martedì 29 aprile 2014
L'Italia avrà 7 depositi di scorie nucleari
Nuovo articolo su mariella: Temporanea Residente Forestiera |
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lunedì 28 aprile 2014
domenica 27 aprile 2014
ITALIA: UNA CATASTROFE NUCLEARE NASCOSTA DAI GOVERNI TRICOLORE
GIANNI LANNES – ITALIA: UNA CATASTROFE NUCLEARE NASCOSTA DAI GOVERNI TRICOLORE
di Gianni Lannes
«Non si sa che effetto avrà sul sistema immunitario dei siciliani di Lentini la radioattività delle scorie nucleari nascoste dagli americani nel suolo… La leucemia è associata al plutonio, responsabile della perdita dell’immunità biologica che colpisce un numero crescente di persone».
Sono le argomentazioni – di una delle massime autorità a livello mondiale, in materia – che si leggono in un passaggio del libro scritto dal professor J.W. Gofman, Radiation and Human Health (Sierra Club Books, San Francisco). Continua alla FONTE
26apr
di Gianni Lannes
«Non si sa che effetto avrà sul sistema immunitario dei siciliani di Lentini la radioattività delle scorie nucleari nascoste dagli americani nel suolo… La leucemia è associata al plutonio, responsabile della perdita dell’immunità biologica che colpisce un numero crescente di persone».
Sono le argomentazioni – di una delle massime autorità a livello mondiale, in materia – che si leggono in un passaggio del libro scritto dal professor J.W. Gofman, Radiation and Human Health (Sierra Club Books, San Francisco). Continua alla FONTE
SIGONELLA C’E’ IL COMANDO LOGISTICO PER LO SPARGIMENTO DI SCIE CHIMICHE IN ITALIA
GIANNI LANNES – A SIGONELLA C’E’ IL COMANDO LOGISTICO PER LO SPARGIMENTO DI SCIE CHIMICHE IN ITALIA
26apr
Sigonella (Italy) – photo NATO
di Gianni Lannes
Bentornati in Sicilia. La base aerea di Sigonella, chiamata affettuosamente Saygonella da politicanti arroganti e militari yankee semianalfabeti, è situata nel bel mezzo della Piana di Catania, tra fertili aranceti ed il corso del fiume Simeto. La concessione governativa di questo territorio non è mai stata ratificata dal Parlamento italiano.
La struttura bellica è sorta nel 1957, in concomitanza con l’arrivo nello Stivale dei primi ordigni nucleari, dislocati inizialmente in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Sicilia, Puglia e Basilicata, almeno così attestano i documenti ufficiali USA. Continua a leggere alla FONTE
di Gianni Lannes
Bentornati in Sicilia. La base aerea di Sigonella, chiamata affettuosamente Saygonella da politicanti arroganti e militari yankee semianalfabeti, è situata nel bel mezzo della Piana di Catania, tra fertili aranceti ed il corso del fiume Simeto. La concessione governativa di questo territorio non è mai stata ratificata dal Parlamento italiano.
La struttura bellica è sorta nel 1957, in concomitanza con l’arrivo nello Stivale dei primi ordigni nucleari, dislocati inizialmente in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Sicilia, Puglia e Basilicata, almeno così attestano i documenti ufficiali USA. Continua a leggere alla FONTE
PAPA FRANCESCO I CAMBIA TUTTO
PAPA FRANCESCO I CAMBIA TUTTO, AFFINCHÈ TUTTO RESTI COME È
Di Valerio Bruschini
1) Questa giornata, in cui tutti i mass media italioti gareggiano, per giungere primi al Gran Premio del Vaticano:“Papa, Papa delle mie brame, chi è il più prono del Tuo reame?” , ci sembra la più idonea, per fornire alcuni elementi di riflessione sul Pontificato reale, che sta a quello ideale, dipinto dai suddetti mass media, come il Socialismo reale di Stalin stava al pensiero di Karl Marx.
