Chiarito adesso che le scie chimiche sono un fenomeno reale, oltre misura pericoloso per il presente, ed ancora più pericoloso per il futuro da incubo che intorno ad esse si sta costruendo (clima manipolato, siccità, diffusione di epidemie artificiali, mancanza di sole per la coltivazioni, effetto serra, introduzione di alimenti geneticamente modificati, aumento delle malattie respiratorie e neurologiche, delle malattie auto-immuni, delle allergie, diffusione di pericolose nanofibre sensoriali che possono provocare terribili malattie) bisogna affrontare un nodo essenziale, ovvero l’impatto psicologico di questa operazione e la tendenza diffusa fra la gente di negare persino la più elementare evidenza.
Non posso dimenticarmi un giorno in cui è venuta a trovarmi una mia amica e sotto un cielo che veniva piano piano coperto da decine di scie persistenti continuava a negare che fosse possibile un piano così diabolico per avvelenare l’umanità: “non riesco a credere a tanta malvagità”. Queste parole sono state dette da una persona molto colta, docente di materie umanistiche in un Liceo, che sa benissimo cosa siano state le guerre mondiali, il bombardamento di Dresda e di Hiroshima, lo sterminio degli Ebrei, dei Kurdi, dei Palestinesi e di tante altre etnìe. Eppure non riesce a credere a tanta malvagità quando la vede diretta contro sé stessa e contro i propri cari, e piuttosto che aprire gli occhi in maniera tale da agire per proteggere sé stessa e gli altri preferisce non vedere e non pensare.
La gente preferisce spesso chiudere gli occhi piuttosto che vedere il male che ci sovrasta, come hanno fatto tanti ebrei durante i primi anni del regime nazista, i quali ignorando le parole scritte nero su bianco da Adolf Hitler nel Mein Kampf sono rimasti intrappolati in Germania continuando a ripetersi frasi del tipo: “io sono tedesco quanto sono ebreo, non possono farmi del male”, “io ho combattuto per l’esercito tedesco nella prima guerra mondiale e sono stato persino decorato, non oseranno colpirmi”, “gli ebrei hanno collaborato attivamente alla costruzione di questa Germania, nessuno si potrà permettere di mettere in atto certe minacce”.
Il risultato di questo incredibile auto-inganno (di cui si trova testimonianza nei romanzi autobiografici scritti da ebrei scampati all’olocausto) è stato che intere famiglie invece di fuggire quando erano ancora in tempo per evitare la persecuzione sono state fagocitate dai campi di concentramento.
Anche io all’inizio non volevo credere troppo alle scie chimiche, ho cercato per un po’ di negare a me stesso che la realtà fosse così grave (è psicologicamente comprensibile) ma poi non sono riuscito a continuare ad ingannare me stesso. Ho cercato per un po’ di tempo di pensare che non tutte fossero scie chimiche, che quelle “evanescenti” fossero normali scie di condensa, che ce ne fossero più in USA che in Italia, che fosse un esperimento temporaneo … ma purtroppo tutte queste ipotesi consolanti sono state successivamente smentite dai fatti. Descrivo quanto accaduto a me (e più in generale questo meccanismo psicologico del tutto umano) in questo articolo: per non chiudere gli occhi.
In genere non vogliamo renderci conto della malignità del potere, è preferibile pensare di vivere in un mondo migliore, è difficile essere coscienti di vivere in un mondo nel quale il potere (tutti i poteri) cospira per avvelenarti, controllarti, schiacciarti sotto il suo dominio. Ma la cosa più dura da digerire del progetto delle scie chimiche è che ti costringe a rimettere in discussione la tua visione del mondo, e spesso ti costringe a rimettere in discussione la tua vita stessa.
