domenica 29 settembre 2013

Napolitano: “Considerare amnistia”. M5S: “Sotto ricatto, prepara terreno per B.” - Il Fatto Quotidiano

Napolitano: “Considerare amnistia”. M5S: “Sotto ricatto, prepara terreno per B.” - Il Fatto Quotidiano

Saldi all’Italiana - Loretta Napoleoni - Il Fatto Quotidiano

Saldi all’Italiana - Loretta Napoleoni - Il Fatto Quotidiano

Caduta del governo ?

Berlusconi ha ritirato i ministri dal governo. L'impalcatura costruita da Napolitano a colpi di rielezione, di saggi comprati al mercato della politica, di gestione presidenziale del Parlamento, è crollata. Non era necessario un indovino per prevederlo. L'Italia non può più reggersi sulle spalle di un ultra ottuagenario che sta, volontariamente o meno non importa, esercitando poteri da monarca che nessuno gli ha attribuito. Napolitano deve rassegnare le dimissioni. E' a lui che dobbiamo questo impasse. Alle sue alchimie va attribuito lo sfacelo istituzionale attuale. Napolitano non poteva non sapere che un governo di larghe intese con un potenziale delinquente finisse nel peggiore dei modi. Vi ricordate l'entusiasmo e il sorriso di Berlusconi, i suoi applausi felici alla nomina di Napolitano alla Camera? Lo aveva eletto lui, lo aveva votato il pdl composto da suoi impiegati. Berlusconi sembrava ringiovanito, aveva evitato gli iceberg, per lui mortali, rappresentati da Rodotà e Prodi, quest'ultimo fottuto dagli uomini di D'Alema e Renzi dietro il rifugio vergognoso del voto segreto. Napolitano bis è una creatura di Berlusconi. Qualcuno può negarlo? E Letta, che passerà alla storia minima del nostro Paese per non aver mai deciso una cippa, è stato scelto dalla coppia Napolitano&Berlusconi. Un fiasco colossale. L'Italia ha perso un anno a gingillarsi mentre l'economia stava precipitando. Rinvio dopo rinvio questi parassiti hanno tirato a campare mentre l'Italia tirava le cuoia. L'ultimo regalo l'assurdo aumento dellIVA che colpirà le classi sociali più deboli. Un cambiamento immediato è necessario. Bisogna tornare al voto. Gli italiani devono poter decidere se vivere o morire. Rien ne va plus. Le nostre aziende stanno morendo. Telecom Italia è stata comprata da Telefonica con un pugno di euro nel silenzio del governo e della Consob, Cosa rimane? Eni, Enel e Finmeccanica messe all'asta da Capitan Findus Letta per rimandare la fine del Sistema. Poco altro. Bisogna andare al voto per vincere e salvare l'Italia. E' l'ultimo treno. Napolitano non si opponga. I prossimi mesi saranno per cuori forti. In alto i cuori.

sabato 28 settembre 2013

Piante che curano, Piante proibite - Italiano


MAFIA FARMACEUTICA e PIANTE PROIBITE

"Le università oggi sono delle prostitute" ...Quando nell'anno 2000 scoprii la storia della Stevia ( pianta sostitutiva dello zucchero, vietata in Italia fino a pochi anni fa!) e vidi che la stessa casa farmaceutica che produceva l'aspartame, che era la multinazionale Monsanto, nello stesso tempo criminalizzava la pianta di Stevia e nello stesso tempo produceva erbicidi, pesticidi e prodotti modificati geneticamente ( OGM ). La stessa mafia farmaceutica produceva tutto: semi, erbicidi, pesticidi, medicine che non curano..all'improvviso ti domandi: "Ma che sto facendo? " Collaborando affinchè questa bestia si faccia sempre piu grande?! Usando i suoi prodotti chimici? Che sia la bayer,la novartis o qualsiasi altra azienda farmaceutica non mi interessa..Cosi iniziai a fare dei cambiamenti e ho visto che alle persone passa lo stesso che alle piante, meno chimica gli metti, piu difese hanno... Nel maggio 2004 è entrata in vigore una normativa europea che evita si possa commercializzare la vendita di piante della medicina ayurvedica, medicina cinese o degli sciamani o della medicina africana, poter ottener una pianta da questi paesi ora è diventato molto difficile, lo potrà far solo l'industria farmaceutica che non ha problema un milione di euro per pianta per dimostrare che è innocua, anche se viene dimostrato che è stata usata per millenni in altre medicine..e si trattava proprio di questo, togliere le piante dalle erboristerie, perchè li puoi comprare a prezzi 5- 10 volte piu economici che nelle farmacie. Sono stato cieco per molti anni, credevo nella scienza, nello studio, nelle università. Le università oggi sono delle prostitute. Chi finanzia oggi le università, non sono i governi, ma ben si le compagnie mafiose che si mettono dentro come lupi e finanziano solo i progetti che sono di loro interesse. Piante considerate droga coma la Marijuana, possono curare malattie gravi, abbiamo casi di guarigione da tumore celebrale con questa pianta, guarigione da sclerosi multipla ecc. Negli anni 30, quando l'industria farmaceutica iniziò con le medicine sintetiche e da quando scoprirono il tesoro del prodotto sintetico brevettabile, chiesero agli Stati Uniti di criminalizzare la coca, l'oppio e la marijuana e le dichiararono droghe e dal momento che per gli Stati Uniti era droga lo era per tutto il mondo... Quando in realtà non è droga ! Molto peggiore alcool e tabacco, ma queste sono legali, tutto questo perchè dietro a queste piante ci sono poteri medicinali immensi. In Ucraina un ricercatore ha prodotto un farmaco molto efficace per il cancro...quest'uomo è stato incarcerato per 4 anni ! Molti medici ci aiutano però non possono manifestarlo apertamente , si giocano la loro professione se divulgano apertamente la proprietà delle piante, ne fanno lo stesso che faccio io, non durano piu di 15 giorni nell'ordine dei medici. In Germania il 60% delle depressioni diagnosticate, si combatte con la pianta di Hyperico, mentre da noi si usa il Prozac, Trankimazin che sono prodotti che ti riducono come un drogato. In Germania, dove si consuma il 40 % delle erbe europee, sanno perfettamente che le piante sono la soluzione ed è curioso che proprio dove è nata la bestia farmaceutica è dove la gente piu reagisce... Producono moltissima merda chimica che vendono al resto del mondo però loro sanno molto bene che non possono magiare la loro merda chimica Usano l'Africa come cavia per provare molti farmaci, non hanno il coraggio di provarli in europa o in america è fascismo totale! Solo che non uccidono con armi ma medicine... Uccidono impedendo che la conoscenza arrivi al popolo, non è necessario metterli nelle camere a gas come ai tempi di Hitler, si lasciano morire mentre potrebbero vivere... Per visualizzare tutto il contenuto di questo splendido documentario, vi riportiamo il link qui sotto, dove vi verranno spiegate alcune piante medicinali che curano anche i casi piu gravi di cancro, tumori alla prostata, calcoli renali, parkinson e molto altro!!

Clima, sale la febbre della Terra. Gli scienziati: “I governi agiscano” - Il Fatto Quotidiano

Clima, sale la febbre della Terra. Gli scienziati: “I governi agiscano” - Il Fatto Quotidiano

giovedì 26 settembre 2013

VI SPIEGO I PIANI DI CHI VUOLE PIU' EUROPA - Fabrizio Tringali (+playlist)

Topi poliziotti

Olanda: addio a Rex, la polizia addestra 'topi poliziotto' Olanda addio a Rex la polizia addestra topi poliziotto 10:10 26 SET 2013 (AGI) - Rotterdam (Paesi Bassi), 26 set. - Niente piu' cani, in Olanda, ma 'topi poliziotto': le autorita' di Rotterdam stanno insegnando ai loro roditori-detective Derrick, Thomson, Thompson, Magnum e Poirot a fiutare il crimine. I vantaggi dei topi rispetto ai cani, secondo il centro d'innovazione della polizia olandese, sono tanti: un roditore costa solo dieci euro, puo' fiutare e identificare velocemente gli odori, dalla droga alla polvere da sparo, mentre l'addestramento dei 'cani poliziotto' costa decine di migliaia di euro e dura almeno otto mesi. Le abilita' che possono imparare i cani sono piu' sofisticate di quelle raggiungibili dai topi, ma un roditore "ha bisogno di soli 10-15 giorni di addestramento per distinguere un odore", spiega Monique Hamerslag, la poliziotta responsabile del progetto. La Hamerslag afferma inoltre di aver scoperto che i ratti maschi sono piu' efficienti nel lavoro delle femmine. (AGI) .

La talpa è nel buco ma non scava

La talpa è nel buco ma non scava Ma un buco enorme, senza fondo, che viene nascosto agli italiani c’è già. Telecom svenduta agli spagnoli da Generali e Intesa San Paolo, i suoi azionisti. L’ A.D. di Telecom Bernabè all’oscuro di tutto (sue parole). Peccato una settimana prima tutti sapevano cosa stava per succedere ma il governo era preoccupato per le frasi di Rodotà. In questo sistema di scatole cinesi è sufficiente possedere una modesta quantità di azioni per controllare una società. Non sfugga che all’inizio di vicenda Telecom, guarda caso ci sono i partiti e gli stessi soliti noti che spingono tutte le grandi opere. Le due società più importanti della borsa italiana, una bancaria e l’altra di assicurazioni, i “pilastri dell’economia italiana”, probabilmente per fare liquidità, ipotecano il futuro italiano delle telecomunicazioni, al punto che perfino il Copasir ammette che è a rischio la sicurezza nazionale. Le grandi aziende se ne vanno, i soldi della cassa integrazione stanno per finire, l’IVA sta per aumentare, tutte le tasse subiranno aumenti. La criminalità incrementa i suoi introiti e si sviluppa dove c’è ancora qualche affare da gestire, fin su nel profondo nord. Inoltre, chi dovrebbe pagare tasse milionarie con il gioco d’azzardo legalizzato viene graziato in parlamento. A proposito, gioco d’azzardo legalizzato, grazie ai partiti compiacenti (anche di sinistra). Le città d’arte diventano enormi passerelle per navi da crociera, speriamo che non si inchinino, ma intanto è la politica ad inchinarsi, anche in questo caso, non facendo nulla per fermare questo obbrobrio. Intere regioni sono inquinate, non lo scoprono le istituzioni ma per fortuna ce lo dicono i camorristi. Per non parlare dell’agricoltura e del turismo. La prima affossata dalla politica (costa meno un camion pieno di pomodori dall’Olanda piuttosto che dal sud Italia); il secondo distrutto da politiche ottuse, fatte da incompetenti sul paesaggio, beni artistici, ricettività e norme tributarie da medio evo (le famose gabelle). C’è chi dice che l’Italia oggi è già commissariata . Che lo sia oppure no, di sicuro sono commissariati i portafogli di tutti gli italiani. Chi ha capito cosa sta succedendo forse salverà qualche briciola, gli altri, plaudenti ad ogni vaccata televisiva, riesumazioni di partito, smacchiatori di leopardi o asfaltatori in camicia bianca, sono già potenziali barboni chiamati domani ancora a pagare nuove tasse. Questa è l’Italia. La talpa è nel buco ma scava solo nei portafogli degli italiani. A ben guardare, un’invasione di politicanti famelici come leggendarie cavallette. Carestia, fame, disoccupazione, povertà in ogni dove meno che nelle tasche dei soliti noti. Perfino qualche ricco comincia a impoverirsi. Sia chiaro, questa non è antipolitica, ma è semplicemente la situazione in cui ci troviamo, nella quale pretendono di continuare impunemente a raccontare menzogne. Bugie ne hanno raccontate tante, ma dal nostro osservatorio privilegiato della Valle di Susa possiamo toccare con mano come la vicenda TAV sia il perfetto paradigma di un concentrato di truffe, illegalità, angherie e mistificazioni finalizzate a mantenere il potere politico e di conseguenza economico che verrà esercitato presto su una moltitudine di cittadini inconsapevoli, ormai potenziali barboni e futuri schiavi. In Valle di Susa non ci renderanno mai schiavi perché abbiamo capito quello che sta succedendo. Nel nostro caso non è tanto una questione politica, quanto tecnica, infatti non hanno mai ascoltato le tesi dei No Tav e dei loro rappresentanti tecnici: sapevano che avevano ragione. Adesso la questione tecnica è un’altra: non ci sono più soldi. Chiarito che all’Europa di quest’opera non importa assolutamente nulla, e l’hanno capito anche i francesi, qualcuno ci spieghi perché l’Europa dopo averci commissariati, ci dovrebbe regalare soldi per una simile porcata. Cliccando su www.ambientevalsusa.it potete visualizzare la nuova versione del nostro sito.

domenica 22 settembre 2013

Gli zingari svaligiano la casa della ministra Kyenge la colpa è dei poveri Italiani.