Ci serviremo non di un testo dell’UAAR, (Unione Atei Agnostici Razionalisti), bensì di un articolo di Sandro Magister , significativamente intitolato “L’ultimo papa re” [1].
2) Volendo, ci potremmo limitare all’introduzione, perché è già tutto il programma:
“Con Francesco il papato è finito in un cono d’ombra.
La luce è tutta per lui, il papa. Non l’istituzione ma la persona” [2].
Tuttavia, essendo affetti da un invincibile masochismo, ci addentriamo nella “selva oscura”.
In barba, a tutte le chiacchiere sulla “francescana” gestione democratica, che doveva rompere in maniera assoluta con quella autoritaria ratzingheriana:
“ Dalle norme canoniche egli si sente libero. In un solo anno ha già derogato sei volte dalla regola ferrea che esige un nuovo miracolo prima che un beato sia proclamato anche santo.
Giovanni XXIII è l’ultimo di questi sei.
Francesco voleva a tutti i costi che Giovanni Paolo II fosse canonizzato non da solo, ma bilanciato da un altro papa con un diverso profilo, meno guerresco, più misericordioso” [3].
Su quest’ultima affermazione, ci riserviamo una considerazione, che esporremo alla fine, per condividere subito con tutte/i il buonumore, che suscitano queste due righe:
“E così sarà fatto, domenica 27 aprile.
La congregazione per le cause dei santi si è inchinata al suo volere e ha simulato di aver chiesto lei a Francesco la deroga, subito benevolmente concessa” [4].
Un altro illuminante esempio della “spintaneità”, che caratterizza l’attuale corte pontificia è il seguente:
“Anche il cardinale Angelo Bagnasco, che ancora figura come presidente della conferenza episcopale italiana, ha domandato a Francesco che sia lui, il papa, a tenere il discorso inaugurale all’assemblea plenaria dei vescovi convocata a maggio, cosa che nessun pontefice ha mai fatto.
La richiesta del cardinale, si è letto nel comunicato ufficiale, “ha incontrato la pronta disponibilità del Santo Padre, che ha confidato di aver avuto in animo la medesima intenzione”.
Infatti. Si sapeva da almeno un mese che Francesco aveva deciso così” [5].
Come non rimaner commossi di fronte a questa corrispondenza d’amorosi e santi sensi?
3) Sicuramente, l’ipocrisia, da due millenni ombra del Papato, continua a celebrare i suoi trionfi,
producendo effetti comici di tutto rispetto:
“Da quando lui è papa la CEI è come annichilita.
Francesco ha chiesto ai vescovi italiani di dirgli come preferirebbero che avvenga la nomina del loro presidente e del segretario, se ad opera del papa, come è sempre stato in Italia, o con libere votazioni come avviene in tutti gli altri paesi.
Capita l’antifona, l’intenzione di quasi tutti i vescovi è di lasciare la nomina al papa.
E se proprio egli vorrà che vi sia prima una votazione consultiva, la si farà, ma in segreto e senza spoglio delle schede.
Le si consegneranno al papa ancora chiuse e lui ne farà quello che vuole” [6].
“ Tu chiamale se vuoi emozioni
… della Democrazia francescana …”.
Pertanto, saggiamente afferma Magister:
“La CEI è la smentita vivente dei propositi di decentramento e “democratizzazione” della Chiesa attribuiti a Jorge Mario Bergoglio” [7].
4) In quale settore, invece, l’inflessibile Francesco I non ha apportato cambiamenti ed è rimasto impalato sull’attenti?
Elementare, Watson ! Quello da cui proviene l’aureo e sacro fiume della pecunia:
“Viceversa, se si sposta lo sguardo dentro le mura vaticane, capita di trovare sempre in sella e con tutti gli onori dei tipi che in qualunque altra azienda sarebbero stati spediti via da un pezzo.
