giovedì 10 novembre 2011

PER UN INTERIORITA’ VINCENTE – 1^Parte

Da più di 25 anni, personalmente e professionalmente mi interrogo su quali fattori sia necessario intervenire, per migliorarci e migliorare la vita: come ottenere di più e meglio ciò che desideriamo, ciò che ci porti una migliore qualità del vivere con noi e gli altri, più positività e successo in tutte le aree della nostra esistenza su questo pianeta?
Mi sono interrogato, ho riflettuto, studiato per cercare di capire PERCHE’, a qualcuno sembra che vada tutto bene ed ad altri proprio il contrario?
Quali sono, se ci sono le chiavi che favoriscono la nostra autorealizzazione e quali invece la negatività ed il fallimento?
Chi ha frequentato in questi anni il SUN 1 ed il 2, ha potuto sperimentare con reale concretezza, quella che io chiamo: “la formula della manifest-azione”. Cioè divenire consapevoli del nostro endemico potere di creazione, per essere sempre più burattinai e non burattini della nostra esistenza. Più creatori e meno vittime della realtà. Più creatori intenzionali consapevoli, che in balia di un mondo che va al contrario rispetto a ciò che vorrei.
Come si fa a realizzare ciò che amiamo e desideriamo di più, ed amare ciò che viviamo ed abbiamo creato?
La domanda è già di per sé fantastica, stimola autoresponsabilità piuttosto che la delega, e come mi diceva anni fa John De Martini, maestro di “The Secret” , e mio insegnante “la qualità della nostra vita dipende dalle domande che ci facciamo”.
Incominciate a meditare focalizzandovi su questa domanda, meditatela…PERCHE’? E COME?
Non vi risponderò approfonditamente perché mi interessa di più stimolare la vostra ricerca interiore e, se non l’avete ancora fatto, stimolarvi a prenotare questa estate la frequenza ai SUN. (Può cambiare seriamente, no anzi, molto gioiosamente la vostra vita e la vostra capacità di realizzare i vostri sogni).
Vi voglio dare solo alcuni indizi e spunti di riflessione: TUTTO NASCE E DIPENDE DALLA NOSTRA INTERIORITA’.
Innanzi tutto i frutti dipendono dalle radici e dal terreno in cui la pianta viene messa a dimora. E’ quello che si trova sotto terra che genera ciò che fruttificherà sopra.
Come creare allora una interiorità vincente, un substrato che permetta di raccogliere frutti abbondanti e desiderati? Altra domanda fondamentale.
La salute, il successo, la prosperità, le relazioni soddisfacenti sono l’effetto di diverse concause interiori. Così è anche al contrario. I problemi, le frustrazioni, la sofferenza non sono il vero problema come può sembrare superficialmente, sono solo l’effetto, il risultato di: convinzioni, pensieri, sentimenti interiori consapevoli o inconsci che sono la vera causa di ciò che appare e dei risultati che otteniamo.
“In principio era il Verbo” Genesi. In fondo è un concetto ed una metafora di creazione molto antica.
“Il mondo interiore crea il mondo esterno” T.How Eker
Molti dei nostri pensieri, delle nostre convinzioni, dei sentimenti che nutriamo nel profondo verso Noi, gli altri, la vita, il lavoro, il denaro, l’amore ed il successo sono spesso influenzati dai modelli (specialmente quelli famigliari) e dalle esperienze del passato, e spesso sono file “perdenti”.
Per questo, come ho approfondito nell’ultimo articolo apparso su questo giornale, dal titolo: “Pulisci la tua casa”, è fondamentale l’osservazione e lo studio dei propri processi interiori per effettuare un attento processo di selezione e di bonifica nel profondo del proprio animo. Proprio come con il nostro P.C., solo se agiamo per cambiare il software ed i programmi inseriti, possiamo cambiare i risultati e ciò che otteniamo nel concreto. Se abbiamo scarso controllo e autoresponsabilità sui nostri processi ineteriori, avremmo probabilmente la stessa percezione per quanto riguarda la realtà esteriore. Più vittime che creatori, o co-creatori.