E’ stato un duro rientro a casa questa mattina quello della Ministra e compagna Kyenge’ che ha trovato la casa svaligiata e semidistrutta da un gruppo di zingari rom . La devastante operazione, che ha avuto diversi testimoni , è avvenuta nella notte per opera di un gruppo di 4/5 persone che con l’ausilio di un furgoncino hanno letteralmente depredato l’elegante abitazione della Ministra con l’ausilio di un furgoncino con targa tedesca.I testimoni parlano di schiamazzi e risa durante il furto e gli inquirenti durante il sopralluogo hanno verificato, oltre al furto di preziosi suppelletili e vestiario ,anche diversi danni sia alla mobilia che alla muratura e materiale organico in ogni stanza dell’abitazione. La ministra dal canto suo ha minimizzato l’episodio con molta calma definendo “ancora incerta la provenienza degli autori del furto” e “comunque non si puo fare di tutta un erba un fascio”. Incalzata dalle domande ha aggiunto: ” se pure fossero stati i Rom a compiere tale furto , cio’ lo si deve ricercare nelle loro condizioni di estrema poverta’ , sarebbero giustificati da tale gesto , i veri colpevoli sono tutti gli italiani che permettono ancora oggi a certe persone di vivere in condizioni di estrema poverta’ per i soliti motivi razzisti, questa è una spinta ulteriore a dover trovare strumenti e leggi che ne migliorino le condizioni di vita , non basta dare loro solo una casa ma anche un sussidio sicuro per evitare tali episodi delinquenziali.” Roma, 22 set. - (Adnkronos) - Dall'inizio della crisi sono praticamente raddoppiati (+99%) gli italiani che si trovano in una condizione di povertà assoluta ed oggi sono 4,81 milioni quelli che non hanno una disponibilità economica sufficiente neanche ad acquistare beni e servizi essenziali per vivere. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti che fotografa la realtà del Paese, in base dei dati Istat relativi agli ultimi 5 anni segnati dalla crisi. La situazione si è aggravata di più nel nord Italia dove l'aumento dal 2007, sottolinea la Coldiretti, è stato addirittura del 105% rispetto al Mezzogiorno (+90%) anche se il peggioramento più marcato è stato registrato nel centro Italia (+112%). In valori assoluti tuttavia si contano 2,35 milioni di cittadini in grave difficoltà nel Mezzogiorno, 1,78 milioni nel Nord e 684mila nel centro Italia. Ad essere entrati in una condizione di povertà assoluta negli ultimi 5 anni di crisi sono stati ulteriori 3,4 milioni di persone e oggi sul territorio nazionale più di un italiano su dieci (11,3%) si trova in questa situazione. L'effetto principale è stato un crollo storico dei consumi di beni essenziali come il cibo poiché ben il 16,6% degli italiani non può neanche permettersi un pasto con un contenuto proteico adeguato almeno una volta ogni due giorni. La spesa alimentare delle famiglie è tornata indietro di 20 anni. Nel 2012 i consumi delle famiglie italiane per alimentari e bevande a valori concatenati sono stati pari a 117 miliardi, di mezzo miliardo inferiori a quelli del 1992. La crisi ha fatto retrocedere il valore della spesa alimentare, che era sempre stato tendenzialmente in crescita dal dopoguerra, fino a raggiungere l'importo massimo di 129,5 miliardi nel 2007, per poi crollare oggi al minimo di ben quattro lustri fa. La situazione, conclude la Coldiretti, si è aggravata nel 2013 con le famiglie italiane che hanno tagliato gli acquisti per l'alimentazione, dall'olio di oliva extravergine (-10%) al pesce (-13%), dalla pasta (-10%) al latte (-7%), dall'ortofrutta (-3%) alla carne (-2%), sulla base delle elaborazioni su dati Ismea-Gfk Eurisko relativi al primo semestre dell'anno che fanno registrare complessivamente un taglio del 4% nella spesa alimentare delle famiglie italiane.

sabato 21 settembre 2013

Farina raffinata = veleno

Molto stranamente e diversamente dal solito ieri sera mi è capitato di avere la TV accesa e guardare Striscia la Notizia. Pur essendo molto contrario al tipo di informazione di massa che fanno, facendo sembrare “tutta l’erba un fascio” nelle menti della popolazione italiana, ho assistito invece ad un servizio interessante che ha rivelato la verità sul cibo più comune al mondo: Il pane! So che molti di voi sono ben consapevoli dei danni delle farine bianche raffinate per l’organismo e quindi per la prostata, ma molti altri ancora non ne sono al corrente a causa appunto di una disinformazione generale pilotata consapevolmente dai magnati dell’industria alimentare e farmaceutica. CLICCA QUI PER VEDERLO: Pane: Tutta la Verità sul pane bianco raffinato Il video spiega molto brevemente cos’è in realtà il pane bianco oggi e come ci viene tranquillamente spacciato come cibo che non dovrebbe mai mancare sulla tavola. La farina bianca raffinata con la quale viene prodotto è inrealtà un prodotto talmente impoverito e morto che non contiene più nulla delle proprietà del chicco del grano. La farina raffinata è considerata al pari dello zucchero bianco (DANNOSO) nell’innalzamento dell’indice glicemico. L’insulina favorisce il deposito di grasso che porta a malattie cardiache e a trigliceridi elevati. Il pancreas si sovraccarica di lavoro e blocca la produzione di insulina provocando ipoglicemia (poco zucchero nel sangue) e diabete. Diabete e celiachia infatti sono due malattie “moderne” strettamente collegate al consumo di farine raffinate che c’è stato negli ultimi 50 anni. Inoltre la farina di grano raffinata alimenta le infezioni come le prostatiti batteriche creando un terreno fertile per batteri dannosi per la prostata con un conseguente indebolimento del sistema immunitario. Come se non bastasse la farina bianca porta dei grossi problemi di acidità nel sangue che considero essere una delle cause principali che provocano malattie strettamente legate alla prostata come la prostatite e l’ipertrofia prostatica. La soluzione a questo problema mondiale è ovviamente ridurre o meglio eliminare completamente ogni tipo di pane bianco dalla nostra dieta, magari sostituendolo inizialmente con pane integrale e preferibilmente senza lievito che abbiamo visto essere anch’esso dannoso per le infezioni alla prostata. Nella speranza che qualcosa si svegli a livello mondiale per quanto riguarda la manipolazione dell’informazione saluto tutti e ringrazio per il supporto che molti di voi mi danno nel mantenimento di questo sito web. In procinto del mio imminente viaggio in India: Namastè 

domenica 15 settembre 2013

Il Sistri non funziona, ma è pronto a partire per evitare di pagare le penali - Il Fatto Quotidiano

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Siria, “accordo Usa-Russia”. 7 giorni per la lista, 30 per distruggere prime armi - Il Fatto Quotidiano

Siria, “accordo Usa-Russia”. 7 giorni per la lista, 30 per distruggere prime armi - Il Fatto Quotidiano
Letta a detto che non entrerà in conflitto contro la Siria e, allora cosa ci fanno navi Italiane in loco ?

I consigli di Amato alla vedova di un socialista: “Zitta coi giudici, niente nomi” - Il Fatto Quotidiano

I consigli di Amato alla vedova di un socialista: “Zitta coi giudici, niente nomi” - Il Fatto Quotidiano

Diaria ai ministri. Non è un diritto, ma nella busta paga c’è lo stesso - Il Fatto Quotidiano

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giovedì 12 settembre 2013

Di Battista: il male dell'italia è l'ipocrisia


My World: SHOCK MONDIALE: cancro trasmesso nei vaccini, lo a...

My World: SHOCK MONDIALE: cancro trasmesso nei vaccini, lo a...: L’azienda farmaceutica MERCK ha confessato, la tragedia mondiale che sembrava frutto di una mente squilibrata purtroppo invece è una r...

CHAOS: Disastro ambientale: i veleni della Terra dei fuoc...

CHAOS: Disastro ambientale: i veleni della Terra dei fuoc...: 12/09/2013 La cosiddetta "Terra dei fuochi"  è  una zona compresa tra Napoli e Caserta , che include, da Qualiano e Castelvol...

Berlusconi, il piano di Napolitano: salvare il Cav "grazie" ai giudici - napolitano, berlusconi, berlusconi decadenza, berlusconi grazia, pdl, governo letta, letta - Libero Quotidiano

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lunedì 9 settembre 2013

Italiani, che lo vogliate o no doveter diventare meticci.

