lunedì 8 gennaio 2018

BANKSTER

Joseph P. Farrell
BANKSTER
Come un gruppo di banchieri
ha conquistato il mondo
Storia, tecnologie segrete e crimini della finanza
globale, dall’antichità a oggi

INDICE
9 Ringraziamenti
11 Riconoscimenti
15 Introduzione
15 Il prologo è l’epilogo
15 Misurarsi con la Bestia
19 Il denaro della Cina
22 La Germania nazista: la fisica e la finanza del Reich
28 Energia e autarchia della creazione di denaro

37 PARTE PRIMA
Il contesto storico e intellettuale
39 1 Il patto dei cospiratori nel dopoguerra
40 Uno scenario ipotetico
44 Tutte le strade portano a Tesla e Morgan
50 Conclusioni
51 2 Templi e potere temporale
51 Un caso affascinante: Bisanzio,
la religione e il potere del denaro
53 Il modello egiziano: miniere, schiavitù,
mercenari e le sue implicazioni
60 Astronomia, astrologia e l’alchimia del denaro
65 Conclusioni

67 PARTE SECONDA
I Mostri nella Macchina
69 3 La geometria sacra e il posizionamento
dei luoghi sacri lungo la griglia terrestre
73 La nascita in tempi moderni
delle teorie sulla griglia terrestre
78 L’interpretazione paleofisica dei templi dell’antichità
come risonatori scalari del dott. Konstantin Meyl
97 4 Dalla storia a oggi.
I membri dell’élite e l’incesto
98 Roma antica
107 Il mito dei Rothschild come discendenti di Nimrod
110 Il dna umano e il codice ermetico
122 L’antico contatto: il mito di Nimrod
e i Rothschild in un contesto più ampio
127 5 Il vero piano dei Bancriminali: guerre, scarsità programmata,
occultamento, schiavitù e monopolio
128 Modelli storici di occultamento
134 La fisica, l’alchimia finanziaria e i banchieri
141 Conclusioni
Il piano finale: un’ipotesi
Introduzione
Il prologo è l’epilogo
«La relazione tra due beni non può mai essere compresa
da una singola quantità scalare».
Paul Wilmott, Analista finanziario
Misurarsi con la Bestia

«Il denaro a corso legale moderno e il sistema di riserva bancaria
sono una manifestazione di trasmutazione dal “niente” degna della
Pietra Filosofale, giacché dalla creazione di credito dal nulla viene
prodotto dell’oro. Nel nazionalizzare l’emissione del denaro, creando
istituzioni a credito, mettendo queste nelle mani dello Stato
e utilizzando queste istituzioni e denaro per finanziare la fisica alchemica,
questa pratica incominciò a svilupparsi come la fonte di
energia definitiva e come la forza motrice finale per una distruzione
in scala apocalittica. Così facendo i nazisti ci fanno intuire come
essi avessero pienamente compreso la natura della Pietra Filosofale.
Essi avevano intravisto per primi, e pienamente appreso, la connessione
che intercorre fra la fisica alchemica e l’alchimia finanziaria.
E furono disposti a utilizzare questi mezzi per scopi malvagi. Questa
connessione però fra la fisica alchemica e l’alchimia finanziaria è una
relazione che necessita di un testo a parte. L’epilogo è il prologo…».

16 BANKSTER
Si concludeva così il mio libro The Philopher’s Stone: Alchemy and
the Secret Research for Exotic Matter (“La Pietra Filosofale: Alchimia
e la ricerca segreta per la materia esotica”). Il lettore avrà intuito da
questa citazione che vi era molto di più da raccontare di questa storia
di quello che fu dato a vedere – sia dal punto di vista della fisica e
della finanza, che da quello storico – e che occorreva un’altra ricerca
e un altro libro per approfondirla nel dettaglio. E se il lettore avesse
ipotizzato che ce ne fosse bisogno, egli si sarebbe trovato ad avere
ragione su entrambi i punti: vi è molto di più da raccontare riguardo
al legame oscuro e la relazione che intercorre tra la fisica la finanza.
La tesi di questo libro è allo stesso tempo facile da spiegare e difficile
da comprendere. Ed è la seguente: sin dai tempi antichi e con
una costanza praticamente ininterrotta nel corso della storia è esistito
un potere finanziario, un’élite economica e una classe di Banchieri
criminali1, che auspica e ambisce – attraverso una varietà di
mezzi a sua disposizione, fra cui la frode, l’inganno, l’omicidio e la
guerra – a usurpare il vero valore del denaro e il potere degli Stati
sovrani di stamparlo e controllarne il flusso per poterne assumere
il controllo loro stessi, occultando la profonda connessione che
esiste fra il potere di creare il denaro e la conoscenza della fisica
alternativa che questo potere implica.
Non intendo approfondire tale tesi in questa sede, dato che ciò richiederebbe
semmai un’intera ed estesa serie di libri sul tema: ogni
volume dovrebbe a sua volta focalizzarsi su un particolare periodo
storico, e ciò porterebbe solo il povero lettore a essere sepolto da
una valanga di note e nozioni, al punto da offuscare lo stesso tema
in discussione.
1 Da qui in poi, come spiegato nella nota introduttiva, useremo il termine “Bancriminali”
(N.d.R.).

