venerdì 9 gennaio 2015

STRAGE DI PARIGI: FENOMENOLOGIA DELLA MENZOGNA ISTITUZIONALE

Gianni Lannes – STRAGE DI PARIGI: FENOMENOLOGIA DELLA MENZOGNA ISTITUZIONALE
08gen

false flag
false flag
di Gianni Lannes
Chi è STATO? La strage nella sede del settimanale Charlie Hebdo, mi ha fatto tornare in mente l’incipit di un film di Sidney Pollack del 1975: I TRE GIORNI DEL CONDOR. Perché colpire un giornale di satira che critica il potere, un genere di i 3 giorni del condor espressione comunicativa ormai in via di estinzione quasi ovunque, soprattutto in Italia? Se sono stati i cosiddetti “terroristi islamici” secondo la maldestra versione delle autorità, perché proprio il 7 gennaio e non il 6 o il 25 dicembre? Sono stati assassini politicamente corretti e hanno rispettato la festa religiosa sacra per antonomasia al Cristianesimo?
La menzogna è l’indiscussa protagonista del discorso pubblico contemporaneo. Il potere delle parole è decisivo per la costruzione e il consolidamento del consenso sociale. Gli eventi attuali vengono organizzati in funzione della loro rappresentazione e proiezione mediatica. La sequenza automatica di questa perversa dinamica del potere è la seguente: evento, orrore, nemico. Per dirla con Derrida «la mediateatralizzazione è parte integrante dell’evento e concorre a determinarlo». Lo spettacolo, ovvero il messaggio finale è rivolto ai cittadini-spettatori-consumatori.
L’obiettivo è instillare la paura nell’opinione pubblica, mettendo repentinamente in campo misure straordinarie per difendere la presunta sicurezza e l’ordine pubblico. La dinamica è classica: distogliere l’attenzione generale da altri temi.
L’altra faccia della messa in scena è proprio quello che viene relegato – da chi controlla i mass media – fuori scena. Ad una verità strombazzata a reti unificate e standardizzata, corrisponde una verità taciuta. Verità rimossa equivale a verità negata. Oggi, anziché censurare una notizia, si può ottenere il medesimo effetto limitandosi a distorcerla.
Tema cruciale: informazione, o meglio disinformazione pilotata, vale a dire embedded, ed infine belligerante. C’è per caso in cabina di regia qualcuno che canta fuori dal coro? Non mi pare.
Tutto è iniziato a New York l’11 settembre 2001. Rammentate l’auto-attentato del governo a stelle e strisce, smascherato negli States da ricercatori liberi e indipendenti, anche se poi nell’Italietta delle banane c’è qualche paparazzo di moda italidiota che si è appropriato di farina altrui. L’operazione in macabro stile serviva ad invadere l’Iraq, fare strage degli autoctoni, bambini inclusi, ed infine rapinare il petrolio.
Inoltre, adesso, l’informazione è tramite e amplificatore dell’ideologia dominante. Essa si basa su luoghi comuni, su cliché e su metafore. L’insieme dei pregiudizi rappresenta la cornice concettuale entro cui si collocano le singole informazioni degli eventi. Sono queste griglie sociali sovraordinate a strutturare l’esperienza individuale per la moltitudine, vale a dire il senso comune. Prendete il caso delle stra-evidenti scie chimiche: quando i fatti non si adattano a tali schemi preordinati, sono questi ultimi a prevalere e i fatti vengono ignorati. In sostanza: schemi falsi di lettura della realtà hanno conseguenze molto significative e durature, dell’affermare cose non vere su un singolo avvenimento.
L’idea folle dei padroni del vapore è quella di far passare nella mente di ogni persona, che tutti gli immigrati sono potenziali terroristi. Per la cronaca, l’inventore della guerra di civiltà è il politologo nordamericano Samuel Huntington. A livello nostrano la vulgata razzista e xenofoba è quella che si rinviene negli ultimi scritti di Oriana Fallaci. La paura è la più potente arma di controllo delle masse. Gli illuminati sono i nemici del genere umano, ovvero di chi vuole schiavizzare l’umanità sotto un nuovo ordine mondiale. I musulmani sono nostri fratelli e nostre sorelle.
Pubblicato da Gianni Lannes a 10:59
Fonte: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2015/01/strage-di-parigi-fenomenologia-della.html 

______________________________________________________________________________________________________
Sommando la data dell’attentato 7+1=8   –   2+0+1+5=8   Significato del nr 8: nella cabala simboleggia la giustizia, quindi uccidere qualcuno significa fare giustizia
Fonte: http://paolofranceschetti.blogspot.it/2008/09/lomicidio-rituale-e-le-difficolt-di.html

Nessun commento:

Posta un commento

artecultura@hotmail.it