lunedì 1 luglio 2013

Ditelo... fuori dai denti... l'assurdo veleno: l'amalgama dentale


L' AMALGAMA DENTALE

L'amalgama dentale è una forma primitiva di ottturazione dei denti in uso dal 1800, è costituita per oltre il 50% di mercurio, ed è ancora comunemente usata da molti dentisti.
 
Viene utilizzata per la comodità d'uso e perchè consente agli studi dentistici di realizzare facili profitti ma, alla fine, siamo noi che dobbiamo pagare il conto per i danni alla salute e all'ambiente.
 
Una dose moderna di amalgama contiene circa 440 mg di Mercurio e 400 mg di lega a base di Argento(16%), Stagno(26%), Rame(5%) e Zinco(1%).

Una otturazione con amalgama rilascia ogni giorno da 0.5 a 0.10mg di Mercurio per fenomeni di abrasione, corrosione, disgregazione elettrolitica generati dai diversi metalli in ambiente salino come nella cavità orale, la bocca; anche i sali dei cibi, le acque gassate, gli acidi alimentari, ecc. accentuano la naturale disgregazione delle amalgami.


I metalli rilasciati, per il 50% si depositano nei tessuti cellulari inibendo processi enzimatici e metabolici del nostro corpo; l'altro 50% viene eliminato attraverso le urine e le feci e va ad inquinare l'ambiente in cui viviamo, il terreno e quindi lo ritroviamo anche nella frutta, nei cibi, nelle verdure, ecc. e nelle falde acquifere.

 
Sono ormai innumerevoli i lavori scientifici, i medici, gli esperti e le persone danneggiate che attestano la tossicità dell'amalgama e i conseguenti danni alla salute che ne derivano.
 
A causa degli inquinamenti ambientali, il Mercurio continua ad accumularsi sempre di più nell'aria, nell'acqua, nel suolo e negli alimenti.
 
Uno studio condotto da “Island Restoration Network” ha riscontrato livelli di mercurio tali da poter essere dannosi nel 68% del pesce spada.
 
La seconda maggior causa di inquinamento da mercurio negli USA deriva dalle pratiche dentali come risultato del riversamento nell'ambiente che avviene con l'applicazione e la rimozione degli amalgami dentali.
 
I danni provocati dal mercurio
 
Il mercurio non uccide velocemente come il cianuro ma uccide più lentamente in maniera insidiosa e questo è abbastanza risaputo.
 
Quello che non tutti sanno è che i vapori di mercurio sono continuamente rilasciati dalle otturazioni dentarie in amalgama, e che questi vapori si trasferiscono rapidamente dai polmoni al sangue sotto forma di gas, e da qui al cervello e agli altri organi bersaglio.

La presenza di Mercurio nei tessuti è correlabile a numerose malattie, fra le quali sclerosi multipla, alzheimer, parkinson, autismo, sensibilità chimica multipla, sindrome da stanchezza cronica. Un problema di salute pubblica di cui la gente comune sa poco.
 
Sarebbe opportuno seguire l'esempio di Svezia, Norvegia e Danimarca, che hanno abolito l'uso dell’amalgama per tutelare i propri cittadini, in base al Principio di Precauzione.
 
Gli amalgami dentali, inoltre, rappresentano un fattore di di rischio per i nascituri, dato che fino al 60% dell'accumulo tossico del Mercurio delle otturazioni può passare al feto durante la gestazione e al neonato con l'allattamento.

Diversi studi associano malattie pediatriche come l'autismo, la sindrome della cosiddetta "morte in culla", la sindrome da deficit dell'attenzione e la sindrome da iperreattività infantile, al contatto con l'amalgama materna.

 
Il mercurio rilasciato dall’amalgama è un veleno cumulativo per l’organismo. Molti studi scientifici hanno evidenziato che dopo 10 anni, nell’otturazione dentale, è presente solo il 50% del Mercurio iniziale, dopo 20 anni ne è rimasto solo il 20%.
 
Parti per milione di vapori di Mercurio si liberano ogni giorno, si accumulano nei tessuti e sovraccaricano gli organi preposti all’escrezione durante un periodo di tempo che si prolunga negli anni.
 
I medici non sempre sono informati sull'intossicazione prolungata, a basse dosi di mercurio, rilasciato dai piombaggi dentali.
 
Normalmente, quando l’organismo non è ancora intossicato, il Mercurio viene eliminato principalmente attraverso tre canali di espulsione: reni, fegato e pelle; grazie anche all’azione di specifici enzimi e metabolismi cellulari addetti allo smaltimento del Mercurio.
 
Quando si segue un’alimentazione equilibrata, inizialmente il cibo fornisce tutti i microelementi essenziali al processo di smaltimento; ma col tempo, accumulandosi, il Mercurio danneggia l’organismo perché interferisce con enzimi ed ormoni, bloccando importanti siti contenenti zolfo, che sono fondamentali per una serie di cruciali funzioni metaboliche.
 