INTRODUZIONE – IL PROLOGO È L’EPILOGO 17
Ciò che intendo fare, piuttosto, è di trattare questa tesi come un
fatto e un paradigma interpretativo assodato e analizzare attraverso
questa interpretazione certi dati inoppugnabili ed eventi compiuti.
Così facendo, la questione verrà sì analizzata, ma in forma sinottica
anziché onnicomprensiva. Spero, così facendo, di tenere focalizzata
l’attenzione del lettore sulla profonda e significativa connessione
che vi è fra il mondo della fisica e quello dell’alta finanza
e dimostrare come certe potenze finanziarie, gruppi di interessi
economici internazionali privati, abbiano da sempre cercato nella
storia di sopprimere non solo certe politiche finanziarie, ma anche
alcune scoperte nel campo della fisica, poiché entrambe le cose
traggono origine dalla stessa radice concettuale.
La maggior parte dei miei libri, come ben sanno i miei lettori, si
colloca in un ambiente di ricerca assai oscuro ed enigmatico, un
mondo dove la fisica alternativa si interfaccia con la storia occulta,
per rivelare le vere cause e le motivazioni segrete dietro quest’ultima.
Questo libro non fa eccezione, salvo per il fatto che introdurremo
due nuovi elementi all’intreccio: la finanza e l’economia.
Lungo il nostro cammino incontreremo anche altri protagonisti,
oltre a quelli che i miei lettori hanno già incontrato in passato:
l’alchimia, l’astrologia, l’astronomia, la fisica della torsione, l’Antico
Egitto, Babilonia, i nazisti, i testi antichi e quelli moderni dei
moderni guru della matematica e della finanza, scritti nell’arcana
lingua della statistica.
Infatti, in una di quelle curiose sincronicità che sembrano aumentare
di numero nella vita odierna, fu proprio mentre portavo avanti
le ricerche per questo libro che decenni, se non centinaia, di
anni di corruzione etica e morale nel settore finanziario e bancario
scoppiarono con il collasso della bolla immobiliare statunitense e

18 BANKSTER
dei derivati finanziari nel 2008. Alcuni dei responsabili per questo
crollo finanziario globale si presentarono dinnanzi la Camera dei
Deputati del Congresso degli Stati Uniti, a mani congiunte… ma
non per chiedere perdono. Al contrario, chiesero un salvataggio,
un lasciapassare per le loro malefatte e le loro irresponsabilità a
spese dei contribuenti americani, ovviamente. Nel chiedere questo
– e ottenerlo – non furono soggetti ad alcun tipo di controllo o
supervisione da parte delle autorità che li avevano appena salvati –
quasi come se queste ultime fossero state praticamente obbligate a
farlo, ob torto collo, da una mano nascosta – una mano misteriosa
che le stava minacciando con la paura: la paura che una qualsiasi
supervisione potesse far venire a galla certi fatti che dovevano rimanere
sepolti.
Ma perché ciò che è successo fu definito in termini di irresponsabilità
e non venne chiamato con il suo vero nome: criminalità?
Nel rispondere a questa domanda mi sono imbattuto in una storia,
una storia nella quale, fra l’altro, non avevo alcuna intenzione di
addentrarmi quando iniziai a concepire l’idea di fondo per questa
serie di libri, ormai molti anni fa. Certo non avrei mai immaginato
che essa mi avrebbe portato alla stesura di questo saggio. Ma i
recenti e tragici eventi finanziari di cui siamo stati tutti testimoni
mi hanno costretto a raccontarla e a inserirla in un contesto differente.
Come risulterà ovvio al lettore, durante la lettura di questo
testo, sono fermamente convinto che questi siano stati degli atti
deliberatamente criminali e che ci troviamo dinnanzi a una cospirazione
così intricata e antica che si perde nei meandri della storia
e che abbia a che fare con la complessa relazione che intercorre fra
la fisica e la finanza nel corso di questa.
Paradossalmente, come vedremo, più indietro volgeremo il nostro
sguardo nel tentare di comprendere questa relazione e più strettamente
connesso diverrà questo legame fra la fisica, la finanza
e tutti quegli altri temi enunciati prima… fino a rendere sempre
più palese l’esistenza di una gigantesca cospirazione, ad ampissimo
raggio, che si perde nella notte dei tempi.
Questo collasso finanziario è contemporaneamente una faccenda
riguardante una cospirazione globale e uno sfoggio di stupidità colossale.
Di colossale irresponsabilità intellettuale, politica ed economica
da parte dei suoi attori politici. Una storia con profonde
connessioni al filone principale della nostra storia, ove affonda le
proprie radici e dalla quale partiremo.
Inizieremo dunque la nostra discussione analizzando i due unici
attori, in tempi moderni, che hanno osato sfidare apertamente lo
status quo monetario e il sistema finanziario egemone e vigente.
Questi attori sono la Cina comunista e la Germania nazista.
Il denaro della Cina
C’è un aspetto poco conosciuto riguardante la vertiginosa espansione
economica della Cina, un aspetto che gli economisti occidentali
e tanto meno i suoi media non sono disposti a – o forse
hanno il terrore di – discutere. E questo aspetto riguarda il fatto
che il denaro, in Cina, è creato dalla Cina stessa, vale a dire dal
suo Governo centrale, e che quindi è creato o preso in prestito da
banche private. Questo sta a significare, de facto, che il denaro della
Cina è privo di qualsiasi tipo di interesse. Non è a debito. In parole

