Qualcuno in questi giorni ha acceso qualche riscaldatore ionosferico? Il freddo di oggi non è per niente naturale!
29gen
Oggi, 29 gennaio 2015 Annoto che si sta verificando un anomalo freddo. Un freddo in funzione da microonde. Per caso qualcuno ha acceso qualche riscaldatore ionosferico da irradiare onde Elf nella atmosfera riscaldandola in modo da modificarla in modo da creare un freddo artificiale, quindi indotto? Sono da due giorni che si verifica che nella prima mattinata (6,30) ci alziamo dal letto sudati, non fa freddo (annoto che viviamo in una ambiente privo di riscaldamenti)*, e nonostante questo non si sente freddo la mattina e ci laviamo e vestiamo senza battere i denti, ciò che accadeva anni precedenti in questo periodo. Il freddo lo sento artificiale, sembra da frigorifero… non so come spiegarmi… freddo indotto che si sovrappone all’ambiente che ci circonda ma di certo non un freddo naturale. E’ causato, indotto da qualche riscaldatore ionosferico, lo sento. Non mi importa cosa qualcuno penserà di me per quanto sto dicendo: annoto lo stesso nel mio blog questa anomalia che sento. Non è un freddo normale. State caricando i cieli? Tempeste estreme in arrivo? I riscaldatori ionosferici quali H.A.A.R.P. / M.U.O.S. e simili nella funzione, sia fissi che mobili, possono manipolare il clima: alzare di molto le temperature o abbassare di molto le temperature creando una condizione atmosferica estrema come gelo, grandinate e potenziati temporali nevosi… Con la geoingegneria clandestina l’uomo militare gioca a fare “dio” manipolando il clima a suo piacere a danno di persone e territori. Il clima è cambiato, ma per mano degli uomini che usano la geoingegneria clandestina per manipolare il clima tramite riscaldatori ionosferici che irradiano onde Elf nell’atmosfera riscaldandola, modificandola in modo da creare la condizione perché si formino tali estremi eventi atmosferici. Un giorno di tutto questo vostro “operare”, ne renderete conto. Anche coloro nell’ambito dell’informazione pubblica che hanno il dovere di informare ma che non lo fanno sapere rendendosi così dei complici.
Mariella *Chi può capire la differenza tra il freddo naturale e quello “indotto artificialmente” da riscaldatori ionosferici? Persone che non sono “abituati” ai riscaldamenti in casa. Coloro che non hanno condizionatori d’aria, climatizzatori… Sanno e “ricordano” il vero freddo o il vero caldo.
Su La Testa! – L’ITALIA IMPORTA AMIANTO DALL’INDIA
30gen
L’asbesto è cancerogeno: uccide chiunque a distanza di anni. E si sa, a livello scientifico, almeno dal 1930. eppure la legge legge italiana (257) che mette al bando – in teoria – la lana delle salamandre risale al 1992. Purtuttavia, secondo gli accertamenti del pm Raffaele Guariniello della Procura della Repubblica di Torino, lo Stivale nel 2012 ne ha acquistate ben 1.040 tonnellate dall’India. Non è tutto. Nell’ex Belpaese – secondo le stime ufficiali – ci sono ancora più di 40 milioni di tonnellate di amianto a perdere, distribuito in tutte le Regioni, nessuna esclusa. Insomma, un pericolo terribile che incombe su tutti noi.Basta una sniffata per ammalarsi e morire. Fonte: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2015/01/litalia-importa-amianto-dallindia.html Il caso Marò accadde proprio nell’anno 2012
Su La Testa! – QUIRINALE: LOTTERIA ITALIA A STELLE E STRISCE
30gen
di Gianni Lannes I giochi sono già preconfezionati da tempo e mandano in onda la solita farsa per gli allocchi, condita dallo stantio odore della massoneria. Chi sarà il dodicesimo governatore dell’ex Belpaese per conto di Washington, Londra e Tel Aviv? «Sergio Matterella è un personaggio positivo. E’ un simbolo della lotta alla mafia. Punto su Mattarella, oggi lui è il candidato del Pd» parola del democristiano Matteo Renzi. Orbene, il predetto Mattarella, per la cronaca della memoria corta, è stato ministro della difesa sotto il secondo governo D’Alema, che autorizzò i bombardamenti italiani in Jugoslavia nel 1999 (“Allied Force” in Kosovo). Mattarella è sempre quello che ha negato la presenza di migliaia di bombe all’uranio impoverito sganciate dalla NATO nell’Adriatico e mai recuperate, ovvero bonificate, in modo tale da consentire a questi ordigni di inquinare – fino ai giorni nostri e per sempre – ecosistemi naturali ed umani. Eleggere un inquilino del Quirinale significa occupare per conto straniero, una poltrona ben pagata dagli italidioti, ed occupare una casella cruciale nello scacchiere del potere telecomandato dall’estero dello Stivale, trasformato in una portaerei nordamericana per fare la guerra a mezzo mondo. Di tutte le rose spuntate dal retrobottega dell’Italietta delle banane, non ce n’è una veramente presentabile. Addirittura sul blog del Grillo compaiono Prodi e Bersani: il primo è un noto spiritista, occultista ed esoterista (vedi prigione di Aldo Moro), mentre l’altro onorevole è stato pagato con 98 mila euro dal clan Riva (gli inquinatori di Taranto) per la campagna elettorale del 2006. Fonte: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2015/01/quirinale-lotteria-italia-stelle-e.html
CLIMA E RISCALDATORI IONOSFERICI (H.a.a.r.p. M.u.o.s) – L’avv. Marra attacca la RAI: "tacciono sul clima, ma è reato"
23gen
L’avvocato Alfonso Luigi Marra attacca la RAI: “non parla del cambiamento climatico in atto” riferendosi nella fattispecie alla incredibile grandinata che il 22 Gennaio si è abbattuta in Sicilia, ed in particolare a Catania dove sono caduti dal cielo “chicchi di grandine”… grandi come uova! (Guarda i video su You reporter) con venti fino a 140km/h che hanno paralizzato e provocato danni alla città. Foto tratte da TGCOM Marra negli ultimi mesi ha trattato a più riprese la “questione climatica”, che secondo il famoso giurista e filosofo silano “costringeranno la civiltà a cambiare radicalmente” poiché “se non ci sarà il cambiamento, l’umanità si estinguerà”. Temi affrontati anche nel libro (liberamente scaricabile in formato PDF ed ePUB su marra.it)
Staff nocensura.com
Di seguito l’articolo dell’Avv. Marra: - – - La RAI ha paura del linciaggio e tace sul clima, ma è reato.. L’apertura dell’argomento clima causerà la fuga di tutta la classe dirigente, giornalisti RAI in testa. Hanno proprio ragione a tacere sul clima queste ‘gentildonne’ e questi ‘gentiluomini’ che dai media ci inondano le mente con le loro chiacchiere, perché il giorno in cui, tra pochissimo, dovranno parlarne, dovranno scappare, perché nei decenni scorsi hanno fatto di tutto per causare il disastro, ed ora fanno di tutto per occultarlo. Ieri, 22.1.2015, in Sicilia si sono verificati eventi (venti fino a 140 km orari, strade di Catania trasformate in fiumi, grandine come uova ecc) che sono gravi non solo di per sé, ma soprattutto per quello che significano, perché significano che siamo nel bel mezzo del disastro (sono cose ormai continue) e questi spudorati della RAI (ma non solo) hanno avuto il coraggio di non dire una parola. Non parlano, questi idioti, perché sanno che l’argomento sta per scoppiare e che costituirà la dichiarazione di bancarotta fraudolente loro e del sistema che hanno ‘servito’ con tutte le forze per decenni. Che succederà? Succederà che tutte quelle cose che fin qui sono state occultate, quali la criminalità delle banche, dei loro scherani, dei partiti, delle politiche che hanno portato avanti ecc, emergeranno con la forza di una tempesta e tutti questi figli di cane saranno travolti come fuscelli, compresa la magistratura, che è la più colpevole di tutti, perché senza la sua prezzolata copertura nulla di tutto questo sarebbe mai potuto accadere.. 23.1.2015 Alfonso Luigi Marra (tratto da signoraggio.it) Tratto da http://www.nocensura.com/2015/01/lavv-marra-attacca-la-rai-tacciono-sul.html
PONETEVI QUESTA SEMPLICE DOMANDA E DATEVI UNA RISPOSTA
25gen
Prova a riflettere: La “BCE” stampa euro senza stampare l’interesse (Euro-Interesse) Poi vuole indietro il prestito più l’interesse (Euro+Interesse) Ora ti faccio una domanda: Se tutta la moneta in circolazione l’ha stampata la BCE e se la BCE ha stampato il denaro senza stampare anche il denaro per pagare l’Interesse: Come fa il debitore a pagare l’interesse se la quantità monetaria dell’Interesse non è mai stata stampata?
