domenica 18 marzo 2018

SANGUE - LEGGERE CON IMPEGNO E ATTENZIONE LE MIE TESINE SPECIFICHE



CATENE LEGGERE KAPPA E LAMBDA, POLOCLONALE E MONOCLONALE
L’aumento di concentrazione nel sangue delle catene leggere K o L può essere di due tipi: policlonale o monoclonale. Policlonalità significa che le catene leggere presenti sono quelle prodotte da tutti gli insiemi (cloni) di linfociti che producono tutto il repertorio di anticorpi, meccanismo di difesa specifico dell’organismo. Un aumento di catene leggere policlonali può essere dovuto a un danno renale, che ne diminuisce la capacità di metabolizzarle ed eliminarle. Entrambi i tipi K e L aumentano, perciò il loro rapporto rimane invariato. Invece, un aumento di concentrazione di catene leggere monoclonali deriva da un eccesso di produzione di catene di un solo tipo ad opera di un unico clone di linfociti, che prolifera oltre i suoi limiti normali (come ad esempio nel caso del mieloma multiplo, della macroglobulinemia di Waldestroem e di altre patologie simili).
MALATTIE DEL SISTEMA LINFATICO
Parlare di catene Kappa significa dunque parlare di immunoglobuline. Trattasi di valori usati nella diagnosi di malattie del sistema linfatico, quell’insieme di organi che produce i linfociti B (produttori di anticorpi difensivi) e i linfociti T (produttori non di anticorpi ma di altre sostanze difensive). Le immunoglobuline umane sono formate da 4 porzioni, a due a due uguali fra di loro, dette catene pesanti e catene leggere. Le catene leggere sono Kappa o Lambda. Le 5 classi di immunoglobuline IgG, IgA, IgD, IgE e IgM differiscono per quanto riguarda le catene pesanti. Le Ig più rappresentative le IgG (800-1600 mg/dL), le IgA (90-400) e le IgM (40-230). Le IgD e IgE hanno dunque esigua rilevanza.
LA SALUTE È SEMPRE UNA QUESTIONE DI DELICATI EQUILIBRI
Le cellule B individuali esprimono le catene leggere Kappa o Lambda, ma mai entrambe contemporaneamente. Alcuni tipi di linfoma, come il mieloma multiplo, raro tumore osseo, sono connotate da eccessiva produzione di globuli bianchi e di conseguente precarietà nella produzione di eritrociti o globuli rossi del sangue. Il solito problema dell’equilibrio. Pochi leucociti significano precarietà linfatica ed immunitaria, troppi leucociti significano leucemia.
LA GAMMOPATIA MONOCLONALE NON È UN DATO FISSO ED IMMUTABILE, NÉ TANTOMENO UNA CONDIZIONE IRREVERSIBILE
La gammopatia monoclonale, come del resto tutte le anomalie, non è un dato fisso ed immutabile, non è qualcosa di stabile e di definitivo, e varia a seconda di come e dove viviamo, del clima atmosferico e delle situazioni di calma o di stress che ci coinvolgono. Tanto che gli ematologi tendono a non prescrivere cure (non ne hanno nemmeno di serie ed efficaci, in verità), ma soltanto a pretendere esami di controllo ogni 4-6 mesi per diversi anni, onde soddisfare la loro curiosità e i loro sospetti verso la evoluzione delle anomalie riscontrate, potenzialmente capaci di degenerare in mieloma, tumore che si sviluppa sul midollo osseo per aumento incontrollato di cellule plasmatiche.
I VIRUS ESOGENI NON DOVREBBERO MAI SUPERARE LE NOSTRE STRAORDINARIE DIFESE
La capacità dell’immunoglobulina di riconoscere le proteine estranee (quelle non-self), come batteri strani e virus altrui penetrati nel nostro ultraprotetto sistema solo grazie alla nostra imprudenza (vedi alimentazione carnea ed alto-proteica, responsabile ad esempio dell’encefalopatia da Mucca Pazza), e quindi di legarle e distruggerle, è affidata alla produzione di catene variabili capaci di catturare l’antigene invasore.