INTRODUZIONE – IL PROLOGO È L’EPILOGO 19
20 BANKSTER
povere, la Cina comunista ha fatto ciò che, precedentemente, era
stabilito dalla Costituzione Federale degli Stati Uniti, e cioè che il
potere di creare moneta corrente spettasse solo al Congresso e dunque
allo Stato. Come brillantemente osservato da Ellen Hodgson
Brown nel suo libro Web of Debt (“La Rete del debito”), riguardo
al problema dell’emissione della moneta da parte di banche centrali
in mano a monopoli privati, la differenza fondamentale fra il
sistema cinese e quello in vigore praticamente nella maggior parte
delle altre nazioni è…
«il suo sistema bancario statalizzato. La Cina ha una valuta pubblica
istituita dal governo e un sistema di banche nazionali che sono effettivamente
una proprietà della nazione e dunque nelle mani dello Stato.
Secondo Wikipedia, la Banca Popolare Cinese è “insolita nel suo ruolo
di banca nazionale, poiché concentra i suoi sforzi e politiche economiche
sul paese stesso e non sul valore della sua moneta”. La nozione di
una “banca nazionale”, contrapposta a quella di “banca centrale privata”,
risale ai tempi di Lincoln, di Carey e dei nazionalisti americani. L’economista
Henry C. K. Liu distingue questi due sistemi in questo modo: una
banca nazionale serve gli interessi della nazione e del suo popolo. Una
banca centrale serve gli interessi degli investitori privati della finanza
internazionale che la possiedono».
Anche se la valuta cinese, lo Yuan, è dipendente dal dollaro americano
in termini di tasso di cambio, il sistema bancario della Cina è
prova che il suo governo ha capito ciò che certi politici americani e
una gran parte dei suoi cittadini avevano già compreso molto tempo
addietro, e cioè che una banca privata, nell’atto stesso di creare
denaro, lo carica di interesse e a debito. Quando invece questo
processo è nelle mani di uno Stato, esso crea moneta priva di interesse
e con la facoltà di espanderne la circolazione a seconda della
domanda e dei requisiti di credito della nazione.
In breve, quando il denaro di una nazione è soggetto a interesse
sullo stesso capitale creato, si crea del debito, poiché non vi sarà
mai abbastanza denaro in circolazione sufficiente a rimborsare gli
interessi creati sul debito e quindi ne consegue che il debito pubblico
non potrà mai essere rimborsato – anzi, potrà solo crescere2.
Al contrario invece, quando il denaro di una nazione non è che una
ricevuta per dei beni acquisiti e servizi resi, esente da interessi poiché
emesso dallo Stato stesso, tale Stato si ritroverà con un tasso di disoccupazione
pressoché nullo e libero dalla morsa del debito pubblico
e dell’austerità che sono intrinsechi nel sistema delle banche private.
Sono proprio questi due sistemi – quello in cui il denaro viene
messo in circolazione in misura molto limitata da monopoli privati,
e che rappresenta il debito di uno Stato con il consecutivo tasso
di interesse che ne deriva, e quello in cui il denaro viene creato
dallo Stato stesso come ricevuta per beni e servizi e privo di interesse
– che si sono contrapposti e combattuti l’un l’altro nel corso
di tutta la storia dell’umanità.
Nel primo caso la moneta in circolazione viene immessa in un
circuito chiuso e quindi non vi sarà mai abbastanza denaro in circolazione
per far fronte al debito, quindi l’insufficienza sistematica
di valuta corrente è insita nel sistema stesso: la disponibilità limitata
di moneta in circolazione porterà infatti alla competizione
sistematica per l’accaparramento dei beni, anch’essi limitati, come
2 L’autore si riferisce alla teoria divenuta ormai celebre di “signoraggio bancario”
(N.d.R.).

