giovedì 13 giugno 2013

Eliminare fisicamente i poveri

Salvatore Viglia on 13 Giugno, 2013 10:44:32 | image I poveri sono, secondo le logiche del mercato e stando alla globalizzazione economica, un problema inutile e dispendioso. La dittatura del denaro, il sembrare sull'essere, pone questioni etiche e morali di primissimo piano. Non diciamo eresie se constatiamo l'indifferenza ostentata quasi con sfrontatezza circa la presenza degli indigenti. Sembra quasi un auspicio eliminarli fisicamente per risolvere definitivamente un problema insormontabile. Essi consumano, malati, rappresentano un pericolo per chi possiede, non producono nulla, sono per giunta anche titolari di diritti. Chi possiede, chi ha, vede nella povertà ostacoli e dispendi di energie e risorse. La povertà esige attenzione, studio, proposte di legge, donazioni, sovvenzioni ed altro. Ci dicono, anche se non esplicitamente, che i poveri sarebbero da eliminare per non sprecare né tempo né denaro. La povertà è vista come una malattia, una iattura e guai a chi ce l'ha. Peggio per lui. Non avere denaro è una colpa grave. Non essere ricchi rappresenta un marchio infamante. Che senso hanno i poveri per l'umanità economicamente fondata sul denaro e sulla ricchezza? Eliminare fisicamente i poveri, già come affermazione porrebbe eticamente, secondo la coscienza universale, questioni. Molti, moltissimi però lo pensano. La povertà, i poveri sono un impedimento alla crescita della ricchezza. Essere povero è gravissimo perché frena il "progresso" fondato sul denaro e prosciuga, senza investimento alcuno in termini di interesse di ritorno, risorse e ricchezze. Insomma, l'universalizzazione dello scambio sotto forma di intensificazione delle ricchezze, cozza e stride al cospetto della povertà e, dato che è ampiamente riconosciuta l'impossibilità della soluzione positiva di questa condizione, chi possiede per accumulare, vede malamente la sua esistenza fonte:politicamantecorretto.com Commento: siccome la ricchezza di denaro è simbolica/virtuale e non effettiva o sostanziale la mia controproposta è eliminare fisicamente questi malati di mente in quanto pericolosi per il genere umano e il vero progresso. Robespierre già allora l'aveva capito mantenere delle caste parassitarie e inutili non era il caso seguiamone l'esempio.

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