Sono i membri del consiglio di sovrintendenza dello IOR, l’americano Carl Anderson, il tedesco Ronaldo Hermann Schmitz, lo spagnolo Manuel Soto Serrano e l’italiano Antonio Maria Marocco.
Sono cioè la banda dei quattro che il 24 maggio 2012, con la benedizione del cardinale Tarcisio Bertone, defenestrò brutalmente l’allora presidente dell’istituto finanziario vaticano Ettore Gotti Tedeschi, uomo di punta del rinnovamento, per far blocco invece con la vecchia guardia rappresentata dai due direttori Paolo Cipriani e Massimo Tulli, nonostante le incombenti indagini giudiziarie che costrinsero entrambi l’anno dopo a ingloriose dimissioni.
Oggi Cipriani e Tulli sono sotto processo da parte della magistratura italiana, che ha invece riconosciuto impeccabile la condotta di Gotti Tedeschi.
Ma i quattro del board sono sempre lì come nulla fosse accaduto.
Non solo. È anche da loro quattro che Francesco ha accolto il consiglio di tenere in vita lo IOR – nel mesi scorsi dato più volte per moribondo dallo stesso papa – e di farlo operare come da loro indicato” [8].
Il più anticlericale dei nostri amici non sarebbe riuscito a dipingere un quadro più persuasivamente devastante di questo del presunto “Nuovo Corso Francescano”.
5) Conclude Magister:
“Il nuovo corso di papa Bergoglio è ancora tutto da decifrare” [9].
A questo riguardo, noi ci permettiamo di offrire una chiave interpretativa.
Proprio ieri, pur essendo sicuramente molto affaccendato, poiché non capita tutti i giorni di
santificare ben due Papi, Francesco I ha trovato il tempo di ricevere in Vaticano il molto sedicente Premier ucraino, Arseniy Yatseniuk.
Alle “anime belle”, che, negli ultimi vent’anni, hanno sponsorizzato tutti i “bombardamenti umanitari”, finalizzati al ripristino della “Democrazia violata ed offesa”, ricordiamo che il suddetto Premier è a capo di un Governo, che ha rovesciato quello democraticamente eletto dalla popolazione, che per fare questo è ricorso all’aiuto, in armi e denaro, straniero, cosicché, in ogni Paese, i componenti di questo Governo installato, come al solito, dagli Stati Uniti, verrebbero messi, come minimo in galera.
Infine, questo Governo è espressione anche di forze politiche, che, “molto delicatamente”, si richiamano al Nazismo, anche se i “Sempre molto Democratici” Governanti europei fanno finta di nulla.
Pertanto, nel ricevimento di questo avventuriero in Vaticano, non c’è nulla da decifrare, è sufficiente avere il coraggio di guardare in faccia la realtà.
NOTE
[1] Magister Sandro, ” L’ultimo papa re”, “L’Espresso”, 25 Aprile 2014 .
Pure le note successive rimandano a brani di questo articolo.
Ci serviremo non di un testo dell’UAAR, (Unione Atei Agnostici Razionalisti), bensì di un articolo di Sandro Magister , significativamente intitolato “L’ultimo papa re” [1].
2) Volendo, ci potremmo limitare all’introduzione, perché è già tutto il programma:
“Con Francesco il papato è finito in un cono d’ombra.
La luce è tutta per lui, il papa. Non l’istituzione ma la persona” [2].
Tuttavia, essendo affetti da un invincibile masochismo, ci addentriamo nella “selva oscura”.
In barba, a tutte le chiacchiere sulla “francescana” gestione democratica, che doveva rompere in maniera assoluta con quella autoritaria ratzingheriana:
“ Dalle norme canoniche egli si sente libero. In un solo anno ha già derogato sei volte dalla regola ferrea che esige un nuovo miracolo prima che un beato sia proclamato anche santo.
Giovanni XXIII è l’ultimo di questi sei.
