domenica 15 aprile 2012

Confindustria, stupore e sgomento per le parole del ministro sugli esodati

In una nota, Confindustria ha risposto alle parole del ministro sulla questione degli esodati, rimbalzando la responsabilità: “Le imprese quando riducono il personale lo fanno solo per necessità – si legge -. Quanto poi ai costi del nostro sistema di Welfare, Confindustria ha già avuto modo di documentare al Ministro, proprio in occasione degli incontri per la riforma del mercato del lavoro, l’importante onere economico che le imprese sostengono per pagarsi gli ammortizzatori sociali. Se in un periodo di profonda crisi si cambiano le regole ‘in corsa’, è responsabilità di chi decide di cambiare le regole, prevederne le conseguenze. Se non lo si fa, non si può imputare alle imprese alcuna colpa”.Per Confindustria, “non si possono mettere in discussione gli accordi che, nel pieno rispetto delle leggi, imprese e sindacati hanno stipulato per attenuare gli impatti sociali derivanti dalla crisi. L’aver limitato l’applicazione del precedente regime previdenziale solo ad alcuni soggetti, senza darsi pensiero di tutti i lavoratori coinvolti nelle procedure di mobilità, è stata una scelta del legislatore, non certo delle imprese. Ora si tratta di trovare le risorse economiche per affrontare la questione e mettere la parola fine a quel balletto di numeri cui assistiamo in questi giorni. Con estrema chiarezza si deve dire che non si tratta di una concessione rispetto alle legittime sollecitazioni che giungono da lavoratori, organizzazioni sindacali e imprese, bensì di un atto dovuto”. “Il ministro – conclude la lunga nota di Confindustria – non ha necessità di individuare alcuna nuova soluzione normativa, visto che la riforma delle pensioni del dicembre scorso ha già affrontato e risolto la questione. Assicuri quindi, il ministro, la salvaguardia già concessa”.

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