plasmon: Ferro,
Solfato di Bario, Stronzio, Ferro-Cromo, Titanio - Cacao in polvere
Lindt: Ferro, Cromo, Nichel - Tortellini Fini: Ferro, Cromo - Hamburger
McDonald’s: Argento - Mozzarella Granarolo: Ferro, Cromo, Nichel -
Chewing gum Daygum Microtech Perfetti: Silicio (cioè vetro) -
Integratore Formula 1 (pasto sostitutivo) Herbalife: Ferro, Titanio -
Integratore Formula 2 Herbalife: Ferro, Cromo, sicuramente ve ne sono
ancora centinaia eppure dei citati le prove sono state accertate.
Elementi con tossine:
Alimenti certi contaminati sono: Pandoro Motta: Alluminio, Argento -
Salatini Tiny Rold Gold (USA): Ferro, Cromo, Nichel (cioè acciaio),
Alluminio - Biscotti Offelle Bistefani: Osmio, Ferro, Zinco, Zirconio,
Silicio-Titanio - Biscotti Galletti Barilla: Titanio, Ferro, Tungsteno-
Macine Barilla: Titanio - Granetti Barilla: Ferro, Cromo - Nastrine
Barilla: Ferro - Plum cake allo yogurt Giorietto Biscotti: Ferro. Cromo
- Ringo Pavesi: Ferro, Cromo, Silicio, Alluminio, Titanio - Pane carasau
(I Granai di Qui Sardegna): Ferro, Cromo - Pane ciabatta Esselunga:
Piombo, Bismuto, Alluminio - Pane morbido a fette Barilla: Piombo,
Bismuto, Alluminio - Paneangeli Cameo: Alluminio, Silicio - Pane Panem:
Ferro, Nichel, Cobalto, Alluminio, Piombo, Bismuto, Manganese - Cornetto
Sanson (cialda): Ferro, Cromo e Nichel (cioè acciaio) - Biscotto
Marachella Sanson: Silicio, Ferro - Omogeneizzato Manzo Plasmon:
Silicio, Alluminio - Omogeneizzato Vitello e Prosciutto Plasmon: Ferro,
Solfato di Bario, Stronzio, Ferro-Cromo, Titanio - Cacao in polvere
Lindt: Ferro, Cromo, Nichel - Tortellini Fini: Ferro, Cromo - Hamburger
McDonald’s: Argento - Mozzarella Granarolo: Ferro, Cromo, Nichel -
Chewing gum Daygum Microtech Perfetti: Silicio (cioè vetro) -
Integratore Formula 1 (pasto sostitutivo) Herbalife: Ferro, Titanio -
Integratore Formula 2 Herbalife: Ferro, Cromo, sicuramente ve ne sono
ancora centinaia eppure dei citati le prove sono state accertate.
I medicinali citati della lista dubbiosa non necessariamente si lasciano
classificare come psico-pillole ma anche comune medicine appena apparse
sul mercato o gia ritirate dal mercato come: Strattera, Zoloft, Prozac,
Ritalin, Celebrex, Viramune, Isotretinoina, Zyprexa, Infliximab,
Meridia, Reductil, PAROXETINA, PAROXETINA, CLOPIDOGREL, Plavix, è un
derivato della Ticlopidina, Fluoxetina (Prozac), Sertralina (Zoloft),
Paroxetina (Paxil), Fluvoxamina (Luvox), Citalopram (Celexa),
Escitalopram (Lexapro), Bupropione (Wellbutrin), Venlafaxina (Effexor),
Nefazodone (Serzone), Mirtazapina (Remeron), Giornalmente arrivano nuovi
nomi. Prima di ingerire alla cieca qualsiasi medicinale si consiglia
vivamente di cercare in rete le sue proprietà e soprattutto le sue
controindicazioni.
I medicinali citati della lista dubbiosa non necessariamente si lasciano
classificare come psico-pillole ma anche comune medicine appena apparse
sul mercato o gia ritirate dal mercato come: Strattera, Zoloft, Prozac,
Ritalin, Celebrex, Viramune, Isotretinoina, Zyprexa, Infliximab,
Meridia, Reductil, PAROXETINA, PAROXETINA, CLOPIDOGREL, Plavix, è un
derivato della Ticlopidina, Fluoxetina (Prozac), Sertralina (Zoloft),
Paroxetina (Paxil), Fluvoxamina (Luvox), Citalopram (Celexa),
Escitalopram (Lexapro), Bupropione (Wellbutrin), Venlafaxina (Effexor),
Nefazodone (Serzone), Mirtazapina (Remeron), Giornalmente arrivano nuovi
nomi. Prima di ingerire alla cieca qualsiasi medicinale si consiglia
vivamente di cercare in rete le sue proprietà e soprattutto le sue
controindicazioni.
I medicinali citati della lista dubbiosa non necessariamente si lasciano
classificare come psico-pillole ma anche comune medicine appena apparse
sul mercato o gia ritirate dal mercato come: Strattera, Zoloft, Prozac,
Ritalin, Celebrex, Viramune, Isotretinoina, Zyprexa, Infliximab,
Meridia, Reductil, PAROXETINA, PAROXETINA, CLOPIDOGREL, Plavix, è un
derivato della Ticlopidina, Fluoxetina (Prozac), Sertralina (Zoloft),
Paroxetina (Paxil), Fluvoxamina (Luvox), Citalopram (Celexa),
Escitalopram (Lexapro), Bupropione (Wellbutrin), Venlafaxina (Effexor),
Nefazodone (Serzone), Mirtazapina (Remeron), Giornalmente arrivano nuovi
nomi. Prima di ingerire alla cieca qualsiasi medicinale si consiglia
vivamente di cercare in rete le sue proprietà e soprattutto le sue
controindicazioni.

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