09gen
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2 giugno 1992
Lo yacht della famiglia reale inglese in quell’anno tenne un “convegno sulle privatizzazioni” cui erano stati invitati “cento uomini d’affari, economisti e opinion leader italiani”. Tra questi MARIO DRAGHI (che allora era direttore generale del Tesoro e della Confindustria), GIULIO TREMONTI, MARIO MONTI, BONINO EMMA, GIULIANO AMATO, vari esponenti della famiglia AGNELLI, il presidente della Banca Warburg HERMAN VAN DER WYCK, il presidente dell’ Ina LORENZO PALLESI, JEREMY SEDDON direttore esecutivo della Barclays de Zoete Wedd, il direttore generale della Confindustria INNOCENZO CIPOLLETTA e decine di altri manager ed economisti internazionali. Oltre ad essi erano presenti i rappresentanti delle maggiori realtà imprenditoriali e bancarie italiane: “i presidenti di Eni, Agip, Snam, Alenia e Banco Ambrosiano, alti funzionari dello Stato e l’ex ministro del Tesoro NINO ANDREATTA, tutti invitati dalla regina ELISABETTA in persona.
Tutti invitati in quel convegno – tenutosi dieci giorni dall’uccisione del magistrato Giovanni Falcone nella strage di Capaci – un vero e proprio “complotto anglo-americano” per saccheggiare l’economia nazionale, mentre l’opinione pubblica era catalizzata dalle vicende di Tangentopoli/Mani Pulite che facevano emergere la corruzione della classe politica italiana.
In quel particolare tempo in cui si svolsero tali sporchi accadimenti simili a quelli che stiamo vivendo ai giorni nostri (MAFIA CAPITALE, il popolo Italiano nauseato dei politici corrotti, del governo, speculazione finanziaria indotta dalle banche che hanno chiamato crisi), fu comunque innegabile in quel tempo che dopo il seminario sul panfilo Britannia si diede un forte impulso alle privatizzazioni. Ad esempio, dopo un mese, venne varato il Decreto Legge del 11 luglio 1992, n. 333, che trasformò in Società per Azioni le aziende di Stato IRI, ENI, INA ed ENEL, per poi procedere, l’anno successivo, alla dismissione di numerose partecipazioni detenute dal Tesoro italiano.
Fonte delle informazioni dell’anno 1992 prese da Qui
Anno 2015, il “complotto anglo-americano” per saccheggiare l’economia nazionale italiana prosegue nel suo esecutivo. L’attuale governo è il governo delle “privatizzazioni”. A fine mandato o forse prima, il premier ITA 2015 lascerà il posto a uno degli artefici del “saccheggio” made Italy che prese parte in quel convegno chiamato col nome in codice “British Invisibles”. Apettatevi un DRAGHI come prossimo premier italiano! (Deve terminare ciò che ha iniziato)
2 giugno 1992
Lo yacht della famiglia reale inglese in quell’anno tenne un “convegno sulle privatizzazioni” cui erano stati invitati “cento uomini d’affari, economisti e opinion leader italiani”. Tra questi MARIO DRAGHI (che allora era direttore generale del Tesoro e della Confindustria), GIULIO TREMONTI, MARIO MONTI, BONINO EMMA, GIULIANO AMATO, vari esponenti della famiglia AGNELLI, il presidente della Banca Warburg HERMAN VAN DER WYCK, il presidente dell’ Ina LORENZO PALLESI, JEREMY SEDDON direttore esecutivo della Barclays de Zoete Wedd, il direttore generale della Confindustria INNOCENZO CIPOLLETTA e decine di altri manager ed economisti internazionali. Oltre ad essi erano presenti i rappresentanti delle maggiori realtà imprenditoriali e bancarie italiane: “i presidenti di Eni, Agip, Snam, Alenia e Banco Ambrosiano, alti funzionari dello Stato e l’ex ministro del Tesoro NINO ANDREATTA, tutti invitati dalla regina ELISABETTA in persona.
Tutti invitati in quel convegno – tenutosi dieci giorni dall’uccisione del magistrato Giovanni Falcone nella strage di Capaci – un vero e proprio “complotto anglo-americano” per saccheggiare l’economia nazionale, mentre l’opinione pubblica era catalizzata dalle vicende di Tangentopoli/Mani Pulite che facevano emergere la corruzione della classe politica italiana.
In quel particolare tempo in cui si svolsero tali sporchi accadimenti simili a quelli che stiamo vivendo ai giorni nostri (MAFIA CAPITALE, il popolo Italiano nauseato dei politici corrotti, del governo, speculazione finanziaria indotta dalle banche che hanno chiamato crisi), fu comunque innegabile in quel tempo che dopo il seminario sul panfilo Britannia si diede un forte impulso alle privatizzazioni. Ad esempio, dopo un mese, venne varato il Decreto Legge del 11 luglio 1992, n. 333, che trasformò in Società per Azioni le aziende di Stato IRI, ENI, INA ed ENEL, per poi procedere, l’anno successivo, alla dismissione di numerose partecipazioni detenute dal Tesoro italiano.
Fonte delle informazioni dell’anno 1992 prese da Qui
Anno 2015, il “complotto anglo-americano” per saccheggiare l’economia nazionale italiana prosegue nel suo esecutivo. L’attuale governo è il governo delle “privatizzazioni”. A fine mandato o forse prima, il premier ITA 2015 lascerà il posto a uno degli artefici del “saccheggio” made Italy che prese parte in quel convegno chiamato col nome in codice “British Invisibles”. Apettatevi un DRAGHI come prossimo premier italiano! (Deve terminare ciò che ha iniziato)
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