Francesco voleva a tutti i costi che Giovanni Paolo II fosse canonizzato non da solo, ma bilanciato da un altro papa con un diverso profilo, meno guerresco, più misericordioso” [3].
Su quest’ultima affermazione, ci riserviamo una considerazione, che esporremo alla fine, per condividere subito con tutte/i il buonumore, che suscitano queste due righe:
“E così sarà fatto, domenica 27 aprile.
La congregazione per le cause dei santi si è inchinata al suo volere e ha simulato di aver chiesto lei a Francesco la deroga, subito benevolmente concessa” [4].
Un altro illuminante esempio della “spintaneità”, che caratterizza l’attuale corte pontificia è il seguente:
“Anche il cardinale Angelo Bagnasco, che ancora figura come presidente della conferenza episcopale italiana, ha domandato a Francesco che sia lui, il papa, a tenere il discorso inaugurale all’assemblea plenaria dei vescovi convocata a maggio, cosa che nessun pontefice ha mai fatto.
La richiesta del cardinale, si è letto nel comunicato ufficiale, “ha incontrato la pronta disponibilità del Santo Padre, che ha confidato di aver avuto in animo la medesima intenzione”.
Infatti. Si sapeva da almeno un mese che Francesco aveva deciso così” [5].
Come non rimaner commossi di fronte a questa corrispondenza d’amorosi e santi sensi?
3) Sicuramente, l’ipocrisia, da due millenni ombra del Papato, continua a celebrare i suoi trionfi,
producendo effetti comici di tutto rispetto:
“Da quando lui è papa la CEI è come annichilita.
Francesco ha chiesto ai vescovi italiani di dirgli come preferirebbero che avvenga la nomina del loro presidente e del segretario, se ad opera del papa, come è sempre stato in Italia, o con libere votazioni come avviene in tutti gli altri paesi.
Capita l’antifona, l’intenzione di quasi tutti i vescovi è di lasciare la nomina al papa.
E se proprio egli vorrà che vi sia prima una votazione consultiva, la si farà, ma in segreto e senza spoglio delle schede.
Le si consegneranno al papa ancora chiuse e lui ne farà quello che vuole” [6].
“ Tu chiamale se vuoi emozioni
… della Democrazia francescana …”.
Pertanto, saggiamente afferma Magister:
“La CEI è la smentita vivente dei propositi di decentramento e “democratizzazione” della Chiesa attribuiti a Jorge Mario Bergoglio” [7].
4) In quale settore, invece, l’inflessibile Francesco I non ha apportato cambiamenti ed è rimasto impalato sull’attenti?
Elementare, Watson ! Quello da cui proviene l’aureo e sacro fiume della pecunia:
“Viceversa, se si sposta lo sguardo dentro le mura vaticane, capita di trovare sempre in sella e con tutti gli onori dei tipi che in qualunque altra azienda sarebbero stati spediti via da un pezzo.
Sono i membri del consiglio di sovrintendenza dello IOR, l’americano Carl Anderson, il tedesco Ronaldo Hermann Schmitz, lo spagnolo Manuel Soto Serrano e l’italiano Antonio Maria Marocco.
Sono cioè la banda dei quattro che il 24 maggio 2012, con la benedizione del cardinale Tarcisio Bertone, defenestrò brutalmente l’allora presidente dell’istituto finanziario vaticano Ettore Gotti Tedeschi, uomo di punta del rinnovamento, per far blocco invece con la vecchia guardia rappresentata dai due direttori Paolo Cipriani e Massimo Tulli, nonostante le incombenti indagini giudiziarie che costrinsero entrambi l’anno dopo a ingloriose dimissioni.
Oggi Cipriani e Tulli sono sotto processo da parte della magistratura italiana, che ha invece riconosciuto impeccabile la condotta di Gotti Tedeschi.
Ma i quattro del board sono sempre lì come nulla fosse accaduto.