VEDI COME SONO QUEI “CANI” ADDOMESTICATI DEI MEDIA: La casta salva le mega-pensioni dei parlamentari nel silenzio dei media
25gen
La Camera ancora una volta ha respinto al mittente un emendamento che si proponeva di tagliare le cospicue pensioni dei parlamentari, “coperta” dal silenzio generale di tutte le televisioni. Continua a leggere alla FONTE Quando ci sono argomenti come questi cade il silenzio stampa, mentre quando si deve creare un’atmosfera di allarmismi: ebola, campagna di vaccinazione antinfluenzale, isis, terrorismo, Al Qaeda … vanno a tutta manetta, ma quando si tratta di palesare inganni e privilegi dei loro “padroni” cade un silenzio generale: La tv è satura di inutili spazi di indottrinamento politichese. Allarmismo. Talk show fatti di sole parole, parole, parole, parole vuote! Mattina, pomeriggio, sera e notte… dove giornalisti parlano del nulla e remano per il marcio “deviato massonico sixtema” che servono quali obbedienti cani! Cani che si cibano ai piedi della tavola dei loro “carnefici padroni”. Telecomando in mano e fate: Click! Mariella
La salute non rende: è la malattia che dà sostentamento ad una massa sconfinata di personeFranco Libero Manco
Succede abbastanza spesso che nel presente la scienza medica sostenga principi che ieri ha condannato, ed è probabile che oggi osteggi ciò che domani finirà col sostenere.
Il dr. William Harey (1587-1828) fu chiamato volgare ciarlatano quando scoperse i veri fondamenti della circolazione del sangue. Il dr. Franz Joseph Gall (1758-1828) subì ogni sorta di malignità quando scoperse il ruolo del cervello come potenza mentale. Il dr. Ignaz Philip Semmelweis (1818-1865) quando accusò la frequente morte delle puerpere causa delle mani sporche dei medici fu radiato dall'Albo.
Un tempo si pensava che più salassi potevano essere la risoluzione di quasi tutti i problemi, adesso sono ritenuti praticamente privi di efficacia terapeutica. La margarina era considerata più sana del burro, ora la ricerca dice il contrario. Le uova erano state messe al bando per l'alto contenuto di colesterolo, oggi la ricerca le ha riabilitate e le considera un alimento sano. L'alcol era considerato nocivo per la salute, oggi si ritiene che il vino rosso, faccia bene al cuore e che l'alcol in genere abbia effetti benefici sulla salute se consumato con moderazione. Il cioccolato e tutti i cibi grassi erano considerati la causa dell'acne, oggi la ricerca dice che non hanno alcuna relazione con l'acne. I medici sostenevano che per i neonati il latte di formula fosse più salutare del latte materno: è stato provato che è vero il contrario. Si raccomandava di bere latte per alleviare i dolori dell'ulcera gastrica, oggi si sconsiglia e si ritiene che aggravi l'ulcera. La scienza medica affermava che la dieta non era assolutamente correlata con l'insorgere di disturbi e patologie, oggi, al contrario, si dice che ha un'enorme importanza nella prevenzione come nell'insorgenza delle patologie. La scienza medica sosteneva che l'asportazione chirurgica delle tonsille e dell'appendicite avesse effetti benefici sulla salute, oggi la teoria è stata ribaltata. Ai bambini affetti da forme asmatiche si raccomandava di frequentare le piscine coperte, perché l'umidità alleviava i sintomi della malattia, oggi la ricerca suggerisce che il cloro contenuto nell'aria di questi ambienti aggrava l'asma.
Migliaia di farmaci approvati dalla FDA perché le prove scientifiche ne confermavano la validità terapeutica oltre l'innocuità per la salute, sono stati ritirati dal mercato perché si è scoperto che non servivano né a curare né a prevenire le malattie ma che avevano effetti pericolosi per la salute delle persone.
I farmaci che si assumono sono determinanti per farci ammalare. Ogni farmaco genera nuovi disturbi per i quali sarà prodotto un nuovo farmaco per curare i disturbi del primo e così via. Spendiamo per la salute più di quanto si sia mai speso, oggi prendiamo farmaci più di quanti ne prendessimo in passato, eppure siamo più malati di prima.
La scienza medica ha inequivocabilmente fallito il suo obiettivo di curare e prevenire le malattie. Infatti, rispetto al passato un maggior numero di persone soffre di influenze, raffreddori, asma, emicrania, dolori articolari e cervicali, stanchezza cronica, di insonnia, di depressione, ansia, di affezioni dermatologiche, di allergie, di reflusso gastroesofageo, ulcere, gastriti, disturbi della sfera sessuale e d'infertilità, di diabete, di cancro, di sclerosi multipla, distrofia muscolare... Un maggior numero di donne oggi accusa sindromi premestruali più frequenti, o disturbi dovuti alla menopausa; sono aumentati gli uomini con problema alla prostata, molti più bambini dimostrano disturbi dell'attenzione e iperattività.
Eppure oggi la gente va dal medico più che in passato, si sottopone ad esami diagnostici, a cure mediche, terapie farmacologiche, esami diagnostici, esami del sangue, radiografie, ecografie, TAC, assume farmaci, subisce interventi chirurgici; eppure oggi si ammalano più persone di quanto accadesse prima.
La guerra contro il cancro è perduta. La percentuale di americani che oggi muoiono di cancro è la stessa del 1950. Dal 1971 si sono spesi più di 200 miliardi di dollari nel tentativo di curare e prevenire il cancro, ma la probabilità di ammalarsi oggi è più alta di quanto sia mai stata nella storia e la probabilità di morirne è la stessa del 1950. Gli americani spendono più di 2.000 miliardi di dollari l'anno per la salute, tuttavia la mortalità infantile in America è superiore a quella di altri 20 paesi industrializzati. Gli americani consumano da soli più della metà dei farmaci prodotti nel mondo e la loro aspettativa di vita è al trentesimo posto.
Sul mercato ci sono più di 200.000 farmaci e i medici nel tentativo di curare circa 35.000 sintomi, compilano oltre 3 miliardi di ricette l'anno. I vincitori di questo sistema sono le società farmaceutiche e le aziende del settore sanitario. I profitti dell'industria farmaceutica hanno raggiunto cifre inimmaginabili. L'industria della sanità è la più lucrativa del mondo.
