ROMA – È accaduto nel quartiere Alberone di Roma dove il povero animale, un meticcio di grossa taglia, è stato soppresso dopo l’intervento dei soccorritori allertati dai vicini.
Secondo gli altri condomini, il cane aveva vissuto tutta la sua vita all’aperto e legato acatena, con qualsiasi condizione ambientale (comprese le nevi dell’inverno scorso), nella mani di proprietari che dimenticavano di dargli da mangiare e da bere, tanto che spesso i vicini impietositi calavano giù dai balconi un po’ di cibo.
Con gli anni il cane si era ammalato di una grave forma di artrite che gli impediva quasi di camminare, e negli ultimi giorni sanguinava da una zampa. I suoi padroni, nel frattempo, erano partiti per le ferie lasciandolo solo in giardino, senza curarsi delle sue esigenze vitali.
L’animale era sopravvissuto solo grazie al cibo e alle ciotole d’acqua calate ancora dai vicini che, quando lo hanno visto peggiorare, si sono infine decisi a chiamare lo 060606.
L’animale era sopravvissuto solo grazie al cibo e alle ciotole d’acqua calate ancora dai vicini che, quando lo hanno visto peggiorare, si sono infine decisi a chiamare lo 060606.
La chiamata è stata inoltrata all’associazione animalista Earth che ha dovuto richiedere un intervento urgente di vigili e Asl per entrare nella proprietà privata. Purtroppo, quando i veterinari hanno potuto visitare il cane non c’era più nulla da fare, e hanno dovuto porre fine alle sue sofferenze, come racconta la presidente Valentina Coppola.
L’associazione Earth ha depositato alla Procura di Roma una denuncia per maltrattamento di animali e ha dichiarato che si costituirà parte civile nel processo a carico dei proprietari, contro i quali si è già scatenata l’ira del web. La pena prevista per questo tipo di reati prevede infatti la reclusione da 3 mesi a un anno in base all’articolo 544-ter del codice penale che tutela gli animali dalle sevizie.
Fonte: leggo.it
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