Non solo. È anche da loro quattro che Francesco ha accolto il consiglio di tenere in vita lo IOR – nel mesi scorsi dato più volte per moribondo dallo stesso papa – e di farlo operare come da loro indicato” [8].
Il più anticlericale dei nostri amici non sarebbe riuscito a dipingere un quadro più persuasivamente devastante di questo del presunto “Nuovo Corso Francescano”.
5) Conclude Magister:
“Il nuovo corso di papa Bergoglio è ancora tutto da decifrare” [9].
A questo riguardo, noi ci permettiamo di offrire una chiave interpretativa.
Proprio ieri, pur essendo sicuramente molto affaccendato, poiché non capita tutti i giorni di
santificare ben due Papi, Francesco I ha trovato il tempo di ricevere in Vaticano il molto sedicente Premier ucraino, Arseniy Yatseniuk.
Alle “anime belle”, che, negli ultimi vent’anni, hanno sponsorizzato tutti i “bombardamenti umanitari”, finalizzati al ripristino della “Democrazia violata ed offesa”, ricordiamo che il suddetto Premier è a capo di un Governo, che ha rovesciato quello democraticamente eletto dalla popolazione, che per fare questo è ricorso all’aiuto, in armi e denaro, straniero, cosicché, in ogni Paese, i componenti di questo Governo installato, come al solito, dagli Stati Uniti, verrebbero messi, come minimo in galera.
Infine, questo Governo è espressione anche di forze politiche, che, “molto delicatamente”, si richiamano al Nazismo, anche se i “Sempre molto Democratici” Governanti europei fanno finta di nulla.
Pertanto, nel ricevimento di questo avventuriero in Vaticano, non c’è nulla da decifrare, è sufficiente avere il coraggio di guardare in faccia la realtà.
NOTE
[1] Magister Sandro, ” L’ultimo papa re”, “L’Espresso”, 25 Aprile 2014 .
Pure le note successive rimandano a brani di questo articolo.
News 2h: Per lavorare dovremo tutti emigrare, parola di Bol...
News 2h: Per lavorare dovremo tutti emigrare, parola di Bol...: Essere Migranti sarà lo stile di vita degli italiani, parola di Boldrini . No, non sono parole messe in bocca alla Presidente della Came...
Oggi Papa Woytila santo".
Il senso della vita è la vita. Il senso della vita è vivere. Lo scopo della vita è la vita. Lo scopo della vita è vivere. Non esiste alcun senso della vita al di fuori della vita stessa. Non esiste alcuno scopo della vita al di fuori della vita stessa. C'è più verità nel corpo che in tutte le religioni e le filosofie della Terra. Vivi in sintonia col tuo corpo. Vivi in sintonia con la vita. Noi siamo una parte della Terra e la Terra fa parte di noi. Tutto cio' che si fa per la Terra lo si fa per i suoi figli. Tutta la vita è sacra. Tratta tutti gli esseri viventi con rispetto. Prendi dalla Terra solo ciò che ti è necessario. Segui sempre i ritmi della natura. Alzati e ritirati con il sole. Giosci del viaggio della vita. AUT AUT O la vita come valore. O il denaro e il profitto come valore. AUT AUT O la vita di tutti come valore. O il denaro ed il profitto di pochissimi come valore. AUT AUT O una società che abbia la vita come valore o una società che abbia il denaro e il profitto come valore. AUT AUT O una società che abbia la vita di tutti come valore o una società che abbia il denaro e il profitto di pochissimi come valore. Dice: "Oggi Papa Woytila santo". Dico: "Ma chi ? Il fan del macellaio Pinochet, quello che benedisse il dittatore cileno, poi pregò insieme a lui e a alla moglie per l'anima di Salvador Allende e di migliaia di cileni...tutti massacrati da Pinochet ?" | Giamba2016 | Il Cannocchiale blog
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sabato 26 aprile 2014
Religioni e ateismo nel mondo III
Religioni e ateismo nel mondo III
RELIGIONI NEL MONDO
CATTOLICI NEL MONDO
ATEI NEL MONDO
RELIGIONI IN ITALIA
LINK
Un essere umano su cinque non crede in nessuna religione: se a questi aggiungiamo i non praticanti e i praticanti non consenzienti di religioni imposte, si arriva quasi a un 50 per cento di persone che regolano la propria esistenza prescindendo da dogmi e dottrine.
