venerdì 30 settembre 2016

Mauro Biglino: Oltre i Limiti dell'Uomo 2016 - parte 8 di 8


Flavio Daniele: Oltre i Limiti dell'Uomo 2016 - parte 7 di 8


Fiorenzo Zampieri: Oltre i Limiti dell'Uomo 2016 - parte 6 di 8



Enrico Baccarini: Oltre i Limiti dell'Uomo 2016 - parte 5 di 8


Mauro Biglino: Oltre i Limiti dell'Uomo 2016 - parte 4 di 8



Flavio Daniele: Oltre i Limiti dell'Uomo 2016 - parte 3 di 8


Fiorenzo Zampieri: Oltre i Limiti dell'Uomo 2016 - parte 2 di 8


Enrico Baccarini: Oltre i Limiti dell'Uomo 2016 - parte 1 di 8





“Arrestare i vegani e premiare gli obesi”

“Arrestare i vegani e premiare gli obesi” La salute è malattia Marcello Pamio - 14 agosto 2016
Lo scrittore futurologo George Orwell scrisse nel 1948 nel suo più famoso romanzo “1984”: “La guerra è pace”, “La libertà è schiavitù”.
Per plasmare un’umanità nuova, fedele alle sue direttive, il Grande Fratello introduce una nuova forma di linguaggio, la cosiddetta neolingua. La neolingua é diventata realtà e chi controlla i mass media la utilizza per attuare un vero e proprio lavaggio del cervello.
Attraverso un lessico creato ad arte è possibile instillare in ogni suddito l’unica Verità, quella che il Partito (oggi diremo il Sistema) vuole.
Nella neolingua sono ammessi solo termini che abbiano un significato preciso, privo di potenziali sfumature: l’obiettivo é quello di rendere impossibile un pensiero critico individuale.
Tutte le parole sgradite vengono censurate e catalogate come “psicoreato”: in tal modo diventa impossibile anche solo pensare a un argomento “proibito”.
La neolingua é particolarmente espressiva nei nomi dei vari dicasteri governativi: il Ministero dell’Amore è preposto a imprigionare, torturare, rieducare chiunque mostri il minimo segno di eterodossia; il Ministero della Pace si occupa di guerra; il Ministero dell’Abbondanza stabilisce i razionamenti di cibo; il Ministero della Verità fa propaganda e cancella e riscrive la storia. Oggi a distanza di quasi settanta anni da quel romanzo, grazie all’onorevole Elvira Savino del Pdl, possiamo affermare che “La salute è malattia”.

La proposta di legge Si dice che al peggio non c’è mai limite, anche se certe volte viene difficile immaginare che si possa arrivare a tanto…
Ma di cosa stiamo parlando?
L’onorevole Elvira Savino (forzaitaliota) ha presentato una proposta di legge che rende penalmente perseguibile chi “impone o adotta nei confronti di un minore di 16 anni, una dieta alimentare priva di elementi essenziali per la crescita”.
Avete letto bene, non si tratta di una bufala o di un errore.
Se mai la legge dovesse essere varata (cosa di cui dubito fortemente) i genitori vegani saranno punibili con una pena che può arrivare ad un anno di reclusione.
L’obiettivo dell’onorevole è quello di proteggere i minori e impedire a tutti quei genitori ‘radicalizzati’ ed ‘estremisti’ di imporre ai figli un'alimentazione troppo restrittiva e priva di quegli elementi nutritivi essenziali per una corretta crescita e un adeguato sviluppo fisico e cognitivo.
Fin qui ci starebbe bene un TSO, ma l’apoteosi la raggiunge quando spara le sue ultime cartucce: “Ormai da anni - scrive la Savino nella premessa alla pdl - si è andata diffondendo in Italia la credenza che una dieta vegetariana, anche nella sua espressione più rigida della dieta vegana, apporti cospicui benefici alla salute dell'individuo”.
La legge proposta prevede la pena di reclusione fino a un anno per il reato-base, ma se dal fatto “deriva al minore una malattia o una lesione personale permanente, la pena è della reclusione da due anni e sei mesi a quattro anni”; se poi ne consegue la morte, “la pena è della reclusione da quattro a sei anni”.
Non perdo tempo, per ovvi motivi, a controbattere la pregnante ignoranza che trasuda da queste parole.
Gli studi scientifici pubblicati, le evidenze e la stessa osservazione clinica stanno da decenni confermando fuori da ogni ragionevole dubbio che un regime alimentare sano si basa su alimenti di origine vegetale.
Solo un povero ignorante o una persona in totale malafede che ha altri interessi in gioco può non sapere tali informazioni.
La Savino quindi dalla sua laurea in economia e commercio vorrebbe denunciare quei genitori che impongono un regime sano ai propri figli.
E una volta arrestati i genitori i figli dove li mettiamo in una bella casa-famiglia? Per ingrassare ulteriormente la mafia degli istituti privati, dove ogni ospite costa dai 70 ai 120 euro al giorno, per un giro di affari di oltre 1 miliardo di euro all'anno. Retta ovviamente pagata con i soldi pubblici.
Se non è follia questa!

Chi è Elvira Savino? Vediamo chi è l’onorevole a cui stanno tanto a cuore i bambini vegani…
Elvira Savino è una “ex compagna” visto che flirtava con Rifondazione comunista.
Fu persino candidata nel 1995 per il Prc alle comunali di Conversano, vicino Bari.
La sua scalata al vertice è cominciata nel 2005 quando conobbe il suo mentore Silvio Berlusconi. Da quel momento in poi il suo comunismo si è metamorfosato in neoliberismo.
Le strane vicende della vita…
Oppure c’è chi come "Il Fatto quotidiano" la reputa tuttora un’agente comunista in copertura infiltrata nel Pdl (1).
Non ci spingiamo a cotanta dietrologia, però è interessante il passato e soprattutto il presente dell’onorevole.
E’ stata indagata nell’ambito dell’inchiesta sulla mafia in Puglia e lei si professa ovviamente del tutto innocente ed estranea ai fatti.
L’obiettivo della magistratura era il clan del boss Savino Parisi, che ne esce di fatto demolito, ma in qualche modo vi rientra anche la bella deputata, salita agli onori delle cronache in passato per la sua amicizia con Berlusconi (2).
Elvira si è unita in matrimonio con l’imprenditore Ivan Campili a Roma nel 2008.
I due hanno avuto un figlio che sembra avere gravi problemi di salute, tali da giustificare nel sito personale un post dal titolo “Non sono una fannullona, sto curando mio figlio” (3), questo per spegnere le critiche di assenteismo.
La storia d’amore è finita anche se l’unione era stata benedetta da Silvio, l’Unto dal Signore in carne e ossa.
Tutto è bene ciò che finisce bene perché nella vita dell’onorevole Savino sembra vi sia già un nuovo amore: l’immobiliarista Luigi Carraro, figlio del senatore del Pdl Franco Carraro.
La cosa interessante è che Luigi Carraro è figlio di Sandra Alecce, figlia di Nino Alecce, nientepopodimenoché il proprietario dell’IFI (Istituto Farmacoterapico Italiano) (4).
Se il gossip verrà confermato, l’onorevole Elvira Savino risulta collegata con una industria farmaceutica….
Ora il quadro inizia a prendere forma!

