giovedì 6 gennaio 2022
La Commissione Ue vuole sospendere il Codice di Norimberga?
La Commissione Ue vuole sospendere il Codice di Norimberga?
La presunta notizia, circolata sui social, è stata riportata da diverse testate vicine alle posizioni dei no-vax
Da qualche giorno, la presunta notizia è tra quelle più in auge sulle pagine social dei no vax ed è stata ripresa anche da alcune testate giornalistiche: la Commissione europea vorrebbe sospendere il Codice di Norimberga, ossia condurre delle sperimentazioni sui cittadini anche senza il loro consenso, e rendere la vaccinazione anti-Covid obbligatoria per tutti. Un'intenzione che sarebbe stata espressa pubblicamente dalla presidente dell'esecutivo Ue, Ursula von der Leyen. Ma le cosa stanno davvero così?
Il Codice di Norimberga
Partiamo dal Condice di Norimberga. Questo codice è essenzialmente un elenco di 10 punti stilato nel 1947 a Norimberga, mentre i gerarchi nazisti e gli altri responsabili dei crimini compiuti dal Terzo Reich venivano condannati dopo la Seconda guerra mondiale, anche per le atrocità commesse con sperimentazioni cliniche ai danni dei prigionieri, tra cui gli internati nei campi di concentramente. Questo documento contiene delle indicazioni per limitare la possibilità dei governi di avviare sperimentazioni sanitarie sui propri cittadini senza che questi abbiano espresso il proprio consenso.
Il Codice, integrato nella Dichiarazione di Helsinki del 1964, è stato comunemente adottato a livello internazionale. Con l'arrivo dei vaccini anti-Covid, ha cominciato a circolare online la tesi secondo cui tali vaccini non sarebbero in linea con il Codice, in quanto la loro messa in commercio sarebbe arrivata prima di completare il ciclo di sperimentazione. In altre parole, i vaccini anti-Covid sarebbero stati somministrati alla popolazione anzitempo, e dunque i cittadini sarebbero delle vere e proprie cavie a loro insaputa.
Cosa ha detto von der Leyen
I fautori di questa tesi stanno sostenendo in questi giorni che la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen avrebbe ammesso implicitamente la violazione del Codice legata ai vaccini anti-Covid. Lo avrebbe fatto durante una conferenza stampa in cui avrebbe dichiarato che, dato il peggioramento della situazione epidemiologica dovuto alla variante Omicron, i Paesi Ue dovrebbero sospendere il Codice di Norimberga e “considerare” di introdurre l’obbligo di vaccinazione contro il Covid-19. La presunta notizia è rimbalzata sulle grandi piattaforme social, come Facebook e Twitter.
In realtà ci troviamo di fronte a una doppia bufala, come certificato da Reuters. Da un lato, il Codice stesso non è applicabile alla campagna d’immunizzazione contro il Covid (anche qualora fosse obbligatoria), dal momento che quest’ultima non è una sperimentazione ma utilizza sieri approvati dagli enti di controllo preposti. Dall’altro lato, non è nelle facoltà della Commissione organizzare campagne vaccinali continentali poiché le politiche sanitarie sono di competenza nazionale e non comunitaria. E questo von der Leyen lo sa bene, tanto che, rispondendo alla domanda di un giornalista circa la decisione del governo greco di rendere il vaccino obbligatorio per gli over-60, ha detto: “Questa è una competenza degli Stati membri, dunque con riguardo a questo non sta a me fornire alcun tipo di raccomandazione”. Infine, la presidente della Commissione non ha mai citato il Codice di Norimberga, almeno in una sua dichiarazione pubblica.
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