Se prima pensavi che qualche partito, di destra, di sinistra o di centro, potesse prendersi cura del tuo futuro e portare avanti le tue rivendicazioni adesso ti trovi di fronte ad un panorama nel quale il silenzio e la complicità di tutti i partiti è evidente (a parte qualche caso isolato di parlamentari che nella scorsa legislatura hanno fatto delle interrogazioni parlamentari). Ti trovi di fronte ad un governo Berlusconi sotto il quale sono iniziate le scie chimiche, ad un governo Prodi sotto il quale il progetto è stato notevolmente intensificato, un nuovo governo Berlusconi sotto il quale l’intensificazione viene mantenuta tale e quale (poi vedremo gli ulteriori sviluppi). Ti trovi di fronte alla conferma che destra e sinistra non solo cospirano per mantenere (e nascondere) i profitti illegali del signoraggio bancario, ma anche per avvelenare l’aria che respiri.
Se prima avevi fiducia nella medicina ufficiale, o nell’azione di denuncia di qualche gruppo ambientalista, o nell’onestà degli scienziati, adesso ti trovi in un mondo in cui il silenzio (ma molto più spesso la complicità) della scienza e della medicina ufficiale e delle associazioni ambientaliste (dal WWF alla Legambiente) è oltremodo sospetto. Ammesso e non concesso (come affermano governo e militari del servizio meteorologico dell’aeronautica) che quelle che vediamo siano solo scie di condensa, dal momento che oscurano spesso e volentieri il sole impedendo che le piante traggano da esso il loro nutrimento, ci sarebbe da allarmarsi e da dire ALT, FERMIAMO QUESTI VOLI! E invece niente, il silenzio più totale, che è prova di una sostanziale complicità.
Il tentativo di non credere al progetto di avvelenamento globale portato avanti con le scie chimiche è l’espressione di un meccanismo psicologico ben noto e descritto anche dall’ottimo David Bloor nel suo libro La dimensione sociale della conoscenza (Raffaello Cortina editore, 1994, un libro di sociologia della scienza). Traggo da un altro sito le seguenti considerazioni che si possono applicare benissimo al fenomeno delle scie chimiche, ed al tentativo delle persone di negarne l'esistenza.
La teoria della Dissonanza Cognitiva, di Henry Gleitman.
Tratto da Basic Psychology, Norton 1983 - “Cognitive Consistency”, traduzione a cura di Martini.
Lo studio Asch (Solomon Asch, 1956) ha mostrato che cosa succede quando ci sono incoerenze serie tra le proprie esperienze (e le credenze basate su di esse) e quelle raccontate da altri. Ma supponiamo che l’incoerenza sia all’interno delle esperienze, credenze e azioni della stessa persona. Molti psicologi sociali credono che questo scatenerà una qualche tendenza generale a ricostruire una coerenza cognitiva - a reinterpretare la situazione in modo da minimizzare qualsiasi incoerenza incontrata. Secondo Leon Festinger, questo accade perché ogni incoerenza percepita tra i vari aspetti della conoscenza, dei sentimenti e del comportamento instaura uno stato interiore di disagio - dissonanza cognitiva - che la gente cerca di ridurre tutte le volte che le è possibile (Festinger, 1957). (...)
Un esempio viene fornito dallo studio su una setta che aspettava la fine del mondo. La fondatrice della setta annunciò di aver ricevuto un messaggio dai “Guardiani” dello spazio profondo. Un certo giorno ci sarebbe stata un’inondazione enorme. Si sarebbero salvati solamente i veri fedeli, che sarebbero stati raccolti a mezzanotte del giorno prefissato da dischi volanti (...). Il Giorno del Giudizio i membri della setta si riunirono in attesa del cataclisma annunciato. L’orario previsto per l’arrivo del disco volante arrivò e passò, la tensione cresceva con il passare delle ore. Alla fine la leader della setta ricevette un altro messaggio: Il mondo era salvo come premio alla fiducia dei fedeli. Ci furono scoppi di gioia, e i credenti diventarono più fedeli che mai (Festinger, Riecken and chachter, 1956).
