lunedì 29 settembre 2014

E ci parlano di mozziconi d sigarette…

E ci parlano di mozziconi d sigarette…
29set

Oggi ho sentito la notizia che il governo scopertosi di avere del “senso civico” sta emanando una legge per quelli che buttano mozziconi di sigarette in strada. I cittadini di Roma sono avvertiti! Quindi con tale legge civica imparare ai cittadini a rispettare l’ambiente, di essere dei cittadini responsabili e civili.
Un momento: c’è un qualcosa che non mi torna. Rispettare l’ambiente… non inquinare l’ambiente… eppure lo stesso governo che non vuole mozziconi per strada ha acconsentito a questo:

BASILICATA, LAZIO, SARDEGNA, SICILIA, PUGLIA: IN UNA DI QUESTE REGIONI SORGERA’ IL DEPOSITO UNICO DI SCORIE NUCLEARI

Romadi Gianni Lannes –  Siete in errore se pensate alla Corsica. Il sito è stato già prescelto. Si tratta di un’isola con queste caratteristiche: bassa densità demografica, scarsa reattività sociale, asismicità. Ecco un aiutino: il territorio è soggetto ad innumerevoli servitù militari, e gli autoctoni sono considerati arrendevoli. D’altronde è da sempre una colonia dove sono stati sperimentati armamenti di ogni genere, in barba alla protezione sanitaria e alla salvaguardia ambientale. Certo, metteranno in atto la solita manfrina, e useranno come grimaldello i cosiddetti ecologisti di facciata, quelli che tacciono sulle scie chimiche. I giochi comunque, sono già fatti, come nella migliore dittatura di un belpaese, dove senza consultazioni elettorali si sono succeduti consecutivamente – grazie all’inciucio Napolitano – ben tre governi, in meno di tre anni. Il sistema di potere nazionale si è fatto furbo dopo averle buscate nel 2003. Questa volta non sembrerà un’imposizione calata dall’alto, ma sarà peggio. […]  A quanto pare, senza consultare la popolazione italiana, come sempre, facendola passare per una decisione tecnica, e dunque, apparentemente neutra, è stato già scelto il sito per ospitare il deposito unico di scorie radioattive. Così, tanto per rovinare la sorpresa al governo renzi, anticipo quali sono le regioni candidate all’insaputa dei residenti: Basilicata, Lazio, Sardegna, Sicilia, Puglia. Dal momento in cui l’Ispra pubblicherà i criteri passeranno 6 mesi, dopodiché la Sogin decreterà ufficialmente il verdetto, preconfezionato tuttavia in violazione della Convenzione europea di Aarhus, ratificata con legge statale numero 108 del 16 marzo 2001: stabilirà, appunto, il luogo fisico su cui sorgeranno i capannoni grandi quanto un campo di calcio e alti come un palazzo di 5 piani, in cui verranno ammassati 90 mila metri cubi di rifiuti nucleari.
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E ci parlano di mozziconi di sigarette…
 
Mariella
scorie nucleari italy2
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