domenica 14 agosto 2016

Ultimi sondaggi politici elettorali: 9 agosto 2016, M5S stravince al ballottaggio




ULTIMI SONDAGGI POLITICI ELETTORALI (9 AGOSTO 2016) – Dopo le intenzioni di voto di EMG-Tg La7, oggi i sondaggi elettorali di Winpoll per Huffington Post. 
C’è poco da fare: con l’ideona della legge elettorale munita di ballottaggio, Matteo Renzi sembra sempre di più un tacchino che si è infilato da solo nel forno. Al secondo turno, anche secondo gli ultimi sondaggi politici elettorali di Winpoll, il MoVimento 5 Stelle non ha rivali, staccando il Centrosinistra di 9 punti percentuali e il Centrodestra addirittura di 15 punti.
Appaiono insomma sempre più chiari i motivi che spingono Giorgio Napolitano alla richiesta dell’eliminazione del secondo turno nella legge elettorale. Stesso discorso per la proposta del Bersanellum da parte della minoranza Pd.
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Ultimi sondaggi politici elettorali (9 agosto 2016): Pd in testa al primo turno, ma è il ballottaggio che conta. M5S imbattibile al secondo turno

Al contrario di altri sondaggi politici delle ultime settimane, Winpoll vede ancora in testa il Pd al primo turno. Il Centrodestra, anche se unito, sembra invece non avere speranze per l’accesso al decisivo secondo turno. Se si votasse oggi con l’Italicum, lo scenario più probabile sarebbe quindi quello di una vittoria del M5S al ballottaggio, dopo la sfida diretta contro il Partito Democratico.
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Ma si voterà davvero con l’Italicum? Ne dubitiamo. Intanto il 4 ottobre 2016 ci sarà il giudizio della Corte costituzionale sulla legge elettorale tanto voluta da Matteo Renzi da essere votata addirittura con la questione di fiducia (mai successo prima nella nostra storia repubblicana). In quest’occasione potrebbero saltare dei pezzi dell’Italicum e Matteo Renzi avrebbe la scusa perfetta per metterci di nuovo mano, dando un po’ meno l’impressione di essere costretto a farlo per evitare la vittoria del M5S.
Non è da escludere che questo sia uno dei motivi per cui Renzi pensa di rimandare il referendum di inizio ottobre a fine novembre: in due mesi ci sarebbero i tempi tecnici per mettere mano alla legge elettorale. Visto che la vittoria del No appare più che mai probabile, potrebbe essere l’ultima occasione di Renzi per farlo.

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