Visto il fallimento di una profezia così precisa, ci si sarebbe aspettati l’opposto. Una contraddizione di un evento preannunciato dovrebbe presumibilmente portare all’abbandono delle credenze che hanno condotto a quella previsione. Ma la teoria della dissonanza cognitiva dice altrimenti. Con l’abbandono della convinzione che ci fossero i Guardiani, la persona che una volta l’aveva creduto avrebbe dovuto accettare una dissonanza dolorosa tra lo scetticismo attuale e le sue precedenti credenze e azioni.
La sua precedente fede sarebbe ora apparsa estremamente sciocca. Alcuni membri della setta erano andati così lontano da perdere il lavoro e spendere tutti i loro risparmi; senza la fede nei Guardiani azioni del genere avrebbero in retrospettiva perso tutto il loro significato. Alla luce dei nuovi eventi, la dissonanza sarebbe stata insopportabile. Fu ridotta di significato con il credere nel nuovo messaggio che sosteneva la convinzione originale. Dal momento che altri membri della setta lo accettarono senza indugio, la convinzione venne addirittura rafforzata. Ora potevano pensare a se stessi non come a dei matti, ma come a risoluti e leali membri di una banda piccola e coraggiosa la cui fede aveva salvato il mondo.
Insomma tutti noi che all’inizio non vogliamo credere all’esistenza delle scie chimiche per non dovere mettere in discussione tutto ciò che eravamo, la nostra interpretazione del mondo, le certezze che ci guidavano, le cose che davano senso alla nostra vita, le nostre speranze in un futuro (se non migliore almeno decente) ci comportiamo un poco come questi fedeli che aspettano i “Guardiani” cercando di adattare in ogni modo possibile la nostra interpretazione della realtà alle nostre credenze ed alle nostre speranze. E chi ci governa, ci avvelena quotidianamente conosce benissimo la psicologia di massa e fa di tutto per utilizzare certi meccanismi, facendo spuntare come funghi i cosiddetti “debunker” (disinformatori) che scrivono sui media, sui giornali, che tengono conferenze per spiegare a noi tutti che ciò vediamo sono solo scie di condensa.
Nei commenti a questo articolo ne potete vedere uno in azione e potete notare i soliti mezzi utilizzati da certa gente: screditare la persona che afferma l’esistenza delle scie chimiche senza portare dati che smentiscono l’evidenza osservabile da tutti nel cielo, e raccontare (che balla colossale!) che anche 20 o 30 anni fa si vedevano queste scie persistenti nel cielo, che anche una volta erano così frequenti. Forse con qualcuno questi mezzi funzionano, ma con chi ha più di 40 anni, o con chi vive continuamente a contatto della natura ed osserva frequentemente il cielo il risultato è molto diverso. Una confutazione delle argomentazioni di questi "sostenitori delle scie di condensa" la potete leggere e scaricare qui.
Quello che cerano di fare certe persone è suggerirci un metodo per ridurre il disagio psicologico, per ridurre appunto la dissonanza cognitiva: offrono una finta via d’uscita alle nostre ansie ed alle nostre paure, è come se mettessero davanti a delle persone affamate un succulento piatto di cibo. Ma fate attenzione, quel cibo è avvelenato, e se non vi preoccupate adesso per il disastro in atto forse vivrete qualche mese più sereni, ma vi ritroverete poi di colpo coinvolti nell’incubo di un mondo in cui tutto va a rotoli. Voi potete anche accettare nel vostro cuore le menzogne, psicologicamente molto deliziose, propinate dai mass media e dai debunker, ma non per questo allontanerete il disastro ambientale in atto con tutte le sue conseguenze catastrofiche.
E allora attivate correttamente la vostra memoria, ricorrete alla memoria delle persone anziane, guardate le foto del cielo dei vecchi album di fotografia, le foto delle nuvole dei vecchi libri di scienze, interpellate la memoria storica dei contadini e dei pastori, e vi renderete conto che esiste la prova indelebile di un passato in cui non c’era traccia di quelle scie, di quelle orrende “velature”.
