venerdì 2 novembre 2012

Monti: la pozione è amara ma è per il bene del Paese

 

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''La pozione è amara, ma è per il bene del Paese''. Lo dice il presidente del Consiglio, Mario Monti, in un'intervista al quotidiano francese Les Echos. Monti dice anche che in Italia le riforme strutturali ''devono continuare''
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Mario MontiMario Monti
Roma, 02-11-2012
''La pozione è amara, ma è per il bene del Paese''. Lo dice il presidente del Consiglio, Mario Monti, in un'intervista al quotidiano francese Les Echos. Monti dice anche che in Italia le riforme strutturali ''devono continuare''.
''I popoli sono in realtà più maturi di ciò che pensano i politici'', dice il premier. ''In ogni caso - aggiunge - gli italiani, che si dice siano ingovernabili, esprimono una richiesta di buon governo, come avevano già fatto sotto ai governi di Amato e Prodi''.

L'Italia ha bisogno di un'Europa dotata di autoritàAlla domanda se le regole di Bruxelles su disciplina e rigore, non dessero una cattiva immagine dell'Europa, Monti risponde: ''Queste regole non sono assurde. E sono state decise dai capi di Stato e di governo dell'Unione. E' per questo che ho sempre trovato onorevole di non usare l'argomento: "è difficile, ma è la Commissione di Bruxelles che lo chiede". Ho sempre cercato di spiegare che la pozione è certamente amara, ma deve essere somministrata per il bene del Paese e delle generazioni future''. Altrimenti, avverte il premier, ''avveleniamo lo spirito europeo''. Monti si dice quindi ''convinto che avere un'Europa che funziona è il primo contrafforte contro derive nazionali imprevedibili''. ''L'Italia - conclude - ha bisogno di un' Europa dotata di una certa autorità e non ho interesse, in quanto presidente del Consiglio, ad indebolirla''.

Fiero di aver messo insieme i partiti di maggioranza''Sono davvero fiero di aver fatto lavorare, non di concerto, ma in modo convergente, i tre partiti politici che compongono la nostra maggioranza'', ha detto Monti. ''Prima - ha aggiunto - questi tre partiti non si parlavano o lasciavano il posto alle invettive''. ''Per ottenere l'avvallo del Parlamento - prosegue Monti - abbiamo dovuto vincere le difficoltà, trovare un equilibrio. Abbiamo dovuto sia far valere la continuità con il governo Berlusconi, sia fare il contrario''. ''Forse - aggiunge il premier - ciò è stato facilitato dalla nostra credibilità tecnica, ma l'esercizio resta politico. Abbiamo dovuto improvvisare nell'arte politica. Stessa cosa per far accettare le misure dall'opinione pubblica: siamo dovuti essere molto pedagoghi, attenti, e dar prova di impegno politico''.
NOI VORREMMO CHE MONTI NON SI INTERESSASSE PIU' DEL "NOSTRO" PAESE, MA CHE SI TOGLIESSE DAI COGLIONI E ANDARRE TRA I SUOI AMICI ANGLO-CRIMINALI, VISTO CHE AMA TANTO PARLARE PIù L'INGLESE CHE NON LA NOSTRA LINGUA.

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