venerdì 3 ottobre 2014

ZAPATERO FA STRAGE DI CLANDESTINI

Ricevo e pubblico da Gaetano Saglimbeni - sito web gaetanosaglimbenitaormina - indirizzo e@mail
ZAPATERO FA STRAGE DI CLANDESTINI
ma in italia la sinistra non parla
le prime foto a sin. in alto mostrano due angolazioni della barriera protettiva
 
sotto a sin. feriti
 
nel centro sotto la caccia notturna
 
qui sotto la barriera e i resti sul filo spinato
Non hanno saputo nulla degli eccidi in Spagna i “protettori”
degli immigrati che sbarcano a migliaia sulle nostre coste?
 
3 Ottobre 2005
 
 Cinque morti e un centinaio di feriti tra i seicento africani che cercavano di raggiungere la enclave spagnola sulla costa marocchina. Il capo del governo di Madrid (idolo dei comunisti italiani) ha schierato l’esercito con l’ordine di sparare. Silenzio (vergognoso) di Prodi, Bertinotti, Fassino, Cossutta, Livia Turco.
 
In Italia strillano, si strappano i capelli e le vesti di dosso, i leader e militanti delle sinistre-Ulivo, se le motovedette della nostra Marina militare non fanno in tempo a salvare gli immigrati clandestini buttati in mare dalle “carrette” provenienti dall’Africa o se i locali di accoglienza sulle nostre coste e nell’isola di Lampedusa non sono sufficientemente capienti ed attrezzati per ospitare quella massa di disperati. E scendono in piazza, organizzano comizi, girotondi e fiaccolate, sparando ad alzo zero contro Berlusconi ed il suo governo di centrodestra. Si mobilitano anche i sindacati, organizzando scioperi immediati, costringendo i lavoratori a perdere giornate di lavoro ed a portare quindi meno soldi in famiglia a fine mese.
 
Ed in Spagna, cosa fa il compagno Zapatero, idolo dei comunisti di casa nostra? Lui, se le “carrette” dei potenziali immigrati si avvicinano alle coste spagnole, non manda le motovedette della Marina militare per soccorrere i disperati e portarli a riva, non spende i soldi dei cittadini per costruire centri di accoglienza più capaci e confortevoli. Il leader delle sinistre progressiste spagnole ordina immediatamente all’esercito di schierarsi a protezione delle coste, con l’ordine di sparare se qualcuno degli immigrati osa forzare lo sbarramento. Ed i militari sparano, uccidono.
 
E’ successo a Ceuta e Melilla, nella enclave spagnola sulla costa marocchina, dove sono affluiti, in aggiunta agli uomini della Guardia civil, ben due mila militari armati di tutto punto, per fronteggiare l’assalto di seicento disperati in quel che resta (una striscia di spiaggia con due grossi centri abitati) dell’ex Marocco spagnolo. Cinque i morti nei durissimi scontri, compreso un neonato, ed un centinaio i feriti. L’esercito del “pacifista” Zapatero, raccontano i giornali spagnoli, ha usato lacrimogeni, pallottole di gomma ed anche proiettili veri, che hanno colpito a morte. 
 
Ed i giornali italiani, quelli dei partiti della sinistra ed i quotidiani cosiddetti di informazione al servizio della coalizione cosiddetta progressista, cos’hanno scritto? “Liberazione”, organo di Rifondazione comunista, ha raccontato la strage in dieci righe, in seconda pagina, ignorando sia che fosse stato schierato l’esercito sia che qualcuno avesse sparato. “Circa seicento migranti”, ha scritto, “hanno cercato di superare il confine e nella calca sono morti in cinque”. Come dire che, a furia di spingere, si sono fatti male da soli e sono morti per questo, non per colpi di arma da fuoco. E “l’Unità”, in quindicesima pagina, spiega che a mandare l’esercito è stata Madrid, non il capo del governo e leader delle sinistre Zapatero, il quale è citato solo per aver dichiarato che la destra spagnola lo accusa di avere la “mano troppo leggera” con gli immigrati.
 
