domenica 31 gennaio 2016
Diretta Informazioni: BOOM! UN SUPER DI BATTISTA SMONTA RENZI IN DIRETTA...
Diretta Informazioni: BOOM! UN SUPER DI BATTISTA SMONTA RENZI IN DIRETTA...: DI BATTISTA A BERSAGLIO MOBILE! Pubblicato da INFORMATi su Venerdì 29 gennaio 2016
venerdì 29 gennaio 2016
Diretta Informazioni: CLAMOROSO! RENZI E' STATO UFFICIALMENTE DENUNCIATO...
Diretta Informazioni: CLAMOROSO! RENZI E' STATO UFFICIALMENTE DENUNCIATO...: Si mette male per Matteo Renzi. Stando a quanto scrive il ilfattoquotidiano.it , il Premier sarebbe stato denunciato dal Presidente Adus...
Fate attenzione a queste 10 banche: la (definitiva) classifica della Bocconi - Economia - Libero Quotidiano
Fate attenzione a queste 10 banche: la (definitiva) classifica della Bocconi - Economia - Libero Quotidiano: L'inizio di questo 2016, e soprattutto la scorsa settimana, sono stati da 'tempesta perfetta' in Borsa. Certo, c'entrano le congiunture internazionali, ma in Italia, a differenza che nel resto del mondo, ad essere colpite sono state le...
giovedì 28 gennaio 2016
Diretta Informazioni: INCREDIBILE! LA RAI CENSURA IL SERVIZIO CHE SVERGO...
Diretta Informazioni: INCREDIBILE! LA RAI CENSURA IL SERVIZIO CHE SVERGO...: Solo La7 fa un servizio sulla ‘ndrangheta e il Pd. La Rai Censura per paura di una vittoria del M5S alle amministrative. Noi prossimi me...
mercoledì 27 gennaio 2016
Diretta Informazioni: BUFERA IN DIRETTA! RENZI MENTE SUL M5S MA VIENE SB...
Diretta Informazioni: BUFERA IN DIRETTA! RENZI MENTE SUL M5S MA VIENE SB...: La propaganda del PD: mentire, mentire, sempre mentire.Guardate questo video di Renzi a Quinta Colonna e ve ne renderete conto.Il premie...
Diretta Informazioni: BUFERA IN DIRETTA! RENZI MENTE SUL M5S MA VIENE SB...
Diretta Informazioni: BUFERA IN DIRETTA! RENZI MENTE SUL M5S MA VIENE SB...: La propaganda del PD: mentire, mentire, sempre mentire.Guardate questo video di Renzi a Quinta Colonna e ve ne renderete conto.Il premie...
martedì 26 gennaio 2016
FUORI DI MATRIX: TUTTO SULL'ARGENTO COLLOIDALE
FUORI DI MATRIX: TUTTO SULL'ARGENTO COLLOIDALE: 2.300 anni fa, Alessandro il Grande aveva esaminato il suo campo di battaglia e bevuto acqua da vasi in argento. Non sapeva nulla a...
Mednat.org - Scie chimiche
Le Scie chimiche o "chemtrails" sono sottili "nuvole" pericolose e tossiche create da aerei tankers e altri tipi di aerei, per il controllo del tempo (Meteo), per prolungare le onde elettromagnetiche per scopi militari, per oscurare la luce del sole, per diffondere elementi nocivi nell'atmosfera che causano molte malattie.
Grazie alle scie chimiche, che contengono bario, alluminio, torio, virus, batteri e anche nanorobots, il governo ombra vuole sottomettere l'umanità, porre fine all'evoluzione umana e rendere la Terra un luogo arido e incolto.
Qualcosa vi sta facendo ammalare: i dottori non comprendono che cosa avete. Qualcuno ha attacchi di emicrania, fitte al nervo trigemino, dolori alle giunture, crisi depressive. Questi, per lo più, sono i sintomi della fibromialgia e della sindrome da affaticamento cronico. La maggior parte di questi sintomi potrebbe essere dovuta ai micoplasmi rilasciati nell'aria con appositi aerei.
Questi micoplasmi sono attivati nell'organismo umano da additivi, da dolcificanti artificiali, da conservanti contenuti nel cibo inscatolato e surgelato. Evitate perciò dolciumi, patatine, merendine confezionate e privilegiate, se possibile, alimenti naturali, biologici. La principale causa della fibromialgia è da ricercare nella criminale irrorazione chimica decisa e voluta da quasi tutti i governi del mondo: di solito questa patologia insorge quando vengono somministrate la vitamina B2 o B12 che "svegliano" il patogeno latente. La maggioranza delle persone, infatti, ha nel suo organismo da due ad otto micoplasmi quiescenti che rimangono appunto inattivi, se non sono "destati" dall'assunzione di elementi di sintesi. Negli animali e negli uomini le patologie correlate ai micoplasmi insorgono di solito quando viene inoculato un vaccino. Purtroppo anche alcuni tipi di tumore sono co-provocati dai micoplasmi diffusi con le chemtrails. Anche la terapia ormonale sostitutiva basata sulla somministrazione di estrogeno sintetico alle donne, nel periodo del climaterio, come pure l'estrogeno della pillola anticoncezionale possono essere responsabili di neoplasie al seno, del cancro uterino e del tumore delle ovaie. L'ormone sintetico è l'elemento scatenante per il patogeno. Occorre quindi migliorare la dieta ed evitare di assumere farmaci più dannosi alla salute che inutili, (NdR: oltre che a farsi vaccinare). Infine è fondamentale evitare l'esposizione alle sostanze chimiche e biologiche rilasciate nell'atmosfera durante le operazioni di aerosol. vedi anchehttp://sciechimiche-zret.blogspot.com
Visionare le foto di fibre volanti; c'è anche la analisi chimica.
http://images.google.it/imgres?imgurl=https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwRYxaeiipO01vv_CE5wftr9y7h0oTcLez5V0OtE3xQXWXo8L6KUqox7gA-AeBI2j-EKL3TDADC8WHdVUdPJOfFFpgf76P-9_MIF2CKLUlIPaGBZym6D2_FPj39uUX9o_w5jj4ziJYedlm/s400/filamentigk0.jpg&imgrefurl=http://strakerenemy.blogspot.com/2009/03/altre-analisi-dei-filamenti-di-ricaduta.html&usg=__yXyNhTpwXTvRcLx87wdk8e9OPR0=&h=298&w=397&sz=36&hl=it&start=56&tbnid=lpJ-MXvGjOQegM:&tbnh=93&tbnw=124&prev=/images?q=fibre+volanti&gbv=2&ndsp=20&hl=it&sa=N&start=40
SCIE CHIMICHE: Un SINDACO FRANCESE RENDE PUBBLICA l’ANALISI delle ACQUE PIOVANE. ECCO TUTTI i RISULTATI ed il DOCUMENTO UFFICIALE http://www.grandecocomero.com/francia-analisi-acque-piovane-scie-chimiche-sindaco/
Cina, La neve su Pechino è artificiale - E' stata "prodotta" contro la siccità - Nov. 2009
Pechino imbiancata: dopo un'abbondante nevicata, la prima della stagione e la "più precoce" degli ultimi 10 anni. Uno spettacolo inatteso per i cittadini della sterminata capitale cinese (e dintorni), ma non altrettanto per i meteorologi: la neve è infatti opera loro che, nel tentativo di alleviare la persistente siccità che ha colpito la zona, hanno "iniettato" nelle nuvole agenti chimici per "indurle" a produrre fiocchi di neve.http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo464660.shtml?refresh_cens&
Video:
Nel video sotto: La BBC NEWS FILMA 'PER ERRORE' un'IRRORAZIONE MILITARE di SCIE CHIMICHE Il prestigioso network televisivo BBC News, in un suo recente servizio sulla vicenda dell’aereo della Malaysian Airlines dirottato e scomparso, durante un’intervista condotta a bordo di un aereo militare impegnato nelle ricerche, ha ripreso, probabilmente non di proposito, un dispositivo che,applicato all’ala dell’aereo, emette una densa irrorazione bianca.
Le riprese, piuttosto chiare ed eloquenti, hanno subito suscitato sul web una lunga serie di polemiche e di dibattiti, tutt’ora ampiamente in corso. Mentre gli osservatori più attenti e preparati hanno potuto rilevare nel filmato un classico dispositivo di irrorazione chimica durante la fase di pieno utilizzo, i soliti detrattori del fenomeno (sul quale non è superfluo ricordare che vige in Italia e in molti altri paesi dell’area NATO il Segreto di Stato) si sono prontamente arrampicati sugli specchi, avanzandole teorie più disparate pur di negare l’evidenza. E, fra queste ultime, la più utilizzata è quella del fuel dumping, un’operazione di rilascio del combustibile in eccesso. Secondo certi detrattori (in realtà disinformatori di professione che operano sul web a tempo pieno in qualità di influencers),quella mostrata dal video non sarebbe quindi che una banale operazione di fuel dumping.
Un’ipotesi che però non sta in piedi e che si smonta facilmente, come ha evidenziato Gianni Lannes, che del fuel dumping ci fornisce una spiegazione tecnica:
«Il fuel dumping è una manovra d’emergenza con la quale, in caso di necessità, può essere rilasciato il combustibile in eccesso prima di effettuare un atterraggio. La manovra non viene effettuata in nessun caso in condizioni ordinarie e viene utilizzata esclusivamente in situazioni di reale pericolo. In genere il fuel dumping viene effettuato immediatamente dopo il decollo nel caso l’aeromobile dovesse riatterrare qualora si fosse effettuato un guasto che non permettesse di proseguire la manovra di decollo. A pieno carico infatti in caso di un atterraggio da effettuare immediatamente dopo il decollo, quando i serbatoi del cherosene sono ancora pressoché pieni e il peso eccessivo dell’apparecchio potrebbe causare un cedimento strutturale dei carrelli, si effettua la manovra del fuel dumping. In genere gli aeromobili attrezzati per il fuel dumping sono di grandi dimensioni, mentre quelli di piccole e medie dimensioni, nei quali il peso massimo al decollo non differisce eccessivamente dal peso massimo all’atterraggio, non vengono dotati di un sistema di questo tipo. A partire dagli anni sessanta tutti gli aeromobili nei quali il peso massimo al decollo differisce per più del 5% da quello all’atterraggio devono essere dotati,secondo la vigente normativa rilasciata dal FAA, di un sistema per il rilascio del combustibile in volo». Si può quindi escludere che quella evidenziata dal filmato sia stata una banale operazione di fuel dumping, che sarebbe stata del resto assurda per un volo militare in fase di ricognizione. Non esiste alcuna ragione, infatti, per cui un aereo militare debba disfarsi in volo del proprio carburante. E, in ogni caso, i dispositivi di fuel dumping non vengono posizionati sulle ali e il carburante non è di colore bianco ! Di cosa, quindi, si sarebbe trattato ? Per usare le parole di Gianni Lannes, dell’ennesimo caso di chemioterapia bellica di massa, a base di alluminio, bario, stronzio e polimeri artificiali. By Nicola Bizzi - Fonte: signoraggio.it
SCIE CHIMICHE E' UFFICIALE
Ho passato 17 anni a sviluppare prodotti per le scie chimiche – 16/07/2015
Non posso dire con il 100% di certezza che i prodotti chimici sui quali ho lavorato si siano trovati negli aerei commerciali di Evergreen, ma so che compagnie aeree commerciali come Evergreen accettano regolarmente grosse somme di denaro per caricare e disperdere prodotti chimici nell’atmosfera. Gli scopi di questi prodotti chimici dipendono da dove vengono utilizzati. Molti sono agenti calmanti. Altri inducono uno stato di confusione. Raramente ci è stato chiesto di sviluppare componenti che incitano alla collera o a un comportamento impetuoso. Il 90% di quelli che abbiamo sviluppato erano destinati ad alterare le emozioni, l’umore o a provocare un determinato stato d’animo. Per quanto riguarda la tossicità, in quasi tutti i casi per noi era chiaro che quanto stavamo sviluppando doveva avere una tossicità minima. Naturalmente una percentuale della popolazione svilupperà una tendenza allergica a un composto chimico. Non ho mai lavorato a un progetto il cui risultato scontato fosse tossico o mortale. La ripartizione e l’accumulazione di questi agenti varia molto a dipendenza dalla struttura chimica. Al momento in cui sarebbero ricaduti al suolo, alcuni dei composti che abbiamo sviluppato erano previsti per dissiparsi sino a un livello di concentrazione altrettanto debole di una parte per un miliardo. Altri sono stati concepiti per raggiungere il suolo e rimanere attivi per almeno un anno, anche dopo la caduta di pioggia o neve. Il 99% delle volte un pilota di voli commerciali ignora che si trova al comando di un aereo che può polverizzare scie chimiche. Chi organizza le scie fa in modo di organizzare il tutto discretamente, trattando con il minor numero di persone possibile. Non ho mai saputo chi trattava i servizi del mio datore di lavoro. Non una sola volta. L’America del nord non è l’unico continente che usa degli ADC (aerially dispersed chemicals = prodotti chimici dispersi per via aerea) all’insaputa della popolazione. Va detto che la tecnologia chimica degli altri paesi è indietro una decina d’anni rispetto a quella degli Stati Uniti. Non sapevo dove sarebbero stati dispersi i prodotti chimici sui quali avevo lavorato. Come detto, c’erano molti segreti. L’ho fatto per 17 anni perchè il salario e i vantaggi erano molto interessanti. A volte dovevamo preparare componenti chimici che dovevano dare risultati precisi, il che mi faceva pensare che sarebbero stati usati in una zona specifica. I motivi della dispersione delle scie chimiche sono diversi : la modifica del clima, la soppressione di emozioni, l’espressione esagerata di emozioni, la modifica dell’ambiente. Vi sono stati alcuni progetti sui quali abbiamo lavorato che erano destinati a creare sintomi di una malattia senza causare alcun danno reale alle persone. Fonti: crashdebug.fr + Ticino live http://terrarealtime2.blogspot.it/2015/07/ho-passato-17-anni-sviluppare-prodotti.html#sthash.y9LWY7qp.dpuf
TANKER ENEMY HA REALIZZATO IL PRIMO DOCUMENTARIO PROFESSIONALE in EUROPA sul TEMA della GEOINGEGNERIA CLANDESTINA ALIAS "SCIE CHIMICHE". 61 MINUTI IN FULL HD.