INTRODUZIONE – IL PROLOGO È L’EPILOGO 21
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per le risorse e l’energia. Nel secondo caso, invece, il circuito monetario
è un sistema aperto e può dunque espandersi quanto è
necessario all’economia per acquistare beni e servizi – ove il denaro
non rappresenta che una ricevuta d’acquisto per questi.
La Germania nazista: la fisica e la finanza del Reich
Questa relazione tra la fisica e la finanza fu per prima compresa e
perseguita in tempi moderni da quella nazione che non solo istituì
per prima del denaro privo di interesse ed emesso da una banca
centrale di Stato, ma che finanziò anche a livello governativo tutta
una serie di progetti di ricerca segreti nell’ambito della fisica e della
tecnologia, il tutto per un solo scopo: creare energia illimitata.
Questa nazione fu la Germania nazista.
Alla fine della Prima guerra mondiale gli Alleati imposero delle
riparazioni di guerra sulla Germania sconfitta il cui valore complessivo
superava di tre volte il valore di tutte le proprietà della
Germania! Chiunque abbia studiato a fondo questo aspetto della
storia lo sa: la Germania non ebbe altra scelta che super inflazionare
la sua valuta e ripagare gli Alleati con dei Reichsmarks3 sempre più
svalutati e privi di valore, distruggendo così inevitabilmente la sua
economia. Va notato però che questi Reichsmarks erano comunque
ancora emessi da una banca centrale privata e quindi controllata da
azionisti, pertanto la situazione del debito pubblico della Germania
non andava che peggiorando.
3 È stato la valuta della Germania dal 1924 fino al 20 giugno 1948, quando è stato sostituito
dal “marco” tedesco nella Germania Ovest.
Il presidente del Reichsbank di Hitler, il dottor Hjalmar Horace
Greeley Schacht, confessò quanto segue, un segreto fino ad allora
impronunciabile, nel suo libro The Magic of Money (“La magia del
denaro”), pubblicato nel 1967:
«La svalutazione drammatica del marco tedesco iniziò subito dopo che la
Reichsbank fu “privatizzata”, vale a dire consegnata a investitori privati.
Quello che causò il passaggio dalla normale inflazione in un periodo di
guerra alla superinflazione del dopoguerra, fu la speculazione selvaggia
da parte di investitori stranieri che vendettero allo scoperto, scommettendo
sulla perdita di valore della moneta nazionale. […] La speculazione
del marco tedesco fu resa possibile dalla necessità della Reichsbank
di stampare enormi quantitativi di moneta per renderla disponibile a
prestiti, essa veniva quindi creata su richiesta del mercato e i vari prestiti
portavano a un interesse redditizio per la banca. Quando però la
Reichsbank non riuscì più a sostenere la vorace richiesta di marchi, altre
banche di investimento private furono autorizzate a crearli dal nulla e a
prestarli a debito, carichi di interesse».
Quindi non solo fu lo stesso governo tedesco il responsabile della
super inflazione del dopoguerra, ma fu proprio la banca centrale
– e privata – della Germania stessa, con il suo monopolio sulla
creazione del denaro, denaro creato dunque come nota circolante
del debito, ad aver creato il problema sin dal principio e ad averlo
esacerbato. L’economia della Germania, in sostanza, fu fatta crollare,
fu devastata, da banchieri.
Fino alla comparsa sulla scena di Hitler.
Ora, seppur la maggior parte delle persone è ben consapevole del
fatto che furono svariati poteri finanziari privati dell’Occidente a

INTRODUZIONE – IL PROLOGO È L’EPILOGO 23
24 BANKSTER
contribuire all’ascesa di Hitler e del Partito Nazionalsocialista in
Germania, ciò che la maggior parte delle persone invece ignora
è quanto velocemente Hitler volse le spalle ai suoi finanziatori e
rifiutò di sottostare alle vecchie regole del gioco dettate dai vari
Rockefeller e Rothschild:
«Il potere autocratico totale di cui godeva Adolf Hitler gli diede qualcosa
che i Greenbackers americani [i sostenitori di denaro emesso esente dal
debito e interesse ai tempi del presidente Lincoln] potevano solo sognare: il
controllo totale dell’economia. Egli fu nella posizione perfetta per poter
testare le loro teorie e di dimostrarne l’efficacia. Come per Lincoln, anche
le scelte che aveva di fronte Hitler non furono che due: sottomettersi
alla totale sudditanza e schiavitù imposta dal debito […] oppure crearsi e
gestirsi la valuta di Stato per conto proprio. E, come Lincoln, optò per la
seconda. E non solo, ma in concomitanza con il riprendersi la sovranità
sulla propria moneta egli implementò a ciò un piano di opere pubbliche
secondo le linee proposte da Jacob Coxey e dai Greenbackers del 1890.
I progetti destinati al finanziamento pubblico comprendevano il monitoraggio
delle inondazioni, la riparazione e riqualificazione degli edifici
pubblici e delle residenze private, la costruzione di nuovi edifici, di strade,
ponti, canali e impianti portuali. Il costo previsto per i vari programmi
fu fissato a un miliardo di unità della moneta nazionale. Fu quindi
emesso un miliardo di banconote non soggette all’inflazione denominate
“Titoli del Tesoro del Lavoro” per fare fronte a questi costi. Milioni
di persone prima senza lavoro furono impiegate in massa per lavorare su
questi progetti e questi lavoratori venivano pagati con Certificati del Tesoro.
I lavoratori, quindi, iniziarono a spendere questi certificati in beni,
merci e servizi, creando – con un effetto domino – ancor più posti di
lavoro, per ancor più persone. Questi certificati furono denominati mefo,
o talvolta “soldi federali”. Così facendo non solo si evitava la necessità di
prendere a prestito da istituti finanziari internazionali ma anche di dover
ripagare il debito pubblico a entità internazionali».
Il risultato di queste mosse ingegnose da parte dei nazisti contro
l’élite monetaria e finanziaria internazionale fu prevedibile: le
fu immediatamente negato qualsiasi accesso al credito straniero,
rendendo quindi la Germania incapace di condurre qualsiasi tipo
di commercio o transazione estera. Ma, ancora una volta, il regime
nazista umiliò i banchieri raggirandoli e ristabilendo il proprio
commercio con l’estero, semplicemente disfacendosi dell’intermediario
bancario e ricorrendo a un sistema di baratto e contrattazione
diretta con altre nazioni.
E da dove attinse Hitler queste idee finanziarie “radicali”?
Quando partecipò a una delle prime riunioni del Partito Nazionalsocialista,
egli venne a conoscenza delle teorie di un economista
tedesco di nome Gottfried Feder.
L’idea di base di Feder era che lo Stato dovesse direttamente creare
e controllare e gestire il suo flusso di moneta attraverso una banca
centrale nazionalizzata, anziché avere una moneta creata da banche
private e a cui doveva pagare l’interesse sul debito. Da ciò egli
concluse che la finanza in mano privata aveva schiavizzato la popolazione
e le sue istituzioni, usurpando la nazione del controllo sul
proprio denaro.
Feder e altri economisti tedeschi avevano tratto ispirazione per le
loro teorie dalla Costituzione americana e, fatto ancora più importante,
si erano ispirati direttamente al presidente Abraham Lincoln,
il quale aveva finanziato lo sforzo bellico nordista durante la
Guerra Civile americana, creando i cosiddetti “Greenbacks”, ossia
valuta priva di debito, liberandosi così dal giogo delle banche di
New York e dagli interessi da esse imposti.