domenica 28 aprile 2013 ADESSO SI AGGIUNGE LA PAZZIA DEL MINISTERO DELL'INTEGRAZIONE. E' SPERABILE CHE QUESTA PAZZIA CESSI PRESTO CON LA FINE DI QUESTO ABORTO DI GOVERNO Inviato a kyenge_c@camera.it. Questa folle ha detto che l'Italia deve essere un Paese meticciato. E' venuta a comandare in casa degli altri. Grazie alla falsa sinistra del PD che alle prossime elezioni deve finire nella fogna. Perché non è rimasta nel suo Congo in mezzo alla guerra civile che imperversa da tanti anni? No, è venuta qui da fuggiasca a farci lezione. Vuole anche qui una guerra civile tra poveri questa forsennata. Ma se ne torni in Congo, dove merita di continuare a vivere. Faccia lì l'oculista. Di lei non abbiamo bisogno. Si dice continuamente anche nei TG che in Italia vi sono 4 milioni di poveri, che la disoccupazione giovanile (entro i 30 anni) raggiunge mediamente il 35% e che nel sud arriva al 50%. Si aggiunge che vi è una grande massa di individui che vivono senza dimora e che 1/3 di essi è costituito da italiani secondo un rapporto dell'associazione "Avvocato di strada". Integrazione dovrebbe significare dunque che quel terzo di italiani senza dimora dovrebbe concorrere oggi con ben 2/3 di stranieri senza dimora per essere aiutati. Bisogna essere mentecatti o antitaliani per accettare una cosa simile. Le carceri sono sovraffollate solo perché circa metà dei detenuti è costituita da individui venuti qui allo sbando senza essere richiesti. Grazie alla politica buonistica dell'accoglienza. Ebbene, pur di fronte a queste cifre, in una situazione economica in cui non si trovano i soldi per aumentare le pensioni minime, ci si preoccupa dell'integrazione degli stranieri venuti qui allo sbando senza lavoro e perciò arrivati come clandestini. Si dice che molti di essi facciano lavori che gli italiani non vogliono fare. BALLE. La si smetta di portare avanti queste menzogne della falsa sinistra del PD, divenuta ormai la peggiore nemica della classe operaia. Lo vado dicendo da 20 anni. Peccato che non sia un opinionista per smascherare pubblicamente e con forza questi pazzi del PD, che hanno come unico disegno di dare un giorno la cittadinanza, e perciò il voto, a questa grande massa di invasori venuti qui per fare concorrenza agli italiani accettando, PER ORA, di fare lavori sottopagati pur di sopravvivere. E' evidente che gli italiani non sono disposti a fare certi lavori solo perché non sono disposti a farsi sfruttare dalle imprese, grandi e piccole, anche facendo lavori in nero. Avrete notato come sia aumentato negli ospedali il numero di infermieri stranieri. Forse non vi sono italiani disposti a fare lo stesso lavoro? FALSO! Agli ospedali e, soprattutto alle case di cura private, conviene assumere infermieri stranieri perché si adattano ad essere sottopagati e non "rompono le scatole" con rivendicazioni salariali. E così rimane attuale la tesi di Marx che "l'esercito di riserva", costituito da disoccupati, serve a mantenere bassi i salari a favore di un maggiore profitto ottenuto con lavori sottopagati. A che serve dunque il neonato pazzesco ministero dell'integrazione? Che sia stata nominata come ministro di questo cosiddetto ministero una negra sposata con un'italiano (deve essere un disperato) la dice lunga sui propositi nefasti del PD di propagandare il mito della società multiculturale e multirazziale. Ben sapendo che la politica dell'accoglienza ha portato ad una maggiore criminalità, essendo, per esempio, lo spaccio della droga dominato dalle organizzazioni mafiose di cui i clandestini o ex clandestini (tali solo per avere avuto un permesso di soggiorno) sono spesso la manovalanza, se non si mettono in proprio. Si è detto che molti africani o asiatici stanno decidendo di tornare nei loro Paesi perché non trovano lavoro e qui si inventa un ministero dell'integrazione. Pazzesco. Non è che si voglia concedere anche ad essi un reddito di cittadinanza? Qui siamo giunti ad una tale utopia che ormai si identifica con la follia. E' sperabile che la soluzione si trovi presto con l'aborto di questo governo, nato da un connubio innaturale. Il PD, già agonizzante, alle prossime elezioni diventi un partito morto. Solo così ci potremo salvare da questi folli del PD. Qualsiasi altra soluzione senza il PD sarà sempre un male minore, perché certamente non sarà il PDL la salvezza dell'Italia. E per quanto riguarda 5 stelle bisogna ancora sapere che cosa abbiano intenzione di fare circa la questione dell'immigrazione. Da notare che ormai non si può più dire "negro", al massimo nero, ma va più in voga "uomo di colore". Ma si può essere più deficienti? Chi usa quest'ultima espressione tradisce, senza nemmeno accorgersene, un'espressione razzista. Infatti dice, senza volerlo dire, che solo i negri hanno colore e che i "bianchi" non hanno colore. Come se tra il colore della pelle dei "bianchi" e il vero bianco (come quello della carta da scrivere) non vi fosse differenza. Da notare inoltre che l'espressione "uomo di colore" viene riservata solo ai negri. Infatti non viene usata la stessa espressione per gli asiatici, anche se molti indiani (dell'India) hanno la pelle molto oscura, talvolta più oscura di quella di molte popolazioni africane. Però per gli indiani non vale l'espressione "uomo di colore". DEFICIENTI! Pochi sanno quale sia l'origine della differenza tra negro (nigger) e nero (black). I negri discendenti dagli schiavi deportati dalla follia degli schiavisti americani per farli lavorare nelle piantagioni non volevano essere confusi con gli immigrati dall'Africa. Essi si ritenevano superiori in quanto cittadini americani. Perciò vollero chiamarsi black per differenziarsi dagli immigrati dall'Africa, chiamati da essi stessi nigger. Quando studiavo la geografia sin dalle scuole medie inferiori leggevo la distinzione tra vari tipi di razze: tra queste vi era il tipo "negroide". Che cosa si scrive oggi nei libri di geografia? Tipo "neroide" oppure tipo "di colore"? Qualcuno me lo dica. Non sono informato su questo. Che cosa vi è di dispregiativo nel termine "negro" se la "negritudine" è stata la bandiera del movimento di liberazione delle popolazioni africane dalla colonizzazione europea? Negritudine - Wikipedia it.wikipedia.org/wiki/Negritudine La négritude (in italiano negritudine) è stato un movimento letterario, culturale e politico sviluppatosi nel XX secolo nelle colonie francofone e che coinvolse ... In data 1 maggio tengo a precisare - contro tutti gli imbecilli che non sanno pensare perché plagiati dalla cultura di regime del pensiero unico della falsa sinistra - che ciò che ho scritto non era indirizzato contro la ministra negra ma contro quelli (soprattutto del PD) che l'hanno voluta imporre come emblema per fare entrare in testa il mito della società multiculturale e multirazziale presentata disonestamente come un destino e non parte di un disegno politico che serve a manovrare un maggiore esercito di disoccupati che, illusi, credono di essere rappresentati da una falsa sinistra che, traditrice di Marx, ha posto in concorrenza la classe operaia italiana con una massa di invasori che vengono qui allo sbando aggravando il dissesto sociale. E di questa disonestà, se non è follia, è rappresentante l'attuale falsa presidente della Camera Laura Boldrini, che rappresenta solo il 30% degli elettori ma è stata eletta grazie alla legge elettorale truffa (capolavoro di quello stronzo di Calderoli della Lega Nord) che permette un premio di maggioranza a quel partito che abbia avuto anche solo un voto in più rispetto agli altri, consentendogli in questo modo di avere il 55% dei deputati, cosicché questa indegna rappresentante della Camera ha usufruito del voto di 327 deputati, nemmeno di quello di tutti quei 340 corrispondenti al 55%. Ma dovrà fare presto la fine dei suoi predecessori. Tutti scomparsi politicamente. Salvini (Lega) contro il ministro Kyenge "A favore dei clandestini, ci opporremo" Cecìle Kyenge Politica - L'esponente della Lega annuncia battaglia contro Cécile Kyenge, di origine congolese, nominata al ministero per l'Integrazione. (7) commenta Vi fareste operare agli occhi da questa oculista "di colore"? Notare il messaggio disonesto SUBLIMINALE della fotografia. La ministra negra si trova come coccolata e privilegiata stando tra Letta e Napolitano. Ha la precedenza su tutti gli altri ministri. Notizie relative a cecile kyenge Modenaonline Primo Ministro di colore della repubblica Corriere della Sera ‎- 8 ore fa Medico nato in Congo, ha 49 anni: ĢLavoro per la societā civile che chiede a gran voce una legge sulla cittadinanza. PROFILO: Cecile Kyenge ANSA.it‎ - 8 ore fa Cécile Kyenge, per la prima volta nel governo un ministro di colore

Quirico liberato, Piccinin racconta i mesi di prigionia: “Abbiamo tentato di fuggire” - Il Fatto Quotidiano

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Top 10 - Le 10 invenzioni che ci tengono nascoste

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venerdì 6 settembre 2013

l'Impero del male si prepara per una lunga guerra

Il 2013 finirà in guerra. Il colpo contro Damasco viene presentato come "limitato", "breve", come un "avvertimento". È un trucco per una guerra lunga. di Giulietto Chiesa da La Voce delle Voci di settembre 2013. Con tutta probabilità il 2013 finirà in guerra. Il colpo contro Damasco viene presentato come "limitato", "breve", come un "avvertimento". In realtà è solo un trucco (questa è una storia di trucchi) per cominciare una guerra lunga. Quanto lunga? Infinita. Cioè fino alla fine. La nostra fine, quella di coloro che leggono queste righe. In realtà è la prosecuzione di una guerra che cominciò l'11 settembre 2001, ma furono in pochi ad accorgersene. E non se ne accorsero perché non avevano capito che l'Impero era entrato in una crisi ormai irreversibile, e che stava cercando di predisporre gli strumenti politici, militari, psicologici per cambiare il corso della storia, e prolungare a tutti i costi (nostri) il suo potere. Siamo dunque in guerra da dodici anni, ma facciamo fatica a capire come mai le cose vanno sempre peggio e come mai gli eventi accelerano la loro caduta verso il basso. È perché, di nuovo, non abbiamo capito bene quello che sta succedendo. Kosovo, Afghanistan, Iraq, "primavere arabe", Libia, colpo di stato in Egitto, erano e sono mosse della stessa partita. Quella siriana è l'ultima in ordine di tempo, ma non è l'ultima affatto. Come sa ogni discreto giocatore di scacchi, non si può vincere nessuna partita se non si sa prevedere le mosse successive. Quella dopo sarà l'Iran. E ogni passo in avanti delle pedine sarà più grave del precedente, poiché l'Impero ha perso il controllo e la sua "cura" della crisi è peggio della malattia. Non funziona. E sapete perché? Perché Impero vuole dire crescita infinita. E la crescita infinita è invece "finita". È finita "l'era dell'abbondanza" ed è cominciata "l'era dell' insufficienza". E, se si poteva convincere, costringere a comprare tutto il comprabile, con il fascino della bellezza e, appunto, dell'abbondanza, è molto difficile convincere la gente a tirare la cinghia. Ci vuole la violenza per ottenere questo risultato. Diciamo dunque che ci stanno facendo entrare nella fase pedagogica in cui dobbiamo imparare a subire la violenza. Ma c'è grande confusione sotto il cielo. Questo nuovo avvitamento ha un che di stralunato. Anche i Padroni Universali pare siano sotto l'urgenza del tempo. Dunque pasticciano. Le guerre precedenti erano state preparate decisamente meglio. Questa sembra avviarsi nel mezzo di convulsioni gravi. Il Parlamento britannico si ribella e mette alle corde Cameron. Obama è costretto a fare marcia indietro e a chiedere il parere del Congresso. Lo avrà, io penso, ma sarà utile ricordare che Obama prende una tale decisione contro la volontà di tutto lo staff del proprio Consiglio di Sicurezza. E sapete con quale argomento? Questo, in sintesi: potremmo attaccare senza l'avallo del Congresso, ma dobbiamo sapere che, dopo (la "mossa successiva" di cui ho parlato prima, ndr) quando dovremo andare contro l'Iran, cioè quando dovremo lanciare una nuova guerra di grandi proporzioni non limitata nel tempo e negli obiettivi, allora avremo bisogno di un'autorizzazione formale. Dunque è meglio chiederla anche ora. L'ha riferito il New York Times e io ho una grande fiducia nel New York Times quando annuncia la guerra. Questa è stata la ragione del rinvio dell'attacco. Che sarà solo di qualche giorno. Le lobbies filoisraeliana e filosaudita che manovrano a Washington avranno facilmente ragione di ogni titubanza. L'America, quando sono in gioco le sorti dell'Impero, non si divide. Per ora. E i sondaggi dicono tutti che il 60% degli americani è pronto a sostenere un attacco contro l'Iran. Dunque si proceda. Singolare, e curioso (ma poiché siamo in pieno delirio possiamo anche ridere un po'), gl'ispiratori principali di questa guerra, e della prossima, sono i fondamentalisti religiosi: i capi sionisti di Israele e i capi wahhabiti dell'Arabia Saudita. Entrambi decisi a stroncare la serpe sciita di Teheran. Dunque la guerra imperiale è ora sotto l'egida di una specie di, congiunta, guerra di religione. Suggerisco di non sottovalutarne il significato, specie agli ottimisti (che abbondano sempre): quando Dio entra in questa sindrome, la legge di Murphy ("se le cose possono andare peggio, vuol dire che finiranno peggio") diventa inesorabile. Il fatto è che gli Stati Uniti non hanno più una linea che sia la loro. Dell'Impero rappresentavano il braccio statuale armato. Ma come stato dovrebbero anche sottostare a certe regole. Almeno ad alcune. E qui viene il problema perché anche in Occidente cominciano a manifestarsi incrinature, che prima non c'erano. I Masters of The Universe vogliono andare allo scontro con il resto del mondo, perché sono consapevoli che ogni alternativa di pace e di cooperazione dev'essere esclusa, in quanto sancisce la fine dell'Impero. Ma il resto del mondo non è virtuale: c'è la Cina, e anche la Russia. Ci sono sei miliardi d'individui che vogliono vivere e non solo sopravvivere. E' qui che frana l'America, che non è più in grado di gestire le convulsioni. Diciamo che stiamo osservando una crisi di egemonia. C'è una gran confusione. Ci sono diversi attori, ormai potenti, che parlano. Perfino la Bonino, ministro degli esteri di un paese inesistente, osa fare dei distinguo. Non s'era mai vista una cosa del genere. Il Papa di Roma (lunga vita a Papa Luciani!) sembra un pezzo anomalo di una macchina che cammina a stento. Vede la terza guerra mondiale e, per giunta, lo dice senza neanche chiedere l'autorizzazione di Washington. A differenza del Beato Giovanni Paolo II, non ha da rendere conto del miliarduccio di dollari che ricevette per versarlo a Solidarność. E dunque parla. E digiuna: che disastro d'immagine per Obama. Che andrà in guerra, ma con l'Occidente spaccato, con al seguito solo il burattino Hollande, che è stato eletto con i voti di sinistra. Si procederà a vista, o la va o la spacca. Poi ci si affaccerà sui confini dell'Iran. Ma bisogna guardarsi dai sempliciotti che sognano una reazione militare immediata di Mosca, tanto meno di Pechino. Non ci sarà nessuna reazione militare. Mosca e Pechino rispondono e risponderanno asimmetricamente. Non sono sciocchi e vogliono aspettare seduti sulla riva del fiume . Lo scontro vero - che nessuno oggi può sapere quali dimensioni e forme assumerà, anche perché nessuno sa con precisione quali armi saranno messe in funzione - è ancora in preparazione e richiederà un certo periodo di tempo, molte verifiche sul campo, molto studio di mosse e contromosse reciproche. Ma l'accelerazione si vede e si sente. Avete presente come si muove una valanga? Avete presente che tra il 1929 e il 1939 (inizio della seconda guerra mondiale) ci furono dieci anni? Avete presente che l'esplosione della finanza mondiale cominciò nel 2008? Aggiungete dieci anni e farà 2018. Lo so che la storia non si ripete mai. Ma la stupidità umana (specie quella delle élites dirigenti) è una costante universale. E, se osserviamo l'impazzimento generale che contraddistingue perfino i mentitori, i gatekeepers, dovremmo essere molto preoccupati. Perché si può mentire in modo credibile, raccattando argomenti dai rigattieri del buon senso. Ma qui siamo di fronte a portavoce che non solo si contraddicono, ma mentono senza argomenti. Bugiardi senza idee, che ripetono a pappagallo ciò che viene detto loro di comunicare. Tutto il mainstream, dai Ferrara, ai Cazzullo, agli Zucconi, ai De Bortoli, ai Lerner, alle Botteri , danno per acquisito (cioè che Assad ha usato armi chimiche) senza nemmeno soffermarsi un istante sulle prove: che mancano inesorabilmente. E mancheranno anche dopo, sicché la menzogna è già lì, tutta nuda. Eppure non la vedono e la ripetono con sguardi ebeti, incuranti di ogni vergogna, forti dell'impunità che viene loro garantita, insieme agli stipendi che prendono a fine mese. Preoccupante perché già ci annuncia come strilleranno al primo bombardamento sull'Iran. Titolano già ora affibbiando a Bashar frasi che non ha detto, minacce che non ha proferito. Figuriamoci cosa diranno contro gli ayatollah! Siamo in un acquitrino miasmatico pieno di flatulenze insopportabili che dimostrano lesioni cerebrali e intestinali ormai irrimediabili. Attenzione che questi ci stanno preparando la guerra in casa. E lo faranno fino a che non andremo a stanarli nei loro studi elettronici e non li costringeremo - com'è nostro diritto - a dirci perché hanno mentito sapendo di mentire. E poi li licenzieremo, perché fanno il mestiere senza autorizzazione deontologica. Infatti abbiamo le prove - noi le abbiamo, le prove - che mentono. Perché basterebbe che andassero a leggere le notizie che pullulano nel web, verificabili, provate, certe, per scoprire che la guerra si fa per cause completamente diverse da quelle, presuntamente umanitarie, che loro invocano. Ci sono, tra loro, quelli - come Giuliano Ferrara, ex agente informatore della CIA - che, con simpatica e totale improntitudine, ci comunicano perfino che le ragioni umanitarie sono un inutile orpello per indorare la brutalità degl'interessi dell'Impero. Meglio lui, nella sua tracotanza, che i giornalisti e direttori televisivi vigliacchi che, con le loro unte parole, svitano le spolette che uccideranno i civili siriani. Dunque non ci resta che prepararci. Questo significa dire, chiaro e tondo, che la pace è l'unico modo per sopravvivere. Il che significa che dobbiamo costruire di nuovo un immenso movimento pacifista, italiano, europeo, mondiale. Dobbiamo preparare ogni forma di resistenza alla guerra . Questa è una parola d'ordine che raccoglie il consenso della stragrande maggioranza. Lo sappiamo. Qui si va con la corrente, non contro la corrente. Solo che bisogna remare in tanti. E ancora una piccola notazione. L'avvitamento della crisi ha messo in ombra l'Europa e anche tante chiacchiere sull'euro e sulla sovranità monetaria. Si vede che l'accento è altrove. L'Europa, questa penosa Europa, non è il centro della crisi. La crisi - vista nella sua accezione immediata, quella che si sta bruciando nel panico di questi mesi - è finanziaria e mondiale, ma è anche energetica e mondiale, ma anche climatica e mondiale. È questo il contesto dentro cui, volenti o nolenti, saremo chiamati a batterci. È evidente che crisi finanziaria e militare non si elideranno vicendevolmente, ma si sommeranno in modo devastante, straripando in crisi politiche, in governi che cadranno, in fantocci che risorgeranno come zombie. Le Costituzioni saranno stracciate. Tutto ciò nell'arco di una manciata di mesi. È questione di attualità. Lo richiamo perché, ancora una volta, dobbiamo ricordare, anche a noi stessi, che avevamo ragione noi, che venivamo definiti catastrofisti. Ancora oggi mi sento ripetere, talvolta, che il nostro compito è "dare speranze". Certo la speranza è bella, ma penso sempre di più che, se lo facessimo, faremmo un errore grave. È più che mai il momento della verità, visto che siamo nell'era della menzogna.