Obesità e vaccinazioni L’onorevole signora Elvira Savino, nonché mamma, se volesse veramente fare qualcosa di utile nei confronti degli altri bambini, dovrebbe pensare di proporre decreti legge per arrestare tutti quei genitori che stanno facendo crescere bambini obesi malati o che li stanno danneggiando con massicce vaccinazioni pediatriche!
L’obesità è il vero problema, non il regime alimentare etico, rispettoso e soprattutto sano.
La Savino forse non sa che nei paesi ricchi la principale causa di morte non è la malnutrizione per difetto ma la malnutrizione in eccesso (5)
Ecco il triste primato italiano: il 24% dei bambini dai 6 ai 10 anni è in sovrappeso e addirittura il 12% risulta essere obeso!
A nessuno interessa di questi poveri bambini: forse l’obesità non fa audience, share, ma il vegan pare di sì.
Dovrebbe spiegarci l’onorevole Elvira Savino come mai si preoccupa tanto di quei rarissimi casi di bambini vegani amplificati ignobilmente da una vergognosa campagna mediatica (in cui è stato dimostrato che nessuno era veramente vegano) e non si preoccupa invece dei bambini obesi o danneggiati dai vaccini.
Come mai?
Oggi in Italia 1 bambino su 3 ha problemi seri di peso (stiamo parlando di 1.200.000 creature), ma questo per la Savino non è un problema: sono bambini onnivori quindi è tutto nella norma!
Se poi queste povere creature avranno (quasi sicuramente) il diabete, patologie dismetaboliche, cardiovascolari, respiratorie, ecc. è tutto normale.

Sul sito dell’ospedale Gaslini di Genova è scritto che il centro contro l’obesità infantile eroga 380 visite ambulatoriali l’anno più 375 ricoveri.
Il 46% dei bambini presenta altre problematiche come ipertensione, sindrome metabolica, ecc., tutte situazioni queste che oltre ad essere in sé già patologie, rappresentano un terreno fertile per lo sviluppo di malattie ancora più gravi, come i tumori e le malattie cardiovascolari (6).
Ora, dato che i vegani rappresentano l’1% della popolazione e i latto-ovo-vegetariani il 7% secondo i dati Eurispes 2016, assumendo che la prevalenza di queste patologie possa essere la stessa tra i diversi gruppi, dovremmo aspettarci che tra le prestazioni del centro per l’obesità infantile del Gaslini (in totale 755), l’1%, cioè 8 prestazioni siano erogate a favore di bambini vegani, il 7% cioè 53 a favore di bambini latto-ovo-vegetariani e il 92%, cioè 694, a favore di bambini onnivori (7).

Infine ricordiamo all’onorevole alquanto distratta che la carenza di Vitamina B12 e di Vitamina D colpisce sempre di più la popolazione onnivora.
Quindi la loro carenza tra le persone non è da imputarsi al regime vegano, ma ad altri fattori (malassorbimento intestinale; le coltivazioni chimiche industrializzate che hanno privato i terreni dei batteri che sintetizzano la B12, ecc.).
Quindi perché un simile accanimento mediatico e politico contro i vegani?
Che sia perché per l’Industria chimico-farmaceutica i bambini sani sono un serio problema, mentre quelli obesi e ipervaccinati saranno degli ottimi clienti?
Non vogliamo pensarlo, anche se vengono alla mente le parole di Andreotti trovate nella scatola nera che si portava appresso: “a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”…

L’onorevole Elvira Savino ha tutte le carte in regola per dirigere il Ministero della Malattia!

Note
1)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/11/elvira-savino-vita-sotto-copertura/590938/
2) Mafia pugliese: indagata anche Elvira Savino (Pdl)
http://www.polisblog.it/post/6307/mafia-pugliese-indagata-anche-elvira-savino-pdl
3)
http://www.elvirasavino.it/rassegna-stampa/savino-pdl-non-sono-fannullona-sto-curando-mio-figlio
4) Nuovo flirt per Elvira Savino. Scoppia l'amore per Luigi Carraro. Quale futuro per il Pdl di Conversano? http://www.conversanoweb.it/politica/3690-elvira-savino-luigi-carraro-flirt-pdl.html
5)
SSNV http://genitoriveg.com/dieta-vegana-assolta
6)
http://genitoriveg.com/dieta-vegana-assolta, fonte: “Obesità infantile: il centro del Gaslini è un’eccellenza nazionale”.
7) http://genitoriveg.com/dieta-vegana-assolta, fonte: “Obesità infantile: il centro del Gaslini è un’eccellenza nazionale”.

