di Stefano
Davidson
Ieri, giovedì 13 Settembre 2012, il Signor
Antonio Tieso si è recato in tre stazioni dei Carabinieri nella
Provincia di Varese (da dove proviene Mario Monti) per presentare denuncia
contro il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Presidente del
Consiglio dei Ministri Mario Monti e tutti i ministri in carica, nonché nei
confronti dei membri del Parlamento che hanno votato le succitate misure di
svuotamento democratico dello Stato italiano e della nostra Carta
Costituzionale, ciascuno nelle persone attualmente e medio tempore in carica in
relazione all’arco temporale interessato, nonché tutte le altre persone
eventualmente coinvolte per tutti i reati ravvisabili e, comunque, per quelli
previsti dagli articoli:- 241 c.p. attentato contro l’integrità, l’indipendenza o l’unità dello Stato;
- 270 c.p. associazioni sovversive;
- 283 c.p. attentato contro la Costituzione dello Stato;
- 287 c.p. usurpazione di potere politico;
- 289 c.p. attentato contro gli organi costituzionali;
- 294 c.p. attentato contro i diritti politici del cittadino;
- 304 c.p. cospirazione politica mediante accordo;
- 305 c.p. cospirazione politica mediante associazione.
LA DENUNCIA VA PRESENTATA DAI CARABINIERI, IN PRESENZA DI UN CARABINIERE UFFICIALE GIUDIZIARIO, IN TRE COPIE FOTOCOPIATE. OPPURE LA MEDESIMA COSA SI FA IN PROCURA. NON SI POSSONO RIFIUTARE DI RICEVERLA, SE LO FANNO VIOLANO LA LEGGE.
DOPO AVER DEPOISTATO LA DENUNCIA, SCRIVETE UNA MAIL A dpbarnard@libero.it CON INTESTAZIONE TASSATIVA Denuncia Fatta, DOVE METTETE NOME E COGNOME E LUOGO DOVE LA DENUNCIA E' STATA DEPOSITATA, NULL'ALTRO. PER GLI SCOPI DI QUESTO ATTO DOVUTO SI FACCIA RIFERIMENTO A QUESTO ARTICOLO http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=365
Testo Barnard:
ALLA PROCURA DELLA
REPUBBLICA
presso il Tribunale di
****
DENUNCIA
In difesa della sovranità
democratica dello Stato italiano e dei suoi cittadini.
Per ostacolare il Colpo di
Stato Finanziario che ha di fatto terminato la democrazia partecipativa e la
sovranità delle istituzioni Governo e Parlamento in Italia, culminato con gli
eventi del 12-16 novembre 2011.
“COSTITUZIONE DELLA
REPUBBLICA ITALIANA
Principi
Fondamentali
Art.1
L’Italia è una
Repubblica Democratica,fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene
al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della
Costituzione”.
La sovranità del popolo si
esercita nella delega che esso dà allo Stato. Lo Stato esercita, per conto del
popolo, le sovranità essenziali al funzionamento della democrazia, fra cui
rivestono primaria importanza le sovranità di politica monetaria,
economica, fiscale e sociale, gestite all’interno dell’istituzione Stato dal
Governo eletto dal popolo. Svuotare lo Stato, quindi il popolo e il
Governo, di tali sovranità, significa, e comporta, privarlo della sovranità
stessa, in quanto lo si priva della facoltà e del potere di determinare il
destino della nazione, compromettendone l’esistenza nella prosperità, nella pace
e nella coesione sociale, esponendola a devastanti derive anti democratiche, e a
impoverimento e sfruttamento criminoso da parte di forze speculative esterne ed
interne. L’Italia è stata vittima di un completo svuotamento delle sue sovranità
fondamentali, attuato anche da figure istituzionali italiane ai massimi livelli
nel senso di un vero tradimento della Patria, e di natura criminosa non solo per
gli effetti di spoliazione dei meccanismi di democrazia e di vessazione nelle
vite di milioni di famiglie, ma anche perché in violazione della lettera e dello
spirito della nostra Costituzione. Tutto ciò ha comportato la
marginalizzazione del popolo italiano sovrano, l’esautorazione di Governo
e Parlamento, e le conseguenze sono di entità drammatica in ogni ambito della
convivenza democratica, dell’economia, della coesione sociale, a esclusivo
favore e per conto di elite di speculatori nazionali e internazionali. Tutto
questo compone l’oggetto della mia denuncia di Colpo di Stato Finanziario in
Italia.
