giovedì 24 giugno 2021

Le false diagnosi

Rosario Marcianò 23/06/2021 Ormai non so più come spiegarlo e penso che ci dovrò fare un video. Comunque… in estrema sintesi vi spiego come funziona. Ogni anno, da sempre, migliaia di persone si ammalano di polmonite batterica e spesso muoiono. In genere la polmonite la prendono in ospedale, per via del catetere, per il caldo, per i cortisonici e per la scarsa igiene. Ora, con il fantacovid, si sono inventati che la polmonite è causata da un virus che non esiste. Inoltre la gran parte dei sintomi parainfluenzali, come spiegato, colpiscono le persone fragili per stress ossidativo cellulare ed il sottoporre soggetti fragili al tampone è causa di perdita dell’olfatto, tosse, raffreddore, epistassi ed infine, infezioni batteriche che raggiungono le vie respiratorie profonde. I test PCR non sono adatti per le diagnosi, per cui, quando ti dicono che sei positivo al Covid, è una supercazzola, anche perché il virus non è mai stato isolato, per cui non si capisce che cosa cercano, con i tamponi. Concludo che, se vuoi passare a miglior vita, devi fare tre cose: 1) Il tampone; 2) Farti ricoverare; 3) vaccinarti. Sulla questione dei filamenti, io studio l’argomento sino dal 2007 e c’è una correlazione diretta con i filamenti di ricaduta e le nanotecnologie che diffondono in atomosfera da deceni, ormai. Vedi gli studi di Clifford Carnicome e della Dottoressa Hildegarde Staninger, i cui report sono sul nostro blog tankerenemy.com. Il Morgellons ti ricorda qualcosa? Anni addietro pubblicai un articolo sulla bronchiolite costrittiva acuta, provocata, guarda caso, dai polimeri aviodispersi. Tutti i punti si uniscono per formare un’immagine chiara: attività di bio-geoingegneria, vaccini finti e campi elettromagnetici sono armi usate per lo spopolamento e per il controllo di chi rimane. Le false diagnosi di questi ultimi 15 mesi hanno distrutto il raziocinio e la gente è riuscita a bersi tutto, così se ti dicono che hai il Covid, sei già con un piede nella fossa.

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