COME EVITARE LE VACCINAZIONI AI BAMBINI
Tratto dal sito: www.vitanaturale.it/vaccini/rinvio_esenzione_vaccini.php
Lettere per ottenere il rinvio e l'esonero:
ALLEGATO 1: Lettera all' ASL
ALLEGATO 2: Per le vaccinazioni successive al primo anno
ALLEGATO 3: Lettera al Sindaco
ALLEGATO 4: Al Presidente del Tribunale per i Minorenni
Cosa succede a chi non vaccina i figli: schema riassuntivo
|
Se non vaccinate i figli, cosa dovete fare:
1.
Rinviare
Secondo
il nuovo calendario vaccinale, al secondo mese di vita la vostra ASL
vi invia la cartolina con l'invito a presentarvi con il figlio per le
prime dosi. Si può non rispondere a questa cartolina e alla
successiva, ma alla fine una telefonata dell'ASL vi metterà alle
strette e dovrete comunque chiarire le vostre intenzioni. Ad un certo
punto potreste voi anticiparli telefonando al vostro consultorio
pediatrico nel caso riteniate che il bambino non stia bene (oppure se
il malessere è evidente) e potete chiedere al vostro pediatra un
certificato col quale si propone un rinvio di settimane o mesi,
richiesta che la ASL accetta sempre senza discutere.
2.
Pretendere garanzie
Terminate
tutte le possibilità di rinvio bisogna affrontare direttamente "la
Sanità" chiedendo alla vostra ASL per raccomandata (vedi
allegato 1) di sapere quali sono le prove e i test che si intendono
effettuare per garantire che quelle vaccinazioni non siano dannose a
vostro figlio in quel momento. Secondo la legge sulla trasparenza
n.241 del 7/8/90 la risposta deve arrivare entro 30 giorni (se si
tratta di semplici informazioni).
Cercare
perlomeno di rinviare è importante in quanto vaccinare a 2-3 mesi è
più pericoloso e traumatico che vaccinare a 2 anni di età.
3.
Colloquio col dirigente dell'ASL
Dopo
la vostra lettera, l'ASL vi deve convocare con raccomandata ad un
colloquio formale con un medico, adempiendo così all'obbligo della
legge 833 del 23/12/78 che gli impone la ricerca del vostro consenso.
Con discorsi fumosi costui cercherà di convincervi che, secondo quei
"santerelli" del Ministero della Sanità e
dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, le probabilità di danno
sono bassissime, che toccherà sicuramente al figlio di un altro, e
che infine non sono tenuti a fare nessun test preventivo.
In
questo colloquio cercheranno di spaventarvi sia con la probabilità
di tetano e polio per vostro figlio, sia con la perdita di patria
potestà e l'arresto del bambino da parte dei Carabinieri, oltre a
"multe di milioni".
Scegliete
le vostre argomentazioni tra quelle della PARTE III di questo
manuale: "Quali vaccinazioni evitare e perché". Non
attaccate direttamente tutte le vaccinazioni e il programmma
completo, ma evidenziate che ciò che non vi convince è la mancanza
di garanzie, il rischio al buio. Siate sereni, ma decisi almeno
quanto loro. Una scarsa percentuale di vaccinati compromette sia la
carriera che il guadagno del personale sanitario che parla con voi.
Infatti esistono dei "progetti qualità" che coinvolgono
intere sezioni delle ASL ed il dipendente che non contribuisce al
raggiungimento dell'obiettivo (e con ciò può non far ottenere il
premio all'intera sezione) viene valutato di conseguenza dai
colleghi.
Una
possibilità di rallentare la procedura è quella di inviare anche al
Ministro della Sanità una lettera simile a quella per la ASL,
denunciando il rifiuto di questa di fornire le più basilari
garanzie, oppure anche denunciando la sua pretesa di imporre
vaccinazioni non previste come obbligatorie per legge. In diversi
casi le ASL hanno sospeso tutta la procedura in attesa della
risposta.
4.
Ordinanza del sindaco
L'ASL
potrebbe chiedere al Sindaco di emettere un'ordinanza di
vaccinazione. Ciò è accaduto, ma tutti i sindaci d'Italia coinvolti
non hanno mai proceduto a far eseguire tale richiesta. Per evitare
tutto ciò, comunque, (un decreto del sindaco porterebbe al
dibattimento in aula, nel ramo penale, e ciò renderebbe quasi
sicuramente necessario ricorrere ad un avvocato) è bene giocare
d'anticipo, inviando all'ASL una lettera (allegato n.3), che dimostra
l'illegittimità del provvedimento.
Nei
grandi comuni succede che i funzionari facciano firmare al Sindaco
dei provvedimenti "minori" senza che lui se ne renda ben
conto e una volta fatto il danno, difficilmente il Sindaco può
riconoscere l'errore. È quindi opportuno richiedere in anticipo (per
raccomandata) un incontro con il Sindaco o l'Assessore all'igiene
affinché abbiano ben chiaro il vostro problema. La diffida al
Sindaco (allegato 3), se disattesa, potrebbe portare a dimostrare la
malafede e permettere una richiesta di risarcimento e denuncia per
abuso, forse per falso ideologico, e per le noie e spese subite.
Senza farsi illusioni sulle possibilità di una sua condanna, si può
però contare su due questioni:
a.
il Sindaco non è un funzionario di carriera ma soggetto alle
elezioni, quindi attento a non fare niente di antipatico.
b.