Soros e “Francesco” uniti nella lotta…

Soros e “Francesco” uniti nella lotta…Maurizio Blondet, 24 agosto 2016
Ormai da settimane ignoti hackers hanno messo in linea 2500 e-mail riservate fra Georges Soros, i dipendenti delle sue fondazioni – capeggiate dalla casa-madre, la Open Society Foundation e i riceventi dei suoi  doni. I media ne tacciono, perché sono ovviamente imbarazzanti. Si vede per esempio che lui ha dato direttive ad Hillary Clinton quando era segretaria di stato,  su una crisi in Albania (sic) e su come risolverla: direttive che Hillary ha seguito alla lettera. Si vede anche che alla campagna di Hillary ha versato 30 milioni di dollari, il che ne fa il maggior donatore singolo.
Ma non basta. Se una cosa risalta in queste mail, è la megalomania di questo  gran burattinaio. Non c’è area del mondo dove non finanzi attività (sovversive, o ‘filantropiche’); non una politica pubblica che non si proponga di ‘riformare’ in ogni parte del pianeta, sganciando soldi ai locali ‘riformatori’, che hanno sempre un carattere sinistroide e libertario. Megalomane e insieme,  micro-gestore  di tutta la realtà. 
Come abbiamo visto, Soros finanzia Arcigay in Italia, e Planned Parenthood (in Usa l’ente pro-aborto che l’hanno scorso s’è scoperto faceva commercio di organi di feti); ha pagato rivoluzioni colorate e l’opposizione ad Orban in Ungheria; istiga la giunta di Kiev a fare la guerra alla Russia; gestisce (attraverso apposite ONG) l’inondazione di immigrati in Europa, e  nello stesso tempo eccita organizzazioni di minoranze etniche latinos in Usa, allo scopo di far cambiare  la demografia dei collegi elettorali  in modo da favorire Hillary contro Trump. Per lo stesso scopo, paga organizzazioni razziali come Black Lives Matter (650 mila dollari) perché interrompano i comizi di Donald. Ha finanziato ripetuti tentativi di manifestazioni LGBT a Mosca, pagando le trasferte di celebri travestiti e sodomiti; in Europa, ha ‘gestito’ certe elezioni, facendo eleggere candidati favorevoli all’immigrazione senza limiti, e finanzia gruppuscoli che in Usa si battono non solo per il “diritto delle donne” e LGBT di entrare nelle unità combattenti, ma il dovere di allogarle in caserme unisex; o gruppi che stanno conducendo la meritevole battaglia per toilettes pubbliche per trans. Tutto in nome di un evidente scopo finale: la dissoluzione di ogni ordine, gerarchia e stabilità nelle società umane.
Poteva tal miliardario mancare di estendere le sue cure lobbistiche al Vaticano, dal momento della elezione di un “Francesco” così attivo nella dissoluzione. Dai documenti rivelati si scopre che Soros ha progettato subito di influenzare  il Vaticano “impegnando il Papa  sui temi della giustizia economica e razziale”.
Nel maggio 2015,  il consiglio direttivo in Usa della Open Society di  Soros prende un’iniziativa che viene così riferita:
Pope Francis Visit – $650,000 (USP)  – vengono cioè stanziati alla bisogna 650 mila dollari.  Segue  la veloce delineazione della strategia:
La prima visita di Papa Francesco in Usa a settembre  includerà una storica allocuzione al Congresso [un privilegio mai concesso ad alcun pontefice in un sistema politico ostile ai ‘papisti’. Ndr], un discorso alle Nazioni Unite, e una visita a Philadelphia   per “l’incontro mondiale delle famiglie”.  Per approfittare del momento, noi sosterremo le attività di PICO per coinvolgere il Papa sui temi della giustizia economica e razziale; useremo l’influenza del cardinal Rodriguez, primo consigliere del Papa, e contiamo di spedire una delegazione in Vaticano in visita,  a primavera o estate, per fargli sentire direttamente la voce dei cattolici di basso reddito in America”.
http://soros.dcleaks.com/view/?q=vatican&div=us
L’ente percettore dei soldi, PICO (People Improving Communities through Organizing)  è una organizzazione fondata da un gesuita, John Baumann, nel 1972. Baumann  faceva parte di una organizzazione creata nella Grande Depressione da un agitatore ebreo, Saul  Alinsky, che intendeva scatenare la rivoluzione socialista;  svanito il progetto, la PICO resta un movimento di estrema sinistra che unisce comunità su base ‘religiosa’  che si propone la redistribuzione della ricchezza, fra l’altro “mettendo leader religiosi nei consigli di amministrazione delle banche”.  Dio sa quanto il capitalismo americano abbia bisogno di redistribuire le ricchezze; potrebbe cominciare proprio Soros. Ma come il miliardario coniughi le aspirazioni di PICO con  i  finanziamenti miliardari che fa’0 ad organizzazioni per l’aborto, l’eutanasia, il ‘gender’, il matrimonio Gay e la distruzione della famiglia, è un mistero  che non abbiamo il modo di sviscerare.
Più interessante i rapporti cordialissimi che la Open Society Foundation di Soros, mostra di avere per il cardinale  Óscar Rodríguez Maradiaga;  honduregno, personaggio ambiguo nei suoi rapporti  (favorevoli)  con un potere golpista  nel 2010  in Honduras,   ragion per cui fu invitato  a Roma dalla  Comunità di Sant’Egidio a parlare sul tema: “Oltre la violenza e la povertà. Proposte di cambiamento per l’America Latina”.  Uomo di fiducia di El Papa, che lo ha elevato al ruolo di ‘coordinatore’  del gruppo di 8 cardinali da cui si fa’ affiancare nella ‘riforma della Chiesa”, ossia nel governo senza controllo – come si fa nei golpes sudamericani. In pratica è il capo della  Junta Suramericana che sta schiacciando, umiliando e terrorizzando la Curia.
Il direttorio della Foundation di Soros sottolinea la ‘intima amicizia” che El Papa mostra al cardinal Rodriguez  Maradiaga e del fatto che già adesso sta “usando la sua influenza” nel Vaticano per promuovere le idee più radicali sulla eguaglianza economica, che sono quelle che Soros caldeggia e propone (e piacerebbe sapere perché). Del resto è noto che  la Open Society finanzia gruppi cattolici di sinistra in Usa,e  insieme MoveOn org, un gruppo neocon  ferocemente anticattolico che pesca nella destra repubblica (attualmente preme sugli esponenti del  partito perché   depennino Trump come candidato..) e che si è distinto per una campagna calunniosa contro Benedetto XVI accusato di coprire i preti pedofili.
Ma ora c’è “Francesco” e tutto cambia.   
Attenzione: i progetti di influenzare EL Papa da parte di Soros sembrano perfino timidi, rispetto  all’ardimento mostrato da “Francesco”:  le mail  risalgono all’anno scorso, e ora la personalità  modernista (forse massonica)  del nostro è molto più chiara.  In ogni caso,  non va dimenticato che nel dicembre 2015 El Papa non ha esitato di farsi pagare da protagonisti dell’ideologia globalista la scenografica profanazione di San Pietro, su cui han proiettato gigantesche immagini di belve, scimmie e selvaggi – un trionfo della “natura” sulla cultura e sulla storia, dal titolo simbolico “Fiat Lux”, a segnalare che finalmente la luce del progresso illuminava l’oscurantismo clericale. Lo spettacolo osceno era stato pagato dalla Banca Mondiale, e specificamente dal suo programma per il terrore del riscaldamento climatico (bisogna ridurre le emissioni..), dal numero due della Microsoft Paul Allen e da una organizzazione chiamata Okeanos Fondazione per il Mare.  Ma per la Junta vaticana era semplicemente la celebrazione ed apoteosi della enciclica “Laudato Sì”, prima enciclica ambientalista mai emessa da un Papa, ma soprattutto quasi franca proclamazione della  speciale gnosi panteista-evoluzionista che è la vera fede di “Francesco”: un immanentismo che deve molto a Theilard De Chardin, per il quale Cristo essendosi fatto  materia,  ha divinizzato  non solo il genere umano ma l’intera natura. Onde El Papa esorta, come nuovo dovere cattolico, a sviluppare in noi la coscienza eco-New Age  “di non essere separati dalle altre creature, ma di formare con gli altri esseri dell’universo una stupenda comunione universale” (nº 220). Niente più accettazione della Croce, ma sì alla raccolta differenziata e al governo globale del clima.
“Fiat Lux”, finalmenteSecondo il vostro cronista, El Papa non ha certo bisogno di farsi suggerire programmi da Soros. Sta “conducendo” la Chiesa “per nuovi cammini”  ignorati dalla Chiesa e dal suo Fondatore per duemila anni. Bisognerà riparlarne. Qui sotto potete trovare qualche spunto essenziale sulla ideologia di El Papa:
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1294_Da-Silveira_Note_su_Laudato-si.html
Un’altra organizzazione  cattolica finanziata da Soros e nominata dai direttivo è la FPL ( Faith in Public Life); ad essa, con la donazione, vengono impartiti gli ordini. La FPL deve organizzare sondaggi per “dimostrare  che i votanti cattolici  rispondono con favore alla concentrazione del Papa sull’ineguaglianza di reddito”  e  una azione militante per convincere i cattolici “pro family”; che essere “pro-family” richiede affrontare il problema della iniquità economica. Il che è giustissimo, Non si vede però  che bisogno ci sia di pagare per ottenere sondaggi “a priori” favorevoli a una data tesi; e che un gruppo anti-capitalista sia finanziato riccamente dal più famoso speculatore dei nostri anni.
La Open Society ha anche un “advisory board”,  un gruppo di consiglieri fra cui appaiono giornalisti, anche importanti, come l’opinionista della Washington Post Danielle Allen, e Steve Coll, del  New Yorker. Il che può contribuire a spiegare come mai la  fuga delle email di Soros non ha fatto notizia in Usa: non è proprio comparsa nemmeno come breve di cronaca. Un altro motivo è che l’intera classe mediatica americana sta sostenendo la Clinton  con i  mezzi più vergognosi, abbandonando ogni minima pretesa di oggettività, e quasi suicidandosi in questa operazione, buttando al macero la propria reputazione, in modo – direi – terminale, come se non ci fosse un domani.
A che scopo tutto ciò?, si chiederà il lettore, a questo punto completamente smarrito – e con ragione.   Esiste tuttavia un possibile bandolo della matassa, che è utile tenere in mano nel groviglio delle donazioni di Soros. Si trova  nelle e-mail dove il  direttivo della  Open Society  segnala il pericolo rappresentato dal fatto che “La Russia cerca di aumentare la propria influenza nella vita politica europea”.  Bisogna assolutamente contrastare “il sostegno della Russia a movimenti che difendono i valori tradizionali”.  E’ non la “reazione” o “il populismo”, ma esattamente la Tradizione che viene qui indicata come il nemico – il nemico della Dissoluzione – da  stroncare. Per il progetto, si chiedono 500 mila dollari. Da aumentare per “bisogni imprevisti”.
http://russia-insider.com/en/dc-leaks-reveal-5th-column-soros-plan-counter-russian-foreign-policy-and-subvert-russian-traditional