32 - La cospirazione occulta si rivela nel cielo
L’osservazione delle scie chimiche nei nostri cieli quindi ci costringe a prendere atto di cose a cui molti non volevano credere (o non volevano credere fossero arrivate fino a questo punto) a credere che manovre occulte legate a cospirazioni sotterranee, gestite da società segrete come quelle della P2, o da strutture militari super segrete come Gladio possano essere alla base del reale meccanismo di gestione del potere su scala nazionale e più in genere su scala mondiale.
A credere che sia stato messo in piedi un sistema incredibile di propaganda e di lavaggio del cervello che passa anche attraverso messaggi indirizzati ai bambini più piccoli per instillare in loro l’idea che quelle scie bianche degli aerei siano una normalissima realtà. A credere ad una rete di complicità fra potere, magistratura, esercito, forze dell’ordine, mass media, scienza e medicina istituzionale (dove sono quelli del CNR e dell’ASL, non sanno più fare le analisi dell’aria e dell’acqua?).
A questo punto ci sarà sempre qualcuno che penserà nonostante tutto “non è possibile che ci siano queste scie chimiche, perchè altrimenti ci dovrebbe essere una cospirazione troppo vasta, perchè altrimenti dovrei credere ad un mondo troppo malvagio”. Questo non è un ragionamento logico accettabile, non è assolutamente un ragionamento (per assurdo) corretto.
Se la proposizione A ha come conseguenza la proposizione B, e la proposizione B non è vera, allora possiamo dimostrare (col metodo della dimostrazione per assurdo) che neppure A sia vera. In questo caso la proposizione A è “esistono le scie chimiche”, la proposizione B è (per esempio) “esiste una cospirazione di vastissime proporzioni”. Per dimostrare che le scie chimiche non esistono dovremmo quindi dimostrare l’inesistenza di una vasta rete cospirativa; in mancanza di tale dimostrazione il ragionamento non è accettabile.
Come si fa a dimostrare che non esiste una rete cospirativa? Non dico supporre che non esista, ma dimostrarlo? Per altro si può benissimo mostrare (quanto meno per induzione) la plausibile esistenza di tale rete (basta informarsi su massoneria, Gladio, P2, i link per gli approfondimenti sono disponibili nella versione on-line del dossier): la cospirazione è già stata svelata in più di un’occasione, l’unica incognita può essere sulla vastità e sulla ramificazione delle strutture cospirative. Per altro noi siamo a conoscenza solo di quelle trame oscure che sono state scoperte dalle indagini svolte da alcuni magistrati particolarmente testardi e coraggiosi, ed è facilmente ipotizzabile l’esistenza di tante altre strutture cospirative segrete che nessun magistrato scoprirà mai (anche perchè ci vuole un bel coraggio ad indagare su persone così potenti che non ci pensano due volte ad assassinarti, come è successo al giudice Occorsio.)
Immaginatevi se i fisici nucleari avessero utilizzato lo stesso tipo di ragionamento quando hanno osservato sperimentalmente la diffrazione di elettroni e protoni (un fenomeno fino ad allora osservato solo in relazione ai fenomeni ondulatori). Se quel tipo di ragionamento fosse ammissibile allora anche i fisici sarebbero stati autorizzati a dire: osserviamo la diffrazione degli elettroni, ma la diffrazione avviene solo per le onde, quindi, ragionando per assurdo si dimostra che la diffrazione degli elettroni non esiste!
Le cose però non vanno in questa maniera così, la diffrazione degli elettroni e dei protoni è un esperimento cardine che porta alla definizione di un modo radicalmente nuovo di descrivere la struttura intima della materia, ovvero alla scoperta delle leggi della meccanica quantistica. Infatti il ragionamento è errato perché per negare la proposizione “esiste la diffrazione degli elettroni” portando come prova il fatto che “la diffrazione avviene solo per le onde” dobbiamo utilizzare un’asserzione implicita (non dimostrata e non dimostrabile), ovvero quella che elettroni e protoni siano particelle puramente materiali (corpuscoli localizzati ed impenetrabili). Dal momento che non è dimostrabile che elettroni e protoni siano particelle puramente materiali, e dal momento che la diffrazione è stata osservata ripetutamente senza ombra di dubbio, la logica vuole che si cambi punto di vista proprio sulla materialità, localizzabilità, impenetrabilità delle particelle sub-atomiche.