Centro Studi e Ricerche Artecultura 7°: Involuzione democratica Americana

Centro Studi e Ricerche Artecultura 7°: Involuzione democratica Americana: -------- Il popolo Americano, un grande popolo che ha cercato di costruire un sogno oggi si trova con una classe politica criminale ad asse...

Il veleno nel piatto

Il veleno nel piatto I rischi mortali nascosti in quello che mangiamo Marcello Pamio – tratto dal libro “Il veleno nel piatto” di Marie Monique Robin, ed. Feltrinelli Non era mai successo prima. Nella lunghissima storia plurimillenaria l’uomo è sempre stato immerso nella natura cercando con tutti i limiti del caso, di rispettarne il ruolo basilare per la vita stessa. Oggi invece, ci siamo così allontanati dalla Natura che viviamo completamente immersi nella chimica di sintesi, cioè nell’anti-natura per antonomasia. Nel giro di poco più di un secolo, oltre 105.000 sostanze chimiche diverse sono state immesse nell’ambiente dalle industrie. Moltissime di queste sono cancerogene, creano malformazioni nei feti e danni al DNA. Le respiriamo, beviamo, mangiamo ogni giorno, e come se non bastasse, ce le fumiamo e spalmiamo sulla pelle. Qual è il risultato di questa pazzia? Crescita esponenziale di tutte le patologie cronico-degenenerative, tumorali e autoimmunitarie. La spesa sanitaria nazionale, cioè il mercato dei farmaci, cresce ogni anno a vista d’occhio: nel 2011 ha raggiunto la ragguardevole cifra di 26,3 miliardi di euro (1), oltre 50.000 miliardi delle vecchie lire. Ogni cittadino italiano quindi, spende all’anno di media, 434 euro, per avvelenarsi. Idem per i tumori: nel 2011 nel nostro paese sono stati diagnosticati 360.000 nuovi casi di tumori maligni, cioè 1000 nuovi tumori al giorno (2), senza contare quelli epiteliali. Escludendo infatti questi ultimi, il tumore più frequente tra uomo e donna, risulta essere quello del colon-retto con quasi 50.000 nuove diagnosi all’anno. Pelle e intestino, sono gli organi più colpiti dal tumore. La pelle è il primo organo a diretto contatto con l’ambiente esterno e quindi con i veleni del mondo; il colon-retto è l’organo che accumula e dovrebbe espellere verso il mondo esterno, i veleni e le tossine autoprodotte con il nostro stile di vita. Secondo l’ISTAT, i decessi per tumore nel 2007 sono stati 172.000 (il 30%) degli oltre 572.000 decessi totali verificatisi quell’anno. I morti per cause cardiovascolari sono stati invece 223.000 (il 39%). Questi dati confermerebbero che la prima causa di morte sono i problemi cardiocircolatori. Ma non è così. Quando una persona, magari di una certa età, muore in ospedale, si certifica il decesso per arresto cardiocircolatorio e/o cardiorespiratorio, e questo fa gonfiare le statistiche. Se teniamo conto di questo artifizio matematico, oggi il cancro è la prima causa di morte almeno nel mondo occidentale! E’ chiaro come la luce del sole che la chimica in tutto questo gioca un ruolo fondamentale. Diossine nel piatto Nel 2006 è stata eseguita un’analisi chimica su campioni di alimenti, provenienti da Gran Bretagna, Polonia, Svezia, Italia, Spagna, Grecia e Finlandia, ha rinvenuto in tutti i prodotti - chi più, chi meno - inquinanti vecchi e nuovi, comprese sostanze chimiche di tipo persistente e bioaccumulabile come il DDT e i PCB banditi da decenni perché riconosciuti cancerogeni. La ricerca, durata 10 anni, ha preso in esame 27 campioni di alimenti (tra cui latte, carne, pesce, pane, olio d'oliva e succhi d'arancia), di marche comuni e presenti normalmente nei supermercati e ha riscontrato la presenza di ben 119 contaminanti, tra cui le cancerogene diossine. Questa è solo una delle tante indagini che dimostrano, dati alla mano, come oggi, grazie alla mortifera industrializzazione della vita, mangiamo chili di sostanze chimiche deleterie e cancerogene ogni anno. Storia dei pesticidi I pesticidi sono i soli prodotti chimici concepiti dall’uomo e intenzionalmente liberati nell’ambiente per uccidere o danneggiare altri organismi viventi. Tutta la grande famiglia dei pesticidi, è identificabile dal suffisso “cida” (erbicida, fungicida, ecc.), che deriva dal latino cœdere, che significa “uccidere” o “abbattere”. Quindi pesticidi, secondo l’etimologia sono dei sterminatori di “pesti” (dall’inglese pest: animale, insetto o pianta nociva e dal latino pestis che indica un flagello o una malattia contagiosa). Ecco perché nel mondo industriale, si evita accuratamente di parlare di pesticidi, preferendo la dicitura prodotti fitosanitari, o l’ancor più edulcorato, prodotti fitofarmaceutici. Sostituire il termine corretto e reale pesticidi con fitofarmaceutico non è solo un gioco di prestigio semantico che rassicura tutti, ma mira proprio ad ingannare prima i coltivatori e poi noi consumatori. L’impiego di pesticidi risale all’antichità, ma fino al Ventesimo secolo gli sterminatori di pesti, erano derivati di composti minerali o vegetali, di origine naturale (piombo, zolfo, tabacco o foglie di neem). Oggi invece usiamo derivati cancerogeni del petrolio… I pesticidi conobbero un primo balzo in avanti grazie alla chimica inorganica del XIX secolo, ma bisognerà attendere la Grande Guerra perché siano gettate le basi della loro produzione di massa, e questo grazie allo sviluppo della chimica organica e della ricerca sui gas bellici. Pesticidi, chemio e guerra chimica hanno un unico padre: Fritz Haber L’origine storica dei pesticidi e dei chemioterapici, è intimamente legata alla guerra chimica, la cui paternità è attribuibile al chimico tedesco Fritz Haber, i cui lavori sul processo di fissazione dell’azoto atmosferico, serviranno per la produzione dei famosissimi concimi chimici azotati, ma anche degli esplosivi. Allo scoppio della Guerra, Haber è alla direzione del prestigioso Kaiser Wilhelm Institute a Berlino, e il suo laboratorio viene sollecitato a partecipare allo sforzo bellico. La sua missione sarà quella di sviluppare gas irritanti per stanare dalle trincee i soldati nemici, e questo alla faccia della Dichiarazione dell’Aia del 1899 che vieta l’uso di armi chimiche. Tra tutti i gas studiati uno solo emerge per caratteristiche utili allo scopo: il cloro. Il cloro è un gas gialloverde (da cui il nome greco chloros che significa appunto verde chiaro), estremamente tossico, caratterizzato da un odore soffocante che penetra violentemente le vie respiratorie. Il 22 aprile 1915 l’esercito tedesco scarica 146 tonnellate di gas di cloro (detto dicloro o diossido di cloro) a Ypres in Belgio: le truppe francesi, britanniche e canadesi, prese alla sprovvista caddero come mosche, cercando di proteggersi le vie aeree con banali fazzoletti. Fritz Haber pagherà molto cara questa vittoria, perché qualche giorno dopo aver usato il gas, la moglie Clara Immerwahr, chimico pure lei, si suicida con un colpo di pistola direttamente nel cuore, usando l’arma di servizio del marito, promosso al grado di capitano. Ma come si sa: business is business, e il lavoro è lavoro, per cui Haber continua nella sua ricerca come se niente fosse successo. Per gli Alleati, che nel frattempo si erano dotati di maschere antigas, il cloro non fu più un problema, per cui Haber mise a punto il fosgene, costituto da una miscela di dicloro e monossido di carbonio. Meno irritante per naso e gola del cloro stesso, ma rappresenta la più letale arma chimica preparata a Berlino, poiché attacca violentemente i polmoni riempiendoli di acido cloridrico. Questa arma chimica, il fosgene, continua ad essere largamente utilizzato come composto dei pesticidi, ed è uno dei componenti del sevin, l’insetticida all’origine della catastrofe ambientale e umanitaria di Bhopal nel dicembre 1984. Verso al fine della Guerra, quando le vittime dei gas si contano a decine di migliaia, il Nostro lancia l’ultimo ritrovato, il gas mostarda, detto anche iprite, che prende il nome dalla località in cui è stato sperimentato, come il gas cloro: le trincee di Ypres in Belgio. Gli effetti del gas mostarda sono terribili: provoca vastissime vesciche sulla pelle, brucia la cornea causando cecità permanente e attacca il midollo osseo inducendo la leucemia. Proprio la distruzione del midollo, darà lo spunto di partenza alla grande ricerca medica per sviluppare il prodotto principe dell’oncologia: la chemioterapia. I lavori di Fritz Haber, dopo l’armistizio, gli costarono l’iscrizione nella lista dei criminali di guerra e per questo si rifugiò in Svizzera fino a quando nel 1920 ricevette addirittura il Premio Nobel per la chimica. L’ironia della sorte è che Fritz Haber era ebreo, ed è stato pure l’inventore del Zyclon-B, il gas usato nei campi di concentramento. Muore il 29 gennaio 1934 e non saprà mai che una parte della sua famiglia morirà asfissiata dal gas che lui stesso ha inventato. La legge di Haber Mentre sviluppava queste terribili armi, si dedicava anche a confrontare la tossicità dei gas formulando una legge che permettesse di valutarne l’efficacia, ossia la loro potenza letale. Questa legge, usata ancor oggi, ha preso il suo nome: “legge di Haber”, ed esprime la relazione tra la concentrazione di un gas e il tempo di esposizione necessario a provocare la morte di un essere vivente. La “legge Haber”, ha anche ispirato direttamente la creazione di uno degli strumenti più crudeli, dal punto di vista morale, e più assurdi da quello scientifico, per la valutazione e la gestione dei rischi chimici: la “Dose Letale-50” o semplicemente DL-50. Questo paradossale indicatore di tossicità, misura la dose di sostanza chimica necessaria per sterminare la metà degli animali usati nei laboratori. Organoclorati e il DDT I lavori del chimico tedesco spianarono la strada alla produzione industriale degli insetticidi di sintesi, il più celebre dei quali è il DDT (diclorodifeniltricloroetano) che fa parte della famiglia degli organoclorati. Gli organoclorati, sono composti chimici in cui uno o più atomi di idrogeno sono stati sostituiti da atomi di cloro, formando una struttura stabile. Sintetizzato nel 1874 dal chimico austriaco Othmar Zeidler il DDT è rimasto a dormire in un cassetto fino al 1939 quando il chimico svizzero Paul Muller, stipendiato dalla Geigy (oggi Syngenta) individua le sue proprietà insetticide. A tempo di record, nove anni dopo, per questa grande scoperta ricevette il Premio Nobel per la medicina. All’indomani della Seconda guerra mondiale il DDT è celebre in tutto il globo come l’insetticida miracoloso. Questo sarà la manna per l’industria chimica, in testa Monsanto e Dow Chemical che dal 1950 al 1980 riverseranno nel mondo 40.000 tonnellate. Solo nel 1963 la produzione tocca le 82.000 tonnellate. Prima del suo divieto, avvenuto nel 1972, gli USA saranno irrorati con 675.000 tonnellate di DDT. Nonostante sia classificato dall’OMS come “moderatamente pericoloso” i suoi effetti a lungo termine sono disastrosi: perturbatore endocrino, tumori, malformazioni congenite, disturbi della riproduzione, ecc. Organofosforati Una seconda categoria di insetticidi fa la sua comparsa dopo la Seconda Guerra Mondiale: gli organofosforati, il cui sviluppo è legato sempre alla ricerca militare di nuovi gas bellici. Queste molecole sono concepite per attaccare il sistema nervoso degli