“Sono inutili e dannosi, comunque i risultati non avranno effetti sul governo…”, l’ex grande comunicatore ci ha dato un nuovo saggio sul suo stato di salute mentale. L’uomo è rabbioso e disperato e così alterna pensieri contraddittori e sconnessi.
Se i referendum sono inutili come possono essere anche dannosi? Se sono dannosi perché dare libertà di voto e non contrastarli a viso aperto ? Sarebbe invece utile e produttivo costruire le centrali, privatizzare l’acqua pubblica e difendere il legittimo impedimento per la cricca?
Berlusconi ha già sbirciato i sondaggi in suo possesso e sa benissimo che i quesiti potranno centrare il quorum, e così oscilla tra l’invito ad andare al mare di craxiana infausta memoria e il desiderio di mettere il suo faccione sui no. Per altro è pronto a metterlo ovunque, pur di restare in sella.
Non dimentichiamo mai che, in occasione dell’ultimo referendum Segni sulla legge elettorale, il medesimo, nel giro di pochi minuti, salutò con gioia prima la vittoria e poi la sconfitta per mancanza di quorum. Questo è l’uomo che ancora ci governa, anche per questo è pericoloso per la tenuta dell’ordinamento democratico.
Per affossare i referendum tenterà la carta di sempre: quella del broglio mediatico, dell’oscuramento dei quesiti.
L’autorità di garanzia, accogliendo gli esposti presentati dai comitati referendari e da Articolo 21, ha richiamato formalmente Mediaset e Rai a dare più informazioni. Alla Rai è stato intimato di trasmettere gli spot in orari adeguati e non solo su Rai Tre, inoltre è stata sollecitata una informazione più completa da parte del Tg1 e del Tg2, come se non bastasse hanno ricordato ai consiglieri d’amministrazione e alla direttrice che, in caso di ulteriore inadempienza, saranno ritenuti responsabili e condannati a pagare.
Speriamo non sia troppo tardi e comunque martedì, in occasione della nuova riunione dell’Agcom, torneremo sotto la sua sede in via Isonzo a Roma, per sapere dove, come e quando imporranno finalmente i tempi di compensazione, consentendo ai cittadini di essere informati per poter scegliere liberamente.
Nel frattempo chiunque di noi può fare qualcosa diventando una sorta di emittente umana.
Per questo ci fa piacere segnalare, tra le tante iniziative, quella promossa, sul sito di Articolo 21, da Ottavia Piccolo e da Claudio Rossoni, una coppia di raffinata sensibilità artistica, civile, etica, che, insieme a decine e decine di artisti hanno invitato non solo a votare quattro si contro ogni bavaglio, ma anche a dare tutti almeno un’ora del proprio tempo per sostenere le ragioni del Sì e dei comitati referendari.
Questo il testo dell’appello, chiunque volesse sottoscriverlo potrà farlo sul sito di Articolo 21.
Il 12 e il 13 giugno voteremo ai referendum e voteremo SÌ perché sono in discussione i beni comuni: l’ambiente, l’acqua, la legalità.
Voteremo Sì perché siamo stanchi di sopraffazioni e di censure. Per questo chiediamo a tutto il mondo dello spettacolo, della cultura, della informazione vada a votare SÌ. Ma non solo: metta anche a disposizione della campagna referendaria un’ora del proprio tempo per contribuire a rompere il muro del silenzio, per dire no ad ogni forma di bavaglio, per di più realizzato con la stessa stoffa con la quale hanno già tentato di chiudere la bocca a chi non piaceva e non piace al signore del conflitto di interessi.
Voteremo SÌ, infine, perché tra i beni comuni inalienabili ed indisponibili torni ad esserci l’articolo 21 della Costituzione che, anche in questi giorni, ha subito insopportabili oltraggi.
Primi firmatari:
Ottavia Piccolo (attrice), Giuseppe Giulietti (portavoce Articolo21), Bice Biagi (Giornalista), Milva (Cantante e attrice teatrale), Maria Luisa Busi (Giornalista), Giovanna Marini (Cantautrice), Loris Mazzetti (Giornalista), Claudio Rossoni (Giornalista), Antonio Cornacchione (Attore), Santo Della Volpe (Giornalista), Domenico D’Amati (Avvocato), Filippo Vendemmiati (Regista), Andrea Purgatori (Giornalista), Dario Vergassola (attore), Paola Turci (Cantautrice), Mariella Nava (Cantautrice), Davide Di Leo (musicista “Subsonica”), Diego Cugia (scrittore), Neri Marcorè (attore), Patrizia Bovi (Musicista), Giuliano Montaldo (Regista), Vittorio Emiliani (scrittore), Lella Costa (Attrice), Stefano Corradino (Giornalista), Stefano Bollani (Musicista), Federico Orlando (Giornalista), Tommaso Fulfaro (avvocato), Nicola Tranfaglia (Storico) Stefano Massini (Regista), Massimo Ghini (Attore), Fiorella Magrin (Attrice), Paola Pascolini (Sceneggiatrice), Michele Conforti (Autore tv), Luisa Cattaneo (Attrice), Antonio Ballista (Musicista), Silvano Piccardi (Regista attore), Vittorio Viviani (Attore), Stefano Tassinari (Scrittore), Marcello Corvino (Produttore), Valentino Corvino (Musicista), Ennio Remondino (giornalista), Carmine Fotia (giornalista), Vincenzo Vita (Senatore), Stefania Pezzopane (assessore), Giulia Fresca (Scrittrice), Sofia Sabotino (rappresentante studenti)
Giuseppe Giulietti
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