09apr
Come se non bastasse, gli uomini sono ancora alla ricerca di nuovi mezzi di distruzione in massa. Nel libro Weapons of Mass Destruction and the Environment il SIPRI dichiara: “Si sta rivolgendo crescente attenzione alla manipolazione delle forze geofisiche o ambientali per scopi bellici”.
Il preoccupante rapporto su queste ricerche dice che viene suggerito di modificare l’atmosfera per scopi militari. Si tratterebbe di manipolare le proprietà elettriche della ionosfera o della troposfera per interrompere le comunicazioni, i sistemi radar, i sistemi di navigazione e di missili teleguidati del nemico.
Il rapporto del SIPRI suggerisce inoltre che le tecniche impiegate per scatenare uragani o cicloni — o per cambiare la direzione di quelli naturali — metterebbero a disposizione dei militari immense forze distruttive. Un altro obiettivo militare è quello di scoprire come controllare i fulmini nuvola-terra per scopi offensivi.
Lo strato di ozono che è nella parte inferiore della stratosfera e che ci ripara da quantità nocive di radiazioni ultraviolette è pure considerata un’“arma” potenziale. Perché? Un articolo del New York Times cita il dott. Michael B. McElroy dell’Harvard University il quale avrebbe detto che l’elemento chimico bromo diventa così potente quando l’ozono si esaurisce che potrebbe essere impiegato come arma. Iniettato nella stratosfera espellerebbe l’ozono, lasciando passare le radiazioni ultraviolette che raggiungerebbero il suolo con intensità sufficiente da distruggere le colture e inabilitare gli abitanti. Il rapporto del SIPRI dice: “Forse siamo già in grado di aprire una ‘finestra’ in questo strato di ozono sopra un territorio nemico iniettandovi, in modo controllato, un composto di bromo per mezzo di un satellite in orbita”.
Anche il suolo si potrebbe impiegare contro un nemico. Per esempio, se un territorio nemico è situato sopra o vicino a qualche punto debole nella formazione della crosta terrestre, un giorno forse sarà possibile provocarvi un terremoto. Allo stesso modo, vulcani “inattivi” situati in territorio nemico potrebbero essere stimolati a un’attività distruttiva. La configurazione del suolo potrebbe essere modificata provocando valanghe o frane.
Un altro mezzo di distruzione in massa preso in considerazione è il fuoco. Estese zone importanti per il nemico possono essere devastate mediante incendi iniziati con azioni militari. Impiegando efficientissimi dispositivi incendiari ad azione ritardata e mine antiuomo, diverrebbe praticamente impossibile combattere un incendio.
L’inseminazione delle nubi è un’altra arma già usata nella guerra moderna. Nella recente guerra d’Indocina, le nubi furono inseminate con agenti come ioduro d’argento e ioduro di piombo sparsi per mezzo di aerei. Le piogge risultanti rovinavano le linee di comunicazione nemiche, ostacolavano le offensive nemiche, favorivano le azioni di bombardamento e davano luogo a inondazioni che provocavano il caos.
La lista delle armi distruttive potrebbe continuare all’infinito e questo nonostante i discorsi sul disarmo e gli accordi per la pace. Non è ovvio che le nazioni non smetteranno mai spontaneamente la corsa agli armamenti?
Quando gli eserciti sovietici invasero l’Afghanistan, tutto il rumore sulla firma del SALT II finì bruscamente senza che il trattato venisse ratificato e gli Stati Uniti aumentarono gli stanziamenti militari. Molti temono una terza guerra mondiale.
Predetto l’intervento divino
Felicemente la Bibbia predice che Dio non permetterà all’uomo di distruggere completamente la terra. La rincorante profezia di Rivelazione 11:18 ci assicura che Dio ridurrà “in rovina quelli che rovinano la terra”. Con una manifestazione della sua formidabile potenza egli eliminerà tutti i fomentatori di guerre e fermerà per sempre l’odierna corsa agli armamenti. Notate i particolari in Salmo 46:8, 9.
“Venite, guardate le attività di Yah, come ha posto avvenimenti stupendi sulla terra. Fa cessare le guerre fino all’estremità della terra. Frantuma l’arco e taglia a pezzi la lancia; brucia i carri [da guerra] nel fuoco”. — Vedi anche Daniele 2:44, 45 e Rivelazione 19:11-21; 21:3-5.