LA MENTALITA’ PERDENTE
“Un genio con un atteggiamento errato coltiva il fallimento, mentre un uomo qualunque con un atteggiamento positivo può solo che coltivare e realizzare successi”. Napoleon Hill
Il primo e più efficace sistema per non realizzarsi e non realizzare le nostre aspirazioni più elevate è: NON SAPERE COSA VOGLIAMO, o avere desideri ed obiettivi confusi e contraddittori tra loro. Es. Vorrei avere tanti soldi, ma non voglio impegnarmi e detesto dover avere a che fare con molte persone. E’ difficile avere botti piene e mogli ubriache.
“Definisco i “pochi che fanno” contrapponendoli ai “molti che chiacchierano”; coloro che sanno ciò che vogliono e sono pronti a pagare il prezzo per ottenerlo”. Antony Robbins
Molto “efficaci” sono anche tutti i DUBBI, PAURE, INSICUREZZE E PENSIERI DI SFIDUCIA, riguardo alle possibilità ed alla facilità di poter realizzare ciò che vogliamo.
L’atteggiamento mentale negativo, l’autosvalutazione, il pessimismo, la focalizzazione eccessiva sugli ostacoli i rischi e le probabili difficoltà, il ripetersi interiormente: “è difficile, il momento, la contingenza, il mercato non aiutano, è impossibile, già in molti hanno fallito, etc.” sono sabotatori interiori di ogni progetto creativo.
Se poi questo atteggiamento “perdente” si insinua sulla nostra percezione di noi stessi e delle nostre risorse, come le sabbie mobili, invischia, blocca e risucchia ogni slancio e ogni volontà creativa.
Possono perché credono di potere, ammoniva Virgilio, ed io ribadisco che se ci credi forse lo realizzerai, ma se non ci credi e non hai fiducia in te, nelle tue possibilità e nelle tue risorse – NIET il coniglio non uscirà dal cappello.
“Quando manca la convinzione, le gambe non reggono, i colpi non partono e il campione si dispone alla sconfitta”. Nino Benvenuti
Il dubitatore di se stesso e la mancanza di fiducia nei propri mezzi sono sabotatori terribili del nostro futuro.
Un altro nemico del successo in ogni ambito è il LAMENTO, il FOCALIZZARSI SULLA CARENZA, LA MANCANZA E CIO’ CHE NON VOGLIAMO.
Ciò su cui ci concentriamo, si espande e tende a manifestarsi con sempre maggiore consistenza nella realtà. Quando ci lamentiamo e ci focalizziamo sulla mancanza, diventiamo delle calamite viventi di sfighe e negatività. Attiriamo ancora di più ciò che non desideriamo. Avrete certamente notato che chi più si lamenta è chi finisce per avere sempre più motivi per farlo. A volte pensiamo che abbiamo buoni motivi per lagnarci e fare le vittime, ma la realtà è esattamente al contrario, la nostra realtà di vita fa così schifo solo perché è su quello che siamo concentrati quando ci lamentiamo. “Non esistono vittime ricche” T. HarvEker
Anche la tendenza a trovare sempre qualcun altro a cui DARE LA COLPA e la responsabilità dei propri insuccessi e delle difficoltà è un subdolo atteggiamento con garanzie di fallimento e frustrazione.
Può essere consolatorio ma fallimentare pensare che è sempre qualcun altro che ha la colpa: i genitori, il governo, Dio, il mio capo, i miei collaboratori, il coniuge.
Rientra nella dannosa abilità di cercare alibi e giustificazioni, invece che agire ed accettare il rischio di sbagliare, di perdere o peggio ancora di vincere veramente con tutte le responsabilità che questo comporta.
Se è vero che niente succede a meno che prima non sia un sogno, nessun progetto si realizza solo sognando. Se voglio che i sogni si realizzino dopo un po’ devo: aprire gli occhi e muovere il culo.
Finchè non vi è azione mirata, impegno, costanza e determinazione c’è esitazione, possibilità di tirarsi indietro, frustrazione e sicuramente inefficacia. PIGRIZIA, indolenza, procrastinazione sono la tomba sicura di qualsiasi meraviglioso progetto di creazione. Impegnarsi senza riserve con la certezza di raggiungere ciò che desideriamo, e con una buona pianificazione è fondamentale per quello che gli inglesi chiamano M.B.O. (management by objectives, gestione finalizzata agli obiettivi), ma sul piano emozionale anche in questo caso si nascondono delle insidie che vanno osservate e tenute sotto controllo.
Il percorso che porta a realizzare un processo di creazione non è quasi mai lineare, ma è costellato da tentativi ed errori, ostacoli, resistenze, imprevisti che possono portare a dover aggiornare la rotta.
La pazienza, la perseveranza, la capacità di reagire al fallimento ed alle difficoltà senza abbattersi o cadere nella rassegnazione, nel pessimismo e nell’arrendevolezza sono ingredienti fondamentali in questo processo di potenziamento del nostro potere personale di creazione.
Per aiutarci in questa prima fase, a riconoscere i subdoli sabotatori, della nostra PROSPERITA’, in ogni ambito dell’esistenza ecco in sintesi alcuni esempi di quello che potrei definire un elenco degli atteggiamenti perdente orientati all’insuccesso:

