Ucraina civili uccisi: le atrocità commesse da Kiev
L'intervista di Radio Capital a Mattia Sorbi, freelance italiano in Ucraina
Pubblicato il 05/09/2014 da
Ucraina civili uccisi: le atrocità commesse da Kiev
I media italiani iniziano ad accorgersi delle atrocità commesse dall’esercito ucraino nell’est del paese. A parlarne questa volta è un giornalista italiano, Mattia Sorbi, in un’intervista a Radio Capital: “Abbiamo assistito a scene raccapriccianti, di cadaveri che erano all’interno di carri armati ucraini e che penzolano sui fili della luce. I soldati ucraini sono tutti morti”, ha detto Sorbi.
Lo speaker di Radio Capital ha poi chiesto al reporter: “Le violenze non sono solo da parte dei filorussi?“. Il giornalista ha risposto: “Ci sono state fortissime violenze: addirittura che l’esercito ucraino ha fatto durante la ritirata alla popolazione locale. Perché dobbiamo parlarci chiaro… Bisogna dire che i fatti sanguinari sono stati provocati dall’esercito ucraino sulla popolazione. Adesso infatti la popolazione è fiera di questi ribelli”.
“Molte le violenze anche delle donne?“, gli ha chiesto ancora lo speaker di Radio Capital. “Sono rari episodi che si sono verificati, purtroppo, da parte dell’esercito ufficiale ucraino, che, ritirandosi e lasciando questa città importantissima di Lugansk ha compiuto atrocità sulla popolazione, disprezzandola. Questa è la verità”.
E la situazione a Donetsk è tranquilla: “Si tratta di percorrere strade molto grandi. E’ come vivere a Milano: è una città, Donetsk, di più di un milione di abitanti, completamente desertica, perché la gente è scappata. Ma quello che è in atto adesso è una vera e propria ricostruzione della città. C’è una pace e una tranquillità totale”.
“I ribelli stanno cercando anche di riconquistare Mariupol, che è uno sbocco importantissimo sul Mar Nero, mezzo milione di abitanti?”, chiede lo speaker a Sorbi, che spiega: “C’è stato uno scontro di prova, come si dice, un test dei checkpoint a Mariupol. I separatisti russi con l’esercito russo hanno provato ad attaccare il checkpoint ucraino. Una sorta di screzio, una sorta di provocazione, e l’esercito ucraino ha reagito molto bene a Mariupol e, avrebbe già abbattuto, mentre vi sto parlando, tre carri armati russi”.
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