mercoledì 11 gennaio 2012

Guarda l'asino che vola

L'italiano è facile da governare, basta dargli in pasto una categoria sociale al giorno e la sua fame si sazia. E' la strategia della disattenzione. Gli gridi "Guarda un asino che vola!" e lui punta il naso verso il cielo. Monti ha, giustamente, detto che "Le mani in tasca agli italiani le mettono gli evasori". Non ha spiegato però chi ha generato il debito pubblico di 1.900 miliardi di euro e a cosa sono serviti quei denari. Ce lo dica Monti! Ci dica chi e come ha messo le mani sulla ricchezza dell'Italia per mantenere la partitocrazia e le lobby e ci spieghi anche dov'era lui in questi lunghi vent'anni di silenzio. Ci vuole un pubblico processo per questa gentaglia che ha rovinato l'Italia. Rigor Montis non ha ritenuto di ricordare i 98 miliardi di euro di presunto danno erariale da parte delle concessionarie di slot machine. E neppure perché i contribuenti hanno sul groppone un miliardo di euro dato come finanziamento ai partiti nonostante un referendum, e non ha menzionato gli evasori totali condonati con lo Scudo Fiscale con un 5%. Chi sono questi signori? I contribuenti onesti vorrebbero saperlo, hanno il diritto di saperlo. FUORI I NOMI!
Le grandi manovre sulle piste da sci e nei bar di Cortina sono l'asino che vola. Come se non fosse sufficiente, ad esempio, incrociare i dati dei contribuenti con quelli della proprietà di un Suv al computer senza trasformare i finanzieri in uomini delle nevi. Ma chi volete prendere per il culo? Il gioco è palese. Mettere le categorie sociali una contro l'altra. I ricchi contro i poveri, i giovani contro i pensionati, i disoccupati contro i dipendenti statali. E mentre gli italiani guardano le nuvole, gli imprenditori e gli operai si suicidano in silenzio. A cosa sono serviti i soldi versati all'INPS? Dove sono finiti i versamenti degli italiani che in pensione non ci andranno mai? A coprire le perdite della Fiat attraverso la cassa integrazione? Il boccalone italiano si deve dimenticare dei politici, dei partiti, delle loro ruberie (ricordo che i condannati in via definitiva sono ANCORA in Parlamento a percepire un grosso stipendio), della corruzione, delle mafie che controllano metà del Paese, del pesce che puzza dalla testa. E di banche non parla nessuno, sono gigli di campo, non hanno responsabilità dello sfascio, di decine di migliaia di investitori sul lastrico. Meglio accanirsi sull'albergatore e sul barista. I concessionari di beni pubblici, come Benetton per le autostrade, vengono invece lodati e ingrassati con gli aumenti di Capodanno a spese di chi lavora. Le concessioni statali, tutte le concessioni, devono tornare a essere gestite dallo Stato, a produrre utili per i cittadini italiani che le hanno strapagate in decenni di tasse, non vanno regalate ai privati. Ma Monti, questo, come Alice, non lo sa.
Ehi! "Guardate l'asino che vola", non disturbate il manovratore. E conservate lo scontrino all'uscita del bar e il pagamento del bollo dell'auto di dieci anni fa, con le mani bene in tasca, mi raccomando!

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