venerdì 10 febbraio 2012

MALASSORBIMENTO INTESTINALE

MALASSORBIMENTO INTESTINALE = MALNUTRIZIONE Cellulare
 

Nutrizione Cellulare: Assorbimento e Malassorbimento
L'assorbimento dei nutrienti essenziali per il corretto funzionamento del nostro organismo avviene nell'intestino tenue tramite i villi intestinali. Col passare degli anni (o con i vaccini) i villi intestinali possono essere danneggiati da stress, alcool, fumo, tossine disperse nell'aria, farmaci, additivi, conservanti, grassi, sale, ecc.
Il pH basico nelle digestioni e' dunque indispensabile, affinche' tutto l'apparato digerente sia nella forma migliore.
Ma se il pH varia verso l'acido, per i motivi sopra elencati tutto l'intestino ne risente ed in special modo il tenue e quindi i villi che divengono piccolini ed appiattiti, riducendo la superficie della parete intestinale e quindi inizia il malassorbimento delle sostanze nutritive e/o l'assorbimento delle tossine; inizia la mutazione batterica e la possibile proliferazione dei funghi (specie candida) e la parete della mucosa intestinale si infiamma e l'osmosi della partete intestinale si altera, producendo Malassorbimento cellulare etissutale.
vedi: 
Disbiosi e disfunzioni intestinali Candida Porfiria
Una volta danneggiati i villi, diventa sempre più difficile per l'organismo assorbire dai cibi i nutrienti essenziali (le sostanze) per il suo funzionamento corretto.
Infatti, il segno istologico per eccellenza della UNICA malattia del Vivente è una profonda modificazione della mucosa dell'intestino tenue. Normalmente questa presenta, a livello microscopico, un andamento sinuoso, caratterizzato da strutture, i villi, allungate e sottili che formano una serie di anse. E' da questa struttura che dipende il corretto assorbimento dei nutrienti da parte dell'intestino. esempio: nella celiachia la mucosa intestinale risulta piatta, cioè scompaiono i villi e di qui ha origine la principale conseguenza della malattia: la malnutrizione dovuta appunto a malassorbimento.
vaccini somministrati da piccoli, sono la piu' importante aggressione all'intestino e quindi al sistema immunitario delvaccinato.
Di conseguenza le nostre difese immunitarie si abbassano e noi diventiamo facile bersaglio dei vari ed infiniti sintomi che chiamiamo impropriamente malattie.
La Nutrizione Cellulare consiste nel portare direttamente ad ogni singola cellula il nutrimento necessario, visto che l'intermediazione da parte dei villi intestinali è compromessa.
Nutrito adeguatamente, l'organismo comincia a stare sempre meglio riuscendo così anche a riparare i villi danneggiati.
Una volta ripristinato il corretto funzionamento dei villi, le naturali difese immunitarie aumentano e l'organismo comincia il processo di autoguarigione
Cio' significa che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e e della mucosa intestinale influenzano  la salute,  non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell'organismo. 
vedi: Apparato Digerente  +  Vita sana nell'Intestino + Idrocolon terapia +  Crudismo  +  Legge di Guarigione (crisi di eliminazione) + Intestino + Sindrome dell'Intestino Permeabile (LGS) + Colon Irritabile + DIGESTIONE + Dottrina termica e Terapia del Freddo + Fegato e bile INFIAMMAZIONE + Disintossicazione + Come Nasce la Malattia? + Diarrea + Stitichezza    