Qui la pagina per richiedere il DVD o per scaricare il file video in Mp4 HD: http://www.tanker-enemy.eu/scie-chimiche-la-guerra-segreta.… I cinque trailer: Scie chimiche: la guerra segreta (Documentario-Promo I)https://www.youtube.com/watch?v=BL18rHHzYoU Scie chimiche: la guerra segreta (Documentario-Promo II)https://www.youtube.com/watch?v=qtavoCdpIVI Scie chimiche: la guerra segreta (Documentario - Promo III)https://www.youtube.com/watch?v=DFtOQFdWnQM Documentario Promo IV - La polimerizzazione dei carburanti aviohttps://www.youtube.com/watch?v=GFaf5-9vG5Y DOC Promo V: i Turbofan Highbypass non possono produrre scie di condensazionehttps://www.youtube.com/watch?v=7_FBSUK4J4E
Un pilota ha confessato: Abbiamo spruzzato veleni ed ora il nostro bel cielo è andato
Infine, un pilota militare ha fatto un passo in avanti per l’umanità e ha completamente rivelato la verità sull’irrorazione chimica del nostro pianeta. Queste attività sono una parte del progetto illegale ed estremamente distruttivo, denominato “Programma Chemtrail globale”. Il video presenta una storia vera di un pilota coraggioso che è devastato perché lui ed i suoi commilitoni hanno dovuto effettuare l’irrorazione chimica. Ha rischiato la vita e la vita della sua famiglia. Mentre si ascolta la sua storia o la lettura del testo, bisogna tenere a mente il fatto che l’irrorazione chimica avviene 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana. Questa è solo una parte della sua testimonianza. “Prima di tutto, vorrei dire che disapprovo quello che faccio, tutti quei compiti che devo eseguire. Ma cosa può fare un soldato? Alcuni di noi ritengono che ciò che facciamo è male, tutto il contrario del bene, e di tanto in tanto sono abbastanza sconvolto. Ho bisogno di dirvi che ci tengono nel buio più totale, quando si tratta di ottenere una risposta chiara in merito all’irrorazione del pianeta. Se qualcuno scopre che io o un membro della mia famiglia sta facendo domande sulle scie chimiche, arriveranno misure disciplinari rapide e veloci. HAARP e scie chimiche sono due termini su cui non ci è permesso di indagare e chiedere informazioni. Ogni nostra mossa è sotto sorveglianza. A meno che i nostri bambini imparano qualcosa a scuola all’interno della base, educare i bambini nelle scuole pubbliche e in tutto è vietato proprio tutoraggio. Una delle domande più frequenti è il motivo per cui i piloti avrebbero accettato di avvelenare i propri figli ! Personalmente, questo è il mio modo di trattare con quel problema, ma dovete sapere che oltre l’80 per cento dei soldati che lavorano su questi progetti non hanno famiglie, che non ho figli. Essi sono stati scelti con cura dagli abitanti più alta a distanza della forza aerea, marina o guardia costiera, dopo anni di indottrinamento e formazione. La maggior parte dei piloti hanno ottenuto i loro anti-umanità “vaccini” e l’unica cosa che interessa è l’uccisione così come prendersi cura degli aspetti indesiderati d’America e del mondo. Giuro, la maggior parte di loro sono come le macchine. Io li chiamo “Terminator cisterna”. Non dovrei dire questo, ma quasi un terzo di quelle “scie chimiche” voli è controllato da qualche piccola isola “no name”. Queste isole sono sempre più ottenendo nuove basi militari, e almeno otto nuove basi presentano ogni anno. Antenne HAARP (una tecnologia in grado di produrre qualsiasi tipo di condizioni meteorologiche in qualsiasi parte del mondo) si trovano su quelle isole molto distanti, così come altre tecnologie. Navy anche sviluppato una sofisticata tecnologia che può essere utilizzata per la costruzione di basi intere sotto l’acqua di mare. Ciò ha anche fornito le condizioni per la creazione di numerosi robot-sottomarini autonomi, che possono viaggiare per lunghe distanze. Ci sono intere città sotto l’acqua. Ogni volta che si sente o vede qualcosa di esercitazioni militari di massa in mare, beh, questo è tutto. Non si sarà mai in grado di vederli su, per esempio, Google Earth, a parte occasioni in cui, di volta in volta, correre in alcune sezioni della mappa spalmato in cui le basi militari dovrebbero essere. Essi possono anche fotografare la posizione delle basi, ma anche sapere come creare falsi nuvole e maschera queste località. Capisco perfettamente le vostre preoccupazioni per la sicurezza delle persone. Ma, questo è come va. In primo luogo, ci mostrano un video di una catastrofica distruzione del nostro paese con alcune armi sofisticate e poi ci informano che ci saranno conseguenze se ci rifiutiamo di volare. Ci sono convincenti che il nostro lavoro in realtà è quello di costruire uno scudo di difesa e le armi atmosferici per proteggere la nostra patria e nel mondo. Le nostre vite sono al loro servizio, e ci hanno convinto che il mondo segreto stiamo proteggendo, è stato creato per il nostro bene e la sicurezza. Ci dicono che il segreto è la nostra protezione e che non dovrebbe essere in ascolto per il pubblico e condividendo la loro retorica. Tutti noi della comunità di veterani conoscono il programma “punto di infiammabilità” (FP-03). Questo è il programma di autodistruzione del piano e il pilota, e può essere attivato da qualsiasi luogo, da terra, sotto l’acqua, secondo le proprie esigenze. Siamo consapevoli del fatto che se sospettano di noi, ci possono mandare in crash solo in 15 secondi. Ci dicono che quei programmi servono solo come protezione se cadiamo in una zona densamente popolata. Ma, è terrificante per volare sapendo che possono controllare a distanza dei nostri aerei. Inconsciamente, sappiamo tutti che questo programma è in realtà il programma inteso a controllare noi e le nostre azioni. Che avrebbero preferito uccidere noi durante il volo che per farci agire pubblicamente. Avete mai visto che un membro dell’equipaggio sopravvissuto allo schianto ? Ogni aereo caduto è stato completamente distrutto. C’è una buona ragione per questo – si sa che. Noi rischiamo la vita con ogni volo. Soprattutto quando si vola di notte. Esse richiedono da noi a volare sempre più in basso. Ci sentiamo come delle massicce “forze oscure”, come strofinacci colture, e la gente a vedere perché si vola molto vicino a loro. Alcuni agricoltori anche sparare a noi. Ma i media non potranno mai prendere in considerazione queste informazioni. Ignorano semplicemente i fatti e non li pubblicano. Essi, inoltre, non sono autorizzati a conoscere, partecipare o seguire i nostri voli. Questa è la verità. Si dovrebbe vedere tali relazioni profonde e dettagliate delle nostre missioni. Alcuni di loro addirittura trapelato fuori, e si possono trovare le screditati, sotto l’etichetta “teoria della cospirazione”, e attraverso l’alternativa e dei media intenzionalmente screditati. E ‘molto difficile trovare qualcuno che è disposto a rischiare e parlare di questo, come me. Anche il mio equipaggio mi avrebbe arrestato e portarmi al tribunale militare, se sapessero della nostra conversazione. Questa è la ragione per cui non posso comunicare direttamente via e-mail. Mi piacerebbe molto tornare a casa, senza dar loro nemmeno un secondo di quel volo velenoso. Mi manca piuttosto, cielo blu dalla mia giovinezza e mi vergogno di essere responsabile per la sua distruzione. Forse alcuni dei miei colleghi leggerà questo e decidere di prendere in considerazione il bene comune. Io sono solo un piccolo pezzo di un quadro più ampio, noto a pochissime persone. Quindi, questa è solo una piccola parte che io so, ma la verità è molto più complessa. Penso che il mondo deve essere consapevole di questo regno segreto, e queste nuove importanti attività accadendo in tutto il pianeta.” Fonte: mirrorspectrum.com Tratto da: misteri.newsbella.it SCIE CHIMICHE «Le scie della morte, ovvero le scie chimiche, sono gettate e sprizzate in tutti gli USA, l'Inghilterra, Scozia, Irlanda Europa del nord. Le ho viste personalmente non solo negli Stati Uniti ma anche in Messico e Canada. Gli uccelli stanno morendo nel mondo. I pesci stanno morendo a centinaia e migliaia nel mondo. Questo è genocidio. Questo è veleno. Questo è omicidio perpetrato dagli Stati Uniti: questo elemento all'interno della nostra società che lo sta facendo, deve essere fermato. Mi è capitato di sapere di due postazioni dove ci sono gli aerei che scaricano questo schifo sopra di noi. 4 degli aerei sono all'Air National Guard in Lincoln, Nebraska e gli altri a Fort Sill, Oklahoma. Personalmente ho visto gli aerei fermi in Nebraska - a Lincoln, Nebraska - all'Air National Guard. Non hanno sigle segnaletiche. Sono aerei enormi, come bombardieri, senza marcature. Questo è un crimine: un crimine contro l'umanità, contro l'America, contro i cittadini di questo grande Paese. Devono essere fermati. Cosa c'è che non funziona al Congresso ? Questo ha una ripercussione sulla loro popolazione, la loro gente, i loro amici, parenti e loro stessi. Cos'è che non va in questa gente ? Cosa non va nei piloti che guidano questi aerei e scaricano questo schifo, questo veleno, sulle loro stesse famiglie ? Qualcuno deve fare qualcosa. Qualcuno al Congresso deve farsi avanti e fermare tutto questo ora. Grazie. Sono Ted Gunderson.» Fonte: http://www.youtube.com/watch?v=gR6KVYJ73AU Traduzione: salute olistica.blogspot.com Commento NdR: a rigor di logica, questi aerei irroratori ci sono e cospargono sulle aree sorvolate, queste sostanze chimiche e non. pero' non ci si deve allarmare ogni volta che vediamo delle scie dietro gli aerei di linea, che invece sono generate dal fatto che gli aerei di linea viaggiano a quote ove la temperatura dell'aria e' di circa - 50° centrigradi, per cui l'uscita dei gas di scarico dei motori a getto degli aerei di linea, genera immediatamente della condensa e quindi delle bollicine di vapor acqueo che formano quelle scie, ma non sono scie chimiche. Quelli che cospargono scie chimiche sono al contrario aerei fantasma, militari e/o civili di aziende private; provate a leggere il loro identificativo, se sono bassi ed emettono scie, sono scie chimiche e riuscirete ad intravvedere il loro numero identificativo, se non riuscite a leggere il loro numero di identificazione e' perche' sono aerei molto alti in quota e quindi creano scie non chimiche.
Video, parla un agente segreto:
Video, parla una biologa:
From: mail-noreply@invalid.info
Sent: Sunday, May 11, 2008 6:49 AM To: info@mednat.org Subject: Intervista al Generale Fabio Mini
Audio dell'intervista al Generale Fabio Mini e articolo su "Limes". Lo "TSUNAMI" potrebbe anche essere stato un esperimento atomico di guerra sismica.
