Sono passati più di 50 anni Dal 1959 quando l' SPD (Partito Socialdemocratico tedesco) rinnegò il Marxismo, facendo credere che il Marxismo fosse totalitario e reprimeva la libertà, non viene però specificato la libertà di chi e per cosa, questo è molto importante.
Il riferimento era l'URSS, però vuoi per opportunismo e/o per ignoranza non si è voluto o capito che si stava citando non il Marxismo, bensì lo Stalinismo che nulla ha a che fare con <>. Stalin è stato un sanguinario tiranno che in nome del Marxismo -leninismo lo ha di fatto affossato a cominciare con la sua teoria del “socialismo in un paese solo”. Sterminando tutta l'intellighenzia del partito e sottomettendo a tirannia personale i lavoratori e il popolo Russo, questo è un aspetto fondamentale; quindi non va confuso il Marxismo che è democratico con la tirannia di Stalin.
Il problema sostanziale in ogni cosa è quello, se i presunti allievi capiscono quello che i loro maestri intendevano dire, saper capire e interpretare nel modo corretto, per quanto riguarda la cultura o se vi pare l'ideologia marxista, un solo uomo la seppe interpretare nel modo più corretto anzi direi che la perfezionò negli aspetti pratici e, quest'uomo era LENIN, tant'è che Il “Partito Socialdemocratico dei Lavoratori (Bolscevichi)”prese il potere in Russia; che poi da lì a qualche anno dalla presa del potere politico, purtroppo Lenin morì a causa dei danni riportati da più attentati alla sua persona eseguiti da agenti della borghesia, ferite gravi che lo portarono alla morte.
Stalin era al servizio e pagato dai capitalisti per distruggere il Partito Socialdemocratico dei lavoratori Russi non ch'è con lo scopo di eliminare fisicamente tutti i suoi capi bolscevichi. Il fatto di non capire o il sapere interpretare nel modo corretto vale per tutto, se vogliamo anche quelli religiosi, “vuoi per opportunismo o incapacità non ho visto nessun altro spiegare in modo corretto la Bibbia”.
I cosiddetti Riformisti, opportunisti e moderati che hanno di fatto abbandonato la lotta di classe non hanno fatto altro che tradire il proletariato, sono diventati costituzionalisti nel senso che, anzi ch'è lottare per abbattere il sistema borghese vi si sono integrati diventando essi medesimi borghesi, <>, dei veri liberali – liberisti, riconoscendo la libertà di mercato e la privatizzazione dei mezzi di produzione.
Certo hanno promesso e promettono ancora oggi mari e monti al popolo, non più tanto ai lavoratori che oramai non contano più nulla grazie a loro, essendo del tutto disorganizzati, disorientati, rassegnati, sconfitti dal momento che si sono lasciati lusingare da questi “pifferai mediatici” della politica dietro i quali si celano gli interessi del capitalismo borghese. Privando i lavoratori di un loro partito di una loro cultura, di un sogno una loro ideologia. Se guardiamo infatti i parlamentari dei cosiddetti partiti di sinistra non troviamo lavoratori ma, liberi professionisti, capitalisti, dottori, avvocati, ingegneri di tutto è di più, ma nessuno a rappresentare in parlamento i lavoratori.
Ancora oggi questi falsi partiti di sinistra propagandano il moderatismo, il riformismo come se questo fosse l'obiettivo. L'obiettivo sarebbe una società più giusta, se poi questa si realizza con il riformismo ho altro non importa, l'importante è raggiungere l'obiettivo.
Il riformismo, la moderazione dovrebbero essere un tramite, un mezzo per arrivare all'obiettivo che ci si è prefissati. Questi opportunisti fanno un discorso inverso, anzi ch'è porre l'obiettivo e quindi il modo più idoneo per arrivaci, parlano già a priori che il modo per arrivare all'obiettivo devono essere le riforme. Questo è un modo malato di ragionare o semplicemente il modo per non arrivare mai all'obiettivo. Non si può a priori decidere di usare una determinata arma e solo quell'arma contro il nemico, così come non si può sapere quali armi potrà e userà il nemico, in una guerra, perchè questa è una guerra “ricchi contro poveri - lotta di classe” e in una guerra ognuno cerca di vincere e di usare le armi più appropriate. Ora, se il passaggio per una società migliore può avvenire in modo pacifico e tranquillo ben venga, ma se alla nostra richiesta di giustizia e di benessere il “potere “ ci spara addosso che facciamo?
