domenica 15 aprile 2012

Libia. Qualunque cosa pensi, è sbagliata.

le contraddizioni della nostra tanto cara ed esportata democrazia

È vero che nessuno ha mai proposto una “no fly zone” in Cecenia, Palestina, Tibet e Birmania, ma non è un buon argomento da usare contro l’intervento in Libia. Se dite questo, in sostanza state dicendo che quello che sta avvenendo in Libia si può paragonare a ciò che sta succedendo, o è successo, nei paesi sopra citati. In più state suggerendo che in quei casi sarebbe stato giusto intervenire e di conseguenza state dicendo che è giusto intervenire in Libia. Perché se invece state sostenendo il contrario, cioè che nessuno deve intervenire in Libia poiché non lo si è fatto in altre situazioni in cui sarebbe stato giusto, state affermando che due errori fanno una cosa giusta.

Lo dico perché sono in diversi in questi giorni a incappare in questo errore, da Marcello Veneziani a Massimo Fini, da Giorgio Bocca a Nichi Vendola.

Gino Strada per esempio dice una cosa diversa. Cioè che non si dovrebbe intervenire mai, o almeno che non si dovrebbe intervenire mai militarmente, cosa con cui in linea di principio sarei d’accordo, da qui, seduto al mio computer. Mi chiedo però cosa mi sarei aspettato dalla “comunità internazionale” se fossi stato un ebreo nei campi di sterminio nazisti, un bosniaco nella Sarajevo assediata, un palestinese sotto le bombe israeliane a Gaza, un ceceno vittima dell’oppressione Russa, etc.

Vi avrei chiesto di restare a guardare mentre venivo trucidato?

Il fondatore di Emergency dice che l’intervento sembra divenuto una necessità perché non si è fatto niente prima. Ed è vero. Nonostante si sapesse chi era Gheddafi e cosa faceva si è continuato a farci affari e a baciargli le mani. Chi aveva veramente a cuore i diritti umani e le persone a cui vengono negati ha sempre protestato, inascoltato, per questo stato di cose, ma adesso si può tornare indietro nel tempo? Non credo. Dunque neanche questo è un argomento valido.

Personalmente mi trovo a disagio ad esprimere certezze in proposito ed invidio un po’ chi ne ha così tante, perché io resto convinto che anche un solo innocente rimasto ucciso sotto le bombe “alleate” sia un prezzo troppo alto da pagare per l’intervento e, allo stesso tempo, che anche un solo innocente rimasto ucciso dalle milizie di Gheddafi mentre restiamo a guardare sia un prezzo troppo alto da pagare per la “pace”.





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