Rispetto al passato un maggior numero di persone segue una dieta, acquista prodotti dietetici, pratica regolarmente attività fisica. Tuttavia cresce il numero di individui in soprappeso: quasi il 70% degli americani ne soffrono. La battaglia è stata vinta dalle aziende che vendono prodotti dietetici, pillole dimagranti e articoli correlati.
Certo servono farmaci e chirurgia. La scienza medica ha ottenuto ottimi risultati nella terapia sintomatica che però ha due difetti: innesca altri disturbi (che in seguito andranno curati) e non cura quasi mai la causa dei sintomi e quando non si cura la causa il problema è solo rimandato. Ci sono però le situazioni di emergenza di vario genere in cui le medicine e gli interventi chirurgici possono salvare la vita: ma medicine e interventi non sono la soluzione del problema.
Perché tutto questo? Semplicemente per denaro, per il vile maledetto denaro. Alle industrie chimico-famaceutiche importa poco della salute delle persone: a loro interessa fare soldi. I rimedi ci sarebbero ma vengono nascosti, ostacolati, soppressi. Un esempio per tutti: che cosa succederebbe se per ipotesi si scoprisse il rimedio per guarire dal cancro al costo di pochi centesimi? Condannerebbe a morte l'American Cancer Society e tutte le società farmaceutiche che vendono prodotti per la terapia del cancro. Non servirebbe più raccogliere fondi per la ricerca. Gli istituti oncologici di tutto il mondo chiuderebbero i battenti; centinaia di migliaia di persone resterebbero senza lavoro; grandi aziende fallirebbero dalla sera alla mattina e miliardi di dollari non affluirebbero più nelle tasche di chi controlla l'industria del cancro. Identico concetto vale per le automobili che utilizzano come carburante la benzina e che invece potrebbero funzionare ad acqua, ad energia solare ecc.
L'industria della salute non ha interesse a curare, se lo facesse firmerebbe la propria condanna a morte. Il suo obiettivo è assicurarsi che la gente si ammali e che sempre più persone abbiano bisogno di cure mediche e il guadagno è di 1.300 miliardi di dollari l'anno. Il numero delle associazioni coinvolte nell'industria della salute è enorme. L'industria del farmaco versa miliardi di dollari alle scuole di Medicina affinché i suoi prodotti vengano citati nei testi di studio. Non vedrete mai una casa farmaceutica promuovere un rimedio naturale: perché i rimedi naturali non si possono brevettare. Tutta la ricerca farmacologia è finanziata dall'industria che dimostra l'efficacia ed i benefici del farmaco, anche se la realtà dimostra il contrario. Negli ultimi dieci anni la FDA ha approvato almeno 9 farmaci che hanno procurato effetti collaterali mortali. Jerry Lewis Telethon ha raccolto più di un miliardo di dollari per la distrofia muscolare, adesso i malati di distrofia muscolare sono più numerosi di prima.
Identico discorso vale per gli altri grandi organismi che vivono sulla malattia e sulla devianza umana. Immaginiamo che i componenti l'umanità diventino, come coi speriamo, sani in salute, giusti e leali gli uni verso gli altri. Di colpo crollerebbe il sistema politico-economico-tecnologico della società moderna. Sarebbe un cataclisma di dimensioni apocalittiche. L'industria delle armi, che nel mondo dà lavoro a 60 milioni di persone, dovrebbe chiudere i battenti o cambiare prodotto. Gli eserciti sparirebbero, la Polizia, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, i tribunali, le città giudiziarie se non abolite del tutto sarebbero notevolmente ridotte; gli ospedali, le cliniche, gli istituti di ricerca, gli operatori sanitari e tutti gli organismi con cui interagiscono a che servirebbero?
Ma noi sappiamo che un cambiamento della coscienza e dell'intelligenza umana non avverrà mai in modo così repentino, cambierà con la maturazione e l'evoluzione integrale del popolo e quindi si avrà sempre la possibilità di convertire ciò che oggi fa gli interessi solo di alcuni a danno di molti.
Spunti tratti dal libro "Vogliono farci ammalare" di Kevin Trudeau, Oscar Mondadori
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Prof. B. F. Barker (New York Medical College): "I vaccini somministrati per il morbillo, scarlattina e simili, ammazzano e danneggiano più soggetti di quanti non ne ammazzino le malattie stesse".
Prof. William Tully (Connecticut Medical College): "Nelle epidemie di polmonite tifoide le cure mediche causarono morti a raffica. La gente se ne accorse e non prese più quelle medicine le morti cessarono".
Prof. John Mason Good: "Le cure mediche hanno distrutto più vite che guerre, pestilenze e carestie messe assieme".
Dr. James Johnson (editore della Medical-Chirurgical Review): "Se non ci fosse alcun medico e alcun chimico e alcun farmacista sulla faccia della terra, ci sarebbe molta più salute e molti meno morti per malattia".
Il prof. Rollo Russell, nel suo saggio "Notes on the of Cancer" scrive: "Ho rilevato che su 25 nazioni con popolazione prevalentemente carnivora 19 presentano un'alta percentuale di cancro e soltanto una presenta una percentuale bassa, mentre su 35 nazioni ad alimentazione prevalentemente vegetariana nessuna presenta una percentuale notevole di cancro:
Il British Medical Journal nel 1994 ha pubblicato i risultati di uno studio condotto da Margaret Thorogood della Scuola di Igiene e Medicina Tropicale di Londra, su 5.000 consumatori abituali di carne, il cui stato di salute è stato messo a confronto con quello di 6.000 vegetariani. Si è constatato che nei vegetariani esiste il 40% in meno di possibilità di contrarre cancro rispetto ai carnivori
VACCINO ANTINFLUENZALE: Circa l’85% del personale sanitario evita di vaccinarsi. Ma che strano…
22gen
Circa l’85% del personale sanitario – medici ospedalieri e di base, infermieri e tecnici, semplici addetti e dirigenti – non si sottopone alla vaccinazione. Fonte17 gennaio 2015
Il mattino di padoca/Mariella
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PADOVA. «La campagna vaccinale per influenza rivolta al personale in Azienda è stata purtroppo caratterizzata da una ridotta affluenza, rispecchiando quanto è avvenuto anche per la popolazione generale. Si ritiene utile confermare la disponibilità dell’offerta vaccinale presso l’ambulatorio dedicato»: la circolare interna inviata dal direttore medico dell’Azienda ospedaliera di Padova, Anna Maria Saieva, non è un caso isolato; lettere di analogo contenuto stanno circolando in numerose Ulss del Veneto a conferma di una tendenza a dir poco sorprendente: circa l’85% del personale sanitario - medici ospedalieri e di base, infermieri e tecnici, semplici addetti e dirigenti - non si sottopone alla vaccinazione. Il fenomeno, accertato dall’osservatorio della sanità regionale, è diffuso in modo uniforme sull’intero territorio regionale e lascia interdetti i fautori della campagna di prevenzione del virus, mai così insidioso. «Purtroppo la gran parte degli operatori della sanità sottovaluta i rischi di contagio», conferma il virologo Giorgio Palù, specialista di rilievo europeo e strenuo alfiere della vaccinazione «ed è incredibile che tale comportamento sia adottato anche da chi opera quotidianamente a stretto contatto con pazienti infetti e focolai aggressivi».