Dal momento che vengono rilevate continuamente scie anomale, impossibili da inquadrare nel fenomeno “scie di condensa di vapore degli aerei” e dal momento che tale fenomeno è comprensibile solo alla luce di una vasta rete cospiratrice e di una malvagità sostanziale dei nostri governanti, la logica vuole non che rigettiamo le osservazioni sperimentali affermando “quello delle scie chimiche è un problema inventato”, ma che eventualmente cambiamo punto di vista sul potere che ci governa.
In realtà un pensiero di un certo tipo (“non possono esistere le scie chimiche perchè altrimenti ci sarebbe una vasta rete cospirativa”) è semplicemente il frutto del desiderio di non dovere credere né a tale progetto di avvelenamento né all’esistenza di una struttura di potere così malvagia e così dannatamente raffinata.
L’osservazione delle scie chimiche può costringerci a cambiare idea sulla politica (complicità di gran parte delle istituzioni e dei politici), sulla scienza (troppo scienziati asserviti e complici), sui mass media (che disinformano e mentono), sulle associazioni ambientaliste (latitanti), sui rapporti tra le nazioni (le varie nazioni che sembrano contrapporsi sullo scenario mondiale di fatto collaborano allo stesso piano criminale, dall’USA alla Russia passando per Cina, Cuba e Venezuela, tutti paesi irrorati da aerei cisterna) e persino sulla validità di molte terapie mediche convenzionali (abbiamo ormai compreso che lo scopo di questo sistema che ci opprime è quello di farci stare male, non di guarirci, e poi il complice silenzio della quasi totalità dei medici è altamente indicativo). Probabilmente è difficile vivere in un mondo completamente diverso da quello che si sperava che fosse, da quello che si credeva che fosse. Ma il mondo non è quello che vogliamo, e se vogliamo un mondo diverso adesso dobbiamo avere il coraggio di abbandonare tutti i nostri vecchi schemi mentali e costruircene in fretta di nuovi. Non è facile, lo so, è faticoso ed urtante dal punto di vista psicologico. Ma si tratta di scegliere letteralmente fra la libertà e la schiavitù, fra un futuro di vita ed un futuro di morte; il prezzo da pagare è un doloroso cambiamento di atteggiamento e di schemi mentali, forse anche la delusione che si prova per tante cose in cui si credeva, in cui si riponeva fiducia, e che magari hanno dato un senso alla nostra vita precedente, ma quello che si può ottenere in cambio di un tale processo doloroso è soprattutto la speranza di un futuro migliore. Non c’è nessuna speranza per il nostro futuro se chiudiamo gli occhi di fronte al male, solo se lo guardiamo in faccia possiamo combatterlo. Iniziamo ad aprire gli occhi e farli aprire a tutti quelli che ci circondano.
Se volete approfondire l’argomento e comprendere come funzioni la rete cospirativa globale vi consiglio la lettura del libro di Marcello Pamio Il lato oscuro del Nuovo Ordine Mondiale (Macro edizioni, Cesena 2004) e la lettura degli articoli introduttivi del blog Novo-ordo o gli altri articoli del mio sito sullo stesso argomento.
33 - Non tutto il male viene per nuocere?
Per quanto possa sembrare assurdo non è detto che tutto questo male, orribile, incommensurabile male venga per nuocere. Certo l’angoscia cresce di pari passo con la coscienza del fenomeno, la paura non è facilmente esorcizzabile, ma è anche vera un’altra cosa, che l’approssimarsi di grandi pericoli, di grandi malattie, di tempi difficili, è una prova che può stimolare (in tempi molto rapidi) un percorso di crescita interiore, di maturazione, di presa di coscienza tanto degli abissi quanto della potenzialità del bene; in breve bisogna prendere coscienza che nel gioco della vita il dolore ha un suo significato e reagire ad esso non solo cercando di porvi rimedio, ma anche accettando l’opportunità che ci viene data per cambiare in meglio.
