Economia e Finanza: CONCENTRATO DI GOLPE: THE GROUP OF 30 (@MIO 0.2 %)
DI PAOLO BARNARD paolobarnard.info
(Un po’ tecnico, o “wonkish” come direbbero gli MMTers)
Che venisse da un Vinci di Matrix, nulla di che. Ma anche da un Giannino, passi, quello è pagato per rovinarci. O dallo Scacciavillani del Fatto Quotidiano, che però ci crede secondo me, quindi è meglio di Oscar. O anche da uno dei tromboni del Corriere, stessa busta paga di Giannino, dei Rocca, Vaciago, Secchi ecc. Infatti, se a tutti questi si prova a dire che siamo sotto un Golpe Finanziario, all’unisono scrollano le spalle e col sorrisetto scuotono la testa. Fantasie da complotto, fine del dibattito, e sentenziano “Via! Siamo seri”. Ok, sappiamo chi sono, inutile insistere. | |
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| Postato da cdcnet il 04/05/2012 (171 letture) (Leggi Tutto... | 23559 bytes | Economia e Finanza | Voto: 0) | |
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| Economia e Finanza: IL PERCHE' DELL'ESORBITANTE IMPENNATA DEL PREZZO DEL PETROLIO
PEAK OIL O SPECULAZIONI DI WALL STREET?
DI F. WILLIAM ENGDAHL Global Research
Sin da circa l'ottobre dell'anno passato, il prezzo del greggio sulle borse merci mondiali è esploso. Diverse persone offrono diverse versioni. La più comune è la convinzione nei mercati finanziari che lo scoppio di una guerra tra Israele e l'Iran, tra gli Stati Uniti e l'Iran oppure tra tutti e tre sia imminente. Altri fronti sostengono che il prezzo stia aumentando inesorabilmente a causa del superamento del cosiddetto "Peak Oil", il picco del petrolio, il punto di una curva gaussiana immaginaria in cui la metà delle riserve conosciute sono esaurite, mentre la quantità estratta diminuirà parallelamente all'impennata dei prezzi. | |
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| Postato da cdcnet il 18/03/2012 (336 letture) (Leggi Tutto... | 14136 bytes | Economia e Finanza | Voto: 5) | |
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| Economia e Finanza: LETTONIA E ARGENTINA: DUE RISPOSTE ALLA CRISI
DI RAMON TRUJILLO Rebeliòn
La Lettonia ha già vissuto sulla propria pelle le politiche economiche che sono ora implementate in Spagna per far fronte alla crisi. Dal 2007 al 2009 la repubblica baltica è stata spazzata via dalla crisi finanziaria globale e ha subito un crollo del PIL, che è sceso del 24%. Il tasso di disoccupazione è passato dal 5,3% del 2007 al 20,5% all'inizio del 2010 [i].
Prima della crisi, il governo lettone aveva deciso di praticare una svalutazione interna per diminuire il costo della produzione e per incrementare le esportazioni. Così ha ridotto lo stipendio diretto (le retribuzioni dei lavoratori), lo stipendio indiretto (la spesa sociale) e lo stipendio differito (le pensioni). In teoria, la spesa pubblica più bassa avrebbe dovuto ridurre il passivo di bilancio e i salari inferiori avrebbero reso le esportazioni più competitive; in questo modo, si sarebbe riusciti a emergere dalla crisi. Nella pratica, invece, i bassi salari e la sempre maggiore disoccupazione provocheranno una flessione dell'attività economica e delle entrate fiscali, e tale manovra, messa in atto per uscire dalla crisi, impoverirà in modo permanente i cittadini. | |
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| Postato da cdcnet il 05/03/2012 (317 letture) (Leggi Tutto... | 10765 bytes | Economia e Finanza | Voto: 0) | |
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| LA NOSTRA NOTTE DEGLI OSCAR A RIMINI
DI MICHAEL HUDSON Counterpunch
Sono appena ritornato da Rimini in Italia, dove ho sperimentato uno degli spettacoli più sorprendenti della mia carriera accademica. Quattro associati dell'Università del Missouri di Kansas City (UMKC) sono stati invitati a tenere una conferenza di tre giorni sulla Teoria Monetaria Moderna (MMT), per spiegare perché oggi l'Europa ha così tanti problemi monetari, e per mostrare che esiste un'alternativa rispetto all'austerità imposta al 99% e che l’enorme e violento rastrellamento della ricchezza da parte dell’1% non è una legge di natura.