L’INTERO PROBLEMA BATTERICO-VIRALE STA NELLA PULIZIA INTERNA E NEL SANGUE FLUIDO
Queste teorie super-sofisticate, ed anche alquanto fumose degli ematologi, puntano sempre a focalizzare sull’invasore e sul contagio. Scarsa e nulla attenzione verso il problema centrale dei virus endogeni, quelli prodotti internamente dalla nostra normalissima moria cellulare, che rappresentano forse il 98%, e quindi il nocciolo dello stock virale umano (75-100 trilioni di cellule producono diversi miliardi di detriti cellulari al giorno, ovvero polvere cellulare morta e disintegrata dai becchini cellulari detti lisosomi). Ovvio che i nostri virus non rappresentano un pericolo, fin quando il nostro corpo funziona normalmente con sangue fluido, con metabolismo rapido e con efficienza immunitaria atta ad espellere prontamente le scorie tossiche e i detriti cellulari accumulati.
SIAMO NOI LA MALATTIA VERA E I VERI AUTORI DEL MISFATTO
Ogni volta che adottiamo politiche alimentari assurde ed incompatibili col nostro disegno bio-chimico, andiamo a mettere in crisi l’organismo e ad impigrire il sistema linfatico, per cui il materiale virale, anziché trovare pronta espulsione come normalmente avviene, rimane all’interno e crea evidenti ostruzioni. Nulla a che vedere con spaventevoli e riproducenti mostriciattoli, ma sempre materiale deceduto che si accumula per sovrapposizione e per sommatoria (mai per moltiplicazione).
PARLIAMO DI UN ORGANO BASILARE CHIAMATO MILZA
Passiamo ora a ragionare in termini igienisti. Sebbene classificata come organo produttore di sangue, le funzioni complete della milza rappresentano tuttora una specie di enigma fisiologico. La milza risulta infatti coinvolta in compiti davvero complessi come 1) Produzione di globuli bianchi e globuli rossi durante la vita fetale, e durante gli stati anemici dell’età adulta, 2) Distruzione di globuli rossi esauriti e di relative piastrine, 3) Regolazione della produzione di cellule del sangue nel midollo, 4) Riserva di cellule del sangue, liberate secondo necessità nei periodi di stress o di emergenza, 5) Difesa del corpo con azione fagocitica nel disporre dei detriti cellulari, ossia dei virus endogeni, che si accumulano nel corpo.
GHIANDOLA LINFOIDE DEL SISTEMA DIFENSIVO
Vero e proprio organo ghiandolare linfoide, la milza è uno dei tanti strumenti di difesa, deputata a distruggere sostanze estranee e sostanze tossiche. Ovvio che essa si irriti e si infiammi in presenza di impurità di origine intestinale e medicamentosa, come spesso avviene. Le malattie della milza sono quindi conseguenza di formule sbagliate, dense ed impure del sangue. L’infiammazione della milza è pure connessa ad anomalie infiammatorie dello stomaco, dei polmoni, del fegato e di altri organi. Ci sono segnali di disidratazione e di forte sete, con difficoltà urinarie e urine di colore scuro. Un paziente con milza infiammata è afflitto pure da stitichezza cronica.
COME RIEQUILIBRARE LA MILZA
La disinfiammazione della milza si ottiene mediante una dieta vegetarian-crudista che migliori la digestione e che tenda ad eliminare le tossine attraverso i pori del sistema cutaneo. Due settimane di crudismo, e qualche sostanza tonica intestinale tipo aloe, tarassaco, carciofo, cavolo, ciliegia, uva, mirtillo, e la milza si riprende.
PARLIAMO ORA DEL SANGUE
Il sangue segna la linea vitale del corpo in quanto fornisce le cellule attraverso la linfa e interviene nel metabolismo cellulare portando via gli scarti metabolici. Il sangue è una sbalorditiva mescola di acqua (90%), di cellule e di soluti, o sostanze ivi dissolte, come 1) Sostanze proteiche (albumine, globuline, fibrinogeni), 2) Sostanze nutrienti come glucosio, aminoacidi e grassi, 3) Sostanze metaboliche di scarto come urea, acido urico, creatinina, acido lattico, ammoniaca, 4) Sostanze gassose-respiratorie come ossigeno e anidride carbonica, 5) Sostanze regolatrici come ormoni, enzimi e sali minerali, 6) Sostanze protettive come gli anticorpi.
MOLTEPLICI FUNZIONI VITALI DEL SANGUE
Già dai singoli componenti del sangue si comprende la molteplicità delle sue funzioni vitali come A) Massimo trasportatore del sistema circolatorio, B) Alimentatore delle cellule, C) Convogliatore verso polmoni e sistema renale del materiale tossico auto-prodotto, D) Distributore di calore e regolatore della temperatura corporale, E) Controllore del bilancio acido-alcanino pH.
