venerdì 5 maggio 2017

STATO DI GUERRA

                                                            STATO DI GUERRA

                                              (INTRIGHI, CORRUZIONI E TRADIMENTI)

Siamo in uno stato di guerra, è in atto una invasione silente, come un cavallo di troia, i migranti come li chiamano sono il CAVALLO DI TROIA, urge fermarli subito, arrestare tutti coloro che sono sul nostro territorio; deve intervenire l'esercito per difendere i nostri confini, più del 90 % sono tutti giovani uomini islamici prestanti pronti a colpire l'italia e l'Europa. Essendo in uno stato di guerra, non ci sono profughi, sono invasori. chi si oppone deve essere arrestato come traditore ed essere sotto posto alla legge marziale. Navi e gommoni che trasportano gli invasori vanno affondati.





Nella giurisprudenza musulmana (Fiqh), derivata direttamente dal Corano, il mondo è diviso in Dar al-Islam (letteralmente “dimora dell’Islam”), dove i Mussulmani governano e vige la Sharia (legge islamica), e Dar al-Harb (letteralmente “dimora della guerra”), cioè il campo di guerra dove vivono gli infedeli.
Sempre secondo la Fiqh, prima o poi, tutto il mondo dovrà diventare Dar al-Islam, attraverso la jihad (guerra santa).
Questi concetti hanno fatto si che l’Islam, fin dalla sua nascita ufficiale nel 622 dopo Cristo con l’Egira (fuga di Maometto dalla Mecca), fu caratterizzato da una enorme e velocissima espansione.
Dopo meno di un secolo erano islamici tutto il nord-Africa, la penisola arabica, tutto il Medio Oriente, l’Iran, l’Asia centrale e parte dell’India. Poco dopo toccò alla Spagna ed alla Sicilia.
Dall’ottavo secolo in poi cominciarono i tentativi islamici di conquista dell’Europa, spesso in parte riusciti e praticamente ininterrotti e l’episodio più significativo di questa avanzata fu nel 1453 la caduta di Costantinopoli capitale del millenario Impero Romano d’Oriente.
Non vogliamo annoiare il lettore con la lunga e complessa storia di questi assalti al nostro continente, ma dobbiamo necessariamente ricordare i tre principali eventi, nei quali l’avanzata islamica fu fermata e la civiltà europea fu salva:
Poitiers (Francia) 732. I Franchi guidati da Carlo Martello, maggiordomo di palazzo dei re Merovingi, appoggiati dalla cavalleria Visigota e da contingenti di Bavari, Alemanni, Sassoni e Gepidi. fermano, in una storica battaglia, l’avanzata islamica che dalla Spagna si dirigeva verso il cuore della Francia. In questa occasione, fu la prima volta che le popolazioni europee combatterono unite per difendere una Civiltà che sentivano comune.
Lepanto 1571. In questa storica battaglia navale, le flotte della Lega Santa sconfissero le flotte musulmane, che, dopo la conquista di Cipro, avvenuta malgrado l’eroica e disperata resistenza dei Veneziani a Famagosta, si preparavano a dilagare nell’Europa continentale. Anche stavolta l’Europa fu salva.
Vienna 1683. L’Impero Ottomano, che ormai aveva inglobato tutta l’Europa Sud-Orientale, iniziò la sua avanzata verso il cuore dell’Occidente investendo la città di Vienna con un esercito di 140.000 uomini guidato dal gran Visir Merzifonlu Kara Mustafà Pascià. Furono fermati in questa storica battaglia da un esercito Cristiano di 75.000 uomini formato da Polacchi, Austriaci, Italiani, Franconi, Sassoni, Svevi e Bavaresi con la guida unica del Re polacco Jan III° Sobiesky. Per la terza volta la Civiltà Occidentale fu salva.
Questa premessa era assolutamente necessaria per comprendere ciò che sta avvenendo oggi in Europa.
Innanzitutto dobbiamo chiarire il concetto di “Califfato”, strettamente legato a quello di “Dar al-Islam”.
Il vocabolo “Califfato” deriva dalla parola “Califfo”, in arabo Khalifa, che letteralmente significa vicario, facente funzioni.
Nel mondo islamico per Califfo si intende la guida politica e spirituale di tutto il mondo musulmano, vicario del profeta Maometto e suo successore in questo compito.
Califfato è conseguentemente l’area geografica sulla quale il Califfo esercita la sua autorità morale, politica, spirituale e religiosa.
Come già detto, quest’area raggiunse in passato una estensione smisurata, dalla Persia alla penisola arabica ed al Medio Oriente, dall’Africa settentrionale alla Spagna ed alla Sicilia, dal Pakistan e dall’Afghanistan al Caucaso meridionale, dall’India settentrionale all’Asia Centrale.
L’eredità di questo impero andò poi all’Impero Ottomano che aggiunse al territorio del Califfato buona parte dell’Europa centro-orientale (Ungheria, Romania, Bulgaria, Bosnia, Serbia, Albania, Grecia, Moldavia, Crimea etc…), fino alle porte di Vienna.