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| Postato da cdcnet il 28/02/2012 (288 letture) (Leggi Tutto... | 13997 bytes | Voto: 0) | |
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| Opinioni: L'USCITA DALL'EURO E' FATTIBILE
DI PATRICK BERNAU Frankfurter Allgemeine Blogs
Lord Wolfson ha chiesto come si possa dissolvere l’Unione Monetaria, offrendo 250.000 sterline per l’idea migliore. Il 1° gennaio, un articolo dell’edizione domenicale del quotidiano Frankfurter Allgemeine ha fatto una proposta. A partire da oggi, la giuria sta esaminando i contributi, e pubblichiamo i nostri commenti in merito.
Una cosa è chiara: l’uscita dovrà accadere improvvisamente. Se la popolazione greca sapesse in anticipo di un ritorno della dracma, preleverebbe all’istante i propri soldi dalle banche greche e li porterebbe in Germania. Questo sarebbe un problema per le banche di entrambi i paesi. Per questo, l’uscità dovrebbe avvenire in una lunga fine settimana, ad esempio dal venerdì al lunedì di Pasqua. | |
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| Postato da cdcnet il 05/02/2012 (329 letture) (Leggi Tutto... | 14322 bytes | Opinioni | Voto: 0) | |
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| IL PATTO FAUSTIANO CHE GLI ECONOMISTI MODERNI NON CITANO MAI
DI GARY PETERS Our Finite World
Storicamente le persone hanno mutato i propri sistemi di credo in vario modo. I greci e romani credevano in molti dèi e in molte dee, e gli attribuirono ogni sorta di potere. Poi sono venute le grandi religioni monoteistiche e le persone iniziarono a credere in solo uno dio, anche se lo hanno venerato con nomi differenti.
Le credenze sono cambiate anche di recente, e le persone adorano solo una sezione di un dio, la sua mano invisibile. Grazie ad Adam Smith e ai suoi seguaci, soprattutto i contemporanei teologi economici neoclassici, abbiamo assistito a un notevole aumento della ricchezza nel mondo e a numeri che erano difficile da immaginare prima della rivoluzione industriale, con il passaggio dalla forza muscolare quasi sempre umana e animale verso i combustibili fossili ad alta energia, petrolio, e gas naturale. È anche difficile immaginare che l'umanità possa retrocedere un giorno o l'altro in un'altra epoca con un’energia più scarsa e più costosa, ma è una possibilità che non può essere esclusa dal nostro pensiero.
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| Postato da cdcnet il 17/01/2012 (427 letture) (Leggi Tutto... | 24296 bytes | Voto: 0) | |
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| Economia e Finanza: L'IMMINENTE SCOPPIO DELLA BOLLA DEL CREDITO
DI MIKE WHITNEY Counterpunch Per la seconda volta in tre anni il sistema bancario è crollato, il che significa che le banche non sono più in grado di finanziare sé stesse attraverso i normali mezzi, cioè i mercati all'ingrosso. Questa stessa cosa è avvenuta nel luglio del 2007 quando due hedge fund di Bear Stearns fallirono e trilioni di dollari di titoli garantiti da ipoteca, detenuti dalle banche degli Stati Uniti, iniziarono a subire un netto decremento di valore. Nel giro di pochi mesi la maggior parte delle più importanti banche di America erano tecnicamente insolventi anche se la farsa è continuata per un altro intero anno prima che la Lehman Brothers saltasse in aria e il marciume del sistema divenisse evidente a tutti. Ora la stessa cosa sta avvenendo in Europa. | |
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| Postato da cdcnet il 07/01/2012 (393 letture) (Leggi Tutto... | 12402 bytes | Economia e Finanza | Voto: 5) | |
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| Interviste: IL MONDO E' GIA' ENTRATO NELLA SECONDA FASE DELLA CRISI
DI ARMANDO BOITO JR. Jornal da Unicamp
L'economista francese Gerard Dumenil è autore di vari testi e saggi sul capitalismo contemporaneo. Quest'anno ha pubblicato, in collaborazione con Dominique Levy, il libro “The crisis of neoliberalism” (Harvard University Press, 2011). Dumenil ha tenuto all'Unicamp una conferenza sulla crisi attuale nel Centro di Studi Marxisti (Cemarx) nell’ambito del programma post-laurea di scienze politiche dell'Istituto di Filosofia e Scienze Umane (IFCH) dell'Unicamp. In questa occasione, ha concesso un'intervista al politologo Armando Boito Junior, professore titolare dell'IFCH. | |
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| Postato da cdcnet il 02/01/2012 (456 letture) (Leggi Tutto... | 24397 bytes | Interviste | Voto: 4) | |
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| PERCHE' LA CRESCITA ECONOMICA E' COSI' POPOLARE?