Fig. 1 - Generale Fabio Mini: La guerra globale Ambientale è già cominciata
La guerra ambientale, in qualunque forma, è proibita dalle leggi internazionali. Le Nazioni Unite fin dal 1977 hanno approvato la convenzione contro le modifiche ambientali, il che rende ingiustificabile qualsiasi guerra proprio per i suoi effetti sull'ambiente, ma come succede a molte convenzioni, quella del 1977 è stata ignorata ed i militari hanno anzi accelerato la ricerca e l'applicazione delle tecniche di modificazione del tempo e del clima, facendole passare alla clandestinità. Se prima di quella data, l'uso delle devastazioni ambientali era chiaro e se le modifiche ambientali anche gravissime erano codificate e persino elevate al rango di sviluppo strategico o di progresso tecnologico, oggi non si sa più dove si diriga la ricerca e come si orientino le nuove Armi".By Tenente Generale Fabio Mini Il Tenente Generale Fabio Mini spiega alcune strategie di guerra e tra queste le metodologie di modificazione climatica (vedi H.A.A.R.P. e chemtrails). Radio Base, all'interno di Linea diretta del 21 febbraio 2008
Video da visionare: http://www.video.mediaset.it/video/mistero/puntate/251200/una-guerra-sulle-nostre-teste.html
Ascolta la trasmissione - Scarica il documento PDF
Owning the weather: la guerra globale ambientale è già cominciata http://www.tankerenemy.com/2008/02/la-guerra-ambientale-esiste-ne-parla_25.html Il C.N.R. ammette l'esistenza delle scie chimico-biologiche !http://www.tankerenemy.com/2007/11/il-cnr-ammette-lesistenza-delle-scie.html Scie chimiche, ma per il vostro bene...: http://www.effedieffe.com/content/view/2835/140/
OGNI TANTO, PROVA A GUARDAR SU - TI SEMBRERA' NORMALE QUELLO CHE SPESSO VEDRAI ? www.sciechimiche.org
PETIZIONE CONTRO LE SCIE CHIMICHE: http://www.sciechimiche.org/petizione/petizione.php
SULLE ORRIBILI STRANEZZE dell' 11 SETTEMBRE 2001: http://xoomer.alice.it/911_subito/immagini_eloquenti.htm
Mentana spieghi questo..... www.effedieffe.com/rx.php?id=1815%20&chiave=Mentana%20spieghi%20questo
SCIE CHIMICHE in ITALIA AUTORIZZATE per LEGGE
Legge 5/1/94-N°36 - (firmatari) Scalfaro-Ciampi-Conso Art.2 : "...2. Con decreto emanato dal Ministro dell'ambiente, di concerto con il Ministro dei lavori pubblici, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e' adottato il regolamento per la disciplina delle modificazioni artificiali della fase atmosferica del ciclo naturale dell'acqua. cfr.: http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1994-01-05;36@originale cfr.: articolo giornalistico di Gianni Lannes: http://jedasupport.altervista.org/blog/politica/legge-scie-chimiche-scalfaro-ciampi/?doing_wp_cron=1406198318.9177260398864746093750 >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> Italy - L’On. Di Pietro (IVD) conferma: "il CNR nel 2005 e ricercatori indipendenti hanno rilevato, nelle analisi effettuate su campioni di pioggia coincidenti con il rilascio delle scie chimiche e su piante bagnate da questa pioggia, una concentrazione al di sopra della norma di sostanze chimiche come quarzo, ossido di titanio, alluminio, sali di bario, sicuramente pericolose per la salute e, secondo alcune fonti, anche cancerogene ". http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=658&stile=6 http://www.scribd.com/doc/14335790/Odg-Scie-Chimiche-COMUNE-Cesena http://www.comune.santarcangelo.rn.it/Index.aspx?pag=0&type=base&cat=4666&s=CST&c=17
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La scienziata statunitense Rosalie Bertell ha potuto stabilire che, con le scie chimiche, è diffuso, insieme con molti altri elementi, anche illitio. Il litio è un metallo alcalino, bianco-argenteo, duttile e molle, elettropositivo che si comporta da energico riducente. È l'elemento solido più leggero a temperatura ordinaria. Reagisce con l'acqua, formando idrossido di litio (LiOH) ed idrogeno (H). Abbastanza diffuso in natura, ma sempre in piccole quantità, si trova spesso associato a sodio ed a potassio in molti fosfati, silicati e nelle ceneri di parecchie piante. Basse percentuali di litio migliorano le caratteristiche meccaniche di alcune leghe.
Il litio è considerato leggermente tossico; lo ione litio è coinvolto negli equilibri elettrochimici delle cellule del sistema nervoso e viene spesso prescritto come farmaco nelle terapie per il trattamento di sindromi maniaco-depressive. L'intossicazione da sali di litio, più grave e frequente nei pazienti con compromissione della funzione renale, si tratta efficacemente con infusione di NaCl, urea ed acetazolamide o, in alternativa, con l'emodialisi.
Links utili: 1 - Sito NASA sulle scie di condensazione 2 - Articolo di Paolo Attivissimo del 6 febbraio 2007, che cita un articolo di Maurizio Blondet al tempo disponibile su ScieChimiche.org 3 - Policy Implications of Greenhouse Warming sul sito di "The National Academies Press". 4 - Un brevetto statunitense (250/505.1), relativo alla: Stratospheric Welsbach seeding for reduction of global warming ("disseminazione stratosferica di materiali Welsbach per la riduzione del riscaldamento globale"), concesso alla Hughes Aircraft Company nel 1990, è stato interpretato come prova che simili ricerche fossero effettivamente state compiute, almeno a livello teorico. 5 - Articolo "Psychic Vibrations" sul sito Csicop; 6 - articolo di Jay Reynolds sul sito Navarrone. 7 - Il programma radiofonico di Jeff Rense e Art Bell FAQ. 8 - Space Preservation Act 2001. 9 - Space Preservation Act 2002 10 - "Weather as a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025", disponibile all'indirizzohttp://earthchangescentral.com/research/Project2025/vol3ch15.pdf 11 - "A Pilot's View (on Chemtrails)" by Ian Wickson; 12 - Contrail analysis 13 - Usaf to Taylor: All is 'ordinary' 14 - Air Force lies to America 15 - Articolo di Jay Reynolds sul sito Navarrone 16 - dal sito MD80.it 17 - ARTHUR HAUK >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> Denuncia le scie chimiche Il 18 Aprile 2012 il Dottore e Professore Russel L. Blaylock, medico neurochirugo, nonché docente universitario al dipartimento di Biologia del Belhaven college, ha denunciato apertamente le scie chimiche ed il danno che causano all’uomo ed al pianeta. Blaylock è membro dell’ente non profit NATIONAL HEALT FEDERATION http://www.thenhf.com/ (una storica organizzazione internazionale di protezione della salute e dei consumatori, accreditata tra l'altro presso la Commissione del Codex Alimentarius), ed è un medico che si è sempre battuto contro gli OGM, contro i dolcificanti sintetici, le eccitotossine (ovvero gli esaltatori artificiali di sapidità come il glutammato monosodico) contro la dannosavaccinazione per l’influenza suina, contro i danni causati del mercurio anche nei denti (amalgama dentale) e dell’alluminio anche nelle pentole. Nel suo articolo Blaylock scrive cito testualmente: "Io prego che i piloti che stanno spargendo queste sostanze pericolose comprendano appieno che stanno distruggendo la vita e la salute anche delle loro famiglie. Questo vale anche per i nostri funzionari e politici. Una volta in cui piante, suolo e le falde saranno fortemente contaminati, non ci sarà alcun modo per invertire il danno che è stato causato. Provvedimenti devono essere presi ora per evitare un imminente disastro alla salute, di enormi proporzioni, che potrà accadere, se queste attività non saranno fermate immediatamente. Altrimenti vedremo un aumento esplosivo, dai tassi senza precedenti, delle malattie neurodegenerative che si conclamano negli adulti e negli anziani, così come dei disturbi nello sviluppo neurologico nei nostri bambini. Stiamo già assistendo ad un drammatico aumento di disturbi neurologici e sta accadendo ai giovani come mai in passato. " Nel suo articolo il Professore parla specificatamente delle particelle dei composti di alluminio di dimensioni nanometriche, affermando come sia dimostrato scientificamente che tali particelle siano infinitamente più reattive e che inducano ad intense infiammazioni in uno svariato numero di tessuti. Il professore prosegue affermando quanto queste nanoparticelle di alluminio stiano aumentando le malattie neurodegenerative delcervello, tra cui cita demenza di Alzheimer, il morbo di Parkinson e la malattia di Lou Gehrig (S.L.A.) e di come queste malattie sia scientificamente correlate all'esposizione all'alluminio ambientale. "… Vari studi hanno dimostrato che queste particelle passano lungo le reti neuronali olfattive, che collegano direttamente la zona del cervello…" Ecco l’articolo per intero Internet è pieno di storie di "scie chimiche" e di geoingegneria per combattere il "riscaldamento globale" e fino a poco fa ho preso queste storie con un pò di distanza. Uno dei motivi principali per il mio scetticismo era che raramente avevo visto ciò che stavano descrivendo nei cieli. Ma nel corso degli ultimi anni ho notato un gran numero di questi tracciati e devo ammettere che non sono come le scie di condensazione che vedevo nei cieli, con cui sono cresciuto. Sono ampie, molto ampie, sono disposte in uno schema ben definito e lentamente evolvono in nuvole artificiali. Particolarmente preoccupante è che ora ce ne sono varie dozzine in modo che ogni giorno ricoprono i cieli. La mia preoccupazione principale è che ci sono prove che sono irrorazioni di tonnellate di composti di alluminio di dimensioni nanometriche. È stato dimostrato nella letteratura scientifica e medica che particelle di dimensioni nanometriche sono infinitamente più reattive a indurre un'intensa infiammazione in un certo numero di tessuti. Di particolare interesse è l'effetto di queste nanoparticelle sul cervello e il midollo spinale. Una lista crescente di malattie neurodegenerative, tra cui la demenza di Alzheimer, il morbo di Parkinson e la malattia di Lou Gehrig (SLA), è fortemente correlata all'esposizione all'alluminio ambientale. Le nanoparticelle di alluminio non solo sono infinitamente più infiammatorie, ma possono anche facilmente penetrare nel cervello in vari modi, compresi il sangue e i nervi olfattivi nel naso. Studi hanno dimostrato che queste particelle passano lungo le reti neuronali olfattive, che collegano direttamente la zona del cervello e che non solo sono le più colpite dalla malattia di Alzheimer, ma anche le prime ad essere colpite nel corso della malattia. Hanno anche il livello più alto di alluminio nel cervello, in casi di Alzheimer. La via intranasale di esposizione rende particolarmente pericolose le irrorazioni di enormi quantità di nanoalluminio nei cieli, dato che viene inalato da persone di tutte le età, compresi i neonati ed i bambini piccoli per molte ore. Sappiamo che le persone anziane hanno la maggiore reazione a questo alluminio "nato dal cielo". A causa della dimensione nanometrica delle particelle di alluminio utilizzate, i sistemi di filtraggio delle case non rimuovono l'alluminio, prolungando così l'esposizione, anche in ambienti chiusi. Oltre ad inalare nanoalluminio, questa dispersione di aerosol saturerà il terreno, l'acqua e la vegetazione con alti livelli di alluminio. Normalmente, l'alluminio è scarsamente assorbito dal tratto gastro-intestinale, ma il nanoalluminio viene assorbito in quantità molto più elevate. E' stato dimostrato che questo alluminio assorbito viene distribuito ad un numero di organi e tessuti che comprendono il cervello e il midollo spinale. L'inalazione di questo nanoalluminio sospeso nell'ambiente produrrà anche tremende reazioni infiammatorie nei polmoni, che rappresentano un rischio significativo per i bambini e adulti con asma e malattie polmonari. Io prego che i piloti che stanno spargendo queste sostanze pericolose comprendano appieno che stanno distruggendo la vita e la salute anche delle loro famiglie. Questo vale anche per i nostri funzionari politici. Una volta che piante, suolo, e le falde, sono fortemente contaminati, non ci sarà alcun modo per invertire il danno che è stato fatto. Provvedimenti devono essere presi ora per evitare un imminente disastro alla salute, di enormi proporzioni, che potrà accadere se questo progetto non è fermato immediatamente. Altrimenti vedremo un aumento esplosivo, dai tassi senza precedenti, delle malattie neurodegenerative che si verificano negli adulti e negli anziani, così come dei disturbi dello sviluppo neurologico nei nostri bambini. Stiamo già assistendo a un drammatico aumento di questi disturbi neurologici e sta accadendo ai giovani come mai prima. References 1.Win-Shwe T-T, Fujimaki H. Nanoparticles and Neurotoxicity. In J Mol Sci 2011;12:6267-6280. 2.Krewski D et al. Human health rRevell PA. The biological effects of nanoparticles. Risk assessment for aluminum, aluminum oxide, and aluminum hydroxide. J Toxicol Environ Health B Crit Rev 2007;10(suppl 1): 1-269. 3.Blaylock RL. Aluminum induced immunoexcitotoxicity in neurodevelopmental and neurodegenerative disorders. Curr Inorg Chem 2012;2:46-53. 4.Tomljenovic L. Aluminum and Alzheimer’s disease: after a century, is their a plausible link. J Alzheimer’s Disease 2011;23:567-598. 5.Perl DP, Good PF. Aluminum, Alzheimer’s Disease, and the olfactory system. Ann NY Acad Sci 1991;640:8-13. 6.Shaw CA, Petrik MS. Aluminum hydroxide injections lead to motor deficits and motor neuron degeneration. J Inorg Biochem 2009;103:1555-1562. 7.Braydich-Stolie LK et al. Nanosized aluminum altered immune function. ACS Nano 2010:4:3661-3670. 8.Li XB et al. Glia activation induced by peripheral administration of aluminum oxide nanoparticles in rat brains. Nanomedicine 2009;5:473-479. 9.Exley C, house E. Aluminum in the human brain. Monatsh Chem 2011;142:357-363. 10.Nayak P, Chatterjee AK. Effects of aluminum exposure on brain glutamate and GABA system: an experimental study in rats. Food Chem Toxicol 2001;39:1285-1289. 11.Tsunoda M, Sharma RP. Modulation of tumor necrosis factor alpha expression in mouse brain after exposure to aluminum in drinking water. Arch Toxicol 1999;73:419-426. 12.Matyja E. Aluminum changes glutamate –mediated neurotoxicity in organotypic cultures of rat hippocampus. Folia Neuropathol 2000;38:47-53. 13.Walton JR. Aluminum in hippocampal neurons from human with Alzheimer’s disease. Neurotoxicology 2006;27:385-394. 14.Walton JR. An aluminum-based rat model for Alzheimer’s disease exhibits oxidative damage, inhibition of PP2A activity, hyperphosphorylated tau and granulovacuolar degeneration. J Inorg Biochem 2007;101:1275-1284. 15.Becaria A et al. Aluminum and copper in drinking water enhance inflammatory or oxidative events specifically in brain. J Neuroimmunol 2006;176:16-23. 16.Exley C. A molecular mechanism for aluminum-induced Alzheimer’s disease. J Inorg Biochem 1999;76:133-140. 17.Exley C. The pro-oxidant activity ofnaluminum. Free Rad Biol Med 2004;36:380-387. Russell L. Blaylock, M.D. - Visiting Professor Biology - Belhaven University Theoretical Neurosciences Research, LLC Tradotto da Greiskelly http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&p=115324&highlight=#115324 Fonte: articolo originale http://www.thenhf.com/article.php?id=3298 Continua su: SCIE Chimiche, come costruire un CHEMBUSTER Visura della posizione di una enorme antenna Haarp https://www.google.com/maps?t=h&ll=62.39281210000001%2C-145.150919&spn=0.013359825349740386%2C0.038439610782228455&output=classic >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Il Governo Italiano nel 2002 ha stretto un accordo con gli USA/NATO perchè vengano effettuati degli esperimenti di carattere climatologico (GEOINGEGNERIA), tramite mezzi aerei che rilasciano sostanze chimiche al fine di saturare il cielo sul territorio Italiano e studiarne gli effetti.