Quanto alle singole credenze, la frammentazione è incredibile ed è figlia, come è facile constatare, più di particolari eredità storico-politiche che di una libera e ponderata scelta dell’individuo: valga per tutti l’esempio dell’America Latina, “fortino” della religione cattolica, prodotto della colonizzazione ispano-portoghese e della conversione forzata dei nativi.
Non esistono statistiche convergenti: la fede, contrariamente a quanto affermano i vari leader religiosi, ha una dimensione individuale e come tale non sempre facilmente identificabile. Inoltre le varie confessioni tendono a “barare” sulle cifre reali dei propri fedeli.
In questa sede diamo i dati percentuali tratti da una fonte cristiana (2001 World Christian Trends), sicuramente non sospettabile di simpatie verso atei e agnostici.
Secondo l’annuario statistico della Chiesa i cattolici sono poco più di un miliardo, pari al 17% della popolazione mondiale: tale cifra è però assolutamente inverosimile, basata com’è sul numero dei battezzati (vedi il problema della “bonifica statistica”).
In termini relativi, la nazione più cattolica è San Marino: secondo il Vaticano il 100% della sua popolazione sarebbe cattolico. In realtà già il calendario atlante De Agostini dà la percentuale nella piccola repubblica al 95 per cento: una chiara riprova di come le cifre vengano costantemente manipolate.
In termini assoluti, ecco invece la top ten (dati 1997, fonte Annuario statistico della Chiesa, da Limes 1/2000):
Inoltre, la cifra è subordinata alla mancanza di statistiche precise riguardanti la Cina, il paese più popoloso del mondo. Qui l’ateismo si mischia al confucianesimo e al taoismo (più sistemi etici che religioni, peraltro privi di credenze in entità sovrannaturali), a loro volta contaminati da elementi buddhisti. Questo in un Paese che già diversi secoli prima dell’avvento del comunismo era famoso per far scaturire discussioni sull’ateismo dei suoi abitanti (vedi, ad esempio, Matteo Ricci e Voltaire).
In questa sede presentiamo un’elaborazione dei dati contenuti in un’altra fonte non sospetta di simpatie per l’ateismo, ovvero i Quaderni della Chiesa che soffre - Rapporto 2002 sulla libertà religiosa nel mondo. Questa pubblicazione presenta i dati complessivi dei cristiani paese per paese e, laddove siano stati ritenuti significativi, anche i dati concernenti gli “agnostici” (sotto la cui denominazione sono stati evidentemente raggruppati i dati concernenti anche gli atei e i non religiosi), presentati per ben 69 nazioni.
In formato PDF: la tabella con gli Stati che presentano il maggior numero di agnostici in termini assoluti e la tabella con gli Stati che presentano il maggior numero di agnostici in proporzione alla popolazione.
Alcune considerazioni:
Secondo il Vaticano nel 1997 56.258.000 italiani erano cattolici, pari al 98% della popolazione: una percentuale da classico della fantascienza (smentita, come abbiamo visto, dalle statistiche redatte a opera di alcune sue organizzazioni).
In realtà la cifra è, come al solito, gonfiata dal metodo di calcolo della Chiesa (vedi il già menzionato problema della “bonifica statistica”). Secondo l’ennesima fonte cattolica (in questo caso lo studio Il fenomeno religioso oggi, pubblicato dalla Pontificia Università Urbaniana) i cattolici sarebbero meno dell’80%, seguiti da un 18% di atei.