insetti e presentano una tossicità molto più elevata degli organoclorati. In questa pericolosissima famiglia troviamo: parathion, malathion, diclorvos, clorpirifos, sevin e il sarin (gas sviluppato nei laboratori della nazista IG Farben, oggi considerato dalle Nazioni Unite “arma di distruzione di massa”). Agli inizi degli anni Quaranta, i ricercatori isolano l’ormone che controlla la crescita delle piante, riproducendone sinteticamente la molecola. Constatano che iniettando l’ormone in piccole dosi, si stimola la crescita delle piante, mentre in dosi massicce, provoca la morte della pianta. Così creano due diserbanti che danno il via ad una vera e propria “rivoluzione agraria”. Si tratta dell’acido 2,4-diclorofenossiacetico (2,4-D) e il 2,4,5-triclorofenossiacetico (2,4,5-D), due molecole che fanno parte dei clorofenoli. Per comprenderne la pericolosità, è bene sapere che una miscela dei due, origina il tristemente noto “agente arancio”, il defoliante usato dall’esercito americano nella Guerra in Vietnam. Dal 13 gennaio 1962 al 1971 sono stati sganciati qualcosa come 80 milioni di litri di defolianti. Oggi in Europa come siamo messi? Ogni anno vengono sparse nell’ambiente 220.000 tonnellate di pesticidi: 108.000 tonnellate di fungicidi, 84.000 tonnellate di erbicidi e 21.000 tonnellate di insetticidi. Se ci aggiungiamo le 7000 tonnellate di “regolatori della crescita” questo equivale a mezzo chilo di sostanze attive per ogni cittadino europeo. L’80% delle sostanze irrorate riguarda solo quattro tipi di colture, che però rappresentano il 40% delle superfici coltivate: i cereali a paglia, il mais, la colza e la vite (uno dei prodotti dove si usa più chimica) Cosa provoca nella salute umana tutta questa chimica? Dipende ovviamente dall’esposizione e dal tempo di esposizione. I più colpiti ovviamente sono le popolazioni agricole, soprattutto i coltivatori che maneggiano queste sostanze, senza una corretta protezione; poi veniamo noi consumatori. I disturbi osservati riguardano prevalentemente le mucose e l’epidermide, con irritazioni, ustioni, prurito o eczemi; l’apparato digerente; sistema nervoso; malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson o le miopatie, alcuni tipi di cancro (cervello, pancreas, prostata, pelle e polmone) e quelli del sangue; leucemie, linfomi non Hodgkin. Questo tipo di linfoma, secondo l’Istituto nazionale per la ricerca sul cancro di Bethesda (USA), in 18 dei 20 studi esaminati è associato agli erbicidi a base di acido fenossiacetico, i pesticidi organoclorati e organofosforici. Altri risultati, questa volta dell’Istituto nazionale per la ricerca sul cancro di Rockville, indicano per i clorofenoli una supermortalità per quattro tipi di cancro: linfoma NH, tumore al cervello, alla prostata e all’intestino. Una trentina di studi epidemiologici hanno esplorato il rischio di tumore al cervello tra gli agricoltori e la maggioranza evidenzia un aumento del rischio del 30%. Il tumore al cervello è in crescita esponenziale, soprattutto a livello pediatrico, cosa questa inconcepibile solo qualche decennio fa. Il Gaucho e le api Prodotto a base di imidaclopride ideato dalla Bayer ha fatto “miliardi di vittime”. Si tratta di un insetticida sistemico che viene applicato sulle sementi e penetra nella pianta attraverso la linfa avvelenando i parassiti della barbabietola, del girasole o del mais. Ma purtroppo avvelena anche gli insetti pungitori-succhiatori come le api. Si stima che tra il 1966 e il 2000 solo in Francia siano spariti letteralmente 450.000 alverari. Dove finiscono i pesticidi? Secondo David Pimentel, professore di Agricoltura e scienze della vita alla Cornell University: “meno dello 0,1% dei pesticidi applicati per il controllo degli agenti nocivi raggiunge il bersaglio. Più del 99,9% dei pesticidi migra nell’ambiente, e qui aggredisce la salute pubblica, contaminando il suolo, l’acqua, l’atmosfera dell’ecosistema”. Nel corso della stagione il ruscellamento porta via in media il 2% di un pesticida applicato al suolo, raramente più del 5% o 10%... In compenso si sono osservate perdite per volatilizzazione tra l’80-90% del prodotto applicato, alcuni giorni dopo il trattamento. Con i trattamenti aerei può essere portato via dal vento fino alla metà del prodotto. In conclusione la stragrande maggioranza di questa chimica mortifera torna nell’ambiente e va ad inquinare pericolosamente il suolo, l’aria e l’acqua, entrando di conseguenza nella catena alimentare umana, minando la salute pubblica. Cancro: malattia della civiltà L’adozione della parola “cancro” è attribuita a Ippocrate, che osservando le ramificazioni che caratterizzano i tumori ne associò la forma a quella di un granchio (karkinos in greco). La parola karkinos è stata presa a prestito nel latino dal medico romano Celso all’inizio della nostra era. E’ al medico italiano Bernardino Ramazzini che si deve il primo studio sistematico sul rapporto tra cancro ed esposizione a inquinanti o a sostanze tossiche. Nel 1700 questo professore di medicina dell’Università di Padova pubblica il De morbis artificium diatriba (sulle malattie dei lavoratori e per questo considerato il padre della medicina del lavoro), opera in cui presenta una trentina di corporazioni esposte allo sviluppo di malattie professionali, i particolare al tumore al polmone. Sono a rischio tutti coloro che lavorano a contatto con il carbone, piombo, arsenico, o metalli, come i vetrai, pittori, doratori,vasai, conciatori, tessitori, chimici, speziali, ecc. Aumento delle malattie croniche e invecchiamento Ovviamente per le industrie l’aumento di tutte le patologie, in primis il cancro, non è dovuto alla chimica che loro stessi producono e spargono nel pianeta. Un argomento regolarmente avanzato per spiegare l’aumento delle malattie croniche è l’invecchiamento della popolazione. Certamente l’aspettativa di vita è cresciuta e quindi ci saranno più anziani che possono ammalarsi di cancro, ma quello che bisogna esaminare è l’evoluzione del tasso di incidenza dei casi di cancro o di malattie neurodegenerative nelle varie fasce di età. E qui constatiamo che il tasso di incidenza di certi tumori è raddoppiato tra le persone di più si 65 anni. L’invecchiamento della popolazione non spiega perché negli USA il numero delle donne e uomini che soffrono di tumore al cervello è 5 volte maggiore che in Giappone. Senza parlare dei tumori infantili, il cui aumento non può certo dipendere dall’allungamento dell’aspettativa di vita! L’aumento dell’incidenza del cancro si riscontra in tutte le fasce di età, soprattutto nelle più giovani, quindi non c’entra assolutamente nulla l’invecchiamento della popolazione! Per esempio, tra una donna nata nel 1953 e una nata nel 1913, il rischio di cancro al seno si è moltiplicato quasi per 3, mentre il rischio di cancro al polmone si è moltiplicato per 5. Tra un uomo nato nel 1953 e uno nato nel 1913, il rischio di cancro alla prostata si è moltiplicato per 12, mentre il rischio di cancro al polmone è rimasto uguale. L’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (IARC) con sede a Lione, ha analizzato 63 registri europei del cancro, e il risultato è che nel corso dell’ultimo trentennio, la crescita annua dell’incidenza è stata dell’1% per la fascia di età da 0 a 14 anni e dell’1,5% per gli adolescenti (15-19 anni). Il fenomeno si aggrava di decennio in decennio. Per i bambini il tasso aumenta dello 0,9% dal 1970 al 1980, ma del 1,3% tra il 1980 e il 1990. Per gli adolescenti la crescita è dell’1,3% tra il 1970 e il 1980 e del’1,8% tra il 1980 e 1990. Secondo il voluminoso rapporto di 889 pagine intitolato Cancers et Environnement, tenendo conto dei mutamenti demografici, e cioè aumento e invecchiamento della popolazione francese, l’aumento dei tassi di incidenza dal 1980 è stimato a +35% negli uomini e +43% nelle donne! Questa è la triste realtà. Nonostante i grandi e molto ben prezzolati esperti che in televisione continuano ad evangelizzare il gregge ripetendo che i tumori sono in diminuzione, e questo ovviamente grazie alla medicina e soprattutto agli screening di massa, la realtà è ben diversa: negli ultimi trent’anni i tumori sono costantemente aumentati! Per essere ancora più precisi, 9 sono i tumori la cui incidenza NON ha cessato di crescere nel corso degli ultimi 25 anni: il cancro ai polmoni, mesoteliomi, emopatie maligne, tumori cerebrali, cancro al seno, alle ovaie, ai testicoli, alla prostata e alla tiroide. Cancro e stile di vita Secondo il nostri calcoli - dice il direttore dello IARC, il dottor Christopher P. Wild - tra l’80 e il 90% dei tumori sono legati all’ambiente e allo stile di vita”. Questo è ciò che risulta dagli studi sulle persone che migrano da una regione del mondo a un’altra: dove l’esposizione agli inquinanti chimici e lo stile di vita variano, i soggetti adottano per così dire il modello cancerogeno delle regioni in cui si stabiliscono. Non è il loro patrimonio genetico a cambiare, ma il loro ambiente, quindi si potrebbe parlare di epigenetica. Il risultato indica che l’ambiente svolge una funzione primaria nelle cause del cancro! Non ci sono ormai più dubbi che la chimica sta lentamente avvelenando la Natura e noi stessi. Chi controlla la chimica e farmaceutica? A livello mondiale i giganti che controllano il settore della chimica e agrosementiera (Big Agro) sono: Basf Agro SAS, Bayer CropScience, Dow AgroScience, DuPont, Monsanto e Syngenta. Big Pharma oggi è rappresentata da Pfizer, Glaxo Smith Kline, Johnson & Johnson, Merck, Novartis, Astra Zeneca, Roche, Bristol-Myers Squibb, Wyeth (Pfizer), Abbott Labs. Con il termine Big Pharma s’intendono le prime 10 corporazioni della chimica e farmaceutica, cioè le industrie che a livello mondiale controllano la produzione e vendita di veleni legali: farmaci, vaccini e droghe. Quello che non tutti sanno è che Big Pharma e Big Agro sono tra loro interconnesse e gestite dalle medesime figure, dai medesimi banchieri internazionali…. Da una parte ci avvelenano lentamente con la chimica di sintesi, predisponendoci a tutte le malattie possibili e immaginabili, e dall’altra ci curano sempre con la chimica di sintesi… Follia? No, il risultato è che siamo sempre più ammalati rispetto al passato e non moriamo più di vecchiaia, ma per patologie degenerative e tumorali. In tutto questo folle (per noi, ma non per loro) sistema, le industrie guadagnano migliaia di miliardi di dollari. Non c’è alcun interesse da parte delle industrie, degli enti sovranazionali di controllo e salvaguardia della salute (FDA, EMEA, EFSA, OMS, ecc.), e ovviamente dei politici (beceri e squallidi camerieri dei banchieri), a cambiare l’attuale tendenza. Dobbiamo essere noi i fautori del cambiamento, e questo è un dovere morale nei confronti dei bambini, di noi stessi e della Natura in genere. Tratto dal libro: “Il veleno nel piatto: i rischi mortali nascosti in quello che mangiamo", di Marie Monique Robin, ed. Feltrinelli [1] Rapporto nazionale anno 2011 – L’uso dei farmaci in Italia – Rapporto Osmed. [2] “I numeri del cancro in Italia 2011”, AIOM, Associazione italiana di oncologia medica e AIURTUM, Associazione italiana registri tumori www.disinformazione.it