Così come accade in tutti gli altri paesi che aderiscono ai PATTI NATO e che hanno siglato questi accordi di sperimentazione con la "SCUSANTE" del trovare un rimedio al riscaldamento globale. *** Il documento in PDF che vedi come link in blu qui sotto, è l'ACCORDO STIPULATO DAL GOVERNO ITALIANO CON GLI USA e gli Enti che partecipano x i rilievi e il Modus Operandi. [Se non vuoi leggere tutto il pdf, guarda a pag 13 dove si parla di SPUTTERING per realizzazione COATINGS (coperture) e più approfonditamente a pag 29-30-31 dove spiega degli AEROSOL] *** PDF accordi clima
*** Il documento Ufficiale degli Accordi dal SITO GOVERNATIVO USA***
Documento Governativo USA *C’è molto riserbo riguardo a questo argomento, per diverse ragioni,di sicuro la prima è che la popolazione non sarebbe entusiasta di essere irrorata con agenti chimici, gli altri sono sicuramente scopi militari o sulle comunicazioni radar, quindi con valenza segreta. Non lo sappiamo, perchè non ci è stato chiesto, perchè non ci viene detto, perchè non vogliono che se ne parli !Ma potete notarlo voi stessi osservando per qualche minuto il cielo, quando questi mezzi sono all’opera, confrontando lo scenario devastante di quelle scie nel cielo, con una giornata in cui NON sono effettuati gli AEROSOL (irrorazioni) . GIORNATA di non IRRORAZIONE Aerei di linea, o militari possono in determinate condizioni atmosferiche rilasciare dai motori, delle scie di condensazione, chiamate Contrails, consistenti in vapore acqueo e gas di scarico che diventano cristalli di ghiaccio, assolutamente innocue. (x così dire, in effetti come le auto inquinano) Queste SCIE di CONDENSA (CONTRAILS) sono SOTTILI - CONTINUE - PERFETTAMENTE DRITTE e cosa + importante si DISSOLVERANNO completamente in qualche manciata di secondi. Perchè ciò avvenga, ossia che si tratti di Scie di Condensa esistono 3 condizioni Fondamentali, che devono sussistere tutte contemporaneamente (ed è raro che lo siano): - Temperatura inferiore a -40 °C - Umidità relativa non inferiore al 70% - Quota di almeno 8000 metri
L’Opera di SPERIMENTAZIONE con AEROSOL CHIMICO (SCIE CHIMICHE o CHEMTRAILS) è invece effettuata da AEREI commerciali tanker (tanica), quindi con a bordo solo Pilota a volte un paio di persone, qualora ci sia qualche problema ai connettori delle taniche chimiche, e sono aerei bianchi con qualche parte di colori, ma senza Loghi di riconoscimento, che NON seguono rotte di linea e volano a quote più basse e che comunicano con le basi di controllo su frequenze diverse sia da quelle civili, sia da quelle militari, intenti a coprire zone aeree, vanno da un numero di 2 velivoli anche a 3-4-5 o + , rilasciando scie NON attraverso i motori ma tramite APPOSITI BOCCHETTONI , formando SCIE + LARGHE ,spesso DISCONTINUE, disegnando SCIE PARALLELE o a SCACCHIERA a volte anche curve o in cascata, che NON SCOMPARIRANNO, ma si ALLARGHERANNO diventando dapprima QUASI delle NUVOLE simili ai CIRRI e successivamente dopo ore,una VELATURA (tossica).
*Le famose ormai "innocue" VELATURE che i Metereologi (che sanno degli esperimenti) ci anticipano durante le PREVISIONI del TEMPO. Tratto da: https://www.facebook.com/notes/noi-i-diritti-del-cittadino/-traffico-aereo-intenso-no-sono-solo-esperimenti-climatici-di-geoingegneria-tram/148356481904652 Commento NdR: Comunque, dopo questi dati, devo precisare ad amor del vero, che NON tutte quelle scie che vediamo nel cielo sono scie chimiche ! Gli aerei civili (salvo quelli militari e/o quelli senza codice identificativo che possono irrorare con sostanze chimiche i cieli, anche e non solo per creare problemi alla salute umana, ma anche per tentare di cambiare il clima) viaggiano a c.a. 8-000, 10.000 mt dalla superficie terrestre e quindi in una zona dell'atmosfera che raggiunge i 45-50° gradi sotto zero. I motori a reazione rilasciano oltre che rumore, anche calore e gas sottoforma di bollicine che, quando vengono a contatto con l'aria cosi fredda, condensano e formano vapor acqueo che si vede dietro i motori degli aerei.
Quindi le scie che si vedono sono semplicemente vapor acqueo e nulla hanno a che fare con l'irrorazione di prodotti tossici chimici che purtroppo avviene, in genere a quote molto piu' basse, tant'e che e' possibile con un normale binocolo leggere il codice identificativo (se non e' un aereo spia od altro, nel qual caso questo codice ID non esiste.. e no esiste neppure il Logo di riconoscimenti - in genere servono per irrorare l'atmosfera per cambiare il clima e far, ad esempio piovere... ., ma altre volte servono per ottenere altri scopi....es. guerra biologica).
Quindi la prossima volta che vedete queste scie, dietro aerei di linea a quelle altezze, non allarmatevi e considerate questi ulteriori dati, mentre allarmatevi se le scie sono emesse da aerei che viaggiano ad altezze minori ! |
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lunedì 25 gennaio 2016
domenica 24 gennaio 2016
IMMIGRAZIONE DI MASSA: LA STRATEGIA DEL CAOS
IMMIGRAZIONE DI MASSA: LA STRATEGIA DEL CAOS
IMMIGRAZIONE DI MASSA:
LA NUOVA STRATEGIA DEL CAOS DEL MONDIALISMO STATUNITENSE
Di Riccardo Percivaldi
Ci eravamo occupati in precedenza del ruolo degli Stati Uniti e delle centrali mondialiste nel fomentare l’immigrazione di massa come strumento della geopolitica del caos per destabilizzare e tenere sotto l’ombrello della protezione atlantica le province europee dell’impero americano. Approfondiamo ora il discorso analizzando l’evolversi della situazione internazionale. Cominceremo dalla questione greca, facendo un rapido accenno alla tradizionale strategia geopolitica angloamericana, ci concentreremo in particolare sulle origini del Progetto Europeo per dimostrare come l’ondata di sbarchi che sta portando migliaia di clandestini sulle nostre coste sia direttamente collegata all’eurocrisi, per concludere infine con le rivelazioni dei servizi segreti austriaci, che ci forniscono l’ennesima prova che conferma che gli USA sono i responsabili dell’attuale emergenza immigratoria.
INTRODUZIONE
Per prima cosa notiamo come l’ingerenza statunitense nelle trattative tra Grecia e Troika abbia messo pienamente in luce che la vera posta in gioco del Grexit non fosse una questione economica ma geopolitica e come i contendenti in campo non fossero Grecia e Bruxelles ma Washington e Berlino.
Infatti, nonostante gli Usa, durante i negoziati, recitassero la parte dell’osservatore disinteressato, la costruzione europea è sostanzialmente funzionale agli interessi egemonici atlantisti e così come ogni suo allargamento favorisce, attraverso la NATO, l’estensione dell’egemonia statunitense, ogni suo ridimensionamento ne limita il campo d’azione. Per questa ragione Bzrezinski assegnava all’Europa il ruolo di mera “testa di ponte democratica degli Stati Uniti in Eurasia”, sostenendo che:
«Qualunque espansione del campo d’azione politico dell’Europa è automaticamente un’espansione dell’influenza statunitense. Un’Europa allargata e una NATO allargata serviranno gl’interessi a breve e a lungo termine della politica europea. Un’Europa allagata estenderà il raggio dell’influenza americana senza creare, allo stesso tempo, un’Europa così politicamente integrata che sia in grado di sfidare gli Stati Uniti in questioni di rilievo geopolitico, in particolare nel Vicino Oriente»[1].
Da questo punto di vista risultano evidenti le implicazioni che deriverebbero da un’uscita della Grecia dall’Eurozona e da un’eventuale disintegrazione dell’Unione Europea. Tuttavia facciamo un rapido excursus che ci permetterà di inquadrare la questione sotto il profilo storico e di comprendere meglio anche i più recenti fatti di politica estera.
IL CONTROLLO DELL’HEARTLAND
Da oltre un secolo la strategia geopolitica angloamericana consiste nell’impedire con ogni mezzo l’alleanza tra Russia e Germania, che costituisce l’unica seria minaccia alla supremazia planetaria dell’impero talassocratico che un tempo era della Gran Bretagna e oggi degli Stati Uniti. Già Bismarck nell’Ottocento guardava ad Est nella speranza di creare un asse Berlino-Mosca che si sarebbe rivelato invincibile.
Proprio per impedire la creazione di un tale asse, per il teorico della geopolitica britannica, Halford John Mackinder, era indispensabile che la Gran Bretagna si assicurasse il controllo dell’Heartland, ossia della regione eurasiatica compresa tra l’Europa orientale e buona parte dell’Asia, che possedendo la maggior parte di risorse naturali ed essendo inattaccabile dal mare, avrebbe garantito l’egemonia planetaria alla potenza capace di esercitare su di essa la propria influenza.