DI UGO BARDI Cassandra's Legacy Negli ultimi anni il sistema finanziario ha inviato al mondo un segnale evidente quando tutti i prezzi delle materie prime sono schizzati a livelli mai visti prima. Se i prezzi sono alti, c’è un problema nelle forniture. Dato che la gran parte delle commodities che usiamo non sono rinnovabili – il greggio, ad esempio – è almeno ragionevole supporre che ci sia un problema di esaurimento. Invece, la reazioni dei lettori, dei decisori e degli esperti economici di tutte le risme è stata – ed è ancora – quella di ignorare le basi fisiche del sistema economico e promuovere la crescita economica come soluzione a tutti i problemi; tanto più, tanto meglio. Ma, se l’esaurimento è il vero problema, dovrebbe essere ovvio che la crescita può solo peggiorare le cose. Dopo tutto, se cresciamo consumiamo più risorse e ciò aumenta il suo sfruttamento. E allora perché i nostri lettori sono fissati sulla crescita? Non riescono a capire che si tratta di un errore colossale? Sono stupidi o altrimenti che sono? | |
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| Postato da cdcnet il 30/11/2011 (200 letture) (Leggi Tutto... | 12227 bytes | Voto: 0) | |
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| Economia e Finanza: I PARADISI FISCALI: VISITA GUIDATA
DI THOMAS VENDRYES www.laviedesidees.fr Quali somme sono nascoste nei paradisi fiscali? Da chi? E come? Con l'aiuto di un metodo originale e di dati finora poco sfruttati, Gabriel Zucman fa piena luce su questi problemi, sperando che ciò possa aiutare a migliorare la lotta contro i paradisi fiscali.
Avete svolto un importante lavoro su quello che lei chiama la "ricchezza mancante delle nazioni", ossia il patrimonio delle famiglie che non appare nelle statistiche nazionali e mondiali, perché nascosto nei paradisi fiscali. Vorremmo chiederle di fornirci un ordine di grandezza: quale sarebbe l'importo di questa ricchezza? La sua struttura? Quali i principali detentori? Quali sono i principali paradisi fiscali? | |
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| Postato da cdcnet il 29/11/2011 (335 letture) (Leggi Tutto... | 20314 bytes | Economia e Finanza | Voto: 0) | |
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| TORNARE AL 1693
DI MARTIN HUTCHINSON Asia Times Online
La crisi dell’eurozona, che poteva essere disinnescata consentendo alla Grecia di uscire dall’euro, ha preso una piega molto più seria. Se, come sembra plausibile, Italia, Spagna e persino la Francia hanno perso la fiducia dei mercati internazionali e sono costrette a contrarre più debito, allora il debito sovrano delle nazioni di prima fila non può più essere considerato privo di rischi.
Ciò riporterà i mercati molto prima dei traumi del XX secolo, prima del relativamente sereno XIX secolo, prima persino del XVIII in cui si formarono le istituzioni.
Manderà a pezzi il trionfo del 1751 del dimenticato finanziere Samson Gideon per la formazione dei Consoli immortali, manderà a morte l’egoistico ma eccellente lavoro di Sir Robert Walpole che impedì al collasso della South Sea Company di distruggere il mercato dei bond del governo britannico, come riuscì a fare quello del Mississippi con quello della Francia, e manderà in frantumi anche le fondamenta del credito britannico, fissate con la creazione della Banca di Inghilterra. La vita per chi scambia le obbligazioni tornerà a uno stato di natura primitivamente hobbesiano, spregevole, brutale e rapido. Ma tutti noi ne soffriremmo, eccetto che nel breve termine?
In base al mercato delle obbligazioni per come lo abbiamo conosciuto nell’ultimo secolo o due, solo la Grecia era destinata al default. Il suo problema non era tanto il suo rapporto iniziale tra debito e PIL, ma il fatto che il suo PIL era iper-inflazionato, e si basava su un livello di vita totalmente irrealistico per il popolo greco.