Se gli forniamo degli argomenti per resistere alle pressioni della
malasanità, il Sindaco sarà ben contento di usarli. Egli di solito
non è un avversario ma un alleato, perlomeno se capisce che sappiamo
difenderci.
5.
Tribunale per i Minorenni
Scaduti
i termini dell'ordinanza del Sindaco o dell'ultimatum della ASL,
questa vi denuncerà al Tribunale per i Minori, che dovrà valutare
se la vostra condotta può pregiudicare la salute o l'educazione del
figlio. È possibile che in questa fase riceviate la visita a casa di
un'assistente sociale che redigerà una relazione al giudice sulla
situazione della famiglia ed in particolare su come "appare"
il bambino.
Comunque
un magistrato vi chiamerà per un colloquio ascoltando le vostre
dichiarazioni sui motivi del rifiuto. Nel colloquio è fondamentale
precisare che NON SIETE CONTRARI ALLE VACCINAZIONI IN SE', MA SOLO AL
RISCHIO AL BUIO, senza test o tentativi per prevenire casi avversi
irreversibili, che risultano nella letteratura scientifica e per i
quali è previsto dalla legge anche l'indennizzo. Perciò ritenete
indispensabile perlomeno attendere che si codifichino i test che il
Ministero della Sanità ha affermato di stare preparando da anni,
cioè dal luglio 1994 (e che in realtà non codificherà mai, sia per
un discorso di non assegnare responsabilità, sia per i costi che
comporterebbe farli a centinaia di migliaia di bambini all'anno).
Nei
momenti critici (ma superabili) ricordate sempre che i test sono per
noi un punto di forza. Al di là del fatto che le leggi dell'obbligo
attuali non prevedono test di compatibilità, il medico è tenuto ad
effettuarli ugualmente in forza di altre leggi più generali o, in
caso di impedimento per mancanza di "strumenti" o di
conoscenza, è tenuto a sospendere la vaccinazione, segnalando il
fatto all'amministrazione sanitaria. Il codice deontologico del
medico (art. 12) obbliga lo stesso ad adottare ogni possibile
cautela, nell'ottica della valutazione rischio- beneficio a garanzia
della salute in occasione di un trattamento sanitario. Inoltre la
sentenza della Corte Costituzionale n.376 del 22/6/90 richiama il
principio della responsabilità personale del medico ai sensi del
Codice Civile (art. 2043), qualora effettui un trattamento sanitario
non accompagnato dalle "cautele e condotte secondo le modalità
che lo stato delle conoscenze scientifiche e l'arte prescrivono in
relazione alla sua natura".
Consegnate
al giudice le copie di tutta la vostra corrispondenza con l'ASL e
soprattutto i certificati medici attestanti i problemi del bambino,
se ne ha. È utile consegnare l'allegato n.4 che brevemente inquadra
le nostre ragioni. In questa fase è inutile ed inopportuno
polemizzare (vi stressereste inutilmente) e non è necessario un
avvocato.
6.
Asilo
All'atto
dell'iscrizione all'asilo bisogna allegare la certificazione
vaccinale o compilare il modulo di autocertificazione predisposto dal
Ministero della Pubblica Istruzione. È solo il direttore dell'asilo
che può decidere l'espulsione o la non ammissione all'asilo del
bambino e la maggior parte dei responsabili didattici ha normalmente
cercato di "aiutarci" anche in passato (se noi abbiamo
insistito adeguatamente), con una scusa o con l'altra, chiudendo un
occhio, accontentandosi di un "certificato di buona salute"
del medico curante, dichiarandosi "in attesa del pronunciamento
del tribunale". Lo scandalo di un bambino espulso è
controproducente se esiste in zona un gruppo organizzato di
obiettori. In fondo, se il vaccino è valido come viene sostenuto,
nessun non vaccinato potrà contagiare i bambini sottoposti a
prevenzione specifica.
La
Costituzione sancisce il diritto all'istruzione e quindi la
presentazione del certificato vaccinale non è elemento determinante
per escludere dalla frequenza scolastica.
Conclusioni:
Riepilogando,
resta la multa, il colloquio col giudice (tranne che in Toscana ed
Emilia Romagna, vedi allegato 4), quello col sindaco ed una certa
difficoltà per l'accesso all'asilo. Bisogna precisare che l'uso dei
Carabinieri è sempre più un'eventualità solo teorica. Alcune
vaccinazioni coatte sono state eseguite su tre famiglie in Veneto nel
'92 e nel '93, ma l'attenzione della stampa ed una serie di eventi
successivi hanno scoraggiato altri tentativi.
Oggi
poi sono state prodotte e quindi rese disponibili due perizie medico
legali della Corte d'Appello di Trieste:
- "La vaccinazione antiepatite B non costituisce utile salvaguardia per la salute (Decisiva ricerca sulla inutilità e la pericolosità delle vaccinazioni obbligatorie antiepatite B, Macro Edizioni, tel. 0547 346290)
- "Le vaccinazioni antidifterica e antipoliomelite non costituiscono utile salvaguardia per la salute del minore (Decisiva ricerca sulla inutilità delle vaccinazioni obbligatorie antipolio e antidifterica, Macro Edizioni).
Nessun commento:
Posta un commento
artecultura@hotmail.it