L'influenza mette a letto quasi 2 mila padovani. L'incidenza quest'anno è quattro volte superiore rispetto al passato
Non solo camici bianchi, però. L’effetto mediatico dei sequestri di fiale (Fluad in primis) combinati a decessi sospetti ha fatto sì che un numero consistente di soggetti a rischio abbia disertato l’appuntamento in ambulatorio. Né l’esito delle indagini - che hanno scagionato da ogni responsabilità il prodotto, tornato regolarmente in commercio - ha modificato l’atteggiamento di rifiuto. E se a cavallo del 2013-2014 il 58,5% degli over 65 (assunti come categoria standard di riferimento) si era sottoposta a vaccino, quest’anno le previsioni indicano una flessione nell’ordine del 5%. Una percentuale che incide notevolmente sul fattore di rischio, proprio perché riguarda i soggetti esposti più di altri al contagio: «Abbiamo persone anziane ricoverate d’urgenza, alcune hanno la febbre altissima, altre sono state poste in rianimazione, abbiamo spiegato più volte che l’unico rischio reale legato alla vaccinazione è quello di rifiutarla in nome di timori infondati e anti-scientifici, purtroppo siamo stati facili profeti», è lo sfogo che si raccoglie negli uffici della sanità a Palazzo Balbi. Dove si definisce già «ingente» il costo della mancata prevenzione che il sistema del welfare sarà chiamato a sostenere.
E a proposito di oneri finanziari: quest’anno (analogamente al precedente) lo stock di vaccini acquistato dalla Regione ammonta ad un milione di dosi, il cui costo medio (sono essenzialmente di due tipi) ammonta a circa 4 euro; presumibilmente ne resteranno in magazzino 50 mila, per un valore di circa 200 mila euro. Non proprio l’ideale... «Ma è il minore dei problemi a fronte della prospettiva di complicanze patologiche diffuse», replicano da Venezia «nella prossima stagione influenzale dovremo attuare una campagna di informazione e sensibilizzazione capillare, affidandoci soprattutto ai medici di base, gli unici, forse, in grado di orientare le scelte dei pazienti frastornati da troppe voci incontrollate».
1957,
2010: due occasioni in cui sono state individuate misteriose
rovine sommerse sui fondali del Canale di Sicilia, tra l'isola di
Linosa ed il Golfo della Sirte. Il pensiero
istintivamente corre alle cittadine sommerse individuate alcune
decine di anni fa al largo delle coste israeliane e risalenti al
6000 a. C. circa. Le ricerche geologiche d'altra parte
confermano che vaste aree tra la Tunisia e la Sicilia, oggi in
fondo al mare, erano allora all'asciutto e dunque potevano
ospitare anche centri abitati. Forse anche il misterioso Lago
Tritonide, sede del Regno delle Amazzoni, citato da molti autori
antichi e sommerso dal mare, poteva corrispondere ad un lago
tunisino ora non più esistente.
Nell'estate
del 1957 il capitano Raimondo Bucher, esperto subacqueo effettuò
insieme al fratello alcune immersioni presso l'Isola di
Linosa.
Secondo il suo resoconto all'agenzia
"Italia", riportato poi dal "Corriere della Sera"
del 1 settembre dello stesso anno, i due sommozzatori si
imbatterono in una vera e propria muraglia sommersa lunga un
centinaio di metri e costituita da massi regolarmente squadrati
che strapiombavano fino ad una profondità di 55-60 metri.
"L'assoluta
assurdità di questa regolare muraglia mi ha un poco
meravigliato" dichiarò poi Bucher "e mi sono subito
reso conto che quella formazione che mi stava davanti, tanto
regolarmente disposta, non poteva essere della medesima natura
vulcanica di cui è costituito il restante fondale del luogo".
L'ultimo
giorno di immersione il comandante s'imbatté in qualcosa di ancora
più curioso: "Una forma grossolanamente umana mi si delineò
davanti: ad un'osservazione più attenta potei constatare che si
trattava di una specie di idolo di tipo faraonico, molto rozzamente
modellato. Tutte queste osservazioni (a parte la presenza di una
grande quantità di anfore, le quali però possono essere, e
probabilmente sono, i resti di qualche naufragio) mi hanno persuaso
"ha continuato il capitano Bucher" di trovarmi in presenza
delle vestigia di una civiltà antichissima".
Il
capitano avrebbe anche scattato alcune fotografie subacquee di cui
per il momento si è persa traccia, non solo di una ma di ben due
statue. Ciò che smorza l'istintivo atteggiamento di scetticismo
adottato da chiunque prudentemente si sforzi di mantenere i piedi per
terra di fronte a resoconti di questo genere è l'eccezionale
personalità del protagonista. Raimondo Bucher, classe 1912,
ungherese ma di padre italiano, iniziò come pilota aereonautico
nell'aviazione italiana per poi cominciare ad interessarsi poco prima
della Seconda Guerra Mondiale anche di attività subacquea. E'
proprio in questo campo che fornì un gran numero di importanti
contributi come inventore di nuovi dispositivi per le immersioni (un
aliante subacqueo nel 1955, nuovi tipi di pinne nel 1957, erogatori
"ad offerta" di ossigeno nel 1958, ecc.) e di custodie a
tenuta stagna per macchine fotografiche e cinematografiche per le
riprese in immersione (Arriflex 35 mm, Rectaflex 35 mm, Rolleifex,
Hasseblad 500 SW).
Nel
1952 esplorò il percorso sotterraneo del fiume Busento, nel 1956
scoprì la città sommersa di Baia nel Golfo di Napoli, mentre la
scoperta e l'esplorazione di relitti sommersi sembravano quasi
ordinaria amministrazione fino ad anni recenti: ancora nel 1995, alla
rispettabile età di 84 anni, Bucher fece riprese video del relitto
della famosa nave dei veleni, la Klearkos a 83 metri di profondità!
Non è un caso che sia stato il primo a scendere a grande profondità
in assenza di bombole e ad inventare la disciplina sportiva delle
immersioni in apnea: nel 1950 scese a -30 metri nel Golfo di Napoli
alla presenza di una commissione ufficiale, nel 1952 a -39 metri per
poi subito dopo arrivare a -44 come risposta alle insinuazioni di
irregolarità da parte di Jaques Ives Cousteau. Un personaggio
straordinario non solo nel campo dell'attività subacquea, forse
appartenente a tempi in cui tali personalità fuori dal comune erano
meno rare di quanto non lo siano oggi, e che si è spento a Roma nel
2008.
E'
veramente difficile dunque ritenere senza esitazione che Bucher e suo
fratello avessero preso un abbaglio nelle acque di Linosa, e men che
meno che si fossero inventati tutto per chissà quale scopo. In
effetti i fondali di Linosa contengono anche alcune curiose
formazioni sommerse dall'aspetto di muraglioni che da pochi metri di
profondità precipitano a picco per diverse decine di metri, anche se
vengono considerate di origine naturale. Non mancano neppure i resti
di anfore greche e romane, frutto dei frequenti naufragi in quei
tempi antichi. Tuttavia al momento non sembra vi siano tracce né di
misteriose rovine, né tanto meno di statue o idoli faraonici.
Tutta
questa storia dopo gli anni cinquanta sembrava essere stata
dimenticata, ma proprio in questi ultimi tempi è tornata alla
ribalta in seguito ad un'altra curiosa notizia.
Alla
fine di gennaio del 2010 le agenzie di stampa hanno infatti battuto
il seguente comunicato:
"Mezzi
della Marina libica avrebbero scoperto, sui fondali al centro del Mar
Mediterraneo, cospicue tracce d'interesse archeologico, tra cui anche
i resti di diversi edifici di tipo urbano. Si tratta forse dei
reperti dell'antica capitale di Atlantide?