Dimezzato il colesterolo!

Dimezzato il colesterolo! Le lobbies ringraziano
Marcello Pamio - 31 agosto 2016

Nel libro “La fabbrica dei malati” spiego nel dettaglio come avviene la creazione di milioni di nuovi malati ogni anno. Sto parlando di persone oggettivamente sane che diventano da un giorno all’altro malati da curare con farmaci e droghe. Sono i moderni schiavi dell’Industria farmaceutica.
Una delle strategie principe per la creazione di nuovi malati è proprio l’abbassamento dei cosiddetti “valori di normalità”, ossia quei parametri che stabiliscono se una persona è sana oppure no. Glicemia, trigliceridi, colesterolo, ipertensione, ecc.
Panel, gruppi di esperti rappresentati da baroni universitari, opinion leader (pagati profumatamente per la loro influenza tra i colleghi) si riuniscono in congressi e decidono le linee guida che saranno osservate da tutti i medici del mondo.
Stabiliscono quindi i famosi protocolli.
Una responsabilità enorme perché decidono se una persona è sana o malata.
Ovviamente la responsabilità va di pari passo con il livello di coscienza. Se infatti una persona non ha coscienza, non si pone alcun problema etico e morale nelle proprie valutazioni e decisioni, ed è certamente e più facilmente corruttibile dai soldi, dalla brama di fama e potere.

Le linee guida Le linee guida ufficiali per i livelli di colesterolo ematico stabilivano il limite massimo di 200 mg/dL (qualche laboratorio spinge per 190 mg/dL).
I range considerati normali: Hdl: 40 - 80 mg/dL; Ldl: 70 - 180 mg/dL; Colesterolo totale: 120 - 220 mg/dL.
La Società europea di cardiologia (ESC) si è riunita a Roma proprio in questi giorni stilando le nuove linee guida internazionali, rivoluzionando in basso (ovviamente) i parametri del colesterolo.
Secondo la casta dei cardiologi il limite massimo del colesterolo Ldl va dimezzato, senza se e senza ma. Non esiste più alcun dubbio, ne sono certi.
Fino a ieri le indicazioni variavano a seconda del rischio personale legato a vari fattori, quali la familiarità, le malattie cardiache e lo stato di salute, e comunque il colesterolo “cattivo” (Ldl) non doveva mai superare i 190 mg/dL.
Da oggi NON dovrà mai superare quota 100 mg/dL e attenzione non solo nelle persone a rischio, ma praticamente in TUTTE.
Una generalizzazione e massificazione assai rischiosa per l’uomo della strada ma molto interessante per chi produce le statine…
Abbassando il valore del colesterolo Ldl ovviamente si abbasserà tutto anche il colesterolo totale, creando decine di milioni di nuovi malati. Molto probabilmente il colesterolo totale diventerà di 180 mg/dL...
Tale abbassamento non è strano visto che il mantra dei cardiologi ortodossi è: “Abbassare il colesterolo il più possibile!”
Si arriverà al punto che non servirà più alcun limite massimo perché le indicazioni, i protocolli saranno quelli di abbassare il colesterolo sempre di più. Follia disumanizzante di una medicina interventista assai lucrosa.

