Inoltre, i vaccini non hanno salvato l'Italia...Francesco Walter Pansini – “Restare Sani: manuale di sopravvivenza ad una strana sanità”
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Lo ha fatto il miglioramento, per quanto modestissimo, delle condizioni di vita fra le due metà dei secoli scorsi. Tale situazione si ripete in tutto il mondo avanzato. Del resto se i sanitari non ci fanno mai vedere le statistiche (tranne mezza della polio), significa che non possono dimostrare che le vaccinazioni hanno salvato il mondo. Vediamo quindi le statistiche ISTAT sulla mortalità in Italia.ORDINA IL LIBRO
Dati ISTAT. Il tetano aveva una (improbabile) mortalità media di 800 morti all'anno persino nell'800, con una popolazione contadine e con norme igieniche che non commentiamo.
Dati ISTAT. La mortalità per vaiolo non è stata minimamente "domata" dalla vaccinazione obbligatoria dal 1892, che ha continuato ad oscillare liberamente, anzi è peggiorata da quel momento. E' quindi difficile sostenere il merito del vaccino
Dati ISTAT. La mortalità per difterite è scesa spontaneamente del 89% prima della vaccinazione obbligatoria del '39. Dunque la scomparsa della mortalità è stata dovuta solo alla diminuzione della fame e della sporcizia?
Dati ISTAT. La mortalità per morbillo e pertosse, sono terminate circa venti anni prima delle loro vaccinazioni.
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