Nei
giorni scorsi, l'agenzia ufficiale di stampa della Jamahiriya ha
pubblicato un comunicato dal quale, pur tra mille coperture,
trapelava la notizia che resti di costruzioni di importanza notevole
sarebbero stati individuati, nei mesi scorsi, a quasi 400 metri di
profondità, sopra un fondale piuttosto basso. Il ritrovamento è
avvenuto in alto mare, in una località che non viene esattamente
rivelata, tra il Canale di Sicilia e le acque del Mediterraneo
orientale. Frammenti di sculture, diversi oggetti metallici d'uso
comune e la testa di Melqart (eroe semi-divino, assimilabile
all'Eracle greco, dal quale discendeva la regalità nell'antico
regno), sono stati portati a riva e sono ora allo studio presso i
competenti uffici archeologici di Stato della Jamahiriya.
La
località del ritrovamento è nota ai pescatori con il nomignolo di
Deir ash Sheytan (la dimora di Satana) e anche, in lingua maltese, di
Kadal Diawul, a causa delle notevoli perdite che il bassofondo ha
sempre provocato alle reti ed ai bottini dei pescatori, poiché
spesso le reti si strappano, dopo essersi impigliate in misteriosi
oggetti sommersi.
La
notizia appare di primaria importanza, perché la localizzazione
sembra confermare alcuni studi su Atlantide, compiuti negli anni
scorsi da un noto studioso italiano. Lo studioso in questione è
Alberto Arecchi che localizza il sito della leggendaria isola
platonica appunto nel Canale di Sicilia, mettendola in correlazione
anche con le misteriose civiltà del Nord-Africa. A distanza di
quasi un anno le autorità archeologiche libiche non hanno ancora
fornito ulteriori notizie in merito a questi ritrovamenti sommersi,
che per la verità sulla base di quell'unico comunicato destano non
poche perplessità. I frammenti di sculture, gli oggetti metallici di
uso comune e la testa di una statua raffigurante il dio fenicio
Melqart (che in virtù della sua precisa identificazione si intuisce
debba presentarsi ancora in stato di buona conservazione) potrebbero
in realtà appartenere ad un'antica nave punica affondata. Ma a
destare molti dubbi sarebbero le presunte rovine sommerse ritrovate
ad una così grande profondità (400 metri addirittura) e ad una
certa distanza dalla costa, si presume nel Golfo della Sirte.
In
tempi molto antichi, fino al VII - VI millennio a. C. il livello del
Mar Mediterraneo era molto più basso rispetto ad oggi. Secondo le
ricerche di esperti come ad es. Tjeerd van Andel, geologo
dell'Università di Cambridge, superfici costiere oggi sommerse erano
all'asciutto, molte attuali isole erano unite le une alle altre, ed
alcune addirittura non lo erano ancora, poiché unite alla
terraferma. Era questo il caso ad esempio delle attuali isole Egadi
(al largo di Trapani) fuse in una vasta superficie asciutta del
Canale di Sicilia a sua volta unita all'isola siciliana. Dall'altro
versante anche le isole maltesi erano inglobate in un vasto
promontorio unito alla parte meridionale sempre della Sicilia, mentre
le coste tunisine erano molto più vicine al litorale siciliano
incorporando anche le attuali Isole Pelagie: Pantelleria, Lampedusa,
ed ovviamente anche Linosa. Anche la parte occidentale del Golfo
della Sirte era in gran parte asciutto.
E'
provato che in quei tempi remoti esisteva già la civiltà nelle
regioni mediorientali : le rovine ed i numerosi reperti ad esempio
della città anatolica di Catal-Uiuk, o di Gerico in Palestina
risalenti anche all'VIII millennio a. C. stanno lì a dimostrarlo. Ed
esistevano anche centri urbani costieri poi sommersi
dall'innalzamento del mare. Al largo della città israeliana di Haifa
ad una trentina di metri di profondità sono state infatti scoperte
nel secolo scorso i resti di insediamenti grandi e piuttosto
sofisticati risalenti al VII millennio a. C. Atlit-Yam, Neve-Yam,
Megadim, ed altre ancora si dimostrano essere state cittadine
costiere i cui abitanti erano dediti alla pesca oltre che al
commercio di prodotti ittici, ed il cui livello di vita doveva essere
tutt'altro che povero: le rovine presentano infatti edifici in
muratura, magazzini ancora pieni di scorte, piazze lastricate, pozzi
per l'acqua e luoghi di culto megalitici.
In
teoria dunque anche nelle aree oggi sommerse, ma a quei tempi ancora
all'asciutto, del Mediterraneo centrale ed occidentale, potevano
esservi insediamenti di ogni dimensione ed importanza, ancora
ovviamente tutti da scoprire. Ma è poco probabile che si trovino ad
una profondità superiore a 90 - 100 metri, poiché come ci dicono le
ricostruzioni geologiche tale è stata la portata dell'innalzamento
dei mari in tutto il mondo in seguito allo scioglimento dei ghiacci
alla fine dell'ultima era glaciale (e non è certo una misura di poco
conto). In particolare le due sponde opposte del Canale di Sicilia,
che doveva apparire più simile ad uno stretto, largo non più di 50
- 100 chilometri, certamente presentavano una geografia costiera
ricca di golfi e approdi, favorevoli al sorgere di insediamenti
urbani dediti alla pesca ed agli scambi, sia con le altre cittadine,
sia con i gruppi di cacciatori/allevatori/coltivatori
dell'entroterra. In conseguenza dello scioglimento dei ghiacci e
della mutata situazione climatica, in quel remoto periodo anche le
precipitazioni risultavano molto più abbondanti dovunque anche negli
attuali territori desertici del Sahara. A sud di Tunisi si trovava un
lago chiamato Ouargia dai geologi, e veniva alimentato da un fiume
che dagli altopiani del Tassili, oggi assolutamente secchi e aridi,
scorreva verso nord lungo un territorio allora molto più umido e
fertile. In mezzo alle attuali sabbie ardenti dell'Algeria
meridionale e del Mali settentrionale si stendevano grandi laghi
azzurri chiamati dai geologi Taouat, Taoudenni, Azouak, ecc. Queste
vaste zone umide, e le praterie che sostituivano l'attuale sabbia
arida, richiamavano una gran quantità di specie animali cacciate dai
numerosi gruppi umani presenti in tutto il Sahara, come testimoniato
dai graffiti e dalle pitture rupestri che ci hanno lasciato in molte
parti del grande deserto, come ad esempio proprio negli altopiani del
Tassili.
Il
fiume che nasceva da questi altopiani in pieno Sahara sfociava come
si è detto in un grande lago nell'attuale Tunisia, l'Ouargia
appunto. Questo poteva in realtà essere il misterioso Tritonide,
lago o "palude", di cui parlano molti scrittori
antichi, da Apollonio di Rodi nelle "Argonautiche" a
Scilace di Carianda, Erodoto e Diodoro Siculo. Quest'ultimo riporta
sorprendenti notizie ricavate a sua volta da un testo perduto del II
sec. a. C. di un certo Dioniso Scitobrachione di Alessandria, il
quale affermava che il lago in questione era il regno delle Amazzoni
della Libia (nel senso di Nord-Africa) molto più antiche e ben
distinte (Diodoro ci tiene a sottolinearlo) dalle più famose
Amazzoni incontrate dagli Argonati nel Ponto, l'attuale Turchia
settentrionale. Il regno nordafricano delle Amazzoni era "un
paese ad Occidente agli estremi confini della Terra, governato da
donne che avevano uno stile di vita dissimile dal nostro. Infatti era
costume di queste donne coltivare con impegno l'esercizio della
guerra per conservarsi vergini. Poi passati gli anni dedicati
all'attività militare, si univano agli uomini per procreare.
