domenica 4 agosto 2013

Non cambierà nulla

Cosa stavamo dicendo l’altro giorno? Ah sì… che non sarebbe cambiato assolutamente nulla. Che Berlusconi avrebbe potuto fare la sua campagna elettorale come al solito. Che tanto al Senato non ci veniva lo stesso. Che avrebbe mandato al suo posto la figlia e che lui avrebbe tirato le fila da casa sua. Nell’immagine qui sopra un paio di spezzoni di interviste di oggi, su Repubblica, a Paolo Romani e Marina Berlusconi. Ma – direte voi – la gente, sapendo che è un condannato, non lo voterà più. Allora vi faccio una domanda: di “quale” gente state parlando? Quella che per vent’anni lo ha votato perché il paese rischiava di cadere in mano a una dittatura comunista? Quella che per vent’anni lo ha votato perché la magistratura rossa lo perseguitava? Quella che “ha dimostrato di essere un bravo imprenditore e ha dato da lavorare a tanta gente“? O quella che “anche se ruba fa niente, l’importante è che fa rubare un po’ anche noi“? Ritengo i distinguo molto importanti, i media volutamente usano il generico come dire siamo tutti uguali, dire gli Italiani rinunciano alle vacanze oppure gli Italiani stringono la cinghia e fanno sacrifici, quali Italiani fanno sacrifici ? i proletari, i lavoratori e pensionati "gli fanno fare sacrifici", sono perseguitati dagli enti per fargli pagare tasse discutibili mentre la classe dei ricchi borghese, ladri e delinquenti sono sempre più ricchi, quindi non ci nascondiamo dietro il dito la società è classista "sfruttati e sfruttatori" .

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