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| Postato da cdcnet il 28/11/2011 (285 letture) (Leggi Tutto... | 15371 bytes | Voto: 0) | |
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| Economia e Finanza: PRIMA DELL'ONDA
FONTE: Crashoil.blogspot.com
Cari lettori,
Uno dei fenomeni più intriganti che sono a cavallo tra oceanografia e geologia è quello deglitsunami, principalmente quelli di origine sismica. Un spostamento trasversale di una faglia sul fondo marino, per l'enorme energia che libera, può spostare tutta la massa di acqua al di sopra per una distanza non tanto grande, forse 50 centimetri, qualche volta un metro. Il problema è che lo spostamento colpisce tutta la colonna d’acqua, che può essere di quattro o più chilometri di altezza. L'onda generata dalla semplice gravità si diffonde alla velocità di centinaia di chilometri orari, e in alcuni casi, se il terremoto avviene in acque molto profonde, giunge quasi a velocità supersoniche. Quando questa onda si avvicina alla costa, la pendenza del suolo marino induce un effetto conosciuto come frantumazione (shoaling): l'onda solitonica si rompe e si scompone in diversi pacchetti, che si diffondono a velocità molto più piccole, alcuni chilometri l’ora, ma per l'aumento della pressione dell’acqua l’altezza cresce sempre di più. | |
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| Postato da cdcnet il 20/11/2011 (255 letture) (Leggi Tutto... | 12999 bytes | Economia e Finanza | Voto: 0) | |
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| Economia e Finanza: NONNA, TI SPIEGO LA CRISI ECONOMICA 9 E 10
DI PAOLO BARNARD paolobarnard.info
Nonna: Ma sai che adesso tutti parlano delle cose che dici tu? Ma nessuno dice le cose che dici tu. Ma sei sicuro che hai studiato nella scuola giusta?
P. Sì, eccome. I miei professori appartengono alla scuola di uno dei più importanti economisti mai esistiti, John Maynard Keynes. Sono tutti accademici di rigore.
Nonna: Ma non dicevi che sono stati tutti comprati dai ricconi? E allora sto Chenes, o come si chiama, e i suoi amici sono gli unici buoni?
P. Bè, più o meno… Keynes fu il più importante economista del XX secolo, grazie a lui abbiamo le garanzie democratiche moderne. Ma fu fatto fuori proprio dalle elite di cui parliamo, non lo comprarono, lo fecero fuori…
Nonna: L’hanno ammazzato? Ma di sù… | |
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| Postato da cdcnet il 19/11/2011 (478 letture) (Leggi Tutto... | 23024 bytes | Economia e Finanza | Voto: 5) | |
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| NONNA, TI SPIEGO LA CRISI ECONOMICA 7 E 8
DI PAOLO BARNARD paolobarnard.info
(Il Più Grande Crimine spiegato agli anziani, agli adolescenti e a persone del tutto digiune di economia)
Nonna: Allora chi sono sti delinquenti che ci tolgono i soldi dello Stato, quelli che dicono che il debito pubblico è un nostro debito, quando invece non lo è, insomma, sti qui che con l’Euro ci hanno fatto sto brutto scherzo. Perché guardavo la televisione ieri e mi dicevo “ma sta a vedere che quel politico lì è uno di loro”. Dimmi mò.
P. Attenta, il debito pubblico non è un nostro debito quando lo Stato ha una moneta sovrana, come le lire di una volta. Ti ho spiegato che con l’Euro tutto è ribaltato. Ok? Allora nonna, per la tua domanda bisogna prima capire un paio di cose, poi ti faccio i nomi…
Nonna: Ohh, sempre bisogna capire cento cose per capirne una, insomma…
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| Postato da cdcnet il 04/11/2011 (481 letture) (Leggi Tutto... | 19048 bytes | Voto: 0) | |
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| NONNA, TI SPIEGO LA CRISI ECONOMICA 5 E 6
DI PAOLO BARNARD paolobarnard.info
(Il Più Grande Crimine spiegato agli anziani, agli adolescenti e a persone del tutto digiune di economia)
Nonna: Senti, però ci sono due cose dell’altra volta che non ho capito. Tu dici che se lo Stato spende per darci tutto quello ci manca, e magari compra le cose che le fabbriche non vendono, allora tutti noi stiamo meglio. Bè, stamattina ero dal dottore per l’anca, e lui mi diceva che per l’operazione ci vogliono 7-8 mesi. Io gli ho detto: “Mio nipote dice che se lo Stato spende di più, può fare altri ospedali e assumere tutti i medici che vuole”. E sai lui cosa ha risposto? Ha risposto che è d’accordo, ma poi c’abbiamo l’inflazione. Cosa vuol dire?