Soltanto loro però governavano, comandavano ed esercitavano i
pubblici uffici. Gli uomini, come le donne sposate da noi,
conducevano una vita casalinga, eseguendo gli ordini delle loro spose
e non curandosi né dell'attività militare né del governo del
regno. Non appena i bambini nascevano le donne li consegnavano agli
uomini affinchè li nutrissero con latte ed altri cibi adatti
all'infanzia. Alle bambine bruciavano le mammelle affinchè non
crescessero, convinte che fossero di impedimento nei combattimenti.
Per questo venivano chiamate "Amazzoni", ovvero senza
mammelle. Vivevano su di un'isola la quale per il fatto di trovarsi
ad occidente era chiamata Esperia, ed era situata nella palude
Tritonide, vicino all'Oceano [il Mar Mediterraneo?] che prende il
nome dal fiume Tritone che in esso affluisce. Si dice che questa
palude fosse ai confini dell'Etiopia [il Magreb?] vicino ad un monte,
presso l'Oceano, chiamato dai Greci Atlante, che sorpassava in
altezza tutti gli altri. L'isola appena citata era ben
grande, e piena di alberi da frutto di vario genere, da cui la gente
del paese si procurava cibo (Diodoro Siculo, Biblioteca Storica,
Libro III). Diodoro continua narrando di come le donne guerriere
riuscirono a sottomettere le località vicine tranne una città sacra
di nome Mene, vicina ad un grande vulcano attivo che forniva anche
Ossidiana ed altri minerali. Poi dopo avere sconfitto anche i Libi e
i nomadi dell'interno, fondarono anche una grande città di nome
Cherroneso sempre nella loro isola all'interno del Lago Tritonide.
Sempre secondo lo storico di Agira tuttavia, isola e città
scomparvero successivamente insieme a tutto il lago sommersi dalle
acque del Mediterraneo allorché il mare irruppe nel bacino di acqua
dolce in seguito ad un forte terremoto. Proprio sul racconto dello
storico siciliano, tra l'altro, si basa la ricostruzione del prof.
Alberto Arecchi.
Diodoro
Siculo si rendeva perfettamente conto che una storia come questa
poteva sembrare fantasiosa già ai lettori dei suoi tempi, ma, a
parte donne guerriere e città sommerse, i più recenti studi
geologici nel Canale di Sicilia sembrano dargli ragione, come abbiamo
visto.
Nonostante vi sia chi identifichi il regno delle
Amazzoni con le Isole Canarie, se è vero che il Lago Tritonide
corrispondeva con l'antico lago tunisino di Ouargia e si trovava
nella parte un tempo emersa del Golfo della Sirte, sia terremoti che
innalzamento del Mediterraneo provocarono dopo il 6000 a. C. anche il
suo inabissamento, lasciando in superficie solo i picchi più alti
come le attuali Isole Pelagie, ovvero Lampedusa, Linosa e
Pantelleria, quest'ultima all'epoca un vulcano attivo che forniva
anche Ossidiana lavorata ed esportata nei millenni successivi in
tutto il Mediterraneo Occidentale.
Comunque
sia, dalla parte opposta dell'attuale Tunisia, analoghe testimonianze
di arte rupestre rinvenute nelle grotte siciliane dimostrano una
similare attività di gruppi umani preistorici dell'entroterra dediti
alla caccia e alla raccolta/coltivazione di piante
commestibili. Nella Grotta dell'Uzzonella Riserva naturale
dello Zingaro (fra Palermo e Trapani) ed in altre vicine, oltre ad
interessanti graffiti sono state rinvenute chiare prove dell'arrivo
delle nuove tecniche agricole da sud, ovvero dalla prospiciente costa
africana, anziché da oriente. Sulle pareti della Grotta del Genovese
nell'Isola di Levanzo (Egadi), sono state rinvenute oltre a tre
sagome umane impegnate in una danza, anche l'immagine pittorica di un
tonno, segno che la pesca veniva praticata nella zona, anche se
probabilmente non da chi frequentava abitualmente quelle grotte. Non
è escluso infatti che lungo le antiche linee costiere della Sicilia
vi fossero numerosi insediamenti, che oggi si trovano in fondo al
mare. Quest'ultimo poi finì per invadere inesorabilmente i campi e
le eventuali città spinto dallo scioglimento dei ghiacci polari,
anche se certamente non solo per questo motivo, come possono
dimostrare le rovine sommerse di un'altra città a noi molto più
vicina nel tempo.
Un
paio di mesi prima dell'annuncio da parte delle autorità libiche del
ritrovamento delle rovine sommerse a grandi profondità, la
Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana all'inizio del
dicembre 2009 dava notizia della scoperta di un'antica città romana
tardo-imperiale sommersa nei bassi fondali della Cirenaica, nel Golfo
di Bomba. Un gruppo di archeologi italiani diretti da Sebastiano
Tusa, mentre erano impegnati già da qualche anno in un progetto di
ricognizione archeologica lungo le coste libiche (Archeologia
Costiera della Libia) si trovarono improvvisamente di fronte a
resti di case, strade, tombe, sommersi ad una profondità di appena
tre metri sotto la superficie marina. L'insediamento rimase vittima
di un fenomeno geologico noto come bradisismo negativo,
caratterizzato da un lento abbassamento della superficie costiera
(proprio come ad esempio nel caso di Venezia). Ma segni di impatti
violenti in alcuni muri di mattoni che risultano addirittura spostati
fanno sospettare che la città prima di essere vinta dalle maree
sempre più alte, venne devastata anche dallo tsunami che si abbattè
in tutto il Mediterraneo centrale e orientale nel 365 d. C., recando
danni anche ad esempio a diversi porti siciliani come Eraclea Minoa
nei pressi dell'attuale Sciacca. Responsabile di quella catastrofe fu
probabilmente un non meglio identificato terremoto sottomarino, ma
qualche geologo avanza anche l'ipotesi di una violenta eruzione
subacquea dell'Empedocle, il grande vulcano sommerso scoperto appena
da pochi anni nelle profondità del Canale di Sicilia.
Innalzamento
dei mari, bradisismi, terremoti, tsunami, contribuirono certamente a
rendere estremamente difficile e precaria la vita di quelle
antichissime città marittime probabilmente esistenti tra il 9000 ed
6000 a. C. nelle superfici oggi sommerse tra Sicilia e Africa. Senza
contare che non passarono certamente indenni di fronte alla tremenda
prova costituita dalla "catastrofe delle catastrofi":
l'imponente e distruttivo megatsunami scatenato in tutto il
Mediterraneo Centrale e Orientale dal crollo nel Mar Jonio del fianco
est dell'Etna, proprio intorno al 6000 a. C. Le gigantesche ondate
alte anche, secondo i calcoli dei ricercatori, più di 40 metri, si
abbatterono anche lungo le coste africane del Golfo della Sirte e di
riflesso, secondo quanto stabilito dalle simulazioni al computer,
rimbalzarono verso le restanti coste siciliane e tunisine del Canale
di Sicilia. Non è troppo fantasioso immaginare che quelle ipotetiche
città subissero gravissimi lutti e danni soprattutto alla loro
attività economica e commerciale, cadendo in rovina anche prima che
l'inesorabile innalzamento del mare li ricoprisse.