Rispondiamo con pacifismo e ramoscelli d'ulivo? mentre il proletariato viene affossato sempre di più, mentre viene schiavizzato e spogliato anche dell'ultima mutanda, solo perchè ci dicono che dobbiamo tenere un comportamento civile e pacifico e comunque chi lo dice questo? Gente che non ha problemi economici, gente che non è disoccupata o precaria, gente che alla fine del mese si pappa una lauta pensione e un sostanzioso vitalizio, quindi mentre costoro si godono una vita senza problemi, dicono ai lavoratori che devono accettare gli inevitabili sacrifici, che lotteranno per migliorare la loro vita, che faranno le riforme; saranno almeno 50 anni che si sente parlare di riforme, non si e ancora capito di che riforme si tratta, ma una cosa è evidente che la situazione dei lavoratori non è migliorata semmai è peggiorata, e la prospettiva è che peggiorerà ulteriormente, questo mentre le caste si rafforzano e aumenta il loro benessere e ricchezza, sfruttano il popolo, rubano evadono e si arricchiscono sempre di più e tutto questo succede non in un paese socialista ma in questa pseudo democrazia borghese, dove i popoli sono liberi, dicono! Ma chi non ha i mezzi per campare non sarà mai libero. Come diceva giustamente Lenin: “La democrazia borghese è un paradiso per i ricchi e un inferno per i poveri”.
Nel 1988 Achille Occhetto ufficializzò l'affossamento del Marxismo nel PCI , da quel giorno tutta la marmaglia stalinista e dirigenziale del' ex PCI e di tutti i suoi derivati tossici: Pd, Rifondazione e Comunisti Italiani non hanno nulla a che spartire con il Marxismo e i lavoratori.
La stessa cosa aveva fatto nel ,77 Bettino Craxi ripudiando il marxismo in quanto si considerava paladino di correttezza e libertà, il seguito della storia è cronaca giudiziaria.
E' da precisare che il Craxismo non era il partito socialista, Craxi ne è stato semplicemente un segretario, la cosa più grave in assoluto è stato l'affossamento del marxismo che volendo e potendo si può recuperare, ritornare al Marxismo-leninismo (oggi più attuale che mai), dal momento che la teoria di riformare il capitalismo non solo è fallita; oggi il capitalismo borghese è andato oltre e ancora di più, mentre i lavoratori stanno affogando.
Ed ecco che siamo siamo arrivati alla fase critica e cioè quando il “serpente si morde la coda” (espressione marxista) , Il sistema liberal -capitalista di Stati uniti e Europa è all'inizio di default , ora tocca al nostro paese l'inizio della fase critica “Italia in allarme rosso” , Tutti i partiti di governo e falsa opposizione si sono uniti, questo dimostra da che parte stanno questi riformisti che, anzi ch'è riformare il sistema, se non ora quando? si stanno preoccupando non certo perchè lavoratori e pensionati, precari e disoccupati non ce la fanno più, ma ch'è, sono preoccupati di perdere i loro privilegi e ci chiedono ulteriori sacrifici. Hanno tirato fuori dal cilindro anche Prodi, affiliato alla cosca Bilderberg. Dopo un periodo di politica sconsiderata, di ruberie e malaffare sprechi e privilegi di una casta indegna di governare; ma daltronde questo è il sistema liberista di plutocrazia borghese (impropriamente chiamato democratico). Ebbene mentre questo sistema con il suo euro privato e una finanza di mercato, si trova in pericolo, mentre i responsabili di questa crisi cioè le banche rischiano di fallire ecco che tutti i “saggi” sono a lanciare messaggi al popolo, neanche se i responsabili fossero il popolo e non loro, parlano di unità del paese ci stanno dicendo che noi dobbiamo fare ulteriori sacrifici, perchè quelli che stiamo già facendo non bastano, se noi non facciamo sacrifici il loro futuro viene compromesso. Ci chiedono a noi compattezza e fiducia, tirando fuori anche i 150 anni dell'unità d'Italia, ma che centra l'unità d'Italia?
Bisogna lavorare per fare crollare questo sistema basato sulle banche e una finanza di mercato,bisogna fare crollare l'euro e ritornare agli “Stati nazionali” per costruire una moneta emesso dallo Stato e per costruire una Europa dei popoli veramente democratica.
Che prima o poi si sarebbe arrivati a questo lo si sapeva; bastava leggere Marx , ma questo è solo l'inizio del peggio, il fatto è che c'è l'ombra di una dittatura fascista globale.
Sett. 11/97/2011 – Petrus Marotta
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