domenica 14 agosto 2016

Pensioni ultimissime novità

Pensioni ultimissime novità: colpo di scena sulla riforma, sfogo Nannicini





PENSIONI ULTIMISSIME NOVITA’ (12 AGOSTO 2016) – Dopo le notizie sui dati Inps per gli assegni sociali e le pensioni liquidate, oggi news sulla riforma del governo Renzi.
Lo abbiamo scritto proprio nell’articolo sulle ultime novità di ieri: per il pacchetto pensioni, i 6 “bonus” previsti richiederebbero più soldi di quel miliardo e mezzo che sarebbe disponibile. Il Corriere della Sera aveva fatto i conti in tasca al governo Renzi, spiegando che, a regime, per tutte le misure annunciate sarebbero necessari oltre tre miliardi di euro (2,5 secondo le richieste dei sindacati).
Puntuale, arriva la replica di Tommaso Nannicini, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, che assomiglia molto a uno sfogo (almeno dal nostro umilissimo punto di vista, per il momento ancora esprimibile, visto che almeno l’articolo 21 della Costituzione non viene scalfito dalla riforma Boschi-Verdini).Pensioni ultimissime novità riforma

Ultimissime novità pensioni (12 agosto 2016): intervista di Tommaso Nannicini al Corriere. Nel “dibattito estivo” solo cifre di fantasie, la verità sulla riforma verrà fuori solo con la legge di Stabilità

Partiamo dalle cifre: secondo Nannicini, le ultimissime news sulle pensioni sarebbero gravate da un “dibattito estivo” fatto di numeri completamente inventati. In particolare, non sarebbe vero che per la riforma pensioni verrà stanziato solo un miliardo e mezzo. Nannicini non si sbilancia però nel dire quali sarebbero le cifre vere, ma rimanda tutto alla legge di Stabilità. Come sempre, le chiacchiere che si fanno sulle pensioni, finché non si mette qualcosa di nero su bianco, contano poco.
Su un punto però Nanncini è stato netto: le pensioni d’oro non si toccano. Non ci sarà nel 2017 un rinnovo del contributo di solidarietà, versato dalle pensioni più elevate negli ultimi tre anni: dall’anno prossimo, insomma, chi prende una pensione “cicciottella” la vedrà ingrassata ulteriormente dal 6% al 18%.
Passando all’Ape (anticipo pensionistico), a Nannicini viene chiesto se non c’era proprio altra via rispetto a quella di passare attraverso un prestito bancari per consentire pensioni anticipate più flessibili. E qui Nannicini qualche numero lo tira fuori, visto che – secondo il sottosegretario – per fare a meno delle banche sarebbe stato necessario avere a disposizione dai 5 ai 10 miliardi.
Capitolo quattordicesima: secondo Nannicini le vie sono due. O si aumenta la quattordicesima a chi già la riceve, oppure si estende il numero degli aventi diritto, elevando la soglia alle pensioni fino a mille euro.

Pensioni ultime novità (12 agosto 2016): i soldi non bastano per una vera flessibilità in uscita, ma i pensionati d’oro tornano (e le banche) tornano a godere. Spariti dall’orizzonte gli aumenti alle minime e gli 80 euro

Questi sono i fatti, ora qualche considerazione. Nannicini dice che il miliardo e mezzo è una cifra di fantasia, ma dice anche che non ci sono soldi per fare a meno delle banche, servirebbero da 5 a 10 miliardi. I sindacati chiedono 2,5 miliardi, quindi è ragionevole credere che la cifra che il governo Renzi è pronto a mettere sul tavolo sia inferiore ai 2,5 miliardi, diciamo compresa fra 1,5 e 2,5.
Peccato che, secondo i calcoli del Corriere, a regime servono almeno 3,8 miliardi.
Altri due motivi ci fanno credere che il governo Renzi non ha sufficiente respiro per realizzare tutto quello di cui si sta parlando in questa estate 2016. Primo, sulla quattordicesima pare che si dovrà ripiegare sull’aumento della quattordicesima per chi già la percepisce, visto che raddoppiare la platea costerebbe troppo.
Secondo, è stata accantonata la famosa promessa di Renzi sugli 80 euro anche per le pensioni (figuriamoci quindi l’aumento delle minime).
Le chiacchiere sono chiacchiere, i fatti sono fatti: quota 41, 80 euro ai pensionati, aumenti alle pensioni minime e via dicendo, sono tutte misure archiviate perché “non ci sono i soldi”, quindi se il miliardo e mezzo di cui si è parlato finora è una cifra di fantasia, quella reale – che conosceremo solo con la legge di Stabilità – difficilmente si scosterà di tanto.
Ps. come avrete notato, nonostante “non ci siano i soldi”, nonostante una sentenza della Corte costituzionale sia favorevole, il governo Renzi ha preferito stringere la mano alle banche (non che sia una novità) e tornare a dare più soldi alle pensioni d’oro.
 

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