Ricordarsi che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e e della mucosa intestinale influenzano  la salute,  non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell'organismo.
Riferimenti Bibliografici:"The interaction between malnutrition and common infections in children causes a considerable fraction of the global burden of disease, yet so far this is not reflected in research, which mainly targets the diseases of the rich.".
Nello stesso articolo si dice anche "Vitamin A supplements have reduced the mortality of measles and other infectious diseases.". Stesse conclusioni in uno studio che proviene dall'Australia che però è corredato di dati e percentuali di successo:
"There was a 64% reduction in the risk of mortality in children who were given two doses of 200,000 IU of vitamin A (RR=0.36; 95% CI 0.14to 0.82) as compared to placebo.
Two doses of water based vitamin A were associated with a 81% reduction in risk of mortality (RR=0.19;95% CI 0.02 to 0.85) as compared to 48% seen in two doses of oil based preparation (RR=0.52; 95% CI 0.16 to 1.40).
Two doses of oil and water based vitamin A were associated with a 82% reduction in the risk of mortality in children under the age of 2 years (RR=0.18; 95% CI 0.03to 0.61) and a 67% reduction in the risk of pneumonia specific mortality (RR=0.33; 95% CI 0.08 to 0.92)."
Un'ulteriore conferma arriva da uno studio effettuato in India  dove si dice "In children, vitamin A supplementation during illness has (a) a profound effect in reducing mortality in measles, (b) possibly a significant effect in reducing persistent diarrhea episodes in children with acute diarrhea".
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Grazie alla Semeiotica Biofisica Quantistica è facile riconoscere in due minuti l'appendicite, acuta e cronica, indipendentemente dalla sua sede (1-3).
Interessante il fatto che questa metodica, che richiede il semplice uso del fonendoscopio, permette al medico di escludere in un SECONDO la presenza di una appendicite come causa dell'eventuale dolore addominale, difficile da precisare specialmente nelle età estreme.
Nel sano, in posizione supina, il pizzicotto cutaneo "intenso", applicato subito sopra il manubrio sternale (= parte mediana della base del collo, sede dei trigger-points dell'esofago superiore) NON provoca simultaneamente il Riflesso gastrico aspecifico (= nello stomaco, fondo e corpo NON si dilatano).
Al contrario, il riflesso appare in TUTTE le patologie del tubo digerente (= segno aspecifico), simultaneamente all'inizio della stimolazione cutanea, sopra descritta. In caso di appendicite, al riflesso fa seguito, dopo tre secondi circa, la Contrazione Gastrica tonica.
Naturalmente, il medico accerta poi la reale natura e la sede esatta della lesione mediante i numerosi segni, specifici ed aspecifici, della Semeiotica Biofisica Quantistica e infine richiederà, razionalmente e tempestivamente, i dati sia il Laboratorio sia il Dipartimento dell'Immagine.

By Sergio Stagnaro (medico)

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Malassorbimento intestinale e MalNutrizione
, che deriva sempre dalla MalDigestione = Infiammazione
E’ una condizione (disturbo-malattia-infiammazione-alterazione della mucosa (specie dei villi nell'intestino tenue) in cui si ha una riduzione od aumento della capacità di assorbimento della maggior parte delle sostanze nutritive (specie vitaminemineraliproteine,amminoacidi, ecc,) da parte dell'intestino tenue in particolare, per via delle alterate condizioni del pH digestivo, con conseguente alterazione della flora batterica (disbiosi), + proliferazione di funghi e batteri divenuti patogeni, per la mancanza di antagonisti, conproduzione di tossine che passano nel sangue e quindi anche nella linfa, per la via purinica.
Per malassorbimento, s'intende anche un assorbimento incompleto dei cibi da parte dell'intestino; il malassorbimento e’ una condizione caratterizzata da un alterato assorbimento intestinale di sostanze nutritive che, invece di passare nel sangue e quindi svolgere la loro azione nell'organismo, vanno perdute con le feci.
Tale condizione può rappresentare un'entità patologica maggiore, costitutiva di vere e proprie sindromi da malassorbimento cronico, oppure comparire come effetto collaterale di condizioni cliniche o terapeutiche transitorie.
Le cause possono essere, numerose: difetti della mucosa intestinale (morbo celiaco, morbo di Crohn, sprue tropicale, morbo di Whipple); ostruzione linfatica (tubercolosi, linfoma); affezioni cardiovascolari (ischemia intestinale, stasi venosa in corso di scompenso cardiaco); infezioni (parassitosi, sindrome dell’ansa cieca); deficit di sali biliari (cirrosi, colestasi); assunzione di farmacie/o vaccini; conseguenze di interventi chirurgici o di traumi (sindrome da intestino corto); patologie varie (diabete, sindrome da carcinoide, ipertiroidismo, pancreatopatie, fibrosi cistica).
Il quadro clinico può andare dalla carenza di un singolo fattore (per esempio, una vitamina), a una sintomatologia pluricarenziale, condiarreasteatorrea, gonfiore addominale, flatulenza, anemia, emorragie, ipoproteinemia, edemi discrasici, calo ponderale, disturbi ossei per decalcificazione, astenia, cecità notturna ed eruzioni cutanee ecc.
La diagnosi di malassorbimento si basa, oltre che sui sintomi, sulla capacità di assorbimento intestinale, che si misura valutando i grassi fecali (aumentati), sulla capacità di assimilare ed eliminare con le urine lo xilosio (ridotta), oltre che sulla determinazione dei livelli ematici di elettroliti, grassi, zuccheri, vitamine e proteine. La terapia si basa sulla reintegrazione per via endovenosa dei fattori carenti e sul trattamento delle cause specifiche
Alcune cause del malassorbimento
Alla base del malassorbimento vi sono alterazioni di almeno una delle seguenti funzioni digestive:
- digestione endoluminale e terminale, in cui si scindono proteine, carboidrati e grassi formando molecole assimilabili, il processo inizia in bocca con la saliva, prosegue nello stomaco e nell'intestino tenue ad opera degli enzimi digestivi e dei sali biliari;
- trasporto attraverso l'epitelio delle sostanze digerite, in cui nutrienti, liquidi ed elettroliti vengono trasportati attraverso l'epitelio dell'intestino tenue e successivamente rilasciati in circolo nel sangue.
Le patologie piu' gravi  e più frequenti, causate dal malassorbimento sono il morbo celiaco (celiachia), l'insufficienza pancreatica e ilmorbo di Crohn.
I sintomi del malassorbimento
Clinicamente, tre le sindromi da malassorbimento le similitudini sono più delle differenze, e possono coinvolgere molti organi:
- tratto gastrointestinale: diarrea, flatulenza, dolore addominale, calo ponderale;
- apparato emopoietico (processo biologico per la produzione continua di globuli rossi e bianchi): anemia da deficit di ferro, di piridossina, di folati e vitamina B12, emorragie da deficit di vitamina K;
- sistema muscoloscheletrico: osteopenia (definita come quella condizione ossea per cui vi è una densità minerale al di sotto dei valori di normalità) e tetania da deficit di vitamina K;
- sistema endocrino: amenorrea, impotenza e sterilità, iperparatiroidismo;
- epidermide: porpora e petecchie per deficit di vitamina K, edema da deficit di proteine, dermatite e ipercheratosi da deficit di vitamina A, zinco, acidi grassi essenziali e niacina;
- sistema nervoso: neuropatia periferica da deficit di vitamine A e B12.
Digestione ed assorbimento dei cibi sono fenomeni fra loro intimamente legati ed e' quindi INEVITABILE che la MalDigestioneproduca SEMPRE alterazione dell'assorbimento delle sostanze nutrienti dei cibi. 
Quindi la MalNutrizione = malassorbimento e' SEMPRE la conseguenza delle MalDigestioni ! 
e queste ultime derivano da varie concause, ma in primis dall'Alterazione del pH digestivo il quale determina immediatamente l'inattivazione degli enzimi, specie la lipasi pancreatica e di conseguenza difetti negli enterociti nell'apparato digerente
(
Gli enterociti sono le cellule che vengono attraversate dalle sostanze nutritizie che passano dall’ambiente esterno - lume intestinale - ai capillari sottostanti l’epitelio per poi dirigersi a tutte le cellule dell’organismo.
La superficie degli enterociti, con le sue fittissime sottili digitazioni, i microvilli, forma un “orletto striato” ove si svolgono gli stadi finali della digestione e dell’assorbimento.

