giovedì 7 luglio 2011

Quanto ci costa Silvio Berlusconi? gennaio 27, 2011 di sdp80


La Consulta Costituzionale si riunisce almeno una volta all’anno, non per valutare le leggi che riguardano i cittadini, ma i fatti privati di un unico cittadino: Silvio Berlusconi. Il capo del Governo che dovrebbe avere un comportamento esemplare, che teme non tanto di perdere la poltrona da capo del Governo, ma da capo dei servizi segreti. Anche se sappiamo dai vari sondaggi che in molti vorrebbero una giovane escort, anche se non possono permettersi di pagare 7mila euro per una notte magica. . I tribunali sono intasati dai suoi processi. Ma quanto ci costa? I giudici devono riunirsi, le forze dell’ordine devono fare servizio pubblico, straordinari, ogni volta c’è un apparato statale che si mette in moto e paghiamo noi contribuenti onesti che non andiamo in Svizzera a depositare capitali e non usufruiamo di scudi fiscali. Poi ci sono tutti i suoi processi, oggi ce ne sono 3 (quasi 4) che lo riguardano, niente paura la prescrizione è vicina. Nel caos del bunga bunga è passata in sordina la notizia del pentito che ha dichiarato Berlusconi mandante del stragi del 1992. Nel tempo vari lodi sono stati votati da gente che paghiamo sempre noi. Per ogni processo c’è una legge che il Parlamento ha dovuto discutere per poter tirare fuori dai guai sempre l’unica persona. Ora la priorità la maggiore età a 16 anni.
Un Paese immobile da quasi 17 anni, dove l’unica riforma da fare è quella della giustizia: processi brevi, diminuire tempi di prescrizione, forse un giorno il tutto andrà a vantaggio degli italiani che cominceranno a rubare per poter mangiare perché le aziende stanno chiudendo tutte, perché lo stato italiano gli permette di andare via senza imporre nessun limite. Marchionne oggi investirà in Italia, ne siamo sicuri? Anche la Finmek non avrebbe mandato a casa se lo Stato la avesse aiutata… di certo Marchionne non ha problemi a sfamare la sua famiglia. Così come non hanno problemi elemeti stantii dell’opposizione ad esempio Fassino, ma Fassino quanti giorni ha lavorato nella sua vita? D’Alema quanti giorni ha lavorato nella sua vita? Nessuno, hanno fatto sempre la politica con la poltrona, dando davvero poco alla politica. Dopo trent’anni sono ancora a parlare di fare, se non hanno fatto nulla fin’ora è un po’ difficile che lo facciano da cadaveri. Se proprio vogliono fare un regalo al Paese chiedessero che il costo delle elezioni le pagasse Berlusconi non i soliti italiani. Anche Di Pietro che fa il moralista, con il vento di novità Sonia Alfano, Luigi De Magistris si è pentito e guai a chi tocca le sue mummie fedeli che sono con lui dai tempi dell’asinello. Ci sono tanti giovani con tante idee, tanta voglia di fare, investiamoli per il futuro della politica e di questo Paese. Basta alla meritocrazia alla Carfagna e Minetti maniera ed il vomito di bugie con cui si sta invadendo televisioni e giornali a difesa di ciò che emerge dalle indagini della procura di Milano. Dimostriamo che siamo pronti a gente che non può mercanteggiare i propri voti ma che comunque deve avere alle spalle una struttura partitica.

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