I metalli pesanti sono soprattutto veleni enzimatici, in quanto essi spiazzano i coenzimi metallici e questo si evidenzia quando si scopre una carenza di Ferro, Rame, Zinco ecc., e determinano di conseguenza gravi disturbi nella funzione enzimatica e nella sintesi emoglobinica.........
 
Inoltre, il Mercurio provoca alterazioni della flora batterica intestinale favorendo gli organismi patogeni opportunisti quali fermenti, batteri e virus, instaurando disbiosi intestinali continue.
 
Sintomi clinici causati dall’inquinamento da amalgami nell’organismo:
(tratto da: J. Thomsen, Odontogene herde und Storfaktoren, editore ML, 1985).

 
1.Sintomi generali: tremolio, tremor mercurialis, sonnolenza, inappetenza, rapida e continua e facile stanchezza, abbattimento psichico generale, facoltà di reazione in diminuzione, invecchiamento precoce, anormale funzionalità delle ghiandole endocrine, il tutto è sicuramente da attribuirsi al Mercurio ed alle mal funzioni dell’organismo intero ormai debilitato dall’intossicazione grave da metallo pesante.
 
2.Sistema nervoso: malattie nervose e degenerative ai nervi, neuroni del sistema nervoso centrale (demielinizzazione sopra tutto nei bambini), difficoltà di concentrazione, perdita della memoria, apprendimento ostacolato, epilessie, difficoltà al coordinamento dei movimenti, erethismus merculiaris ovvero alto grado di nervosismo (situazione di irritabilità e agitazione che può diventare malattia cronica).
 
3. Sintomi psichici: depressioni fino a pensieri suicidi, paura della morte, irritabilità e violenza, agitazione facile e continua.
 
4. Resistenza alla terapia di: malattie influenzali, angina tonsillare, sinusite, rinite, malattie all’apparato respiratorio.
5. Testa: dolori di testa, emicranie, nevralgie facciali, bruciore della lingua, bocca arida, afte, sapore metallico in bocca, dolori alla nuca e al collo.

6. Occhi: disturbi visivi da genesi poco chiara, dovute alle mal nutrizioni dei muscoletti dell’occhio o dalle contaminazioni neuro muscolari da Mercurio degli stessi; iritis, edemi perioculari, occhi senza lucentezza.

7. Orecchie: ronzio, rumori strani ed alle volte "rivelazione" di frequenze radiotelevisive, variazione della frequenza fondamentale emessa dal cervello/orecchio con la conseguente perdita od attenuazione della capacità di percezione della spazialità dei suoni.

8. Polmoni: asma bronchiale, raffreddori strani, irritazioni alle vie respiratorie.

9. Cuore: aritmie ed anomalie dei ritmi.

10.Stomaco – intestino: vomito, colite ulcerosa, disbiosi intestinali, diarrea, gastroenteriti, tenesmo anale, tensioni alla valvola ileo cecale e cattive digestioni.

11.Intestino: continue alterazioni della flora batterica, con acidificazioni del processo digestivo, diarree, enterocoliti, stipsi, infiammazioni della mucosa viscerale, villi atrofizzati, sistema nervoso enterico super eccitato, nascita di tumori all’intestino.

12. Vescica: irritazione dolorosa della muscolatura della vescica irritata, tenesmo vescicale.

13. Pelle: caduta di capelli accelerata, cambiamento del colore dei capelli, prurito alla pelle, esantemi, eritemi localizzati.

14. Articolazioni: dolori articolari, disturbi reumatici, muscolari.
 
L'lternativa alle amalgame
 
L'alternativa è costituita per ora dalle resine composite, dalla ceramica e dall'oro, utilizzabili purché siano testati e bio compatibili con il soggetto che li deve ricevere in bocca.
In genere sono ben tollerate da moltissimi pazienti.
 
A tutt'oggi però non esiste un materiale ideale per le otturazioni.
 
L'oro sembra essere il meglio tollerato fra i metalli (97% dei pazienti), purchè non venga troppo mescolato con altri componenti nella preparazione della lega per le otturazioni.
 
ATTENZIONE: Tutte le leghe metalliche: al titanio e al cromocobalto (acciaio) dette vili, e tutte quelle nobili e preziose a base di oro, platino, palladio e argento, a causa degli ossidi possono essere tossiche, e dare effetto elettrochimico tra di loro con conseguenti mutamenti, problemi patologici locali e generali.
E' necessario che il tutto venga inertizzato con cineticaTTSVGEL onde assicurare una eliminazione totale degli ossidi, prevenire qualsiasi forma di attività elettrogalvanica e qualsiasi problematica patologica, assicurare una alta bioqualità
Importante è l'utilizzo di leghe nobili senza ferro, rame, cobalto berilio e cadmio.
Chiedere al dentista di impiegare, la lega nobile AUREA 500 millesimi (oro, palladio, argento) senza rame e ferro.
 