Lo studio che contraddice Interessante è sapere che solamente due mesi fa uno studio pubblicato sul British Medical Journal affermava esattamente il contrario: il colesterolo alto non è un fattore di rischio per le malattie cardiache negli anziani!
Va precisato che il Bmj è uno dei pochissimi giornali accreditati, se non l’unico, sganciato dall’Industria chimica: non riceve finanziamenti e pubblicità diretta. Quindi è sempre stato una spina nel fianco dell’establishment.
Secondo lo studio, il colesterolo alto avrebbe un effetto protettivo contro diverse malattie tra cui il cancro.
Questa la conclusione di un gruppo internazionale di esperti che ha passato in rassegna 19 diversi studi sull’argomento condotti su 68.000 persone.
Quindi non sarebbe vero il legame tra alti livelli di colesterolo Ldl (il terribile colesterolo cattivo) e le malattie cardiache nelle persone sopra i 60 anni.
Infatti il 92% degli anziani con colesterolo alto ha vissuto a lungo o più a lungo di chi aveva livelli bassi di colesterolo!
E nel rimanente 8% della popolazione studiata non è stata trovata alcuna associazione.
Secondo i ricercatori pertanto bisogna “rivalutare la prescrizione di statine, i cui benefici sono stati esagerati”.
Tra le ricerche prese a sostegno ve ne sono due condotte su un campione complessivo di 140.000 persone, per 10 e 30 anni, che hanno rilevato un’incidenza più bassa di cancro in chi aveva il colesterolo più alto e una minore mortalità negli individui con una storia familiare di colesterolo alto.
Da una parte ci dicono che il colesterolo va abbassato sempre più, dall’altra che il colesterolo alto invece protegge l’uomo da malattie gravi, tra cui il cancro! Chi ha ragione?

Il nuovo farmaco che dimezza il colesterolo Ldl E’ assai interessante sapere cosa bolliva nella pentola dell’Industria chimica precedentemente al congresso della Società di cardiologia europea…
La pentola - esattamente come il cappello del mago - conteneva nuovi e miracolosi prodotti. Erano lì pronti per l’umanità.
Il CHMP, Comitato dei Medicinali per Uso Umano dell’EMA, ha espresso parere favorevole per evolocumab (Rephata), messo a punto da Amgen e alirocumab (Praluent) prodotto dalla Sanofi, i primi farmaci anticorpo monoclonali per il trattamento dell’ipercolesterolemia.
La coincidenza veramente sorprendente è che il valore del colesterolo Ldl con questi farmaci viene più che dimezzato, esattamente come le ultimissime raccomandazioni dei cardiologi europei.
Il mago questa volta ha superato se stesso.
I cardiologi per salvaguardare la salute pubblica decidono per il dimezzamento del colesterolo cattivo e miracolosamente sono pronti dei farmaci che fanno esattamente questo.
Ma cosa volete di più?
Ecco un esempio degli stupefacenti miracoli che avvengono in medicina.
Anche perché servono circa 10 mesi per la procedura di autorizzazione alla messa sul mercato da parte dell’ente preposto (FDA, EMEA, ecc.).
Sapete questo cosa significa? Era tutto calcolato da tempo.
Anche il prezzo di questi prodotti è veramente stupefacente…
La Amgen ha reso noto il prezzo al quale sarà venduto in alcuni paesi europei il Rephata (evolocumab): in Gran Bretagna il prezzo è di 340 sterline per una singola confezione (sic) che dura meno di un mese (28 giorni), equivalenti a circa 6780 dollari per un anno di terapia.
Meno della metà del prezzo fissato per il mercato americano dove costa la bellezza di 14.100 dollari. In Austria e Finlandia la terapia annuale costerà tra gli 8220 e i 8820 dollari. Nel nostro Paese devono ancora decidere.
Il Praluent costerà invece 13.200 dollari a paziente per un anno di terapia.
Un mercato ricchissimo grazie ai nuovi farmaci e soprattutto illimitato grazie al dimezzamento del colesterolo!
Chi pagherà il nuovo salasso? Ovviamente i Sistemi Sanitari Nazionali oramai sul precipizio dell’abisso…

Soldi ai medici e associazioniL'industria farmaceutica è finalmente obbligata a riportare on-line tutti i contributi versati ai medici, alle società scientifiche e alle associazioni di malati.
Finora tutto è sempre rimasto avvolto da un'ombra di mistero. A chiederlo il Codice di trasparenza della Federazione europea dei produttori.
Il giro d'affari è miliardiario.
I mezzi usati sono sempre i soliti: attraverso l'utilizzo di società scientifiche o ospedali dove lavorano medici e dirigenti, aziende che organizzano incontri, agenzie di viaggio, alcune associazioni di pazienti e chi si occupa della formazione. L'industria chimico-farmaceutica arriva a tutti i protagonisti della filiera, da chi stila le linee guida per l'uso dei farmaci, a chi li prescrive (i medici) e poi li assume (il destinatario della ricetta). Il tutto in modo perfettamente legale.
Novartis e Pfizer per esempio hanno versato contributi a rispettivamente 3.500 e 2.000 operatori della salute per congressi o "consulenze".
I contributi più importanti però arrivano alle "organizzazioni sanitarie", per mezzo di sponsorizzazioni o semplici "donazioni".
L'associazione degli ematologi ha ricevuto 170.000 euro dalla Jansenn e quella dei reumatologi 312.000 euro dalla Pfizer.
Ma guardo caso c'è anche l'associazione dei cardiologi che ha ricevuto 400.000 euro dalla Amgen, proprio quella dei nuovi farmaci contro il colesterolo...

Magie in camice bianco Il giochetto di prestidigitazione è sempre il medesimo?
In laboratorio producono una molecola chimica ben precisa (attenzione non un nuovo principio attivo, ma copie di altri già esistenti leggermente modificati), quindi preparano il medicinale e poi creano il problema sanitario, la malattia specifica per quel farmaco.
Il solito problema-reazione-soluzione.
Il problema è il colesterolo alto che va dimezzato, la reazione sono i congressi dei cardiologi, gli articoli (veline) alle agenzie stampa, e infine la soluzione è bella e pronta: i farmaci monoclonali! Meccanismo diabolicamente perfetto.

Il colesterolo è così pericoloso? Esistono tantissimi articoli (vedi link sotto) ben fatti su questo argomento, però un accenno è importante per capire di cosa stiamo parlando.
Mi baserò sul libro “Colesterolo: menzogne e propaganda” del cardiologo francese Michel de Lorgeril.
Per il ricercatore del CNRS il colesterolo è diventato il nemico numero uno nella prevenzione delle malattie cardiovascolari perché fa comodo a tutti: gli interessi economici in gioco sono enormi, soprattutto dopo l’arrivo delle statine.
Non è un caso che i farmaci anti colesterolo rappresentano uno dei più grandi affari del mercato sanitario mondiale.
Il colesterolo interessa anche le industrie agroalimentari con i loro prodotti presumibilmente anticolesterolo (margarine, yogurt, ecc.).
Va superata anche la distinzione tra colesterolo buono e cattivo perché si tratta di semplici idiozie. Vi sono studi clinici recenti che mostrano come l’aumento del colesterolo buono e l’abbassamento di quello cattivo non proteggono dalle malattie cardiovascolari.
La pistola fumante sono tutti quei pazienti in cura con statine che muoiono lo stesso (forse a causa dei farmaci) a seguito di attacchi cardiaci. Dove stanno la prevenzione e la protezione?

