LACRIMOGENI DAL MINISTERO E IL LANCIO A PARABOLA
Il ministro Severino ha disposto una indagine interna. Su Radio 24 l'incredibile dichiarazione diffusa su Twitter da @nonleggerlo e pronunciata dal segretario del sindacato polizia Siulp
Il Guardasigilli ha immediatamente disposto una indagine interna. Dai primi accertamenti, è stato verificato che lacrimogeni a strappo, come quelli che sembrerebbero essere stati lanciati dal Ministero, non sono in dotazione al reparto di polizia penitenziaria di via Arenula. Il ministro Severino assicura che le verifiche proseguiranno con il massimo impegno, con il dovuto rigore e con la massima tempestività.
Intanto, nonleggerlo (fonte molte attendibile), sostiene di aver ascoltato queste dichiarazioni da parte del segretario del sindacato polizia Siulp Felice Romano:
"Nelle tecniche che noi utilizziamo i lacrimogeni vengono sparati a parabola, proprio per evitare che possano ferire le persone ... io non so se siano stati lanciati dalla finestra del ministero, che mi sembra non solo improbabile, ma quasi impossibile ... fosse stato così ci sarebbe stato fumo anche all'interno del ministero, rendendo invivibili i locali ... forse quei lacrimogeni sono stati lanciati dai colleghi in strada in parabola, e nella discesa dalla parabola, chi ha inquadrato in quel momento, può pensare che siano venuti fuori dalla finestra".
Anche il questore di Roma, Fulvio Della Rocca, conferma questa versione:
"Dato che i lacrimogeni non devono essere sparati ad altezza d'uomo ma devono seguire una certa parabola, l'ipotesi è che si sia infranto sul muro del ministero dando quindi l'impressione di essere stato esploso da un balcone. Io comunque non ho ancora visto le immagini".
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