Quando poi il Kaiser Guglielmo II provò ad affacciarsi ad Est con la ferrovia Berlino-Baghdad la Gran Bretagna fomentò il nazionalismo balcanico per mettere a ferro e fuoco l’Eurasia. Il risultato fu la Prima guerra mondiale[2].
Successivamente, con la Russia fuori gioco dopo la rivoluzione bolscevica finanziata dalle banche di Wall Street – in primis la Kuhn & Loeb di Jakob Shiff, grazie all’intermediazione di Lord Alfred Milner e Sir George Buchanan della Round Table – gli angloamericani riuscirono finalmente a distruggere l’impero zarista e ad assicurarsi il controllo delle vaste risorse della Russia e dell’Heartland.
Tuttavia un nuovo pericolo sorse nel 1938, quando la Germania si annesse l’Austria che apriva direttamente al Reich lo spazio danubiano. Il possesso dello spazio vitale ad Est, il Lebensraum, come affermavano le teorie di Haushofer, avrebbe cambiato gli assetti politici internazionali a favore della Germania. Per fermare il Reich, che nel frattempo aveva raggiunto anche incredibili successi economici e sociali, gli angloamericani scatenarono la Seconda guerra mondiale per soffocare in germe il Nuovo Ordine Europeo, che aveva osato sfidare le oligarchie parassitarie di Londra e Wall Street e il loro sistema usurocratico di dissanguamento dei popoli.
ALLE ORIGINI DEL PROGETTO EUROPEO
Sono proprio queste stesse oligarchie che danno avvio al processo d’integrazione europea, il quale nasce e si sviluppa nel secondo dopoguerra in risposta a delle esigenze precise di natura geopolitica, strategica e militare che gli Stati Uniti si trovarono ad affrontare dopo l’occupazione dell’Europa: impedire la rinascita del nazionalismo tedesco. Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti decisero allora di rendere la Germania economicamente forte ma militarmente e politicamente debole, e per quest’ultimo obiettivo la cessione di parti della sovranità nazionale agli organismi europei sarebbe stata cruciale.
«A Washington avevano colto l’importanza economica, commerciale, politica e militare (in una parola: strategica) di tenere sotto il loro ombrello la parte di Europa che avevano occupato, e che non intendevano mollare. Era imperativo, per stringere d’assedio l’URSS e garantirsi la supremazia mondiale, tenere al guinzaglio l’Europa occidentale […] Lond Hastings Lionel Ismay, primo comandante della NATO, affermava che l’Alleanza atlantica sarebbe servita a tenere l’America in Europa e la Russia fuori, altre che, ben inteso, l’Europa sotto l’Angloamerica […] L’Europa degli Stati Uniti, così ottenuta, si sarebbe qualificata come un ostaggio, una enorme base, testa di ponte foriera di consentire una minaccia diretta all’Unione Sovietica»[3].
Nel 1948 le Fondazioni Ford e Rockefeller finanziarono l’American Committee for a United Europe, con lo scopo di creare una società basata su un socialismo tecnocratico di stampo fabiano, che avrebbe soppiantato gli stati nazionali e segnato la tappa definitiva verso il Governo Mondiale. L’ACUE, il cui presidente era William J. Donovan del’OSS (l’American wartime Office of Strategic Services, che più tardi diventerà la CIA), finanziò il Movimento Europeo, la più importante organizzazione federalista negli anni postbellici. L’idea di federazione è fondamentale per i mondialisti in quanto unione di stati che rinunciano, in parte o in tutto, alla propria sovranità in favore di un’autorità centrale.
Nel 2000 il professor Joshua Paul della Georgetown University ha pubblicato una serie di documenti segreti del Club Bilderberg, che dimostrano come da cinquant’anni la CIA e gli ambienti mondialisti stessero lavorando per creare l’Unione Europea e la moneta unica. Un promemoria, datato 26 Luglio 1950, e firmato da Donovan in persona, dà istruzioni per una campagna atta a promuovere un parlamento europeo pienamente operativo[4].
Inoltre:
«Un promemoria della sezione europea del Dipartimento di Stato americano, datato 11 Giugno 1965, suggerisce al vice-presidente della Comunità Economica Europea, Robert Marjolin, di perseguire l’unione monetaria furtivamente. Vi si raccomanda di soffocare le discussioni fino a quando “l’adozione di tale proposta sarebbe diventata praticamente inevitabile”».
Con la caduta del Muro di Berlino si riaffacciava all’orizzonte per gli angloamericani il rischio che una Germania riunificata potesse ergersi a guida di un’Europa politicamente ed economicamente sovrana, vale a dire sottratta alla poliziesca tutela delle potenze anglosassoni, motivo per il quale erano state già combattute due guerre mondiali. Grazie all’euro le lobby mondialiste potevano disporre di un formidabile strumento di dominio con cui saldare definitivamente la Germania all’Atlantico e imbrigliare l’economia tedesca legandola alle sorti del dollaro, evitando così la nascita di un gigante economico. In questo modo gli Stati Uniti avrebbero reso il sistema UE parte costitutiva di quello nordamericano in vista di un Nuovo Ordine Mondiale fondato sulla supremazia degli USA.
LA NUOVA OSTPOLITIK TEDESCA
Tuttavia in questi ultimi anni sembra essersi prodotta una frattura tra le élite angloamericane e quelle tedesche, i cui interessi sembrano non coincidere più con quelli atlantici. Ci sono buone ragioni per credere che la Germania potrebbe tornare presto alla sua tradizionale Ostpolitik. In un recente articolo apparso su Foreign Affairs, la rivista del CFR, vale a dire il governo ombra americano, l’autore paventa il rischio che la Germania possa volgere ad Est e recidere i propri legami con l’Occidente. Questo sarebbe dimostrato dall’incremento delle esportazioni tedesche in Cina in conseguenza della diminuzione della domanda interna europea, e dalle crescenti frizioni con gli USA su problemi di politica estera, in particolare sulla questione ucraina.
L’autore ipotizza uno scenario in cui un’eventuale uscita della Gran Bretagna dall’UE potrebbe incoraggiare la Germania a intensificare la sua politica di cooperazione eurasiatica tirando con sé il resto dell’Europa, e producendo così uno «scisma da cui l’Occidente potrebbe non risollevarsi», cosa che farebbe naufragare definitivamente il progetto di un’unione UE-NAFTA auspicati da Huntington e dalle centrali mondialiste[5].
L’incrinarsi delle relazioni di subordinazione neocoloniale tra Germania/USA viene ribadita anche dal giornale tedesco Der Spiegel, che alla vigilia dell’ennesimo scandalo intercettazioni ad opera della NSA, esordisce in apertura con toni solenni:
«The German-American friendship no longer exists. It may still remain between citizens of both countries, but not between their governments. Perhaps it has always been an illusion, perhaps the United States pulled away over the course of time. But what binds these two nations today cannot be considered friendship. Openness and fairness are part of the essence of friendship, which is about mutual respect and trust. A quarter century after the United States helped the German people restore their national unity, little remains of this friendship»[6].
Sembra tuttavia irrealistico che una Germania semi-demilitarizzata e ancora sottoposta alla tutela neocoloniale d’oltreoceano riesca a controbilanciare il predominio strategico degli USA. Quel che è certo è che le cose sembrano comunque mettersi male per gli americani, che ormai vedono disgregarsi ovunque il loro impero e non possono più contare neppure sui vecchi alleati di un tempo.
Per evitare l’integrazione economica dell’Asia e dell’Europa, compresi i piani per i treni ad alta velocità dalla Cina (“la Nuova Via della Seta”), deriva dunque la necessità per gli Stati Uniti di portare sotto l’ombrello della NATO più nazioni possibili e d’impedire con ogni mezzo, anche con le minacce, gli attentati, le rivoluzioni colorate e i colpi di stato, che un paese ne fuoriesca o intraprenda una politica estera autonoma e contraria agli interessi americani.
Per questa ragione gli Usa fomentano le tensioni in Ucraina come presupposto per la creazione di una nuova cortina di ferro dal Mar Baltico al Mar Nero e come detonatore per l’applicazione anche in Europa, come in Medio Oriente, della strategia del caos.
La Dottrina Wolfowitz recita infatti:
«Il nostro primo obiettivo è quello di prevenire il riemergere di un nuovo rivale, sia sul territorio dell’ex Unione Sovietica che altrove, che rappresenti una minaccia dell’ordine di quella posta in precedenza da parte dell’Unione Sovietica. Questa è una considerazione dominante alla base della nuova strategia di difesa regionale e richiede che ci sforziamo di prevenire a qualsiasi potenza ostile di dominare una regione le cui risorse sarebbero, sotto il controllo consolidato, sufficienti a generare potenza globale»[7].
Questo in sostanza significa che al fine di sopravvivere e conservare il loro ruolo di primo piano sulla scena internazionale, gli USA hanno bisogno disperatamente di immergere l’Eurasia nel caos trascinando i Paesi europei in nuove, sanguinosissime guerre, come ribadisce arrogantemente George Friedman, amministratore delegato della STRATFOR, al Consiglio di Chicago per gli affari esteri:
GREXIT: LA VERA POSTA IN GIOCO
Per questa stessa ragione gli USA hanno bisogno che la Grecia resti nell’eurozona. Obiettivo provvisoriamente raggiunto grazie all’arma del ricatto, di cui gli Usa si sono serviti prima inducendo il FMI a pubblicare un rapporto dove si giudicava insostenibile il debito pubblico greco e se ne chiedeva una ristrutturazione e un riscadenziamento accompagnati da ulteriori aiuti[8] – avallando così le rivendicazioni di Tsipras che anche grazie ad esso ha trovato la forza per indire il referendum – e poi paventando la pubblicazione delle intercettazioni top secret della NSA alla Merkel e all’intero establishment tedesco[9], per obbligare la Germania a trovare un accordo con il governo ellenico, nonostante Berlino premesse fortemente per il Grexit.
L’intransigenza dimostrata dai tedeschi al tavolo delle trattative è infatti interpretabile a questa stregua, vale a dire non tanto come un avido accanimento per saccheggiare una nazione già prostrata, come sostengono gli utili idioti del sistema euratlantico pilotato dagli Usa, quanto un abile stratagemma per uscire dal pantano dell’eurocrisi, imponendo alla Grecia condizioni sempre più inaccettabili appunto per costringerla a dare inizio al piano di smantellamento della moneta unica di cui la Germania, checché si dica, non è mai stata particolarmente entusiasta[10].
Solo così, del resto, si spiega l’apparente contraddittorietà dell’operato di Berlino, poiché non avrebbe senso altrimenti segare il ramo su cui si è seduti autodistruggendo l’Eurozona e mandando in bancarotta i paesi dell’Eurozona quando si dipende da quei stessi paesi per le proprie esportazioni. Il presunto neomercantilismo della Germania sul lungo termine non è sostenibile e i tedeschi lo sanno, non sono stupidi.
Da notare poi che a beneficiare maggiormente delle politiche neoliberiste e neomercantili della Germania sono soprattutto le grandi corporation americane. Lo scandalo BlackRock, il fondo d’investimento statunitense impegnato ad acquisire tutte le principali risorse strategiche del nostro Paese, lo dimostra[11].
Ovviamente anche in Germania c’è qualcuno che ci guadagna, ma non si tratta della popolazione tedesca nel suo complesso, bensì di una ristretta oligarchia di plutocrati che costituiscono quella élite transazionale inserita nei gangli del sistema imperialistico pilotato dagli Stati Uniti, gruppi estranei ai propri paesi, al proprio popolo e ai suoi interessi. Nel complesso la Germania dall’euro ci ha perso più che guadagnato[12].
Per gli USA dunque va bene che si imponga l’austerità, ma non a dosi così massicce da mettere in pericolo l’esistenza stessa della costruzione europea.
Come abbiamo visto l’euro è una creazione della finanza angloamericana e nei propositi dei suoi ideatori, calando un tasso fisso su un’area valutaria non ottimale, si doveva produrre un accumulo di tensioni tali (deficit di partite correnti, bolle immobiliari, ecc), da scoppiare al primo shock esterno (il crack della Lehman Brothers). A quel punto sarebbe stata proposta come unica soluzione per uscire dalla crisi una politica di bilancio comune e sarebbero nati i cosiddetti Stati Uniti d’Europa. Che l’euro, così com’è stato congegnato, dovesse portare alla crisi era una certezza matematica, lo predice il Ciclo di Frenkel[13].