Quindi l’aumento del colesterolo non è di per sé una causa di problemi cardiovascolari.
Il colesterolo può essere letto come una alterazione dello stile di vita nei parametri biologici, vera e unica causa della malattie cardiovascolari.
Il colesterolo è un semplice indicatore di rischio. Tutto qua.
Tutti gli studi clinici pubblicati dopo il 2005 sono negativi sulla questione.
Il tasso di colesterolo si può ridurre con l’assunzione di farmaci (che bloccano la sintesi del colesterolo nel fegato), ma se contemporaneamente lo stile di vita non cambia, il rischio rimane lo stesso.
Se per esempio una persona continua a fumare, ad essere sedentaria, ecc. pensando di essere protetto dalla statina, essa andrà probabilmente comunque incontro ad un disastro.
E’ bene pertanto che le persone lo sappiano: le statine non forniscono alcuna protezione!
Abbassano il colesterolo senza alcun effetto sulla mortalità.
Molti studi sulle statine sono molto sospetti a causa del coinvolgimento delle industrie.
Infatti il programma ALLHAT del 2002, l’unico sponsorizzato da istituzioni pubbliche indipendenti e non dalle lobbies, non mostra alcuna protezione malgrado il colesterolo basso.

In ultima analisi le statine, presentate come la panacea per tutti i mali, hanno numerosi effetti collaterali.
Per le persone attive, sembrano influenzare la qualità della vita causando dolori muscolari e depressione, nel lungo termine esiste un aumentato rischio di cancro specialmente nelle persone con più di 60 anni.
Lo studio PROSPER del 2002 mostra maggior incidenza di cancro e numero di morti per cancro nei pazienti che usavano la pravastatina, rispetto alle persone senza trattamento.

Colesterolo e infiammazioni Il colesterolo è quasi del tutto endogeno, prodotto dal fegato.
Il corpo lo produce di riflesso quando vi sono infiammazioni in circolo.
Il problema quindi non è il colesterolo: esso sarebbe la soluzione che sta cercando di mettere in atto l’organismo per guarire.
Il vero pericolo è l’infiammazione delle pareti delle arterie e se questo viene ignorato (come fanno i medici), il colesterolo può accumularsi ostacolando il flusso del sangue verso il cuore o verso il cervello, sfociando in un attacco cardiaco o un ictus. La colpa ovviamente cadrà sul colesterolo.
Ma la colpa è del colesterolo che cerca di spegnere gli incendi o dello stile di vita che ha creato le infiammazioni?
Le fonti di infiammazione sono diverse. Quando nel corpo c’è un livello alto di ossidazione, contemporaneamente si attivano i radicali liberi.
Il colesterolo Ldl si ossida nel corpo grazie al consumo di grassi artificiali (margarine), oli parzialmente o totalmente idrogenati, oli vegetali prodotti a caldo, cibi geneticamente modificati, una dieta con molti zuccheri e cereali raffinati, alcool e tabacco.
Anche la presenza di metalli pesanti come mercurio (vaccini, amalgame, ecc.), alluminio (farmaci, vaccini, pentole, ecc.), piombo (benzine, vernici, ecc.), ecc. creano numerose infiammazioni.

A cosa serve il colesterolo? Va detto semplicemente che il colesterolo è di vitale importanza per la salute umana.
- Ogni singola cellula nel corpo è composta da colesterolo;
- il colesterolo aumenta l’integrità della membrana della cellula e fornisce alle cellule la necessaria robustezza e stabilità;
- ogni ormone steroideo è composto da colesterolo;
- la capacità del corpo di sintetizzare la vitamina D dipende dal colesterolo;
- il colesterolo è un antiossidante, uno spazzino dei radicali liberi e spegne le infiammazioni;
- i sali biliari, fondamentali per la digestione e l’assimilazione dei grassi, sono composti da colesterolo;
- il sistema immunitario necessità del colesterolo per riparare le cellule danneggiate;
- il colesterolo sostiene la memoria; ecc. ecc.

Ci sarebbero ancora tante altre informazioni importanti sul colesterolo.
Ma questo certamente basta per affermare che la pratica medica che cerca di eliminarlo dall’organismo con ogni mezzo è follia allo stato puro.
Chi ci guadagna in tutto questo non è certo l’uomo, il quale invece sarà sempre più schiavo del Sistema, sempre più ammalato, bensì l’Industria che spaccia droghe.
L’Industria che crea malati e che vende malattie!

Qualche articolo per approfondire:
“Colesterolo: il grande inganno” http://www.disinformazione.it/colesterolo_il_grande_inganno.htm 
“Il colesterolo” http://www.disinformazione.it/colesterolo5.htm 
“La verità sul colesterolo” http://www.disinformazione.it/colesterolo_verita.htm 