CELLULE DEL SANGUE
Il sangue è composto pure delle proprie cellule fondamentali che sono gli eritrociti o globuli rossi, i leucociti o globuli bianchi e i trombociti o piastrine. I globuli bianchi o leucociti sono strutture minuscole presenti nella misura di 6000-10000 unità per mmc di sangue, quantità fluttuante secondo gli sforzi, le digestioni difficili, lo stress, il dolore e gli stati di gravidanza. Linfociti e monociti sono fabbricati nei tessuti linfoidi dei linfonodi, delle tonsille, della milza, del timo e delle membrane intestinali, mentre i granulociti sono fabbricati nel midollo spinale.
REGOLE D’ORO PER UN SANGUE PURO
Primo passo sta nella eliminazione dei cibi spazzature come zuccheri raffinati, the, caffè, alcol, bevande gassate e zuccherate. Secondo passo sta nel mantenere l’intestino funzionale e pulito. Terzo passo sta nel seguire giornalmente alcune regole base che sono: 1) Bere un bicchiere di acqua leggera o meglio ancora succhi freschi da frutta acquosa, 2) Fare esercizi fisici all’aria aperta secondo le proprie possibilità, 3) Dormire in camera ventilata, 4) Respirare profondamente e correttamente, 5) Adottare dieta fruttariana e dieta vitale-crudista, 6) Ricorrere a erbe salutari e purificanti come peperoncino, angelica, acetosa, tarassaco, borragine, coriandolo, menta, vischio, ortica, germogli di luppolo e di pungitopo.
MONOCITI E GRANULOCITI
Monociti e granulociti, prodotti dal midollo osseo, intervengono nei meccanismi di difesa aspecifica o innata, che è la prima linea di difesa dell’organismo contro le aggressioni genericamente riconosciute come pericolose. Hanno la caratteristica di contenere lisosomi ricchi di enzimi in grado di digerire materiale estraneo, come microrganismi, cellule danneggiate e frammenti cellulari. I prodotti di questo processo di disgregazione fungono da sostanze chemiotattiche in grado di richiamare ed attivare altri granulociti e monociti per fronteggiare il problema.

RISPOSTA

INFIAMMATORIA
Le principali cellule coinvolte nella risposta infiammatoria sono i granulociti (macrofagi e cellule derivate, i linfociti e le plasmacellule, i mastociti e i fibroblasti). Le vie attraverso le quali arrivano sono il sangue, per granulociti, linfociti e monociti, e gli interstizi, per macrofagi, mastociti e fibroblasti. La definizione granulociti deriva dalle granulazione colorate del loro citoplasma.
NEUTROFILI, EOSINOFILI E BASOFILI
I granulociti si suddividono in neutrofili (95%), deputati a digerire-inglobare-fagocitare mediante i loro enzimi le sostanze estranee. Svolta la loro funzione e migrati nel tessuto infiammato, muoiono e, assieme ai detriti cellulari e al materiale degradato, vanno a costituire il pus. Gli eosinofili (4%) aumentano nelle infezioni parassitarie, nelle malattie allergiche da impregnazione tossica (asma bronchiale, ritine allergica, orticaria), nelle ustioni, nell’uso di cortisone, nel diabete, nell’iperattività splenica. I basofili (1%) secernono istamina ed eparina provocando prurito e pomai cutanei e vengono in genere contrastati con gli antistaminici. Aumentano con le malattie di Hodgkin e diminuiscono con l’iperattività splenica.
LINFOCITI B E LINFOCITI T
I linfociti sono invece prodotti nei linfonodi, nella milza e nel timo, ed intervengono nei meccanismi di difesa specifici. Sono depositari della memoria immunologica e, attraverso la produzione di anticorpi (immunità umorale legata ai linfociti B) o l’azione di specifici recettori di membrana (immunità cellulare mediata dai linfociti T), eliminano sostanze e corpi estranei riconosciuti per la presenza di antigeni (sostanze proteiche estranee presenti sulla superficie di un microrganismo o di un allergene). Se stimolati da un antigene, i linfociti B si trasformano in plasmacellule che sintetizzano e liberano anticorpi o immunoglobuline. Questi anticorpi vengono trasportati dal sangue fino all’area di infezione, dove si legano agli invasori etichettandoli come pericolosi agli occhi delle altre componenti del sistema immunitario che interverranno di conseguenza.
