venerdì 2 ottobre 2020

Mascherina naturale contro i virus

 

Muco nasale: com’è fatto e come funziona

Sebbene a molti possa risultare vagamente disgustoso, il muco nasale prodotto dalle vie respiratorie è un formidabile meccanismo di difesa dell’apparato respiratorio su cui vale la pena soffermarsi per scoprire qualcosa di più.

La composizione del muco nasale è relativamente semplice: si tratta di un gel viscoso a base di acqua, glicoproteine, sali e lipidi; quando siamo malati, all’interno è possibile ritrovare immunoglobluline (anticorpi) ed enzimi antisettici in grado di rappresentare una prima barriera contro le infezioni.

Le glicoproteine contenute nel muco sono delle proteine complesse che comprendono, all’interno della loro struttura, dei carboidrati; la composizione delle glicoproteine permette il formarsi di legami molecolari molto saldi, in grado di intrappolare le particelle; si spiega così, dunque, la particolare viscosità del liquido.

Il muco è secreto da apposite ghiandole, dette mucipare, posizionate lungo le cavità nasali e la trachea. La sua funzione primaria è duplice: in primo luogo, riveste e mantiene umidificate e lubrificate le sensibili membrane epiteliali delle vie aeree; in secondo luogo, la natura viscosa del muco permette di bloccare e catturare i corpi estranei inspirati con l’aria, evitandone l’entrata nei polmoni ed espellendoli tramite la clearance mucociliare, la tosse e gli starnuti.

Quando, a causa del freddo o di irritazioni, il ciclo di smaltimento del muco si arresta, i batteri o virus presenti possono scatenare delle infezioni; il muco interessato dall’attacco e dalla conseguente risposta infiammatoria si trasforma in catarro e si accumula nelle vie aeree, ostruendole. Si verificano così sintomi quali il cosiddetto “naso chiuso” o la tosse grassa, la soluzione dei quali passa necessariamente attraverso la fluidificazione del catarro per una più facile espulsione.

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