Ma la sospensione del Fiscal Compact e il conseguente rifiuto della Germania ad emettere eurobond, cosa che avrebbe obbligato i tedeschi ad accollarsi i debiti di tutti i paesi in deficit dell’eurozona[14], ha creato quello stallo che ha portato alla situazione odierna. Da ciò risulta chiaro il motivo per cui la principale detrattrice delle misure di austerità, che hanno fatto impantanare il progetto di creazione degli USE, sia proprio la finanza anglosassone. In particolare il criminale plurimiliardiario George Soros, che in articolo del 10 aprile 2013 apparso sul Corriere della Sera, affermava:
«La crisi dell’euro ha trasformato l’Unione Europea in qualcosa di radicalmente diverso. Quella che doveva essere un’associazione volontaria di Stati alla pari si è trasformata in una prigione per debitori, con la Germania e altri creditori al comando per perseguire politiche che prolungano la crisi e perpetuano la subordinazione dei Paesi debitori. La crisi rischia ormai di distruggere l’Ue, una tragedia di proporzioni storiche. Questo può essere evitato solo con la leadership della Germania». [da notare che l’Hedge Fund di Soros, assieme a quelli di Paulson, Greenlight, Sachs e Sac Capital, è stato uno dei principali responsabili dell’attacco speculativo all’euro].
«Una volta compreso questo, la soluzione viene da sé. Può essere riassunta in una sola parola: eurobond». «Purtroppo la Germania è fermamente contraria agli eurobond. Da quando la cancelliera Angela Merkel ha posto il veto, l’idea non è nemmeno stata presa in considerazione». «Se la Germania si oppone, dovrebbe valutare l’idea di lasciare l’euro». «Occorre che la Germania scelga definitivamente se accettare gli eurobond o lasciare l’euro». «Una disintegrazione caotica lascerebbe l’Europa in condizioni peggiori rispetto all’epoca di avvio dell’ambizioso esperimento dell’unificazione»[15].
Il fatto stesso che sia un personaggio come Soros a scagliarsi contro la Germania è la prova che la Germania sta dalla parte giusta. È chiaro quindi che all’aggravarsi della situazione gli Usa cominciano a fare pressioni per impedire a tutti i costi che l’Europa si liberi dalle catene di Bruxelles. I primi moniti arrivano già il 2 febbraio da Barak Obama, che in un’intervista rilasciata alla CNN appoggiava le richieste del nuovo esecutivo ellenico:
«Non è possibile continuare a spremere Paesi che sono nel mezzo della depressione; ad un certo punto deve esserci una strategia di crescita che consenta loro di pagare i debiti per eliminare alcuni dei loro disavanzi».
Un tweet dello stesso Varoufakis conferma che Washington spinge per un accordo:
«Il segretario del Tesoro USA mi ha detto effettivamente che un mancato accordo danneggerebbe la Grecia. Ha aggiunto che danneggerebbe anche l’Europa».
Un altro ammonimento alla Germania perché eviti il Grexit arriva da un editoriale del New York Times, la voce dell’oligarchia plutocratica americana, dal titolo Give Greece room to maneuver, in cui si legge:
«La possibilità pericolosa di un default greco e di una crisi del sistema dell’euro sono diventati molto reali. Per quanto i Ministri della zona euro potrebbero avere difficoltà a fare concessioni a una nazione che percepiscono come dissoluto e ingrato, devono fare i conti con il fatto che concedere alla Grecia un certo allentamento ora è l’unica buona scelta che hanno».
In tutte queste dichiarazioni emerge dunque la voce del padrone d’oltreoceano che mentre recita pubblicamente la parte del buono in sostegno delle richieste dei poveri greci tartassati dalla “cattiva” Germania, in segreto mira invece a tenere l’Europa nelle fauci della finanza internazionale, allo scopo di giungere alla fusione di Europa/USA attraverso il TTIP. Riassume magistralmente Francesco Meneguzzo a proposito della momentanea vittoria di Washington nel braccio di ferro in corso:
«Una manovra americana che rasenta la perfezione, una speculazione al ribasso destinata a un successo storico, a meno che la Germania tenga duro nonostante le impressionanti pressioni condotte anche dai soliti utili idioti delle sinistre europee: se alla Grecia verrà ristrutturato o tagliato il debito, la Germania subirà un salasso tale da mortificare qualsiasi speranza di ripresa sostenuta almeno nel breve termine, nonché qualsiasi ambizione extra-atlantica, anche perché è impensabile che possano contribuire significativamente altri paesi indebitati fino al collo come la Spagna e soprattutto l’Italia (e anche per la Francia avremmo qualche dubbio), mentre la Grecia rimarrà nell’eurozona, certamente vivacchiando ma lontanissima da tentazioni ‘strabiche’ verso Mosca o Pechino. Portando a una convivenza forzata e traballante, ma saldamente nel campo atlantico, e quanto più flebile sarà la voce della Germania, tanto più rapida e sicura sarà l’approvazione del trattato di partnership transatlantica (Ttip), nuova architrave del blocco occidentale e probabile gabbia e condanna per gli europei, tanto desiderata da Washington anche in chiave anti-russa e anti-cinese»[16].
Giunti a questo punto possiamo dunque tirare le somme sull’operato di Tsipras/Varoufakis, osannati da tutte le sinistre europee filoamericane che, accusando la Germania di ambizioni neoimperiali, tifano per il “più Europa”. La loro è stata essenzialmente un’operazione eterodiretta. Tsipras è un burattino di Soros, il quale ha organizzato e finanziato il suo viaggio in USA attraverso l’istituto INET. Qualche mese fa ha partecipato ad un incontro con l’American Jewish Committee, una lobby sionista ed è stato invitato al Forum annuale della fondazione Ambrosetti, una importante centrale mondialista.
Varoufakis, dal canto suo, ha insegnato nel 2013 presso la Lyndon B. Johnson School of Public Affairs, un’università impegnata nel creare leaderships e politiche pubbliche socio-economiche negli USA e all’estero e che ha avuto come presidi, negli ultimi 10 anni, l’ammiraglio Bobby Ray Inman (ex-direttore della NSA) e l’ambasciatore Robert Hutchings (presidente del National Intelligence Council nel 2003-2005). Syriza è insomma un’opposizione controllata creata dall’intelligence americana, come lo sono il M5S in Italia e il partito Podemos in Spagna[17].
L’IMMIGRAZIONE COME STRATEGIA DEL CAOS
Inoltre il governo Syriza, il 19 luglio, ha firmato un’alleanza con Israele, la quale «offre immunità legale ad entrambe le forze armate quando l’una si addestra nel paese dell’altra»[18]. È possibile che quest’alleanza militare sia una misura precauzionale di Washington per mantenere l’ordine ad Atene in caso di default. La fine della moneta unica è infatti inevitabile e come abbiamo già detto in precedenza, se gli USA non possono più contare sulla schiavitù monetaria, non rimane loro che l’espediente militare per tenere al guinzaglio gli stati servi.
Ovviamente per mantenere l’ordine occorre prima creare il disordine secondo la dottrina del caos costruttivo. Non è dunque da escludere che la recente invasione delle turbe islamiche nell’isola di Kos, provenienti dalla Turchia, un paese satellite degli USA, risponda precisamente alla stessa strategia con cui si sta cercando di destabilizzare l’Italia e indurla a intervenire militarmente in Libia. L’Italia, infatti, dopo la Grecia, è il paese a più probabile rischio default.
Come abbiamo visto nei nostri articoli precedenti, i servizi di Le Monde e Les Observateurs dimostravano che l’impennata degli sbarchi è un’operazione cinicamente orchestrata dalle centrali mondialiste e in particolare dagli Stati Uniti che agendo tramite organizzazioni umanitarie, come l’Organisation internationale pour les migrations, legata alle Nazioni Unite, gestiscono il traffico di esseri umani che dall’Africa arriva sulle nostre coste.
Ultime, in ordine di tempo, le rivelazioni di InfoDirekt, che rifacendosi alle dichiarazioni di un rapporto interno dello Österreichischen Abwehramts (i servizi d’intelligence militari di Vienna), riporta:
«Si è intuito che organizzazioni provenienti dagli Stati Uniti hanno creato un modello di co-finanziamento e contribuiscono a gran parte dei costi dei trafficanti». Sarebbero «le stesse organizzazioni che, con il loro lavoro incendiario, hanno gettato nel caos l’Ucraina un anno fa».
A capo di questa rete di organizzazioni, per lo più fondazioni americane private organizzate da Washington, c’è sempre lui, George Soros, agente dei Rothschild. Organizzazioni che nascondendosi dietro il pretesto della “democrazia” e dei “diritti umani” svolgono in realtà la funzione di quinte colonne al servizio dell’imperialismo americano. Entità come Open Society, Amnesty International, UHRP, Freedom House, ma anche Medici Senza Frontiere, i quali sembrano essere al momento i più attivi nello scaricare migliaia di finti profughi sulle nostre coste[19]. È importante notare che:
«Medici Senza Frontiere, nel proprio rapporto annuale (rapporto 2010), include come donatori finanziari, Goldman Sachs, Wells Fargo, Citigroup, Google, Microsoft, Bloomberg, di Mitt Romney Bain Capital, e una miriade di altri interessi corporativi-finanziere. Medici Senza Frontiere ha rappresentanti dei banchieri anche nella sua commissione di consiglieri, tra cui Elisabetta Beshel Robinson di Goldman Sachs (e l’immancabile Soros, con Open Society Foundation l’organizzazione Medici Senza Frontiere sta fornendo il supporto per i militanti armati e finanziati dalla Occidente e i suoi alleati regionali, la maggior parte dei quali si rivelano di essere combattenti stranieri, affiliati o appartenenti direttamente ad Al Qaeda e il suo braccio politico de facto, i Fratelli Musulmani. Questa cosiddetta organizzazione di “aiuti internazionali” è in realtà un altro ingranaggio della macchina militare segreta contro la Siria, svolgendo il ruolo di battaglione medico[20]».
In un suo recente articolo Paul Craig Roberts, economista ed ex-vicesegretario al tesoro sotto la presidenza Reagan, ha affermato che «il vero scopo di queste organizzazioni non governative (ONG) è di far progredire l’egemonia di Washington per destabilizzare i due paesi in grado di resistere l’egemonia statunitense»[21].
Non stupisce allora che la Russia abbia cacciato Soros per attività sovversiva, avviando le procedure per impedire ad almeno 20 ONG, considerate dannose per la stabilità della Federazione Russa, di esercitare la loro nefasta opera d’ingerenza negli affari interni del Paese. Opera che comprende la promozione dell’immigrazione selvaggia, del multiculturalismo, dell’omossessualità, del genderismo, dei diritti delle minoranze a danno della maggioranza, nonché l’addestramento e il finanziamento dei movimenti estremisti radicali allo scopo di rovesciare, attraverso le rivoluzioni colorate, legittimi governi democraticamente eletti[22]. Vale la pena rilevare di sfuggita che Soros è anche diventato terzo azionista di un fondo delle Coop ‘rosse’ in Italia, il che non è certo una coincidenza[23].
NOTE:
LA NUOVA STRATEGIA DEL CAOS DEL MONDIALISMO STATUNITENSE
Di Riccardo Percivaldi
Ci eravamo occupati in precedenza del ruolo degli Stati Uniti e delle centrali mondialiste nel fomentare l’immigrazione di massa come strumento della geopolitica del caos per destabilizzare e tenere sotto l’ombrello della protezione atlantica le province europee dell’impero americano. Approfondiamo ora il discorso analizzando l’evolversi della situazione internazionale. Cominceremo dalla questione greca, facendo un rapido accenno alla tradizionale strategia geopolitica angloamericana, ci concentreremo in particolare sulle origini del Progetto Europeo per dimostrare come l’ondata di sbarchi che sta portando migliaia di clandestini sulle nostre coste sia direttamente collegata all’eurocrisi, per concludere infine con le rivelazioni dei servizi segreti austriaci, che ci forniscono l’ennesima prova che conferma che gli USA sono i responsabili dell’attuale emergenza immigratoria.
INTRODUZIONE
Per prima cosa notiamo come l’ingerenza statunitense nelle trattative tra Grecia e Troika abbia messo pienamente in luce che la vera posta in gioco del Grexit non fosse una questione economica ma geopolitica e come i contendenti in campo non fossero Grecia e Bruxelles ma Washington e Berlino.