LEUCOPENIA
Linfociti e monociti sono fabbricati dicevamo nel tessuto linfoide di linfonodi, tonsille, milza, timo e membrane mucose dell’intestino, mentre i granulociti vengono elaborati nelle ossa rossastre del midollo spinale. Linea Maginot di difesa corporale, i globuli bianchi combattono le infiammazioni, ingolfando batteri in eccesso e detriti cellulari (virus endogeni in accumulazione). La leucopenia è una condizione dove le unità di globuli bianchi stanno sotto la quantità minima di 6000 per mmc di sangue.
LEUCEMIA O MIELOMA
La leucemia non è altro che una sproporzione maligna dei leucociti, dove una eccessiva formazione di globuli bianchi, o una mancata rimozione dei medesimi, interferisce con la produzione dei globuli rossi e delle piastrine, causando anemia ed emorragie.
SISTEMA LINFATICO ASSORBITORE DI TOSSINE
Uno dei più importanti e trascurati sistemi del corpo umano è il sistema linfatico. Il corpo riceve nutrimento direttamente da esso più che dal sangue. La maggior parte delle nostre cellule non è in contatto diretto col sangue ma vive il suo metabolismo in diretto contatto coi fluidi linfatici. I linfonodi agiscono come raccoglitori di spazzatura corporale. La linfa è un liquido assorbitore, che porta al sangue il materiale raccolto. Il sangue è invece un liquido trasportatore che va a scaricare i rifiuti a polmoni, reni, colon e pelle.
GHIANDOLE LINFATICHE
Quando sono sane le ghiandole linfatiche hanno la dimensione di una mandorla. Se vengono sovraccaricate di tossine diventano gonfie ed ipertrofiche. Le proteine hanno molecole più grosse delle molecole corporali e tendono a bloccare ed ostruire le pareti permeabili del sistema linfatico. La rimozione delle proteine dagli spazi interstiziali è una funzione essenziale senza la quale moriremmo nel giro di 24 ore. La congestione e la sporcizia del sistema linfatico può infatti portare alle malattie peggiori incluso il cancro. Il sistema linfatico richiede una dieta ricca di bevande verdi alla clorofilla naturale, una dieta ricca di frutta e di vegetali crudi, e una vita sana e rilassata.
LA TESTIMONIANZA DI MANUEL LEZAETA
Era il mese di settembre del 1957 quando Alessandro Diaz Vog di 10 anni fu dichiarato spacciato per mielina o leucemia o cancro del sangue alla Harvard University di Boston. Gli diedero un mese di vita al massimo. La diagnosi venne pure confermata dal dr Taylor, docente di Ematologia alla Chicago University. A quel punto, per disperazione, il padre Sergio Diaz condusse il bambino presso il mio studio di Santiago del Cile. Bastarono 15 giorni per far sparire dal fluido vitale le cellule cancerose o immature, come definite dalla tecnica medica. Sette mesi dopo, gli esami praticati presso l’Ospedale Joaquin Aguirre di Santiago, confermarono la totale scomparsa delle cellule immature. Fu pure riscontrata la decongestione della milza che prima era enormemente deformata ed infiammata. Il bambino, seguendo una dieta vegetarian-crudista, priva di farmaci e di integratori, fu in grado di recuperare e di riacquistare la sua gioia di vivere.
LA TESTIMONIANZA DI PETER MC LARTY DA PERTH
Nel 1980 venni informato dai miei medici che gli esami del sangue indicavano leucemia o mieloma e che, secondo il Royal Perth Hospital, la mia milza era oltremodo ingrossata, per cui, secondo l’ideologia medica, andava rimossa. Con notevole riluttanza accettai il verdetto e l’operazione ebbe luogo nel 1981. A quel punto il conteggio delle piastrine tornò su livelli normali nel sangue, ma rimase alto in zona midollo. Lo specialista ammise che non esistevano rimedi e che avrebbero tentato la chemio, pur sapendo della scarsa efficacia della medesima. Mi sconsigliò l’adozione di una dieta viva e organica in quanto non mi avrebbe apportato alcun risultato. Come pensatore positivo rifiutai di accettare l’attitudine medica. Per me ero stato io a causare la leucemia e dovevo essere io stesso a debellarla. Mi trovavo al Freemantle Hospital del Western Australia e, studiando i testi della libreria, mi documentai sul mio stato leucemico. Leggevo e piangevo, ragionando sui raggelanti dati della mia malattia. La chemio era un fallimento totale e i tempi di sopravvivenza erano espressi in settimane e mesi.