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Ma la Germania nazista si spinse anche oltre e fece qualcosa di
eclatante. Rendendosi conto quanto essa fosse alla mercé dei banchieri
che ne controllavano le forniture di petrolio – e quindi l’afflusso
dell’energia necessaria per mantenere la sovranità nazionale
della Germania – il Terzo Reich creò ex nihilo interi reparti della
SS, il “Forschung, Entwicklung, und Patente” e le “SS Entwicklungstelle
4”, ossia rispettivamente il “Dipartimento Ricerca, Sviluppo
e Brevetti” e “l’Area di Sviluppo 4 delle SS”.
La missione segreta di questi due reparti d’élite consisteva nello
scoprire e nel recuperare brevetti tecnologici che avessero implicazioni
per la sicurezza nazionale e di investigare e sviluppare le
tecnologie necessarie per ottenere “energia illimitata” – vale a dire
lo sviluppo di tecnologie che avrebbero consentito alla Germania
di trarre energia dalle leggi della fisica della Terra stessa e di sfruttarla
per far fronte alle sue necessità energetiche… come potenziale
arma. Se si aggiunge al quadro appena descritto il fatto che
all’interno di quell’alveo intellettuale che era il corpo delle SS vi
circolavano delle idee eterodosse di fisica avanzata e poco conosciuta
– tracce di un’antica fisica alternativa e delle sue leggi ormai
perdute o dimenticate nel corso dei secoli, una fisica occulta frutto
di un sapere celato nei testi dell’antichità e nelle leggende degli
antichi – ci troveremo di fronte alla seguente situazione davvero
interessante, giacché avremo:
1. una nazione che ha ristabilito la sua sovranità e la facoltà di
emettere la propria moneta in modo gratuito, libera da vincoli
di interessi, spezzando così la sua dipendenza da capitale
e sistema bancario straniero;
2. una nazione che si è resa conto che l’unico modo di liberarsi
completamente dal giogo del petrodollaro americano e i
banchieri internazionali è quello di avere completamente
accesso a una fonte di energia inesauribile e non sotto il controllo
dell’élite finanziaria;
3. ne consegue che essa dovrà cercare di sviluppare e controllare
queste nuove tecnologie di manipolazione di quest’energia,
e infine…
4. essa ha intuito come vi sia un collegamento o una connessione
che affonda le sue radici nell’antichità tra queste nuove
dottrine di fisica ed economia che sta cercando di sviluppare.
Da questo elenco è evidente che la Germania nazista non solo riuscì
a raggiungere la pressoché totale occupazione della sua forza
lavoro in pochi anni dalla sua presa al potere, ma che si stava anche
deliberatamente preparando per una guerra imminente. Ma qui
si potrebbero delineare anche le tracce per una possibile ragione
segreta dei preparativi per questa guerra, al di là del desiderio dei
nazisti di conquista per ottenere il loro “spazio vitale”4 e dominio
sul mondo: la decisione della Germania di stamparsi il proprio
denaro avrebbe significato la totale perdita di controllo da parte
dei finanzieri internazionali sull’economia tedesca attraverso il loro
gold standard… questi avrebbero dunque inevitabilmente deciso
di esercitare il loro dominio sulla Germania attraverso l’uso della
forza, vale a dire della guerra. Questa motivazione segreta per la
guerra – ossia che gli Alleati abbiano essenzialmente agito come
“agenti” dell’élite finanziaria internazionale per distruggere e riprendere
il controllo su una potenza mondiale che si era di fatto
liberata da tale controllo – potrebbe anche aiutarci a capire meglio
4 Lebensraum (spazio vitale) è una definizione nata in biogeografia, successivamente
estesasi all’utilizzo in ambiente geopolitico. Con questo termine si indica in particolare
la teoria nazionalsocialista tedesca dello “spazio vitale”. Karl Haushofer concepiva il Lebensraum
come espansione della Germania verso est, a discapito dei Paesi slavi (N.d.R.).

