Lo sapevate? Anche il Fisco vedrà il nostro estratto conto bancario. La notizia, probabilmente, lascia abbastanza indifferenti i pagatori seriali di tasse («prego, che veda pure»), inquieta chi ha la coscienza tributaria sporca e apre un dibattito bipartisan sui confini della privacy. È giusto o stiamo scivolando verso eccessi degni del Grande Fratello orwelliano?
L'articolo 11 della manovra, quello che si intitola «Emersione di base imponibile» mette nero su bianco il principio che tutti i movimenti su risparmi e portafogli finiranno nel cervellone del Fisco a partire dal primo gennaio 2012. Ad oggi in quel database viene comunicato di default solo il numero del conto corrente. E poco di più.
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Come difenderci dai proprietari universali che controllano la finanza mondiale
Chi ci bombarda? Sono i “proprietari universali”. Non hanno patria e sono pochi, ma sono potenti. Nelle attuali circostanze il loro quartier generale è a Wall Street, New York, Stati Uniti d’America. I più importanti tra loro sono cittadini americani, ma la cosa è inessenziale. Essenziale è che il loro portavoce principale è il presidente degli Stati Uniti. Quello di turno. Essenziale è che possano usare le armi dell’America. Ci bombardano perché sono falliti, ma essendo i padroni del pianeta (o ritenendosi ancora tali, anche se non lo sono più) non hanno nessuna intenzione né di ritirarsi né di pagare. Vogliono anzi che paghiamo noi. È dal 2008 che hanno deciso – loro che controllano la finanza mondiale – che bisogna liquidare l’euro e l’Europa.
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L'Italia fallirà grazie alla BCE
“Credo fondamentalmente che l'Euro non svanirà, perché ci sono troppi interessi consolidati per mantenerlo. In primo luogo, credo che ci sia un forte interesse americano ad avere l'Euro come moneta ancillare, come moneta di sostegno, perché tutti guardano all'Euro, ma io continuo a pensare che il vero centro della crisi siano il dollaro e gli Stati Uniti d'America. Dunque questa mi sembra una cortina fumogena per nascondere il fatto che la crisi non è solo europea soltanto, ma è una crisi della finanza mondiale irrimediabile.
In questo contesto, ritengo che alla fine le forze che salvaguardano l'Euro rimarranno prevalenti, almeno per un certo periodo di tempo.
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La banca d'Inghilterra si prepara ad affrontare un eventuale crollo della zona euro
"Se crolla la banca d'Inghilterra, crolla tutta l'Inghilterra". Ne era già convinto il buffo e canuto banchiere britannico del celeberrimo film targato Walt Disney “Mary Poppins”. Questo surreale scenario, non è poi così fantasioso se si pensa alle dichiarazioni appena rilasciate dal vero governatore della banca d'Inghilterra, Mervyn King, in relazione all'attuale situazione in cui si trova l'Eurozona che descrive come “un quadro economico eccezionalmente serio e minaccioso”.
Queste parole vogliono essere un avvertimento alle banche inglesi: nonostante la Gran Bretagna non adotti la divisa europea, la situazione sarebbe talmente drammatica da dover essere pronti a intervenire. King ha infatti dichiarato di aver già disegnato un piano d'emergenza nel caso l'euro non dovesse farcela a sopravvivere.
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