P. Ah! Eccoli quelli dell’inflazione…
Nonna: Aspetta, poi c’è l’altra cosa. Ieri sera al telegiornale quella signora che fa l’industriale capo, che c’ha dei bei gioielli sempre addosso, adesso non ricordo il nome… | |
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| Postato da cdcnet il 26/10/2011 (443 letture) (Leggi Tutto... | 22448 bytes | Voto: 4) | |
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| Economia e Finanza: I SIGNORI DEL DENARO: COSA C'E' DIETRO LA CRISI DEL DEBITO
DI ADRIAN SALBUCHI Global Research
Negli Stati Uniti vediamo, come mai prima d’ora, milioni di persone che soffrono per l’impatto pesante dei pignoramenti e della disoccupazione, in Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda e Italia, vengono imposte dure misure di austerità sull’intera popolazione, il tutto unito al collasso delle principali banche in Islanda, Regno Unito e Stati Uniti, oltre agli indecenti salvataggi dei banchieri “troppo grandi per fallire”.
Senza dubbio il grosso della responsabilità per questi tracolli ricade sulle spalle dei governi di queste nazioni, che sono subordinati agli interessi e agli obiettivi del potere economico. Ovunque, questo si accompagna a una intrinseca corruzione, oggi particolarmente evidente oggi in Regno Unito, Italia e Stati Uniti.
Analizzando in questo articolo alcune delle componenti fondamentali dei modelli finanziari, ci si auspica che i lettori possano ottenere una migliore comprensione del perché siamo in questa crisi e del fatto che andrà a peggiorare nei mesi e negli anni a venire.
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| Postato da cdcnet il 24/10/2011 (560 letture) (Leggi Tutto... | 34284 bytes | Economia e Finanza | Voto: 0) | |
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| NONNA, TI SPIEGO LA CRISI ECONOMICA. 3 E 4
DI PAOLO BARNARD paolobarnard.info
(Il Più Grande Crimine spiegato agli anziani, agli adolescenti e a persone del tutto digiune di economia)
P. Allora nonna, riassunto delle puntate precedenti. Spero che tu abbia capito che solo lo Stato e le nazioni estere possono immettere denaro nuovo e al netto nel contenitore dei cittadini privati e delle aziende. Cioè: la ricchezza nuova, quella in più rispetto a quella già esistente, può venire solo da loro. Ok. Hai capito che uno Stato come l’Italia con la sua moneta Lira non aveva in realtà grandi problemi di debito. Che anzi, il debito di uno Stato che inventa la sua moneta dal nulla e che la spende, o che emette titoli, è la ricchezza dei cittadini e delle aziende private. Bene. Hai capito che vi hanno sempre raccontato una bugia immensa su cosa sia il debito “pubblico”, che pubblico non è per nulla… | |
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| Postato da cdcnet il 23/10/2011 (504 letture) (Leggi Tutto... | 26155 bytes | Voto: 3) | |
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| NONNA, TI SPIEGO LA CRISI ECONOMICA 2
DI PAOLO BARNARD paolobarnard.info
(Il Più Grande Crimine spiegato agli anziani, agli adolescenti e a persone del tutto digiune di economia)
Nonna: Paolo, tu spieghi tante cose, ma insomma, mi dici perché c’è la crisi?
P. Nonna, io te la spiego, ma prima devi aver pazienza e capire delle cose. Poi ci arriviamo.
Nonna: Ci ho pensato a quello che mi hai detto l’altra volta, sai? Quando ti portavamo a Cesenatico da bambino stavamo in albergo in quattro dal primo al 20 agosto, e poi una settimana nella pensione in montagna col nonno. Oggi chi se lo può permettere fra la gente come noi? Il governo che ci dava i soldi, hai detto. Ma dove li prendeva?