Un perdente è sempre troppo occupato per fare con costanza ciò che gli viene richiesto
Egli non sa cosa vuole o vuole troppe cose in contraddizione tra loro
Non ama ciò che fa e non fa ciò che ama
Un perdente ci gira intorno, temporeggia, rimanda, non è mai il momento giusto
Promette e non mantiene
Si ritira quando dovrebbe perseverare e insiste quando non è il caso
Un perdente fa fatica a riconoscere i punti di forza degli altri e farsi alleati
Un perdente tende ad avere solo due velocità: o isterica o apatica
Egli usa il proprio tempo per evitare le critiche
Egli fa le cose più per paura che per passione
Un perdente in fondo, in fondo non ci crede veramente
Egli si concentra sui problemi e non sulle soluzioni, sulle difficoltà piuttosto che sulle opportunità
Ha sempre ottime scuse, alibi e giustificazioni
Pensa in piccolo
Invidia chi ha successo e si sente sfortunato
Tutti questi virus sono inevitabilmente presenti nell’animo umano e senza colpevolizzarci o autosvalutarci è necessario che impariamo a scovarli, conoscerli e disinnescarli nel profondo.
Nel prossimo numero esplorerò più approfonditamente gli aspetti su cui operare per rafforzare il lato vincente della nostra interiorità: convinzioni, pensieri, sentimenti, comportamenti.
Ma se vi interessa veramente potenziare la vostra capacità di essere creatori intenzionali di positività nel reale, non perdetevi l’opportunità di venire quest’estate a frequentare il SUN 1, da sabato 6 a sabato 13 agosto a Borgo Floreani - Treppo Grande (UD).
Non ve ne pentirete, anzi…






PER UN INTERIORITA’ VINCENTE – 1^Parte

Da più di 25 anni, personalmente e professionalmente mi interrogo su quali fattori sia necessario intervenire, per migliorarci e migliorare la vita: come ottenere di più e meglio ciò che desideriamo, ciò che ci porti una migliore qualità del vivere con noi e gli altri, più positività e successo in tutte le aree della nostra esistenza su questo pianeta?
Mi sono interrogato, ho riflettuto, studiato per cercare di capire PERCHE’, a qualcuno sembra che vada tutto bene ed ad altri proprio il contrario?
Quali sono, se ci sono le chiavi che favoriscono la nostra autorealizzazione e quali invece la negatività ed il fallimento?
Chi ha frequentato in questi anni il SUN 1 ed il 2, ha potuto sperimentare con reale concretezza, quella che io chiamo: “la formula della manifest-azione”. Cioè divenire consapevoli del nostro endemico potere di creazione, per essere sempre più burattinai e non burattini della nostra esistenza. Più creatori e meno vittime della realtà. Più creatori intenzionali consapevoli, che in balia di un mondo che va al contrario rispetto a ciò che vorrei.
Come si fa a realizzare ciò che amiamo e desideriamo di più, ed amare ciò che viviamo ed abbiamo creato?
La domanda è già di per sé fantastica, stimola autoresponsabilità piuttosto che la delega, e come mi diceva anni fa John De Martini, maestro di “The Secret” , e mio insegnante “la qualità della nostra vita dipende dalle domande che ci facciamo”.
Incominciate a meditare focalizzandovi su questa domanda, meditatela…PERCHE’? E COME?
Non vi risponderò approfonditamente perché mi interessa di più stimolare la vostra ricerca interiore e, se non l’avete ancora fatto, stimolarvi a prenotare questa estate la frequenza ai SUN. (Può cambiare seriamente, no anzi, molto gioiosamente la vostra vita e la vostra capacità di realizzare i vostri sogni).
Vi voglio dare solo alcuni indizi e spunti di riflessione: TUTTO NASCE E DIPENDE DALLA NOSTRA INTERIORITA’.
Innanzi tutto i frutti dipendono dalle radici e dal terreno in cui la pianta viene messa a dimora. E’ quello che si trova sotto terra che genera ciò che fruttificherà sopra.
Come creare allora una interiorità vincente, un substrato che permetta di raccogliere frutti abbondanti e desiderati? Altra domanda fondamentale.
La salute, il successo, la prosperità, le relazioni soddisfacenti sono l’effetto di diverse concause interiori. Così è anche al contrario. I problemi, le frustrazioni, la sofferenza non sono il vero problema come può sembrare superficialmente, sono solo l’effetto, il risultato di: convinzioni, pensieri, sentimenti interiori consapevoli o inconsci che sono la vera causa di ciò che appare e dei risultati che otteniamo.
“In principio era il Verbo” Genesi. In fondo è un concetto ed una metafora di creazione molto antica.
“Il mondo interiore crea il mondo esterno” T.How Eker
Molti dei nostri pensieri, delle nostre convinzioni, dei sentimenti che nutriamo nel profondo verso Noi, gli altri, la vita, il lavoro, il denaro, l’amore ed il successo sono spesso influenzati dai modelli (specialmente quelli famigliari) e dalle esperienze del passato, e spesso sono file “perdenti”.
Per questo, come ho approfondito nell’ultimo articolo apparso su questo giornale, dal titolo: “Pulisci la tua casa”, è fondamentale l’osservazione e lo studio dei propri processi interiori per effettuare un attento processo di selezione e di bonifica nel profondo del proprio animo. Proprio come con il nostro P.C., solo se agiamo per cambiare il software ed i programmi inseriti, possiamo cambiare i risultati e ciò che otteniamo nel concreto. Se abbiamo scarso controllo e autoresponsabilità sui nostri processi ineteriori, avremmo probabilmente la stessa percezione per quanto riguarda la realtà esteriore. Più vittime che creatori, o co-creatori.