Io sono cambiato tanto in questi mesi, e non solo per il dolore e l’angoscia che si sono impadroniti spesso della mia anima, ma anche perchè ha imparato in tempi rapidi quali sono le cose realmente importanti nella vita, e quali invece diventano così relative da sembrare ridicole: di fronte al pericolo incombente della distruzione dell’ecosistema terrestre cosa può conservare ancora un valore: i soldi, il ruolo sociale, l’immagine pubblica, le comodità domestiche, il cibo appetitoso ... No, niente di tutto questo, le cose che hanno un vero valore, quelle che realmente danno un senso alla vita sono e restano sempre quelle più autentiche come l’amore, l’amicizia, la condivisione, la compassione, il dono di se stessi agli altri, il sorriso autentico, la comprensione, il perdono.
Anche i miei gusti musicali sono cambiati, ed in questi tempi ascolto sempre più spesso la sublime musica dei grandi compositori di musica classica.
Ma il grande inganno, la grande cospirazione la cui prova è visibile ormai da mesi nei nostri cieli può anche aprire gli occhi su un sistema di inganni e di menzogne e fare capire come nel mondo sarebbe possibile realizzare un paradiso in terra sia dal punto vista socio-economico che psicologioco-spirituale. L’inganno delle scie chimiche non è in fondo diverso dall’inganno ormai secolare secondo il quale la fame che uccide centinaia di milioni di persone è una casualità a cui non si riesce a porre rimedio. Basterebbe cambiare il sistema dei crediti internazionali, del neocolonialismo delle multinazionali, abituarsi a ridurre almeno del 50% il consumo giornaliero di carne (in modo da utilizzare i cereali per sfamare le persone e non per nutrire animali da macello) ed il problema della fame nel mondo si risolverebbe in pochi anni se non in pochi mesi. L’inganno delle scie chimiche non è molto diverso dall’inganno della “scienza ortodossa”, del ridicolo scientismo riduzionista secondo il quale i poteri della mente ( o anima, spirito, coscienza se preferite chiamarla così) sono tutte frottole. Come quei poteri sono sotto gli occhi di chiunque li voglia vedere (l’esistenza dei cosiddetti poteri extrasensoriali è stata comprovata da numerosi esperimenti rigorosissimi e verificata persino dal premio Nobel per la fisica Brian Josephson), così le scie chimiche sono sotto gli occhi di tutti quelli che vogliono alzare gli occhi al cielo; gli uni e gli altri vengono accuratamente nascosti dal sistema di potere.
Se vogliamo possiamo quindi anche scoprire il potere della mente (o se preferite chiamatela anima,spirito,coscienza) di ogni uomo, scoprire l’interconnessione non-locale (ovvero istantanea, non mediata da onde elettromagnetiche o altri simili supporti di trasmissione) fra esseri viventi, la possibilità di auto-guarigione psichica/mentale/spirituale dei nostri corpi.
Non si tratta di fantascienza, ma di una serie incredibilmente lunga di esperimenti scientifici pubblicati anche su illustri ed accreditate riviste specialistiche, realizzati con la collaborazione e supervisione di illustri scienziati (molti dei quali fisici); potete leggere la dimostrazione scientifica della realtà del cosiddetto paranormale leggendo l’appendice 6 del dossier.
E non è impensabile l’idea che il progetto delle scie chimiche sia connesso anche alla volontà di impedire all’uomo di esplorare queste sue potenzialità e di metterle a frutto per liberarsi dalla schiavitù del potere che ci manipola. Immaginate una moltitudine di esseri umani che utilizzi i propri poteri psichici per creare un mondo di pace, concordia ed armonia; potrebbe essere destabilizzante per quel manipolo di criminali che detengono il potere. E forse i nanosensori di cui siamo ormai saturi hanno anche lo scopo di inibire la nostra visione intuitiva tramite la quale potremmo vedere molto più chiaramente la realtà per quella che è.