CATTOLICI NEL MONDO
ATEI NEL MONDO
RELIGIONI IN ITALIA
LINK
RELIGIONI NEL MONDO
Vi sono due opinioni comuni da sfatare: che la fede sia patrimonio della quasi totalità del genere umano, e che la religione cattolica sia la religione nettamente predominante. Non è così.Un essere umano su cinque non crede in nessuna religione: se a questi aggiungiamo i non praticanti e i praticanti non consenzienti di religioni imposte, si arriva quasi a un 50 per cento di persone che regolano la propria esistenza prescindendo da dogmi e dottrine.
Quanto alle singole credenze, la frammentazione è incredibile ed è figlia, come è facile constatare, più di particolari eredità storico-politiche che di una libera e ponderata scelta dell’individuo: valga per tutti l’esempio dell’America Latina, “fortino” della religione cattolica, prodotto della colonizzazione ispano-portoghese e della conversione forzata dei nativi.
Non esistono statistiche convergenti: la fede, contrariamente a quanto affermano i vari leader religiosi, ha una dimensione individuale e come tale non sempre facilmente identificabile. Inoltre le varie confessioni tendono a “barare” sulle cifre reali dei propri fedeli.
In questa sede diamo i dati percentuali tratti da una fonte cristiana (2001 World Christian Trends), sicuramente non sospettabile di simpatie verso atei e agnostici.
Cristiani(*) |
1.999.563.838
|
33,0%
|
Musulmani(**) |
1.188.242.789
|
19,6%
|
Atei e non religiosi |
918.248.462
|
15,2%
|
Induisti |
549.583.323
|
9,1%
|
Seguaci delle religioni cinesi |
384.806.732
|
6,4%
|
Buddhisti |
359.981.757
|
5,9%
|
Seguaci delle religioni etniche |
228.366.515
|
3,8%
|
Seguaci delle nuove religioni |
102.356.297
|
1,7%
|
Sikh |
23.258.412
|
0,4%
|
Ebrei |
14.434.039
|
0,2
|
Seguaci dello spiritismo |
12.333.735
|
0,2%
|
Altri |
273.873.101
|
4,5%
|
TOTALE |
6.055.049.000
|
100,0%
|
(*)di cui: | ||
Cattolici |
1.057.328.093
|
17,5%
|
Protestanti |
342.001.605
|
5,6%
|
Ortodossi |
215.128.717
|
3,6%
|
Anglicani |
79.649.642
|
1,3%
|
Altri |
305.455.781
|
5,0%
|
(**)di cui: | ||
Sunniti |
1.002.542.801
|
16,3%
|
Sciiti |
170.100.000
|
2,8%
|
Altri |
15.599.988
|
0,2%
|
CATTOLICI NEL MONDO
È relativamente semplice illustrare i numeri dei cattolici sul pianeta: metà vivono nel continente americano, un quarto in Europa, un quarto nel resto del mondo.Secondo l’annuario statistico della Chiesa i cattolici sono poco più di un miliardo, pari al 17% della popolazione mondiale: tale cifra è però assolutamente inverosimile, basata com’è sul numero dei battezzati (vedi il problema della “bonifica statistica”).
In termini relativi, la nazione più cattolica è San Marino: secondo il Vaticano il 100% della sua popolazione sarebbe cattolico. In realtà già il calendario atlante De Agostini dà la percentuale nella piccola repubblica al 95 per cento: una chiara riprova di come le cifre vengano costantemente manipolate.