L’art.11 della Costituzione
recita: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà
degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie
internazionali; consente in condizioni di parità con gli altri Stati, alle
limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la
giustizia tra le nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali
rivolte a tale scopo”.
L’articolo 11 fu concepito per
consentire l’ingresso dell’Italia nell’ONU e nelle altre nascenti organizzazioni
internazionali, nello spirito di mantenere la pace all’indomani della terribile
esperienza del nazi-fascismo e della seconda guerra mondiale. Ma le
“limitazioni di sovranità” di cui si parla non hanno nulla a che vedere
con lo svuotamento della sovranità del Governo e del Parlamento e con il
sovvertimento dell’ordinamento repubblicano-democratico quale sancito dall’art.1
della Costituzione.
A partire dal Trattato di
Maastricht e poi, a seguire, con l’ingresso dell’Italia nell’Eurozona, e con la
conseguente trasformazione della funzione di emissione di moneta sovrana (la
Lira) da parte del nostro Stato nel sistema facente capo alla Banca Centrale
Europea e al Sistema Europeo delle Banche Centrali (l’Euro), per culminare in
maniera più incisiva e determinata col Trattato di Lisbona (2007) e passando
infine per il più recente Fiscal Compact del 2 marzo 2012, al nostro Paese,
inteso come popolo sovrano, è stato imposto di consegnare le sue primarie
sovranità nelle mani di organismi esterni alla Repubblica Italiana e NON ELETTI
dagli italiani, (BCE, SEBC, Commissione Europea, Fondo
Monetario Internazionale e Mercati dei Capitali privati), e ciò ha comportato
danni immensi alla democrazia e ai nostri diritti. Tali organismi esterni sono
di comprovata struttura e composizione prettamente oligarchica e privi di
alcun fondamento democratico, sono controllati da speculatori finanziari privati
per cui conto agiscono nel senso della spoliazione del bene comune dei popoli
europei. Tutto ciò è avvenuto senza che i popoli europei, né quello
italiano di cui qui mi occupo, vi abbiano mai manifestato il loro espresso e
formale consenso.
In particolare, a partire dagli
eventi del 12-16 novembre 2011, per culminare con la firma del Treaty on
Stability, Coordination and Governance in the Economic and Monetary Union del 2
marzo 2012, il Presidente della Repubblica, il Governo in carica, i membri del
Parlamento – ciascuno di questi organi nelle persone medio tempore in carica
–hanno permesso ed attuato, allo scopo manifesto di facilitare i programmi
oligarchici delle elite finanziarie di cui sopra, un ulteriore chiaro
sovvertimento dell’ordine democratico e repubblicano nel momento in cui fu
destituito un Governo legittimamente eletto dagli italiani nella data del
12 novembre 2011, avvenuta tale destituzione in modo del tutto anomalo e
totalmente al di fuori dai principi e dalle norme previste nel nostro
ordinamento, nonché in aperta violazione della Costituzione italiana (si
legga sotto). Il Governo deposto è stato in seguito illegittimamente
sostituito con un ‘soggetto’ che rappresenta, già solo nella persona del
Presidente del Consiglio Mario Monti, una chiara espressione della già citata
oligarchia.