Lo ripeto, non sto parlando di fantascienza, ma di scienza avanzata; la scienza contemporanea sta portando verso queste scoperte, ed altre ancora più sensazionali. Sono sempre di più le prove indiziarie che la morte come fine della vita fisica non significhi necessariamente una fine dell’individuo e della sua coscienza (testimonianze scientifiche rigorosamente controllate sulle esperienze di pre-morte hanno mostrato la sopravvivenze della coscienza di una persona clinicamente morta).
Insomma, non disperate, il potere della mente (incredibile per me solo pochi anni fa pensare cose simili, io così attaccato ala visione “razionalista-scientista” del mondo) potrebbe essere un fattore chiave nella costruzione futura di un mondo migliore se riusciamo ad evitare o a sopravvivere all’incombente apocalisse.
Per altro se riuscissimo a far volgere al cielo gli occhi della gente potremmo dimostrare tangibilmente a tutti la dimensione della cospirazione globale che ci ha manipolato finora e far toccare con mano a tutti quanto tutta la classe politica sia marcia, potremmo persino ingenerare nella gente un cambio di coscienza. Ma per fare questo bisogna spiegare non solo il male della cospirazione, ma mostrare loro anche il bene che deriva dallo svelamento delle menzogne.
Non bisogna chiedere alla gente di abbandonare le false certezze imposte dal potere per scoprire solo un mondo di angoscia, di paura, di sopraffazione, ma anche per guadagnare la prospettiva di un mondo futuro che potrebbe assomigliare per molti aspetti ad un paradiso in terra.
Io ho scoperto ormai che non esistono malattie incurabili, ma che una corretta dieta e con dei metodi terapeutici naturali si può sempre riguadagnare la salute. Proprio grazie ai consigli di alcuni amici impegnati a denunciare le scellerate scie chimiche ad esempio ho quasi debellato una trentennale forma di rinite allergica (la semplicissima soluzione è consistita nel bere quasi due litri di acqua al giorno), e grazie alla mia testardaggine nel trovare un rimedio naturale ho di recente sconfitto una grave forma di psoriasi (anch’essa ufficialmente “malattia incurabile”) con un cambiamento di dieta, l'assunzione di fermenti lattici, magnesio ed estratto di semi di pompelmo.
Per chi fosse tentato di farsi prendere dallo sconforto oltre ai libri già citati consiglio vivamente la lettura del libro di Gregg Braden L’effetto Isaia (Macro edizioni), un libro di speranza pur nella coscienza di una possibile imminente apocalisse (non sono un seguace fanatico di Braden, ma a volte i suoi libri forniscono utili illuminazioni).
Chi infine avesse la tentazione di non credere alle scie chimiche perché non crede ai poteri ESP è avvertito ancora una volta che questo è un giochetto psicologico e non un ragionamento logico; potete anche non credere all’esistenza di tali poteri della mente, ma ciò non toglie validità alla mole di dati fin qui scritti come prova del criminale progetto delle scie.
Troppo comodo negare le scie chimiche basandosi sull’affermazione che non esiste il paranormale, sia perchè manca il nesso causale (si può avere ragione su un argomento e torto su un altro), sia perché tale affermazione è poco più che un pregiudizio inculcato a forza dai mass media e dalla scuola, sia perché pseudo-ragionamenti del tipo “il prof Penna non è credibile riguardo alle scie chimiche in quanto crede alla telepatia” sono basati sull’ipotesi che la telepatia non esiste: siete pronti a fare degli esperimenti per provare con certezza che non esiste nessuna forma di telepatia? Attenzione che non è un compito facile …
Immaginate per altro di incontrare una persona che vi mostri le prove documentate di un terribile delitto, ed immaginate che questa persona sia induista (mentre voi non lo siete); cosa fareste allora, non credereste alle prove che vi vengono mostrate solo perchè provengono da chi ha un credo religioso diverso dal vostro? Insomma non fate lo stupido errore di non credere alle scie chimiche solo perchè non siete convinti dell’esistenza dei fenomeni paranormali.
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