HPV: vergognoso marketing delle vaccinazioni pediatriche

HPV: vergognoso marketing delle vaccinazioni pediatriche La banca dati del VAERS [Vaccine Adverse Events Reporting System degli Stati Uniti] mostra chiaramente che i vaccini con gli effetti avversi più segnalati sono Gardasil e Cervarix, i vaccini contro il papilloma virus [HPV]. Sarebbe ovviamente una follia abbassare l'età in cui sono consigliati, ma sembra corrispondere a ciò che sta per essere pianificato. Questi vaccini non hanno affatto dimostrato di essere efficaci nella prevenzione del tumore al collo dell'utero e possono causare grave malattia. In realtà, il documento rilasciato dalla FDA per giustificare la promozione del Gardasil dichiara [tabella 17 pagina 13] che le donne con infezione da HPV al momento della vaccinazione hanno il 44,6% in più di probabilità di sviluppare displasie cervicali [formazione di cellule anomale, in questo caso sulla cervice, causata dal virus HPV]. Questo non è un problema minore, ma nella fretta di vaccinare è abitualmente ignorato che lo stesso documento certifica l'efficacia del vaccino a una media del 20,5%. Pertanto non siamo sorpresi di scoprire che è in piena attuazione la ricerca di puerili scuse per abbassare l'età della vaccinazione. Uno di questi lavori puerili, tra l'altro sempre promosso dalla GAVI Alliance di Bill Gates, trattasi di una revisione pubblicata sulla rivista Vaccine e prodotta ad hoc per giustificare e spingere intensamente la vaccinazione anti HPV in bambini molto piccoli. Gli autori scrivono: Su scala globale, la vaccinazione dei neonati e dei bambini è ben consolidata e ha sviluppato una infrastruttura di lavoro di successo. I programmi di vaccinazione contro l'epatite B [HBV] offrono un modello strutturale per l'introduzione del vaccino anti HPV in cui l'immunizzazione del neonato e del bambino evidenzia una rapida riduzione della prevalenza dei vettori HBV in coorti di bambini immunizzati, e di cirrosi epatica e cancro al fegato nelle decadi successive. In sostanza, il vaccino contro l'epatite B somministrato lo stesso giorno della nascita è un modello per ridurre l'età della vaccinazione anti HPV, e anziché vaccinare le ragazze poco prima della pubertà, stanno suggerendo di vaccinare da subito i neonati. In nessuna parte del documento è fatta considerazione ai potenziali effetti avversi! Gardasil è stato recentemente associato alla sclerosi laterale amiotrofica [SLA]. Il Ministero della Salute giapponese ha ritirato la sua raccomandazione per i vaccini anti HPV a causa di gravi effetti avversi. Il numero di effetti avversi causati dal Cervarix e riportati nel Regno Unito sono mostrati in questo grafico da uno studio pubblicato in Current Pharmaceutical Design. In Italia invece si preferisce il gossip. Didascalia immagine: Tasso di reazioni avverse [ADR] da Cervarix paragonato a quello di altri vaccini nel programma di immunizzazione del Regno Unito. I dati provengono dalla relazione prevista dalla UK Medicines and Healthcare products Regulatory Agency [MHRA] per il Joint Committee on Vaccination and Immunisation di giugno 2010 La logica alla base dell'attuale programma di vaccinazione anti HPV parte da due premesse di base: 1. i vaccini anti HPV prevengono i tumori del collo dell'utero e salvano vite umane, 2. i vaccini anti HPV non hanno alcun rischio di gravi effetti collaterali. Pertanto, gli sforzi effettuati sono fatti per ottenere il maggior numero di ragazze vaccinate in età pre-adolescenziale, al fine di ridurre l'incidenza dei tumori del collo dell'utero. MA un'attenta analisi del vaccino anti HPV pre- e post- dati di rilascio delle autorizzazioni dimostra che entrambe le premesse sono in contrasto con gli elementi di fatto e sono in gran parte derivati da una significativa errata interpretazione dei dati disponibili. Eppure, gli autori dello studio vogliono spingere l'età per la somministrazione del vaccino anti HPV dai bambini verso il basso fino all'infanzia. Tra l'altro, pensano anche che non ci sarebbe nessun problema nel somministrare dosi di richiamo alle ragazze che sono ormai completamente vaccinate, come se il vaccino non producesse nulla di male! Non vi è alcuna considerazione degli effetti avversi. Non vi è alcuna considerazione generata dal maggiore onere per il sistema immunitario dei bambini, come se la batteria di vaccini che inoculano attualmente non è già sufficiente a creare danni. Conflitti d'Interesse Questo folle studio è stato finanziato da importanti enti governativi, tra cui la Commissione Europea, l'Instituto de Salud Carlos III del governo spagnolo, e la Agencia de Gestió d'Ajuts Universitaris i de Recerca-Generalitat de Catalunya del governo catalano. Gli autori sono: - F. Xavier Bosch: Cancer Epidemiology Research Program [CERP], Institut Català d'Oncologia, L'Hospitalet de Llobregat [Barcelona], Spagna - Vivien Tsu: Direttore del Progetto PATH, Seattle, partner della Fondazione Bill & Melinda Gates - Alex Vorsters and Pierre Van Damme: Centre fo the Evaluation of Vaccination, Vaccine & Infectious Disease Institute, Università di Anversa, Belgio - Mark A. Kane: Consultant on Immunization Policy, Mercer Island, USA I datori di lavoro degli autori sono, guarda caso, profondamente legati alla produzione di vaccini. Tuttavia, i loro legami personali con il complesso vaccino-industriale è davvero stupefacente: - F. Xavier Bosch: ha condotto sperimentazioni del vaccino anti HPV e studi epidemiologici per GlaxoSmithKline, Merck e Sanofi Pasteur MSD. Egli esegue screening e test HPV promossi da Qiagen, e incassa le sovvenzioni di viaggio e onorari per conto di GlaxoSmithKline, Merck, Sanofi Pasteur MSD, Roche e Qiagen. - Vivien Tsu: non ha dichiarato alcun conflitto di interessi. Tuttavia, è stata responsabile di una sperimentazione del vaccino anti HPV finanziato dalla Gates Foundation in India ed è stata fortemente criticata dal Governo Indiano per violazioni etiche. I soggetti sono stati selezionati da popolazioni tribali ignoranti e vulnerabili, il consenso è stato ottenuto con l'inganno, e gli eventi avversi non sono stati registrati correttamente. - Alex Vorsters: ricercatore principale per la sperimentazione di vaccini dell'Università di Anversa, e riceve sovvenzioni da produttori di vaccini. Prende anche sovvenzioni per i relatori dei convegni di presentazione dei vaccini ed è segretario del Viral Hepatitis Prevention Board. - Pierre Van Damme: membro della segreteria esecutiva del Viral Hepatitis Prevention Board, che è sostenuto dai finanziamenti di GlaxoSmithKline Biologicals, Sanofi Pasteur MSD, e Merck. - Mark A. Kane: è membro dell'Advisory Board di Merck per il vaccino anti HPV e riceve rimborsi spese di consulenze, onorari, e viaggi di sostegno da Merck. Non è per nulla conveniente fidarsi di uno studio sovvenzionato totalmente dalle Big Pharma che possono trarre beneficio spostando l'età per la vaccinazione anti HPV all'infanzia. La totale mancanza di considerazione per il danno prodotto dai vaccini anti HPV è scioccante, anche in un gruppo profondamente affascinato e sponsorizzato dalle multinazionali. Avrebbero potuto almeno inscenare un teatrino della preoccupazione, ma non vi è alcun accenno ad essa. Il marketing delle vaccinazioni pediatriche Lo studio rivela candidamente che il vaccino anti HPV non era originariamente destinato ad essere utilizzato esclusivamente per il cancro cervicale nelle donne, ma è stato sempre destinato ad una varietà di tumori. Pertanto, a quanto pare, le ragazze venivano usate come cavie, tanto per comprendere meglio come piazzare il vaccino sul mercato e valutare gli effetti negativi o, più probabilmente, come questa recensione sembra implicare, per vedere fino a che punto potevano spingere un vaccino con effetti negativi così orribili. Certo, tutte le ragazze che hanno ricevuto i vaccini anti HPV sono state trattate in modo più che disinvolto, poiché Gardasil e Cervarix sono stati testati sui testicoli del ratto, non sulle ovaie! Ed ora che è ovvio che il vaccino contro l'HPV è estremamente pericoloso, si eleva lo sforzo per nascondere i rischi. La preoccupazione degli autori, anziché concentrarsi sugli orribili effetti avversi, non ha nulla a che fare con le vite perdute e devastate. La loro unica preoccupazione è per il lavoro di marketing effettuato con i vaccini anti HPV. Pensano che il processo di promozione alle persone potrebbe aumentare molto più agevolmente se, invece di riferirsi a loro come "cancro prevenzione", i vaccini prevengono "malattie HPV correlate". Pertanto, gentili lettori, aspettatevi di vedere un sottile cambiamento nel modo in cui i funzionari della salute e i loro galoppini mediatici riferiranno in merito ai vaccini anti HPV. Invece di leggere e ascoltare del cancro, in particolare del cancro del collo dell'utero, è probabile che inizierete a leggere e ascoltare riferimenti alle "malattie HPV correlate": fate particolare attenzione al plurale! Il progetto è quello di vendere la vaccinazione ai neonati come preventivo multi-cancro. I genitori che si rifiuteranno di somministrare il vaccino anti HPV, per le ragazze o ragazzi, saranno accusati di condannare i loro figli a una vasta gamma di tumori. Questa è un'altra esecrabile tecnica di marketing! www.disinformazione.it