Ordina il libro “La fabbrica dei malati

GRAZIE BRUNO VESPA…

GRAZIE BRUNO VESPA…
Marcello Pamio - 22 settembre 2016

Ho sempre criticato i media mainstream in quanto vergognosamente servili al Sistema.
A tal proposito ho scritto anche un libro contro la televisione. Ma devo fare ammenda.
Devo ricredermi, anche perché l’umiltà di una persona è ammettere i propri errori e i propri sbagli.
Mi riferisco all’ultima trasmissione di Porta a Porta andata in onda martedì 20 settembre su Rai Uno e condotta magistralmente dal grande giornalista Bruno Vespa.
Tema della trasmissione “Cancro: le cure ufficiali aiutano a guarire o no?”.
Tra gli intervistati il sottoscritto e il dottor Paolo Rossaro.
Davo per scontato che si sarebbero sbizzarriti nei tagli e nelle censure, primo perché la trasmissione non va in diretta e secondo perché il tema è delicatissimo e smuove interessi enormi. Con mio stupore invece le cose sono andate diversamente…
Proprio per questo motivo voglio ringraziare pubblicamente Bruno Vespa perché è riuscito a portare un argomento ostico facendo passare una serie di messaggi molto importanti per la gente comune.
In studio vi era il direttore di un istituto tumorale di Milano, il presidente dei farmacisti e in collegamento la figlia di una povera donna morta che aveva rifiutato le cure ufficiali.
Il senso profondo della trasmissione non verteva soltanto sull’annosa diatriba chemio sì o chemio no, ma soprattutto sulla libertà di scelta terapeutica che oggi in Italia, nonostante le belle parole, non esiste.
Oggi infatti un medico è libero in Scienza e Coscienza di seguire un suo paziente che rifiuta le cure ufficiali? Se il medico segue le volontà dell’assistito, nel caso in cui le cose non andassero come sperato, è giusto che venga incriminato? Il consenso informato firmato da tutti i pazienti di fronte al medico curante serve legalmente o è semplice carta straccia? I protocolli oncologici che rientrano nella cosiddetta scienza basata sulle evidenze, che impatto hanno sulla salute dei malati e qual è il loro reale contributo nella sopravvivenza?
Tematiche molto impegnative e difficili da gestire anche per il principale canale Rai.
Il dottor Paolo Rossaro grazie alla sua quarantennale esperienza di medico di famiglia, ha lungamente e dettagliatamente spiegato quanto è importante il rispetto della persona, non del “paziente” o del “malato”, ma della creatura che si ha davanti; il rispetto poi delle scelte individuali sempre più spesso disattese. In pratica il rispetto totale per la Vita!
Rossaro è riuscito a portare all’attenzione dei milioni di telespettatori incollati davanti allo schermo l’importanza della parola, che se usata male può essere pericolosissima.
Quante diagnosi frettolose, fredde, distaccate e totalmente disumane vengono fatte ogni giorno? Per non parlare delle prognosi mortali: “lei ha 6 mesi di vita”, “le resta si e no 1 anno da vivere”, “se non fa la cura morirà”, ecc., le quali possono essere peggio della malattia stessa.
La parola può uccidere realmente e non solo metaforicamente, anche perché se le parole spengono la speranza non rimane più nulla se non l’oblio e la morte…
Quanti medici, abituati a vedere malati da mattina a sera, hanno perduto la loro umanità e la fondamentale capacità di saper ascoltare? Questo purtroppo accade quotidianamente nei reparti di oncologia, nei vari studi medici di importanti oncologi.
Ha riscosso molta attenzione da parte di Vespa invece tutto il discorso del dottor Rossaro sull’interazione tra la mente e il corpo. Oramai negare tale interazione significa non solo essere totalmente ignoranti, significa violentare l’essenza stessa dell’uomo, il quale è un essere complesso composto non solo da cellule e organi.
Infine il dottor Rossaro ha avuto anche il tempo di parlare di libertà di scelta terapeutica, la quale rientra nei valori sacrosanti sanciti dalla Costituzione della Repubblica italiana e dalla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo.
Il sottoscritto è stato invece stimolato dalla giornalista a parlare del business che ruota attorno al cancro.
Non ho potuto non dire con fermezza che si tratta del business per eccellenza, visto che stiamo parlando di una delle spese più cospicue per ogni sistema sanitario nazionale.
I farmaci chemioterapici costano più di ogni altro farmaco e le industrie lo sanno molto bene…
Il cancro è un business fantamiliardario.
Con il cancro ci guadagnano le industrie farmaceutiche, quelle che costruiscono apparecchiature, le cliniche e gli istituti oncologici, tutte le associazioni di ricerca e ovviamente gli stessi oncologi.
Se domani il cancro sparisse dalla faccia della terra a piangere sarebbero in molti!
L’aria in studio era così calda che Bruno Vespa ha ritardato a mandare la reclame perché voleva sapere se la chemioterapia serve a guarire o a ingrassare le casse delle lobbies.
Precisato che la chemioterapia rappresenta il guadagno massimo per le industrie chimiche, ho sottolineato che i protocolli proprio per questo motivo non si possono toccare, è un argomento tabù.
Il grosso problema è il numero crescente di persone che stanno prendendo coscienza su tematiche legate alla salute: a partire dall’alimentazione, passando per i vaccini e giungendo alle terapie oncologiche.
Obiettando alle vaccinazioni pediatriche il danno economico lo hanno sentito subito, ma se tale ammanco accadesse nell’ambito della chemio il risultato sarebbe devastante per le industrie. Ecco perché stanno correndo ai ripari organizzandosi in una vera e propria caccia alle streghe.
“Ma servono oppure no?” mi incalzava Vespa sempre più morboso.
A questo punto, prendendo la palla al balzo, ho citato lo studio osservazionale più imponente mai realizzato al mondo e pubblicato nel dicembre del 2004 dalla rivista Clinical Oncology.
Uno studio della durata di 14 anni su oltre 227.000 pazienti sui 22 tipi di tumori più diffusi.
Il titolo: “Contributo della chemioterapia citotossica alla sopravvivenza a 5 anni dei tumori in adulti” non lascia spazio a male interpretazioni.
Il presidente dei farmacisti sembrava seduto su dei tizzoni ardenti, avrebbe voluto alzarsi e andarsene ma non poteva….
Continuo con estrema calma dicendo che gli autori dello studio quando i dati erano incerti hanno deliberatamente stimato in eccesso i benefici della chemioterapia.
Nonostante questo, la conclusione ha fatto sbiancare Vespa e sobbalzare sulla sedia gli ospiti in studio: la chemioterapia contribuisce (qui ho alzato un po’ la voce per calcare la mano) alla sopravvivenza a 5 anni per un misero 2,3 % in Australia e un 2,1% negli Stati Uniti. Smarrimento in studio: nessuno aveva mai citato in tivù questi dati ufficiali sulla chemio.
Vespa già gongolava proiettando nella sua mente i titoli dei quotidiani del giorno dopo: “Prima in studio i capi mafia, ora da Vespa la chemio uccide più della malattia”.
Nessuno sapeva cosa fare e cosa dire, per cui approfittando del generale congelamento cerebrale ho aggiunto che molti medici continuano a pensare che la chemioterapia possa aumentare significativamente la sopravvivenza dal cancro, ma non è così e le prove non mancano.
Un secondo prima che Vespa lanciasse la pubblicità sono riuscito a porre la fatidica domanda: se la chemioterapia citotossica contribuisce nella sopravvivenza a 5 anni per il 2%, cos’è accaduto al rimanente 98% delle persone?
…Pubblicità….
Al rientro, a conferma di quanto detto, sparo l’ultima cartuccia a disposizione citando l’intervista fatta al responsabile dell’obitorio di un ospedale, che per motivi di privacy e di sicurezza non ho citato.
Alla mia secca domanda: “Quanti cadaveri arrivano da lei che hanno fatto la chemio?”, risponde con un lapidario: “almeno 9 su 10”…
Chiudo il mio intervento lisciando un po’ il pelo al conduttore, anche perché se lo merita.
Grazie Vespa per lo spazio che hai dedicato nella tua trasmissione a questo importantissimo argomento. Straordinario è anche il modo in cui lo hai trattato, lasciando parlare non solo gli esperti accademici, i professoroni spessissimo consulenti pagati delle multinazionali del farmaco, quelli che vivono con il mantenimento dell’attuale sistema, quelli che vivono grazie al cancro, ma hai lasciato parlare anche i Medici che sono in prima linea, quei Medici che in Scienza e Coscienza combattono ogni giorno per il bene dei propri assistiti.
Sei un faro che illumina la lunga e buia notte dell’informazione di Regime.
Mi metto a tacere dicendo che la Vita, aldilà dei numeri snocciolati dagli esperti sulle guarigioni (il 90-95% delle persone), ci sta raccontando cose che vanno in direzione contraria a quella che la scienza ufficiale e il mondo accademico vorrebbero farci credere. Si muore di cancro (o per le cure) e più di prima. Non lo dico io ma la Vita.
Fine. Titoli di coda.
Epilogo
Non posso crederci che sia andata così: ha finalmente fatto breccia la Verità!
Poi qualcosa m’ha destato svegliandomi dal sonno… Il pensiero è andato subito a Porta a Porta, a Bruno Vespa….e una scarica diarroica mi ha riportato alla triste realtà!
Sul water pensando a Vespa che sceglieva il titolo ho capito che il suo intento era far passare un messaggio occulto.
“Finte cure che uccidono”, perché "finte" e perché "uccidono"? Da decenni l’epidemiologia dimostra che con il tumore si sopravvive più a lungo quando non si fa la chemio o quando si intraprende una qualsiasi altra strada.
Poi mentre lo sciacquone faceva il suo ingrato compito, l’illuminazione: Vespa non ce l’ha con le cure complementari, anzi. Con quel titolo voleva avvisare spettatori e medici che nell’attuale paradigma ad uccidere non devono essere le finte cure ma quelle vere. E il motivo è prettamente economico.
Tutti prima o poi ce ne andremo nei mondi spirituali, ma la morte non dovrebbe essere accompagnata da vitamina C o peggio ancora da bicarbonato di sodio o da clisteri al caffè (col rischio pure di guarire). I costi sono risibili e per il PIL nazionale è meglio una dipartita grazie alle armi chimiche derivate del gas iprite (mostarda azotata vietata dalle convenzioni internazionali in guerra, ma legittima nella guerra al cancro) spendendo centinaia di migliaia di euro…
Solo così si può uscire dalla crisi.
GRAZIE VESPA!