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28 BANKSTER
perché gli Alleati avessero insistito per una resa incondizionata da
parte dei tedeschi, garantendo in questo modo la continuità della
guerra, finché la Germania non fosse stata completamente distrutta
e occupata.
Il rapporto tra il mondo della finanza e la ricerca per acquisire o
nascondere queste tecnologie basate su una fisica proibita può essere
interpretato e analizzato anche da un altro aspetto. Quello di
una lotta che persiste nel tempo.
Energia e autarchia della creazione di denaro
Prendendo questi due casi come esempio, la Germania nazista e la
Cina comunista, e pur essendo ben consapevoli che si tratti di casi
molto diversi fra loro e in particolare quello della Germania, possiamo
trovare un indizio su come sia sempre esistita nel corso della
storia una continua lotta fra coloro che vogliono rendere accessibile
a tutti la produzione di energia basata su tecnologie alternative,
e che analogamente desiderano rimettere nelle mani dello Stato la
facoltà di emettere denaro e strapparla all’oligarchia finanziaria, e
quelli che invece ambiscono a monopolizzare allo stesso tempo sia
certe tecnologie segrete basate su una fisica occultata al resto del
mondo, sia mantenere un monopolio saldamente in mani private,
riguardo la creazione del denaro per conto dei vari Stati. Consideriamo
dunque questi due esempi, unici e molto diversi fra loro:
1. nell’esempio della Cina comunista abbiamo il caso di una
potenza mondiale moderna e tecnologicamente avanzata
che emette il proprio denaro privo di interessi e libero da
ogni tipo di debito; un fatto che ha portato al suo rapido
boom economico e alla sua “indipendenza” dall’élite finanziaria
globale;
2. nel caso della Germania nazista, invece, non abbiamo solo
una nazione che ha chiaramente compreso i vantaggi del disporre
di una moneta sovrana e priva di debito, ma ci troviamo
anche di fronte a uno Stato che ha palesemente intuito
la connessione che intercorre tra l’essere padroni e sovrani
della propria economia e il suo rispettivo analogo in fisica:
ossia quello di attingere energia direttamente dalla Terra
stessa, una fonte energetica quindi non basata su delle “risorse”
non rinnovabili, ma infinite. Inoltre è ben noto l’interesse
che le SS nutrivano nei confronti di quei testi antichi ed
esoterici che avrebbero potuto riallacciarsi a questo antico
sapere e a questa antica connessione, un modo alternativo di
concepire la finanza e la fisica.
Come vedremo a breve, queste due fazioni sono state in lotta fra
di loro nel corso di tutta la storia – spesso violentemente, spesso
addirittura ricorrendo alla guerra. Da un lato abbiamo i sostenitori
di un sistema aperto che cerca di sovvertire l’ordine mondiale
dominante dell’élite finanziaria; dall’altro i Bancriminali, come li
definisco io, finanzieri internazionali e apolidi che mirano invece
a instaurare un governo mondiale basato su un sistema a circuito
chiuso e che cercano di implementare quest’ultimo attraverso
l’eliminazione o occultamento di nuove scoperte nel campo della
fisica (che potrebbero liberarci energeticamente, rendendo obsoleti
gli idrocarburi) e di dottrine nel campo economico innovative
(che ci libererebbero dal debito pubblico e dalla conseguente perpetua
austerity che ne deriva). Questa élite finanziaria dai metodi

INTRODUZIONE – IL PROLOGO È L’EPILOGO 29
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criminali non potrà fare altro che rispondere con la forza ogni qual
volta, nella storia, essa si sia sentita minacciata da una di quelle
nazioni che – inevitabilmente portate al collasso dalle politiche
economiche vampiresche dell’élite – si è liberata dal suo giogo
energetico e dalla loro schiavitù monetaria. La più recente di queste
lotte, che portò a quel conflitto che chiamiamo Seconda guerra
mondiale, ha come protagonista e fautore la Germania nazista che
– per quanto colpevole di crimini orribili contro l’umanità e di
genocidio – interpretò una parte della sua lotta per la sopravvivenza
in modo corretto: si trattava infatti di una guerra per liberare
la Germania dalle grinfie di una élite finanziaria di parassiti senza
scrupoli – che nella perversa ideologia nazista fu fatta coincidere
con il popolo ebraico. Si trattava di una élite finanziaria che aveva
i suoi centri nevralgici e basi operative in Gran Bretagna e negli
Stati Uniti d’America.
Una causa del conflitto fu allo stesso modo la perseveranza della
Germania nella ricerca di una fonte di energia illimitata – attraverso
la scoperta e la diffusione globale di una nuova fisica iperdimensionale.
Non per nulla creò denaro privo di interesse e libero
dal debito, perché fu proprio grazie a questo che essa riuscì a
perseguire tutti questi progetti super segreti di fisica avanzata. Le
due cose – una moneta controllata dal Governo e la ricerca di una
fonte di energia illimitata – vanno di pari passo e sono legate dal
punto di vista concettuale. I nazisti furono semplicemente i primi
a riscoprire in tempi moderni l’antico nesso esistente tra la fisica
e la finanza e furono determinati a fare qualcosa al riguardo. Vi è
inoltre una macabra e raccapricciante logica nell’olocausto, secondo
i parametri nazisti ovviamente, dato che avendo identificato
“l’Ebraismo mondiale” come il fulcro ed epicentro di questa élite
finanziaria internazionale, l’utilizzo di schiavi ebrei nei campi di
concentramento per lo sviluppo e la ricerca di questa antica fisica,
e le tecnologie a essa associate, rientrava nella loro distorta concezione
di “giustizia”: una giustizia riservata a quel gruppo di persone
che avevano devastato e saccheggiato la Germania a seguito del
Trattato di Versailles.
Vi è naturalmente un po’ di verità in questa vicenda, poiché vi fu
effettivamente una forte presenza ebraica – o piuttosto, dovremmo
dire, una forte influenza sionista – in quegli ambienti finanziari che
portarono alla distruzione della Germania. Basti ricordare il coinvolgimento
delle famiglie Rothschild, Warburg e Schiff. Ma la verità si
ferma qui. Il resto sono menzogne, poiché è altrettanto vero che vi
fu anche una forte presenza di poteri finanziari legati al cristianesimo
protestante e cattolico: per coerenza, quindi, i nazisti avrebbero
dovuto egualmente perseguire l’aristocrazia protestante d’Inghilterra,
degli Stati Uniti e del Canada e persino del proprio Paese.
La Seconda guerra mondiale si concluse, naturalmente, con la
sconfitta della Germania nazista, ma non necessariamente con la
sconfitta del nazismo e dei suoi obiettivi in tema di fisica alternativa
e della finanza. Tuttavia, come vedremo, il dopoguerra cominciò
con un evento insolito, un evento che credo molti abbiano profondamente
frainteso. Invece che interpretare gli eventi del secondo
dopoguerra per quelli che furono: una sorta di patto stretto tra i
vari elementi di quella che io chiamo il “Nazismo Internazionale”
da un lato e i globalisti anglo-americani della finanza mondiale
dall’altro, la maggior parte delle persone preferisce leggere i successivi
eventi come fossero testamento del fatto che esista un coerente
e monolitico “complotto internazionale della finanza” il quale sta