Quanto ai grandi giornali di informazione (sempre pronti a tuonare, in perfetta intesa con Prodi, Bertinotti, Fassino, Cossutta, Diliberto, D’Alema, Livia Turco, Pecoraro Scanio, contro i “razzisti” Bossi e Fini, autori della legge che regola la immigrazione clandestina e non autorizza certo i militari ad usare le armi), hanno liquidato la notizia (se non l’hanno addirittura taciuta) con qualche riga in più rispetto a “Liberazione” e “l’Unità”, ma senza calcare la mano sul compagno Zapatero, descritto come  “pacifista e progressista convinto, che fa della solidarietà umana uno dei princìpi fondamentali della sua politica, costretto a difendere, come è suo diritto-dovere, i cittadini spagnoli dagli assalti di immigrati non autorizzati”.
 
la piantina della zona. Ceuta è in alto, alla punta estrema del Marocco
 
E i grandi leader della sinistra? Silenzio assoluto, come se nulla, nella enclave spagnola dell’ex Marocco spagnolo, fosse accaduto. Per Prodi e compagni, chiaramente, il governo Berlusconi non ha alcun “diritto-dovere” di difendere i cittadini italiani dagli assalti di immigrati non autorizzati, le nostre porte devono essere aperte a tutti (anche ai delinquenti ufficialmente riconosciuti), e Bossi e Fini, con quella legge, altro non sono che “razzisti senza scrupoli, che calpestano i diritti umani dei poveracci e assolutamente indegni di vivere nel mondo civile”.
 
Penso a quello che sarebbe successo in Italia (ed avremmo letto sui nostri grandi quotidiani d’informazione, dal “Corriere della Sera” a “Repubblica”, oltre che sui giornali ufficialmente delle sinistre), se fossero stati militari italiani non dico ad ammazzare cinque immigrati clandestini (di cui un neonato) e ferirne altri cento, ma semplicemente a provocare  un graffio o una contusione non grave a qualcuno di loro. Le accuse di “razzismo” non sarebbero certamente bastate. Avrebbero chiesto immediatamente le dimissioni del ministro dell’Interno, il prof. Prodi e compagni, se non di Berlusconi e dell’intero governo.
 
Ma il compagno Zapatero, no, non si tocca: per le sinistre di casa nostra, non ha e non può avere alcuna colpa in quanto è successo nella enclave di Ceuta e Melilla. Lui è il leader sommo dei “progressisti” e “pacifisti” europei (preferito da Fassino e D’Alema al loro idolo di un tempo, il laburista inglese Tony Blair, oggi troppo amico di Bush e Berlusconi) e degli africani che vogliono entrare illegalmente in Spagna o nei territori ex coloniali spagnoli può fare anche una strage.
 
E’ un premier con licenza di uccidere, criticato duramente in Spagna e nel mondo (anche in Italia, dalle persone serie), ma tra i leader ed i militanti delle “illuminate” sinistre di casa nostra non scandalizza nessuno. Oltre a considerarsi i più bravi ed i più capaci, nonostante il crollo del sistema politico ed economico che hanno magnificato per decenni nella ex Unione sovietica e nei Paesi dell’Est, i comunisti (“ex”, “post” o comunque etichettati)  ritengono di poter dettare anche le regole del vivere civile. E lo fanno, con tanta arroganza e sfrontatezza. Senza alcun ritegno e, quel che è peggio, senza vergogna. 
Gaetano Saglimbeni 
 
La notizia originale dall'agenzia Reuters su Yahoo
Ma se volete altre notizie e vedere come sono state trattate qui ci sono alcuni link, è interessante per esempio leggere su Repubblica che le vittime sarebbero state causate dalla "calca", ma come si è generata la calca? Secondo Repubblica sarebbe accaduto a causa del tentativo di superare la barriera, ma sul fatto che i clandestini siano stati respinti a fucilate dalla Spagna: nemmeno una parola.  Però che ci sono stati morti sul versante marocchino e che qualcuno ha sparato, di questo c'è un vago accenno, lasciando che ognuno segua la guida del pensiero che si costruisce così:
morti in Marocco, spari in Marocco = responsabilità del Marocco.
Obiettività e libertà di pensiero, dove state di casa? In Italia e sui giornali schierati a sinistra, no di sicuro, leggere per credere.

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