Alcuni odontoiatri coscienziosi hanno iniziato a rivedere gli "assiomi" universitari e consapevoli dei danni procurati dalle amalgami e da altre tecniche non bio compatibili, hanno iniziato a diffondere la Olodonzia (Odontoiatria Bioterapica Naturale che utilizza sostanze non tossiche tipo i "vetronomeri"), tecnica che si va via affermando sempre di più in quanto essa permette notevoli progressi nel fornire al paziente vantaggi che con le precedenti tecniche non otteneva:

a) le reazioni allergiche o tossiche sono improbabili, dato l’uso di sostanze e materiali bio compatibili e testati direttamente sul paziente.


b) la durata dei restauri è rapportata ottimamente nel tempo e consente un’efficace ammortamento della spesa.

 
c) la minore invasività delle terapie che risultano più tollerate
 
d) il non inquinamento ambientale in assenza di Mercurio e per l’uso di materiali a non perdere e risterilizzabili.
 
e) la considerazione dei denti come parti di organi a loro collegati e corrispondenti anche energeticamente.
 
 
Quando rimuovere l'amalgama
 
La maggior parte degli studi dimostrano come la sostituzione o la rimozione degli amalgami aumentano la quantità di Mercurio nel nostro corpo per almeno due o tre mesi.
 
Si assume che tale sia il periodo necessario al nostro fisico per smaltire il mercurio e disintossicarsi ma, in realtà, molto probabilmente rappresenta il tempo impiegato per stoccare il mercurio nei tessuti come il cervello, la tiroide, ghiandole surrenali mentre solo una piccola parte viene eliminata.
 
Molti dentisti non procedono alla rimozione degli amalgami e alla loro sostituzione se non vi sono delle buone ragioni per farlo.
 
Altri dentisti rifiutano di ignorarare i legami fra i vapori di mercurio emessi dagli amalgami dentali e la comparsa di sintomi in considerazione dei ritardi nella comparsa degli stessi.
 
La scelta di rimuovere gli amalgami per scongiurare eventuali sintomi patologici dovrebbe essere ben meditata per evitare di peggiorare la situazione.
 
Prima di procedere alla rimozione è essenziale procedere alla disintossicazione del corpo da Mercurio il che significa, ripescare il Mercurio nei tessuti dove è immagazzinato e far si che venga espulso.
 
Ciò significa che volontariamente si provoca una nuova intossicazione del fisico.
 
Sopratutto quando il sistema immunitario è indebolito bisogna fare molta attenzione poiché la rimozione può alterare gli equilibri e causare anche gravi malesseri.
 
Per questa ragione, la rimozione degli amalgami andrebbe fatta quando ci si sente bene con il corpo già disintossicato.
 
Rimpiazzare una otturazione eseguita con amalgama una volta che si è arrivati ad avere acuti o cronici problemi di salute, può richiedere un intervento molto più complicato e costoso.

 
Risultati della rimozione degli amalgami
 
Dagli studi e dalle esperienze i principali effetti determinati dalla rimozione degli amalgami sono:
 
  • per una settimana dopo la rimozione i livelli di Mercurio nel corpo aumentano sensibilmente a secondo delle misure preventive adottate
 
  • in seguito, i livelli di Mercurio nel sangue e nelle urine diminuisco rapidamente anche oltre all' 80% in alcuni mesi
 
  • in molti casi documentati, si sono registrate guarigioni di molte malattie connesse all'intossicazione da mercurio.
 
Conclusioni
 
Da quanto emerge dagli studi e dalle esperienze si può dedurre che si dovrebbe:
 
  • rifiutare di far eseguire qualsiasi occlusione con amalgama al Mercurio dal proprio dentista

  • richiedere l'applicazione dei nuovi materiali meno nocivi quando si rende necessaria una otturazione dentale

  • scegliere un dentista consapevole dei danni che provoca il mercurio alla persona e all'ambiente

  • valutare con molta attenzione la opportunità di sostituire le otturazioni presistenti fatte con amalgama tenendo conto delle complesse problematiche che l'operazione comporta e dei relativi elevati costi. E' una scelta difficile quella di rimpiazzare gli amalgami preesistenti ma in molti casi consente di ottenere dei grandi benefici e scongiurare gravi patologie croniche.

  • nel caso di rimozione degli amalgami, assicurarsi che il proprio dentista sia preparato e metta in opera tutti gli accorgimenti per ridurre al minimo il passaggio del Mercurio nel nostro organismo (preparazione disintossicante, diga in gomma, aspirazione potenziata, maschera con filtro per il mercurio, copertura delle parti del corpo non protette dai vestiti, utilizzo del trapano a freddo per limitare la vaporizzazione e così via).





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