Infatti, nonostante gli Usa, durante i negoziati, recitassero la parte dell’osservatore disinteressato, la costruzione europea è sostanzialmente funzionale agli interessi egemonici atlantisti e così come ogni suo allargamento favorisce, attraverso la NATO, l’estensione dell’egemonia statunitense, ogni suo ridimensionamento ne limita il campo d’azione. Per questa ragione Bzrezinski assegnava all’Europa il ruolo di mera “testa di ponte democratica degli Stati Uniti in Eurasia”, sostenendo che:
«Qualunque espansione del campo d’azione politico dell’Europa è automaticamente un’espansione dell’influenza statunitense. Un’Europa allargata e una NATO allargata serviranno gl’interessi a breve e a lungo termine della politica europea. Un’Europa allagata estenderà il raggio dell’influenza americana senza creare, allo stesso tempo, un’Europa così politicamente integrata che sia in grado di sfidare gli Stati Uniti in questioni di rilievo geopolitico, in particolare nel Vicino Oriente»[1].
Da questo punto di vista risultano evidenti le implicazioni che deriverebbero da un’uscita della Grecia dall’Eurozona e da un’eventuale disintegrazione dell’Unione Europea. Tuttavia facciamo un rapido excursus che ci permetterà di inquadrare la questione sotto il profilo storico e di comprendere meglio anche i più recenti fatti di politica estera.
IL CONTROLLO DELL’HEARTLAND
Da oltre un secolo la strategia geopolitica angloamericana consiste nell’impedire con ogni mezzo l’alleanza tra Russia e Germania, che costituisce l’unica seria minaccia alla supremazia planetaria dell’impero talassocratico che un tempo era della Gran Bretagna e oggi degli Stati Uniti. Già Bismarck nell’Ottocento guardava ad Est nella speranza di creare un asse Berlino-Mosca che si sarebbe rivelato invincibile.
Proprio per impedire la creazione di un tale asse, per il teorico della geopolitica britannica, Halford John Mackinder, era indispensabile che la Gran Bretagna si assicurasse il controllo dell’Heartland, ossia della regione eurasiatica compresa tra l’Europa orientale e buona parte dell’Asia, che possedendo la maggior parte di risorse naturali ed essendo inattaccabile dal mare, avrebbe garantito l’egemonia planetaria alla potenza capace di esercitare su di essa la propria influenza.
Quando poi il Kaiser Guglielmo II provò ad affacciarsi ad Est con la ferrovia Berlino-Baghdad la Gran Bretagna fomentò il nazionalismo balcanico per mettere a ferro e fuoco l’Eurasia. Il risultato fu la Prima guerra mondiale[2].
Successivamente, con la Russia fuori gioco dopo la rivoluzione bolscevica finanziata dalle banche di Wall Street – in primis la Kuhn & Loeb di Jakob Shiff, grazie all’intermediazione di Lord Alfred Milner e Sir George Buchanan della Round Table – gli angloamericani riuscirono finalmente a distruggere l’impero zarista e ad assicurarsi il controllo delle vaste risorse della Russia e dell’Heartland.
Tuttavia un nuovo pericolo sorse nel 1938, quando la Germania si annesse l’Austria che apriva direttamente al Reich lo spazio danubiano. Il possesso dello spazio vitale ad Est, il Lebensraum, come affermavano le teorie di Haushofer, avrebbe cambiato gli assetti politici internazionali a favore della Germania. Per fermare il Reich, che nel frattempo aveva raggiunto anche incredibili successi economici e sociali, gli angloamericani scatenarono la Seconda guerra mondiale per soffocare in germe il Nuovo Ordine Europeo, che aveva osato sfidare le oligarchie parassitarie di Londra e Wall Street e il loro sistema usurocratico di dissanguamento dei popoli.
ALLE ORIGINI DEL PROGETTO EUROPEO
Sono proprio queste stesse oligarchie che danno avvio al processo d’integrazione europea, il quale nasce e si sviluppa nel secondo dopoguerra in risposta a delle esigenze precise di natura geopolitica, strategica e militare che gli Stati Uniti si trovarono ad affrontare dopo l’occupazione dell’Europa: impedire la rinascita del nazionalismo tedesco. Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti decisero allora di rendere la Germania economicamente forte ma militarmente e politicamente debole, e per quest’ultimo obiettivo la cessione di parti della sovranità nazionale agli organismi europei sarebbe stata cruciale.
«A Washington avevano colto l’importanza economica, commerciale, politica e militare (in una parola: strategica) di tenere sotto il loro ombrello la parte di Europa che avevano occupato, e che non intendevano mollare. Era imperativo, per stringere d’assedio l’URSS e garantirsi la supremazia mondiale, tenere al guinzaglio l’Europa occidentale […] Lond Hastings Lionel Ismay, primo comandante della NATO, affermava che l’Alleanza atlantica sarebbe servita a tenere l’America in Europa e la Russia fuori, altre che, ben inteso, l’Europa sotto l’Angloamerica […] L’Europa degli Stati Uniti, così ottenuta, si sarebbe qualificata come un ostaggio, una enorme base, testa di ponte foriera di consentire una minaccia diretta all’Unione Sovietica»[3].
Nel 1948 le Fondazioni Ford e Rockefeller finanziarono l’American Committee for a United Europe, con lo scopo di creare una società basata su un socialismo tecnocratico di stampo fabiano, che avrebbe soppiantato gli stati nazionali e segnato la tappa definitiva verso il Governo Mondiale. L’ACUE, il cui presidente era William J. Donovan del’OSS (l’American wartime Office of Strategic Services, che più tardi diventerà la CIA), finanziò il Movimento Europeo, la più importante organizzazione federalista negli anni postbellici. L’idea di federazione è fondamentale per i mondialisti in quanto unione di stati che rinunciano, in parte o in tutto, alla propria sovranità in favore di un’autorità centrale.
Nel 2000 il professor Joshua Paul della Georgetown University ha pubblicato una serie di documenti segreti del Club Bilderberg, che dimostrano come da cinquant’anni la CIA e gli ambienti mondialisti stessero lavorando per creare l’Unione Europea e la moneta unica. Un promemoria, datato 26 Luglio 1950, e firmato da Donovan in persona, dà istruzioni per una campagna atta a promuovere un parlamento europeo pienamente operativo[4].
Inoltre:
«Un promemoria della sezione europea del Dipartimento di Stato americano, datato 11 Giugno 1965, suggerisce al vice-presidente della Comunità Economica Europea, Robert Marjolin, di perseguire l’unione monetaria furtivamente. Vi si raccomanda di soffocare le discussioni fino a quando “l’adozione di tale proposta sarebbe diventata praticamente inevitabile”».
Con la caduta del Muro di Berlino si riaffacciava all’orizzonte per gli angloamericani il rischio che una Germania riunificata potesse ergersi a guida di un’Europa politicamente ed economicamente sovrana, vale a dire sottratta alla poliziesca tutela delle potenze anglosassoni, motivo per il quale erano state già combattute due guerre mondiali. Grazie all’euro le lobby mondialiste potevano disporre di un formidabile strumento di dominio con cui saldare definitivamente la Germania all’Atlantico e imbrigliare l’economia tedesca legandola alle sorti del dollaro, evitando così la nascita di un gigante economico. In questo modo gli Stati Uniti avrebbero reso il sistema UE parte costitutiva di quello nordamericano in vista di un Nuovo Ordine Mondiale fondato sulla supremazia degli USA.
LA NUOVA OSTPOLITIK TEDESCA
Tuttavia in questi ultimi anni sembra essersi prodotta una frattura tra le élite angloamericane e quelle tedesche, i cui interessi sembrano non coincidere più con quelli atlantici. Ci sono buone ragioni per credere che la Germania potrebbe tornare presto alla sua tradizionale Ostpolitik. In un recente articolo apparso su Foreign Affairs, la rivista del CFR, vale a dire il governo ombra americano, l’autore paventa il rischio che la Germania possa volgere ad Est e recidere i propri legami con l’Occidente. Questo sarebbe dimostrato dall’incremento delle esportazioni tedesche in Cina in conseguenza della diminuzione della domanda interna europea, e dalle crescenti frizioni con gli USA su problemi di politica estera, in particolare sulla questione ucraina.
L’autore ipotizza uno scenario in cui un’eventuale uscita della Gran Bretagna dall’UE potrebbe incoraggiare la Germania a intensificare la sua politica di cooperazione eurasiatica tirando con sé il resto dell’Europa, e producendo così uno «scisma da cui l’Occidente potrebbe non risollevarsi», cosa che farebbe naufragare definitivamente il progetto di un’unione UE-NAFTA auspicati da Huntington e dalle centrali mondialiste[5].
L’incrinarsi delle relazioni di subordinazione neocoloniale tra Germania/USA viene ribadita anche dal giornale tedesco Der Spiegel, che alla vigilia dell’ennesimo scandalo intercettazioni ad opera della NSA, esordisce in apertura con toni solenni:
«The German-American friendship no longer exists. It may still remain between citizens of both countries, but not between their governments. Perhaps it has always been an illusion, perhaps the United States pulled away over the course of time. But what binds these two nations today cannot be considered friendship. Openness and fairness are part of the essence of friendship, which is about mutual respect and trust. A quarter century after the United States helped the German people restore their national unity, little remains of this friendship»[6].
Sembra tuttavia irrealistico che una Germania semi-demilitarizzata e ancora sottoposta alla tutela neocoloniale d’oltreoceano riesca a controbilanciare il predominio strategico degli USA. Quel che è certo è che le cose sembrano comunque mettersi male per gli americani, che ormai vedono disgregarsi ovunque il loro impero e non possono più contare neppure sui vecchi alleati di un tempo.
Per evitare l’integrazione economica dell’Asia e dell’Europa, compresi i piani per i treni ad alta velocità dalla Cina (“la Nuova Via della Seta”), deriva dunque la necessità per gli Stati Uniti di portare sotto l’ombrello della NATO più nazioni possibili e d’impedire con ogni mezzo, anche con le minacce, gli attentati, le rivoluzioni colorate e i colpi di stato, che un paese ne fuoriesca o intraprenda una politica estera autonoma e contraria agli interessi americani.
Per questa ragione gli Usa fomentano le tensioni in Ucraina come presupposto per la creazione di una nuova cortina di ferro dal Mar Baltico al Mar Nero e come detonatore per l’applicazione anche in Europa, come in Medio Oriente, della strategia del caos.
La Dottrina Wolfowitz recita infatti:
«Il nostro primo obiettivo è quello di prevenire il riemergere di un nuovo rivale, sia sul territorio dell’ex Unione Sovietica che altrove, che rappresenti una minaccia dell’ordine di quella posta in precedenza da parte dell’Unione Sovietica. Questa è una considerazione dominante alla base della nuova strategia di difesa regionale e richiede che ci sforziamo di prevenire a qualsiasi potenza ostile di dominare una regione le cui risorse sarebbero, sotto il controllo consolidato, sufficienti a generare potenza globale»[7].
Questo in sostanza significa che al fine di sopravvivere e conservare il loro ruolo di primo piano sulla scena internazionale, gli USA hanno bisogno disperatamente di immergere l’Eurasia nel caos trascinando i Paesi europei in nuove, sanguinosissime guerre, come ribadisce arrogantemente George Friedman, amministratore delegato della STRATFOR, al Consiglio di Chicago per gli affari esteri:
GREXIT: LA VERA POSTA IN GIOCO
Per questa stessa ragione gli USA hanno bisogno che la Grecia resti nell’eurozona. Obiettivo provvisoriamente raggiunto grazie all’arma del ricatto, di cui gli Usa si sono serviti prima inducendo il FMI a pubblicare un rapporto dove si giudicava insostenibile il debito pubblico greco e se ne chiedeva una ristrutturazione e un riscadenziamento accompagnati da ulteriori aiuti[8] – avallando così le rivendicazioni di Tsipras che anche grazie ad esso ha trovato la forza per indire il referendum – e poi paventando la pubblicazione delle intercettazioni top secret della NSA alla Merkel e all’intero establishment tedesco[9], per obbligare la Germania a trovare un accordo con il governo ellenico, nonostante Berlino premesse fortemente per il Grexit.
L’intransigenza dimostrata dai tedeschi al tavolo delle trattative è infatti interpretabile a questa stregua, vale a dire non tanto come un avido accanimento per saccheggiare una nazione già prostrata, come sostengono gli utili idioti del sistema euratlantico pilotato dagli Usa, quanto un abile stratagemma per uscire dal pantano dell’eurocrisi, imponendo alla Grecia condizioni sempre più inaccettabili appunto per costringerla a dare inizio al piano di smantellamento della moneta unica di cui la Germania, checché si dica, non è mai stata particolarmente entusiasta[10].
Solo così, del resto, si spiega l’apparente contraddittorietà dell’operato di Berlino, poiché non avrebbe senso altrimenti segare il ramo su cui si è seduti autodistruggendo l’Eurozona e mandando in bancarotta i paesi dell’Eurozona quando si dipende da quei stessi paesi per le proprie esportazioni. Il presunto neomercantilismo della Germania sul lungo termine non è sostenibile e i tedeschi lo sanno, non sono stupidi.
