giovedì 20 settembre 2012

MISSY, IL CANE USA ABBANDONATO


MISSY, IL CANE USA ABBANDONATO A 3900 METRI HA UNA NUOVA CASA


Mercoledì, 19 Settembre 2012

Il proprietario l'aveva lasciata sola dopo una scalata



Missy, il cane alpinista di Colorado che è stato lasciato morire dal suo proprietario sul picco di una montagna il mese scorso, sta per trovare una nuova famiglia. Proprio quella di un soccorritore che ha salvato l'animale rimasto per otto giorni senz'acqua, cibo o cure mediche.
Nel frattempo, Antonio Ortolani, il proprietario della cagnetta, un incrocio di pastore tedesco, ha avuto minacce di morte per aver abbandonato il cane. Lo ha detto la sua avvocatessa al Los Angeles Times. Che ha spiegato: "Ha ricevuto lettere e telefonate in cui si è sentito dire che è crudele e non ha alcun diritto di stare con la bestiola", ha raccontato Jennifer Edwards. "La gente ha detto che se mai dovesse ottenere il cane, la sua famiglia non sarà mai al sicuro".
Edwards ha aggiunto sempre al Times che il suo cliente non è senza cuore visto che ha cercato invano di tenere Missy con lui dopo che è scoppiato un temporale in cima al Monte Bierstadt e che ha anche ha pagato tutte le spese del veterinario.
Secondo il legale, inoltre, il cane di cinque anni era un compagno fisso di Ortolani e assieme a lui aveva scalato più di una decina di vette della zona. Ma il mese scorso, durante la salita sul secondo picco in un giorno, ad almeno 3.900 metri di quota, lui è stato costretto a lasciare Missy sulla montagna quando l'animale si è infortunato. Il suo proprietario e un suo giovane compagno di arrampicata hanno cercato di portare in braccio l'animale di 50 chili per più di due ore su un terreno roccioso. Ma, ad un certo punto, Ortolani, preoccupato per la sua sicurezza, ha dovuto abbandonare il cane.
L'uomo, che è stato accusato di crudeltà sugli animali, si è difeso così davanti alle telecamere di una tv di Denver: "Io non voglio rinunciare a lei. Io la amo. Quelle persone hanno rischiato la propria vita per tirarla fuori di lì. E penso sia valso a qualcosa".
"Quel giorno – ha continuato Ortolani – Missy aveva le zampe piene di vesciche: non era in grado di camminare. Io e il mio compagno di cordata eravamo in difficoltà anche per il maltempo e ad un certo punto abbiamo deciso di scendere per la nostra sicurezza". E ancora: "Portarla giù, purtroppo, ha causato un'altra ferita sul suo corpo. Ha combattuto con me, si contorceva sopra le mie spalle, l'ho lasciata cadere su alcune rocce e si è fatto male di più. Tutti dicono: 'Perché non sei tornato indietro?' La mia condizione fisica era notevolmente deteriorata. Poi ho pensato che fosse morta. Ho sempre voluto solo il meglio per lei, ed è per questo che la porto sempre con me".
Un altro escursionista, invece, ha avvistato il cane ferito e i volontari, grazie ad un sito web di arrampicata, hanno organizzato l'operazione di salvataggio. I soccorritori hanno trovato il cane insanguinato e mezzo morto su un crinale. Ma hanno fatto di tutto per portarlo a valle.
Appena Ortolani ha appreso la notizia, ha chiesto Missy indietro. Ma le autorità della contea di Clear Creek County hanno avviato un'indagine contro di lui per crudeltà verso gli animali.
"Amava quel cane. E questa è una decisione incredibilmente difficile per lui", ha detto Edwards. "Ma si rende conto che per la sua sicurezza e per la sicurezza della sua famiglia, è meglio rinunciare a lei".

Nessun commento:

Posta un commento

artecultura@hotmail.it