In seguito al crollo ed allo smembramento dell’Impero Ottomano alla fine della prima guerra mondiale, nel mondo musulmano il Califfo non esiste più: l’ultimo Califfo fu deposto nel 1924 da Kemal Ataturk, il fondatore della moderna Turchia, ma il sogno della restaurazione del Califfato è estremamente vivo e sentito tra le masse islamiche, anche in quei paesi musulmani che, in effetti, non avevano mai fatto parte del Califfato, come ad esempio l’Indonesia, la Malesia e numerosi stati dell’ex Unione Sovietica e dell’Africa Centrale ed Orientale.
Il credente islamico, non solo sogna la restaurazione del Califfato, ma crede fermamente nell’avvento in un lontano giorno del Califfato Universale, quando tutto il mondo sarà islamizzato.
E ciò vale sia per la maggioranza sunnita che per la minoranza sciita in quanto la controversia tra le due correnti non si basa sulla Dottrina, ma sulla successione dei Califfi.
Il titolo di questa nota pone il quesito “E’ in atto un’invasione islamica dell’Europa ?” e, analizzando dati statistici, ma anche storici e sociologici, dobbiamo rispondere di si.
Stavolta non si tratta di un’invasione armata, almeno per ora, ma di una invasione lenta e costante dovuta all’immigrazione di masse islamiche nel nostro continente fin dalla decolonizzazione degli anni ’60.
Questo concetto di conquista senza l’uso delle armi fu ben espresso anni fa dalla scrittrice Oriana Fallaci :
“L’orologio della storia è tornato a segnare, forse per la prima volta dal 1683, un rinnovato tentativo di conquista dell’Europa da parte dell’Islam anche se condotto questa volta per linee interne e senza bisogno di un’invasione armata”.
Nel momento in cui scriviamo, i Musulmani in Europa sono circa 60 milioni (esclusa ovviamente la Turchia) e costituiscono il 7,6% della popolazione del nostro continente (dati 2014).
Un dato molto indicativo è che, nel 1990, i musulmani europei costituivano meno del 4% della popolazione.
In tutta Europa, mentre aumentano le chiese abbandonate per mancanza di fedeli, aumentano continuamente le moschee sempre affollate, spesso centri di incitamento alla guerra santa.
In ogni caso, questi numeri sono destinati ad aumentare a causa di tre fattori:
1) Tasso di natalità degli islamici elevato rispetto al tasso di natalità della popolazione europea autoctona, i cui membri sono destinati a diminuire progressivamente, in quanto fanno mediamente meno di due figli per coppia.
2) Continuo afflusso nel nostro continente di immigrati islamici.
3) Conversioni all’Islam, dovute principalmente ai matrimoni misti, ma non solo.
Molti europei si sentono molto più attratti dal rigido monoteismo islamico che non dal politeismo cristiano con la sua Trinità, un Dio che ha un figlio, una dea femminile, la Madonna, una pletora di santi, beati, patroni, angeli, arcangeli etc …. ognuno dei quali viene idolatrato come una vera e propria divinità.
Considerando dunque i tassi di natalità, se la matematica non è un’opinione, già fra qualche decennio la popolazione di alcuni paesi europei sarà a maggioranza islamica e saranno poi seguiti via via da tutte le nazioni del continente.
Cosa vorrà dire ciò ?
Semplicemente che potrebbero sorgere partiti politici islamici che, inizialmente, sarebbero indispensabili per formare maggioranze di governo e poi potrebbero avere essi stessi la maggioranza assoluta e potrebbero imporre leggi “islamiche” a tutta la popolazione.
Secondo i sostenitori di una futura Europa multirazziale, non ci dovrebbe essere questo pericolo, in quanto, per quell’epoca, i musulmani, pur non abbandonando la propria fede, si dovrebbero essere completamente integrati nei nostri usi e costumi.
Questa tesi “buonista” mi lascia piuttosto scettico, essendo un discreto conoscitore del Corano.
I nostri “usi e costumi” sono visti dal fedele musulmano come opera demoniaca sopratutto per quanto riguarda la libertà sessuale, i rapporti prematrimoniali, l’omosessualità, l’abbigliamento delle nostre donne, la parità dei sessi, l’indipendenza dei figli, la convivenza senza matrimonio, l’adulterio non riconosciuto come reato etc ….
Ma, a parte ciò, il Corano invita esplicitamente il fedele ad islamizzare il mondo con le buone o con le cattive. Diamo solo qualche esempio:
“Ai miscredenti saranno tagliate vesti di fuoco e sulle loro teste verrà versata acqua bollente, che fonderà le loro viscere e la loro pelle. Subiranno mazze di ferro, e ogni volta che vorranno uscirne per la disperazione vi saranno ricacciati: Gustate il supplizio della Fornace” (Corano 22:19-22)