Molto utile e' anche l'ARGILLA (fango di terra argillosa) mangiata come un "dolce" ogni giorno od ogni 2 o 3 giorni per un certo periodo che in genere varia da soggetto a soggetto, con un minimo di 15 giorni; alle volte e' necessario assumerlaper periodi piu' lunghi.  Fare attenzione che l'argilla puo' portare stitichezza.
L'argilla 
con il suo potere mineralizzante, cicatrizzante e chelante, fornisce un ottimo ausilio a tutti coloro che si debbonodisintossicare dalle sostanze tossiche, aiutando la disinfiammazione e la disintossicazione dell'apparato digerente ed il corpo intero.

Il Malassorbimento=MalNutrizione, determinano anche 
 i difetti dei “sistemi di trasporto” delle sostanze nutritive.Il malassorbimento intestinale, come la parola stessa indica, è una situazione in cui l'intestino non è più capace (del tutto o in parte) di assorbire le sostanze nutritive. Questo può avvenire per diverse ragioni: infiammazioni e susseguenti alterazioni batteriche, le quali determinano successivamente, intolleranze, allergie o malattie che interessano l'intero organismo.
Le cause di questo disturbo possono essere, in piccolissima parte, le predisposizioni ereditarie, ed in massima parte nei lattanti, bambini e giovani, dovute alle vaccinazioni subite; oppure essa compare come effetto collaterale di condizioni cliniche o terapeutiche transitorie, specie con l’assunzione di farmaci ma sopra tutto antibiotici.
Essa si presenta anche quando esistono difetti dalla nascita della mucosa intestinale.
In un organismo in pieno sviluppo, come è il caso dei bambini, la conseguenza visibile è un rallentamento o addirittura, se la situazione perdura, un arresto della crescita.
L’infiammazione della mucosa e quindi dei villi intestinali, e’ l’immediata e fisiologica attuazione delle variazioni del pH digestivo. Questa infiammazione crea una reazione abnorme anche a determinate proteine - vedi celiachia - che danneggiano ulteriormente iltessuti ed i villi.
Altre cause possono essere difetti del processo di digestione, dovuto ad insufficienza pancreatica, deficit enzimatici, malattie epatiche e biliari croniche.
Il malassorbimento può verificarsi anche in caso di sindrome dell'intestino corto, in conseguenza della parziale asportazione chirurgica dell'intestino tenue nel quale si riduce notevolmente la lunghezza e quindi la superficie assorbente dell'organo.
Un malassorbimento provoca disturbi più o meno rilevanti a seconda delle sostanze che non possono essere assorbite ed è associato a uno stato di deperimento organico, perdita di peso, disturbi intestinali, diarrea e carenze varie e quindi a qualsiasi possibile malattia.Poiché la stragrande maggioranza degli alimenti viene assorbita proprio a livello dell'intestino tenue (che ha una mucosa disposta in villi e microvilli, per aumentare la superficie utile), il risultato di un malassorbimento intestinale è quello di una carenza nutrizionale cellulare -  
vedi: Nutrizione Cellulare 
+ Crudismo e/o quindi una intossicazione cellulare, per l’alterato processo osmotico cellulareche ne deriva (malfunzione endocellulare).
La diagnosi di malassorbimento si basa, oltre che sui sintomi, sulla capacità di assorbimento intestinale, che si misura valutando i grassi fecali (aumentati), sulla capacità di assimilare ed eliminare con le urine lo xilosio (ridotta), oltre che sulla determinazione dei livelli ematici di elettroliti, grassi, zuccheri, vitamine e proteine.
La procedura diagnostica va poi completata con tutte le indagini opportune e necessarie per individuare la o le cause che hanno determinato il malassorbimento.