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per entrare nella fase finale del suo piano per il dominio globale.
E che più ci si avvicini al raggiungimento di quel traguardo e più
forti e intense diventano le lotte intestine fra le varie fazioni.
Qualunque sia il patto che fu stipulato fra le varie fazioni nell’immediato
dopoguerra, questo sta man mano venendo meno e l’equilibrio
raggiunto tra le varie forze sta mostrando i primi distintivi
segni di rottura e ognuna di queste forze sembra aver deciso di
emergere come quella dominante una volta raggiunto l’obbiettivo
finale. Per l’élite dei globalisti questo problema è ulteriormente
aggravato dall’emergere, in tempi recenti, di potenze economiche
quali la Russia, la Cina e il Giappone. Potenze che si stanno dimostrando
insofferenti e sempre più riluttanti a giocare secondo le
vecchie regole dell’impero angloamericano.
In questa guerra fredda invisibile, le varie fazioni della finanza internazionale
ricorrono a ogni mezzo loro disponibile per occultare
e sopprimere la ricerca, lo sviluppo e la diffusione di fonti energetiche
derivanti dalla fisica alternativa – e lo stesso discorso vale per la
diffusione di sistemi economici alternativi che questa fisica inevitabilmente
finanzierebbe – in un disperato tentativo da parte dell’élite
di mantenere lo status quo e conquistare il possesso del mondo.
Per raggiungere questo obiettivo i metodi utilizzati sono principalmente
tre:
1. prima deve eliminare le tecnologie che testimoniano l’esistenza
di una fisica alternativa oltre a quella “a uso e consumo
per le masse”, una fisica che hanno accuratamente inculcato
nelle menti del popolo, promuovendola in tutte le
accademie, le università e libri di testo di tutto il mondo;
2. in secondo luogo essi devono sopprimere questa fisica alternativa
– che per alcuni versi è la vera fonte del loro potere,
come avremo modo di vedere più avanti;
3. infine, essi devono occultare e celare la profonda e antica
connessione che esiste fra questa fisica alternativa e il suo
corrispettivo nell’economia finanziaria.
Riassumendo, l’élite finanziaria deve al contempo cercare di reprimere
lo sviluppo di simili tecnologie al pubblico e contemporaneamente
continuare a fare ricerca in questo campo da dietro le
quinte, in modo da detenere un monopolio esclusivo per sé stessa
e per i suoi interessi, consolidando e accentrando così sempre di
più il potere nelle sue mani.
Ciò significa che qualsiasi fazione all’interno di quello che viene
chiamato il “Nuovo Ordine Mondiale” deve celare lo sviluppo di
tali teorie e tecnologie alternative agli occhi delle altre fazioni rivali
o, in alternativa, sviluppare delle versioni superiori della stessa
come difesa verso le altre. Al contrario, i gruppi o individui che
invece hanno cercato e ancora cercano di promuovere e diffondere
dei sistemi aperti di fisica ed economia non solo devono guardarsi
le spalle da tutte quelle forze che a questo modello si oppongono,
ma al contempo devono sviluppare queste loro teorie e tradurle
in tecnologie applicabili in fretta: devono renderle di dominio e
uso pubblico quanto più rapidamente possibile. In parole povere, i
“buoni” stanno cercando di democratizzare tutta la scienza.
Siamo dunque di fronte a uno scenario complesso: uno scenario
che coinvolge sia il singolo individuo, sia la nostra intera civiltà e
le sue istituzioni; uno scenario che implica dinamiche complicate
che interessano varie discipline contemporaneamente – la fisica,
l’economia, la finanza, la teologia e la storia. Discipline inevitabilmente
interconnesse nell’intero corso della storia umana.
Bisogna dunque considerare gli eventi salienti della storia moderna,
dove questa lotta si è palesata in forma di guerre, e confrontarli con

