lunedì 6 giugno 2011

CENTRALI NUCLEARI IN ITALIA

CENTRALI NUCLEARI IN ITALIA

Secondo chi ci governa dicono che il popolo è sovrano però loro fanno come gli pare, alla faccia della sovranità popolare, insomma ci prendono per i fondelli.

23 anni fa l'8- 9 novembre del 1987 l'Italia disse no al nucleare, oggi il governo vara la proposta di legge per costruire centrali nucleari, ma non avevamo detto no ?

Costruire le centrali nucleari ieri era una follia, oggi è una follia acuta per i motivi in più che si sono aggiunti.

I cosiddetti incidenti possono sempre accadere, vedi Cernobil in Russia o in Giappone e quando accadono perchè accadono e, solo questione di tempo e sapete cosa significa.

L'Italia è un paese a rischio geologico in qualsiasi momento un terremoto e buona notte, anche la “centrale più sicura” se manca il terreno sottostante crolla.

Quindi non esiste centrale sicura, chi dice una cosa del genere mente e se non mente è un imbecille.

L'uranio scarseggia, Negli ultimi anni (2001-2006) la richiesta mondiale di uranio è fortemente aumentata. Le cause vanno ricercate nella massiccia costruzione di nuovi reattori nucleari (28 cantieri inaugurati tra il 2000 e il 2005, su un totale di 442 reattori esistenti nel 2006; l'AIEA prevede altri 168 nuovi cantieri reattori entro il 2020) e anche nell'accresciuta domanda energetica dei paesi che utilizzano energia nucleare (soprattutto da parte di Cina, India, Corea del Sud, Russia, Giappone e Stati Uniti), che negli ultimi anni è arrivata ad eccedere l'offerta. Per soddisfare la crescente domanda molti paesi consumatori e produttori hanno iniziato ad intaccare le cosiddette fonti secondarie di uranio, ossia le scorte accumulate in deposito nei decenni precedenti.

Come risultato il prezzo dell'uranio sul mercato mondiale ha subìto una forte impennata, passando dai 7 $ la libbra del 2001 al picco di 135 $/lb del 2007[2]. Al 2001 il prezzo dell'uranio incideva per il 5-7% sul totale dei costi riguardanti la produzione di energia nucleare.[3]

Poi ci sarebbe la questione dello stoccaggio, dove pensate che conserveranno le scorie radioattive? non si sa bene, se prendiamo come esempio gli scandali (quelli che si conoscono), dove in un modo o un altro la malavita entra in gioco, ove depositi interi vengono nascosti, sotterrati, inquinando terreni coltivati o come nel caso è del napoletano o Saluggia (Vercelli)Piemonte dove il problema dello stoccaggio non è ancora stato risolto e da anni una enorme quantità di barili sono pericolosamente siti in quell'area, dove già ci sono stati ben due incidenti di fuori uscita di liquido radioattivo inquinando le falde acquifere sottostanti, acqua che arriva anche nelle nostre case, poi ci si chiede come mai ci si è ammalati di tumore, leucemia ed altro.

Lo slogan ufficiale è: "Enel, l'energia che ti ascolta", io invece dico che ci fotte!
Forse non tutti sanno che Enel, maggior produttore nazionale, possiede centrali nucleari in Spagna e in Slovacchia. Potrebbe, se volesse, esportare una parte dei chilowatt nucleari in Italia, attraverso la rete europea, costringendo i francesi a subire una concorrenza. Il fatto è che Enel è il socio di Électricité de France o Edf nell’impresa del nucleare nostrano e inoltre è il maggior importatore di elettricità dalla Francia. I margini ottenuti da Enel importando i chilowatt “nucleari” sono considerevoli; Enel compra a poco e vende a molto. Nessuna impresa del settore è interessata a fare chiarezza, perché il sistema elettrico nazionale è ampiamente remunerativo per tutti: ogni giorno il prezzo è fatto dal peggiore dei venditori accettati. Ulteriore dettaglio: viene pagata una sovrattassa per l'acquisto di energia "pulita" dalla Francia invece di quella prodotta dalle centrali nucleari... in realtà il sovrapprezzo viene pagato (e grava sulle bollette degli utenti) ma l'energia che acquistiamo PROBABILMENTE è in realtà prodotta dalle centrali nucleari, poichè non è prevista nessuna forma di controllo nè di certificazione. Non sappiamo proprio niente degli intrallazzi dell'Enel e sembra che neppure ci interessi, paghiamo e basta. Poi dicono che ci serve il nucleare per non restare a secco e noi come i beoni abbocchiamo. Intrallazzi, torte, mazzette... ci dissanguano come le sanguisughe e loro si ingrassano... così va il mondo. Enel è la più grande azienda elettrica d’Italia e la seconda utility quotata d’Europa per capacità installata. Enel è un operatore integrato, attivo nella produzione, distribuzione e vendita di elettricità e gas. A seguito dell’acquisizione della compagnia elettrica spagnola Endesa, Enel è ora presente in 40 Paesi, con una capacità installata netta di circa 95.400 MW e serve più di 61 milioni di clienti nell’elettricità e nel gas. Quotata dal 1999 alla Borsa di Milano, Enel è la società italiana con il più alto numero di azionisti, circa 1,2 milioni tra retail e istituzionali nel 2009. Enel è anche il secondo operatore nel mercato del gas naturale in Italia, con circa 2,7 milioni di clienti e una quota di mercato del 10% circa in termini di volume. Enel produce, distribuisce e vende elettricità e gas in tutta Europa, Nord America e America Latina. Enel è anche il secondo operatore nel mercato del gas naturale in Italia, con circa 2,6 milioni di clienti e una quota di mercato del 10% circa in termini di volume. — “Auspichiamo che lo stop alla costruzione di nuove centrali nucleari non sia definitivo”. Lo ha detto oggi il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, nel corso di una conferenza stampa a Firenze al termine del Road show in vista delle Assise di Bergamo.
Saranno dunque molti gli argomenti sul tavolo dell’assemblea nazionale degli industriali che si terrà alla Fiera Lunga di Bergamo il prossimo 7 maggio. Temi di politica economica, ma anche di politica energetica.
“E’ senz’altro necessario un momento di riflessione, come del resto sta accadendo in molti paesi europei, dove è in corso un ripensamento, anche in seguito ai fatti di Fukushima”, ha osservato Marcegaglia. Ma dopo “la riflessione dopo la discussione su cosa fare, sui controlli da rafforzare, è necessario -ha continuato la leader di Confindustria- che vi sia una ripresa del tema del nucleare in Italia”.

Purtroppo ci sono persone e Lobby che pur di arricchirsi non guadano in faccia a nessuno e se ne fregano incoscientemente dei gravi danni che procurano, danni irreversibili

Così come evidente che portano avanti le “loro” ragioni; adducendo per esempio che anche il carbone (io vorrei sapere chi ha parlato di carbone ?) inquina, certo anche il carbone inquina, ma con una differenza, che le centrali a carbone li puoi spegnere in qualsiasi momento, quando si accende un reattore nucleare non lo si può più spegnere neanche in caso di catastrofe, questo continuerà ad irradiare per millenni.

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