Pertanto, ricordato ancora
1) che in forza di tutto quanto
sopraccitato, e in particolare a causa dell’entrata dell’Italia nell’Eurozona,
lo Stato italiano è in via definitiva esautorato della propria sovranità in
materia di politica monetaria, fiscale e sociale – fatto paralizzante di
tutta la Funzione Pubblica di uno Stato – a favore del SEBC e della BCE e
dei Mercati dei Capitali privati, nell’ambito di una struttura
sovranazionale notoriamente impostata secondo un impianto ideologico antisociale
poiché Neoliberista, Neoclassico e Neomercantile. Si ricorda, fra i tanti
esempi, che il governatore attuale della BCE, Mario Draghi, è espressione
di un inammissibile conflitto d’interessi essendo contemporaneamente membro del
Group of 30, gruppo espressione delle oligarchie bancarie speculative
internazionali che proprio la BCE dovrebbe controllare e regolamentare;
2) che l’intera struttura
monetaria dell’Eurozona (leggi Euro), prodotto dei succitati passaggi e del
pensiero delle oligarchie speculative europee lungo un periodo di 75 anni
almeno, ha consegnato l’Italia nelle mani del ricatto devastante dei Mercati
dei Capitali finanziari, che oggi sono l’unica fonte di
approvvigionamento di moneta (Euro) per lo Stato italiano al posto della sua
legittima sovranità di emettere moneta (Lira). Ciò comporta la totale resa
dello Stato ai voleri di codesti Mercati, che possono ricattare lo Stato con
la privazione arbitraria dei finanziamenti essenziali alla Funzione Pubblica
italiana attraverso l’arma dell’innalzamento oltre ogni sostenibilità dei
tassi d’interesse sui Titoli emessi dal nostro Tesoro, e con l’innalzamento
oltre ogni sostenibilità dello Spread – azioni che hanno il potere di sospingere
l’Italia a un “default disordinato” dalle catastrofiche conseguenze
sociali ed economiche. Risulta evidente come questo rappresenti in sé un’arma di
minaccia e di controllo nelle mani dei Mercati dei Capitali finanziari NON
ELETTI dagli italiani impossibile da contrastare, quindi in grado di
paralizzare ogni esercizio della sovranità parlamentare e governativa
italiana, per cui ne deriva il totale azzeramento delle sovrane facoltà
di Governo e di LIBERO esercizio della funzione legislativa del Parlamento
italiano. Infine, già questo si delinea come un vero Colpo di Stato
Finanziario ai danni dell’Italia e del suo popolo, scientemente appoggiato da
un’intera classe politica italiana, fra cui Mario Monti in primis.
3) che, ai sensi e per gli effetti
delle norme del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea come integrato,
da ultimo, dall’Europact, dai regolamenti cosiddetti Six-pack, e dal Treaty on
Stability, Coordination and Governance in the Economic and Monetary Union,
meglio noto come Fiscal Compact, in corso di ratifica, la Commissione Europea
NON ELETTA dagli italiani – e notoriamente infiltrata della lobby finanziarie
private (si legga sotto) – viene investita di poteri penetranti e di gestione
sostanzialmente esclusiva della politica economica, fiscale e sociale italiana,
che giungono sino alla diretta ingerenza in termini di “natura, portata e
quadro temporale dell’azione correttiva da intraprendere” in caso di
scostamento dello Stato membro dai vincoli insostenibili ed economicamente
e socialmente distruttivi del Patto di Stabilità di cui già al Europact,
Six-pack e Fiscal Compact;
4) che la suddetta
Commissione Europea, come già anche gli organi direttivi della BCE, è composta
da membri nominati a titolo individuale, secondo una procedura che nulla ha di
democratico;
5) che in tutto questo costrutto,
l’unico organo che abbia fondamento democratico, il Parlamento Europeo, non ha
avuto ruolo alcuno o, se previsto, fu del tutto inconsistente e limitato ad una
marginale funzione, di fatto e/o nella sostanza, e spesso comunque solo
consultiva;
6) che numerosi esecutori del
piano anti democratico di spoliazione delle sovranità monetarie e costituzionali
dei Paesi facenti parte della UE e dell’Eurozona in particolare, fra cui il
Presidente del Consiglio italiano Mario Monti e l’attuale Governatore della BCE
Mario Draghi, sono o sono stati membri di gruppi di potere oligarchico di
comprovata tendenza anti democratica Neoliberista, Neoclassica e Neomercantile
come la Trilateral Commission, il gruppo Bilderberg l’Aspen Institute, il Group
of 30;
7) che siffatto descritto
esautoramento e sottrazione della sovranità popolare, unitamente al connesso
esautoramento e sovvertimento dell’ordinamento repubblicano e democratico
costituzionalmente garantito, tutt’ora in corso di perfezionamento, è avvenuto,
e continua ad essere attuato, in modo significativamente preordinato e colluso