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eventi simili accaduti in tempi remoti. Dobbiamo ad esempio prendere
seriamente in considerazione la presenza, all’interno di innumerevoli
strutture megalitiche e templi dell’antichità, di una profonda
conoscenza e sapere astronomico e scientifico e le implicazioni che
essa comporta. Dobbiamo inoltre riflettere ulteriormente sul motivo
per cui molti di questi siti antichi siano da sempre associati a
coloro che detengono il controllo del denaro nella storia: i banchieri.
Occorre comprendere anche cosa questo possa significare in merito
a una possibile guerra interplanetaria che sarebbe avvenuta in tempi
remotissimi nel nostro sistema solare5. Bisogna domandarsi poi cosa
tutto questo abbia a che fare con la costante presenza dell’alchimia
in questa faccenda, sia in tempi antichi che in quelli moderni, e perché
l’alchimia abbia suscitato il costante interesse e patrocinio delle
famiglie reali e delle banche durante tutto il Medioevo e nel primo
Rinascimento. Dobbiamo scoprire se vi siano gli indizi di una deliberata
soppressione di certi aspetti della fisica e ugualmente in ambito
economico nel corso dei secoli e, specialmente, nel nostro. E, infine,
dobbiamo chiederci perché certe famiglie, dinastie reali e di banchieri,
sembrano ricoprire un ruolo così importante in questa storia.
Dunque, che la nostra storia abbia inizio e con essa – spero – il mio
contribuito alla disfatta di questo gruppo di folli e spietati banchieri
e delle loro idee, omicide e utopiche, del loro Nuovo Ordine
Mondiale. È mia viva speranza che, alla fine di questa trattazione,
sia evidente a tutti come la creazione di moneta carica di interesse,
5 Questo passaggio che qui risulta un po’ oscuro fa riferimento a un precedente lavoro.
L’autore sviluppa infatti questa tesi nel suo saggio, a cui rimandiamo, The Cosmic War:
Interplanetary Warfare, Modern Physics, and Ancient Texts: A Study in Non-Catastrophist
Interpretations of Ancient Legends, per ora inedito in Italia ma di futura nostra pubblicazione.
Il concetto verrà approfondito nel prossimo capitolo (N.d.R.).
detenuta in mani private attraverso le loro banche, e fatta circolare
come valuta, non possa fare altro che far accrescere il debito di una
nazione – un debito che non potrà mai e poi mai essere ripagato.
Con uno strumento simile nelle mani di pochi, l’influenza e il
controllo di una tale classe di banchieri sulle politiche di uno Stato
non può che aumentare e portare, infine, al collasso una nazione,
il suo popolo e il suo bene pubblico.
Per questo motivo una qualsiasi discussione politica e finanziaria,
da parte di qualsiasi politico, di un qualsiasi partito e in una qualsiasi
nazione che non abbia come suo perno e punto chiave il ripristino
della sovranità economica e di emissione del denaro da parte
del governo, di modo che esso possa essere utilizzato per servire il
bene comune e non l’ingordigia di una classe di banchieri, non potrà
che essere un inganno. E questo per un motivo molto semplice:
il grande segreto che non viene mai detto riguardo al denaro è non
solo che esso debba rappresentare qualcosa, ma anche e piuttosto
che esso deve rappresentare qualcuno.
Vi sono, davvero, solo due modelli di base di creazione del denaro
noti alla storia: il primo modello è quello secondo cui il denaro
rappresenta del debito – il “qualcosa” – ed è creato da un monopolio
privato – il “qualcuno” – per il proprio interesse e profitto
personale; nel secondo modello il denaro rappresenta una ricevuta
per beni e servizi resi – il “qualcosa” – ed è emesso da un gruppo di
persone che lavorano per lo Stato e quindi per il bene comune – il
“qualcuno” – che attraverso lo Stato emette denaro privo di interesse
e non legato ad alcun debito.
Il problema di fondo del denaro, allora, risulta essere non il cosa,
né il come… ma chi. Ossia chi vi sia dietro la sua emissione. Il

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primo modello è una sorta di “falsa alchimia” o una tecnologia di
magia nera, perché in ultima analisi è una tecnologia che consente
di acquisire e sfruttare il lavoro, il genio e l’attività produttrice di
un intero popolo e della Terra stessa. Agisce in definitiva come una
sorta di parassita.
Tutta questa matassa si basa, come vedremo a breve, su una serie
di diabolici inganni e menzogne avvenuti nel corso della storia,
menzogne e inganni che hanno a che fare con concetti di fisica ed
economia. Menzogne e inganni che possono solo sussistere fintanto
che vi saranno coloro che non sono disposti a smascherare
l’inganno, o finché le vittime di questo sistema lo accettino senza
opporsi a esso e non siano disposte a liberarsi dalle sue catene.

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