P. Vero nonna, verissimo. Una cosa alla volta. Ti ricordi che ti ho detto che voi nel 1950, voi nel contenitore dei cittadini privati, avevate, fa conto, 100 soldi e che poi sono diventati molti di più? Ti ho detto anche che solo il governo e le nazioni straniere possono mettere soldi nuovi al netto nel contenitore dei cittadini, che se no si passano sempre gli stessi soldi fra di loro. Ok, infatti in quegli anni fu proprio un governo, il nostro, e una nazione straniera, l’America, che ci resero più ricchi. Il baby boom… i governi italiani degli anni ’50 e ’60 spesero la lira a frotte, poi c’erano gli americani che ci compravano le cose a frotte, e investivano da noi. | |
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| Postato da cdcnet il 23/10/2011 (327 letture) (Leggi Tutto... | 14035 bytes | Voto: 3) | |
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| NONNA, TI SPIEGO LA CRISI ECONOMICA. 1
DI PAOLO BARNARD paolobarnard.info
Nonna: Paolo, chi ci dà i soldi? Insomma, perché non ne abbiamo mai abbastanza? E poi adesso c’è anche la crisi e come si fa?
P. Per capire cosa sta succedendo, dobbiamo capire un paio di cose prima. Abbi pazienza. Allora: prendi una nazione e pensa a come è fatta. C’è un territorio con delle frontiere, e dentro ci sono solo due cose: il governo e tutta la sua roba, cioè le sue proprietà, aziende, uffici, scuole ospedali ecc.; e il resto dei cittadini privati, con le loro proprietà, le loro aziende, uffici, negozi ecc. e la gente che lavora. Quindi in una nazione c’è il settore governativo pubblico, e il settore dei cittadini privati. Non ce ne sono altri.
Ora immagina questi due settori come dei contenitori, proprio immagina due cassetti. Entrambi contengono ricchezze, cioè palazzi, terre, case, fabbriche, attività. Entrambi contengono denaro. Bene. Prendi il contenitore dei cittadini privati che è quello dove io e te e tutti quelli che conosciamo vivono. Pensa a cosa succede in esso quando qualcuno fa soldi. | |
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| Postato da cdcnet il 20/10/2011 (301 letture) (Leggi Tutto... | 9108 bytes | Voto: 3) | |
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| CRISI PER MILIARDARI
DI ISRAEL SHAMIR Counter Punch
Il destino di Gheddafi aleggia come lo spirito del padre di Amleto su molte scrivanie di presidenti e manager. Il leader libico ha ammassato una fortuna, in parte per sé stesso e la sua famiglia, in parte per la sua nazione, piazzandola in diverse banche, fondi e rifugi e alla fine, invece di banconote, avrebbe potuto accumulare tante belle foglie di acero con maggior soddisfazione e sicurezza.
Con un gesto della mano, gli Stati Uniti e i suoi alleati hanno congelato i beni e poi li hanno rubati. Alcuni sono stati dati a libici scelti arbitrariamente, i "ribelli di Bengasi", altri sono stati usati per pagare il cibo per cani aerotrasportato a Tripoli per nutrire la popolazione resa indigente dagli attacchi NATO. | |
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| Postato da cdcnet il 18/10/2011 (278 letture) (Leggi Tutto... | 11350 bytes | Voto: 0) | |
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| LA RIVOLTA ECONOMICA DEL TERZO MONDO
FONTE: Infochina.be
Dopo cinque secoli di schiavitù e di colonialismo, la collaborazione tra Cina e Africa offre finalmente al continente nero una prospettiva di sviluppo. Le relazioni tra la Cina e decine di paesi dell’Asia, dell’America Latina e dell’Africa allontanano sempre più il centro di gravità dell’economia mondiale dai paesi capitalisti. Tali erano le tesi centrali della relazione di Peter Franssen, editore di Infochina, in occasione di un colloquio organizzato a Bruxelles da sei organizzazioni, tra cui i due sindacati belgi. Di seguito è riportato l’intervento.
Gli organizzatori della giornata di studi, intitolata «Tra la Cina e l’Africa, cosa accade effettivamente?», erano la CSC (Confederazione dei Sindacati Cristiani), la FGTB (Federazione Generale del Lavoro del Belgio), 11.11.11, Intal [ONG belga, ndt], l’Inem (International Network Enviromental Management) e Gresea (Gruppo di Ricerca per una Strategia Economica Alternativa). I relatori erano: la professoressa Deborah Brautigam (American University, Washington D.C.), il professore Stefaan Marysse (Università di Anversa), Yenga Mabolia (coordinatore al Ministero congolese delle Miniere), Carlos Polenus (consulente particolare per la Cina alla Confederazione sindacale internazionale), Paul Fortin (ex direttore esecutivo della società G馗amines) e Peter Franssen, editore di questo sito. Ecco la sua relazione.
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| Postato da cdcnet il 10/10/2011 (212 letture) (Leggi Tutto... | 19325 bytes | Voto: 0) | |
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