domenica 4 settembre 2016

Chemioterapia ?


Chemioterapia, no grazie!

Tratto dalla rivista "Scienza e Conoscenza" -
www.scienzaeconoscenza.it 







Quanti oncologi si curerebbero con la chemio?

64 su 79 si dimostrano riluttanti!
Qualcuno si è mai chiesto se l'oncologo, in caso di bisogno, acconsentirebbe a farsi trattare con la chemioterapia? Sorpresa!...

Contrariamente alle nostre supposizioni - e anche se i media si guardano bene dal divulgarlo - esiste una grande sfiducia tra gli oncologi riguardo la chemioterapia. Da indagini e questionari si rileva che, ad esempio, tra gli oncologi americani 3 medici su 4 (il 75%) rifiuterebbero qualsiasi chemioterapia, a causa della sua inefficacia e dei suoi effetti devastanti per l'organismo umano.

Ecco alcune delle testimonianze di medici a riguardo:




"Il Dr. Hardin Jones, docente presso l'Università della California, dopo aver analizzato per molti decenni le statistiche relative alla sopravvivenza al cancro, ha tratto la seguente conclusione: [...] quando non sono curati, i malati non peggiorano, o addirittura migliorano." Le inquietanti conclusioni del Dr. Jones non sono mai state confutate". [Walter Last, "The Ecologist" vol 28, n. 2, marzo/aprile 1998].



"Molti oncologi raccomandano la chemioterapia praticamente per qualsiasi tipo di tumore, con una fiducia non scoraggiata dagli insuccessi pressoché costanti". [Albert Braverman, MD, "Medical Oncology in the 90s", Lancet 1991, vol 337, p. 901].




"I nostri regimi più efficaci sono gravidi di rischi, di effetti collaterali e di problemi pratici. Dopo che tutti i pazienti che abbiamo curato ne hanno pagato lo scotto, solo un'esigua percentuale di essi viene ricompensata da un effimero periodo di regressione tumorale, generalmente parziale". [Edward G. Griffin, "World Without Cancer", American Media Publications, 1996].




"Alcuni scienziati di stanza presso il McGill Cancer Center (McGill University, Montreal, Canada) inviarono a 118 medici, esperti di cancro ai polmoni, un questionario per determinare quale grado di fiducia essi nutrissero nelle terapie che applicavano. Fu loro chiesto di immaginare di aver contratto essi stessi la malattia e quale delle sei attuali terapie sperimentali avrebbero scelto. Risposero 79 medici, 64 dei quali non avrebbero acconsentito a sottoporsi ad alcun trattamento che contenesse Cisplatino - uno dei comuni farmaci chemioterapici che applicavano - mentre 58 dei 79 reputavano che tutte le terapie sperimentali in questione fossero inaccettabili, a causa dell'inefficacia e dell'elevato grado di tossicità della chemioterapia". [Philip Day, "Cancer: Why We're Still Dying To Know The Truth", Credence Publications, 2000].




"Il Dr. Ulrich Abel, epidemiologo tedesco della Heidelberg/Mannheim Tumor Clinic, ha esaustivamente analizzato e passato in rassegna tutti i principali studi ed esperimenti clinici mai eseguiti sulla chemioterapia [...].Abel scoprì che il tasso mondiale complessivo di esiti positivi in seguito a chemioterapia era scioccante in quanto, semplicemente, non erano disponibili da nessuna parte riscontri scientifici del fatto che la chemioterapia riesca a "prolungare in modo apprezzabile la vita dei pazienti affetti dai più comuni tipi di cancro organico." Abel sottolinea che di rado la chemioterapia riesce a migliorare la qualità della vita, la descrive come uno squallore scientifico e sostiene che almeno l'80% della chemioterapia somministrata nel mondo è priva di qualsiasi valore. Ma, anche se non esiste alcuna prova scientifica che la chemioterapia funzioni, né i medici né i pazienti sono disposti a rinunciarvi. [Lancet, 10 agosto 1991]



Tratto dal libro del dottor Tullio Simoncini(oncologo): Il cancro è un fungo

Fonte:
www.movimentoconsensus.org






 
 

la triste verità sulla chemioterapia

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I pericoli della chemioterapia

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Mauro Biglino 2016 - Conferenza integrale Mauro Biglino Senigallia, 09 aprile 2016 - YouTube

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Valdo Vaccaro: Blitz dei cc alle 7 del mattino. Trattato peggio di un CRIMINALE

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