Dove vanno a finire 5 miliardi della nostra IMU
14 dicembre 2012
La seconda rata dell’IMU ci costerà quasi 5 miliardi in più del previsto a causa degli aumenti delle aliquote decise a livello comunale.
Permettetemi un commento amaro: quasi tutti quei cinque miliardi lo Stato, e cioè noi, li presteremo alla Banca Monte dei Paschi di Siena per salvarla dal fallimento.
Alla stessa banca noi avevamo già prestato 1,9 miliardi nel 2011. Su quel prestito la banca ci doveva pagare nel 2012 interessi per 170 milioni. Nel primo semestre del 2012 ha perso ulteriori 1,6 miliardi e quindi non ha i soldi per pagarci quegli interessi. Invece di darci azioni in cambio (come previsto nei patti) ci ha chiesto e ha ottenuto da noi altri soldi in prestito per pagare gli interessi. Pensate un po’: potevamo portare a casa quasi il 10% della banca in azioni che oggi valgono 0,20 euro mentre un paio di anni fa valevano 5 euro.
Invece no, si cambiano le regole in corsa e noi concediamo un altro prestito per farci pagare gli interessi.
Mi chiedo: ma se andassimo noi al Monte Paschi di Siena chiedendo un ulteriore prestito per pagare gli interessi sul mutuo o sul fido, secondo voi cosa ci risponderebbe la grande banca toscana?
La risposta è facilmente immaginabile.
Chiudo con un’altra domanda semplice: sapete che fine hanno fatto i responsabili di questo disastro gestionale?
State tranquilli: nessuno di loro ne ha pagato conseguenze. Anzi il contrario.
Un esempio per tutti: Giuseppe Mussari, firmatario del bilancio 2011 nel quale è stato di recente scoperto un ulteriore buco di 130 milioni, è passato dritto dritto dal vertice di MPS alla presidenza dell’ABI, la associazione che riunisce tutte le banche italiane.
L’uomo giusto al posto giusto.
Permettetemi un commento amaro: quasi tutti quei cinque miliardi lo Stato, e cioè noi, li presteremo alla Banca Monte dei Paschi di Siena per salvarla dal fallimento.
Alla stessa banca noi avevamo già prestato 1,9 miliardi nel 2011. Su quel prestito la banca ci doveva pagare nel 2012 interessi per 170 milioni. Nel primo semestre del 2012 ha perso ulteriori 1,6 miliardi e quindi non ha i soldi per pagarci quegli interessi. Invece di darci azioni in cambio (come previsto nei patti) ci ha chiesto e ha ottenuto da noi altri soldi in prestito per pagare gli interessi. Pensate un po’: potevamo portare a casa quasi il 10% della banca in azioni che oggi valgono 0,20 euro mentre un paio di anni fa valevano 5 euro.
Invece no, si cambiano le regole in corsa e noi concediamo un altro prestito per farci pagare gli interessi.
Mi chiedo: ma se andassimo noi al Monte Paschi di Siena chiedendo un ulteriore prestito per pagare gli interessi sul mutuo o sul fido, secondo voi cosa ci risponderebbe la grande banca toscana?
La risposta è facilmente immaginabile.
Chiudo con un’altra domanda semplice: sapete che fine hanno fatto i responsabili di questo disastro gestionale?
State tranquilli: nessuno di loro ne ha pagato conseguenze. Anzi il contrario.
Un esempio per tutti: Giuseppe Mussari, firmatario del bilancio 2011 nel quale è stato di recente scoperto un ulteriore buco di 130 milioni, è passato dritto dritto dal vertice di MPS alla presidenza dell’ABI, la associazione che riunisce tutte le banche italiane.
L’uomo giusto al posto giusto.
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