mercoledì 11 marzo 2015

Banche e dittatura finanziaria


Scrive Angelo Santoro: Banche, carestia e “terrorismo” finanziario
Pubblicato il 12-01-2015

Banchieri spregiudicati ed ignoranti hanno provocato una crisi economica di proporzioni bibliche. Hanno pure pensato di applicare la millenaria pratica delle scatole cinesi non avendo la minima idea di cosa fossero, però gli piaceva l’idea che erano vuote: come i “derivati” del terrore! Inconsciamente hanno pensato di applicare il gioco delle tre carte, cioè il lavoro che molti di loro svolgevano sui banchetti negli Autogrill dell’autostrada prima di essere nominati presidenti di banche storiche, importanti, guidate prima di loro da uomini di grande valore come Guido Carli, che hanno speso la loro vita per dare un futuro di benessere al nostro Paese. Costoro, invece, ci hanno truffato, scippato i risparmi, ma ancora peggio hanno rubato il lavoro di tutti noi e delle generazioni a venire. Ogni tanto arriva qualche presuntuoso economista che ci racconta quello che avremmo dovuto fare e non abbiamo fatto: ma loro, i bancocratici, dove erano?!? Perdonatemi se mi ripeto erano impegnati a vendere i titoli spazzatura, così, tanto per darci una mano. In effetti lo hanno fatto, ce l’hanno messa la mano, ma sulle nostre terga! Il mondo occidentale non produce più, l’Italia men che meno. L’arroganza delle banche ha ucciso perfino la cultura millenaria della Grecia per un pugno di euro. Raccontiamo di delitti finanziari perpetrati a danno di vittime innocenti senza mai nominare gli assassini, quelli che hanno ucciso l’economia produttiva, a viso scoperto, mentre declinavano il verbo “fottere”. Sapete come si coniuga: io fotto, tu non puoi fottere, noi fottiamo?!? Si, proprio quello. Permettiamo ad aziende private, le banche, di farla da padroni su Stati sovrani. Intorno alla BCE si è creata una sorta di corte dei miracoli dove alcuni paesi, culle della cultura dell’Occidente come Grecia ed Italia, sono stati relegati al ruolo di accattonaggio. Uno scatto di orgoglio è indispensabile per riprenderci il ruolo che ci spetta, e rimettere così al loro posto questi finanzieri “terroristi” ed arroganti che stanno distruggendo l’economia del nostro Paese. Non sono i soldi che fanno girare il mondo (come si racconta nelle stanze dagli odori viziati), ma l’uomo e la sua intelligenza. Mandiamo a casa i furbetti del quartierino, che sono vivi e, mi dicono voci riservate, pure “vegeti”. Insomma, sono operativi alla grande, con i loro eredi più ignoranti che mai. Mandiamoli tutti al diavolo. Incluso il terrorismo finanziario, armato di tutto punto come Brancaleone da Norcia. Una farsa, però, che mette paura alle persone fragili, alle donne, ai vecchi ed ai bambini. Difendiamoli tutti. Perché difendendo loro difendiamo pure la nostra progenie ed il nostro futuro. E’ giunto ormai il momento di difendere e promuovere i valori veri della nostra vita e della nostra economia. Non virtuale ma reale. Fatta di terra, sudore e rispetto del lavoro. Solo così ne verremo fuori. L’economia di carta, intesa quella delle scartoffie e dei grafici al computer, produce solo arroganza, egoismo, arraffismo. Concentra la ricchezza e non la condivide. Questo sì che vale la pena combattere. Oppure morire per affermare le nostre convinzioni di gente per bene! Come nemici del “terrorismo finanziario”.
di Angelo Santoro

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