IL CASO ESEMPLARE DEL SUDAFRICANO JOHN MANN
Trovai però anche la storia del sudafricano John Mann, uno che nelle mie stesse condizioni, e con una prognosi medica infausta di soli 2 mesi di vita, era guarito perfettamente adottando una dieta rigorosamente vegetariana. Pure io, per motivi di disperazione, divenni vegetariano con metodo nel febbraio 1981.
STRATEGIA VEGETARIANA IN QUATTRO FASI
Come primo passo e prima fase decisi per la pulizia del corpo e il ripristino di una condizione alcalina. Per una settimana mangiai soltanto uva, con pasti sazianti ogni due ore durante l’intera giornata. Come secondo passo settimanale mi affidai a dei purea vegetali ogni 3 ore. Come terzo passo passai al regime vegetariano consumando insalate fresche, mandorle, e frutta, più qualche centrifugato di radici e di verdure. Come ultima fase della mia strategia anti-mieloma inclusi anche dei vegetali cotti al vapore. Dopo 15 mesi mi sottoposi a test presso l’Anderson Hospital di Houston-Texas, e il mio mieloma se ne era andato completamente, al cento per cento.
MESSAGGIO POSITIVO AI LEUCEMICI DEL MONDO INTERO
Avendo sperimentato su me medesimo l’autoguarigione, e avendo pure parlato con diversi pazienti guariti secondo i metodi naturali, sono in grado di essere d’aiuto ai leucemici operati e non operati, ai leucemici con milza e senza milza, ai leucemici del mondo intero. Posso garantire loro che la dieta corretta è una efficace risposta alla leucemia e a tutte le malattie che la medicina giudica disinvoltamente e dogmaticamente inguaribili.
ADOTTATE UNA DIETA VEGETARIANA E UNO STATO MENTALE SERENO SE VOLETE MASSIMIZZARE LE VOSTRE CHANCES GUARITIVE
Serve la dieta giusta e non la dieta generica e filo-proteica che loro propongono. Serve la dieta giusta combinata con uno stato mentale libero-sereno-rilassato, e non certo lo stato traumatico ed ansiogeno prodotto dalla visuale sanitaria. Troppo semplice e troppo facile? Non aspettate di ammalarvi a livelli disperati. Adottate una dieta vegetariana e guarirete. Funziona. Funziona eccome! Non certo grazie a doti strabilianti del radicchio e dell’arancia, che sono ovviamente privi di intelligenza guaritiva, quanto alla funzionalità del sistema immunitario che, indipendentemente dal tipo di cancro e indipendentemente dalle cause di cancro, ha la capacità di arrestare il fenomeno, di contrastarlo, di farlo recedere e scomparire.
RUOLO FONDAMENTALE DELLA LUCE SOLARE
Altra testimonianza basilare ce la offre il dr Joseph Meites, endocrinologo della Michigan State University, citato da Ross Horne nel suo testo The Health Revolution. Meites sottolinea il ruolo della luce solare e delle radiazioni naturali. La luce che entra negli occhi causa infatti impulsi nervosi che influenzano la parte bassa del cervello e la ghiandola pituitaria, innescando il rilascio di diversi ormoni. Non abbiamo idea di quante anomalie siano legate a carenze ormonali, ma siamo sicuri che diabete, infertilità, cancro e disordini tiroidei derivano da sbilanci ormonali.
MELATONINA E STATI UMORALI
Già nel marzo 1980 la rivista Scientific Australian ha parlato diffusamente della nostra dipendenza dalla luce naturale, evidenziando l’associazione della melatonina con gli stati umorali della gente. Ovvio che il discorso non vale per l’illuminazione artificiale, per le luci al neon, per i raggi-X e per le emissioni elettriche, tutte fonti ammalanti e causatrici di cancro.
BOICOTTAGGIO MEDICO CONTRO OGNI CONCORRENZA SALUTISTICA
La ghiandola pineale è straordinario strumento di equilibrio e di salute, ed è per questo che viene scarsamente considerata dalla medicina. È un po’ come il sistema immunitario. Niente e nessuno deve favorire la salute secondo l’apparato sanitario. Niente e nessuno deve fare concorrenza alla medicina, unica protagonista della scena salutistica mondiale! Tanto più che la melatonina funziona da validissima alternativa ai farmaci anti-ansiogeni e anti-depressivi, agli psicofarmaci per adulti e per bambini, tanto cari a Big Pharma.