Regolazione chimica del corpo: sistema acidi-basi

Regolazione chimica del corpo: sistema acidi-basi Marcello Pamio, 1 agosto 2013, tratto da libro "La salute attraverso l'elimnazione delle scorie" L’equilibrio acido-base è uno degli equilibri più importanti per la vita del’uomo. Regola, praticamente tutto: respirazione, circolazione, digestione, escrezione, difese immunitarie, produzione ormonale. I processi biologici e biochimici che avvengono nell’organismo umano, sono processi elettrochimici che necessitano di un determinato pH. Nelle 100.000 miliardi di cellule che costituiscono l’uomo, il ricambio degli acidi e delle basi è costantemente in atto: ognuna di queste cellule produce energia, e il risultato la produzione anche di acido carbonico, al quale si aggiungono altri acidi che assumiamo con il cibo o che si formano dopo la loro metabolizzazione. Il corpo, in ogni istante produce in maniera endogena ed esogena acidi. Quando gli acidi generati iniziano ad essere troppi, questi possono avvelenare e danneggiare tessuti, organi, ghiandole e funzioni. I risultati sono tutte le malattie conosciute oggi dalla nostra società: diabete mellito, gastrite, colite, artrite e artrosi, reumatismi, morbo di Parkinson e Alzheimer, infarto, ictus, ischemia, apoplessia, trombosi, embolie, dermatite, eczema, psoriasi, allergie, tumore, ecc. Il valore del pH Una scala logaritmica permette d stabilire il grado di acidità (il numero di molecole acide a carica elettrica positiva) o il grado di basicità (il numero di molecole basiche a carica elettrica negativa) di un liquido o di una soluzione. Dal punto di vista dell’acido: il valore pH 0 significa la massima concentrazione possibile di ioni idrogeno (H+) in un acido, mentre il valore 14 indica che tali ioni sono assenti. Dal punto di vista dell’alcalinità: il valore 14 indica la massima concentrazione possibile degli ioni ossidrile (OH-), mentre il valore 0 indica che tali ioni sono assenti. Al disopra del valore 7 prevalgono gli ioni ossidrile (OH-) e la soluzione è BASICA o alcalina; al di sotto del 7 prevalgono gli ioni idrogeno (H+) e la soluzione è ACIDA. Il pH del sangue Il sangue è tessuto più importante dell’organismo: bagna tutte le cellule del corpo, apporta i principali nutrienti e grazie all’emoglobina trasporta l’ossigeno dove serve. Il suo equilibrio acido-base è fondamentale per la vita stessa. Il pH del sangue si colloca al massimo tra pH 7,35 - 7,45, quindi è basico. Il metabolismo continua a scaricare continuamente sostanze acide nel sangue, ma il suo pH deve rimanere costante... Nel corpo, come vedremo nel dettaglio, esistono molti depositi di minerali: mucose, capelli, vasi, unghie, tendini, cartilagini, capsule, ossa, denti. Si tratta di depositi basici con un valore di pH intorno a 8,1 e rappresentano le riserve di minerali d’emergenza per l’intero organismo. Quando il sangue diventa carico di acidi, il cervello (l’ipotalamo) ordina immediatamente di recuperare dei sali minerali alcalini (calcio, magnesio, potassio, fosforo, ecc.) per tamponare e neutralizzare la crescente acidità, pena la morte. Si tratta di programmi biologici istantanei per la sopravvivenza. Il pH dell’urina Il pH dell’urina oscilla tra il 4, nelle persone malate e il valore 8 in quelle sane. L’urina dei neonati sani, cioè allattati da una madre sana, ha un pH che va da 8 a 8,5. Per nove mesi il neonato è rimasto nel liquido amniotico della madre, il cui pH è basico e superiore a 8. Un valore così alto è sinonimo di uno stato di salute perfetto. Dalla nascita in poi la vita dell’uomo è un processo costante di deterioramento, invecchiamento, relativamente al pH delle sue cellule e della sua urina che diventa, se lo stile di vita è innaturale e patogeno, progressivamente sempre più acida. L’invecchiamento non è altro che una costante intossicazione ad opera di residui acidi. Gli acidi sono il compagno costante delle malattie, le basi della salute Non a caso, la forza vitale, l’energia e la salute dell’uomo risiedono nelle basi, più precisamente nei loro costituenti, i sali minerali alcalini e gli oligoelementi in generale. Nel corpo umano gli acidi e le basi sono come il giorno e la notte: dovrebbero trovarsi in un equilibrio mobile, con l’avvertenza però che il piatto della bilancia deve inclinarsi verso le basi. Quando la prima urina del mattino arriva a valori di pH 7 - 7,35, questo valore coincide con il valore di equilibrio del sangue e indica che i reni non sono costretti ad espellere dai tessuti né un eccesso di sostanze acide e neppure un eccesso di sostanze basiche. Anche se il vero problema non sono le sostanze basiche ma quelle acide che possono corrodere il parenchima renale. Tra gli animali erbivori il pH dell’urina può salire fino a 8,5, mentre nei cani e gatti, cioè negli animali carnivori per natura, questo valore è compreso tra 5 e 6. Il pH dell’urina e del sangue dimostrano inequivocabilmente che l’uomo non è un carnivoro! I valori di pH bassi dell’urina durante un digiuno o una cura disintossicante non devono meravigliare: quando molte scorie lasciano il corpo, infatti lo fanno attraverso i reni e l’urina. Ma tali valori non dovrebbero mai andare sotto i 5,5, pena la corrosione dei tessuti e organi. I sistemi tampone Oltre ai depositi di minerali visti prima, per impedire una oscillazione esagerata del pH, e soprattutto del sangue, l’organismo umano dispone di ulteriori sistemi tampone: v Polmone: regola, tramite la respirazione, l’espulsione degli acidi carbonici sotto forma di anidride carbonica. Il polmone viene anche detto “pompa linfatica”, perché tramite una corretta e profonda respirazione viene pompato questo liquido fondamentale per la disintossicazione; v Rene: è l’organo più importante per eliminare gli acidi superflui, soprattutto quelli che non possono venire eliminati per via aerea (polmoni). Questi organi vengono così sovraffaticati da un regime alimentare innaturale, basato sulle proteine animali acidificanti, da veleni ambientali e stress che s’indeboliscono e non sono più in grado di espellere le tossine. Nei vasi linfatici si forma un ingorgo di succhi acidi e il corpo appare gonfio e congestionato (edemi). Con la formazione di edemi il corpo trattiene l’acqua per diluire le sostanze tossiche. I reni sono in grado di espellere i liquidi soltanto fino ad un valore di pH 4,4 fino al massimo di pH 4. Al di sotto di questi valori il tessute renale si corroderebbe e per fortuna questo non avviene mettendo in atto un blocco renale, con tutti i rischi enormi per la salute umana, ma la Natura è perfetta! v Pelle: viene detto il secondo rene e il secondo polmone. Non a caso si tratta dell’organo più grande del corpo umano e oltre a regolare la temperatura corporea, permette di traspirare e di espellere attraverso il sudore tossine e acidi; v Fegato: secondo recenti ricerche anche questo organo gioca un ruolo importantissimo nella regolamentazione del pH. La forza biochimica del fegato si trova sul lato basico. Ogni 4 minuti circa, questa grande ghiandola filtra completamente tutto il sangue che circola allo scopo di detossificarlo dai veleni; v Bicarbonato di sodio: è un composto che si forma in alcune cellule gastriche dal cloruro di sodio, dall’acido carbonico e dall’acqua. Quindi il corpo, quando vi sono troppi acidi deve assolutamente neutralizzati, in un modo o nell’altro. Se avviene questa neutralizzazione ad opera dei minerali alcalini del corpo (ossa, denti, vasi, capelli, ecc.), i sali che ne risultano (acido + base = sale) la Natura perfetta li deposita provvisoriamente nei tessuti o organi per poi espellerli fuori quanto prima. Oggi a causa del nostro perverso stile di vita, questi depositi che dovrebbero essere provvisori, diventano permanenti e definitivi, creando seri problemi di salute (calcoli, cisti, noduli, tumori, ecc.). Quanto più il sangue si riempie di sostanze acide, tanto maggiore è il consumo delle riserve minerali dell’organismo per formare sali che neutralizzano gli acidi. Questo riguarda in primo luogo il calcio che viene sottratto da tessuti, organi, ossa, denti, capelli e unghie. Per la Medicina Tradizionale cinese le cose erano chiare diversi migliaia di anni fa: “Quello che non riescono a eliminare i reni e la vescica, deve eliminarlo l’intestino. Ciò che non riesce a fare quest’ultimo, devono farlo i polmoni. Se tutti insieme non riescono a eliminare abbastanza sostanze velenose, deve intervenire la pelle. E quello che nemmeno la pelle riesce a eliminare, ci porta alla morte” Le maree acide e basiche Nel corso della giornata si possono misurare nell’urine delle maree acide e basiche, che sono condizionate dai ritmi biologici nonché dall’orario dei pasti. Maree basiche Maree acide 4:00 forte 1:00 moderata 10:00 moderata 7:00 forte 16:00 forte 13:00 moderata 22:00 Moderata 19:00 forte Ecco perché le persone colpite dall’infarto arrivano in ospedale di prima mattina tra le 5 e le 7, proprio durante un picco acido. Questo è anche il motivo per cui sarebbe meglio di sera non mangiare cibi acidi perché si è nel picco basico (colazione acido, pranzo e cena basico). I depositi di acidi accumulatisi nei tessuti si svuotano soprattutto di notte, per cui l’urina al mattino di regola è più acida. Come si producono gli acidi Stress, rumore, irritazione, paura determinano la formazione di acido cloridrico e un eccesso di tale acido nello stomaco può provocare gastriti o ulcere. L’ acido lattico che si forma nei muscoli quando l’organismo è sotto sforzo. I dolciumi, cioè cereali raffinati e zucchero, vengono metabolizzati con la produzione di acido acetico, mentre té nero e caffè apportano acido tannico e acido cloridrico. Tutte le proteine di origine animale, compreso i latticini, producono dopo la digestione, acido urico, acido solforico e acido nitrico. L’acido solforico (prodotto soprattutto dalla carne suina) indebolisce e rammollisce i dischi intervertebrali ed è la prima causa dei problemi alle cartilagini. Tutti questi acidi devono essere neutralizzati il più rapidamente possibile dall’organismo, perché non ne vengano intaccate le cellule, organi, ghiandole e funzioni varie. Le regolazioni di base Il nostro stile di vita (stress, poco movimento) e una alimentazione basata su prodotti morti, raffinati, pastorizzati, ci stanno facendo andare verso le acidosi. 1) Regolazione del bilancio acido-baseIl bilancio acido-base ha l’importante funzione di filtrare ed espellere dal sangue le scorie del metabolismo (sostanze azotate derivate dalla decomposizione di proteine: urea e acido urico). A queste si aggiungono altri acidi che si formano nell’intestino dai processi di fermentazione e putrefazione; 2) Regolazione del bilancio idrico Senz’acqua non c’è vita. L’acqua è il solvente per eccellenza, è indispensabile al trasporto delle sostanze nutritive, per il metabolismo cellulare e per l’espulsione dei prodotti di scarto mediante i reni. 3) Regolazione del bilancio elettrolitico (minerali) Grazie ai minerali i liquidi del nostro corpo diventano dei conduttori di elettricità. Queste sostanze sono sotto forma di particelle cariche (cationi con carica positiva e anioni con carica negativa). Purtroppo oggi questi elettroliti vengono usati dal corpo per neutralizzare le sostanze acide e questa perdita equivale a invecchiamento precoce. Il tessuto connettivo e gli acidi Il padre della teoria degli acidi e basi, il prof. Friedrich Sander, parla di maree di acidi e di basi. Questi flussi sono costantemente all’opera, tramite il sangue, tra il tessuto connettivo e i reni. Il tessuto connettivo, la matrice che struttura tutto il corpo, rimane efficiente e sano solo se, a intervalli, viene riempito e svuotato da acidi e basi. Il pH medio del tessuto connettivo si trova tra 7,1 e 7,25. Se questa alternanza ritmica viene a mancare, il tessuto viene danneggiato o si blocca. In questo caso il tessuto connettivo, non può attraverso il sangue, fornire alle cellule e agli organi ossigeno e sostanze nutritive in quantità sufficiente. In tutte le malattie croniche si nota un danno dei processi di scorrimento, che avvengono attraverso il sangue tra i reni e il tessuto connettivo. Nel caso in cui le ultime riserve di minerali siano esaurite, la natura cerca di relegare