In
conclusione, c'è più di un motivo dunque per ritenere che il
Capitano Bucher più di cinquant'anni fa abbia realmente scoperto una
di queste antichissime città sommerse nei fondali di Linosa. E che
analogamente anche i sommozzatori libici nel gennaio del 2010 ne
abbiano localizzato un'altra nel Golfo della Sirte. Molto
probabilmente tuttavia, non saranno le uniche presenti in fondo al
Canale di Sicilia.
e
p.c. al
Consiglio Nazionale Forense Via Arenula 71 – 00186 Roma Al
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cagliari P.zza
Repubblica – Cagliari
Alla Camera
degli Avvocati Tributaristi di Cagliari C/o Avv.Giuseppe
Lai Via Tuveri 118 – 09129 Cagliari All’Unione Nazionale
delle Camere degli Avvocati Tributaristi C/o Avv. Patrizio
Tumietto Via Dante 4 – 20121 Milano
DENUNCIA
“COSTITUZIONE
DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Principi
Fondamentali
Art.1 L’Italia
è una Repubblica Democratica, fondata sul
lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita
nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
Secondo
la definizione di montesquieuiana memoria la
natura del governo repubblicano si
distingue in “democratica” o “aristocratica”(cfr.
Mario d’Addio in “Appunti di Storia delle dottrine politiche”
vol.II) e consiste nel fatto che “il popolo in corpo” (repubblica
democratica) “o alcune famiglie”(repubblica aristocratica), “vi
godano la suprema potestà”(Montesquieu “L’ésprit des lois”).
La democrazia e l’aristocrazia costituiscono due diversi modi
d’essere della forma repubblicana, che si distinguono a seconda
dell’appartenenza del potere sovrano o al popolo ( e si parla
allora di Repubblica Democratica) o ad alcune famiglie (ed allora si
parla di Repubblica Aristocratica). Chi ha pensato e scritto
quell’articolo aveva perfettamente chiari i concetti formulati dai
pensatori politici francesi dell’’800 (da Montesquieu a Rousseau
a Tocqueville). Quell’art.1
della Costituzione su cui si fonda l’intero impianto
costituzionale, redatto con l’uso sapiente e pensato dei
termini “Repubblica
democratica”,
il cui concetto viene ulteriormente ribadito dall’espressione “la
sovranità appartiene al popolo”, è
stato scritto con il ricordo ancora vivo del sangue delle migliaia di
giovani morti nel sogno e nel segno di quegli ideali e di quei
principi.
Contenuto
essenziale e imprescindibile della sovranità di un popolo è dato
dalla propria sovranità
in materia di politica monetaria, economica e fiscale: è con essa,
ed attraverso i suoi strumenti, che il popolo determina le sue
sorti! Svuotare
un popolo e la sua sovranità di quello specifico contenuto,
significa, e comporta, privarlo della sovranità stessa, in quanto lo
si priva della facoltà e del potere di determinare il proprio
destino ed il proprio stesso “essere”, compromettendone la sua
stessa esistenza.
L’art.11
della Costituzione recita: “L’Italia ripudia la guerra come
strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di
risoluzione delle controversie internazionali; consente in condizioni
di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità
necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia tra
le nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali
rivolte a tale scopo”.
Quell’articolo
11 fu concepito per consentire l’ingresso dell’Italia nell’ONU
e nelle altre nascenti organizzazioni internazionali, nello spirito
di una ritrovata pace all’indomani della terribile esperienza del
ventennio e della seconda guerra mondiale. Ma le “limitazioni di
sovranità” di cui si parla non hanno nulla a che vedere con lo
svuotamento della sovranità popolare e con il sovvertimento
dell’ordinamento repubblicano-democratico quale sancito dall’art.1
della Costituzione. Sì, perchè il
limite inviolabile dell’art.11
della Costituzione., così come dell’art.10 della stessa e, più
avanti, dello stesso art.117 Cost., è
e rimane sempre l’art.1 della Costituzione, oltre all’art.139
Cost.
A
partire dal Trattato di Maastricht (1992) e poi, a seguire, con
l’ingresso nell’euro, il fagocitamento e la trasformazione di
tutte le istituzioni finanziarie e monetarie dello Stato nel sistema
facente capo alla BCE ed al SEBC, per culminare, in maniera più
incisiva e determinata, col Trattato di Lisbona (2005) e passando
infine, tra gli altri, per l’Europact del 25 marzo 2011 ed il
“six-pack” (gruppo di cinque regolamenti ed una direttiva) del
novembre 2011, e per il più recente “Fiscal compact” del 2 marzo
2012 (il quale, assurdo!, entrerà comunque in vigore il 1° gennaio
2013 anche solo con la ratifica di 12 paesi euro – vedi art.14
par.2), il tutto attraverso un vorticoso susseguirsi di regolamenti,
direttive, accordi intergovernativi, il Presidente della Repubblica,
il Governo, i membri del Parlamento, ciascuno di questi organi nelle
persone medio tempore in carica, ed ogni volta che gli stessi hanno
sottoscritto, approvato, ratificato, promulgato ognuno dei singoli
atti di cui sopra e partecipato agli stessi, in violazione dell’art.1
della Costituzione, del’’art.91 Cost., nonchè dell’art.11
Cost. e dell’art.139 Cost., hanno consegnato
la sovranità del popolo italiano in
materia di politica monetaria, economica e fiscale (vedi artt.119 e
ss. TFUE, regolamenti nn.1173, 1174, 1175, 1176, 1177 del 2011,
direttiva 2011/85/UE e il “Treaty on Stability, Coordination and
Governance in the Economic and Monetary Union” del 2 marzo 2012) e,
con essa, la sostanza essenziale ed intangibile della sovranità
popolare, nelle mani di organismi esterni alla Repubblica (BCE, SEBC,
Commissione), di struttura e composizione prettamente oligarchica e
privi di alcun fondamento democratico e, tanto meno, repubblicano
e senza
che il popolo vi abbia mai manifestato espresso e formale
consenso. Ma,
di più, in un chiaro ed evidente sovvertimento dello stesso impianto
repubblicano e democratico dello Stato, in quanto la sovranità
popolare ed il parlamento ne risultano totalmente svuotati di
contenuto ed il cui culmine è stata la recente
destituzione di un governo,
ultima espressione di una sovranità popolare di cui è rimasto solo
il nome, avvenuta in modo del tutto “anomalo” etotalmente
al di fuori dai principi e dalle norme previste nel nostro
ordinamento, nonché
in aperta violazione dell’art.94 della Costituzione,
oltre che illegittimamente
sostituito con un “soggetto” che rappresenta, già solo nella
persona del Presidente del Consiglio, una chiara espressione della
citata oligarchia.