con le principali lobbies anti sociali dei poteri finanziari come il Business
Europe, la European Roundtable of Industrialists, il Liberalization of Trade in
Services, il Transatlantic Business Dialogue e altri, con prepotente e sfacciata
violazione della Carta Costituzionale e dei principi fondatori della
stessa;
8) che nei giorni
dal 12 al 16 novembre 2011 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha
di fatto acconsentito che per mezzo del sopraccitato e criminoso ricatto
monetario di cui al punto 2) un Governo legittimamente eletto dagli italiani
fosse deposto, che il Parlamento italiano fosse messo nelle condizioni di
abdicare in toto alla propria sovranità e di acconsentire sotto minaccia da
parte dei Mercati dei Capitali all’insediamento a Palazzo Chigi di un Presidente
del Consiglio illegittimo ed espressione del volere oligarchico dei Mercati,
portatore quindi in Italia di politiche economiche distruttive e criminose (si
legga sotto); così facendo il Presidente della Repubblica abdicava totalmente
alle sue funzioni di estremo difensore dell’ordine costituzionale e democratico
italiano;
per tutto quanto sopra
esposto,
si propone formale
denuncia
affinché l’Autorità
Giudiziaria competente, accertata la sussistenza del reato ed
identificati gli autori – in particolare nelle persone del Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano, del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario
Monti, dei ministri in carica, dei membri del Parlamento che hanno votato le
succitate misure di svuotamento democratico dello Stato italiano e della nostra
Carta Costituzionale, ciascuno nelle persone attualmente e medio tempore in
carica in relazione all’arco temporale interessato, nonché tutte le altre
persone eventualmente coinvolte – lo persegua ai termini di legge per tutti i
reati ravvisabili e, comunque, per quelli previsti dagli articoli:
9) 241 c.p. attentato
contro l’integrità, l’indipendenza o l’unità dello Stato;
10) 270 c.p.
associazioni sovversive;
11) 283 c.p. attentato
contro la Costituzione dello Stato;
12) 287 c.p.
usurpazione di potere politico;
13) 289 c.p. attentato
contro gli organi costituzionali;
14) 294 c.p. attentato
contro i diritti politici del cittadino;
15) 304 c.p.
cospirazione politica mediante accordo;
16) 305 c.p.
cospirazione politica mediante associazione.
con le aggravanti qui di
seguito specificate:
a) che il costrutto criminoso
di cui si parla è interamente volto al profitto di oligarchie private il cui
preciso interesse è di distruggere le conquiste democratiche, nel senso dei
poteri sovrani di popoli e Stati, scaturite da oltre sue secoli di progresso
umanistico e sociale in Europa. Tali oligarchie sono identificabili nei poteri
Neomercantili industriali in particolare di Francia e Germania, nell’industria
della speculazione finanziaria degli Hedge Funds europei e statunitensi, nei
Vulture Funds europei e statunitensi, nelle maggiori banche d’investimento
internazionali, nelle agenzie di Rating, nelle multinazionali dei servizi
europee e statunitensi, negli investitori cosiddetti ‘nuovi rentiers’ che
speculano sulla privatizzazione dei servizi essenziali per i cittadini et al.
b) che il costrutto criminoso
di cui si parla ha portato e sta portando a un preordinato impoverimento di
milioni di famiglie, secondo le politiche oligarchiche cosiddette della
Spirale della Deflazione Economica Imposta, meglio note ai cittadini come
Politiche di Austerità. Tali politiche sono denunciate ai massimi livelli
dell’accademia e persino dalla massima stampa finanziaria come veri suicidi
economici, le cui conseguenze sono inenarrabili sofferenze umane di
disoccupazione, sottoccupazione, scardinamento sociale delle nazioni,
deterioramento della salute, aumento del crimine, dei conflitti sociali, quindi
deterioramento della democrazia costituzionale. I destini di milioni di
esseri umani vengono così artatamente e criminosamente consegnati a un futuro di
servitù per l’esclusivo profitto di oligarchie predatrici, configurandosi ciò
in un vero e proprio crimine sociale di proporzioni storiche.
A sostegno di tutto quanto
qui denunciato si fornirà nelle sedi opportune ampia letteratura scientifica,
accademica e investigativa.
Si chiede inoltre, di essere
informato di un’eventuale richiesta di archiviazione ai sensi dell’art.408
c.p.p..
Io sottoscritto ****,
nel profondo rispetto e in onore della Costituzione della Repubblica
Italiana, di chi l’ha sottoscritta e di tutti quelli che per arrivare alla
stessa hanno sacrificato la propria vita, nato/a a **** il ****,
ivi residente in via ****, cap ****, presso il quale eleggo
domicilio.
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