gli acidi in eccesso nei settori meno importanti per la circolazione sanguigna, negli strati più profondi dei tessuti connettivi e adiposi. Alla prima occasione utile, l’organismo cercherà di bruciare questi rifiuti con una bella febbre terapeutica…che giustamente noi spegneremo con tachipirina e altre porcherie chimiche. Una intensa attività muscolare si produce molto acido lattico (le cellule muscolari dell’atleta arrivano a pH 4,5 - 5,5), e se questo non venisse assorbito dalla fibre colloidali del tessuto connettivo, il pH del sangue scenderebbe al di sotto del 7 e subentrerebbe la morte. L’acido lattico deve essere neutralizzato con le sostanze minerali, ecco perché è importante assumerle a sufficienza prima dell’attività sportiva. Il cuore e gli acidi Un organo estremamente minacciato dall’eccesso di acidi è proprio il cuore. Si tratta di un organo di grande potenza, ed essendo in continua attività, consuma molta energia. Questo richiede un intenso metabolismo il quale produce acido carbonico e acido lattico, che devono essere trasportati via. Se il mezzo di trasporto stesso, cioè il sangue, è già saturo di acidi e tossine, può verificarsi un accumulo di scorie acide direttamente nel muscolo cardiaco: la conseguenza prende il nome di infarto! In condizioni normali il pH del muscolo cardiaco è circa 6,9, quindi leggermente acido (il 7 è neutro), ma già con valori poco più bassi: 6,5 - 6,4 c’è il rischio d’infarto. Anche l’angina pectoris e l’apoplessia, si tratta sempre di acidosi. In pratica il sangue capillare, scorrendo nei tessuti che sono diventati chimicamente acidi, si inacidisce, mentre gli eritrociti (globuli rossi) si induriscono fino a diventare completamente rigidi. I globuli rossi, seppur più grandi del diametro di un capillare, grazie alla loro plasticità riescono a passare lo stesso. Quando però il pH diventa acido, a partire da 6,5 - 6,4 i globuli rossi s’irrigidiscono, bloccando e otturando il capillare. La zona non irrorata muore: apoplessia, infarto, tumore, ecc. Un eccesso di acidità è letale, perché con l’aumento dell’acidità il sangue, che contiene proteine, si ispessisce, e il sangue “spesso” affatica il cuore, ostacolandone la circolazione. Il colesterolo e gli acidi Tutti gli acidi passano attraverso il sistema equilibratore del sangue. Il sangue che tende all’acido, lega spontaneamente il calcio. Il calcio può essere prelevato da ossa e denti solo molto lentamente mentre è indispensabile ricorrere a depositi di calcio in fretta. In questa condizione di urgenza, il calcio viene prelevato direttamente dalle pareti dei vasi sanguigni. Il calcio prelevato viene sostituito dalla colesterina, che è sempre presente ed è acido-resistente. Quanto maggiore è la quantità di acido da neutralizzare, tanto maggiore sarà il prelievo di calcio dai vasi e quindi tanto maggiore la colesterina che andrà a rimpiazzare il calcio perduto. Poiché il sangue è pieno di tossine e scorie (acidi neutralizzati, cioè sali minerali), queste si combinano con la colesterina formando una colla impermeabile. In questo modo aumenta il colesterolo e inizia a formarsi la placca arteriosa che crescendo, strato su strato, metterà in serio pericolo la vita della persona. Da quanto appena detto, si capirà l’assurdità e la pericolosità dei trattamenti ufficiali per l’ipercolesterolemia. I farmaci, le statine, abbassano la produzione del colesterolo nel fegato (indebolendo a lungo andare questa ghiandola fondamentale), ma non vanno a monte del problema, cioè non riducono l’acidità dell’organismo, anzi la fanno aumentare! L’ipercolesterolemia e l’arteriosclerosi cominciano con la decalcificazione delle arterie, cioè con la sostituzione del calcio con la colesterina. La colesterina, mischiata alle altre scorie presenti nel sangue, va a depositarsi sulle pareti, provocando alla fine l’indurimento e la perdita di elasticità. I vasi allora si possono rompere in qualsiasi momento (aneurismi, ecc.). Capelli, cuoio capelluto e acidi Il cuoio capelluto con le sue sostanze minerali e oligoelementi, è la squadra di pronto intervento della neutralizzazione degli acidi. Questo deposito viene consumato da acidi e tossici continuamente oppure in maniera improvvisa. Acidi e veleni ininterrottamente si muovono verso il cuoio capelluto, per essere neutralizzati. Ma l’organismo è perfetto, ed elimina quante più tossine possibili prima che raggiungano la testa, ecco perché gli uomini sudano nel collo, nella nuca, nel viso e sulla fronte. Soprattutto l’acido lattico (eccessivo sforzo fisico) determina una precoce perdita di capelli, ma non solo, anche l’acido tannico e muriatico (caffè), l’acido urico (proteine animali) e l’acido acetico (dolci, cereali e zuccheri raffinati), acido solforico (carne di suino), acido carbonico (bevande gassate e scarsa respirazione), acido dei farmaci, ecc. Il cuoio capelluto è di regola il primo organo investito dalla perdita di sostanze minerali. In seguito alla neutralizzazione degli acidi si formano sali: urato di calcio, solfato di calcio, lattato di magnesio, ecc. che devono essere espulsi dal corpo. Il grosso guaio è che una volta che le sostanze minerali sono state consumate per neutralizzare gli acidi, esse non sono più a disposizione per alimentare i capelli: la conseguenza è la loro caduta! Menopausa, mestruazioni e acidi Dopo la menopausa, quando cessano le mestruazioni che purificavano l’organismo e il sangue, la donna è in piena emergenza acida. Le sudorazioni notturne, le ondate di calore, dette vampate, sono una febbre artificiale messa in atto dalla sapienza perfetta del corpo per purificare l’organismo dalle tossine e dagli acidi. La santa tedesca Ildegarda di Bingen già nel 1150 insegnava che “durante gli anni fertili, la donna espelle una volta al mese i suoi succhi maligni”. L’espulsione mensile degli acidi spiega perché la donna vive di media 10 anni più dell’uomo. Nell’uomo, a causa della mancanza del ciclo, ogni milligrammo di acido, tossina e veleno deve essere metabolizzato ricorrendo alla neutralizzazione. Nella donna, durante il periodo fertile, quello che non fuoriesce dal corpo con le mestruazioni, viene parcheggiato in tre zone ben precise: sangue e linfa, placenta e il terzo sono le anche, sedere e cosce (vedi cellulite). Il livello di acidità sale giorno dopo giorno fino alla mestruazione, dove il pH può raggiungere valore di 7,25. Prima di questo giorno, i liquidi sono così pieni di acidi che l’acidità elevata fa insorgere brufoli, depressione, irritabilità, sensibilità psichica, dolori di testa, emicranie, edemi e anche cellulite. Spesso in questi giorni le donne si lamentano di addomi e caviglie gonfie ed è così perché i liquidi vengono trattenuto per diluire gli acidi. Una volta espulsi con il sangue, l’acidità diminuisce e spariscono i sintomi della cosiddetta “sindrome premestruale”. Solo dopo la menopausa la donna si trova nella stessa situazione dell’uomo e finisce spesso in situazioni di difficoltà perché non è abituata alla metabolizzazione degli acidi come invece l’uomo. Possono allora insorgere problemi come osteoporosi, reumatismi, ecc. Le emorroidi e gli acidi Le emorroidi sono una valvola di emergenza per lo scarico di tossine e acidi, che il fegato non riesce a lavorare e detossificare. Allora si è in presenza di un ingolfamento della vena porta. L’affollamento di acidi e veleni vari è così grande che il fegato non ce la può fare e allora subentra la perfezione della natura che scarica tramite la vena emorroidale il sangue acido e pieno di scorie. Le emorroidi sono le “mestruazioni dell’uomo” e non andrebbero mai bruciate, congelate, legate o operate. La donna in gravidanza che si alimenta male, dopo il parto soffre spesso di emorroidi. Il motivo è sempre lo stesso: l’organismo trattiene per nove mesi tutti i veleni e le tossine che non possono essere parcheggiati nella placenta perché c’è il feto e non possono essere scaricati tramite le mestruazioni. Questo ingorgo si scarica tramite la vena emorroidale non appena il bambino viene al mondo o poco prima del primo flusso mestruale. Estremamente e velocemente efficaci nelle emorroidi si sono rivelati i bagni basici. I denti e gli acidi Il tartaro si forma dalla placca dentale, che ininterrottamente, giorno e notte, preme verso l’esterno dalla cavità dentale e che rappresenta l’eliminazione di acidi dal corpo. Questa placca, insieme all’acido acetico che viene dai dolci, neutralizzato da calcio dei denti forma strato dopo strato il tartaro. Il tartaro è acido con un pH tra 4 e 5, ed formato da acidi di diversa provenienza con sottrazione di oligoelementi e sali minerali basici. Quindi il tartaro non sopporta un ambiente basico con pH 8 - 8,5: si stacca e scioglie. Esiste un solo rimedio: una igiene orale basica. Micosi e acidi Le micosi, le infezioni da funghi che colpiscono la persona malata vivono in un ambiente acido di pH tra 4 e 6. Dermatomicosi e micosi del piede, unghie, sangue e vagina prolificano in ambiente acido. In funghi parassiti possono espellere veleni del metabolismo come acetaldeide e aflatossine che possono provocare danni seri anche a funzioni cerebrali e nervose. Alcalinizzando correttamente il corpo, dalla pelle, alla vagina, agli intestini, i funghi cessano di creare problemi. Lavande vaginali, bidet, bagni, pediluvi e clisteri basici, eliminano alla radice i funghi facendoli tornare al loro posto. L’importanza dei sintomi I classici sintomi che la medicina classifica come “malattie”, sono di solito tentativi sensati e perfetti della Natura messi in atto dal corpo per guarire! “Dovunque debba uscire qualcosa, lì il corpo ha un orifizio. E se qualcosa deve uscire lì dove il corpo non ha l’orifizio, allora fanne uno tu”. Paracelso L’ulcera nella gamba e le emorroidi, come visto, rappresentano due banali esempi di come il corpo lavora per cercare di far uscire gli acidi e le tossine. Il processo di guarigione va dal basso verso l’alto, da dentro verso fuori. La guarigione La neutralizzazione di tutti gli acidi che si formano nell’organismo è un processo assolutamente indispensabile, perché grazie ad esso, si toglie agli acidi la loro tossica e corrosiva aggressività. Non vi può essere guarigione se prima l’organismo umano non si detossifica e deacidifica. L’acido deve venire neutralizzato da un sale minerale. Per esempio l’acido urico con il calcio diventa urato di calcio, l’acido ossalico con calcio diventa ossalato di calcio e l’acido solforico diventa solfato di calcio. Questi sali neutri abbandonano un corpo sano, attraverso reni, intestino e pelle. Se l’organismo è indebolito non escono dal corpo e si depositano: calcoli, artrosi, ecc. In conclusione, la prima regola è modificare lo stile di vita in meglio: - alimentazione sana e umana, basata su alimenti crudi di origine vegetale, mangiati nelle corrette sequenze e combinazioni; - bere acqua lontano dai pasti aiuterà l’organismo a lavare via gli acidi e le tossine; - muovere giornalmente il corpo con sapienza e intelligenza, senza esagerare, senza produrre acidi inutili e gratuiti; - respirare profondamente a pieni polmoni per arricchire il sangue di ossigeno; - pensare, sentire e volere sono le tre forze dell’anima che andrebbero assolutamente riequilibrate. Nella società di oggi, forse la cosa più difficile è proprio avere dei pensieri nobili, ai quali agganciare una emozione e compiere un’azione corretta. Alimenti basici Quali sono gli alimenti basici o alcalinizzanti? Tutti gli alimenti crudi di origine vegetale, dopo il metabolismo liberano nell’intestino tenue ceneri basiche, quindi il risultato finale è una alcalinizzazione dell’organismo. Tutti questi alimenti, forniscono quei minerali colloidali importantissimi per nutrire cellule e organi, e per neutralizzare gli acidi in eccesso. La cottura, ogni tipo di cottura, snatura questi minerali facendoli diventare inorganici e quindi di difficile assimilazione. Viceversa, tutte le proteine di origine animale (carne, pesce, uova, latticini), gli zuccheri, i cereali sono profondamente acidificanti (acido urico e sali urici, acido acetico e sali acetici, acido lattico….). Una alimentazione sana dovrebbe consistere nell’80% di cibi alcalinizzanti e per il 20% di cibi acidificanti. www.disinformazione.it