Pertanto,
ricordato ancora
-che,
ai sensi e per gli effetti delle norme del Titolo VIII del Trattato
sul Funzionamento dell’Unione Europea (artt.119 e ss. TFUE) come
integrato, da ultimo, dall’Europact sottoscritto il 25 marzo 2011,
dai citati Regolamenti nn.1173, 1174, 1175, 1176, 1177 del 16
novembre 2011 e dalla Direttiva 2011/85/UE del consiglio dell’8
novembre 2011 (pubblicati sulla G.U. dell’Unione europea del 23
novembre 2011), noti anche come “six-pack”, entrati in vigore il
13 dicembre 2011, ed il cui contenuto è stato poi sostanzialmente
trasfuso nel “Treaty on Stability, Coordination and Governance in
the Economic and Monetary Union”, meglio noto come “Fiscal
compact”, firmato il 2 marzo 2012, in corso di ratifica, la
Commissione europea viene investita di poteri penetranti e di
gestione sostanzialmente esclusiva della politica economica e
fiscale, che giungono sino alla diretta ingerenza in termini di
“natura, portata e quadro temporale dell’azione correttiva da
intraprendere” (Titolo III, art.3, par.2 del “Fiscal compact”)
in caso di scostamento dello Stato membro dai
vincoli insostenibili ed economicamente e socialmente distruttivi del
patto di bilancio di cui già al “six-pack (in particolare
regolamento n.1175/2011 par.5 e ss.) e ripreso agli artt.3 e ss. del
Fiscal compact;
-che
in forza degli artt.127 e ss. del TFUE lo Stato è in via definitiva
esautorato della propria sovranità in materia di politica monetaria
in favore del SEBC e della BCE, il
cui consiglio direttivo e comitato esecutivo sono composti da membri
sostanzialmente nominati a titolo individuale e senza alcuna
possibilità di controllo di tipo democratico, nell’ambito di una
struttura impostata secondo un impianto di tipo prettamente
privatistico (con
la conseguenza sostanziale dell’affidamento della gestione della
politica monetaria ad una sorta di istituto finanziario privato)
e con tanto
di garanzia di immunità (art.39
dello Statuto Bce ) (si veda il Protocollo n.4 (statuto della BCE)
allegato al TUE ed al TFUE);
-che
in tutto questo costrutto, l’unico organo che abbia un minimo di
fondamento democratico, il Parlamento europeo, non ha ruolo alcuno o,
se previsto, è del tutto inconsistente e limitato ad una marginale
funzione, di fatto e/o nella sostanza, comunque solo consultiva;
-che
i succitati poteri, unitamente ai vincoli di bilancio imposti ed al
previsto regime sanzionatorio, munito di meccanismi di operatività
sostanzialmente automatici (vedi “six-pack” e “fiscal
compact”), di fatto e nella sostanza comportano non una semplice
“limitazione”, ma unaRADICALE
SOTTRAZIONE DELLA SOVRANITA’, con il sostanziale esautoramento del
Parlamento e dell’Esecutivo nazionali, ridotti
a semplici esecutori delle disposizioni della Commissione europea e
della BCE;
-che
la Commissione europea (art.17 del TUE), come già anche gli organi
direttivi della BCE, è composta da membri nominati a titolo
individuale, secondo una procedura, descritta nell’art.17 del
Trattato sull’Unione Europea che prevede la centralità del ruolo
del Consiglio (il quale è composto da un rappresentante di ogni
stato membro a livello ministeriale) e che nulla ha di “democratico”;
-che
come già rilevato nel 2003 dall’europarlamentare Patricia McKenna
nell’interrogazione parlamentare del 4 aprile 2003 (fonte:
documentazione agli atti del Parlamento Europeo rinvenibile sul sito
ufficiale dello stesso), diversi commissari (ma lo stesso può dirsi
dei membri degli organi direttivi della BCE. Scorrendo ad esempio gli
elenchi dei nomi dei membri della Trilateral Commission, si trova
Erkki Liikanen, attuale membro del consiglio direttivo della BCE, e
l’attuale capo del governo greco ex vice presidente BCE e già
membro della Trilateral), tra cui lo stesso Mario Monti, attuale
Presidente del Consiglio dei Ministri, sono e/o sono stati membri e/o
partecipano e/o hanno partecipato alle riunioni del gruppo Bilderberg
e della Trilateral Commission. In proposito, si osserva come lo
stesso Mario Monti figuri ancora , nonostante le annunciate
dimissioni, nello Steering Committee del Bilderberg, rinvenibile sul
sito ufficiale dello stesso alla data del 29/3/2012, nonché nel
Comitato esecutivo dell’Aspen Institute (dati sempre tratti dal
sito ufficiale alla medesima data) e, dal 2010 sino alle dimissioni,
avvenute successivamente alla nomina alla Presidenza del Consiglio
dei Ministri, è stato Presidente della Trilateral Commission per la
regione europea, organizzazione che non nasconde nelle pagine del suo
sito ufficiale il particolare interesse al rapido raggiungimento
dell’unificazione europea (per quale motivo?) e convinta che
l’eccessiva partecipazione democratica sia un male ( si veda in
proposito il rapporto della Trilaterale “The crisis of democracy”
agevolmente recuperabile in internet). Si rileva, inoltre, in
proposito, come benché dalla risposta data dall’allora Presidente
della Commissione europea Romano Prodi all’interrogazione
parlamentare della McKenna, “Per quanto riguarda la Commissione
Trilaterale, il suo statuto esclude la partecipazione di un membro
che esercita una funzione pubblica”, dall’analisi dell’elenco
dei membri, in cui sono riportati anche gli incarichi dagli stessi
ricoperti, molti di essi sono rivestiti di pubbliche funzioni (si va
dal deputato e/o senatore, al ministro, all’ambasciatore e vi
troviamo anche, come ricordato, quali “già membri”, a parte
Mario Monti, l’attuale capo del governo greco, Papademos, già vice
presidente della Bce!)
-che
siffatto descritto esautoramento e sottrazione della sovranità
popolare, unitamente al connesso esautoramento e sovvertimento
dell’ordinamento repubblicano e democratico costituzionalmente
garantito, tutt’ora in corso di perfezionamento, è avvenuto, e
continua ad essere attuato, in modo significativamente preordinato e
colluso con le principali lobbies dei poteri finanziari, con
prepotente e sfacciata violazione della Carta Costituzionale e dei
principi fondatori della stessa,
per tutto
quanto sopra esposto,
si
propone formale denuncia
affinché
l’Autorità Giudiziaria competente, accertata la sussistenza
del reato ed identificati gli autori, in particolare nelle persone
del Presidente della Repubblica, del Presidente del Consiglio dei
Ministri, dei ministri, dei membri del Parlamento, ciascuno nelle
persone attualmente e medio tempore in carica in relazione all’arco
temporale interessato, nonché tutte le altre persone eventualmente
coinvolte, lo persegua ai termini di legge per tutti i reati
ravvisabili e, comunque, per quelli previsti dagli articoli:
-241
c.p.
attentato contro l’integrità, l’indipendenza o l’unità dello
Stato; -270
c.p.
associazioni sovversive; -283
c.p.
attentato contro la Costituzione dello Stato; -287
c.p.
usurpazione di potere politico; -289
c.p.
attentato contro gli organi costituzionali; -294
c.p.
attentato contro i diritti politici del cittadino; -304
c.p.
cospirazione politica mediante accordo; -305
c.p.
cospirazione politica mediante associazione.
Si chiede
inoltre, di essere informata di un eventuale richiesta di
archiviazione ai sensi dell’art.408 c.p.p..
Io
sottoscritta Avv.Paola Musu, del Foro di Cagliari, in
onore del giuramento prestato e nel profondo rispetto ed in onore
della Costituzione della Repubblica Italiana, di chi l’ha
sottoscritta e di tutti quelli che per arrivare alla stessa hanno
sacrificato la propria vita,nata
a Cagliari il 08/10/1971, con Studio in Cagliari, Via dei Vittorini
n.13, presso il quale eleggo domicilio.0
Allego:
1.Europact
del 25 marzo 2011; 2.regolamenti
nn.1173-1174-1175-1176-1177 /2011 e direttiva 2011/85/UE (c.d.
“six-pack); 3.trattato
sul “fiscal compact”; 4.Steering
Committee Bilderberg al 29-3-2012
da www.bilderbergmeetings.org; 5.Comitato
esecutivo Aspen Institute Italia al 29-3-3012
da www.aspeninstitute.it; 6.documento
stampato dal sito ufficiale della Trilateral
Commission www.trilateral.org 7.Elenco
dei membri della Trilateral Commission al marzo 2012 dal sito
ufficiale della stessa; 8.Interrogazione
della parlamentare europea Patricia McKenna del 4 aprile 2003 e
risposta del 15 maggio 2003 da www.europarl.europa.eu;