RETINA, GHIANDOLA PINEALE E MELATONINA
Gli esperimenti del dr F.R. Seamark della Adelaide University e del prof Maurice King della Newcastle University-Callaghan-NSW, hanno confermato i legami tra ansietà, stress e cancro, e quindi i legami tra mancanza di luce solare e cancro. Specificamente, lo spettro naturale della luce ultravioletta, coi suoi effetti sulla retina dell’occhio, stimola e attiva la ghiandola pineale a produrre melatonina, ormone del buonumore, ormone anti-stress ad influenza anti-cancerogena. Ne ho parlato pure ieri nella mia tesina “Triptofano, serotonina e pineale contro occhiaie, sottopeso e depressione”.
LIBERIAMOCI DALLA MEDICO-DIPENDENZA
A mio avviso la gente saggia dovrebbe cotrollare i propri valori ogni 20 anni e non ogni 6 mesi come propongono i luminari della leucemia. Vi rendete conto che ogni test significa una martellata sullo stomaco, indipendentemente da quanto viene riportato come esito finale? Se poi un valore cambia e va fuori range, partono le ipotesi e le illazioni. Altro panico e altra paura. Altri dubbi e altri controlli. Questo non è vivere ma dissolversi nel peggiore dei modi. Questo non è essere cittadini liberi e sereni, ma schiavi a vita dei camici e degli strumenti di diagnosi.
CATENE KAPPA ALTE E METODI RIMEDIALI
Fatte queste considerazioni generali, passiamo al caso specifico di tua madre. Dai test allegati ci sono poche cose fuori posto e non in modo tale da rappresentare dei grossi problemi. Notevolmente alta invece la conta delle catene leggere K, a conferma della condizione di mieloma multiplo. Ciò avviene anche in concomitanza con l’avanzare dell’età, con la scarsità di movimento e con lo stress, con la carenza di idratazione e di sostanza vitale negli alimenti, e con le evidenti ansie causate dalla malattia stessa e dalle poco chiare prospettive terapeutiche.
TROPPA ATTENZIONE AI DATI TABELLARI E AI PARERI DELLA MEDICINA
Direi che non serve dare troppa importanza ai dati tabellari ma piuttosto sul fatto basilare che lei sta tutto sommato benino. La via per sconfiggere il male e togliere l’angoscia familiare è soltanto una. Occorre creare fiducia e serenità in tua madre e in ogni componente della famiglia. La guarigione non sta da nessuna parte se non al suo interno e nell’ambiente che la circonda. Tirare via del tutto ogni discorso sui valori, visto che essi variano in continuazione. Idem per quanto concerne i collegamenti ipotetici con la familiarità del problema. Non esistono malattie fisse ed inamovibili nei geni e nel Dna.
AUTONOMIA E CORAGGIO
Via tutti i farmaci. Adozione dei consigli contenuti nella presente tesina. State parlando bene di me? Ve ne sono grato. Ma preferirei da parte vostra prove concrete, vale a dire incremento della preparazione igienistica, e ribaltamento dei concetti sulla malattia e sulle vie autentiche di guarigione. Serve più autonomia e più coraggio. Credere in se stessi più che in quello che continua a fare la gente inchiodata ed ipnotizzata dalla medicina.
RESPONSABILITÀ MORALE SÌ MA NON LEGALE
Non pretendo di curarvi, di guarirvi o di farvi star meglio, ma soltanto di offrirvi un metodo istruttivo adatto a ottenere il massimo dei risultati. La guarigione è sempre un fatto naturale ed auto-guaritivo, interno-guaritivo e non esterno-guaritivo. Chiaro che ogni responsabilità legale sta sulle vostre spalle. Le scuole igieniste non hanno supporti ed ancor meno difese da parte dei codici.
RISPETTANDO LE REGOLE LA GUARIGIONE NON È MAI UN IMPOSSIBILE MIRAGGIO
Studiate a memoria le mie tesine ed applicatele con rigore e coerenza e tua madre guarirà perfettamente, a condizione che non esista un verdetto inamovibile di exit già pronunciato da Madre Natura nei suoi confronti, cosa che non appare per niente probabile. Fin quando una persona è viva e vegeta, fino a quando crede fortemente in se stessa, fino a quando esprime voglia di vivere e attaccamento a voi figlie e ai suoi affetti, ha il diritto e il dovere di pensare in positivo e di puntare a una prolungata e limpida sopravvivenza per il tempoche le è concesso.
Valdo Vaccaro

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