sabato 26 settembre 2015

L'Invasione Islamica

Buongiorno amici! Possibile che la nuova minaccia dei terroristi islamici dell'Isis di scatenare la furia dei suoi militanti per colpirci all'interno stesso dell'Italia e dell'Europa, di conquistare Gerusalemme e Roma, venga sottovalutata e diffusa come una notizia di basso profilo?
Prendiamo almeno atto che quando il portavoce dello "Stato islamico", Abu Muhammad al Adnani, in un messaggio intitolato "Muori nella tua furia", dice "Colpite i crociati nel loro territorio e ovunque si trovino", non fa altro che obbedire alla prescrizione del loro Allah: “Uccidete gli infedeli ovunque li incontriate. Questa e’ la ricompensa dei miscredenti” (Sura 2:191) e "Quando incontrate gli infedeli, uccideteli con grande spargimento di sangue e stringete forte le catene dei prigionieri'' (Sura 47:4).
Così quando dice "Presto questa campagna crociata sarà sconfitta e dopo, se Dio vuole, ci incontreremo a Gerusalemme, poi l'appuntamento è a Roma. Ma prima gli eserciti della croce saranno sconfitti a Dabiq", il portavoce dello "Stato islamico" non fa altro che assecondare i detti attribuiti a Maometto secondo cui gli ebrei saranno annientati e Roma sarà sottomessa all'islam dopo Costantinopoli.
Prendere atto che l'azione dei terroristi islamici è diretta emanazione della volontà del loro Allah, che ottempera alle prescrizioni coraniche e ai detti e ai fatti attribuiti a Maometto, è fondamentale per prendere atto che la radice del male è l'islam stesso. E che pertanto anche i cosiddetti "musulmani moderati" possono fare finta di ignorare taluni versetti coranici o i detti di Maometto, ma non li possono negare o contraddire perché incorrerebbero nel reato di apostasia sanzionabile con la condanna a morte.
È ora di svegliarci dal torpore ideologico del relativismo religioso che ci obbliga a legittimare l'islam come religione di pari valore del cristianesimo a prescindere dai suoi contenuti. È ora di prendere atto che siamo in guerra, una guerra mondiale scatenata dal terrorismo islamico globalizzato, che si ispira ad Allah, al Corano e a Maometto, che è parte integrante di una strategia di conquista islamica promossa anche dai cosiddetti "musulmani moderati" attraverso le moschee, le scuole coraniche, i siti di indottrinamento ideologico, gli enti assistenziali e finanziari islamici, i centri studi e di formazione contro l'islamofobia, l'invasione degli immigrati, la bomba demografica, il dialogo interreligioso.
È ora di dire basta. Basta mettere in soffitta la ragione. Mobilitiamoci per riscattare il nostro legittimo diritto alla vita, alla dignità e alla libertà per essere pienamente noi stessi a casa nostra. Andiamo avanti a testa alta e con la schiena dritta, forti della certezza della verità, della solidità dei valori e del coraggio della libertà. Insieme ce la faremo!

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