LA MENTALITA’ PERDENTE
“Un genio con un atteggiamento errato coltiva il fallimento, mentre un uomo qualunque con un atteggiamento positivo può solo che coltivare e realizzare successi”. Napoleon Hill
Il primo e più efficace sistema per non realizzarsi e non realizzare le nostre aspirazioni più elevate è: NON SAPERE COSA VOGLIAMO, o avere desideri ed obiettivi confusi e contraddittori tra loro. Es. Vorrei avere tanti soldi, ma non voglio impegnarmi e detesto dover avere a che fare con molte persone. E’ difficile avere botti piene e mogli ubriache.
“Definisco i “pochi che fanno” contrapponendoli ai “molti che chiacchierano”; coloro che sanno ciò che vogliono e sono pronti a pagare il prezzo per ottenerlo”. Antony Robbins
Molto “efficaci” sono anche tutti i DUBBI, PAURE, INSICUREZZE E PENSIERI DI SFIDUCIA, riguardo alle possibilità ed alla facilità di poter realizzare ciò che vogliamo.
L’atteggiamento mentale negativo, l’autosvalutazione, il pessimismo, la focalizzazione eccessiva sugli ostacoli i rischi e le probabili difficoltà, il ripetersi interiormente: “è difficile, il momento, la contingenza, il mercato non aiutano, è impossibile, già in molti hanno fallito, etc.” sono sabotatori interiori di ogni progetto creativo.
Se poi questo atteggiamento “perdente” si insinua sulla nostra percezione di noi stessi e delle nostre risorse, come le sabbie mobili, invischia, blocca e risucchia ogni slancio e ogni volontà creativa.
Possono perché credono di potere, ammoniva Virgilio, ed io ribadisco che se ci credi forse lo realizzerai, ma se non ci credi e non hai fiducia in te, nelle tue possibilità e nelle tue risorse – NIET il coniglio non uscirà dal cappello.
“Quando manca la convinzione, le gambe non reggono, i colpi non partono e il campione si dispone alla sconfitta”. Nino Benvenuti
Il dubitatore di se stesso e la mancanza di fiducia nei propri mezzi sono sabotatori terribili del nostro futuro.
Un altro nemico del successo in ogni ambito è il LAMENTO, il FOCALIZZARSI SULLA CARENZA, LA MANCANZA E CIO’ CHE NON VOGLIAMO.
Ciò su cui ci concentriamo, si espande e tende a manifestarsi con sempre maggiore consistenza nella realtà. Quando ci lamentiamo e ci focalizziamo sulla mancanza, diventiamo delle calamite viventi di sfighe e negatività. Attiriamo ancora di più ciò che non desideriamo. Avrete certamente notato che chi più si lamenta è chi finisce per avere sempre più motivi per farlo. A volte pensiamo che abbiamo buoni motivi per lagnarci e fare le vittime, ma la realtà è esattamente al contrario, la nostra realtà di vita fa così schifo solo perché è su quello che siamo concentrati quando ci lamentiamo. “Non esistono vittime ricche” T. HarvEker
Anche la tendenza a trovare sempre qualcun altro a cui DARE LA COLPA e la responsabilità dei propri insuccessi e delle difficoltà è un subdolo atteggiamento con garanzie di fallimento e frustrazione.
Può essere consolatorio ma fallimentare pensare che è sempre qualcun altro che ha la colpa: i genitori, il governo, Dio, il mio capo, i miei collaboratori, il coniuge.
Rientra nella dannosa abilità di cercare alibi e giustificazioni, invece che agire ed accettare il rischio di sbagliare, di perdere o peggio ancora di vincere veramente con tutte le responsabilità che questo comporta.
Se è vero che niente succede a meno che prima non sia un sogno, nessun progetto si realizza solo sognando. Se voglio che i sogni si realizzino dopo un po’ devo: aprire gli occhi e muovere il culo.
Finchè non vi è azione mirata, impegno, costanza e determinazione c’è esitazione, possibilità di tirarsi indietro, frustrazione e sicuramente inefficacia. PIGRIZIA, indolenza, procrastinazione sono la tomba sicura di qualsiasi meraviglioso progetto di creazione. Impegnarsi senza riserve con la certezza di raggiungere ciò che desideriamo, e con una buona pianificazione è fondamentale per quello che gli inglesi chiamano M.B.O. (management by objectives, gestione finalizzata agli obiettivi), ma sul piano emozionale anche in questo caso si nascondono delle insidie che vanno osservate e tenute sotto controllo.
Il percorso che porta a realizzare un processo di creazione non è quasi mai lineare, ma è costellato da tentativi ed errori, ostacoli, resistenze, imprevisti che possono portare a dover aggiornare la rotta.
La pazienza, la perseveranza, la capacità di reagire al fallimento ed alle difficoltà senza abbattersi o cadere nella rassegnazione, nel pessimismo e nell’arrendevolezza sono ingredienti fondamentali in questo processo di potenziamento del nostro potere personale di creazione.
Per aiutarci in questa prima fase, a riconoscere i subdoli sabotatori, della nostra PROSPERITA’, in ogni ambito dell’esistenza ecco in sintesi alcuni esempi di quello che potrei definire un elenco degli atteggiamenti perdente orientati all’insuccesso:

