06ago
di Carlo Mariano Sartoris (giornalista)
Seguo con attenzione il fenomeno del 2007. Ho un punto di vista privilegiato e una formazione culturale in grado di valutare le informazioni e dati. Il fenomeno è ormai sfacciatamente diffuso, ma l’opinione pubblica è disinformata e la stampa è colpevole (sono giornalista iscritto all’ordine). L’attacco all’Europa, ma non soltanto, e qui si aprono ben altri scenari, è anche e soprattutto di tipo economico.
Dopo aver fiaccato il paese Italia (settima potenza industriale) con manovre di disinformazione politica, separazioni di classe, saccheggi della nostra banca centrale di uno Stato che non è più un sovrano, dopo aver piegato l’industria prima con politiche contrapposte, poi con decisioni prese a Marrakech in occasione del mercato globale nel 1999, dopo aver dimezzato il valore della lira con l’introduzione dell’euro, è lecito pensare alle scie chimiche. Dapprima, tramite emissione a bassa frequenza hanno creato i terremoti in Emilia-Romagna, patria di prodotti di qualità e la piccola e media industria (la Ferrari è esente) e poi, il colpo di Stato politico, da quattro anni ha messo il paese nelle mani della triade, sottraendolo al diritto del voto popolare con la complicità della magistratura.
Oggi la manipolazione del clima sta mettendo in ginocchio l’agricoltura (l’Italia è il primo esportatore di vini di qualità e di formaggi egualmente superiori). Stranamente le bombe d’acqua si accaniscono sui luoghi di produzione dei prodotti di eccellenza e devastano l’ultima industria del bel paese: il turismo. Tutto questo può sembrare fantascienza ed è difficile parlarne, ma se facciamo attenzione: l’Alitalia la comprano gli emirati, le reti elettriche i cinesi, il marmo di Carrara una famiglia araba dal nome “inquietante”, e così via per tutto ciò che una volta era nostro quanto il mare. Altre ed eventuali si sommano.
di Franco Giusto (medico)
Questo nuovo scenario di strisce bianche nel cielo che ricordano figure geometriche o altro, sta divenendo un fatto ripetitivo a cui la maggior parte delle persone si sta abituando con o senza risposte. Se cerchi di dare una spiegazione secondo quanto hai acquisto attraverso documenti scientifici finora a disposizione, vai incontro alle reazioni più svariate dal sorriso sardonico, alla palpebra che cala per la sonnolenza di chi ti ascolta per educazione a chi gli leggi negli occhi ” questo deve essere diventato scemo “. Mi sono chiesto il perché e la risposta che mi sono dato l’ho trovata nel fatto semplice che non si possono dare spiegazioni a chi non le chiede e cioè a chi non è interessato all’argomento.
Purtroppo gli argomenti che piovono addosso ogni giorno alle persone sono veramente tanti e quasi tutti funesti per la sopravvivenza, e quello delle scie chimiche diventa un problema aggiunto non gradito. Ma questo giustifica solo in parte, a mio parere, il progressivo disinteresse verso tutto quello che ci sta capitando intorno e coinvolge. Ma la conoscenza responsabilizza e questo non è gradito a tutti. Certo che la conoscenza spesso ti pone anche di fronte a un tuo senso di impotenza riguardo le possibili soluzioni.
Cosa posso fare allora?
Personalmente ho trovato la risposta nel continuare ad informarmi correttamente e ad approfondire gli argomenti cercando poi di metterli a disposizione di coloro che vorranno esserne partecipi. Ricorda un po’ la legge dei vasi comunicanti. Certo è che ci troviamo a vivere un tempo di sofferenza globale che come reazione provoca individualismo, superficialità e un’indifferenza esasperata; un tempo dove i messaggi e le testimonianze di rispetto, onestà e ricerca della verità latitano alla grande. Ognuno è chiamato allora fare la propria parte e ritengo che ad ognuno prima o poi possa essere chiaro quale sia il proprio ruolo nella vita, al di là del compimento giornaliero delle funzioni fisiologiche che abbiamo ereditato dal mondo animale.
riferimenti:
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=scie+chimiche
Fonte: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/08/scie-chimiche-parola-di-un-giornalista.html
Nessun commento:
Posta un commento
artecultura@hotmail.it