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MALNUTRIZIONE cellulare
Con il termine "malnutrizione" si intende uno squilibrio - una carenza o un eccesso - in cui si ha un errato apporto alimentare, insufficiente o eccessivo, nell'assunzione di nutrienti e altri fattori necessari per una vita sana.
La malnutrizione si può manifestare come denutrizione da fame e/o carenza di proteine, vitamine o sali minerali, oppure per sovralimentazione.
Principalmente la malnutrizione deve essere intesa a livello cellulare, e può essere conseguente non solo a un carente apporto di sostane vitali per disfunzioni intestinali con malassorbimento, ma puo’ derivare anche da una distribuzione insufficiente per turbe circolatorie, oppure da un accumulo di scorie metaboliche, cioe’ da cause organiche, ma può anche dipendere in una certa percentuale di soggetti, a fattori di ordine psicologico, sociale e culturale.
E’ molto facile soffrire di malnutrizione se non si ha cibo a sufficienza o se questo non ha sufficienti elementi nutritivi perche’ depauperato dall’industria alimentare di tipo industriale.
Le malattie sono sempre la conseguenza  della malnutrizione cellulare.
Si puo’ essere malnutriti anche se si ha cibo sufficiente, ma privo di adeguati micronutrenti - proteine, vitamine e minerali - necessari a soddisfare il fabbisogno cellulare, tissutale, organico, giornaliero del soggetto.
La malnutrizione è dovuta allo squilibrio tra la quantità di nutrienti a disposizione dell'organismo e la quantità di cui necessiterebbe. La disponibilità di nutrienti è influenzata dall'apporto, dall'assorbimento e dall'assimilazione degli stessi.
La necessità di nutrienti specifica per singolo paziente dipende, invece, dal rapporto tra la richiesta e la perdita di nutrienti.
Chi viene ricoverato in ospedale è spesso malnutrito nel 30-50% dei casi.
In clinica le cose non migliorano: vuoi per le terapie, vuoi perché la qualità e gli orari dei pasti non sono graditi ai pazienti, in media all'uscita dall'ospedale la percentuale di soggetti malnutriti può arrivare fino al 75%. Da anni siamo inchiodati a questo dato ed è arrivato il momento di reagire, perché la malnutrizione per difetto dilaga, ma è ampiamente sottovalutata dalle Istituzioni e non viene né prevenuta, né curata".


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Waste From Gut Bacteria Helps Control Your Weight  - Nov. 2008
A single molecule in your intestinal wall, activated by the waste products from gut bacteria, plays a large role in controlling whether you are lean or fatty. When activated, the molecule slows the movement of food through the intestine, allowing you to absorb more nutrients and thus gain weight.
Bacterial byproducts are a source of nutrients, but now it appears that they can also be chemical signals used to regulate body functions.
Humans have a large and varied population of beneficial bacteria that live in their intestines. The bacteria break up large molecules that the host cannot digest, and the host in turn absorbs many of the resulting small molecules for energy and nutrients.
Researchers focused on two species of bacteria that break up dietary fibers from food into small molecules called short-chain fatty acids. They found that short-chain fatty acids can bind to and activate a receptor molecule in the gut wall called Gpr41.
When researchers disrupted communication between the bacteria and the receptor in mice, they found that their intestines passed food more quickly, and the mice weighed less and had a leaner build, even though they ate no less than other mice.

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