Un perdente è sempre troppo occupato per fare con costanza ciò che gli viene richiesto
Egli non sa cosa vuole o vuole troppe cose in contraddizione tra loro
Non ama ciò che fa e non fa ciò che ama
Un perdente ci gira intorno, temporeggia, rimanda, non è mai il momento giusto
Promette e non mantiene
Si ritira quando dovrebbe perseverare e insiste quando non è il caso
Un perdente fa fatica a riconoscere i punti di forza degli altri e farsi alleati
Un perdente tende ad avere solo due velocità: o isterica o apatica
Egli usa il proprio tempo per evitare le critiche
Egli fa le cose più per paura che per passione
Un perdente in fondo, in fondo non ci crede veramente
Egli si concentra sui problemi e non sulle soluzioni, sulle difficoltà piuttosto che sulle opportunità
Ha sempre ottime scuse, alibi e giustificazioni
Pensa in piccolo
Invidia chi ha successo e si sente sfortunato
Tutti questi virus sono inevitabilmente presenti nell’animo umano e senza colpevolizzarci o autosvalutarci è necessario che impariamo a scovarli, conoscerli e disinnescarli nel profondo.
Nel prossimo numero esplorerò più approfonditamente gli aspetti su cui operare per rafforzare il lato vincente della nostra interiorità: convinzioni, pensieri, sentimenti, comportamenti.
Ma se vi interessa veramente potenziare la vostra capacità di essere creatori intenzionali di positività nel reale, non perdetevi l’opportunità di venire quest’estate a frequentare il SUN 1, da sabato 6 a sabato 13 agosto a Borgo Floreani - Treppo Grande (UD).
Non ve ne pentirete, anzi…

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