In termini assoluti, ecco invece la top ten (dati 1997, fonte Annuario statistico della Chiesa, da Limes 1/2000):
BRASILE |
126.944.000
|
MESSICO |
79.603.000
|
ITALIA |
56.258.000
|
STATI UNITI |
54.603.000
|
FILIPPINE |
49.492.000
|
FRANCIA |
47.440.000
|
SPAGNA |
37.770.000
|
POLONIA |
36.085.000
|
GERMANIA |
29.209.000
|
ARGENTINA |
29.156.000
|
ATEI NEL MONDO
Stimati tra i cento e i quattrocento milioni di persone, gli atei dichiarati sono ancora più difficilmente enumerabili: nessuno più che un ateo dà a questa concezione un atteggiamento individuale. Generalmente le statistiche li computano insieme agli agnostici, agli scettici, agli indifferenti, a coloro che più semplicemente non si riconoscono in nessuna religione (e in questo caso il totale può arrivare al miliardo e mezzo di persone).Inoltre, la cifra è subordinata alla mancanza di statistiche precise riguardanti la Cina, il paese più popoloso del mondo. Qui l’ateismo si mischia al confucianesimo e al taoismo (più sistemi etici che religioni, peraltro privi di credenze in entità sovrannaturali), a loro volta contaminati da elementi buddhisti. Questo in un Paese che già diversi secoli prima dell’avvento del comunismo era famoso per far scaturire discussioni sull’ateismo dei suoi abitanti (vedi, ad esempio, Matteo Ricci e Voltaire).
In questa sede presentiamo un’elaborazione dei dati contenuti in un’altra fonte non sospetta di simpatie per l’ateismo, ovvero i Quaderni della Chiesa che soffre - Rapporto 2002 sulla libertà religiosa nel mondo. Questa pubblicazione presenta i dati complessivi dei cristiani paese per paese e, laddove siano stati ritenuti significativi, anche i dati concernenti gli “agnostici” (sotto la cui denominazione sono stati evidentemente raggruppati i dati concernenti anche gli atei e i non religiosi), presentati per ben 69 nazioni.
In formato PDF: la tabella con gli Stati che presentano il maggior numero di agnostici in termini assoluti e la tabella con gli Stati che presentano il maggior numero di agnostici in proporzione alla popolazione.
Alcune considerazioni:
- l’influenza del comunismo si fa sentire: 3 dei primi 5 paesi in termini percentuali hanno ancora un regime di questo tipo;
- il crollo dei regimi comunisti in molti altri Paesi non ha però provocato un crollo della miscredenza a favore della religione, anzi: in alcuni Stati il dato è addirittura in aumento;
- l’Italia si piazza più che bene, se si considera che ha “in casa” il Vaticano. O, forse, proprio per quello!
RELIGIONI IN ITALIA
Anche per l’Italia si pone lo stesso problema di calcolo.Secondo il Vaticano nel 1997 56.258.000 italiani erano cattolici, pari al 98% della popolazione: una percentuale da classico della fantascienza (smentita, come abbiamo visto, dalle statistiche redatte a opera di alcune sue organizzazioni).
In realtà la cifra è, come al solito, gonfiata dal metodo di calcolo della Chiesa (vedi il già menzionato problema della “bonifica statistica”). Secondo l’ennesima fonte cattolica (in questo caso lo studio Il fenomeno religioso oggi, pubblicato dalla Pontificia Università Urbaniana) i cattolici sarebbero meno dell’80%, seguiti da un 18% di atei.
LINK
Inseriamo a questo punto alcuni link ad alcuni siti Internet dedicati all’argomento, in modo che ognuno possa formarsi una propria opinione.- www.adherents.com.
Il database più fornito in assoluto, un sito dedicato esclusivamente alle statistiche su circa 4000 religioni. - www.secularhumanism.org/library/fi/bishop_19_3.html.
Statistiche sulla dimensione religiosa della popolazione in alcuni paesi del mondo (tra cui l’Italia). - www.gcts.edu/ockenga/globalchristianity/resources.php.
Gli “obbiettivi” di espansione mondiale del cristianesimo tradotti in pratica. - www.infoplease.com/ipa/A0001484.html.
- www.zpub.com/un/pope/relig.html.
Statistiche sulla popolazione religiosa nel mondo.
Responsabile dei contenuti: Raffaele Carcano
Webmaster: Flavio Pietrobelli, Massimo Redaelli, Alessandro Dalvit (Forum)
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