L'AMBIENTALISMO NON PUO' ESSER SCISSO DALLA LOTTA DI CLASSE
(4 Settembre 2019)
Chico Mendes
Ultimamente si sentono varie forze politiche e vari movimenti che si rifanno alla salvaguardia dell'ambiente, nuove proposte per salvare dal disastro la nostra "Madre Terra".
Una di queste argomentazioni verte sulla possibilità di sviluppare un "Capitalismo verde" e naturalmente i fautori di queste proposte sono gli stessi che in questi anni ci hanno portato alle soglie di un disastro ambientale senza precedenti nella storia, almeno di quella dell'umanita.
E quindi vai con il refrain delle energie sostenibili, della produzione verde, delle varie stelline in mostra in giro per il mondo su catamarani e voli di stato.
Anche chi oggi si sta apprestando a formare il nuovo governo coglie la palla al balzo per mostrare, come S.Paolo sulla via di Damasco, la sua svolta e conversione verso l'ambientalismo, naturalmente condito di sano e verace capitalismo produttivo.
Per che qui stà il vero punto: non è cosa si produce è come si produce che fà la differenza.
In questi anni abbiamo visto le più grandi schifezze in tema di produzione capitalistica e inquinamento e le abbiamo viste guidate quasi sempre dalle forze politiche che oggi si presentano come vergini sul tema ambientale.
ILVA TARANTO, TAV, TERRE DEI FUOCHI, PIOMBINO, DISCARICHE per non parlare di tutti quei territori, parte della Sicilia orientale o la periferia di Ferrara, dove in questi anni l'industria chimica l'ha fatta da padrona uccidendo migliaia di cittadini e lavoratori con tumori , malformazioni e malattie professionali che rendono il resto della vita un'atroce sofferenza.
E questo solo in Italia, l'elenco mondiale sarebbe infinito.
Non possiamo lasciare il tema ambientale nelle mani di questi assassini.
Ed è per questo che abbiamo preso le parole del Compagno Sindacalista Chico Mendes come bandiera della nostra azione e del nostro pensiero.
Questa bandiera deve essere sempre nell'azione e nel pensiero di un moderno ed adeguato Sindacato di Classe perchè è troppo seria , è troppo vera, per lasciarla in mano ai politici.
Chiunque oggi voglia impugnare la bandiera dell'ambientalismo e della vita non può scinderla dalla lotta di classe e dalla lotta che bisogna affrontare sul tipo di produzione e sul controllo dei suoi mezzi da parte dei lavoratori.
Questa è la sfida.
Il resto sono palliativi, fumo negli occhi che il nemico di classe, i baluardi di inquinamento e morte, gettano nell'agone politico parlamentare che loro stessi delimitano chiamandola "Democrazia".
Non ci fermeranno, come non hanno fermato le idee di Chico.
W la Lotta di Classe, W la nostra Madre Terra!
Una di queste argomentazioni verte sulla possibilità di sviluppare un "Capitalismo verde" e naturalmente i fautori di queste proposte sono gli stessi che in questi anni ci hanno portato alle soglie di un disastro ambientale senza precedenti nella storia, almeno di quella dell'umanita.
E quindi vai con il refrain delle energie sostenibili, della produzione verde, delle varie stelline in mostra in giro per il mondo su catamarani e voli di stato.
Anche chi oggi si sta apprestando a formare il nuovo governo coglie la palla al balzo per mostrare, come S.Paolo sulla via di Damasco, la sua svolta e conversione verso l'ambientalismo, naturalmente condito di sano e verace capitalismo produttivo.
Per che qui stà il vero punto: non è cosa si produce è come si produce che fà la differenza.
In questi anni abbiamo visto le più grandi schifezze in tema di produzione capitalistica e inquinamento e le abbiamo viste guidate quasi sempre dalle forze politiche che oggi si presentano come vergini sul tema ambientale.
ILVA TARANTO, TAV, TERRE DEI FUOCHI, PIOMBINO, DISCARICHE per non parlare di tutti quei territori, parte della Sicilia orientale o la periferia di Ferrara, dove in questi anni l'industria chimica l'ha fatta da padrona uccidendo migliaia di cittadini e lavoratori con tumori , malformazioni e malattie professionali che rendono il resto della vita un'atroce sofferenza.
E questo solo in Italia, l'elenco mondiale sarebbe infinito.
Non possiamo lasciare il tema ambientale nelle mani di questi assassini.
Ed è per questo che abbiamo preso le parole del Compagno Sindacalista Chico Mendes come bandiera della nostra azione e del nostro pensiero.
Questa bandiera deve essere sempre nell'azione e nel pensiero di un moderno ed adeguato Sindacato di Classe perchè è troppo seria , è troppo vera, per lasciarla in mano ai politici.
Chiunque oggi voglia impugnare la bandiera dell'ambientalismo e della vita non può scinderla dalla lotta di classe e dalla lotta che bisogna affrontare sul tipo di produzione e sul controllo dei suoi mezzi da parte dei lavoratori.
Questa è la sfida.
Il resto sono palliativi, fumo negli occhi che il nemico di classe, i baluardi di inquinamento e morte, gettano nell'agone politico parlamentare che loro stessi delimitano chiamandola "Democrazia".
Non ci fermeranno, come non hanno fermato le idee di Chico.
W la Lotta di Classe, W la nostra Madre Terra!
Michele Cirinesi - Radio Generale di Base
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