Fonte: sv 22.10.1980…. Tema : uUteriori mezzi di distruzione di massa.
Il preoccupante rapporto su queste ricerche dice che viene suggerito di modificare l’atmosfera per scopi militari. Si tratterebbe di manipolare le proprietà elettriche della ionosfera o della troposfera per interrompere le comunicazioni, i sistemi radar, i sistemi di navigazione e di missili teleguidati del nemico.
Il rapporto del SIPRI suggerisce inoltre che le tecniche impiegate per scatenare uragani o cicloni — o per cambiare la direzione di quelli naturali — metterebbero a disposizione dei militari immense forze distruttive. Un altro obiettivo militare è quello di scoprire come controllare i fulmini nuvola-terra per scopi offensivi.
Lo strato di ozono che è nella parte inferiore della stratosfera e che ci ripara da quantità nocive di radiazioni ultraviolette è pure considerata un’“arma” potenziale. Perché? Un articolo del New York Times cita il dott. Michael B. McElroy dell’Harvard University il quale avrebbe detto che l’elemento chimico bromo diventa così potente quando l’ozono si esaurisce che potrebbe essere impiegato come arma. Iniettato nella stratosfera espellerebbe l’ozono, lasciando passare le radiazioni ultraviolette che raggiungerebbero il suolo con intensità sufficiente da distruggere le colture e inabilitare gli abitanti. Il rapporto del SIPRI dice: “Forse siamo già in grado di aprire una ‘finestra’ in questo strato di ozono sopra un territorio nemico iniettandovi, in modo controllato, un composto di bromo per mezzo di un satellite in orbita”.
Anche il suolo si potrebbe impiegare contro un nemico. Per esempio, se un territorio nemico è situato sopra o vicino a qualche punto debole nella formazione della crosta terrestre, un giorno forse sarà possibile provocarvi un terremoto. Allo stesso modo, vulcani “inattivi” situati in territorio nemico potrebbero essere stimolati a un’attività distruttiva. La configurazione del suolo potrebbe essere modificata provocando valanghe o frane.
Un altro mezzo di distruzione in massa preso in considerazione è il fuoco. Estese zone importanti per il nemico possono essere devastate mediante incendi iniziati con azioni militari. Impiegando efficientissimi dispositivi incendiari ad azione ritardata e mine antiuomo, diverrebbe praticamente impossibile combattere un incendio.
L’inseminazione delle nubi è un’altra arma già usata nella guerra moderna. Nella recente guerra d’Indocina, le nubi furono inseminate con agenti come ioduro d’argento e ioduro di piombo sparsi per mezzo di aerei. Le piogge risultanti rovinavano le linee di comunicazione nemiche, ostacolavano le offensive nemiche, favorivano le azioni di bombardamento e davano luogo a inondazioni che provocavano il caos.
La lista delle armi distruttive potrebbe continuare all’infinito e questo nonostante i discorsi sul disarmo e gli accordi per la pace. Non è ovvio che le nazioni non smetteranno mai spontaneamente la corsa agli armamenti?
Quando gli eserciti sovietici invasero l’Afghanistan, tutto il rumore sulla firma del SALT II finì bruscamente senza che il trattato venisse ratificato e gli Stati Uniti aumentarono gli stanziamenti militari. Molti temono una terza guerra mondiale.
Predetto l’intervento divino
Felicemente la Bibbia predice che Dio non permetterà all’uomo di distruggere completamente la terra. La rincorante profezia di Rivelazione 11:18 ci assicura che Dio ridurrà “in rovina quelli che rovinano la terra”. Con una manifestazione della sua formidabile potenza egli eliminerà tutti i fomentatori di guerre e fermerà per sempre l’odierna corsa agli armamenti. Notate i particolari in Salmo 46:8, 9.
“Venite, guardate le attività di Yah, come ha posto avvenimenti stupendi sulla terra. Fa cessare le guerre fino all’estremità della terra. Frantuma l’arco e taglia a pezzi la lancia; brucia i carri [da guerra] nel fuoco”. — Vedi anche Daniele 2:44, 45 e Rivelazione 19:11-21; 21:3-5.
Fonte: sv 22.10.1980…. Tema : uUteriori mezzi di distruzione di massa.
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