domenica 5 giugno 2022

-- Referendum /Partiamo dal principio che quest'ordine di regime è contro il popolo.

Urne aperte domenica 12 giugno in tutta Italia in occasione del referendum incentrato su cinque quesiti, tutti attinenti al tema giustizia. Si tratta di un referendum abrogativo: i cittadini chiamati al voto dovranno, dunque, esprimersi sulla volontà o meno di mantenere in vigore le normative in vigore. In caso si voglia abrogare la norma il simbolo da crociare è il SI, No in caso contrario. Affinché il referendum sia efficace dovrà partecipare alla votazione la maggioranza degli aventi diritto e dovrà essere raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi. In caso contrario il referendum sarà nullo. Il primo quesito riguarda l'abolizione della cosiddetta Legge Severino (Testo unico del 2012 in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di governo): il testo prevede l'impossibilità a ricoprire cariche pubbliche (sindaci ecc.) per chi è stato condannato in via definitiva per corruzione o altri reati gravi. Per i promotori del referendum si tratta di un regolamento che innesca meccanismi di esclusione anche per chi non è stato condannato in via definitiva. L'abrogazione comporterebbe tuttavia la cancellazione dell'intero testo Il secondo quesito riguarda, invece, l’eliminazione o meno dell’istituto della “reiterazione del reato” dall’insieme delle misure cautelari che consentono l’arresto della persona anche per reati non gravi (fattispecie contenuta nell'ultima parte dell'articolo 274 del codice di procedura penale) Il terzo quesito riguarda la carriera dei magistrati (passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa). L'attuale normativa consente ai magistrati di passare (per 4 volte al massimo) da Pubblico Ministero (colui che avvia le indagini e rappresenta la pubblica accusa) a giudice super partes che emette la sentenza. Il cardine della proposta è definire la separazione delle carriere in magistratura: imporre, quindi, una scelta definitiva ai magistrati sin dall'inizio della carriera. Il quarto quesito riguarda la valutazione sull'operato dei magistrati e in particolare le competenze dei membri “laici” del Consiglio direttivo della Cassazione. Ad oggi, i membri “laici” (giuristi ed avvocati”) è esclusa dalle valutazioni di merito. Il quinto quesito riguarda le nomine dei membri togati del Consiglio superiore della magistratura (l’organo di governo della magistratura italiana). La norma che i fautori del referendum vorrebbero abrigare riguarda l'obbligo di raccogliere 25 firme di colleghi da parte di magistrati che vogliano candidarsi a ricoprire il ruolo di membro “togato” del CSM. La tornata referendaria si svolgerà nella sola giornata di domenica 12 giugno. In alcuni seggi si voterà contestualmente per le Amministrative I seggi saranno aperti dalle ore 7 alle ore 23 e lo scrutinio delle schede inizierà lunedì 13, dalle 14 in poi.

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