“La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l’ignominia che li toccherà in questa vita; nell’altra vita avranno castigo immenso.” (Corano 5:33)
“Abbiamo preparato la Fiamma per i miscredenti, per coloro che non credono in Allah e nel Suo Inviato.” (Corano 48:13)
“Getterò il terrore nei cuori dei miscredenti: colpiteli tra capo e collo, colpiteli su tutte le falangi!” (Corano 8:12)
“Uccideteli ovunque li incontriate e scacciateli da dove vi hanno scacciato” (Corano 2:191)
“E combattili fino a quando non ci sia più tumulto o oppressione, e prevalga la giustizia e la fede in Allah ovunque e dovunque.” (Corano 8:39)
Potremmo continuare all’infinito, ma non vogliamo abusare della pazienza del lettore….
Qualcuno potrebbe obiettare che nella nostra Bibbia c’è anche di peggio, ma si deve osservare che, mentre noi prendiamo dalle Sacre Scritture solo quello che ci fa comodo, per il musulmano il Corano regola tutta la sua vita e va seguito alla lettera.
Scrive il giornalista egiziano naturalizzato italiano Magdi Allam, convertitosi al Cristianesimo nel 2008:
“Nel Corano si dice chiaramente che l’insieme dell’umanità deve essere sottomessa all’Islam anche con la violenza e si fa diretto ed esplicito riferimento agli ebrei, ai cristiani, agli apostati, agli atei, agli infedeli considerati tutti nemici dell’Islam da sottomettere con la violenza ed eliminandoli, se necessario, anche con l’uccisione. Questo è chiaramente scritto, non è opinabile”.
Ma c’è poi un’altra questione: esiste ancora l’Occidente ?
Ormai la maggioranza dei nostri giovani vive senza ideali, senza cultura. L’unico scopo della loro vita sembra il “divertimento”, “lo sballo”, la discoteca. I giovani islamici sono invece decisi, coraggiosi, convinti della giustezza della loro fede e anche quando vivono tra noi, intimamente ci disprezzano e soprattutto non hanno nessuna paura della morte.
Un tempo i Cavalieri Medioevali avevano queste stesse qualità e li combattevano ad armi pari, ma adesso chi sarà mai in grado di fermarli ?
Quando si dice “Mussulmano” si intende un vero seguace dell’Islam. Quando si dice “Cristiano”, nella maggioranza dei casi si intende una persona che conosce vagamente il Vangelo ed adotta una religione di comodo per la quale tutto è permesso tanto Dio è Buono e poi ci perdona.
In Occidente è molto di moda fare distinzione tra un Islam moderato ed un Islam estremista. La migliore risposta a questa distinzione è forse quella che anni fa diede il presidente islamico della Turchia Erdogan: “Il termine ‘Islam moderato’ è brutto e offensivo. Non esiste l’Islam moderato. L’Islam è l’Islam”.
La debolezza dell’Europa rispetto all’Islam sta anche nel fatto che l’opposizione non è più tra Europa Cristiana ed Islam, in quanto ormai il vero Cristianesimo è morto e, come già detto, è stato sostituito da una religione annacquata e di comodo, ma tra un’Europa che non è stata in grado di sostituire al Cristianesimo nessun altro ideale valido, tranne l’adorazione del dio denaro, ed un Islam forte e vigoroso che conta nel mondo ormai un miliardo ed ottocento milioni di veri e convinti credenti.
Ecco dunque che un Cristianesimo agonizzante apre all’Islam e chiama “fratelli” i suoi seguaci che invece continuano imperterriti a compiere atrocità inenarrabili sulle comunità cristiane. Sembra quasi che la “nuova” Chiesa preferisca una futura Europa islamica anziché atea.
Ma alla miopia della Chiesa si aggiunge quella dei governi europei che, in nome di ideologie egualitarie, non si oppongono in nessun modo alla strisciante invasione islamica, continuano a costruire moschee e, in qualche caso, già stanno prendendo provvedimenti per eliminare dai nostri usi e dalle nostre abitudini quello che può “dare fastidio” ai musulmani.
La cosa triste è che, ancora nel ventunesimo secolo, stiamo a discutere sullo scontro tra due religioni semitiche, infantili ed elementari, entrambe inventate da popolazioni di pastori nomadi quando si pensava che il pianeta terra fosse tutto il mondo.
Mentre gli ostacoli che la Chiesa Cattolica ha messo per secoli al progresso scientifico ed alla Conoscenza umana si sono fortunatamente oggi molto attenuati, cosa succederà quando, fra un centinaio di anni, se non prima, l’Europa sarà islamica, dominata da una religione la cui unica verità è quella scritta nel Corano ?

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