Da notare poi che a beneficiare maggiormente delle politiche neoliberiste e neomercantili della Germania sono soprattutto le grandi corporation americane. Lo scandalo BlackRock, il fondo d’investimento statunitense impegnato ad acquisire tutte le principali risorse strategiche del nostro Paese, lo dimostra[11].
Ovviamente anche in Germania c’è qualcuno che ci guadagna, ma non si tratta della popolazione tedesca nel suo complesso, bensì di una ristretta oligarchia di plutocrati che costituiscono quella élite transazionale inserita nei gangli del sistema imperialistico pilotato dagli Stati Uniti, gruppi estranei ai propri paesi, al proprio popolo e ai suoi interessi. Nel complesso la Germania dall’euro ci ha perso più che guadagnato[12].
Per gli USA dunque va bene che si imponga l’austerità, ma non a dosi così massicce da mettere in pericolo l’esistenza stessa della costruzione europea.
Come abbiamo visto l’euro è una creazione della finanza angloamericana e nei propositi dei suoi ideatori, calando un tasso fisso su un’area valutaria non ottimale, si doveva produrre un accumulo di tensioni tali (deficit di partite correnti, bolle immobiliari, ecc), da scoppiare al primo shock esterno (il crack della Lehman Brothers). A quel punto sarebbe stata proposta come unica soluzione per uscire dalla crisi una politica di bilancio comune e sarebbero nati i cosiddetti Stati Uniti d’Europa. Che l’euro, così com’è stato congegnato, dovesse portare alla crisi era una certezza matematica, lo predice il Ciclo di Frenkel[13].
Ma la sospensione del Fiscal Compact e il conseguente rifiuto della Germania ad emettere eurobond, cosa che avrebbe obbligato i tedeschi ad accollarsi i debiti di tutti i paesi in deficit dell’eurozona[14], ha creato quello stallo che ha portato alla situazione odierna. Da ciò risulta chiaro il motivo per cui la principale detrattrice delle misure di austerità, che hanno fatto impantanare il progetto di creazione degli USE, sia proprio la finanza anglosassone. In particolare il criminale plurimiliardiario George Soros, che in articolo del 10 aprile 2013 apparso sul Corriere della Sera, affermava:
«La crisi dell’euro ha trasformato l’Unione Europea in qualcosa di radicalmente diverso. Quella che doveva essere un’associazione volontaria di Stati alla pari si è trasformata in una prigione per debitori, con la Germania e altri creditori al comando per perseguire politiche che prolungano la crisi e perpetuano la subordinazione dei Paesi debitori. La crisi rischia ormai di distruggere l’Ue, una tragedia di proporzioni storiche. Questo può essere evitato solo con la leadership della Germania». [da notare che l’Hedge Fund di Soros, assieme a quelli di Paulson, Greenlight, Sachs e Sac Capital, è stato uno dei principali responsabili dell’attacco speculativo all’euro].
«Una volta compreso questo, la soluzione viene da sé. Può essere riassunta in una sola parola: eurobond». «Purtroppo la Germania è fermamente contraria agli eurobond. Da quando la cancelliera Angela Merkel ha posto il veto, l’idea non è nemmeno stata presa in considerazione». «Se la Germania si oppone, dovrebbe valutare l’idea di lasciare l’euro». «Occorre che la Germania scelga definitivamente se accettare gli eurobond o lasciare l’euro». «Una disintegrazione caotica lascerebbe l’Europa in condizioni peggiori rispetto all’epoca di avvio dell’ambizioso esperimento dell’unificazione»[15].
Il fatto stesso che sia un personaggio come Soros a scagliarsi contro la Germania è la prova che la Germania sta dalla parte giusta. È chiaro quindi che all’aggravarsi della situazione gli Usa cominciano a fare pressioni per impedire a tutti i costi che l’Europa si liberi dalle catene di Bruxelles. I primi moniti arrivano già il 2 febbraio da Barak Obama, che in un’intervista rilasciata alla CNN appoggiava le richieste del nuovo esecutivo ellenico:
«Non è possibile continuare a spremere Paesi che sono nel mezzo della depressione; ad un certo punto deve esserci una strategia di crescita che consenta loro di pagare i debiti per eliminare alcuni dei loro disavanzi».
Un tweet dello stesso Varoufakis conferma che Washington spinge per un accordo:
«Il segretario del Tesoro USA mi ha detto effettivamente che un mancato accordo danneggerebbe la Grecia. Ha aggiunto che danneggerebbe anche l’Europa».
Un altro ammonimento alla Germania perché eviti il Grexit arriva da un editoriale del New York Times, la voce dell’oligarchia plutocratica americana, dal titolo Give Greece room to maneuver, in cui si legge:
«La possibilità pericolosa di un default greco e di una crisi del sistema dell’euro sono diventati molto reali. Per quanto i Ministri della zona euro potrebbero avere difficoltà a fare concessioni a una nazione che percepiscono come dissoluto e ingrato, devono fare i conti con il fatto che concedere alla Grecia un certo allentamento ora è l’unica buona scelta che hanno».
In tutte queste dichiarazioni emerge dunque la voce del padrone d’oltreoceano che mentre recita pubblicamente la parte del buono in sostegno delle richieste dei poveri greci tartassati dalla “cattiva” Germania, in segreto mira invece a tenere l’Europa nelle fauci della finanza internazionale, allo scopo di giungere alla fusione di Europa/USA attraverso il TTIP. Riassume magistralmente Francesco Meneguzzo a proposito della momentanea vittoria di Washington nel braccio di ferro in corso:
«Una manovra americana che rasenta la perfezione, una speculazione al ribasso destinata a un successo storico, a meno che la Germania tenga duro nonostante le impressionanti pressioni condotte anche dai soliti utili idioti delle sinistre europee: se alla Grecia verrà ristrutturato o tagliato il debito, la Germania subirà un salasso tale da mortificare qualsiasi speranza di ripresa sostenuta almeno nel breve termine, nonché qualsiasi ambizione extra-atlantica, anche perché è impensabile che possano contribuire significativamente altri paesi indebitati fino al collo come la Spagna e soprattutto l’Italia (e anche per la Francia avremmo qualche dubbio), mentre la Grecia rimarrà nell’eurozona, certamente vivacchiando ma lontanissima da tentazioni ‘strabiche’ verso Mosca o Pechino. Portando a una convivenza forzata e traballante, ma saldamente nel campo atlantico, e quanto più flebile sarà la voce della Germania, tanto più rapida e sicura sarà l’approvazione del trattato di partnership transatlantica (Ttip), nuova architrave del blocco occidentale e probabile gabbia e condanna per gli europei, tanto desiderata da Washington anche in chiave anti-russa e anti-cinese»[16].
Giunti a questo punto possiamo dunque tirare le somme sull’operato di Tsipras/Varoufakis, osannati da tutte le sinistre europee filoamericane che, accusando la Germania di ambizioni neoimperiali, tifano per il “più Europa”. La loro è stata essenzialmente un’operazione eterodiretta. Tsipras è un burattino di Soros, il quale ha organizzato e finanziato il suo viaggio in USA attraverso l’istituto INET. Qualche mese fa ha partecipato ad un incontro con l’American Jewish Committee, una lobby sionista ed è stato invitato al Forum annuale della fondazione Ambrosetti, una importante centrale mondialista.
Varoufakis, dal canto suo, ha insegnato nel 2013 presso la Lyndon B. Johnson School of Public Affairs, un’università impegnata nel creare leaderships e politiche pubbliche socio-economiche negli USA e all’estero e che ha avuto come presidi, negli ultimi 10 anni, l’ammiraglio Bobby Ray Inman (ex-direttore della NSA) e l’ambasciatore Robert Hutchings (presidente del National Intelligence Council nel 2003-2005). Syriza è insomma un’opposizione controllata creata dall’intelligence americana, come lo sono il M5S in Italia e il partito Podemos in Spagna[17].
L’IMMIGRAZIONE COME STRATEGIA DEL CAOS
Inoltre il governo Syriza, il 19 luglio, ha firmato un’alleanza con Israele, la quale «offre immunità legale ad entrambe le forze armate quando l’una si addestra nel paese dell’altra»[18]. È possibile che quest’alleanza militare sia una misura precauzionale di Washington per mantenere l’ordine ad Atene in caso di default. La fine della moneta unica è infatti inevitabile e come abbiamo già detto in precedenza, se gli USA non possono più contare sulla schiavitù monetaria, non rimane loro che l’espediente militare per tenere al guinzaglio gli stati servi.
Ovviamente per mantenere l’ordine occorre prima creare il disordine secondo la dottrina del caos costruttivo. Non è dunque da escludere che la recente invasione delle turbe islamiche nell’isola di Kos, provenienti dalla Turchia, un paese satellite degli USA, risponda precisamente alla stessa strategia con cui si sta cercando di destabilizzare l’Italia e indurla a intervenire militarmente in Libia. L’Italia, infatti, dopo la Grecia, è il paese a più probabile rischio default.
Come abbiamo visto nei nostri articoli precedenti, i servizi di Le Monde e Les Observateurs dimostravano che l’impennata degli sbarchi è un’operazione cinicamente orchestrata dalle centrali mondialiste e in particolare dagli Stati Uniti che agendo tramite organizzazioni umanitarie, come l’Organisation internationale pour les migrations, legata alle Nazioni Unite, gestiscono il traffico di esseri umani che dall’Africa arriva sulle nostre coste.
Ultime, in ordine di tempo, le rivelazioni di InfoDirekt, che rifacendosi alle dichiarazioni di un rapporto interno dello Österreichischen Abwehramts (i servizi d’intelligence militari di Vienna), riporta:
«Si è intuito che organizzazioni provenienti dagli Stati Uniti hanno creato un modello di co-finanziamento e contribuiscono a gran parte dei costi dei trafficanti». Sarebbero «le stesse organizzazioni che, con il loro lavoro incendiario, hanno gettato nel caos l’Ucraina un anno fa».
A capo di questa rete di organizzazioni, per lo più fondazioni americane private organizzate da Washington, c’è sempre lui, George Soros, agente dei Rothschild. Organizzazioni che nascondendosi dietro il pretesto della “democrazia” e dei “diritti umani” svolgono in realtà la funzione di quinte colonne al servizio dell’imperialismo americano. Entità come Open Society, Amnesty International, UHRP, Freedom House, ma anche Medici Senza Frontiere, i quali sembrano essere al momento i più attivi nello scaricare migliaia di finti profughi sulle nostre coste[19]. È importante notare che:
«Medici Senza Frontiere, nel proprio rapporto annuale (rapporto 2010), include come donatori finanziari, Goldman Sachs, Wells Fargo, Citigroup, Google, Microsoft, Bloomberg, di Mitt Romney Bain Capital, e una miriade di altri interessi corporativi-finanziere. Medici Senza Frontiere ha rappresentanti dei banchieri anche nella sua commissione di consiglieri, tra cui Elisabetta Beshel Robinson di Goldman Sachs (e l’immancabile Soros, con Open Society Foundation l’organizzazione Medici Senza Frontiere sta fornendo il supporto per i militanti armati e finanziati dalla Occidente e i suoi alleati regionali, la maggior parte dei quali si rivelano di essere combattenti stranieri, affiliati o appartenenti direttamente ad Al Qaeda e il suo braccio politico de facto, i Fratelli Musulmani. Questa cosiddetta organizzazione di “aiuti internazionali” è in realtà un altro ingranaggio della macchina militare segreta contro la Siria, svolgendo il ruolo di battaglione medico[20]».
In un suo recente articolo Paul Craig Roberts, economista ed ex-vicesegretario al tesoro sotto la presidenza Reagan, ha affermato che «il vero scopo di queste organizzazioni non governative (ONG) è di far progredire l’egemonia di Washington per destabilizzare i due paesi in grado di resistere l’egemonia statunitense»[21].
Non stupisce allora che la Russia abbia cacciato Soros per attività sovversiva, avviando le procedure per impedire ad almeno 20 ONG, considerate dannose per la stabilità della Federazione Russa, di esercitare la loro nefasta opera d’ingerenza negli affari interni del Paese. Opera che comprende la promozione dell’immigrazione selvaggia, del multiculturalismo, dell’omossessualità, del genderismo, dei diritti delle minoranze a danno della maggioranza, nonché l’addestramento e il finanziamento dei movimenti estremisti radicali allo scopo di rovesciare, attraverso le rivoluzioni colorate, legittimi governi democraticamente eletti[22]. Vale la pena rilevare di sfuggita che Soros è anche diventato terzo azionista di un fondo delle Coop ‘rosse’ in Italia, il che non è certo una coincidenza[23].
NOTE:
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